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Il pilastro europeo dei diritti sociali

La crisi dell'ultimo decennio ha lasciato vari strascichi in Europa, che vanno dalla
disoccupazione giovanile e di lunga durata al rischio di povert. Le autorit pubbliche a
tutti i livelli, le parti sociali e la societ civile collaborano per laffermazione di un'Europa
pi prospera, nella quale gli sviluppi in ambito economico e sociale vadano di pari passo.

Lo scorso 26 aprile la Commissione ha presentato il pilastro europeo dei diritti sociali che
stabilisce 20 principi e diritti fondamentali che sostengono il buon funzionamento e
l'equit dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. Il testo stato preparato
dalla Commissione, sotto la guida del Vicepresidente Dombrovskis e della Commissaria
Thyssen, in stretta consultazione con soggetti interessati a tutti i livelli. Inoltre, nonostante il
pilastro sia stato concepito per la zona euro, applicabile a tutti gli Stati membri dell'UE.

Contenuto

Il pilastro stato concepito come un processo dinamico e con una funzione di bussola:
ispirer le attivit condotte nel contesto del semestre europeo e nell'ottica del
completamento dell'Unione economica e monetaria, in linea con la relazione dei cinque
presidenti e, nello specifico, tenter di rilanciare il processo di convergenza all'interno
dell'UEM. Alcuni dei principi e dei diritti, inoltre, potrebbero servire come guida per la
definizione di standard pi vincolanti per la zona euro.

Il pilastro stato presentato in due forme giuridiche di identico contenuto: una


raccomandazione della Commissione, con efficacia dal giorno stesso della
presentazione, e una proposta di proclamazione congiunta del Parlamento, del Consiglio
e della Commissione. Su queste basi, la Commissione avvier le discussioni con il
Parlamento europeo e il Consiglio per assicurare al pilastro un ampio sostegno politico e
l'approvazione ad alto livello.

Principi e diritti del pilastro mirano alla piena occupazione e al progresso sociale e
possono essere suddivisi in tre macro categorie che rappresentano le modalit pi idonee
per affrontare levoluzione del mondo del lavoro e della societ stessa.
Il primo capitolo intitolato Pari opportunit e accesso al mercato del lavoro e al suo
interno contiene informazioni relative a eguaglianza di genere, eque opportunit,
supporto attivo alloccupazione.
La seconda sezione analizza Condizioni di lavoro eque e comprende tematiche quali
occupazione sicura e adattabile, salari, informazioni sulle condizioni di lavoro e protezione
in caso di licenziamenti, dialogo sociale e coinvolgimento dei lavoratori, equilibrio tra
lavoro e vita, ambiente di lavoro sano, sicuro e adeguato, protezione dei dati.
Lultima parte tratta i temi di Protezione sociale e inclusione e riguarda lassistenza e il
supporto ai bambini, protezione sociale, indennit di disoccupazione, reddito minimo,
redditi da vecchiaia e pensioni, assistenza sanitaria, inclusione di persone con disabilit,
assistenza a lungo termine, alloggi e assistenza per i senzatetto, accesso ai servizi
essenziali.
Gli Stati membri diventeranno cos responsabili per il rispetto dei principi e dei diritti definiti
nel pilastro, mentre le istituzioni avranno il compito di aiutare nella definizione del quadro
e nel preparare la strada per l'attuazione del pilastro.

Iniziative concrete

L'attuazione del pilastro sar supportata da un quadro di valutazione della situazione


sociale che misurer le tendenze e le prestazioni degli Stati membri in 12 aree e valuter i
progressi compiuti in direzione di una tripla A sociale in tutta lUnione. I risultati
confluiranno nel semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche.

Inoltre, la Commissione ha deciso di affiancare al testo altre iniziative legislative e non


legislative concrete che riprendono le questioni del pilastro e ne illustrano le modalit di
realizzazione: equilibrio tra attivit professionale e vita privata di genitori e prestatori di
assistenza, l'informazione dei lavoratori, l'accesso alla protezione sociale e l'orario di
lavoro.

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