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G. «La gente, chi dice che io sia?». Anche oggi si sentono le voci
e i giudizi più contrastanti su Gesù: c’è chi lo ritiene un saggio,
un generoso moralista, un protagonista della storia, e c’è anche
chi lo calunnia, chi lo odia. Ma la sola, la vera identità di Gesù è
quella proclamata da Pietro: “Tu sei il Cristo”. Se riduciamo la
fede cristiana al chiuso di un orizzonte umano, per quanto
nobile, siamo in errore: Cristo è venuto a portare la salvezza
eterna, la speranza soprannaturale, non una dottrina per
rendere più tollerabile la convivenza umana, anche se è
interessato alla redenzione di tutte le realtà terrene, sempre in
funzione della felicità eterna. Non basta riconoscere Gesù come
Figlio di Dio: bisogna imitarlo in ciò che egli ha di più specifico,
cioè nell’amore alla croce che non è il fine, ma il mezzo
necessario per compiere la redenzione. Se vogliamo essere
corredentori non possiamo rifuggire la croce, perché solo
attraverso di essa, perdendo la nostra vita, la ritroveremo
nell’eternità, partecipando alla risurrezione di Cristo.
Canto:
SAC. “Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del
Signore, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.”
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guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro
a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli
uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro:
«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la
sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la
perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del
Vangelo, la salverà».
Parola del Signore.
Pausa di Silenzio
Tutti
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ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore».
Pausa di Silenzio
1L. Possiamo alternare giorni in cui abbiamo una fede viva ad altri
in cui siamo aridi; situazioni in cui sentiamo la bellezza delle parole
di Gesù, altre in cui non riusciamo ad accettare il suo pensiero, il
suo stile, il suo messaggio, che sono in contrasto con le nostre idee
e con la mentalità comune del mondo.
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2L. Invece Gesù comincia apertamente a dire che dovrà soffrire
molto, verrà riprovato e condannato, sarà ucciso... Pietro nella
sua impostazione, nella sua idea di Dio e del Messia, non può
accettare tutto questo e protesta e rimprovera Gesù.
1L. Gesù sa che la salvezza viene dalla croce, dalla sofferenza, dal
dono di tutto se stesso per noi. E il Figlio di Dio compirà la sua
opera più grande proprio quando morirà sulla croce:
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tentazioni umane seminano tanto male.
3L. "Chi vuol vivere la sua vita solo per sé, per il suo egoismo, i
suoi interessi, la perde; chi invece "perde", cioè vive la sua vita per
il Signore, per il vangelo, per il bene degli altri, la salva, cioè la
realizza nella maniera più piena e duratura.
4L. Così hanno fatto i santi, così fanno ogni giorno tante anime
belle che diffondono la bontà, la fede, l'amore del Signore.
Tutti
Tuo discepolo, Signore Gesù,
non è chi come Pietro ti proclama il Cristo,
ma chi ti accoglie e ti segue.
Per seguirti è necessario un cammino
che comporta il non prendere
in seria considerazione i propri interessi
e la stessa vita.
Il banco di prova è la croce,
è sposare la tua causa con le inevitabili conseguenze.
La croce non ci insegna l’esemplarità del dolore,
ma l’Amore vissuto fino alla fine.
I tuoi ideali, o Signore, non sono sogni o pii desideri,
ma progetti di vita che scaturiscono
dalla piena comunione con il Padre.
Quante volte pensiamo ad un cristianesimo facile,
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confortevole, e viviamo la fede col minimo sforzo.
Talvolta ci scoraggiamo di fronte alla sofferenza
e non ne comprendiamo la sua necessità.
Non sempre, quando dobbiamo portare la croce,
siamo disponibili ad attingere la forza da te.
Fa’ che anche noi ti possiamo accogliere e seguire
con fede e convinzione. Amen
Canto:
Pausa di Silenzio
6L. Ebbene Gesù stesso spiega il molto dolore, dice di sé: io sono
un crocifisso amore.
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5L. Ma Gesù ha smascherato il potere della violenza: Dio l'ha
risuscitato perché fosse chiaro che l'amore è più forte. Che non è la
violenza a guidare la storia, ma la forza mite degli inermi amanti.
6L. L'uomo dell'amore e del dolore ripete a ciascuno: Prendi
anche tu la tua croce e seguimi. Prendi la tua porzione di
amore, altrimenti non vivi. Accetta la tua porzione di dolore
altrimenti non ami. Il dolore è il prezzo delle cose. Cosa vale un
amore che non costa niente? Che amicizia è quella che non
domanda fatica?
5L. Prendi la tua croce e seguimi significa allora: prendi con te
l'amore con il suo prezzo. Rinnega te stesso: non essere tu il centro
dell'esistenza, la misura del tutto, il perno del mondo. Prendete su
di voi la croce.
6L. Prendere non significa semplicemente accettare. Prendere è
un verbo attivo. Significa: afferra la croce, assumi la logica
dell'amore più forte della logica della violenza. Prendi per te
una vita che sia simile a quella di Cristo.
SAC. Voi chi dite che io sia?
5L. Io non saprò mai chi sia Dio se non dopo aver incontrato Gesù.
Dio è Gesù. È quella persona viva, camminatore instancabile,
impolverato, profumato di nardo e di amicizia a Betania, il
coraggioso che osa toccare i lebbrosi e sfidare chi vuole uccidere
l'adultera, il tenero che ha compassione delle folle senza pastore e
per le belle pietre del tempio, il rabbi che amava i banchetti, il
povero che mai è entrato nei palazzi dei potenti, volto di luce e
volto di pietra (Is 50,7), inflessibile nella misericordia, che sapeva
amare come nessuno, esperto di dolori, uomo dalla vita buona,
bella, felice, che passava nel mondo guarendo la vita.
6L. Dio è quell'uomo di Nazareth: il nostro Dio Gesù Cristo. Se
dovessi dire qualcosa di Dio, potrei dire soltanto: Dio è Gesù, è
quel modo di vivere, quel modo di morire, quel modo di
risorgere.
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Tutti
Pausa di Silenzio
Canto:
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Meditazione
Preghiere spontanee
Padre Nostro
Tutti
Preghiera per le vocazioni sacerdotali
Genitori Genitoque
Laus et jubilatio
Salus, honor, virtus quoque
Sit et benedictio.
Procedendi ab utroque
Compar sit laudatio.