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ANOBII: il social network dalle grandi potenzialità Culturali

Scritto da MarioEs
mercoledì 27 giugno 2007

Questa settimana mi sono dedicato - tra l'altro - alla "implementazione" su Anobii.com della community Brain 2 Brain in quanto trovo che questo social
network basato sulla costruzione della propria libreria on line sia unapotenziale "killer application" nel campo della webcultura, almeno in Italia.

I motivi del mio "entusiasmo" per www.anobii.com, anzi per il sistema ideato da questo SN, sono dovuti alle seguenti considerazioni:

1. consente di "digitalizzare" la propria libreria ("my shelf") e di crearsi una sorta di scaffale elettronico;

2. permette di creare una lista di libri che si desidera leggere ("wish list"), che molto spesso si conoscono grazie all'interazione con gli altri membri del
network,

ma il motivo principale dell'utilità e del piacere di entrare a far parte di Anobii è:

3. l'interazione sia mirata (tramite i cosiddetti "neighbors" e i "friends") che casuale/serendipica con i suoi iscritti, che consente di conoscere una infinità di
testi (non di rado recensiti) che altrimenti sarebbe molto più difficile "conoscere" o forse sarebbe meglio dire sui quali sarebbe improbabile che si catalizzasse la
nostra attenzione;

4. la possibilità di creare una community attorno ai settori culturali più svariati (una possibilità molto interessante ed intrigante).

Per noi di Brain 2 Brain che da sempre siamo fautori dell'innovazione culturale questo social network sicuramente rappresenta una interessantissima evoluzione
della cosiddetta "intelligenza collettiva" e sicuramente ci impegneremo per cercare di portare in tale ambito la nostra visione della webcultura e delle possibilità
culturali offerte dal World Wide Web.

Anobii in Cina - Fonte: Flickr

Technorati tags:
Anobii, blog 2 brain, brain 2 brain, Cultura, innovazione culturale, Libri, Social Network,

Dunque, finalmente abbiamo un social network versatile che ha come oggetto principale la Cultura, proprio quella con la C maiuscola, che non è tanto
determinata dai singoli testi presenti (che al momento sono 1.150.253!), ma dall'enorme potenziale rappresentato dalle interazioni fra lettori di "settori del
Sapere" anche molto diversi tra loro e, quindi, dalla possibilità di conoscere il "diverso", "l'inatteso" e lo "sconosciuto" rispetto alle nostre abitudini di lettura.

Una vero esempio di come il digitale possa unire attraverso la condivisione di un "oggetto" tradizionale, ma insostituibile come il libro, le persone e creare
un'esperienza culturale ulteriore che diventa collettiva laddove la lettura, in genere, è un'esperienza prevalentemente individuale.

Vediamo come funzionerà questa nostra "appendice" e, comunque, tanti auguri ad Anobii.

Last but not least, saluti a tutti i brainers!

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