OGGETTO: Sito di Interesse Regionale (S.I.R.) denominato: "Chieti Scalo" - Proposta di intervento della Regione Abruzzo per la messa in sicurezza e bonifica del sito in oggetto. PREMESSO CHE: Ai sensi dellArticolo 239 comma 3 del DL 152/2006: Gli interventi di bonifica e ripristino ambientale per le aree caratterizzate da inquinamento diffuso sono disciplinati dalle regioni con appositi piani, fatte salve le competenze e le procedure previste per i siti oggetto di bonifica di interesse nazionale e comunque nel rispetto dei criteri generali di cui al presente titolo; Ai sensi dellArticolo 242 commi 6 e 7 del DL 152/2006: La regione, sentita la provincia, approva il piano di monitoraggio entro trenta giorni dal ricevimento dello stesso. L'anzidetto termine puo' essere sospeso una sola volta, qualora l'autorita' competente ravvisi la necessita' di richiedere, mediante atto adeguatamente motivato, integrazioni documentali o approfondimenti del progetto, assegnando un congruo termine per l'adempimento. In questo caso il termine per l'approvazione decorre dalla ricezione del progetto integrato. Alla scadenza del periodo di monitoraggio il soggetto responsabile ne da' comunicazione alla regione ed alla provincia, inviando una relazione tecnica riassuntiva degli esiti del monitoraggio svolto. Nel caso in cui le attivita' di monitoraggio rilevino il superamento di uno o piu' delle concentrazioni soglia di rischio, il soggetto responsabile dovra' avviare la procedura di bonifica di cui al comma 7. Qualora gli esiti della procedura dell'analisi di rischio dimostrino che la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito e' superiore ai valori di concentrazione soglia di rischio (CSR), il soggetto responsabile sottopone alla regione, nei successivi sei mesi dall'approvazione del documento di analisi di rischio, il progetto operativo degli interventi di bonifica o di messa in sicurezza, operativa o permanente, e, ove necessario, le ulteriori misure di riparazione e di ripristino ambientale, al fine di minimizzare e ricondurre ad accettabilita' il rischio derivante dallo stato di contaminazione presente nel sito. Nel caso di interventi di bonifica o di messa in sicurezza di cui al periodo precedente, che presentino particolari complessita' a causa della natura della contaminazione, degli interventi, delle dotazioni impiantistiche necessarie o dell'estensione dell'area interessata dagli interventi medesimi, il progetto puo' essere articolato per fasi progettuali distinte al fine di rendere possibile la realizzazione degli interventi per singole aree o per fasi temporali successive. La regione, acquisito il parere del comune e della provincia interessati mediante apposita conferenza di servizi e sentito il soggetto responsabile, approva il progetto, con eventuali prescrizioni ed integrazioni entro sessanta giorni dal suo ricevimento. Tale termine puo' essere sospeso una sola volta, qualora la regione ravvisi la necessita' di richiedere, mediante
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atto adeguatamente motivato, integrazioni documentali o approfondimenti al progetto, assegnando un congruo termine per l'adempimento. In questa ipotesi il termine per l'approvazione del progetto decorre dalla presentazione del progetto integrato. Ai soli fini della realizzazione e dell'esercizio degli impianti e delle attrezzature necessarie all'attuazione del progetto operativo e per il tempo strettamente necessario all'attuazione medesima, l'autorizzazione regionale di cui al presente comma sostituisce a tutti gli effetti le autorizzazioni, le concessioni, i concerti, le intese, i nulla osta, i pareri e gli assensi previsti dalla legislazione vigente compresi, in particolare, quelli relativi alla valutazione di impatto ambientale, ove necessaria, alla gestione delle terre e rocce da scavo all'interno dell'area oggetto dell'intervento ed allo scarico delle acque emunte dalle falde. L'autorizzazione costituisce, altresi', variante urbanistica e comporta dichiarazione di pubblica utilita', di urgenza ed indifferibilita' dei lavori. Con il provvedimento di approvazione del progetto sono stabiliti anche i tempi di esecuzione, indicando altresi' le eventuali prescrizioni necessarie per l'esecuzione dei lavori ed e' fissata l'entita' delle garanzie finanziarie, in misura non superiore al cinquanta per cento del costo stimato dell'intervento, che devono essere prestate in favore della regione per la corretta esecuzione ed il completamento degli interventi medesimi. Ai sensi dellArticolo 250 del DL 152/2006: Qualora i soggetti responsabili della contaminazione non provvedano direttamente agli adempimenti disposti dal presente titolo ovvero non siano individuabili e non provvedano ne' il proprietario del sito ne' altri soggetti interessati, le procedure e gli interventi di cui all'articolo 242 sono realizzati d'ufficio dal comune territorialmente competente e, ove questo non provveda, dalla regione, secondo l'ordine di priorita' fissati dal piano regionale per la bonifica delle aree inquinate, avvalendosi anche di altri soggetti pubblici o privati, individuati ad esito di apposite procedure ad evidenza pubblica. Al fine di anticipare le somme per i predetti interventi le regioni possono istituire appositi fondi nell'ambito delle proprie disponibilita' di bilancio; Ed infine ai sensi dellarticolo 253 comma 3 del DL 152/2006: Il privilegio e la ripetizione delle spese possono essere esercitati, nei confronti del proprietario del sito incolpevole dell'inquinamento o del pericolo di inquinamento, solo a seguito di provvedimento motivato dell'autorita' competente che giustifichi, tra l'altro, l'impossibilita' di accertare l'identita' del soggetto responsabile ovvero che giustifichi l'impossibilita' di esercitare azioni di rivalsa nei confronti del medesimo soggetto ovvero la loro infruttuosita'. IN OTTEMPERANZA: Dellarticolo 55 comma 3 della Legge 45/2007: la Giunta regionale, ai sensi della normativa vigente, promuove azioni volte a favorire gli interventi di bonifica, di ripristino e riqualificazione ambientale delle aree contaminate, di cui al comma 2, lett. b), da parte di soggetti pubblici o privati non obbligati ai sensi della vigente normativa; Dellarticolo 55 comma 4 della Legge 45/2007: la Giunta Regionale, qualora i responsabili della situazione di contaminazione o potenziale contaminazione non provvedono ad eseguire i necessari interventi di messa in sicurezza demergenza, di bonifica e di ripristino ambientale, anche con misure di messa in sicurezza permanente, ovvero non siano individuabili, il soggetto che effettua gli interventi individuato dallEnte territorialmente competente, con procedure ad evidenza pubblica; tutti i costi connessi alla bonifica, sono sostenuti integralmente dallaffidatario e recuperate ai sensi delle normative vigenti; Ed ancora dellarticolo 55, commi 5 e 6 della Legge 45/2007: LEnte competente, dopo aver esperito infruttuosamente la procedura di cui ai commi 4 e 5, procede dufficio a realizzare le operazioni nei casi previsti dalla normativa vigente. In tal caso la Regione pu concedere contributi fino alla totale copertura delle spese secondo le priorit indicate nel piano regionale di bonifica delle aree
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contaminate di cui al comma 2, lett. b), utilizzando le risorse economiche iscritte nellapposito capitolo di bilancio di cui allart. 57, nonch risorse individuate da altri strumenti di programmazione di spesa nel settore ambientale. Gli interventi di bonifica dei siti contaminati possono essere assistiti, sulla base di appositi programmi, da finanziamento pubblico regionale, in forma di contributo o di anticipazione, entro il limite massimo del 50% delle relative spese, qualora sussistano preminenti interessi pubblici connessi ad esigenze di tutela igienico-sanitaria, ambientale e occupazionale.
DATO ATTO CHE:
In data 1 Marzo 2010 con DGR n.121, veniva istituito il Sito di Interesse Regionale denominato S.I.R. Chieti Scalo; Che costituito presso la Direzione Protezione Civile Ambiente Servizio Gestione Rifiuti un Gruppo di lavoro che ha definito le linee guida per le procedure operative tecnico-amministrative da seguire per la realizzazione degli interventi ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e della L.R. 45/07 e s.m.i. In data 4 Aprile 2011 con DGR n.234 si approvavano, ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. le Linee guida per le indagini ambientali delle aree ricadenti nel sito di interesse regionale Chieti Scalo; Con Determina n. DA21/007 del 27 Luglio 2012 Regione Abruzzo, Provincia di Chieti e Comune di Chieti approvavano lo schema di "Accordo di programma per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree ricomprese nel Sito d'Interesse Regionale - Chieti Scalo"; Con determina n. DA21/128 dell8 Ottobre 2013 si approvavano le modifiche e le integrazioni richieste dal Comune di Chieti relativamente allaccordo di programma approvato con determina n. DA21/007 del 27 Luglio 2012.
CONSIDERATO CHE: Larea in oggetto di notevole vastit (30 km quadrati circa) e insiste sul centro abitato della citt di Chieti; Regione Abruzzo, a seguito dellapprovazione delle linee guida, ha commissionato uno studio dindagine dellarea SIR Chieti Scalo al C.A.A.M. dellUniversit G. DAnnunzio allesito del quale sono state evidenziate concrete e preoccupanti rilevazioni circa il grave stato di inquinamento in cui versa larea in oggetto, ci in possibile danno per la salute degli abitanti delle zone limitrofe. A tuttoggi sono presenti allinterno dellarea 214.000 m2 di amianto in attesa di essere smaltiti; Dallo studio in oggetto, inoltre, sono stati rilevati 835.000 m2 di terreno recanti elevate anomalie nella vegetazione e/o composizione che farebbero presupporre con molta probabilit linterramento non autorizzato di rifiuti pericolosi; Ulteriori analisi condotte nella zona, hanno rilevato la presenza di alcune sostanze clorurate, solventi in genere e metalli con superamenti delle cosiddette CSC direttamente a contatto con le acque di falda, nonch laccertamento della contaminazione anche a carico delle acque sotterranee della falda profonda.
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PRESO ATTO CHE: A quasi cinque anni dallistituzione del Sito dInteresse Regionale Chieti Scalo liter ancora fermo alla fase dindagine e di messa in sicurezza, fra laltro solo per alcune aree e, ad oggi, non dato sapere se il Comune di Chieti e/o la Regione Abruzzo abbiano provveduto allindividuazione dei responsabili della contaminazione ed alla successiva diffida. Ai sensi del cronoprogramma approvato da Regione Abruzzo e Comune di Chieti, entrambi questi enti risultano ad oggi completamente inadempienti, a danno della salute dei cittadini che risiedono nelle vicinanze dellarea inquinata, prima di ogni altro, ma anche di tutti quei cittadini che vivono in prossimit delle sponde del fiume Pescara sino alla sua foce. LAccordo di Programma prevedeva un fabbisogno finanziario per la realizzazione dello stesso di 8.000.000,00 di cui, ad oggi, Regione Abruzzo ne ha stanziati soli 100.000,00 ed il Comune di Chieti soli 350.000,00.
EVIDENZIATO CHE: Regione Abruzzo gia sottoposta a procedura dinfrazione Causa c-135/05 Procedura di infrazione UE 2003/2077 riguardante la mancata bonifica di altri siti, ci con ingenti danni non solo ambientali ma anche economici e, soprattutto, alla salute dei propri residenti;
TUTTO CIO PREMESSO E CONSIDERATO SI IMPEGNA Il Presidente della Giunta Regionale e la Giunta Regionale
A porre in essere ogni azione che, nell'ambito delle proprie competenze ed attribuzioni, si renda necessaria, al fine di garantire la sicurezza e la salute dei cittadini, nonch la tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico del territorio interessato, dando immediata esecuzione allAccordo di Programma sancito in data 8 Ottobre 2013 con Determina n. DA21/128, al fine di procedere immediatamente agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree comprese nel sito di interesse regionale Chieti Scalo; Ad effettuare una puntuale ricognizione sulle disponibilit finanziare in capo alla Regione, al fine di reperire e dunque reperire e stanziare le risorse economiche necessarie allavvio delle procedure e conseguente impegno di spesa per la messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree ricomprese allinterno del sito di interesse regionale Chieti Scalo.
LAquila, 23 Settembre 2014 Il Consigliere Regionale Firmatario Sara Marcozzi