MUSICA E MARSUPI (18-10-15 15.

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La scarica che stringe il cuore
Il banale sespande a bagliore
Visi come una pellicola
Il mondo stampa Kage Bushin
Vapori dalle piante, lacrime dal costante
Letto neuronale fuoriescono:
Susseguirsi di fasi, di toni, di sbalzi,
Pallida e vitrea, sfera di cristallo
E() lespressione priva di scossa dabbaglio.

Sbaglio? Sono in uno strano

Silenzio sotto ritmi, sempre sbalzi
Cerco una cuffia, che mi ripari il cranio
Una casa, saetta metronoma, realt autonoma
Unelettricit, dal crescendo ascendente
Blu, come i miei capelli, quando cercavano libert
Comune, come il sale nelle nostre ferite
Una roccia, dalla chitarra sboccia, scatenando il palco
Del mio quartiere, tra midollo e cuore

Pi so, meno consumo, per quello che non fumo

Maledizione, m ha gi frustato, spesso mi ripeto
Disprezzo, lanima in cenere, ragione al non credere.
A volte non massocio, a volte non vassoccio
Azioni parole e sorrisi, estraggo il portafoglio
Dalla mia bilancia, sempre sulla destra.
Identit e rispetto, sebbene io balbetto
Chiedendo il prezzo, e la famosa pazienza.

Quella mi rimane, e ritiro il cuoio;

Soddisfatto, dun peso entrante
E di unofferta uscente, uno scambio sociale.

Per un contatto errato, giusto una scossa

Statica, come ogni muscolo
Gratificato pi da unora di plancia
Una zuffa, psichica lotta
Remergometro, esplode una furia
Dietro una nota, tuono shock
Gran fisico, che importa una storta
Si bilancia solo con la trascorsa giornata
Quando un messaggio rovina una scalata
Riemergo misura minor, ma faccio un passo avanti.

Marsupio batteria
A volte rendo console unamnesia
Sembra quasi fantasia.
Necessaria compagnia, una mano sulla spalla
Mancina, verso il cuore, per ogni tasca la retta via.
unemozione solo mia, dalla privata incubica nostalgia
A una nuova golosa Malia, unamor non volante
Allaria. Abbracciato due volte. Il mio IO.
E le mie guance rosse colte. Spontaneo:
Mi sospingeran dalla prossima malattia.