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LUnione Europea ha concluso o sta negoziando il maggior numero al mondo di FTA, la sfida dunque
di fare in modo che questi siano efficaci e portino benefici per tutti. LUE dovr assicurarsi che i propri
partner rispettino gli impegni presi, che tutti gli Stati membri siano in grado di beneficiare delle
opportunit create, infine, che le aziende si impegnino ad evitare pratiche scorrette, dal punto di vista
sociale e ambientale, quando operano al di fuori dalla UE.La riduzione delle asimmetrie informative,
specialmente per le PMI, un altro degli obiettivi che la Commissione si posta. Sono, infatti, gli attori
economici pi piccoli quelli che incontrano maggiori difficolt ad accedere ai mercati internazionali.
Seguendo la stessa filosofia, si provveder ad una revisione del funzionamento del Fondo Europeo
di Adeguamento alla Globalizzazione per offrire soluzioni efficaci per i lavoratori di quei settori che
potrebbero risentire negativamente dellapertura dei mercati.
Trasparenza e partecipazione sono altri due temi che la Commissione ha voluto ribadire nella sua
strategia per il 2016. Lobiettivo dunque quello di aumentare i momenti di confronto con il Parlamento
Europeo, gli Stati membri e la societ civile in ogni fase dei negoziati commerciali. Inoltre, si stabilisce
che per ogni nuova iniziativa di una certa rilevanza si effettuino valutazioni dimpatto.
Questo nuovo spirito di partecipazione e trasparenza dovrebbe portare maggiore fiducia tra i cittadini
rispetto allimpegno che non si modifichino in negativo gli standard di protezione dei consumatori,
dei lavoratori e dellambiente, che nessun meccanismo di protezione degli investimenti possa
danneggiare il diritto degli Stati di legiferare nel pubblico interesse e che si promuovano nei paesi
terzi politiche concrete per lo sviluppo sostenibile, il rispetto dei diritti umani, il buon governo e una
crescita inclusiva.
Infine, lidea di proseguire nella fitta attivit di negoziati internazionali seguendo due direttrici
parallele. Da un lato, rilanciare il sistema multilaterale, proponendo alla conferenza di Nairobi che in
ambito WTO si possano creare dei gruppi ristretti che vadano avanti nellintegrazione su specifiche
materie; dallaltro, proseguire nei negoziati bilaterali di nuova generazione, prevedendo che possano
essere estesi ad altri partner a livello regionale.
Di seguito lagenda dei negoziati bilaterali previsti nella strategia commerciale.
Australia
EU-india
Nuova Zelanda
EU-Malesia
Filippine
EU-Tailandia
Indonesia
TTIP
Messico
EU-Giappone
Cile
Mercosur
FTA da modificare
Hong Kong
Taiwan
Alessia Mosca
Commissione per il Commercio Internazionale - Parlamento Europeo
Bruxelles, 27 novembre 2015
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