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SABATO 28 FEBBRAIO 2004

LA REPUBBLICA 33

DIARIO
di

ANTROPOLOGIA DI UN FENOMENO DI MASSA


Il Festival di Sanremo il trionfo del canoro ma che cosa si nasconde sotto linnocente e banale mix di musica e parole?

(segue dalla prima pagina)

a sar altrettanto vero che alla fine ci fanno compagnia solo le Pausini e i Ramazzotti? E allora come la mettiamo con la lirica di Bob Dylan, i giorni di Woodstock, il rock estremista, la canzone politica, linsurrezione no future dei punk? Non sar che alla fine ci aspetta un compito revisionista anche sulla musica leggera? Se restiamo in Italia e ci concentriamo sulla musica di consumo, quella che fa i conti con lindustria e il mercato, viene voglia di sostenere una interpretazione non proprio standard. Cio non la linea battuta da pionieri come Gianni Borgna, che con i suoi libri si dannato per dimostrare che nel potere abietto della canzone (Pier Paolo Pasolini) si realizza un rispecchiamento della mutazione sociale, e che insomma la grande evasione di Sanremo un riflesso della grande trasformazione dalla fine dei Cinquanta in avanti. Rovesciamo lo schema: le canzoni non si limitano a rispecchiare. Mina, Adriano Celentano, Domenico Modugno, Gino Paoli non sono semplici sensori di qualcosa che cambia. Unipotesi possibile che alcune canzoni, certe tendenze, qualche autore, sono degli acceleratori della trasformazione. Non rappresentano il cambiamento, lo determinano. Quando nel 1963 Gino Paoli sfonda con Sapore di sale, non riproduce soltanto unevoluzione dei comportamenti erotici degli italiani: fornisce anche un manuale, un nuovo galateo dei rapporti fra uomini e donne. Spiega al pubblico che un bacio a labbra salate, la fisicit dellamore, addirittura il contatto con la pelle, costituiscono la perfetta normalit di un incontro estivo su una spiaggia. Gli intellettuali potevano apprezzare Laura Betti che cantava le strofette di Arbasino, Ossigenarsi a Taranto stato il primo errore, oppure un amore di Franco Fortini, consumato nellhinterland al riparo di vetri appannati. I pi politicizzati, Per i morti di Reggio Emilia di Fausto Amodei, il Cantacronache, le tammurriate della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Ma al popolo del juke-box, ai giovani del boom, il cantautore Paoli offriva un discorso amoroso che dissolveva le ipocrisie, e che sanzionava lassoluta praticabilit del fare lamore, senza nemmeno il bisogno di un innamoramento e di giuramenti che giustificassero lo strappo rispetto ai tab. Cera gi stato lo sgarro generazionale e comportamentale di

VOLARE
Con Nel blu dipinto di blu Domenico Modugno vinse il Festival del 1958

ANZONETTE Quellavogliadieducazionesentimentale
EDMONDO BERSELLI
Mina e Celentano, che avevano trasferito lAmerica in Italia soprattutto sul piano di una gestualit teppistica, un dinamismo sfrontato, un look giovanilista che faceva a pezzi il perbenismo del cantante confidenziale. Come scrisse pi tardi il cantautore dellautonomia Gianfranco Manfredi, mentre per interpreti convenzionali come Tonina Torrielli lamore era una quieta faccenda domestica, per Mina la stessa canzone (Tua), strillata da urlatrice, diventava una scopatina leggera, disimpegnata, senza spasimi e senza ingorghi emotivi. Non c solo il paradigma amoroso. Arrivati sulla scia dei Beatles e dei Rolling Stones allet del beat, dei complessi, delle chitarre e delle batterie, i produttori di musica nostrana avrebbero poi fiutato tutte le mode e tutte le proteste. Cera qualcosa nellaria, come avrebbe detto uno protagonisti degli

NICK HORNBY COSA venuta prima la musica o la sofferenza? Ascoltavo la musica perch soffrivo? O soffrivo perch ascoltavo la musica? Sono tutti quei dischi che rendono malinconici? La gente si preoccupa perch i ragazzini giocano con le rami, perch gli adolescenti guardano film violenti; c la paura che nei giovani finisca per imporsi una specie di cultura della violenza. Nessuno si preoccupa dei ragazzini che ascoltano migliaia di canzoni migliaia, letteralmente che parlano di cuori spezzati, e di abbandoni e sofferenza e perdita. le persone pi infelici che conosco, dico in senso amoroso, sono anche quelle pazze per la musica pop; e non sono sicuro che la musica pop sia stata la causa della loro infelicit, ma so per certo che sono persone che hanno ascoltato canzoni tristi pi a lungo di quanto non siano durate le loro tristi storie.

CANZONETTE.

anni Sessanta, Shell Shapiro, la voce dei Rokes, che preludeva alle rivoluzioni, al Sessantotto, reinterpretava la protesta in chiave forse provinciale ma offrendo parole e ritmi per un impeto istintivo e collettivo, per dire noi (che colpa abbiamo noi, e se noi non siamo come voi una ragione forse c). In questo intreccio di mercato, di mestiere e di creativit, varrebbe anche la pena di chiedersi chi abbia avuto un ruolo sociopolitico pi incisivo: i cantautori, gli impegnati, o i trafficoni della rima e del sound? Guccini, De Andr, De Gregori, oppure leducazione sentimentale scandita dai versi di Mogol? Il giorno dopo la scomparsa di Lucio Battisti, Ernesto Galli della Loggia, sulla Stampa, scrisse che le sue canzoni avevano interpretato il mutare dei rapporti fra i sessi, offrendo un lessico per parlare damore nella societ che si modernizza. Ora, fuori dubbio che varie generazioni si sono educate al sentimento della politica grazie allanticonformismo talora esplicito e talora un po fumoso dei cantautori. Si risente ancora nellaria il canto anarchico di De Andr, con i suoi ladri, puttane, impiccati, morti per amore e destino. Ma se dobbiamo individuare quali sono gli slogan cantati che hanno accompagnato le nottate pulsanti in discoteca, si staglia con violenza pi immediata e riconoscibile il nichilismo ludico di Vasco Rossi, vita spericolata, sballi, amori bruciati nella realt della vita e non intasati dalla letteratura. Oppure il romanticismo padano di Luciano Ligabue, certe notti la macchina calda e dove ti porta lo decide lei, fino alla sociologia on the road della provincia lombarda di Max Pezzali, si parva licet, con le sue storie di bar, immense compagnie di quartiere, ideologie pallonare, codici estetici modaioli (con limperdibile prescrizione serale di un body a balconcino che ti tiene su un seno che cos non si era mai visto prima). Una delle prove pi palesi della funzione prescrittiva delle canzonette offerta dal successo perdurante del revival e dai tormentoni della nostalgia in tv: il che fa pensare che a distanza di anni gran parte della dedizione obbligata ai miti e agli emblemi dellimpegno ha ceduto il passo a quelle sciocche canzoni, damore o di speranza, di disperazione o di euforia, che hanno modellato dei pezzi di esistenza, e hanno insegnato a maneggiare quelle che tu chiamale se vuoi emozioni.

La musica di consumo, il cambio dei generi e lindustria culturale

Certe canzoni o certe tendenze musicali hanno agito da grande trasformazione sociale

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DIARIO

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LE TAPPE PRINCIPALI

LA CANZONE NAPOLETANA 800 La canzone napoletana un prodotto popolare ma colto, opera di scrittori e musicisti di estrazione accademica, come Di Giacomo (Marechiare, Era de Maggio) o Capurro (O sole mio)

IL BLUES ANNI 20 Il blues ha influenzato tutta la musica popolare americana, dal Rhythm & blues, al soul, al rock. Lo stile di canto dei neri arriva al successo negli anni 20 con cantanti come Ma Rainey e Bessie Smith

LA CHANSON FRANCESE ANNI 40 Edith Piaf la figura di raccordo tra la canzone classica francese e la successiva generazione degli chansonnier (Yves Montand, Charles Aznavour, Leo Ferr)

INTERVISTA A FRANCO BATTIATO/ IL DESTINO DELLA MUSICA LEGGERA

LE CANZONI STUPIDE CHE RUBANO LANIMA


ERNESTO ASSANTE
ranco Battiato un autore di canzoni. Canzoni popolari, non c dubbio, ma anche brani raffinati e particolari, cos come brani destinati al divertimento e alla leggerezza. Lui, larte della canzonetta la conosce bene. Si, la conosco, dice lui e sinceramente ho trovato sempre insopportabile chi dice che la musica leggera valida solo se parla di cose futili, come chi dice che deve essere fatta solo da autori. In una canzone c molto di pi, ci pu essere un epoca, un sentimento. Basta pensare a Nino Rota con Otto e m e z z o : quello che ha scritto non pi un bel motivetto, ha imprigionato il costume di un popolo in un momento storico, come una macchina fotografica e lo ha racchiuso in una melodia. Lei ha fatto un percorso particolare, partito dalla vittoria al premio Stockhausen, passato per la performing art, per lelettronica, per approdare alla canzone... E lapprodo alla canzone lo considero tuttora una conquista. Larte come un albero, ha tanti rami. Chi appartiene a un ramo crede che quello sia lalbero intero, ma si sbaglia. E cos vale per la canzone: la canzone dautore un ramo, poi ci sono molti altri tipi di canzone. E a volte una canzoncina leggera molto pi profonda di un tema dimpegno. Limpegno quando buono, quando vero, non ha problemi di pesantezze, di noia. Le faccio un esempio: in questi tempi, lavorando per il mio prossimo film, ho fatto un grande lavoro di ricerca che mi ha portato a scoprire compositori minori tra il 500 e l800. Ho scoperto nomi sconosciuti, compositori notevolissimi, magari un lituano o un compositore dellest coevo di Mozart o altri, musicisti che utilizzer nel mio prossimo film. Bene, questi musicisti hanno un descrittivismo cos leggero, sganciato dalla pesantezza ideologica di un Wagner, che li fa essere in questo momento, per me, migliori. Ho fatto un disco come Fleur proprio perch quando ti prendi troppo sul serio ogni cosa diventa un masso. Truffaut in La signora della porta accanto fa dire ad uno dei suoi personaggi: Le canzoni sono stupide. Pi sono stupide, pi sono vere. E un affermazione che ha un senso, per lei? Ha un forte senso, pur ringraziando e inchinandoci davanti alla scienza, il nostro mondo governato ancora da misteri insondabili. Quindi succede a volte che attraverso una canzone stupida passino segnali sotterranei importanti, che hanno, se mi si passa lesagerazione, un valore esoterico,

I LIBRI
MANLIO SGALAMBRO Teoria della canzone, Bompiani 1997 GIANNI BORGNA Storia della canzone italiana, Mondadori 1996 T.W. ADORNO Introduzione alla sociologia della musica, Einaudi 1971 L. COVERI (A CURA DI) Parole in musica. Lingua e poesia nella canzone dautore italiana, Interlinea 1996 M. INNOCENTI Parlami damore Mari, Mursia 1998 FELICE LIPERI Storia della canzone italiana, Ed. Rai-Eri 1999 STEFANO PIVATO La storia leggera. Luso pubblico della storia nella canzone italiana, il Mulino 2002 PAOLO JACHIA La canzone dautore italiana. Avventure della parola cantata, Feltrinelli 1998 WOLF BIERMAN Canzone privata, canzone politica, Donzelli 1996 NICK HORNBY 31 canzoni, Guanda 2003

LE IMMAGINI
Le copertine di dischi degli anni 60 riprodotte qui sottosono tratte dal libro 100 dischi doro, di Fernando Fratarcangeli, Coniglio editore. Le altre immagini del sillabario sono copertine di spartiti di canzoni famose che hanno partecipato alla competizione canora di Sanremo e, in basso, un manifesto del Festival

che operano sullinconscio collettivo, che riescono ad aggregare. Ma accade, quasi sempre, per caso, al di la della volont dellautore. Non c un procedimento scientifico. Anzi, personalmente non sono cos favorevole alla canzone popolare come metodo: voglio dire che si pensa che sia valido il sillogismo che la canzone popolare sia a favore del popolo, ed invece a volte accondiscendendo ai bassi istinti si crea un danno superiore, non si affatto a favore del popolo. Ci sono anche le canzoni impegnate. Bisogna avere un grande so-

spetto per le canzoni che ingaggiano motti per combattere il padrone o chi vuoi tu. Io ho sempre avuto grandi dubbi sulla canzone politica. Lei di canzoni popolari ne ha scritte molte. Lo ha fatto soprattutto per divertimento? Tutto il mio periodo di successo popolare nascondeva questo desiderio spudoratamente ludico. Cucurucucu, ad esempio, lho fatta in due minuti, era un parafrasi di una canzone celeberrima. Certo, anche in questi casi cerchi di mettere dentro cose di un certo spessore, o che almeno io ho considerato tali. Ma non trovo

ci sia nulla di male nel volersi divertire, anzi. Se vogliamo essere larghi, tutte le canzoni etniche hanno questa natura ludica, hanno lobbiettivo di spingere alla danza, allaggregazione, alla festa. E ancora vero che le canzonette, al di la della loro qualit, raccontano il loro tempo? Non c dubbio, le canzonette raccontano il loro tempo, un equazione matematica. Per bisogna distinguere tra canzoni vere e canzoni false. Noi abbiamo migliaia di esempi di canzoni assolutamente inutili, che non hanno niente dentro e hanno un grande successo perch il loro autore che piace. Quando un autore riesce ad avere una relazione forte con il pubblico lui che conta, pi delle sue canzoni. E importante, quindi, se si lascia con la moglie o lei gli fa le corna, sono fattori determinanti alla riuscita, al successo, alla popolarit. Questo, spesso, pi vero nello star system americano che in Italia I personaggi americani hanno un successo extraterritoriale e i loro comportamenti sono rilevanti pi della musica che fanno. Esprimono indipendenza, mancanza di limiti, si credono liberi, si vestono in un certo modo, si muovono con gesti particolari, stabiliscono parametri di appannaggio sessuale, e promuovono tutto

CLASSIFICA
Con Papaveri e papere Nilla Pizzi si classific seconda al Festival del 1952, che vinse per con un altro brano, Vola Colomba

questo al di sopra della musica stessa. Ogni tanto vedo i videoclip, per documentarmi, e vedo, ad esempio, la grande star che si comporta come se fosse bellissima, e invece bruttina, si veste malissimo e c chi le palpa il culo, terribile. Io credo che avendo un minimo di seriet sarebbe saggio mettere dei limiti. Voglio dire che come non puoi andare in strada a schiaffeggiare uno che ti sta antipatico, come non puoi permetterti di fare tutto quello che ti pare, c bisogno di regole anche in queste cose. Ci sono gesti che sono segno di depravazione, come quelli dei rappers:

MARCEL PROUST

PARLA GIULIO GIORELLO/ NON SONO SOLO CANZONETTE

Un certo ritornello insopportabile, che ogni orecchio ben educato rifiuta di ascoltare, ha accolto in s il tesoro di migliaia di anime, conserva il segreto di migliaia di vite
I piaceri e i giorni 1896

IL PICCOLO MIRACOLO DELLA BANALIT CHE AMIAMO


ANTONIO GNOLI
l filosofo della scienza Giulio Giorello le canzonette piacciono molto. Adora i canti partigiani, quelli degli esuli politici, le canzoni di Caterina Caselli. Tanto per fare dei nomi. Sono le compagne delle nostre piccole odissee, dice. Io per esempio le ascolto soprattutto alla radio, le canticchio sotto la doccia, in macchina. Sono la sublime banalit della nostra esistenza. Lo scopo di una canzonetta restituirci uno stato danimo, comunicarci in modo semplice che cosa siamo. Esse fanno della nostra vita un tessuto particolarmente coerente. Consentono alle nostre esperienze completamente dissociate di stare bene insieme. Ci danno a volte la traccia di un ricordo, colorano la nostra nostalgia, sollecitano desideri di conciliazione con il mondo. Non c praticamente civilt in cui il senso immediato della musica non sia prima o poi venuto alla luce. Viviamo an-

GILLES DELEUZE

La canzone stessa gi un salto: salta dal caos a un principio dordine nel caos, e rischia di smembrarsi ad ogni istante. C sempre una sonorit nel filo di Arianna. O il canto dOrfeo
Sul ritornello 1997

che attraverso la musica. A volte per la musica. Apparentemente una canzonetta non ci rivela verit profonde e ci accompagna dolcemente sulle superfici della psiche. Talvolta la nota di una canzone fa scoccare risonanze profonde: o un passato che torna o un futuro che si avvicina, oppure un presente che immaginiamo diverso da quello che viviamo. La canzonetta vive di ripetizione. Non solo il ritornello che si ripete. I nostri atti si ripetono, sono spesso scontati. Non richiedono una puntuale coscienza del loro svolgersi. Una canzone li pu rendere meno ovvi, meno pesanti, meno noiosi. E poi c il riascolto. Quante volte riascoltiamo un motivo? E quante volte lo cantiamo? La ripetizione ci d la sicurezza del gi noto, ci fa assaporare la dolcezza della parola che conosciamo. come sentirsi a casa. Non irrilevante che le canzonette parlino soprattutto damore.

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ROCK E POP ANNI 50 E 60 Con Elvis Presley il rhythm & blues nero si diffonde tra il ricco pubblico bianco: il boom del rock and roll. Poi, negli anni 60, i britannici Beatles diventeranno un fenomeno su scala planetaria

LA PROTESTA E I CANTATUTORI Con i folksinger, e poi con Bob Dylan e Joan Baez, si inaugura negli Usa la stagione del canto di protesta. In Italia, sempre negli anni 60, nasce la grande stagione dei cantatutori

IL RAP ANNI 70-80 Nato sul finire degli anni 70 lo stile musicale degli afroamericani statunitensi, elemento centrale della cultura hip-hop urbana nera. Il rap ha influenzato tutta la musica popolare contemporanea

SE UNA VITA IMITA I VERSI DI UN CANTAUTORE

LUOMO CHE CREDEVA DI ESSERE LUCIO BATTISTI


GABRIELE ROMAGNOLI
o conosciuto un uomo che credeva di vivere nelle canzoni di Lucio Battisti. O, meglio, lui credeva che le canzoni di Lucio Battisti fossero la sua vita. Liberamente ispirate alla sua vita, come si legge allinizio di qualche film (ma non nei dischi in questione). Aldo, cos si chiamava, sosteneva di essere stato amico di Lucio fin dallinfanzia, di averlo messo a parte di ogni confidenza, senza vocali e senza consonanti, senza nascondersi, manifestandosi. Prime emozioni: amore, gelosia, amor di borghesia; illusioni (non questione di cellule, ma della scelta che si fa, la mia di non vivere a met, io, comunque io, comunque vada, sia molto in alto, che nella strada) e intime convinzioni (se vero o no che credo in Dio). Insieme, facevano grandiosi progetti: nel libro dellavvenire salavano le parole e le figure. Lucio, diceva lui, prendeva appunti, seriamente, strimpellava due accordi, annuiva, poi andava da Mogol, gli spiegava la situazione, quello arronzava e, di l a tre mesi, usciva un album che raccontava una nuova stagione della vita di Aldo. E lintellighentsia gi a discutere se era di destra o di sinistra. Anche dopo la fuga dal mondo di Lucio, assicurava Aldo, si erano tenuti in contatto. Lui, raccontava, era lunico ammesso nel rifugio segreto, che mai svel. Continuava ad aggiornarlo e Lucio a prendere appunti. Lunica differenza era che, alla fine, poi convocava Panella e quello, invece di comporre, scomponeva, cosicch Aldo riconosceva la sua vita s, ma come linterprete di un film dopoch la pellicola passata nella sala montaggio di un cieco. Aldo aveva delusioni amorose a catena. Conosceva una ragazza e subito le giurava:

GLI AUTORI
Franco Battiato, musicista e cantante nei suoi dischi intitolati Fleurs ha riproposto vecchie canzoni di successo. Edmondo Berselli direttore della rivista Il Mulino. Giulio Giorello filosofo della scienza. Il brano di Nick Hornby che appare nel Sillabario tratto da Alta Fedelt, edito da Guanda.

quello che chiama la sua agenzia Assassini Spa, laltro che porta sempre la pistola. Non si incrimina, qui, la canzone, che sganciata da questi modelli che pu essere anche carina, ma i personaggi che la promuovono. E come quando vedi Schwarzenegger: che davvero un gran fascista, lo si poteva gi capire dai suoi film, dove esercitava gi la sua idea di sopraffazione, non era divertimento, non era un muscoloso buono. Anche il rap figlio dei tempi E vero, tutto cambia, non si pu fermare niente. Seguiamo tutti gli stessi modelli, a Catania

o a Lucca o in Giappone, i ragazzi sono tutti vestiti allo stesso modo e cantano le stesse canzoni, non sai pi dove sei, sono in pochi a urlare la loro diversit in un epoca di globalizzazione cieca. Ma allo stesso tempo unepoca meravigliosa, al di la dei problemi e dei pericoli che pone, proprio per le grandi possibilit che ti mette a disposizione. Ad esempio ti metti a lavorare in Internet e trovi qualsiasi cosa, hai voglia di leggere qualcosa di interessante, non ti va di prendere un libro e trovi articoli di Gaston Bachelard, e scopri cosa pensa questo filosofo....

Non sar unavventura. Dopo una notte damore, dolcemente stanco come un medico che ha operato fino al mattino, la svegliava porgendole fiori rosa, fiori di pesco e proclamando: Ora che questavventura sta diventando una cosa vera, spero tanto tu sia sincera. Allora di pranzo la portava al mercato e le chiedeva di diventare sua moglie. Lei lo guardava a occhi sbarrati. Lui pensava: Non vorrei aver sbagliato la mia spesa, o la mia sposa. Quando lei, incerta, balbettava: Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi, lui, deluso, sentenziava: Un affetto non si prova, sindossa direttamen-

SPARTITO
Lo spartito di Vecchio scarpone, canzone di gusto nostalgico che partecip a Sanremo nel 1953

THEODOR W. ADORNO
Il manifesto della scorsa edizione del Festival della Canzone Italiana, dizione ufficiale della pi famosa competizione musicale italiana

Amori che finiscono o che nascono; amori contrastati o furtivi, amori sovrastati dalla passione, o dalla gelosia. Il repertorio ampio, direi quasi infinito, ma gli strati di pelle che lo compongono sono quattro o cinque in tutto: la lontananza, la fuga, laltra o laltro minaccioso che irrompe nel rapporto di coppia e crea spaccature insanabili, la sostituzione, ossia immaginarsi che ne della nostra vita senza pi lei o lui. Tutto governato dalla nostalgia. qualche volta dallironia. Meglio se beffarda. La canzonetta unesperienza sociale. La si possiede singolarmente o in grup-

po. La cantiamo in casa o allosteria. Restituirla con il ritmo giusto, con le parole giuste, con la giusta atmosfera - in una parola con intonazione corretta - suscita ammirazione in chi ascolta. Non so se esistono canzoni intelligenti e sceme. probabile di s. Ma non su questo piano che passa la differenza fondamentale. Parole che recitate fanno rabbrividire, messe su un sottofondo musicale cambiano il respiro e la qualit. un piccolo miracolo estetico, di una estetica di massa, dal quale mi difficile staccarmi. Fra tutte le canzoni, personalmente amo quelle che cantavano gli esuli politici, i perseguitati. Hanno il giusto tasso di retorica e in passato hanno aiutato a creare coesione. La musica in generale coesione e identit di un popolo. Prima della canzonetta, questo ruolo stato svolto dal melodramma.

La funzione pi importante della musica di consumo forse tacitare il dolore nel pieno delle mediazioni universali, quasi che si vivesse ancora guardandosi negli occhi
Introduzione alla sociologia della musica 1971

HANIF KUREISHI

Sorseggiavo un t speziato e passavo la notte ad ascoltare dischi. Era facile trovare nei negozi di High Street la musica che ti piaceva. Queste notti ero in un mondo diverso
Il Buddha delle periferie 1990

te, e continuava a camminare lasciandola attrice di ieri. A Aldo non importava se programmare una vita in un giorno vuol dire morire quel giorno con te. La notte successiva si avviava a ripetere lo schema con unaltra, dicendosi: A questora, cosa vuoi, mi va bene pure lei. Giocavamo a pallone, ma era il solito scarpone. Lavorava poco, il suo vecchio editore lha sempre fatto arrabbiare. Si rese antipatico, sempre meglio che ipocrita, ma le sue parole diventarono coltelli, supposizioni folli. Quando prese a pugni un uomo solo perch era stato un po scortese nacque lesigenza di sfuggirsi, per non ferirsi di pi. Aveva, nella mente i suoi tarli. Cercai di parlargli di scuoterlo dalla sue fantasie, ma riuscii solo a dirgli: Vedevi necessario che quanto vai inventando oggi non te lo ritrovassi sempre vivido tra i piedi tale e quale esatto nel reale con i particolari talmente precisi un domani da non credere che i fatti siano intrisi di te cos profondamente. Si fece un pianto, lacrimoni come lenzuola, poi si riprese, coi sorrisi fece croquettes. Lucio se n andato disse anchio non ho pi senso. E savvi verso il suo ornamentale destino: sul predellino sal sapendo che durano soltanto i finali. Preoccupato, dopo qualche tempo andai a cercarlo allindirizzo a cui mi aveva detto di abitare. Cera ununica porta, nessuna targa al campanello. Mi apr una donna anziana, la madre immaginai: indossava il suo vestito pi bello, quello nero con i fiori non ancora appassiti. Alle sue spalle un uomo sensibile: portava perfino calzoni dai risvolti umani. Il padre, pensai. Mi dissero che il figlio se nera andato. Dove? La madre mise il dito sullatlante, lindice come un pulsante, accese una nazione in cui, mi sa, a quellora era piena notte o molto nuvoloso. Raccont che non avrebbero mai voluto un altro bambino, un arrivato costruttore, un presidente da onorare, un uomo comunque da invidiare. Stavo per andarmene perplesso. Di vostro figlio non ho mai saputo neppure il cognome: era Aldo Ponche o Punch?. Il padre sorrise: N luno n laltro e neppure Aldo. Aveva un nome molto bello, molto illeso che se lo ricordo si apre un fico, gelosamente arreso se lo dico. Per cui i nomi se li inventava: stato Tristo Fato, Quinto Grado, Erminio Pasta e Pio Semi, Facoffi Borza e Aldo Ponche o Punch, ma nessuno di loro. Erano soltanto i suoi immaginari, equivoci amici. Quelli veri eravate lei e il ragazzo con la chitarra. Quale ragazzo?. Uno che veniva a trovarlo da quando erano piccoli. A un certo punto aveva una testa come un cespuglio, poi si tagli i capelli e ingrass. Scomparivano di l, in camera, li sentivo strimpellare e ridere. Un giorno ho chiesto a mio figlio: ma cosa sei, un artista?. E cosa le rispose? Lartista non sono io, sono il suo fumista. Il vero nella memoria e nella fantasia.

I FILM
IL CANTANTE DI JAZZ Un ragazzo ebreo, figlio di un cantore di sinagoga, sogna di diventare cantante di jazz. E ci riuscir. Il primo film sonoro della storia del cinema con Al Jolson, regia di Alan Crosland, del 1927 LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO L amour fou tra due ex amanti che si ritrovano casualmente vicini di casa, scandito dai testi di alcune canzoni damore. Di Franois Truffaut, con Gerard Depardieu e Fanny Ardant. Del 1981 STRAZIAMI MA DI BACI SAZIAMI Lamore contrastato fra due giovani di provincia che si sono dichiarati leggendosi testi di canzonette di successo. Regia di Dino Risi, con Nino Manfredi, Ugo Tognazzi e Pamela Tiffin. Del 1968 PAROLE, PAROLE, PAROLE Commedia sentimentale e degli equivoci. Con canzoni famose che irrompono nei dialoghi fra i personaggi ma con le voci originali dei cantanti. Del 1997, di Alain Resnais, con Sabine Azema

CONTIENE

Fondatore Eugenio Scalfari

Direttore Ezio Mauro

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40228

Anno 29 - Numero 50

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sabato 28 febbraio 2004


1,40); Regno Unito Lst. 1,30; Rep. Ceca Kc 56; Slovenia Sit. 280; Spagna 1,20 (Canarie 1,40); Svezia Kr. 15; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,5 (con il Venerd Fr. 2,80); Ungheria Ft. 350; U.S.A $ 1. Concessionaria di pubblicit: A. MANZONI & C. Milano - via Nervesa 21, tel. 02/574941

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I pm: perquisizioni necessarie. Il premier torna ad accusare la Prima Repubblica infiltrata nelle istituzioni. Casini la difende

Ritoccata al rialzo (2,4%)

Calcio,lattaccodiBerlusconi
Si va a uno Stato di polizia. Ecco le carte sui bilanci in nero
Interviene DAlema. Interrogato Volpe

LIstat si corregge linflazione sale ancora

Telekom ora fuori i mandanti

ROMA Il giorno dopo le perquisizioni a tappeto che hanno scosso il mondo del calcio italiano, interviene Silvio Berlusconi che attacca: unoperazione strana, si va allegramente verso uno Stato di polizia. Poi torna ad accusare le infiltrazioni della Prima repubblica nelle istituzioni. Sul fronte delle indagini, ecco le carte che svelano i bilanci in nero dei club. I pm dicono: Perquisizioni motivate. BIANCHI, VINCI e ZUNINO ALLE PAGINE 2, 3 e 4

Dopo la vittoria allAssolombarda resta lunico candidato alla presidenza

Confindustria, Tognana si ritira via libera a Montezemolo

IL GIOCO POPULISTA DEL CAVALIERE


MASSIMO GIANNINI
ONO passati appena una decina di giorni dallinizio della campagna presidenziale di Berlusconi, in vista delle europee e delle amministrative di giugno, e limpetuosa marcia del premier ha gi lasciato sul campo una cospicua quantit di macerie. La forza devastante della sua comunicazione politica cresce in misura inversamente proporzionale alla debolezza deprimente della sua azione di governo. Per recuperare consensi, non pu rivolgersi alla testa degli elettori delusi, che non ci cascherebbero: gli aveva promesso meno tasse e pi ricchezza, gli ha portato laumento dei tributi locali e la recessione. SEGUE A PAGINA 15

In Europa calo all1,6%, ai minimi da 4 anni. Palazzo Chigi: colpa delleuro


Luca Cordero di Montezemolo TROPEA ALLE PAGINE 10 e 11

GRION A PAGINA 25

Confermato Bonomi (Lega) alla presidenza. Il neo-ad: Subito il nuovo piano di salvataggio
La Commissione Telekom

LINTERVISTA

CompromessosullAlitaliaincrisi
Tocca a Zanichelli. Mengozzi: Bisognava privatizzare
Faccia a faccia tra i due candidati alla vigilia del supermarted elettorale

Il ministro dellInterno Pisanu

ROMA Massimo DAlema interviene sul caso Telekom: stata una calunnia costruita, e chiede che ora vengano trovati i mandanti. Ed tutto il centrosinistra a ripetere la richiesta di azzeramento della Commissione dinchiesta. Ma il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha dichiarato: Le commissioni hanno una particolare autonomia, ma non vanno strumentalizzate a fini politici. Intanto lungo interrogatorio in carcere per il faccendiere Volpe. GIUSTETTI e JERKOV ALLE PAGINE 6 e 7

Non servono gli sceriffi sugli aerei

Anche la maggioranza si spacca

La Lega critica il Papa Inquietanti le sue frasi in romanesco


LA ROCCA e POLITI A PAGINA 4
John Kerry e John Edwards

Duello finale Kerry-Edwards A Siamo noi la coppia ideale per battere Bush
ALBERTO FLORES DARCAIS A PAGINA 17

IL DECLINO CHE LASCIA IL PAESE SENZA ALI


FEDERICO RAMPINI

BITO in California: da due anni e mezzo non ci son pi voli diretti per lItalia, da San Francisco e Los Angeles. Due settimane fa ero a Shanghai e per andare a Milano ho dovuto fare scalo a Parigi volando con Air France. Cina e California son due centri della nuova economia globale: il Paese pi popoloso del mondo e con la pi forte crescita del Pil; lo Stato americano con la massima concentrazione di tecnologie avanzate. Sono destinazioni lontane e scomode per glitaliani, mentre hanno collegamenti diretti e veloci con Londra, Parigi, Francoforte, perfino Amsterdam (scalo dun Paese con meno dun terzo degli abitanti dellItalia). Il tracollo dellAlitalia molto pi dun disastro aziendale. SEGUE A PAGINA 15 BOGO, BORRIELLO e TITO ALLE PAGINE 8 e 9

Giuseppe Pisanu

DOSSIER ALLE PAGINE 12 e 13

DIARIO

QuellItalia della canzonetta


CON REPUBBLICA
EDMONDO BERSELLI
LZI la mano chi ricorda e canticchia una canzone delle ultime dieci edizioni del Festival di Sanremo. Questo per dire che il dibattito sulla dimensione storica e sociale delle canzonette un esercizio per molti versi di archeologia culturale. vero che letichetta esatta e implacabile di Paul McCartney, silly love songs, sciocche canzoni damore, stride con i diluvi di memoria che hanno inondato la mentalit di massa. SEGUE A PAGINA 33 ASSANTE, GNOLI e ROMAGNOLI ALLE PAGINE 33, 34 e 35

in edicola il fumetto Larte di Toppi


Il 54 volume della Collana del fumetto a soli 4,90 euro in pi

I carabinieri dei Nas ordinano il sequestro della struttura

Preferiamo la prevenzione con un rigido controllo delle fasi dimbarco e il lavoro dintelligence Dopo l11settembre tra i partner europei sono state assunte diverse iniziative di sicurezza comuni

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pericoloso e sporco chiuso lospedale di Catanzaro


PANTALEONE SERGI A PAGINA 21

PAOLO GARIMBERTI A PAGINA 13

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