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t. ..-. e. ,..

Lo sappiamo tutti e bene:


si raccoglie cio che si e seminato.
Il nostro tempo conosce le conquiste della scienza, tocca
con mano la solidarieta di tanti Iratelli, vive momenti
esaltanti di pace e di concordia, ma ci sono ancora
troppe situazioni che non vanno, che si trascinano
giorno dopo giorno, che dividono, Ianno soIIrire,
portano sconcerto.
Lo abbiamo visto ancora una volta nei primi mesi del
1991: pensavano Iosse un anno di pace, che ci aiutasse a
mettere a posto tante cose in tutti i campi e invece ci
siamo resi conto che c'e sempre da soIIrire, da lottare, da
perdere, da ricominciare.
Troppi cristiani si sentono scoraggiati, impossibilitati a
Iare qualcosa di meglio, gettano la spugna. Troppi
cristiani credono di essere a posto, di Iare gia tanto
bene, convinti che debbano essere, a questo punto, gli
altri a cambiare e a Iare qualcosa di giusto. Troppi
cristiani sono presi da una sottile sIiducia della validita
delle Parole del Signore e della eIIicacia della preghiera,
della grazia.
Non possiamo mettere tra i valori che guidano la nostra
vita: il denaro, il prestigio la carriera, la vendetta, il
rancore, la giustizia senza amore, lo star bene a tutti i
costi e poi pretendere di essere "beati", come dice il
Vangelo.
Il cristiano e "povero", distaccato, e mite, crede nel
sacriIicio, accetta le incomprensioni e le soIIerenze per
costruire la pace e la giustizia e lo Ia con gioia perche ne
vede il Iine.
Perche crede con il cuore in Gesu Risorto!
Buona Pasqua!
Don AntonIo
2
la meditazione di pasqua
CROCI DI RESURREZIONE
Difficilecontare
le"croci"degliuominioggi,
pifacilecontarelestellechesononel
cielo.
Conlodifferenzachequestefanno
sognare,
quellemorire.
Cisonolecrocideitossicodipendenti
trapuntatedisiringhe.
Eloro,crocifissi,senza vogliadiscendere.
S'spentoinlorola vogliadiResurrezione
quandoqualcunohastrappatodalcuoreil
CristoRisorto.
Cisonolecrociruvidedeicondannati
allafame,alladisoccupazione,allamiseria.
Sonoinsensatetravichehannol'et
dell'uomo.
Lehannocinicamenteinventatel'egoismo
di
chisicredepotente,
chiunqueessosia,chiamandolemagari
necessitdicivilt,
senzaavereilcoraggiodidefinirle
"vergogna
dellecoscienze,forseperchnon
conoscono
l'umiltdiCristocrocifissochefaarrossire
almenodifrontealla vergogna.
Cisonolecrocideiricchi,
chetuttiapparentementecercano,come
fosserotroni.
Tronidisolitudine,diingiustiziemolte volte,
pesidipreoccupazioni.
Nonhannomaiconosciutoil verotrono,
quellodiCristo,untronoche esplosione
di
ricchezzadigioia:
ma untronobenfissosullacroce.
Cisono lecomunicrociquotidiane:
lamalattia,lafatica,l'incomprensione,
lafamiglia,illavoro,lostessodarsiper
amare:
altrononsonotuttequesterealt
cheuntesserepezzettoperpezzettola
croce
di vita,chepoilentamente
equotidianamentesistampiglianellacarne
dellanostraschienafinoafarsiquesta
disegnoscavatodicroce.
Lechiamano,questecroci,"condannedella
vita"perchnonconosconoCristocheha
volutoquesta"condanna"comesublime,
totale,
unico,irripetibiledonodell'amore.
Ec'lacrocediGesCristo
chenon vuolestarealcollocomemonile,
nsullaboccacomeaesprimerecastigoe
maledizione.
La"Sua" la"festadiunsi"uscitodal
Cuore
delPadreperchioconosca,daquella
croce,
quantoLuimiami,
oraesempre,perl'eternit.
la"grandefestadellaresurrezione".
Dio, vorreichelamiacrocefossetessuta
comequelladiCristo,
ossiafosseuncontinuodiresiall'amore
edivenissesegnodiundonodiamore
ricevuto
edato:
festadidire"non vivopiiomaCristo
CrocifissoeRisorto".
Signore,fammiognigiorno
finiresuunacrocedivenutafesta
comesalistielacostruistiTu;
perchconoscaamoreeresurrezione.
Signore,aiutami
anonsaliresucrocichesonosolomorte.
Anziaiutami
aschiodarequantisonosalitisuqueste
croci,
perchanchelorosalganosucroci
che"sianofesta,latuafesta".
3
CutAumJC ttu JuScTu
DOMENICA DELLE PALME
24 MARZO
GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU
ORE 9.45 SUL PIAZZALE AMBROSOLI
PROCESSIONE ALLA CHIESA
S. MESSA
ORE 15 CELEBRAZIONE DELLA
PRIMA CONFESSIONE
CONFESSIONI
ORE 18S. MESSA
GIOVEDI SANTO 28 MARZO
ORE 10 A COMO, IN DUOMO,
CELEBRAZIONE DELLA
MESSA DURANTE LA QUALE
VENGONO CONSACRATI I
SACRI OLI.
Partecipiamo con i ragazzi della
cresima.
ORE 20 S.MESSA DELLA CENA DEL
SIGNORE
ORE 21 ADORAZIONE
COMUNITARIA
VENERDI SANTO 29 MARZO
ORE 15 CELEBRAZIONE DELLA
MORTE
DEL SIGNORE
ORE 20 VIA CRUCIS PER LE VIE DEL
PAESE
SABATO SANTO 30 MARZO
ORE 21 SOLENNE VEGLIA PASQUALE -
CELEBRAZIONE DEL
BATTESIMO DI SARA,
RINNOVAZIONE DELLE
PROMESSE DEL BATTESIMO
DOMENICA DI PASQUA
31 MARZO
ORE 7.30 S.MESSA
ORE 10.30 S.MESSA
ORE 16.30 SOLENNE LODE VESPERTINA
LUNEDI DELL'ANGELO
ORE 10 S. MESSA
CELEBRAZIONI
PENITENZIALI
DELLA PASQUA
LUNEDI SANTO 25 MARZO
ORE 16
MARTEDI SANTO 26 MARZO
ORE 15
MERCOLEDI SANTO 27 MARZO
ORE 15
GIOVEDI SANTO 28 MARZO
ORE 15
VENERDI SANTO 29 MARZO
ORE 16
SABATO SANTO 30 MARZO
ORE 15
MOMENTI DI VITA PARROCCHIALE
CELEBRAZIONE DELLA CRESIMA
DOMENICA 5 MAGGIO, ALLE ORE 10.
PRESIEDE MONS. CARLO CALORI
FESTA DI S.VITTORE,
PATRONO DI RONAGO, LUNEDI 8 MAGGIO
FESTA DELLA PRIMA COMUNIONE
DOMENICA 19 MAGGIO
LE GIORNATE EUCARISTICHE
30-31 maggio 1 -2 - giugno
IL VENERDI SANTO
LA DOMENICA DI PASQUA
FAI ANCHE TU DONO
DEL TUO SACRIFICIO
QUARESIMALE AI NOSTRI
MISSIONARI DIOCESANI
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la preghiera di pasqua in Iamiglia
IL GIORNO DI PASQUA
PRENDETE L'ACQUA BENEDETTA DURANTE LAVEGLIA
PASQUALE
PREGATE INSIEME, NELLA VOSTRAFAMIGLIA
RINNOVATE LA VOSTRA FEDE:
(II Pap o Ia mamma)
O Padre, che ci hai rigenerato a
una speranza viva mediante la
risurrezione di Cristo, noi ti rendiamo
grazie.
n Lui, uomo nuovo, ci liberi dal
peccato e ci rendi conformi all'immagine
del tuo Figlio.
Effondi su di noi i tuoi doni, perch
possiamo esprimere nella vita il mistero
della Pasqua.
Aiutaci, con la tua grazia, a vivere
gli impegni del battesimo, per essere nel
mondo testimoni autentici della
risurrezione. Amen.
(G.: Guida; T.: Tutti)
T.: Signore risorto, ascoItaci!
G.: - Tu che hai vinto il peccato e la
morte, fa che viviamo sempre per Te.
G.: - Tu che doni ai credenti la gioia e la
pace fa che camminiamo in novit di vita
nella luce della tua Pasqua.
G.: - Tu che eri morto ed ora vivi per
sempre, fa che manteniamo le nostre
promesse battesimali, per meritare la
corona della vita.
G.: - Tu che dall'umiliazione della croce
fosti innalzato alla destra del Padre,
accogli i nostri defunti nella gioia del tuo
Regno.
(tutti insieme)
T.: Padre Nostro...
5
UOMINI DI PACE
In questi mesi, abbiamo sofferto per il grande dramma della guerra: giusta o
ingiusta, necessaria o evitabile. Fiumi di parole scritte e dette hanno invaso le
nostre case, hanno animato le nostre discussioni. Abbiamo pregato, perch siamo
convinti che la pace , s, frutto della buona volont degli uomini, ma anche dono
di Dio. Ora sembra che tutto sia rientrato in una prospettiva accettabile, ma rimane
sempre il problema PACE come stile e come scelta di vita. Ecco perch Vi
proponiamo queste riflessioni.
PER ESSERE UOMINI TRA GLI UOMIMI
DICIAMO NO ALLA GUERRA
perch:
guerra pensare che un uomo possa essere mio nemico;
guerra presuppone inimicizia, odio, distanza fra i popoli;
guerra significa violenza, distruzione, morte;
guerra negazione dell'essenza stessa dell'uomo: l'amore.
DICIAMO S ALLA PACE
perch:
l'uomo ha bisogno della pace per vivere;
la pace essenziale per realizzare un mondo di fratellanza;
pace vuol dire dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati,
vestire gli ignudi, visitare i carcerati.....;
pace praticare la non-violenza, la giustizia, l'attenzione e l'ascolto degli ultimi.
FACCIAMO CAMMINARE LA PACE
perch:
ricercando quotidianamente obiettivi realizzabili e concreti, non ci si
accontenti di gesti di un solo momento;
scegliendo la non-violenza come fondamento della propria vita e della
societ, si vivano segni incisivi e profetici;
promuovendo una capillare cultura di pace, si arrivi a disarmare gli eserciti
dopo aver disarmato i cuori;
favorendo l'obiezione di coscienza, purch segno di vocazione personale
profonda ed elemento di un piano complessivo di costruzione della pace, si
creino una cultura e delle strutture di amore.
PREGHIAMO PER LA PACE
perch:
pregare lasciarsi plasmare da Dio che amore;
pregare riconoscersi tutti figli di uno stesso padre;
pregare riconoscere in ogni uomo il mio fratello;
pregare sentirsi compartecipe di ogni uomo che subisce violenza e
ingiustizia.
6

CRISTO NON HA MANI


1L. Cristo non ha mani,
ha soltanto le nostre mani
per Iare il suo lavoro oggi.
T. Signore, ecco le mie mani
per stringere le mani
del fratello di colore diverso,
di una lingua diversa
di una diversa religione e fede.
Le mie mani non sono pi mie:
voglio che servano per lavorare
per un mondo di pace.
2L. Cristo non ha piedi,
ha soltanto i nostri piedi
per guidare gli uomini sui suoi
sentieri.
T. Signore, voglio usare i miei piedi
per camminare verso quei sentieri
che tu hai indicati:
il sentiero della povert,
il sentiero della pace,
il sentiero di chi ha fame e sete.
1L. Cristo non ha labbra,
ha soltanto le nostre labbra
per raccontare di se agli uomini
d'oggi.
T. Signore, ecco le mie labbra
per raccontare agli uomini
che Dio vuole l'uomo felice
e che lo vuole fino a morire d'amore
perch l'uomo non uccida
l'altro uomo,
perch l'uomo non distrugga
il creato.
2L. Cristo non ha mezzi,
ha soltanto il nostro aiuto
per condurre gli uomini a se.
T. Signore, ecco la mia intelligenza,
il mio cuore, il mio corpo
per collaborare con quanti
con te costruiscono un mondo nuovo:
tutto voglio dare per lavorare
con Ges
a rendere l'uomo felice della felicit
che nasce e porta a Dio.
1L. Noi siamo l'unica Bibbia
che i popoli leggono ancora,
siamo l'unico messaggio di Dio,
scritto in parole e opere.
T. Signore, voglio essere un tuo
messaggio
e proclamare attorno a me
il vangelo della felicit.
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quaresima 81 ragazzi giovani ronago
INSIEME PER ESSERE GIOVANI...
PACE E SOLIDARIET:
PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET: PACE E SOLIDARIET:
PARLIAMONE...
PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE... PARLIAMONE...
"INSIEME PER ESSERE GIOVANI" e il titolo
del cammino di catechesi vissuto dai
giovanissimi e giovani della nostra Parrocchia
prima e durante la Quaresima.
Nella prima serie di incontri con l`aiuto di alcuni
amici del Gruppo giovanile della Parrocchia di
Sagnino, abbiamo riscoperto che valori, come il
rispetto, l'accoglienza, la capacita di
coinvolgimento, la sincerita, la Iiducia, sono
indispensabili per la vita di un gruppo di giovani
che vogliono condividere alcuni momenti della
propria vita per crescere insieme e nel modo
migliore. Gli incontri sono stati caratterizzati
anche da alcuni momenti di gioco e di allegria
che hanno coinvolto tutti i partecipanti. Molto
bella e stata la giornata della Gita sulla neve
all'Aprica: anche se ci sono stati degli
inconvenienti e un grande Ireddo, ci siamo
divertiti tantissimo.
Durante il periodo quaresimale, in una seconda
serie di incontri, dopo aver ascoltato diverse
testimonianze di esperienze di pace e di
solidarieta vissute quotidianamente da-gruppi o
da persone della nostra zona, ci siamo
conIrontati su quello che pensiamo, ma
soprattutto su cio che concretamente Iacciamo,
per essere giovani di pace e giovani di
solidarieta.
Il tempo a nostra disposizione e trascorso molto
velocemente ma non senza Irutti; ci siamo inIatti
lasciati con una certezza, un appuntamento ed un
impegno.
La certezza e che per essere insieme giovani
cristiani, dobbiamo adottare uno stile di vita che
ci permetta di costruire la pace sIorzandoci di
essere solidali con gli altri.
L'appuntamento e per la domenica delle Palme,
giornata mondiale della Gioventu, quando
mediteremo il messaggio del Papa ai giovani e
vivremo ancora un momento di amicizia e di
allegria.
L'impegno e di ritrovarci per cominciare o per
riprendere insieme un cammino che ci veda
concretamente al servizio della pace e del
prossimo.
Mariangela
UN AUGURIO SINCERO
La notizia si e sparsa veloce: don Matteo e ammalato
in modo serio. Nessuno qualche mese Ia prevedeva
una sviluppo cosi precipitoso. Quanti ricordi e quanti
momenti belli e anche meno belli di Ronago, delle
nostre Iamiglie, di ciascuno di noi sono legati a Lui.
Ci ha educato, con la sua parola e il suo
insegnamento, alla Iede, alla comunione, all'unita, a
vivere nell'amore: ora continua questa sua missione
di Padre e di Maestro con la sua malattia e la sua
soIIerenza. Grazie, don Matteo!
LA BENEDIZIONE DELLE CASE:
un momento di
incontro e di preghiera
Dopo la celebrazione della Pasqua, passero nelle
vostre case per l'incontro annuale e per pregare
insieme a tutta la Iamiglia invocando la benedizione
del Signore.
Lascero un piccolo ricordo, un libretto, che vuol
essere un invito a capire e a vivere la preghiera in
Iamiglia e con la comunita: e stato voluto dal nostro
Vescovo per aiutare tutti noi a rinnovare la vita
cristiana.
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i ricordi di Madre Antonietta
LA DOMENICA DI PASQUA,
UN'ESPLOSIONE DI GIOIA
Carl amlcl dl 8onago,
menLre sLo gusLando
la glola dl una sosLa con ll Slgnore,
conLlnuo ll dlalogo lnlzlaLo con Lul quesLa
maLLlna.
Cll dlco quanLo sono fellce dl vlvere nella
sua Casa, dl lasclarsl guardare, amare,
usare da Lul. Cll presenLo la mla seLe dl
salvezza, perche, allmenLaLa dal mlsLero
della sua croce, dlvenLl fuoco dl
enLuslasmo, e volonLa dl declslone
lrrevocablle per LanLl glovanl chlamaLl ad
essere l nuovl profeLl dell'umanlLa. ol
Lacclo.... Lo ascolLo e gusLo con la punLa
dell'anlma, la fedelLa dl un amore che ha
segnaLo dl se ognl alba del mlel glornl.
Con sLupore e glola scopro frammenLl
della .mla plccola sLorla lnserlLl ln quella
plu grande della Chlesa e del mondo.
ll mlo cammlno quareslmale, lnfaLLl,
vuole enLrare nell'unlversallLa della
chlesa per la rlconclllazlone dl ognl uomo
con ulo e con l fraLelll. regusLo gla
l'esulLanza della asqua: "SurrexlL
uomlnus vere: Allelu[a!" C Slgnore, ognl
glorno e asqua! Cgnl croce e asqua!
Cgnl glola e asqua! una rlcca sequenza
dl lmmaglnl, rlvesLlLe dl freschezza, dl
flducla e dl glovlnezza scorre davanLl al
mlel occhl. La carlca lnLerlore che me le
rlfleLLe e cosl llmplda che nasce ln me ll
deslderlo dl parLeclparvele consenzlenLe
uon AnLonlo.
Slamo nell'anno 1930. La SeLLlmana
SanLa che precede la fesLa della vlLLorla e
della glorla dl CrlsLo 8lsorLo e veramenLe
"sanLa", cloe vlssuLa consapevolmenLe
nella preghlera, nella morLlflcazlone e
nell'asLlnenza. rocedo con ordlne,
lnlzlando dal Sacro 1rlduo: Clovedl SanLo
- venerdl SanLo - SabaLo SanLo: glornl dl
purlflcazlone, dl dono dl luce, dl acqua
vlva, dl fesLa. Alle clnque del maLLlno,
anzl prlma ancora, la porLa della Chlesa
dl 8onago e gla aperLa. ll arroco sl Lrova
dlsponlblle per ll mlnlsLero pasLorale. La
genLe enLra ln Chlesa, comple le sue
devozlonl, pol esce, perche le cerlmonle
llLurglche durano plu del sollLo e sono
celebraLe ln laLlno. Al "Clorla" della
Messa del Clovedl SanLo le campane
resLano muLe flno al SabaLo SanLo, prlma
dl mezzoglorno, quanLo LuLLl - grandl e
plccoll -, andranno al fonLanlle a bagnarsl
gll occhl per avere buona vlsLa, per
vedere solo ll bene e non ll male.
ll Clovedl SanLo, al Lermlne della S.
Messa, avvlene la rlposlzlone del
SanLlsslmo SacramenLo all'alLare della
Madonna, LrasformaLo ln sepolcro,
racchluso ln un dopplo velo: cosa che
lncuLe un senso dl magglor rlspeLLo e dl
plu profonda adorazlone all'LucaresLla. ll
sagresLano, con ln mano ll baLLacchlo,
glra su e glu per ll paese, splngendosl
flno a 8onaghlno, a Merllna, e a
8oncacclo per far glungere al fedell l
Lradlzlonall rlchlaml delle sacre funzlonl.
Cgnuno e preso dal fasclno suggesLlvo
della morLe ln croce dl Cesu e della vlLa
9
che sl rlnnova nello SplrlLo. ll SabaLo
SanLo LuLLl enLrano nel cllma del "Crazle"
e della preghlera a Cesu Croclflsso, che
con ll cuore ferlLo e aperLo, perdona e
salva. un faLLo curloso e slgnlflcaLlvo ad
un Lempo e quello che sl rlsconLra
duranLe la benedlzlone del fuoco.
MenLre ll sacerdoLe, all'aperLo, Lraccla ll
prlmo segno dl croce sulla legna che
lncomlncla a creplLare, nugoll dl ragazzl,
con laLLlne rlplene dl cenere, sl
avvlclnano al fuoco benedeLLo, prendono
un legneLLo qualslasl - forse non ancora
sfloraLo dalle flamme - lo lmmergono
nelle loro laLLlne e sfrecclano vla come
rondlnoLLl verso le case del paese e delle
frazlonl per porLare la cenere benedeLLa.
uno speLLacolo da godere! Anch'lo
aspeLLo quel momenLo maglco e, appena
ll reLe enLra ln chlesa, prendo alcunl
Llzzonl bene accesl e corro verso casa. La
mamma ml aspeLLa complacluLa e, con la
legna ancora fumanLe, ravvlva ll focolare
domesLlco. "Clole puerlll", sl poLra
commenLare. Ma lnLanLo nel cuore sl
accende l'amore del Slgnore, vera
asqua, ed aumenLa ll fasclno del Suo
MlsLero, lnsleme alla passlone dl farlo
conoscere e dl farlo amare. La domenlca
dl asqua e un'esploslone dl fesLa, che
Lrova rlsconLro nella naLura rlvesLlLa dl
nuove fronde. Le funzlonl sono solennl e
l'Assemblea canLa, con ll SacerdoLe,
l'Allelu[a al ulo della vlLa.
lo ml raccolgo, Llmlda, nel sollLo banco e,
dopo la Comunlone, dlco a Cesu che Lul
sara "per sempre" lo Sposo della mla
vlLa. Cll cedo le chlavl dl casa.... 8uona
asqua, carlsslml amlcl della ComunlLa
arrocchlale dl 8onago! LleLa asqua
nella fede, che ablllLa alla LesLlmonlanza
crlsLlana e al dono della glola senza flne.
Madre Anton|etta Cort|
10
G.A.M. NOTIZIE
Bilancio 1990
ENTRATE
Adesione al G.A.M. 1990 L. 2.975.000
Giornata del G.A.M. L. 2.000.000
OIIerta da privato L. 1.000.000
Banco Vendita L. 4.190.000
Avvento di Fraternita L. 700.000
Dalla raccolta carta L. 1.230.000
Residuo 1989 L. 1.639.500
L. 13.734.500
USCITE
Abbonamento al "Ponte d'oro" L. 165.000
Per Suor Palma di Kalongo L. 200.000
Per Suor Francesca Pintonello L. 300.000
A.P. Philip Zema L. 2.000.000
A P. Egidio Tocalli per l'ospedale di
Kalongo
L. 2.500.000
Per il Seminario diocesano L. 900.000
Per l'Opera di S. Pietro Apostolo (i
Sacerdoti indigeni)
L. 200.000
Avvento di Fraternita, per Caritas
Diocesana
L. 700.000
L. 6.965.000
N.B. Nel gennaio 1991 abbiamo speso L. 5.000.000 per Suor Amelia ed Ambrogio.
IL RINGRAZIAMENTO
A nome dei nostri missionari, di Ambrogio, ringraziamo tutte le persone che Ianno parte del G.A.M.
e ne sostengono le iniziative.
* Un grazie grande a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del banco vendita di
dicembre il cui guadagno e stato di L. 4 milioni e l90mila.
* Un grazie speciale a chi prega per i missionari, partecipando anche al Rosario missionario che
recitiamo insieme al 3 mercoledi di ogni mese.
* Un grazie dal proIondo del cuore ai ragazzi in gamba che hanno portato quaderni e quadernoni,
pastelli, gomme e tanti altri oggetti per la scuola aderendo all'iniziativa: IO REGALO, E TU? Sono
stati spediti, via mare da Genova, per la Costa d'Avorio, 132 Kg. di materiale scolastico.
11
IL SALUTO
Domenica 20 gennaio abbiamo salutato Sr. Amelia e Ambrogio, partiti rispettivamente per il
Messico e la Costa D'Avorio per continuare il loro impegno per il regno di Dio. In Lui ci sentiamo
uniti a loro, al di la di ogni distanza.
L'ARRIVO
Sr. Amelia
Il volo verso Citta del Messico e andato benissimo. Durante il viaggio, mentre sorvolavo nell'unico
cielo tanti paesi, pregavo il Signore creatore dell'immensita perche doni a tutti rinnovata Iede in Lui
e la sua capacita di amore immenso.
Rimarro in questa citta per qualche mese per imparare la lingua. La nostra casa e molto vicina al
Santuario della Madonna di Guadalupe e quando le mie Consorelle mi proposero una visita alla
Madre del Messico accettai con entusiasmo.... Una camminata di un quarto d'ora ed eccomi davanti
alla Iamosa tela che raIIigura la Madonna come Madre di Dio e dei poveri. A Lei ho raccomandato
tutti coloro che mi hanno chiesto un ricordo nella preghiera. Ho partecipato alla S. Messa celebrata
dal responsabile dei lavoratori. Aveste visto quanti giovani e che Iede! E il Signore si e servito di
questa Iede per aumentare la mia.....
Ambrogio
Rieccomi nella "mia" AIrica.
Il viaggio e andato bene, senza inconvenienti. A Man sono arrivato il sabato 26, alle 17.00 e tutti i
miei ragazzi mi aspettavano (almeno una cinquantina!). Che Iesta! Chi mi prendeva la valigia, chi il
sacco, uno mi portava le chiavi di casa, un altro un bicchiere d'acqua Iresca.
Insomma erano tutti contenti di rivedermi e di dare le ultime notizie.
Ho trovato tutti in buona salute. Quasi ognuno si diceva deluso di non avermi trovato ingrassato
anche se piu "Iresco" ed io a dire che ho mangiato tutto quanto potevo!
In questi giorni approIitto nel Iatto che sono stato via due mesi e di avere tante notizie da dare, per
visitare qualche Iamiglia.
UN LIBRO MISSIONARIO
"LELE, CREARE PRIMAVERA
E la storia di Ezechiele Ramin.
Ragazzo come tanti, sogna di riIare la societa non con una rivoluzione armata, ma attraverso la
strada dell'amore che si oIIre e della Iraternita universale.
Nel 1984 e missionario in Brasile, tra gli Indios senza terra ai quali dice: "Intendo camminare con
voi, lottare con voi. So bene che questa mia scelta mi puo costare la vita, tuttavia ne accetto tutte le
conseguenze.
A soli 32 anni, Lele testimonia con la vita la lotta per la giustizia e la liberta Irutto dell'amore e della
sua Iede nel Signore.
Puoi trovare il libro in Iondo alla Chiesa, sul tavolo della stampa cattolica.
12
a quattro anni della morte
L'OPERA DI P. GIUSEPPE A KALONGO
VIVE IN PIENEZZA
II 27 marzo ricorre il 4 anniversario della morte
di P. Giuseppe. La vita nell'ospedale di Kalongo,
ricominciata nel dicembre 1989, continua. Ecco
cosa ci scrive Suor Caterina Marchetti
ricordando i momenti piu signiIicativi dell'anno
1990.
In marzo, dopo il ritorno della Scuola di
Ostetricia, con la cooperazione di tutti, suore,
medici, personale ospedaliero e allieve, abbiamo
visto l'Ospedale cambiare volto giorno dopo
giorno. Si e potuto sistemare i letti nei reparti,
provvedere ai 360 materassi con lenzuola e
coperte. I malati, prima sistemati su una stuoia e
tela cerata, si sono ritrovati su un bel letto.
Sotto la guida di Fratel Agostino, una squadra di
operai ha provveduto a sistemare soIIitti,
pitturare i muri e perIino le lamiere zincate dei
tetti, piene di ruggine: Kalongo e tornata a
rivivere, come ai tempi del Caro P. Ambrosoli.
Immaginiamo la sua grande gioia mentre dal
cielo segue i lavori e le varie attivita per
rimettere in ordine quanto egli ha lasciato a noi,
in piu di 30 anni di indeIesso lavoro. Se questa
meravigliosa riabilitazione e stata possibile, lo
dobbiamo all'aiuto generoso di tanti amici, alla
vostra preghiera e incoraggiamento. Per tutto cio
vi mandiamo un caloroso ringraziamento.
Da poco ci e arrivata una bella Ioto di P.
Giuseppe: e stata installata nella Cappella
dell'Ospedale. Dopo averla benedetta P. Egidio,
nella messa domenicale coi malati, ha tracciato
con essa il segno di Croce su tutti i presenti: in
quell'istante gli occhi di tutti noi si sono
illuminati di gioia e commozione; davvero
abbiamo sentito che P. Giuseppe in persona, dal
Cielo ci benediceva.
Oltre ai medici anche laici impegnati ci hanno
molto aiutato: ricordiamo con riconoscenza
Franca Susani laboratorista, SeraIino Cavalieri e
Pietro Monti Ialegnami, e Mario Mazzoleni
elettricista. Tutti sono venuti a Kalongo per
compiere un pellegrinaggio spirituale la dove P.
Giuseppe ha seminato amore e bonta.
I gruppi delle "allieve ostetriche" sono tre e sono
in tutto 80 studenti. Di loro 18 completeranno il
corso a novembre e saranno di grande aiuto a
noi e ad altri ospedali. Kalongo ai momento e
come "un'isola tranquilla", circondata dal suo
bel monte ad ovest, e dai soldati nelle loro
trincee negli altri 3 lati.
Purtroppo i "guerriglieri" si spostano
continuamente nella zona, rendendo cosi le
strade poco sicure, e aumentando le soIIerenze
di tanta gente innocente, a cui tolgono il cibo e a
volte anche i giovani Iigli e Iiglie...
In tutte le Missioni dell'Est Acholi abbiamo Iatto
la novena dell'Assunta proprio per implorare la
pace che e il dono piu urgente e desiderato.
Gli unici mezzi di trasporto tra Kalongo-Lira-
Kitgum, sono quelli della nostra Missione. A
volte arrivano anche i camions dei soldati, che
viaggiano pero con la costante paura di essere
attaccati dai ribelli. E Iinito cosi - per ora
almeno - il meraviglioso traIIico degli anni
passati, per cui siamo davvero un po` isolati, e il
commercio si e - di conseguenza - molto ridotto.
Mentre il Sud dell'Uganda sta prosperando
discretamente, il Nord - cioe la nostra zona - si
Ia sempre piu povero. I prezzi della roba stanno
andando alle stelle, anche come conseguenza
diretta della situazione attuale del Medio
Oriente.
Anche le scuole, molto disturbate dai ribelli, non
riescono piu a mandare avanti con regolarita i
loro corsi di insegnamento: tutto cio, purtroppo,
causera gravissime conseguenze sul livelli
educativo dei nostri giovani. Per ora molte
scuole superiori della nostra zona si sono
concentrate qui a Kalongo, per essere protette
dai soldati. E cosi, ogni giorno, e un brulicare di
gioventu che lotta per il proprio Iuturo. Il lavoro
e molto sia nella Missione; con la presenza di
due Padri, Ambrogio e RaIIaele, sia
nell'Ospedale. Continuiamo la nostra educazione
sanitaria a tutti i livelli, e in particolare diamo
attenzione e importanza alla prevenzione
dell'AIDS che, a motivo di guerre mai Iinite, e
dilagato in maniera preoccupante.
13
Il comitato dei poveri della Parrocchia ha
organizzato una raccolta, dove tutti hanno potuto
donare quanto era loro possibile in cibo o in
denaro; e stato molto commovente vedere poveri
aiutare altri poveri.
Ecco, cari amici, come abbiamo passato questo
primo anno a Kalongo, dopo la sua rinascita.
Ricevete da noi tutti il nostro piu aIIettuoso
ringraziamento per le vostre preghiere e per tutto
il materiale che ci avete inviato.
Insieme ai nostri malati preghiamo per voi, e
con voi, tutti i giorni.
Suor Caterina Marchetti
LE ULTIME NOTIZIE
Carissima Antonietta
Ti mando gli auguri di buona Pasqua da
estendere a tutto il gruppo G.A.M.. Kalongo e
come il solito. Gli Olum sono tornati a
gironzolare e a causare soIIerenza ai loro Iratelli.
Abbiamo gioito tanto per la Iine della guerra del
GolIo. ll Signore Iara pace anche qui un giorno.
Sicuri di questo perche a Lui tutto e possibile.
Grazie per l'aiuto che sempre ci mandate e per il
tuo zelo missionario. Gesu sia sempre il nostro
compagno, come lo Iu per i due discepoli di
Emmaus: ci sveli le scritture e ci spezzi il pane
dei Suo Corpo, ne abbiamo tutti bisogno.
Saluti e auguri a tutti!
Suor Caterina
UNA PROPOSTA IN RICORDO DI P. GIUSEPPE
In occasione del 4 anniversario della morte
di P. Giuseppe Ambrosoli, avvenuta alla fine
di mar:o del 1987, mi e parso doveroso
avan:are la proposta al Consiglio Comunale
di intitolare alla Sua memoria la nostra
Biblioteca Comunale.
Joglio percio portare a conoscen:a dei
lettori di "Ronago 91" il testo della mo:ione
da me presentata.
MOTIVAZIONE DELLA
PROPOSTA:
"P. Giuseppe Ambrosoli, medico e
missionario, uomo di scienza e di cultura
occidentale, espressione della comunita
ronaghese, ha saputo con autentico spirito di
servizio e coerente abnegazione incontrare
una cultura diversa dalla nostra e lavorare
per la promozione umana delle popolazioni
aIricane.
In una societa che propone sempre piu
Irequentemente modelli sbagliati, si intende
oIIrire soprattutto ai giovani, che dovrebbero
essere i principali utenti della Biblioteca, un
esempio che ha saputo incarnare i valori piu
alti".
Non sara ne scontata ne rapida
l'approvazione della proposta, perche sembra
che il Ministero dell'Interno non permetta di
intitolare vie, piazze ed ediIici pubblici a
persone scomparse da meno di 10 anni, se
non concedendo una deroga.
L'importante, comunque, e avere avviato la
procedura.
Maurizio
14
la parola del Vescovo Mons. Alessandro Maggiolini
ANDATE E DITELO A TUTTI
La "Quaresima Missionaria", dice il nostro
Jescovo, una iniziativa da sostenere, anzi
da incoraggiare. Egli, nella sua lettera ci
parla di conversione, di incontro con Cristo e
della necessit di farlo conoscere ai vicini e
ai lontani; ci raccomanda le Missioni
Diocesane.
Leggiamo questa lettera e meditiamola, poco
alla volta.
Anche quest'anno si propone in Diocesi la
"Quaresima Missionaria". E una iniziativa da
non lasciar cadere. Da sostenere, anzi, e da
incoraggiare. La preparazione alla Pasqua
esige un impegno sempre piu proIondo di
conversione. Conversione e (ri)scoprire che il
Signore Gesu si pone nella storia, attraverso e
in seno alla Chiesa, come l'unico "Nome" nel
quale l'uomo accoglie la salvezza in modo
adeguato al disegno di Dio.
Si comprendono cosi, i suggerimenti di
preghiera che vengono oIIerti e che integrano
le tracce di catechesi. Non sono che spunti. E
perche l'orazione non puo essere soltanto
comunitaria, ma deve diventare gesto e
programma della persona. E perche la stessa
orazione personale deve tendere a cogliere il
Signore Gesu come il motivo della propria
esistenza.
Dunque, idee e coerenza di vita.
L'incontro con il Cristo e l'avvio alla
testimonianza della parola e della vita:
"Andate e ditelo a tutti". Ma non si puo "dire",
se non si sa. Non si puo "dire", se non si e
come aIIerrati e conquisi dal Signore Gesu.
Non si puo "dire", se la concretezza
dell'esistenza va in tutt'altra direzione.
Il prendere atto che la missione e innanzitutto
un comunicare la verita e la grazia, segna gia
una grande certezza. L'aspetto di promozione
umana ne consegue ed e come incluso
nell'annuncio evangelico della Chiesa e di
ogni credente: nell'annuncio evangelico e nella
prossimita di Cristo, che sono due elementi
inseparabili.
Si impone di iniziare dai vicini. Anche molti
nostri conterranei - stessa citta, stesso paese,
identica via, medesimo numero - hanno
incontrato la Chiesa e ne sono magari rimasti
delusi. Con la implorazione al Signore, la vita
cristiana deve diventare invito a un "ritorno" o
a un primo accostamento adulto. Ma
l'imperativo del Signore si riIerisce a "tutti":
sino ai conIini della terra. Raccomando
particolarmente le "Missioni diocesane" di
Bimengue e di Santiago del Estero.
Si chiedono soldi per le "Missioni. Si chiede
preghiera. Si chiede interessamento, tempo ed
energie. Ma non ci si puo arrestare qui.
Bisogna interrogarsi davanti al Signore per
vedere se egli non chiama a dare anche la vita
per le "missioni". La vita in Patria. La vita nei
luoghi della "prima evangelizzazione".
Il "Piano Pastorale" di quest'anno considera le
Iisionomie cristiane che in modo singolare
esprimono l'appartenenza al Signore nel
Sacerdozio ministeriale e nella consacrazione
totale a lui. E Iinito il tempo delle vocazioni
missionarie presbiterali, religiose, oltre che di
quelle laicali?
Fosse cosi, la Chiesa Diocesana dovrebbe
interrogarsi sulla propria Iedelta a Cristo.
Non bisognera lasciarci prendere dalla paura.
Se qualche Prete e qualche Suora - e qualche
Laico - parte, la Diocesi non viene
depauperata o svilita; viene, piuttosto,
stimolata a un amore a Cristo e agli uomini,
che dara Preti, Suore - e Laici - sempre piu
Iervidi e solidi anche per la "nuova
evangelizzazione" a cui e responsabilizzata la
nostra Chiesa locale.
Coraggio.
Fiducia nel Signore che da luce e Iorza.
Alessandro Maggiolini,
Vescovo.
15
INTERVISTA A SUOR AMELIA
Pubblichiamo la prima parte dellintervista fatta
a Suor Amelia con un gruppo di giovani nel
dicembre scorso. Juole essere un invito a
ciascuno per riflettere sul proprio stile di vita.
Chiediamoci. ho come punto di riferimento il
Jangelo e lamore per chi soffre?
UN ~INCONTRO CHE
TUTTO UN DONO: LA
CHIAMATA
Alle 18 di un qualunque giorno Ieriale un
gruppetto di giovani si incontra al Centro
Parrocchiale con Suor Amelia Ghielmetti. Non e
Iacile all'inizio, Iormulare domande e allora
Suor Amelia racconta:
"Quando ero giovane come voi ero... piuttosto
birichina, vivace e allegra. Ma il Signore si serve
di tante cose per preparare la sua chiamata. In
collegio ho conosciuto le suore e le ho Iatte
disperare per la mia vivacita; poi, venuta a casa,
sono andata a lavorare. Aderivo pero all'Azione
Cattolica: partecipavo alle giornate di ritiro, agli
esercizi spirituali; mi piacevano questi incontri,
soprattutto quando si parlava delle varie
vocazioni.
Io escludevo quella religiosa: ne avevo
combinate tante alle Suore!
Il Vangelo mi e sempre piaciuto, l'avevo
sempre in tasca, e quando ci trovavamo con le
amiche ne leggevamo una Irase. E li io mi sono
sentita amata dal Signore, da Gesu
personalmente, e vedevo come Lui amava gli
altri, come sollevava le soIIerenze degli altri. La
soIIerenza delle persone per me era un
problema. Meno male che Gesu Iaceva qualcosa.
Un giorno, leggendo la chiamata del giovane
ricco, mi sono proprio sentita chiamare: vieni,
lascia quello che hai e seguimi. Con una persona
cosi Iorte potente e buona, con Lui si puo aiutare
chi soIIre. E ho detto il mio Si.
Intanto, Padre Giuseppe scriveva molte notizie
dall'AIrica e, quando tornava, ci raccontava di
quella gente, delle loro soIIerenze. Cosi decisi:
saro religiosa-missionaria per donare la GIOIA
che avevo e per SOLLEVARE I SOFFERENTI,
i malati, i poveri. Sarei andata in AIrica tra "la
gente piu povera e derelitta del mondo" come
aveva detto anni prima Daniele Comboni, il
nostro Iondatore.
Sono andata, sono contenta di averlo Iatto, a tutti
augurerei una esperienza come la mia, ne vale la
pena!
I sacriIici non mancano, ma se ti metti nelle
mani di DIO, si riesce a superare tutto".
Una pausa di silenzio, dopo il grande dono di
queste parole e poi le domande: la vita in
missione, la scuola ai POKOT, le donne e i loro
valori, gli anziani, noi e gli stranieri.........
Ma questo ve lo scrivero la prossima volta.
16
un' occasione da non perdere
CON NOI PER RICOMINCIARE A VIVERE
Molti di noi avranno letto sul giornale che nella
nostra :ona si edificheranno sette centri di
prima accoglien:a per ospitare i Libanesi, uno
di questi sara a Ronago.
Come persona e come cristiana sono contenta
di questo fatto, ho constatato personalmente
quanto sia difficile, quasi impossibile, trovare
chi affitti loro un appartamento. Poiche la cosa
mi interessava molto, per saperne di piu ho
intervistato il nostro Sindaco. Egli ha chiarito
dubbi e interrogativi con informa:ioni che
comunico a tutti voi che leggete. Spero che
serviranno a fugare sentimenti di paura e di
rifiuto preparandoci a condividere con i
Libanesi serenamente il nostro territorio e
momenti di vita.
Perch nella nostra zona vivono cittadini
libanesi?
- Dall'agosto del 1989 Iino al gennaio 1990 si e
veriIicato nella nostra zona un notevole aIIlusso
di cittadini libanesi - 1500/2000 - per la
vicinanza alla Svizzera e perche le nostre
comunita civili e religiose hanno dato loro
accoglienza. I Libanesi Iuggivano dalla loro
patria dilaniata da anni e anni di guerra. La
maggior parte di essi, ora, e andata altrove, in
altre parti d'Italia e all'estero; nella zona
dell'Olgiatese sono rimaste circa 250 persone
perche hanno scelto di rimanere nei nostri paesi,
per riIarsi una vita normale, nella pace.
In questo momento che cosa stato fatto per
loro?
- La maggior parte di queste persone sono
giovani tra i 18 e i 25 anni. Il primo problema e
stato quello di avviarli al lavoro. Attualmente
l'obiettivo e stato raggiunto. Quasi tutti lavorano
con impegno in attivita dove e diIIicile
impegnare i nostri giovani lavoratori. Rimane il
problema della casa, in quanto la quasi totalita
dei libanesi e ancora ospitata presso istituzioni
pubbliche o presso privati che hanno
temporaneamente messo a disposizione dei
locali.
per risolvere questo problema che anche a
Ronago si costruiranno i prefabbricati?
- Si, per non protrarre oltre lo stato di disagio
che potrebbe essere motivo di tensioni, le
autorita comunali di Bizzarone, Cagno,
Villaguardia, Ronago, Lurate, Olgiate e Uggiate
hanno dato la loro disponibilita alla
realizzazione di CENTRI DI PRIMA
ACCOGLIENZA in modo da costruire delle
unita abitative per le necessita di queste persone.
In quale parte del nostro paese sorger
questo centro di prima accoglienza?
- Il terreno, gia di proprieta comunale e in Via
Aldo Moro, tra la recinzione Vanotti e il
condominio. La scelta di quest'area, in una zona
residenziale, e quanto mai opportuna: non
vogliamo isolarli, ma Iarli vivere in mezzo alla
gente. E piu sicuro per loro e per noi.
Ma con quali soldi realizzate quest'opera?
- La Giunta Regionale, vista la disponibilita dei
Comuni della nostra zona, ha stanziato 800
milioni, messi a disposizione dallo Stato,
attraverso la Legge Martelli sulla immigrazione.
Questo denaro che, per legge, deve essere usato
per gli Extracomunitari, permettera la totale
realizzazione dei centri. A Ronago, per due
nuclei abitativi, sono stati dati 92 milioni che
serviranno a coprire tutte le spese.
Chi sono le persone che verranno ospitate?
- Sono per lo piu giovani. Molti di loro sono
istruiti, conoscono piu lingue, lavorano. E ormai
un anno e mezzo che sono qui, non si sono Iatti
notare per Iatti clamorosi. Basta conoscerli, e ci
accorgeremo che sono come i nostri ragazzi.
Ringra:io il Sindaco e mi auguro che questo
avvenimento sia per tutti una esperien:a
positiva che ci qualifichi persone aperte
umanamente e socialmente.
Rosanna
17
dal gruppo sportivo RONAGO
ANCHE QUEST'ANNO I RISULTATI
SONO SODDISFACENTI!
L'attivita di campionato F.I.G.C. /Lega
Nazionale Dilettanti e Settore Giovanile
1990/91 delle attuali QUATTRO squadre, si
e ormai per i trequarti svolta.
Dopo l'entusiasmante prestazione data dalla
prima squadra nel precedente campionato
1989/90 di 3 categoria, n'e seguita una
meritata promozione alla Categoria
Superiore. Attualmente il G.S. RONAGO,
milita nel Campionato Regionale di 2
Categoria, onorando il salto di qualita con
risultati da considerare nel loro insieme
buoni, anche se qualche diIIicolta non
manca. E per noi motivo d'orgoglio avere al
nostro Iianco, in questa stagione sportiva,
uno sponsor con un nome cosi rinomato e
Iamiliare a noi Ronaghesi: la Ditta dolciaria
AMBROSOLI. A tutt'oggi sono state
disputate 22 partite su 30 previste, delle
quali 8 vinte, 6 a pari merito e 8 perse. In
classiIica generale occupiamo una posizione
centrale con 22 punti, con una media di 1
punto per partita. Mantenere l'attuale media
rimane un buon obiettivo, conIidando nelle
possibilita degli atleti che compongono la
squadra.
Purtroppo alcuni inIortuni hanno
condizionato il risultato Iin dall'inizio, Ira
cui uno serio, occorso al nostro attaccante
Bianchi Ivan, attualmente ancora invalido.
Sotto la saggia e competente guida
dell'allenatore Sig. Cantaluppi Renato,
riconIermato per il secondo anno
consecutivo, e per noi una garanzia a ben
Iigurare anche in questa stagione calcistica.
La squadra e cosi composta:
- Portieri La Cagnina Giovanni, Grisoni
Roberto, Bernasconi Damiano.
- Difensori Ghielmetti Cesare,
Bottinelli Fabio, Ionadi Antonio, Cairoti
Giuseppe, Ricigliano Vito, Tettamanti
Alessadro, Rezzonico Davide.
- Centrocampisti Peron Alessio, Gini
Alessandro, Luzzi Marco, Santo Davide,
Tettamenti Enrico, Fattorini Fabio.
- Attaccanti Bianchi Ivan, Pillinini Fabio,
Pezzato Antonio.
- Allenatore: Cantaluppi Renato.
- Allenatore portieri: Cadioli Luca.
- Preparatore atletico: Casati Enrico.
- Massaggiatore: Bagini Paolo.
Nel Settore Giovanile la squadra che
attualmente ci da piu soddisIazioni e ci Ia
ben sperare e quella dei piu piccoli, ovvero
gli "Esordienti". In classiIica occupano una
buona posizione. Allenatori: Peron Gilberto,
Frangi Valerio. Preparatore atletico: Bruno
Soverna.
Le altre due squadre "Allievi" e "Under 18
Riserve" presentano realta diverse e piu
complesse. Sono presenti alcune carenze a
livello individuale per cui i risultati vengono
un po` a mancare. Calciatori validi sono pur
presenti in entrambe le squadre, per cui
attendiamo da loro risultati migliori.
Allenatori: Robbiani Emilio, PuriIicato
Federico, Baroni Giulio, Lecchi Gino.
Sinceri auguri di Buona Pasqua.
GRUPPO SPORTIVO RONAGO
18
DALL'ARCHIVIO
PARROCCHIALE
ANNO 1990
FIGLI DI DIO NELLA CHIESA CON IL BATTESIMO
MORELLI MICHELA di Corrado e di Bottini Luigia
nata il 10 settembre 1989 battezzata il 14 gennaio
BOTTINELLI ANDREA di Fabio e di Agustoni Maria Grazia
nato il 1 dicembre 1989 battezzato l`11 Iebbraio
ABATE MICHAEL di Angelo e di Panuccio Rita
nato il 24 dicembre 1989 battezzato 1`11 Iebbraio
RIZZI ELEONORA GIULIA di Emilio e di Lupis Gabriella
nata il 31 gennaio 1990 battezzata il 14 aprile
FALCHI MATTEO di Ugo e di Vigano Antonella
nato il 14 marzo 1990 battezzato il 14 aprile
BRUNI ELISA di Gino e di Lurati Loredana
nata il 31 marzo 1990 battezzata il 15 luglio
RONCORONI SABRINA di Ginetto e di Muraro Marinella
nata il 25 aprile 1990 battezzata il 15 luglio
TROPEANO ILARIA di Cario e di Pilla Flavia
natali 13 giugno 1990 battezzata il 14 ottobre
TROV MARTINA di Giancarlo e di Mascherone Paola
nata il 23 settembre 1990 battezzata il 4 novembre
CERABONA CATERINA di Vito Nicola e di Bertolini Dina
nata il 16 ottobre 1990 battezzata !'8 dicembre
GRISONI DANIELA di Felice e di Mascetti Maria Luisa
nata il 23 ottobre 1990 battezzata l'8 dicembre
BANFI MATTEO di Daniele Cristiano e di Ivagnes Virginia
nato il 1 novembre 1990 battezzato l'8 dicembre
19
HANNO CONSACRATO IL LORO AMORE,
DAVANTI A DIO, NELLA CHIESA,
CON IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO
DONADINI LUIGI MARCO con BERNASCONI EMANUELA
il 22 aprile
DE MARIAGIUSEPPE con FONTANA MOIRA
il 23 giugno
MERLO PAOLO con BROGNO MARIA
il 22 luglio
BOSISIO LUCA con GRIGNOLA LOREDANA ANNA
il 16 settembre
GASPARINI VALERIO con DE ANGELIS IDA
il 29 settembre
BELLAZZI DANILO con QUADRANTI MONICA
il 14 ottobre
RIPOSANO IN PACE, NELL'ATTESA DELLA
RISURREZIONE
BALZARETTI IRMA ved. ROTILI VULCANI CRISTINA AMBROSOLI
di anni 87 morta il 9 gennaio di anni 44 morta il 26 ottobre
BIANCHI PIERINA AMBROSOLI PAOLO
di anni 93 morta il 2 Iebbraio di anni 41 morto il 7 novembre
GRISONI ANTONIO CONCONI OLGA ved. BOTTINELLI
di anni 70 morto il 16 aprile di anni 80 morta il 19 novembre
FONTANA CESARE ORLANDO LUPPI GIUSEPPINA MARIA
di anni 67 morto il 22 giugno ved.ARRIGHI
di anni 70 morta il 29 novembre
STARNINI EMILIO BIANCHI CAROLINA MARIA GIULIA
di anni 74 morto il 24 luglio ved. GRISONI
di anni 81 morta il 29 novembre
MINUTELLA ANGELA Ved. CONCONI PAPIS ANGELO
di anni 78 morta il 21 agosto di anni 84 morto il 30 novembre
BERNASCONI ANNA IDA GHIELMETTI Suor CROCIFISSA
Ved. FASOLA di anni 84 di anni 83 morta il 13 dicembre
di anni 81 morta il 15 settembre
20
PER LA PRIMA VOLTA ALLA MENSA EUCARISTICA
IL 27 MAGGIO
ALBERIO GIOVANNI DE RINALDIS ANDREA
BORDONARO CONCETTA GUARISCO MATTEO
CARBONI DANIELE LIANAS ALESSANDRO
CECCATO GREGORIO MAIORANA SAMUELA
CERABONA ALDO MINOTTI PAOLA
CICERI SAVERIO RAFFAELE FRANCESCO
CIRANTINEO VALENTINA REZZONICO ANDREA
DE BASTIANI DAMIANO TAVASCI KATIUSCIA
CONFERMATI DA MONS. ENRICO BEDETTI,
NELLA FEDE, CON IL DONO DELLO SPIRITO SANTO,
IL 13 MAGGIO
ALBINI ALESSIA
ANGI DEBORAH
BERNASCONI SERENA
BIANCHI AZZURRA
CECCATO PAMELA
LEDDA ZELDA
MAFFIOLI MICHELA
MAIORANA MORENA
MINOTTI ANNA
PIGA SABRINA
REZZONICO MARIA
ALBERIO ANDREA
BERNASCONI MARCO
GHIELMETTI LORENZO
GUARISCO LORENZO
PUSTERLA DANIELE
QUADRANTI GIOVANNI
TAMAGNI EMANUELE
21
bilancio annuale
Ritorna tutta una serie di ciIre dietro alle quali pero
riusciamo ancora una volta a leggere una Iede, un cuore
e una grande generosita.
Abbiamo distinto in tre parti il bilancio della nostra
comunita parrocchiale per indicare le varie oIIerte
(ENTRATE), le spese (USCITE) e quello che abbiamo
raccolto o destinato per tutte quelle iniziative di bene
verso missioni e altre attivita che ci hanno visto attenti
durante l'arco di un anno (PER CONTO TERZI).
* Ancora una volta, ci sentiamo di dire un grazie a tutti
quelli che sentono la vita della nostra comunita
parrocchiale, come un po` la vita della loro Iamiglia e
che proprio per questo, si impegnano con la
collaborazione diretta e con la loro oIIerta.
* Ci sembra anche di vedere nella generosita di tante
persone un modo per riconoscere quello che la nostra
comunita cristiana cerca di realizzare per tutti gli
abitanti di Ronago, dalla scuola materna Iino alla terza e
quarta eta... Certo si potrebbero Iare piu iniziative, ma a
volte non bastano i soldi, ma ci vogliono le persone. Per
questo ci auguriamo che si allarghi sempre piu la
cerchia di amici, giovani e anziani, che collaborano alle
iniziative della nostra comunita.
* Da ultimo vorremmo ricordare che stiamo rinnovando
il Consiglio Pastorale per gli aIIari economici della
Parrocchia. Abbiamo interpellato gia qualche persona
ma aspettiamo altri nominativi, per proporre al Vescovo
la loro nomina entro il piu breve tempo possibile.
ENTRATE
Servizi Liturgici 11.375.000
Questue in Chiesa 20.431.000
Candele votive 6.961.000
Incanto canestri 18.960.000
Attivita varie 21.507.000
Pesca 4.961.000
Contributi da Enti e Privati 7.629.000
OIIerta Ditta G.B. Ambrosoli 6.000.000
legali e Fondo S. Messe 2.902.200
Catechismo 548.000
Grest-Oratorio-Gite 6.077.000
Ronago 91 2.453.000
TOTALE 109.804.200
USCITE
Contributo vicariale 655.000
Parroco 1.644.000
Cera Votiva 2.124.000
Fiori, cera, ostie ecc. 3.500.990
Legati 1.600.000
Acqua, luce 3.348.720
TeleIono, Cancelleria 2.074.000
Riscaldamento 8.488.000
Assicurazioni incendiR.C. 3.332.777
Imposte e tasse 610.000
spese banca 132.950
Opere Murarie 41.700.000
Manutenzione Campane 360.000
Acquisto e riparazioni arredi 8.960.000
Oratorio 3.958.000
Gite 1.426.000
Ciclostile,caria .Iotocopie 6.072.000
TOTALE 89.986.437
PER CONTO TERZI
Giornata Missionaria Mondiale 3.000.000
Opera Propaganda della Iede 200.000
Opera S. Pietro Apostolo per Seminaristi
indigeni
1.000.000
Opera inIanzia missionaria 500.000
Per le Missioni Diocesane 1.500.000
Per l'Universita Cattolica 500.000
Per il Settimanale della Diocesi 100.000
Per la carita del Papa 800.000
Per l'Azione Cattolica 50.000
per la Terra Santa 100.000
Per gli Emigranti 50.000
Per i Lebbrosi 1.000.000
Per le Suore di Clausura 100.000
Per il Seminario 2.500.000
Per le Nuove Chiese 1.000.000
Per i terremotati in Iran 1.000.000
Per Campagna Abbonamenti e Buona
Stampa
16.500.000
TOTALE 29.900.000
22
un'esperienza sempre nuova e interessante
CATECHISTA: ESSERE o FARE?
La mia non e certo una "vocazione" e
nemmeno e stata la voglia di Iare una nuova
esperienza. Semplicemente si e trattato di
sopperire ad un vuoto che per diversi motivi
si era venuto a creare nelle Iile delle nostre
catechiste, ormai diplomate e pluridecorate
sul campo.
Un piccolo bagaglio, e vero, me lo sono
portata anch'io: il ricordo e Iorse anche un
po` di nostalgia di quando Iacevo il
catechismo ai ragazzi del 1966 (!). Eccomi
dunque a ripetere l'esperienza con i bambini
che quest'anno celebreranno la Messa di
Prima Comunione. E il mio bagaglio si e
subito appesantito. Non spaventatevi pero:
sto solo parlando del corredo dei libri,
schede, sussidi, ecc. che abbiamo in
dotazione e con cui ho riempito una ex-
cartella dei miei Iigli.
Ma, ovviamente, la cartella e i libri non
Ianno la catechista. E la propria coscienza
che bisogna preparare, e il proprio stile di
vita che bisogna continuamente rivedere per
poter trasmettere a dei bambini il messaggio
di Gesu. E la responsabilita che ti senti
dentro quando pensi all'importanza e alla
delicatezza dell'incarico che ti e stato
aIIidato. E per questo lavoro interiore di
conversione e di Iormazione e indispensabile
l'aiuto e l'appoggio che Don Antonio ci da
nel corso delle riunioni per noi catechiste.
Consigli ed indicazioni preziose; che poi
bisogna concretizzare, lavorando per e con i
bambini, cercando di predisporli all'ascolto,
al dialogo e al conIronto della loro
esperienza con l'insegnamento di Gesu.
E qui sta la parte piu bella ma anche piu
diIIicile, almeno per me.
Pian piano hai imparato, a conoscere i "tuoi
1
'
bambini, a capire il loro carattere, a volergli
bene ma......quanta Iatica per abituarli a
saper ascoltare!
Tu parli, racconti, spieghi: e loro
candidamente si intromettono, ti
interrompono, chiacchierano, e via dicendo.
Sono questi i momenti in cui sei tentata di
gettare la spugna, pero...... non saresti
certamente di esempio per loro. E allora
prosegui, con rinnovato impegno, nella
certezza che il seme gettato non potra non
germogliare. Una certezza evangelica si, che
pero a volte ti viene proprio dai tuoi
bambini, quando li vedi pronti a Iare la pace
dopo un litigio, disponibili a prestare il loro
materiale ad un compagno, capaci di
ragionamenti maturi e adeguati, impegnati a
tenere bene il loro album, a Iare i compiti, a
sIorzarsi di essere attenti.
Ecco che ti ritorna la domanda "Sono angeli
o diavoletti?" E tu? "Sei o Iai la catechista?".
Il tuo compito, lo vedi chiaramente, e quello
di cercare di usare e sIruttare tutti gli spunti
che ti si oIIrono per coltivare e Iar crescere
dentro di loro e dentro te stessa i valori
umani e cristiani. E per questo e necessario
che Ira te e i bambino ci sia l'amicizia. Non
un'amicizia "Iacile" che potrebbe degenerare
in una eccessiva conIidenza, ma un legame
di rispetto e di Iiducia reciproci, che possa
tradursi in un catechismo "vivo" anche Iuori
dall'aula, nella vita di ogni giorno.
Insieme si percorrera un cammino
impegnativo, che li portera alla Prima
Comunione e, su questa strada non vogliamo
certo lasciare indietro i genitori, anzi... li
vogliamo al nostro Iianco per camminare
con loro e con loro vivere una delle
esperienze piu belle nella vita di un
bambino.
Anna B.
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dai ragazzi dell`oratorio festivo
BUONA PASQUA! BUONA PASQUA! BUONA
Si sente nell'aria il proIumo di
primavera, si vedono i colori dei primi
Iiori, il verde della prima erbetta, e si
sente aria di Pasqua. In oratorio e gia
da tempo che ne sentiamo il proIumo.
Da quando abbiamo ripreso, dopo la
pausa natalizia, ci stiamo dando da
Iare per Iarvi trovare, il giorno di
Pasqua, delle deliziose sorprese.
Sono state preparate con tanta gioia,
con tanta Iatica nel ritagliare tutti i
cartoncini, con abilita nell'accostare i
colori e con Iantasia nell`inventarle.
Tutto questo per augurare alla
comunita di Ronago: "Buona
Pasqua!".
Buona Pasqua: perche possiate
sperimentare, come i ragazzi, la
bellezza di lavorare o meglio di
Iaticare insieme per qualcosa.
Buona Pasqua: per dire che anche se
semplici le cose sono importanti se
Iatte con amore, perche l'amore non
sempre e Iatto di gesti grandi.
Buona Pasqua: perche, come i
ragazzi, Iacciate attenzione a non
rovinare il lavoro. Quale lavoro?
Quello che il Dio della vita ha creato.
Siamo sempre nel pericolo di
deturpare questa meravigliosa opera
che e la vita.
Buona Pasqua: perche il Cristo
Risorto ci doni di essere sempre un
riIlesso sereno dell'immensa Sua
gioia.....
VITTO.
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