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Genesi,sviluppo,attualit
di
S.E.MONS.ERIOCASTELLUCCI
ConvegnoallaPontificiaUniversitUrbaniana,19.11.15
Ringrazioilsig.CardinaleBeniaminoStella,PrefettodellaCongregazioneperil
Clero, che mi ha invitato a tenere questa relazione in un contesto cos alto e
qualificato e in unoccasione cos significativa come la celebrazione dei
cinquantannideldecretoconciliare PresbyterorumOrdinis.Linvitomigiunsein
tempi non sospetti, ben prima del 3 giugno scorso, giorno in cui sono stato
nominato arcivescovo di ModenaNonantola. Avevo gi accettato con piacere,
appartenendocongioiaaquelpresbiterorumordodelqualeavreidovutoparlare.
Anzi,appartenendoalparochorumcoetus,nelqualemitrovavobenissimo:come
ebbimododidireapapaFrancescoloscorso29giugnoinoccasionedellaconsegna
delpallio,erounparrocofelice.NellastessaoccasioneilCard.Stella,incontrato
in San Pietro, mi rinnov linvito e, nonostante limminente congedo dal
presbyterorumordo,rinnovaidinuovoamiavoltaladisponibilit.
Nella consapevolezzache largomento moltovasto, procedointre passaggi
successivi:delineandoinprimoluogolagenesideldecreto,individuandonepoitre
grandinucleitematiciedoffrendoinfinealcunispuntisullasuaattualit.
1.Genesideldocumento
Allaperturadeilavoriconciliarinoneraprevistoalcundocumentospecificosui
presbiteri.Lunicopassaggiodiuncertorilievoadessiriservatositrovavaaln.12
delloSchemaDeEcclesia,preparatoprimadelConcilio,doveindiecirigheveniva
riassuntaunadottrinaritenutaassodata:ipresbiteri,sebbenenonpossegganolapice
del pontificato proprio dei vescovi, tuttavia in forza dellordinazione sono veri
sacerdoti;offrendoilsacrificiodellaMessaeamministrandoisacramentiagiscono
anchessiinpersonaChristi;postiinaiutodeivescovi,daiqualivengonoordinati,
ricevonodalpapaodaivescovilagiurisdizione(cf.ASI,IV,23).
Sianellediscussioniinaula(17dicembre1962),sianelleosservazioniscritte
inviateneimesisuccessivi,ipadririlevaronoquasiunanimementelapovertdi
quelle poche righe, e chiesero un approfondimento ed un ampliamento della
trattazione sui presbiteri: parecchi espressero il parere che il Vaticano II avesse
lintenzionedidiremoltoebenedeivescovi,mapocodeipresbiteri;echenel
ministero dei primi venisse evidenziata giustamente la dimensione missionaria,
mentreisecondirimanevanoracchiusinellabilitazionealculto.
Illavorodeiredattorisfociinuntestoricco,checercperquantopossibiledi
accoglierequestediverseottiche,senzalimitarsiadaffiancarleegiustapporle,ma
cercandodiintegrarleefonderle.Ilrisultatodeilavoriconciliari,ossiaildecreto
PresbyterorumOrdinis,sipuapprezzaredaalmenotreprospettive,chenefanno
risaltareancoraoggi,acinquantannididistanza,lagrandeattualiteforselancora
incompiutarecezione.
2.Trenucleitematicideldecreto
Ilprimonucleoilpassaggiodalmodellodelleduepotestatesaquellodeitre
munera.Iltestofinaledeldecretofaproprioilmodelloternario;oltrechenella
struttura(46)essoappareinaltripunti:al1stabilisceunrapportodiretto
fra i tre aspetti del ministero presbiterale e la triplice azione di Cristo (il
presbiteropartecipadellautoritconlaqualeCristostessoexstruit,sanctificat
etregitilsuocorpo);al7servearinsaldareilrapportotrapresbiterievescovi
(i presbiteri sono collaboratori e consiglieri dei vescovi nella funzione di
istruire,santificareegovernareilpopolodiDio);e,infine,il13mostracome
leserciziodellatriplicefunzionesacerdotaleesigeefavoriscelasantit.
Checosasignificaladozionedelmodelloternariorispettoalprecedentemodello
binario?Laconcezionedelleduepotestates,cristallizzatagidalliniziodelsecondo
millennio,rispondendoallafigurateologicadelsacerdotecomeuomodelculto,
riconduceva il ministero sacerdotale a due diverse origini: il sacramento
dellOrdine,cheabilitaalleserciziodegliatticultualisacerdotali(potestasordinis)
ela missiocanonica,cheabilitaallapredicazioneeallaguidapastorale(potestas
iurisdictionis). In questo modo il ministero presbiterale era teologicamente
concentrato nel culto, che diventava il suo elemento distintivo. Questa doppia
origineentrnellavisionedelsacerdoziodelConciliodiTrento,chedaunaparte
raccolselaconcezionemedievaleditipo cultuale,consacratadaSanTommasoe
dallaltralancilafigura pastorale,interpretatapoidagrandivescovicomeCarlo
Borromeo,percuilidealedeiministridivennequellodidarelavitaperilgregge.
IdueaspettivenneroaTrentoaffiancatimanonperfettamentefusi.Neidecreti
dogmaticiinfatticomparvesololacomponentecultualeesacerdotale,mentrenei
decretidiriformaprevalselaspettopastoraleevennerichiamatoancheilcompito
dipredicare.
Assumendoilmodellodei tremunera,primaperivescoviepoiancheperi
presbiteri,1giinLG28epoiapprofonditamenteinPO46,ilVaticanoIIhainteso
ricondurre tutti i compiti presbiterali ad ununica origine, che lordinazione
sacramentale: Cristo, attraverso il conferimento dellOrdine, che abilita a
predicare,celebrare,guidare.LaChiesa,hierarchicacommunio,intervienepoia
regolarequestatripliceabilitazione,trasformandoil munus in potestas.Inquesto
sensosipudirecheilpassaggioalloschematernariononhacancellatoquello
binario,malohaintegratoinuncontestoteologicamentepiricco.Sipensiad
TalemodelloinfattiutilizzatoinLGpertuttalaChiesa(cf.nn.1013),perivescovi
(cf.nn.2527)eperilaici(cf.nn.3436).
1
megliocheesseredivisi).PerilConcilio,ilpresbiteriounarealtteologica,che
deriva dalla profonda comunione tra coloro che ricevono lo stesso sacramento
dellOrdinenellamedesimaChiesaparticolare. inforzadiquestaintimaunit,
intrinsecaalsacramentostesso,cheipresbiteriformanouncorponelqualetutti
insieme,sottolaguidadelvescovo,portanolaresponsabilitministerialediquella
determinataChiesa.PO8iniziaproprioaffermandolaspecificitdellegamechevi
traipresbiteridiunamedesimadiocesi.Essiinfatti:costituitinellordinedel
presbiterato mediante l'ordinazione, sono tutti tra loro uniti da intima fraternit
sacramentale;mainmodospeciale(specialiter)essiformanoununicopresbiterio
nelladiocesialcuiserviziosonoassegnatisottoilpropriovescovo.
Ilcaratterespecialedellacomunionenelpresbiteriorispettoallacomunionetra
tuttiipresbiteridelmondo,pureaffermato,nonvienepermotivato,probabilmente
a causa di una insufficiente trasposizione dellincipiente teologia della Chiesa
locale/particolaresulladottrinariguardanteipresbiteri.Daltraparte,iltentativo
avanzatodaalcunipadridistabilireunanalogiatralacollegialitepiscopaleeil
presbiteriovieneregolarmenterespintodairedattori.Unapplicazionevacomunque
notata, in PO 8, l dove si auspicano delle forme espressive della comunione
presbiterale:perfarscheipresbiteripossanoreciprocamenteaiutarsiafomentare
la vita spirituale e intellettuale, collaborare pi efficacemente nel ministero, ed
eventualmenteevitareipericolidellasolitudine,siaincoraggiatafradiessiunacerta
vitacomuneounaqualchecomunitdivita,chepunaturalmenteassumereforme
diverse,inrapportoaidifferentibisognipersonaliopastorali:putrattarsi,cio,di
coabitazione, l dove possibile, oppure di una mensa comune, o almeno di
frequentieperiodiciraduni.Ilproblemasarquellodidistinguerequaliformepu
legittimamenteassumerelafraternitdeipresbiteridiocesani,senzaconfondersicon
lavitacomunedeireligiosi.
Nonostantealcune incertezze,dunque,ilrisultatofinale solido: PO afferma
chiaramentequelladimensionecomunitariadelministeropresbiteralecheerastata
messainsordinanellateologiaespiritualitprecedente.Elofamettendoinlucele
trerelazionifondamentalidelpresbitero:conilvescovo,ilpresbiterioeilpopolodi
Dio(cf.rispettivamentePO7,8e9).Dirtrapocoqualcheparolasullattualitdi
questeprospettive,ancoranonsufficientementerecepitenellaprassi.
Unterzonucleotematicosimboleggiatodallinversioneneltitolodeltesto,nel
passaggiodallaterzaallaquartaredazione,quandoildevitaetministeriodiventade
ministerio et vita. A questo ha ovviamente corrisposto il capovolgimento della
trattazione: fino alla terza redazione, si trattava prima della vita spirituale dei
presbiteriepoideivariaspettidellapostolato;dallaquartainpoi,sitrattaprimadel
ministeronellesuetredimensioniepoidellavitaspirituale.
Limpostazioneprecedenterispondevaallimmaginedel serbatoio,percuiera
necessarioriempirsiperpoter guadagnare unautonomia sufficiente asvolgere il
ministero; lattuale impostazione risponde invece allimmagine dei vasi
comunicanti,percuisonoleesigenzestessedelministerovissuto,aplasmarelavita
interioredeipresbiteri,cheasuavoltaalimentalapostolatostesso.Esercitareil
inscindibiledimensioneorizzontale,costituitadallatramadirelazioniconifratelli
chesostanziaquotidianamenteilsuoministero.
EevidenteallorainchesensoilVaticanoIIfapernosullacaritpastorale(cf.
PO 14) come categoria capacediunificare vita eministerodeipresbiteri. Ed
proprioquestacategoria,poiindicatacomepernodelministerosacerdotaledalla
PastoresdabovobisdiGiovanniPaoloII(1992),cheilVaticanoIIcomeciverr
trapocoillustratodaMons.Lambiasideclinaperipresbiteriiltemadeiconsigli
evangelici(cf.PO1517).
3.Spuntisullattualitdeldecreto
Il processo della recezione ecclesiale di un documento magisteriale sempre
moltocomplessoedifficiledadelineare,perchsisvolgeinuncontinuointreccio
tradottrinaeprassi,teologiaepastoraleecoinvolgepraticamentetuttiisoggettie
gli aspetti della vita ecclesiale. Non pretendo dunque certamente di offrire un
quadrocompleto,macercherdievidenziarequalcheaspetto.
Prendospuntoprimadituttodalvissutodelpresbitero.Nonsonoingradodi
offrire approfondite analisi sociologiche, psicologiche o pastorali; propongo
piuttostounasinteticaletturadellasituazione,ricavatadallesperienzaesoprattutto
daidocumentidelMagistero(specialmentePastoresdabovobisevariinterventidei
vescovi) e da studi di specialisti. Il vissuto, come generalmente accade,
attraversatodalucieombre,opportunitefatiche.Losipotrebbeesprimereconuna
solaparola?Oggiforseno,maquarantannifas:eradobbligousarelaparola
crisieparlaredicrisidiidentitpresbiterale.
Lespressione,assenteneitestidelVaticanoII,venneconiataalliniziodeglianni
settantaecaratterizzilSinododeivescovidel1971dedicato(anche)alsacerdozio
ministeriale. Perunventenniosi discusse a fondo suquesta crisi che costitu
dunquelalveofondamentaledellermeneuticadiPO,cercandodicapirneimotivie
di uscirne. Se gli aspetti che colpivano di pi lopinione pubblica, anche molto
lontanodallemuradellaChiesa,eranoquelliscandalisticiinonpochipretiche
contestavano e lasciavano rumorosamente il ministero, le comunit che si
opponevanoinvarimodiaivescovi,larichiestamassicciadiabolizionedelcelibato
ediestensionedelsacerdozioalledonneimotivirealiepiprofondieranodi
naturapropriamenteteologica:quallaragiondesseredelministeroordinatonella
Chiesa? E proprio necessaria lesistenza del sacramento dellOrdine che d il
carattereosufficientecheognicomuniteleggaunsuopresidenteperuncerto
tempo? Aldisottoquindidellerivendicazioniecclesiali,dellecrisipsicologico
affettive, degli atteggiamenti pastorali provocatori, e cos via, vi erano ragioni
teologichevereeproprie,riguardantinientemenochelanaturastessadelministero
ordinato.
Eradunqueunacrisidelsacerdozioparagonabilesoloaquellachecinquesecoli
prima aveva contrapposto Lutero e il Concilio di Trento; in fondo, pure in un
contestodiversissimo,sitrattavadelmedesimoproblema:Lutero,rifacendosialla
solaScrittura,avevanegatolalegittimitdelsacramentodellOrdine,sostituendoi
sacerdoticondeiministrielettidallecomunitperlapredicazionedellaparolae
Trento,leggendolaScritturaattraversolaTradizione,avevareagitodiametralmente
riaffermandolesistenzadiunsacerdozioministerialefondatosullOrdineeabilitato
alloffertadelsacrificioeucaristico.SeLuteroavevainterpretatoteologicamenteil
ministeroinchiaveunicamenteprofeticaefunzionale,Trentoloimpostainchiave
decisamentecultualeeontologicaanchese,comehoaccennato,dalpuntodivista
praticoadottalavisionepastorale,masoloneidecretidiriforma.
Percinquesecoliquindivengonoavantiparallelamentequestetreconcezionidel
ministeroordinato:ilmondoprotestantecaratterizzato,conmoltesfumaturetrale
varie confessioni, dal ministero inteso come funzione profetica nella comunit,
comepredicazionedellaScrittura;ilmondocattolico invececonnotatodadue
modelli che convivono nella stessa figura di sacerdote: da una parte egli
configuratoontologicamenteaCristoSacerdoteedesprimequestosuoesserenella
celebrazionedelsacrificioeucaristicoedeisacramenti;dallaltraeglideveassumere
lostilediCristoPastoreversoilgregge,dandolavitaperlaChiesa.Avendoper
solo il primo dei due modelli vera e propria dignit sacramentale, il secondo
rimaneva affidato alla dedizione generosa del prete ma non ne caratterizzava
lessere.
SeoratorniamoallacrisidiidentitdelventenniosuccessivoalVaticanoII,
riscontriamolostessoasproconfrontotraunavisionefunzionaleeprofeticadauna
parteedunaontologicaecultualedallaltra,conlaconcezionepastoraleancorain
sordina.IlConcilio, vero,avevatracciatounadottrinaequilibratadelministero
ordinato,coniugandoitremodelliattraversoloschemadei triamunera ricondotti
allalororadicesacramentale.Equestorisultato,comesiappenadetto,erastato
raggiuntononcomesoluzionesalomonica,macomeesitodiunariletturaampia
dellaScritturaedelleTradizioneapartiredalleistanzedisituazioniconcrete.Il
Vaticano II aveva potuto quindi offrire, specialmente attraverso PO, un quadro
approfondito, sereno e non polemico, documentato e radicato nelle fonti, della
naturaemissionedelministeropresbiterale.
ConilVaticanoIIsembravacosraggiuntaunafelicesintesifraidiversimodelli
che per secoli erano stati contrapposti o giustapposti: eppure sei anni dopo la
chiusuradelConciliopapaPaoloVIsentilbisognodicelebrareunSinodosul
sacerdozio ministeriale. Il clima di contestazione e dissenso costitu un nuovo
scenarionelqualeancoraunavoltavenivainterrogataladottrina,einmaniera
comeabbiamovistomoltoradicale.
Al Sinodo del 1971 pi che le teologie del ministero si confrontarono le
ecclesiologie.DaunapartevierachiportavoceH.Kngdomandavadiportarea
compimento la riforma iniziata dal Vaticano II, accettando una interpretazione
democratica della Chiesa (Kng in un libretto del 1971 sul prete la definiva
comunitdiuguaglianza,libertefraternit);sulversanteopposto,chiavevamal
digeritolecclesiologiaconciliaredelpopolodiDio,reagivariaffermandoquella
visione di Chiesa come corpo di Cristo che il Concilio aveva accolto ma
relativizzato,oaddiritturaquellaprecedentediChiesacomesocietasperfecta,cheil
Concilioavevalasciatodaparte,almenoinqueitermini.Nellaprimaconcezione