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GRANDI CIVILTA'
In ogni secolo gli esseri umani hanno pensato di aver capito definitivamente
l'Universo e, in ogni secolo, si capito che avevano sbagliato. Da ci segue
che l'unica cosa certa che possiamo dire oggi sulle nostre attuali conoscenze
che sono sbagliate. [Isaac Asimov - Grande come l'universo, Saggi sulla
scienza]
dei
luoghi
omerici
dell'Odissea
Secondo Vinci, i viaggi di Ulisse si sarebbero svolti lungo le coste della Norvegia.
La base costituita da un passo di Plutarco, che colloca l'isola di Ogigia, dove
Ulisse sarebbe stato tenuto prigioniero dalla ninfa Calipso, "a cinque giorni di
navigazione dalla Britannia verso occidente": di conseguenza secondo Vinci
sarebbe
identificabile
con
una
delle
isole
Frer.
Da qui il poema riferisce che dopo un viaggio di diciassette giorni Ulisse sarebbe
giunto nella terra dei Feaci, la Skeria, descritta con un'alta costa rocciosa e ricca di
boschi: secondo Vinci tale regione, che non potrebbe essere identificata nella
localizzazione meridionale, sarebbe identificabile con la zona di Bergen sulle coste
norvegesi, alla foce del fiume Figgjo, zona ricca di testimonianze dell'et del
dei
luoghi
omerici
Sembra inoltre che il ritrovamento di una citt sepolta da una tempesta di sabbia
nel Sud della Norvegia vada ulteriormente a confermare le tesi di Vinci a riguardo
della collocazione di Omero nel Baltico "secondo cui Omero avrebbe ripreso le
leggende di origine nord-europee ambientandole in Grecia, ma riferendo particolari
che non si adattano alla geografia del Mar Egeo. Infatti, il popolo dei Feaci, i realt,
sarebbe vissuto nel sud della Norvegia e, secondo l'Odissea, il dio Poseidone
minacci "di coprire la loro citt con una montagna", per punirla dell'aiuto fornito a
Ulisse, mentre cercava di tornare ad Itaca. Perci i Feaci avrebbero compiuto "un
sacrificio di dodici tori" a Poseidone, per evitare tale minaccia. Un rito di cui hanno
conservato il ricordo, tanto che nell'opera di Omero viene ripetuto quattro volte (Od.
13.152,
158,
177
e
183)
nel
giro
di
pochi
versi."
Altre revisioni della storia e riconsiderazioni sulla teoria dell'Uniformit dovrebbero
essere fatte quando diversi ritrovamenti archeologici continuano a mostrare sempre
pi le tesi dell'archeologia accademica,non solo per quanto riguarda dell'inizio della
civilt umana,ma per il suo sviluppoo a livello tecnologico e quando appaiono alcuni
misteri
a
dir
poco
sconcertanti.
"A Laos, nel Sudest Asiatico, si trova ad unaltezza di 1.200 metri un suggestivo
luogo chiamato Piana delle Giare in cui si trovano pi di 2000 vasi di incredibili
dimensioni
scolpiti
nella
roccia.
Molti di questi eccezionali vasi arrivano a misurare sino a 3 metri di altezza, con un
diametro di oltre 2,5 metri: le loro dimensioni sono tali da impedire a un uomo
comune di arrivare allimboccatura, mentre il loro peso, che raggiunge in alcuni casi
le 14 tonnellate, rende impossibile rovesciarle per svuotarle o pulirle. Vicino alle
giare possibile osservare molti dei coperchi che un tempo servivano a chiuderle e
solo alcune di esse ne hanno ancora uno posizionato alla sommit.
Gli archeologi non hanno saputo capire chi le costru, quando lo fece, e soprattutto
a quale uso fossero destinate. Un altro enigma irrisolto come sia stato possibile
trasportarle in quel luogo, in cui non si trova traccia del tipo di roccia di cui sono
costituite. Una delle teorie pi accreditate che servissero da sarcofagi, poich al
loro interno sono state trovare delle ossa umane; tuttavia, se cos fosse, non si
troverebbero
le
risposte
ai
suddetti
misteri.
Anche in questo caso, come in tanti altri casi analoghi, una possibile risposta viene
da una leggenda del luogo: gli indigeni narrano infatti che i vasi appartenevano ad
unantica razza di Giganti, i quali li impiegarono per conservare cibi e bevande.
Sebbene storie come questa possano sembrare fantasie, poich sono diffuse in
tutto il mondo dovranno pur avere un fondo di verit. In realt, la possibilit che la
Terra sia stata abitata nel passato da un'antica razza di Giganti spiegherebbe il
fenomeno del megalitismo e darebbe risposta a molti degli enigmi verso i quali la
Scienza
non
ha
potuto
trovare
soluzione.
"
Un'altra anomalia storica viene da Mohenjo-Daro, il quale sembra che una civilt
quanto sconosciuta, forse volutamente ignorata, quanto fortemente sviluppata,sia
stata letteralmente annientata da un improvviso calore fortissimo.
"Un regno assai sviluppato anche territorialmente, con migliaia di villaggi collegati
da strade pavimentate, citt costruite su pianta quadrata e vie che si intersecano ad
angolo retto; immaginate cinque milioni di persone dotate di case di due o tre piani
con una distribuzione di acqua potabile efficiente, con condutture idriche formate da
tubi di argilla e una rete fognaria in ogni appartamento, con tanto di gabinetti in
muratura e sciacquoni; immaginate che questa civilt, composta da svariate
migliaia di cittadelle e due piccole metropoli di 40mila abitanti (le pi grandi del
tempo sul pianeta)",annientato da quella che potrebbe essere riconducibile solo ad
un'esplosione
nucleare.
Una civilt che risalente al 2500 prima dell'Era Volgare fu colpita all'improvviso i i
scheletri,come quelli simili a Pompei,sono stati trovati colti di sorpresa da quanto
avvenne in quel periodo e,a distanza di 5000 anni,mostrano ancora tracce di
radioattivit.
scambio
reciproco
di
carica
elettrica.
La cattura della nostra Luna diviene l'unica opzione; essa non pu essere stata
creata
dalla
Terra.
Le prove delle passate instabilit planetarie sono scritte a grandi lettere sulle
superfici di tutti i corpi solidi del sistema solare e hanno la forma di crateri da arco
elettrico.
Se la tesi che Venere possa essere nato dal corpo di Giove errata,si pu sempre
considerare quella del satellite,secondo cui potrebbe essersi scontrato con uno o
pi satelliti ed esser in seguito stato deviato dalla sua orbita andando a incrociare
Marte
e
poi
la
Terra
se consideriamo che Giove possiede una moltitudine di satelliti anche giganteschi e
ricoperti
di
ghiaccio
spesso
diversi
chilometri.
Venere potrebbe invece essere stato un satellite di Giove che in seguito alla
collisione con qualche altro satellite di Giove sarebbe sfuggito dalla sua orbita e
causato quella serie di eventi che sono stati appena descritti e le piaghe d'Egitto
sulla
Terra.
"La teoria di "Mondi in Collisione" si basa sulle catastrofi prodotte da una grande
cometa che pass due volte accanto alla Terra, la prima intorno al 1500 avanti
Cristo, al tempo dellEsodo, la seconda 52 anni pi tardi, al tempo di Giosu; e sulla
ripetizione delle prime catastrofi, ma in scala minore, dovuta a vari avvicinamenti al
pianeta
Marte,
da
700
a
800
anni
pi
tardi.
Questi cataclismi astrali provocarono strani avvenimenti sulla Terra e nel cielo.
La spiegazione del miracolo di Giosu sta nel fatto che, se un giorno una grande
cometa dovesse avvicinarsi abbastanza alla Terra, avverrebbero proprio
spettacolosi fatti del genere. Lavvenimento rallenterebbe la Terra nella sua
rotazione quotidiana e chi crede sia il Sole a girare attorno alla Terra vedrebbe, tra
altri mistici spettacoli, il Sole stesso e la Luna come se fossero improvvisamente
arrestati
nel
cielo.
Ci,
afferma
Velikovsky,
proprio
quanto
accadde.
Il misterioso fuorilegge del firmamento, la cometa che fece dividere le acque,
innalzare una colonna di nubi durante il giorno e di fuoco durante la notte fu
veramente un vagabondo del cielo, generato e proiettato lontano per eruzione
spontanea
dalla
massa
ribollente
del
pianeta
Giove.
La nuova cometa ci turbin intorno nello spazio finch, dopo secoli, venne presa e
imprigionata come membro permanente del nostro sistema solare, assestandosi
felicemente in unorbita circolare e mutandosi in un appariscente, ma tranquillo
pianeta, che circola a tempo determinato attorno al nostro Sole: lastro bellissimo
che
gli
uomini
chiamano
Venere.
Il libro di Velikovsky tratta, in realt, della strana nascita di questa stella del mattino.
Tutte le altre parti delle sua tesi dipendono da quel prolungato e spettacoloso
cataclisma.
Nel presentare la sua teoria, il dottor Velikovsky comincia con umilt, confessando
lignoranza della scienza, dell"homo ignorans". Ci che luomo non conosce
riempirebbe un libro pi grosso di tutti i libri scritti. Deve ancora apprendere le cose
pi semplici e pi essenziali: cosa sia la vita, o come essa nacque.
Luomo non pu dire se la vita, in una forma qualsiasi, esista altrove nel celeste
alveare di stelle, n cosa sia la misteriosa forza chiamata gravitazione.
Lorigine del sistema solare tuttora oltre la comprensione degli scienziati.
Il primo passo che luomo di scienza deve compiere studiare un pianeta, quello
su cui camminiamo; "poi, attraverso il metodo deduttivo, applicare i risultati ottenuti
agli altri membri del sistema solare", questo quanto il dottor Velikovsky sta
tentando di fare, valendosi nei suoi ragionamenti delle nuove conoscenze
dellelettromagnetismo e della fisica nucleare. Egli sostiene che quanto accade nei
cieli simile a ci che avviene in un atomo, dove gli elettroni girano attorno al
nucleo
come
pianeti
intorno
al
Sole.
Ma di tanto in tanto gli elettroni si scambiano di posizione.
Alcuni obiettano: "Non capita di leggere nel giornale che tutto ad un tratto Saturno e
Marte
si
siano
scambiati
di
posto".
vero: non lo leggiamo sul giornale, perch non un avvenimento di tutti i giorni,
ma lo leggiamo nelle cronache antiche citate in questo nuovo libro.
In un atomo, un pianeta gira attorno al suo Sole milioni di volte al secondo, pu
continuare a compiere miliardi di rivoluzioni, od anni atomici, senza mutare di
orbita. Ma poi latomo assorbe un po di energia e lelettrone si sposta in unorbita
corrisponde
allEsodo:
"Lacqua
del
fiume
divenne
sangue".
La contaminazione delle acque dolci uccise i pesci "e il fiume imputrid", detto
nellEsodo. "Non potevano bere delle sue acque - il cronista egiziano conferma, ed
esclama - gli uomini hanno ribrezzo ad assaggiarle; gli esseri umani sono assetati
dacqua.
Cosa
dobbiamo
fare?
Tutto
rovina!"
E non soltanto nel Medio Oriente. La polvere tinta di rosso, che irritava la pelle degli
uomini e degli animali e causava foruncoli provocando malattie e morte,
segnalata
anche
in
molti
altri
paesi.
Venne poi lultima piaga dEgitto, il regno delle tenebre che si prolung per tre
giorni,
culminando
in
violenti
sconvolgimenti.
Cosa naturale anche questa, dice Velikovsky, perch il corpo della cometa si
avvicinava
alla
Terra.
Questo avvicinamento, come sembrano indicare le cronache dellepoca, fu seguito
da una pioggia di massi e di pietre e da una stasi della Terra che sussult e manc
di compiere alcune rotazioni, prima di riassestarsi e riprendere a ruotare."
(...)"Segu
allora
un
fenomeno
da
ricordarsi
per
sempre.
Unimmane ne scintilla scocc nel momento del massimo accostarsi della cometa,
quando le acque della Terra vennero sollevate alla massima altezza, e prima che
ricadessero.
Molte genti ricordano quella scintilla come una saetta folgorante scagliata da un dio
sopra un mondo in preda al diluvio e allincendio. LEsodo riferisce: "E lAngelo di
Dio che precedeva le schiere dIsraele si spost e si mise dietro a loro; e la colonna
di nubi si part dinanzi a loro e si ferm dietro a loro... e quella nube era oscura da
una
parte,
e
dallaltra
illuminava
la
notte."
Un vento di eccezionale violenza e dei lampi squarciarono la nuvola.
Al mattino le acque si sollevarono come a formare un muro e si divisero... "Ed i figli
dIsraele entrarono in mezzo allasciutto mare formando lacqua come un muro a
destra e a sinistra di loro. E gli Egiziani li inseguirono... Gi sera alla veglia del
mattino e si rivolse il Signore, dalla colonna di nubi e di fuoco, verso le schiere degli
Egiziani... Le acque ritornarono, e sommersero i carri e i cavalieri di tutto lesercito
di Faraone che per inseguire gli Ebrei erano entrati nel mare; neppur uno se ne
salv."
In realt, tutta la Terra stava attraversando gli stessi eventi.
In Cina, lepoca di Yahou era la stessa di Mos in Palestina; nelle cronologie cinesi
troverete le seguenti notizie: "Il Sole non tramont per vari giorni; le foreste
sincendiarono; unondata altissima, 'levatasi al cielo', scrosci sulla Terra. Dopo
aver sostato nella sua rotazione, la Terra prese di nuovo a ruotare."
E
qui
ci
troviamo
di
fronte
ad
un
mistero
affascinante.
Il nostro pianeta ruota ora da occidente ad oriente: ma ha sempre fatto cosi?
Le
antiche
carte
geografiche
sembrano
suggerire
il
contrario.
Ci sono delle mappe dipinte sul soffitto di una tomba egiziana che mostrano i cieli
del Medio Oriente come erano prima e dopo tali cataclismi; c uninversione
completa
da
non
potersi
sbagliare.
Platone scrisse nel Politico del "cambiamento nel levarsi e nel calare del Sole e
degli altri corpi celesti, e come a quei tempi calassero nel quadrante del cielo dove
oggi
essi
sorgono."
E poco dopo aggiunge: "In certe epoche luniverso ha il moto circolare presente, ed
in altre epoche gira nella direzione inversa. Di tutti i mutamenti che avvengono nei
cieli, questa inversione la pi grande e la pi completa."
Velikovsky ricorre alle scienze naturali per trovare una spiegazione. Mette in
evidenza il fatto che questo nostro globo un immenso magnete. Allorch una
folgore percuote una calamita, essa ne inverte la polarit; ci che prima era il polo
nord
diventa
il
polo
sud,
e
viceversa."
Infatti se si osserva il campo magnetico terrestre risulta essere di gran lunga
maggiore di quello di Venere,quindi anche se fosse passato nelle vicinanze della
Terra ne avrebbe causato si un rallentamento della rotazione,a causa degli influssi
gravitazionali,ma
non
di
certo
un
inversione.
Probabilmente fu lo stesso Venere a subire un inversione,in quanto ora ruota
proprio in direzione opposta rispetto agli altri pianeti sul suo stesso asse,il che
indica che il sud si trovi dove invece noi abbiamo il nord,e viceversa.
Allo stesso modo in cui noi cambiamo i poli di una dinamo.
Vale la pena ricordare che Velikovsky fece diverse previsioni molto accurate,tra le
quali troviamo:Venere era quasi incandescente,Giove emetteva onde radio ecc.
Tutte una dopo l'altra si rivelarono esatte e sebbene gli studiosi accademici tra un
silenzio imbarazzato e l'altro trovarono la via pi facile,ovvero quella che si
trattavano solo di coincidenze,tali "coincidenze" per qualche strana ragione sono
state
molte
e
tutte
confermate.
il
sole
l'altro?
A confermare ulteriormente la fragilit della tesi dell'Uniformit e l'antichit della
civilt
umana
possiamo
trovare
un
esempio
in
Giappone.