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Premessa
Uno degli indicatori dello stato di salute di un’economia è il volume degli investimenti. Il loro
ammontare è direttamente proporzionale alla fiducia nei rispettivi sistemi economici. Autorevoli studi
internazionali hanno identificato nel basso livello degli investimenti una delle principali cause della
lenta ripresa dell’economia europea. Per questa ragione, a inizio mandato la Commissione europea
ha fatto dell’attrazione degli investimenti uno dei principali obiettivi di politica interna. Con successi
alterni, la Commissione è riuscita a movimentare un buon volume di investimenti pubblici e privati.
Il sostegno finanziario della Commissione, garantendo l’affidabilità dell’investimento, ha attratto
investimenti privati tramite il cosiddetto effetto moltiplicatore.
Tuttavia, l’acquisizione di asset strategici da parte di fondi e investitori stranieri pone molti interrogativi
che spaziano da timori in ambito occupazionale a questioni di sicurezza nazionale.
Gli investimenti cinesi Xi, che gli investimenti cinesi conoscono
un’impennata. Il fenomeno, innescato dalla crisi
La posizione cinese nei flussi d’investimento del debito pubblico e coadiuvato dagli obiettivi
globale è mutata profondamente nell’ultimo strategici e geopolitici del nuovo Presidente
decennio. Tradizionalmente, il Paese è stato cinese, ha innescato una competizione interna
principalmente un ricettore d’investimenti diretti fra gli Stati membri più esposti alla speculazione
stranieri (Foreign Direct Investment-FDI) ma, sul debito pubblico. La diplomazia economica
con più di 100 miliardi di dollari d’investimenti cinese, privilegiando un approccio bilaterale,
esteri, dal 2012 è diventato la terza fonte di ha bypassato le istituzioni comunitarie e,
FDI su scala globale. I dati dimostrano che, nel garantendo liquidità a governi con l’acqua alla
2014, gli investimenti in uscita hanno quasi gola, ha innescato una guerra fra poveri.
raggiunto il livello di quelli in entrata mentre,
per il 2015, le proiezioni indicano una sostanziale Nel 2015, l’ammontare degli investimenti in
parità. Nella primissima fase, degli investimenti Europa meridionale ha raggiunto, per la prima
cinesi hanno beneficiato soprattutto economie volta, il 50% del totale delle operazioni cinesi nel
industrializzate, Australia, Canada e Stati Uniti in Vecchio Continente. Una serie di operazioni di
particolare. alto profilo, come gli investimenti nel porto del
Pireo, hanno, infine, determinato una crescente
influenza di Pechino nelle scelte degli Stati
membri interessati.
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