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IGIENE GENERALE ED APPLICATA Medicina preventiva, sociale e di comunit

Epidemiologia ed effetti sulla salute delluso di sostanze psicoattive: le tossicodipendenze da fumo, alcol e droghe.
Dr.ssa Rosa Maria Limina Corso di laurea in Assistenza Sanitaria Facolt di Medicina e Chirurgia Universit degli Studi di Brescia A.A. Dr2008-2009 RM Limina - Igiene

Sostanze psicoattive
DROGA definizione O.M.S. Ogni preparazione naturale, vegetale o animale, contenente principi attivi che modificano la psicologia o lattivit mentale e che si manifesta con un effetto psicoattivo
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TOSSICODIPENDENZA malattia sociale cronica a carattere ed andamento recidivanti

Tossicodipendente o tossicomane un individuo che,come risultato di ripetute somministrazioni di una sostanza dabuso: 1) diventa dipendente dagli effetti della sostanza assunta 2) ha un desiderio incontrollabile di continuare ad assumerla (CRAVING) 3) mostra una marcata tendenza ad aumentarne la Dr RM Limina - Igiene dose

Effetto delle sostanze psicoattive


Attivano il sistema mesolimbico della gratificazione attraverso un meccanismo di competizione recettoriale Producono un cortocircuito con un aumento della produzione di Dopamina Leffetto simile per tutte le sostanze che inducono dipendenza
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Centri interessati dalla dipendenza patologica

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CARATTERISTICHE
Assuefazione Sindrome di astinenza Blanda : cocaina e crack Brutale: eroina e alcol Ricerca e uso compulsivo della sostanza, anche di fronte conseguenze sociali e sanitarie devastanti Craving (desiderio incontrollabile anche a distanza di anni dalla cessazione)
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Leshner,Scienze,1997

ILFUMO DI TABACCO
OMS: tabacco mortale in ogni forma

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Circa 4.000 sono i composti generati dalla combustione del tabacco


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Composizione chimica del fumo di tabacco: fase gassosa


CO e CO2 (tox) Ossidi di N (irr) Ammoniaca (irr) Nitrosammine volatili (ca) Acido cianidrico (tox) Idrazina (ca) Cloruro di vinile (ca) Uretano (ca iniz.) Composti solforati volatili Nitrili e altri composti azotati Idrocarburi volatili Alcooli Aldeidi (formaldeide, acetaldeide, acroleina) (irr) Chetoni Piridina (irr)

Ca=cancerogeni, Tox=tossici, Irr=irritanti

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Composizione chimica del fumo di tabacco: fase corpuscolata


Nicotina e altri alcalodi (tox)
Acqua
Nitrosammine (ca) Ammine aromatiche non volatili (ca) IPA (benzopirene, benzoantracene, dibenzoantracene) (ca iniz. e prom.) Ioni metallici: As, Ni, Cd (ca) Metalli radioattivi: molteplici tra cui il Polonio 210 (ca) Cresoli (irr) Amfenoli (irr. e ca.prom)
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Catrame

Perch si fuma
Non c' un vero motivo per cui i giovani iniziano a fumare, solitamente si inizia: per provare, per curiosit per imitazione degli altri (genitori, fratelli, amici, adulti, personaggi celebri dello spettacolo che fumano) per essere accettati dal gruppo di amici per sentirsi adulti per trasgredire a regole imposte dagli adulti perch si pensa di poter smettere in qualunque momento
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Regione Lombardia Progetto Liberi dal fumo

Benefici pi comuni percepiti dai giovani sulluso di TABACCO e ALCOL


1 Sono usati come rito di passaggio: un modo per entrare nel mondo degli adulti, per essere considerati grandi

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Regione Lombardia Progetto Liberi dal fumo

2Sono usati da persone di successo, da persone che attraggono lattenzione: un modo per sentirsi solari,affascinanti,sexy, seducenti, indipendenti, forti.

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Regione Lombardia Progetto Liberi dal fumo

3 Il loro uso normale: secondo i giovani fumano e bevono quasi tutti

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4Il loro uso non fa male: i giovani hanno la sensazione che il loro uso non sia pericoloso, soprattutto se moderato o di durata limitata

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Regione Lombardia Progetto Liberi dal fumo

5Il loro uso rilassante: un modo per sentirsi a proprio agio in un gruppo o fra la gente, un modo per fuggire dai problemi o per celebrare un avvenimento.

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Regione Lombardia Progetto Liberi dal fumo

Si continua a fumare perch


Il fumo provoca dipendenza fisica e psicologica
per essere stimolati: il fumo viene usato come mezzo per "caricarsi" per rilassarsi: il fumo viene usato come mezzo per "scaricarsi" per gestualit: la sigaretta per "tenere occupate le mani per piacere: smettere sembra di privarsi di un "piacere" irrinunciabile si sottovalutano i danni alla salute provocati dal fumo
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Regione Lombardia Progetto Liberi dal fumo

Rapporto dellOsservatorio Fumo Alcol e Droga dellIstituto Superiore di Sanit - Maggio 2008 Situazione epidemiologica mondiale

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Ogni anno il fumo provoca 5.4 milioni di morti nel mondo

Ossfad - 2008

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Il tabacco causa una morte ogni 10 adulti nel mondo

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Ossfad - 2008

Se non verranno intraprese azioni urgenti

Nel 2030 ci saranno pi di 8 milioni di morti lanno per il tabacco. Nel 2030 pi dell80% delle morti di tabacco avverr nei Paesi in via di sviluppo. Si stima che nel XXI secolo le morti per tabacco saranno un miliardo.
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Ossfad - 2008

Abitudine al fumo in Italia 1957-2003: percentuale di fumatori e n medio di sigarette fumate al giorno

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MORTALIT PER TUMORE DEL POLMONE IN ITALIA NEGLI ANNI 1955-94 (ISTAT)
90 80 70 60 50 40 30 20 10 0
'55-'59 '60-'64 '65-'69 '70-'74 '75-'79 '80-'84 '85-'89 '90-'94

Tasso per 100.000

maschi femmine

Anni

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Situazione italiana
I dati del 2008 confermano quanto osservato

dallanalisi del trend storico degli anni precedenti.

Negli ultimi 50 anni si assiste ad una costante diminuzione dei fumatori. Nel 2008 si avuta una riduzione complessiva di 1,5 punti % rispetto allanno precedente: dal 23,5% al 22%.
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Indagine Doxa 2008

Maschi fumatori sono passati : dal 27,9% del 2007 al 26,4% del 2008 Femmine fumatrici: dal 19,3% del 2007 al 17,9% del 2008

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Gli italiani secondo labitudine al fumo


Totale Fumatori Ex Fumatori Non Fumatori 11,2 milioni 22,0% 9,3 milioni 18,4% MASCHI 6,5 milioni 26,4% 5,8 milioni 24,1% FEMMINE 4,7 milioni 17,9% 3,5 milioni 13,2%

30,3 milioni 12.1 milioni 18,2 milioni 56,9% 49,5% 68,9%


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La stima effettuata sulla base della popolazione residente al 1 gennaio 2007- ISTAT Stima su dati indagine Doxa ISS 2008

Prevalenza dei fumatori per sesso e classi di et


(Valori percentuali)

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Stima su dati indagine Doxa ISS 2008

Fumatori per sesso confronto 2007/2008

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Stima su dati indagine Doxa ISS 2008

Analisi per et
Fasce det
15-24
N

25-44 1.092 24,0

45-64 887 26,4

65+ 637 25,9

Tot. 3.035 7,8

419 22,0

Fumatori %

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Stima su dati indagine Doxa ISS 2008

Prevalenza di fumatori secondo il sesso e la ripartizione geografica

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Fumatori per area geografica e sesso Anni 2005 -2008

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Stima su dati indagine Doxa ISS 2008

A che et si inizia a fumare

Oltre i 20 anni

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Stima su dati indagine Doxa ISS 2008

Prevalenza di fumatori per numero di sigarette fumate e sesso

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Stima su dati indagine Doxa ISS 2008

Analizzando il trend del consumo medio giornaliero si osserva che il numero delle sigarette fumate quotidianamente rimasto pressoch stabile negli ultimi quattro anni, intorno alle 14 sigarette al giorno Consumo medio giornaliero tra il 2002 e il 2008

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Stima su dati indagine Doxa ISS 2008

Numero medio di sigarette fumate

la met dei fumatori: meno di 15 sigarette al giorno (48,2%). gli uomini sono quelli che fumano di pi e i forti fumatori (25 o pi sigarette/die) sono il doppio delle donne, 11,2% vs 5,7%.
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Stima su dati indagine Doxa ISS 2008

Dove si fuma

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Le capita di fumare A letto? SI 12,1% NO 87,9% Le capita di fumare mentre guida UN MOTOCICLO? SI 6,2%
Le capita di fumare mentre guida UNAUTO? SI 61,5% Dr RM Limina - Igiene
OSSFAD Indagine DOXA-ISS 2008

In casa sua gli ospiti


Campione: tutti gli adulti (3.035)

sono liberi di fumare dove vogliono 35,0% possono fumare solo allesterno 62,0% possono fumare solo in cucina 0,9% non fumano mai 0,5% Altre risposte 1,6%
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OSSFAD Indagine DOXA-ISS 2008

In casa sua i ragazzi


Campione: famiglie con ragazzi di et inferiore ai 25 anni che fumano (231)

possono fumare dove vogliono 42,2% possono fumare solo allesterno 23,2% non possono fumare in casa 31,2% possono fumare solo in alcune stanze 1,0% altre risposte 2,4%
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OSSFAD Indagine DOXA-ISS 2008

Il divieto di fumo

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Applicazione della legge 3/2003 (art. 51)


Dal 10 gennaio 2005 lItalia insieme a Norvegia, Irlanda e Malta adotta una politica contro il fumo

La normativa impone: divieto di fumo nei locali al chiuso accessibili ad utenti o al pubblico luoghi di lavoro e i locali ricreativi eccezione: spazi riservati ai fumatori, purch dotati di impianti per la ventilazione ed il ricambio di aria regolarmente funzionanti.
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Istat 2006

Confronto della rilevazione di dicembre 2004 marzo 2005


(immediatamente prima e tre mesi dopo lapplicazione della legge)

non si osservano variazioni statisticamente significative per la popolazione maschile calo della percentuale di fumatrici dal 17,4% al 15,8% dovuto soprattutto alla riduzione di donne che fumano nellItalia nord-occidentale.
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Istat 2006

RISPETTO DEL DIVIETO DI FUMARE NEI LOCALI PUBBLICI E SUL POSTO DI LAVORO
2006 88.2 70.6 2007 83.9 71.8 2008 81.5 69.4

nei locali pubblici


sul posto di lavoro

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OSSFAD Indagine DOXA-ISS 2008

Fumo e livello di istruzione - Maschi


20,9% laureati 32,3% licenza media 23,8% titolo di studio pi basso Fra questi ultimi alta la quota di persone molto anziane, tra le quali si osserva una bassa percentuale di fumatori. Le differenze per livello di istruzione si evidenziano tra i giovani (14-29 anni) e tra gli adulti (30-59 anni) mentre non sono rilevanti tra gli uomini di 60 anni e pi.
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Istat 2006

Fumo e livello di istruzione Femmine


30-59 anni 18,8% laurea 21,2% tra le diplomate 24,5% la licenza

60+ anni

17% tra le laureate 6% tra chi ha la licenza media


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Istat 2006

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I GIOVANI E IL FUMO DI TABACCO: INDAGINE CAMPIONARIA SU CONOSCENZE E COMPORTAMENTI DEGLI STUDENTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI DI BRESCIA- 2008

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INDAGINE CAMPIONARIA SULLUSO DI ALCOL E TABACCO TRA GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO DI BRESCIA
UNIVERSITA degli STUDI di Brescia
SEZIONE di IGIENE, EPIDEMIOLOGIA e SANITA PUBBLICA CORSO di LAUREA in ASSISTENZA SANITARIA, FACOLTA di MEDICINA e CHIRURGIA

ASL di Brescia
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO EDUCAZIONE alla SALUTE e ATTIVITA SPERIMENTALI DISTRETTO SOCIO SANITARIO 1

Ufficio Scolastico Provinciale


Direttori dIstituto

Insegnanti

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Studenti

SEZIONE DI IGIENE EPIDEMIOLOGIA, SANITA PUBBLICA Universit degli Studi di Brescia

QUESTIONARIO PER UN SONDAGGIO SU CONOSCENZE, ATTEGGIAMENTI, COMPORTAMENTI DEI GIOVANI NEI RIGUARDI DELLA SALUTE

SCUOLA _________________

CLASSE ____________________

N studenti iscritti ________________

N studenti presenti _______________

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STRUTTURA del QUESTIONARIO


DATI DEMOGRAFICI
Et Sesso Residenza Composizione nucleo familiare Condizioni lavorative dei genitori Livello culturale dei genitori Uso del tabacco: et dinizio, quantit e frequenza Atteggiamenti dei genitori Conoscenze: rischi per la salute, fonti dinformazione, eventi formativi Consumi: et del primo approccio, frequenza e occasioni di consumo, entit del consumo, consumo in eccesso Conoscenze: rischi per la salute, alcol e incidenti stradali, fonti dinformazione, eventi formativi
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FUMO DI TABACCO

BEVANDE ALCOLICHE

RISULTATI
Popolazione in studio
Prime classi (211 classi, 5310 studenti totali) e quinte classi (164 classi, 3270 studenti) degli Istituti Scolastici pubblici e privati parificati della citt

Campionamento casuale semplice, separatamente per classi prime e quinte

38 classi prime 926 studenti

Somministrazione questionari in classe

36 classi quinte 743 studenti

843 questionari

1525 studenti intervistati

682 questionari

1495 QUESTIONARI VALIDI (98%)


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VARIABILI DEMOGRAFICHE
CLASSI PRIME
N Totale studenti Genere M F Brescia Provincia
851 494 357 267 563

CLASSI QUINTE
N
644 321 323 225 409

%
56.9 % 58 % 42 % 32.2 % 67.8 %

%
43.1 % 49.8 % 50.2 % 35.5 % 64.5 %

Residenza

CLASSI PRIME
Eta modale M F 14 14
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CLASSI QUINTE
19 18

Percentuale di fumatori per classe e genere


P = 0.026
42.40
45.0 40.0 35.0 30.0 25.0 20.0 15.0 10.0
CLASSI PRIME CLASSI QUINTE

37.10

37.80

29.70

5.0 0.0 M F

P = 0.017
M F

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Percentuale di studenti secondo let (classi quinte)


Et del primo approccio al fumo
30.0 26.1 25.0
MASCHI

24.2
FEMMINE

20.0 14.5 12.3 8.0 6.5 5.1 5.0 2.9 12.3 11.6

19.6

19.0

15.0

9.8 10.0 7.2 7.2 8.5

2.6

2.0

0.0 10 11 12 13 14 15 16 17 18 10 11 12 13 14 15 16 17 18

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La percentuale stata calcolata sui soli studenti fumatori

CONCLUSIONI-1
1. Tra gli studenti della provincia di Brescia: i fumatori abituali e occasionali nelle prime classi nelle classi quinte
29,7% maschi 37,1% femmine 37,8% maschi 42,4% femmine

2. Le femmine fumano in media un numero inferiore di sigarette rispetto ai coetanei maschi 3. La maggior parte degli studenti di 18-19 anni ha provato a fumare entro i 14 anni ed diventato fumatore regolare dai 16-17 anni 4. Gli studenti mostrano di conoscere la pericolosit del fumo di RM Limina - Igiene tabacco e le principaliDr patologie associate al fumo

CONCLUSIONI-2
5. Solo una minoranza degli studenti fumatori ha provato o intende smettere di fumare 6. La diffusione dellabitudine al fumo tra gli studenti apparsa fortemente associata alle abitudini dei familiari e dei coetanei 7. Questi risultati, nel complesso, mostrano un quadro preoccupante in cui si evidenzia la necessit e urgenza di interventi articolati per la lotta al tabagismo

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RISPETTO DEL DIVIETO DI FUMARE NEI LOCALI PUBBLICI E SUL POSTO DI LAVORO
Rispetto del divieto di fumare: 2006 nei locali pubblici 88.2 sul posto di lavoro 70.6
Dr RM Limina - Igiene OSSFAD Indagine DOXA-ISS 2008

2007 83.9
71.8

2008 81.5
69.4

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Effetti del fumo di sigaretta

TOSSICO

IRRITANTE
CANCEROGENO
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EFFETTI DELLA NICOTINA sullorganismo


Effetto tossico E un forte stimolante del SNC: a dosi elevate d tremori e convulsioni A dosi eccessive la stimolazione seguita da depressione delle funzioni respiratorie sino ad arresto respiratorio e morte della frequenza cardiaca, vasocostrizione, della pressione arteriosa Nausea, vomito, diarrea
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EFFETTI DEL FUMO PASSIVO SULLA SALUTE


Adulti NON fumatori: malattia coronarica, sintomi respiratori cronici, cancro al polmone eccesso di rischio del 20% nelle donne e del 30% negli uomini Adulti NON fumatori esposti sul posto di lavoro: eccesso di rischio per cancro al polmone del 16 - 19%
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BAMBINI E FUMO PASSIVO


Bronchiti polmoniti infezioni dellorecchio aggravamento dellasma allergie La nicotina secreta nel latte materno (fino a 0,5 mg/l nelle forti fumatrici) SIDS
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EFFETTI DEL FUMO DI TABACCO SULLA SALUTE Malattie cardiovascolari:


vasocostrizione, della pressione arteriosa, colesterolo

> danni al cuore > danni alle arterie


aterosclerosi, vasculopatie periferiche (vasocostrizione, trombosi, malattia di Brger)
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Malattie respiratorie

Bronchiti
croniche

Enfisema
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CANCRO

Polmonare
Altri organi labbra bocca faringe cavit nasali laringe esofago stomaco

fegato
rene vescica pancreas cervice uterina RM leucemia mieloide Dr Limina - Igiene

Di quanto aumenta il rischio?


Tumore del polmone tumore dellesofago, cavo orale, faringe, laringe, tumore del rene, vescica bronchite cronica ed enfisema infarto miocardico, trombosi cerebrale
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> 10 volte

> 5 volte > 2 volte


> 20 volte

>1.5 volte

FATTORI che influiscono sulla gravit degli effetti del fumo

Quantit di sigarette fumate al giorno

Contenuto in nicotina e catrame

Et di inizio dellabitudine fumatoria


Da quanto tempo si fuma

Aspirazione pi o meno profonda


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I danni del fumo aumentano con il numero e la qualit delle sigarette fumate; non vi un valore minimo di sigarette che possano essere fumate senza rischio.

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ALTRI EFFETTI DEL FUMO


riduzione di gusto e olfatto malattia parodontale metabolismo dei farmaci (induttore enzimatico) disturbi del sonno irritabilit e ansia depressione impotenza nei maschi

invecchiamento precoce della pelle alito e abiti maleodoranti 15% incendi nei luoghi chiusi incidenti stradali: riduzione riflessi e mani occupate

perdita economica
(altro uso dei soldi, impoverimento PVS)
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Donne e fumo
aumenta la coagulabilit del sangue in donne che fanno uso della pillola

TROMBOSI
ISCHEMIE

riduce la fertilit
aumenta il rischio di aborto aumenta il rischio di malformazioni nel feto basso peso alla nascita dei bambini di fumatrici

anticipa let della menopausa

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FUMO DI TABACCO NELLAMBIENTE (Fumo passivo)


Classificato dalla IARC tra le sostanze cancerogene certe: gruppo 1

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Fumo e ambiente
RESPONSABILE DI PIU DEL 28% DEGLI INCENDI NEI BOSCHI

CICCHE E PACCHETTI VUOTI SPARSI COME RIFIUTI SU: marciapiedi, strade, binari ferroviari, piazze, fontane, spiagge, boschi, ecc. Dr RM Limina - Igiene

INQUINAMENTO INDOOR DA FUMO DI SIGARETTA


Benzene
(1-IARC)

Benzo(a)pirene
(2A-IARC)

30 a 40g (1 sigaretta) 600-800g (20 sigarette)


300-400g (dose assorbita)

200ng (20 sigarette)

Per 1 sigaretta

di circa 22ng/m3

Per 1 sigaretta

di circa 3,5g/m3
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Alcol: un impatto globale LOMS classifica lalcol fra le droghe

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Ogni anno almeno 2,3 milioni di persone muoiono per cause alcol correlate.
(WHO)

IN EUROPA : 55 milioni di persone sono consumatori a rischio 23 milioni gli alcol dipendenti
(European Commission 2007)

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195.000 persone muoiono in EU per una delle 60 cause di morte alcol correlate

Tra i 15 29 anni : 25% tra i maschi 10% tra le femmine

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NellUnione Europea lalcol al terzo posto tra i fattori di rischio per la salute
7000 6000

D 5000 A L Y 4000 s
3000

2000

1000

0
A T AB CCO O NE NSI E T R IPE AL C OL OL TER S E L RCO A EMI O P ES P A R SO V

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IPE

(*) DALY (Disability Adjusted Life Year) Anni di vita al netto di disabilit

Mortalit alcol-attribuibile Distribuzione per sesso e classi di et Regione EUR

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WHO

I costi tangibili dellalcool in Europa:125 miliardi

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Alcohol in Europe (Anderson e Baumberg), 2006

Consumo di alcol
Il consumo di alcol sostanzialmente stabile negli ultimi 10 anni: Tra il 1998 e il 2007persone di 14 + anni (hanno consumato almeno una volta negli ultimi 12 mesi una o pi bevande alcoliche) stabile intorno al 70%

Lieve aumento nel 2001, con incrementi significativi tra i giovani, in particolare tra le donne.

Tra le giovani donne di 18-19 anni : un incremento dal 53,7% al 60.9%


Tra le giovani di 20-24 anni : dal 58,4% al 63,2%.

Rispetto agli altri Paesi europei, comunque, lItalia presenta un quadro meno allarmante, in quanto si colloca agli ultimi posti per il consumo di alcol negli ultimi 12 mesi
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Indagine ISTAT 2007

Binge Drinking
Tra i giovani si stanno diffondendo modelli di consumo di alcol tipici dei Paesi del Nord Europa: alcol fuori pasto episodi di ubriacature (binge drinking).

A rischio sono soprattutto i minorenni non ancora in grado di metabolizzare adeguatamente lalcol.

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Indagine ISTAT 2007

Trend Consumo di alcolici fuori pasto Tra 1998 e 2007:


Crescita del consumo almeno una volta la settimana dal 5,1% al 7% per la popolazione di 14 anni e pi Forte crescita del consumo di alcolici fuori pasto tra i ragazzi di 1417 anni: dal 12,6% al 20,5% Crescita maggiore tra le ragazze: dal 9,7% al 17,9%

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Consumo di alcol fuori pasto tra i ragazzi 1998-2007


Ragazzi tra i 14 e i 17 anni : dal 12,6% al 20,5% femmine: dal 9,7% al17,9% maschi : dal 15,2% al 22,7%

Uno degli obiettivi dellOMS per il 2010 ridurre a zero la quota di ragazzi fino ai 15 anni che consumano alcol.
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Indagine ISTAT 2007

Consumo di alcol nel 2007 in Italia


Persone di 11 + anni che hanno consumato almeno una volta negli ultimi 12 mesi una o pi bevande alcoliche:

quasi 36 milioni: 68.2%


81%

degli uomini

56,3% delle donne


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Indagine ISTAT 2007

Consumo di alcol per classi di et


Riguarda soprattutto gli adulti Tra i 25 e 64 anni circa 3 persone su 4 dichiarano di aver consumato alcol: maschi : oltre l85% femmine 64,7% Ragazzi di 11-15 anni che hanno assunto alcolici negli ultimi 12 mesi : 19,9% ( quasi un
quinto)

18-19 anni : 69,6% (consumo anche se di poco,superiore


alla media)

65 anni: 67% (si collocano su valori inferiori alla media)


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Indagine ISTAT 2007

Trend temporale tipi di bevande alcoliche consumate 1998 - 2007


Persone di 14 + anni vino intorno al 56% birra sono stabili : circa il 46% altri tipi di alcolici: rispetto al 2006 si registra un calo dei consumatori dal 42,5% al 40,5%, soprattutto uomini
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Indagine ISTAT 2007

Bevande consumate anno 2007 per classi di et


Dagli 11anni

VINO 54.4% BIRRA 44.9% ALTRI ALCOLICI 39.3% BIRRA 18.6% APERITIVI ALCOLICI 15.2% VINO 11.7% AMARI 6.2% SUPERALCOLICI 7.7% APERITIVI ALCOLICI 48.4% SUPERALCOLICI 34.4% AMARI 30.5% Dr RM Limina - Igiene BIRRA 53.4%

Ragazzi tra gli 11e i 17anni

Giovani tra i 18 e i 24 anni

Indagine ISTAT 2007

Consumo di alcol e livello di istruzione


Donne: allaumentare del titolo di studio aumenta la tendenza a consumare alcol. Titolo di studio Consumo di alcol % 43% 73,7%

Licenza elementare Laureate

Tali differenze emergono anche a parit di et,ma sono pi evidenti tra le donne di 25-44 anni

Dal 47,1% al 72,7%

Inoltre, le distanze nel consumo di alcol tra uomini e donne diminuiscono allaumentare del titolo di studio.
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Indagine ISTAT 2007

Consumo di alcol per ripartizione geografica


Pi diffuso nel Nord Est 73%

Veneto

Tentino Alto Adige

74,9%

72,2%

Uomini Donne

Veneto (84,8%) Nord-ovest (82,4%) Nord-est (63,7%)


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Indagine ISTAT 2007

Confronto con anno 2006


Decremento significativo proprio nel Nordest : dal 75% al 73% In particolare in Trentino Alto Adige (era il 75,1% nel 2006) Anche in Emilia Romagna dal 76,1% al 71,5%.
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Indagine ISTAT 2007

Consumo quotidiano di alcol


Sulla base del consumo giornaliero delle diverse bevande alcoliche stato costruito un indicatore distinto per sesso che quantifica le unit alcoliche consumate quotidianamente.

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Indagine ISTAT 2007

Unit alcolica
E la quantit di alcol contenuta:
in un bicchiere piccolo (125 ml) di vino di media gradazione in una lattina di birra (330 ml) di media gradazione un bicchierino di superalcolico (40 ml) .

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Indagine ISTAT 2007

Consumi distinti per sesso e per classi di et


Maschi: 2 unit alcoliche al giorno 19,1% Femmine : 1 sola 7,9% Le quantit non moderate aumentano con let. Consumi pi elevati trai 55-64 anni: maschi: oltre 3 unit alcoliche al giorno 13,4% femmine: oltre 2 unit alcoliche giornaliere 3,2%
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Indagine ISTAT 2007

In tutte le classi di et aumenta in modo rilevante il consumo di alcol per titoli di studio pi bassi Tra le persone anziane oltre i 65 anni :
47,1% dei maschi 11,2% delle femmine eccede rispetto alle raccomandazioni proposte dallINRAN una unit alcolica al giorno

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Indagine ISTAT 2007

Persone di 11 + anni per numero di unit alcoliche consumate quotidianamente, sesso e classi di et(%)

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Persone di 11 + anni per numero di unit alcoliche consumate quotidianamente, sesso e classi di et(%)

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Consumatori a rischio Il criterio dellISS


Le donne che eccedono i consumi di 20 grammi di alcol al giorno (1-2 Unit Alcoliche, UA); gli uomini che eccedono i 40 grammi di alcol al giorno (2-3 UA);

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Conf. Naz. Alcol Roma 2008

tutti i giovani di et inferiore ai 15 anni che assumono una qualsiasi quantit di bevande alcoliche;
i giovani tra i 16 ed i 18 anni che consumano pi di 1 UA al giorno; gli ultra 65enni, che eccedono il consumo di 1 UA al giorno. TUTTI gli individui che concentrano in un'unica occasione di consumo lassunzione di oltre 6 UA di una qualsiasi bevanda (binge drinking).
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Confrontare il proprio consumo con le quantit indicate pu aiutare ad essere pi consapevoli riguardo alle proprie abitudini
Se il numero di unit o bicchieri zero non si corre alcun rischio Se il numero di unit o bicchieri superiore a: 2 - 3 unit o bicchieri al giorno per gli uomini 1 - 2 unit o bicchieri al giorno per le donne Anche se il consumo fosse inferiore a tali valori si possono comunque correre dei rischi, pertanto se proprio si sceglie di bere allora bisogna ricordarsi che meno meglio.

Una semplice regola quindi : Alcol: sai cosa bevi? Pi sai meno rischi!
Conta i bicchieri, perch loro contano. Dr RM Limina - Igiene

I GIOVANI E L ALCOL: INDAGINE CAMPIONARIA SU CONOSCENZE E COMPORTAMENTI DEGLI STUDENTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI DI BRESCIA - 2008

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RISULTATI
Popolazione in studio
Prime classi (211 classi, 5310 studenti totali) e quinte classi (164 classi, 3270 studenti) degli Istituti Scolastici pubblici e privati parificati della citt

Campionamento casuale semplice, separatamente per classi prime e quinte

38 classi prime 926 studenti

Somministrazione questionari in classe

36 classi quinte 743 studenti

843 questionari

1525 studenti intervistati

682 questionari

1495 QUESTIONARI VALIDI (98%)


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PERCENTUALE DI STUDENTI IN BASE AL CONSUMO ABITUALE DI BEVANDE ALCOLICHE


51.4
50 40
CLASSI PRIME CLASSI QUINTE

35.51 29.15 32.71 23.48 18.49 24.15 17.96 18.58

30

20.24
20 10 0 VINO

18.77 13.17

BIRRA

LIQUORI
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VINO

BIRRA

LIQUORI

PERCENTUALE di STUDENTI in BASE ALLA FREQUENZA di CONSUMO delle BEVANDE ALCOLICHE


70 60 50 37.3 40 30 20 10 0 MAI QLC VOLTA AL MESE TUTTI I GIORNI MAI QLC VOLTA AL MESE TUTTI I GIORNI 26.6 22.1 12.5 42.3

61.1

40.7 31.1 25.4 26.5

37.8

36.8

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Effetti dellalcol sulla salute


Anche se giuridicamente legale lalcol : 1. Sostanza psicotropa, in grado di modificare il funzionamento del cervello. 2. Crea dipendenza: assunzione protratta nel tempo induce assuefazione e per ottenere lo stesso effetto bisogna aumentare la dose. Pu nel tempo instaurarsi un legame specifico che condiziona negativamente lo stile di vita della persona che ne fa uso, mettendone a rischio la salute fisica, psichica, familiare e sociale. 3. Patologie

4. Turbe mentali e del comportamento


5. Traumi gravi 6. Incidenti
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Letanolo
Quando si parla di alcol contenuto nelle bevande alcoliche ci si riferisce alletanolo (CH3-CH2-OH), l'alcol per antonomasia. Si tratta di una piccola molecola estremamente solubile sia nellacqua che nei lipidi, costituita da due atomi di carbonio. Grazie alle sue dimensioni ridotte, rispetto ad altre molecole, penetra facilmente fra i tessuti entrando nel flusso sanguineo piuttosto rapidamente e, attraverso di esso, in tutto lorganismo. Letanolo, o alcol etilico, una sostanza liquida che si forma per fermentazione di alcuni zuccheri semplici per distillazione del mosto fermentato. L'alcol etilico una sostanza non essenziale, estranea all'organismo e al suo normale metabolismo (xenobiotico); tossica per le cellule ed un potente agente tumorale.
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Assorbimento

Lalcol viene assorbito per il 20% dallo stomaco e per il restante 80% dalla prima parte dellintestino. Se lo stomaco vuoto, lassorbimento pi rapido. Passa poi nel sangue e dal sangue attraverso la vena porta al fegato, che ha il compito di distruggerlo. Dr RM Limina - Igiene

Metabolismo
Finch il fegato non ne ha completato la digestione, lalcol continua a circolare diffondendosi nei vari organi. In alcuni individui, in alcune razze e nelle donne lefficienza di questo sistema molto ridotta, risultando pi vulnerabili agli effetti dellalcol. Circa il 90-98% dellalcol ingerito viene rimosso dal fegato. Il restante 2 - 10% viene eliminato attraverso lurina, le feci, il respiro, il latte materno, le lacrime, il sudore, la traspirazione.
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Lalcol nel fegato


La velocit con cui il fegato rimuove lalcol dal sangue varia : circa 1 bicchiere tipo di bevanda alcolica allora. Lalcol nel fegato produce:
SOSTANZE TOSSICHE (acetaldeide, acido acetico ecc.)

ACCUMULO di TRIGLICERIDI (grassi) nel fegato (steatosi epatica)


ACCUMULO di COMPOSTI ACIDI (acido lattico ed altri) CALORIE con AUMENTO di GRASSI nei tessuti OBESIT, sostituzione delle calorie degli alimenti con quelle inutili dell alcol SENSO SAZIET che induce a trascurare lalimentazione con carenza di sostanze nutritive,e vitamine ESAURIMENTO delle scorte di zuccheri RIDUZIONE dell eliminazione dell ACIDO URICO (gotta)
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Danni alcol-correlati
Sono pi severi nelle donne che negli uomini. I motivi di questa vulnerabilit sono legati: alla fisiologia femminile alla struttura fisica al corredo enzimatico (carenza di enzima epatico ADH) ormonale

Assumendo quantit medesime di alcol in uguali condizioni, la concentrazione di alcol nel sangue (BAC Blood Alcohol Concentration) pi elevata nelle donne che negli uomini.
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Effetti diretti dell alcol


Tumori: vie respiratorie, tratti gastrointestinali superiori e fegato (tossicit diretta sulle cellule) Cirrosi, intossicazione acuta

Disturbi dellapp. digerente


Apparato cardiovascolare

Sul sistema nervoso


Sul sistema immunitario

Denutrizione
Impotenza

Danni al feto

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Associazione tra il consumo di alcol e i tumori


Rischi aumentato faringe, cavo orale laringe, esofago fegato colon,retto,mammella

Possibile aumento del rischio Non chiare correlazioni

pancreas,polmone vescica,rene,ovaio
encefalo,cute,tessuti molli,tiroide,utero,vulva testicolo
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Non ben valutabile

Effetto nocivo delluso di alcol in gravidanza


Lalcol giunge al feto attraverso la placenta e provoca deficit della crescita deficit neurologici e psicosociali (Sindrome fetale alcolica FAS) Si stima che ogni anno in Italia circa 3000 bambini nascano con sindrome fetale alcolica (FAS). Il rischio di frequenza della FAS nelle forti bevitrici del 35-40%.
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Mortalit totale alcol correlata in Italia al netto della riduzione del rischio cardiovascolare(et >20 anni): 25.000 morti evitabili

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Mortalit alcol correlata in Italia Frazioni di rischio (%) per patologia cardiovascolare specifica

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Mortalit cardiovascolare alcolcorrelata in Italia: 9000 morti evitabili

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Effetti indiretti dellalcol


Morti violente e accidentali

Incidenti : agisce su diverse funzioni cerebrali :


percezione, attenzione, elaborazione, valutazione . I primi effetti negativi si cominciano a riscontrare gi con valori 0,2 g/litro
Giovent bevuta di Riccardo Bocca Cominciano a bere a 11 anni, a 16 sono alcolizzati. Da Napoli a Vicenza, viaggio tra i ragazzi che si stordiscono di birra, vino, liquori. Una generazione che si ubriaca per trovare un'identit e sentirsi libera.

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Secondo la relazione del Ministero della Salute sugli interventi realizzati in materia di alcol e problemi alcol correlati, in Italia l'uso di alcol causa dell'elevata mortalit per incidente stradale per una quota compresa tra il 40% e il 50%.

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Nel 2005 l'ebbrezza alcolica stata causa : 70% degli incidenti 4.107 casi rilevati.

Nel 2006 le infrazioni accertate dalla Polizia Stradale sotto l'influenza di alcol sono state 24.803.
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Mortalit giovanile per incidente stradale


Gli incidenti stradali si confermano la prima causa di morte per i giovani italiani fra i 15-24 anni : pi del 40% dei casi 46% dei morti

Nel 2005 tra i 18-29 anni: sono morti 1.490 giovani : il 27,5% sul totale dei decessi sono stati feriti 97.718 giovani pari al 31,1% dei feriti complessivi Dr RM Limina - Igiene

Guida e consumo di bevande alcoliche


Secondo il codice della strada (art. 186 e successive modifiche) il limite legale di alcolemia (concentrazione di alcol nel sangue) durante la guida non deve superare : 0.5 gr/l (0.5 grammi per litro). Con il nuovo decreto legge il conducente pu essere sottoposto, ad un accertamento da parte delle forze dellordine della quantit di alcol che ha consumato misurandone la quantit nellaria espirata (etilometro). Lo stato di ebbrezza sar dimostrato qualora il limite legale di 0.5 venga superato in base a due misurazioni consecutive effettuate in un intervallo di cinque minuti. In questi casi scatta la sospensione della patente

una sanzione amministrativa: una multa pari ad un minimo di 258 euro e una sottrazione di10 punti dalla patente di guida. Dr RM Limina - Igiene

Guida e consumo di bevande alcoliche


La normativa italiana Codice Penale art. 689 prevede il divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni ma non il divieto di vendita.

Dal 23 settembre 2008: l'obbligo per tutti i locali pubblici dove si vendono alcolici di ogni tipo, dalla birra al vino e superalcolici, di esporre le tabelle ministeriali riguardanti le informazioni e valori per il calcolo del proprio tasso alcolico. Dr RM Limina - Igiene

Tabella descrittiva dei principali sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica
( Art

6 del decreto legge 3 agosto 2007 n. 117 convertito in legge,con modificazioni, dellart 1,della legge 2 ootbre 2007,n.160)

Limite legale del tasso alcolemico per la guida: 0.5 grammi per litro

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Raccomandazioni di salute sulleffetto protettivo di consumi moderati di alcol.


In buona sostanza, se un bicchiere di vino o di qualunque altra bevanda alcolica pu giovare alla riduzione del rischio per una specifica condizione patologica, allo stesso tempo incrementa significativamente il rischio per altre patologie: il cancro, la cirrosi epatica, gli incidenti e la maggior parte delle patologie vascolari solo per citare le pi importanti. Questo motivo di riflessione in merito alle opportunit di diffusione di una corretta comunicazione sui rischi che comporta anche la moderazione e sullimpatto individuale delle scelte personali. inoltre motivo di riflessione sulla necessit, da parte dei media, di garantire uninformazione completa e oggettiva e, nel caso della televisione pubblica.
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Emanuele Scafato Epicentro 2008

WHO Framework Policy on Alcohol 2005-2010


La FAP WHO 2005 dedica un intero paragrafo allealcohol free situations, alle circostanze o occasioni o periodi della vita in cui appropriato evitare completamente luso di alcol. Tra le situazioni elencate quelle relative:WHO Framework Policy on Alcohol 2005-2010 alla sicurezza stradale

alla sicurezza nei luoghi di lavoro alla gravidanza allet infantile ed adolescenziale ai luoghi deputati allo sport, agli eventi musicali o comunque di aggregazione giovanile

Sono quelli per cui esistono evidenze di priorit di intervento ai fini della sicurezza e della salute.

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Osservatorio Nazionale Alcol - WHO

Piano nazionale alcol e salute 2007-2009


OBIETTIVO coordinare tutte le attivit di prevenzione e presa in carico dei problemicorrelati allabuso di alcol tra la popolazione COLLABORAZIONE tra Regioni COINVOLGIMENTO di strutture e soggetti del SSN:
dipartimenti delle dipendenze servizi alcologici regionali dipartimenti salute mentale medici di famiglia associazioni di mutuo soccorso e volontariato asl e ospedali mondo della scuola e dello sport sindacati centri ricreativi per anziani forze dellordine imprese del settore Dr RM Limina - Igiene

Le sostanze stupefacenti
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Luoghi di provenienza degli stupefacenti


Eroina

: 93% dallAfghanistan seguito da

Myanmar e Messico
La produzione mondiale di eroina in continua crescita attualmente raggiunge le 8.870 tonnellate
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze 2008 (Oedt). Dr RM Limina - Igiene

Principali flussi di traffico di eroina dallAfghanistan allEuropa

Oedt-2008

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Cocaina: provenienti dalla Colombia per il 61%, dal Per per il 29% e dalla Bolivia per il 10 %. La cocaina prodotta sulle Ande viene poi contrabbandata in Europa attraverso i paesi sudamericani : Brasile, Ecuador, Venezuela; I Caraibi via di transito per Europa. DallAfrica occidentale (Golfo di Guinea, Capo Verde, Guinea-Bissau. Spagna e Portogallo per Europa. DallEuropa orientale (Bulgaria,Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Russia)
La produzione di cocaina mondiale pari a 994 tonnellate di cocaina idrocloride pura.
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Oedt-2008

Cannabis : maggior parte della cannabis in foglie attualmente


disponibile prodotta a livello locale o in altri paesi europei. Nelle Americhe (America settentrionale e America latina) In Africa. Nei Paesi Bassi La produzione mondiale di foglie di cannabis si aggira attorno alle 41 600 tonnellate

Anfetamine e ecstasy: prodotte soprattutto in Europa( Paesi


Bassi, Polonia Belgio, in quantit minori in Estonia, Lituania. Si sta diffondendo nellAmerica settentrionale e nellAsia sudorientale La produzione mondiale nel 2006 stata di 126 tonnellate
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Oedt-2008

Il mercato delle sostanze stimolanti in Europa: la prevalenza relativa della cocaina o delle anfetamine nei sequestri e nelle indagini tra la popolazione e la proporzione di tossicodipendenti in trattamento che segnalano il consumo primario di queste sostanze.

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Oedt-2008

Composti di origine naturale (vegetale) o sintetica che contengono vitamine, principi attivi di estratti vegetali, tra cui i pi diffusi sono: lefedrina la caffeina la taurina Semini hawaiani o messicani, khanna, assenzio ma anche sostanze con propriet allucinogene.
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Droghe furbe: Non perseguite o perseguibili dalla legge

OSSFAD-2008 -ISS

Effetti delle smart drugs


PROMETTONO DI AUMENTARE: le potenzialit cerebrali la capacit di apprendimento e memoria le performance fisiche di fornire effetti psichedelici di visioni sensoriali ed allucinogene particolari, percezioni, sensazioni, emozioni e processi mentali in genere.
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OSSFAD-2008 -ISS

Vendita di stupefacenti online


I negozi online con sede in Europa vendono piu di
200 sostanze : psicoattive naturali semisintetiche sintetiche.

Molti di questi prodotti, classificati come legal highs o herbal highs (droghe legali o vegetali) vengono pubblicizzati come alternative alle sostanze controllate, sebbene il loro status giuridico reale possa variare notevolmente da un paese allaltro.
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Oedt-2008

Ogni anno sul mercato vengono commercializzate, rinvenute e sequestrate nuove sostanze psicoattive e nuovi stupefacenti. Losservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt) incaricato di monitorare ed informare il Consiglio e la Commissione Europea che valutano la nuova sostanza ed eventualmente impongono agli Stati Membri, in un anno di tempo, di includerla nelle sostanze da considerare illegali.

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Oedt-2008

Prezzi rilevati in Europa di alcune sostanze stupefacenti 2006-2007


Eroina brown: oscillato tra i 14,5 euro/gr in
Turchia e i 110 euro/gr in Svezia ( media 3045 euro/gr) Eroina bianca: 27-110 euro/gr Cocaina: 50-75 euro Cannabis: in foglie o resina dai 2 ai 14 euro Ecstasy: 24 euro a pastiglia
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Oedt, 2008

Consumo di stupefacenti
Gli oppiacei sono ancora il problema principale per quanto riguarda il consumo di stupefacenti in Europa. In particolare, secondo il rapporto i singoli Paesi devono adeguare le loro strategie per affrontare il problema dei cambiamenti nel consumo di eroina e degli oppiacei sintetici.

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Oedt-2008

Consumo di stupefacenti
La crescita maggiore riguarda la cocaina.
In alcuni casi locali supera gli oppiacei anche dal punto di vista delle domande di trattamento della tossicodipendenza.

La cannabis rimane la sostanza pi usata in Europa


Dopo anni di grande crescita del consumo, si inizia a osservare una stabilizzazione e, in alcuni Paesi, anche una tendenza alla diminuzione.

La stessa tendenza vale per le anfetamine e lecstasy.


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Oedt-2008

I dati sul consumo di droga in Europa


Popolazione adulta (15-64 anni) Cannabis la droga pi consumata nel mondo: circa 4 milioni di europei la fumano quotidianamente. Cocaina oggi alla portata di tutti i portafogli: sniffata almeno una volta da circa il 4% dei cittadini adulti europei, 12 milioni. Anfetamine, ecstasy e LSD: ognuna delle tre pastiglie vengono ingerite da circa 1 milione di persone ogni mese.
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Oedt-2008

Oppiacei: il consumo pi problematico tra 1 e 6 persone / mille cittadini

Nella maggior parte dei paesi europei leroina la principale sostanza utilizzata (il 60% dei casi) dai soggetti che chiedono aiuto a centri specializzati per la disintossicazione.

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Oedt-2008

Gli smart-shops, che in Italia sono gi circa un centinaio, vendono non solo prodotti di origine naturale e sintetica (capsule contenentiaminoacidi, neurotrasmissori tipo GABA, ecc.) con marchio CE, ma vendono anche prodotti destinati alla coltivazione di piante (soprattutto funghi e canapa) e prodotti accessori destinati ad ottimizzare leffetto derivato dallassunzione di sostanze fumabili (cartine, filtri, pipe, bong, vaporizzatori). I frequentatori degli smartshops appartengono a varie categorie sociali: studenti, che ricercano in questi negozi stimolanti cerebrali dal basso profilo tossicologico per la preparazione degli esami, adulti 40-60enni, soprattutto maschi, che ricercano alcune smart-drugs dalle propriet simil-viagra, e poi i giovani che usano le smart drugs per i loro presunti effetti psichedelici, o semplicemente per curiosit. Gli smart shops propongono lo sballo con prodotti naturali, erboristici, dunque innocui rispetto alle droghe pi comunemente utilizzate per tirarsi su.
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Decessi in Europa per consumo di sostanze stupefacenti


Anno 2005 -2006 15 e i 39 anni: il 3,5% del totale dei decessi dei cittadini europei. Nel 70% dei casi si tratta di oppiacei. Nel 2008 in Europa sono morte, a causa delluso di sostanze stupefacenti circa 8.000 persone. Loverdose stata la causa pi comune di decesso tra i giovani.

Tremila nuovi contagiati da Aids.


Il 40% delle persone che hanno usato droghe per via iniettiva, si sono infettate di Epatite C.
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Oedt-2008

Mortalit nella popolazione adulta (15 -64 anni) correlata ai decessi per consumo di stupefacenti

Fonte: Relazioni nazionali Reitox 2007, dati desunti dai registri nazionali di mortalita o da registri speciali (di medicina legale o della polizia) e da Eurostat.

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Situazione in Italia
Tra i 15 e i 64 anni il 30,3% degli italiani ha fatto uso di droghe illegali nel corso della vita. L a cannabis la droga pi diffusa: nellultimo anno ne ha fatto uso l11,2% della popolazione.

2001 - 2005 aumenta il consumo di cannabis soprattutto: femmine tra i 24 e i 35 anni maschi tra i 35 e i 44 anni. 2003 - 2005 29,3% della popolazione ha fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita. 2003 - 2005 aumentato anche il consumo di cocaina. 6,6% ha assunto cocaina e il 2,5%ecstasy.
Dr RM Limina - Igiene IPSADItalia 2007-2008 ( Italian

Population Survey on Alcool and Drugs)

Consumo di sostanze illegali


Sembra essere spesso guidata da un forte senso di immunit soggettiva che generalmente induce a sottovalutare i pericoli su cui si crede di esercitare un controllo. Riguardo alla familiarit del fenomeno, il contesto del consumo di droghe sembra adattarsi facilmente al cambiamento degli stili di vita e delle mode e sempre pi sembra presentare degli inquietanti aspetti di normalit, soprattutto nel mondo giovanile.
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A questo proposito la diffusione delle cosiddette droghe leggere, quali lecstasy, sembra abbia poco a che fare con il fenomeno della droga/tossicodipendenza convenzionalmente inteso. Infatti queste sostanze sono caratterizzate come droghe di contesto, strettamente legate al riconoscersi e al fare gruppo e producono effetti che appaiono in sintonia con alcuni registri culturali del nostro tempo (produttivit, efficienza, velocit)

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Gatti RC, 1998; Barba C, 2006; Santi M et al, 1999

Percezione del rischio in Italia per uso di stupefacenti


84,6% disapprova luso di qualsiasi sostanza illegale 89,8%percepisce il rischio del farne uso
98% degli italiani considera leroina come la pi rischiosa fra le droghe percepita come dannosa per la salute

dal 90% al 95% delle persone percepiscono i rischi della cocaina dal 94% al 96% ne biasimano luso.

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IPSADItalia 2007-2008

Percezione del rischio in Italia per uso di stupefacenti nella popolazione scolarizzata tra i 15 e i 19 anni di et.
Emerge una sostanziale stabilit negli anni per ci che riguarda la percezione dei rischi e la disapprovazione delluso di cocaina, eroina e cannabis. In particolare, per cocaina e cannabis, non si osservano differenze sostanziali nel giudizio tra le classi det.

Diverso invece il giudizio sulluso di cannabis che viene maggiormente tollerato e considerato meno rischioso al crescere dellet.
IPSADItalia 2007-2008

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Sono le donne ad evidenziare posizioni pi oppositive sia per la disapprovazione che alla percezione dei rischi. Lopinione pubblica inoltre si orienta verso posizioni sempre pi protettive al crescere dellet dei rispondenti.
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USO DI DROGHE ILLEGALI


Si tratta di una popolazione nascosta. Vi sono numerosi tentativi di stimare la dimensione delluso nellanno, nessuno soddisfacente. Eroina Utenti servizi tossicodipendenze al 2006: ca. 121 000 Stime indirette (cattura ricattura etc): 0.5-0.9% di attuali utilizzatori Indagini campionarie (IPSAD 2007-2008): 0.3% Survey scolastiche (ESPAD 2007): 1.4% Cocaina: Utenti servizi tossicodipendenze al 2006: ca. 24 000 Indagini campionarie (IPSAD 2007-2008): 2.2% Survey scolastiche (ESPAD 2007): 4.2% Cannabis: Utenti servizi tossicodipendenze al 2006: ca. 16000 Indagini campionarie (IPSAD 2007-2008): 14.0% Survey scolastiche (ESPAD 2007): 23%
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Diffusione delluso di sostanze psicoattive illegali


Quattro categorie descrittive del consumo:

consumo frequente (10 o pi volte nel corso degli ultimi 30 giorni) consumo negli ultimi 30 giorni (1 o pi volte nel corso degli ultimi 30 giorni) negli ultimi 12 mesi (1 o pi volte nel corso degli ultimi 12 mesi) consumo nella vita (1 o pi volte nel corso della vita).
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IPSADItalia 2007-2008

Indagini IPSAD Osdt 2001-2008


Eroina:
Consumo stabile negli ultimi 4 anni dopo una flessione negli anni precedenti

Cocaina:
Arresto della crescita in tutte le classi di et e nei due generi

Cannabis:
Crescita del consumo

Stimolanti e allucinogeni:
Stabile il consumo

0.3% 2.2% 14% 0.7% (3persone/1000) (2 persone/1000) (140 persone/1000) (7 persone/1000) Negli ultimi 12 mesi Negli ultimi 12 mesi Negli ultimi 12 mesi Negli ultimi 12 mesi

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EROINA Da tenere sotto osservazione i consumi tra i maschi con et compresa tra i 15 ed i34 anni che aumentano significativamente. POLIASSUNTORI Aumenta il numero di soggetti che fa contemporaneamente uso di pi sostanze illegali, con lindicazione che ad adottare tale comportamento sono essenzialmente i soggetti che fanno uso di cocaina.

Il 76% della popolazione intervistata che riferisce luso di cocaina, riferisce anche luso di altre sostanze illegali nei 12 mesi precedenti allintervista.
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Perch ci si droga
Per noia Per irrequietezza Per senso di inadeguatezza Per solitudine

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Perch ci si droga
Perch manca un substrato socioculturale favorevole alla prevenzione dei fenomeni di abuso e di dipendenza Il concetto di cittadino finisce per equivalere a quello di consumatore: un consumatore atipico che crede di essere consapevole e sa scegliere ci che vuole. Il tutto ci richiama ad una regola fondamentale: siamo dei consumatori abbiamo dei bisogni
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Gatti 2007

Marketing della droga


Ha compreso come trasformando le sostanze dabuso in beni di consumo sia possibile trovare un mercato estremamente recettivo. La droga diventata perci un prodotto da vendere insieme ad altri prodotti a persone normali che lacquistano consapevolmente. Siamo infatti culturalmente indifesi rispetto alla generazione di bisogni che fanno parte di modelli comportamentali complessi
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Gatti 2007

Acquistiamo prodotti compositi e complessi lo sballo piacevole ladrenalina la performance o il suo mantenimento il relax linterattivit positiva Non si compra pi la singola sostanza,ma il suo significato,la possibilit di entrare da protagonisti,in un modello diverso e desiderato di cui si attori o conduttori.
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Gatti 2007

Gli effetti della droga sul sistema nervoso

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Danni cerebrali diretti


Le droghe agiscono a livello: Dei lobi prefrontali Ippocampo Amigdala
Comportamenti irrazionali e non correlati allambiente circostante

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Danni cerebrali indiretti


Sullapparato cardiovascolare
IMA Ictus

Dopo ogni assunzione aumento della P.A con danni vascolari

Acuti: Ictus Incidenza: 24/100.000 Inc. pop.generale 0,2/100.000 Cronici (permanenti e irreversibili): atrofia cerebrale (morte cellulare) Alterata memoria in maniera irreversibile

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Sintomi correlati alluso di sostanze stupefacenti


Aumento del neurotrasmettitore glutammato: Risvegli notturni Psicosi Perdita del controllo delle pulsioni Vasculopatie Epilessia Ictus Disturbi dellumore (depressione, disforia)
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FINE

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