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GIACINTO PLESCIA
L’EPISTEMICA,
IL NULLA
E
L’ARTE
I edizione
© Copyright 2010, Giacinto Plescia
© Copyright 2010, Montedit
piazza Codeleoncini, 12 - 20077 Melegnano (Mi)
Tel. 02.98.23.31.00 - 02.98.23.31.05
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INTRODUZIONE
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CAP. 1
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Entità Ontiche.
L’Epistemica o l’Ermeneutica si adeguano alle Ve-
rità, la Verità dell’Opera-d’Arte dis-vela l’Essere delle
entità e non solo.
C’è una Differenza Ontologica nell’Ontica della
Verità: c’è una Verità Epistemica fondata sui modelli
della Mathesis ed una Verità Ermeneutica narrativa.
L’Esser-Arte, invece, eventua l’Aletheia Ontologica
quale messa in opera dell’Essere nell’Opera-d’Arte.
Solo la Verità messa in opera dall’Opera-d’Arte, di-
scopre sia l’Ermeneutica sia l’Epistemica Ontologica
dell’Essere-Arte dell’Essere.
Mai la Verità tramonta, è sempre presente nell’O-
pera-d’Arte, nella Werk-Setzen al di là della storia e
delle Entità Clonate della Techne.
Come mai solo l’Opera-d’Arte riesce a trascendere il
corso della storia o della Temporalità?
L’Essere-in-opera lascia libertà d’essere all’Arte ed
al Mondo; lascia libero il Nichilismo della Tecnica di
clonarsi: senza decostruirsi nella sua Gestell, nella
sua struttura ontologica.
Anche quando il WerkSein si sottrae per lasciare li-
bertà di dispiegamenti mondani alle Entità Epi-
stemiche, abita dis-nascosto, assentemente presente,
l’Esser-Arte.
Il suo essere dis-nascosto si eventua nel sottrarsi,
nel Gettarsi oltre il Nichilismo della Techne Mondana,
oltre il tramonto dei Paradigmi Epistemici ed Erme-
neutici.
L’Esser-Arte dell’Abisso, dell’ab-Grund, eventua
l’Icona della Radura Ontologica quale Ontopia dell’Es-
sere indecidibile, mai completamente interpretabile,
né epistemicamente fondabile nelle Categorie Impera-
tive della Techne o della Ermeneutica.
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Solo così l’Essere non è più una delle tante storie del
Nulla o del Niente o del non-Ente, come ci hanno tra-
mandato gli epistemici, ma si dis-vela quale storia in
essere dell’Essere-Creata dall’Essere, o dell’immagi-
nario dell’Essere quale Ontologia o Ontoepistemica
Immaginaria.
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CAP. 2
VERITÀ E TEORIA:
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CAP. 3
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CAP. 4
ERACLITO
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CAP. 5
LA DYNAMIS:
PLATONE, ERACLITO,
ARISTOTILE,
KANT,
LEIBNIZ
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della cosmologia.
Ed è lo spazio assoluto, coincidente con lo spazio in-
finito della geometria euclidea, che si impose definiti-
vamente sulla concezione del cosmo spazialmente fini-
to aristotelico-tolemaico.
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all’ente.
Essa traspone l’essere dynamis in un ente dynami-
co, sia esso l’ente sommo nel senso della causa supre-
ma o, invece, l’ente nel senso del soggetto quale condi-
zione dell’oggettività o nel senso della soggettività in-
condizionata.
L’essere dynamis viene dunque fondato su quello
che fra gli enti è il più ente dynamico.
Perciò nella metafisica l’essere rimane impensato;
ma anche la svelatezza dell’ente rimane impensata,
poiché la metafisica pensa l’ente dynamico e non la
dynamis delle entità: è la storia del sottrarsi dell’esse-
re e del conseguente abbandono dell’ente.
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CAP. 6
IL TEMPO:
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BIBLIOGRAFIA
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NOTA SULL’AUTORE
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INDICE
Introduzione.................................................... pag. 5
Bibliografia ..................................................... ” 51
Nota sull’Autore.............................................. ” 55
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I edizione
finita di stampare nel mese di gennaio 2010
presso Pronto Stampa - Fara Gera d’Adda (Bg)