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I principi della medicina cinese

Questo testo tratto dal volume scritto dal dott. Lucio Sotte intitolato Qi Gong edito dai Quaderni di Medicina Naturale e dato alle stampe nel 1996

Medicina cinese come medicina globale


Luomo, con la sua salute e la sua malattia , da sempre, il campo di indagine di ogni medicina. Ovviamente, le varie scienze mediche sono il frutto della civilt e della cultura del paese in cui hanno avuto origine e si sono sviluppate. per questo motivo che ogni medicina presenta delle differenze rispetto alle altre, visto che supportata da una diversa concezione del cosmo e delluomo. Il pensiero analitico del mondo occidentale, basato attualmente sul concetto di identit, sul metodo deduttivo e su una logica prettamente illuministica, ha generato una medicina che, nel corso degli anni, diventata sempre pi settoriale e specialistica, abituata cos com, ad indagare approfonditamente sul particolare della malattia, sul tessuto, sul viscere o sullorgano colpiti. Ha inventato cos delle tecniche e degli apparecchi di indagine sempre pi sofisticati, raggiungendo dei livelli quasi di perfezione in diversi campi. Sembra, per, aver perso di vista per secoli luomo nella sua globalit e, soltanto negli ultimi lustri, la scoperta della psico-neuro-immunoendocrinologia ha ridato vigore ad una sua visione olistica. Fin dalle sue origini, la medicina cinese, invece, considera lessere umano come unentit complessa, che non pu essere scissa ed analizzata singolarmente

nelle sue varie componenti, ma solo nella sua inscindibile globalit. Inoltre, luomo (microcosmo) fa parte di un sistema molto pi vasto (macrocosmo), nel quale inserito e di cui condivide le leggi. Secondo la medicina cinese luomo deve sempre rispondere al cielo e alla terra, perch appartiene al macrocosmo e dal rapporto armonico con questo, dipende il suo stato di salute. La medicina cinese deriva questi aspetti dalla concezione taoista, applicata alla natura e alluomo, che promuove il principio che la vita deve tendere a conformarsi alle leggi naturali, affinch scaturisca quellequilibrio che in grado di garantire lo stato di salute. Nel momento in cui viene a mancare larmonia allinterno dellorganismo o tra luomo e lambiente esterno, subentra la malattia. a questa visione unitaria delluomo che la medicina cinese si ispirata fin dalle sue remote origini per curare il malato e non la malattia. Ha rivolto il suo interesse soprattutto alla prevenzione, prendendo in esame il terreno costituzionale che, per sua natura, tende a sviluppare pi facilmente alcuni tipi di patologie. Secondo i dettami della medicina cinese, la prevenzione fondamentale, perch auspicabile curare la persona prima che si ammali. Un famoso detto cinese afferma: bisogna curare il malato prima che lo diventi. Questa prevenzione si attua conformandosi a delle regole di vita che supportano gli aspetti pi deboli dellorganismo (organi, visceri, tessuti, movimenti) e aiutano ognuno di noi ad affrontare meglio il quotidiano e a reagire con pi efficacia allattacco patogeno. La dietetica, la respirazione e le ginnastiche mediche, oltre che curare, hanno eminentemente questo scopo preventivo, mentre lagopuntura, il massaggio e la farmacologia possono essere usati a scopo preventivo, anche se il loro utilizzo pi frequente avviene in campo terapeutico. A questo proposito, ovviamente, la disponibilit del paziente a farsi visitare anche quando si sente in apparente buona salute e lapproccio che il medico deve avere con il paziente sono di vitale importanza; essenziale lattento esame della persona , del colorito, della lingua e dei polsi, per arrivare ad una diagnosi precisa che individui lo squilibrio, causa prima di malattia, prima che la malattia si manifesti. La nosografia occidentale ha, per anni, identificato levento patologico con la

specifica lesione organica del viscere, dellorgano o del tessuto malati, solo recentemente (da quando stata scoperta limportanza della psico-neuroimmuno-endocrinologia) arrivata ad intuire che la malattia in prima istanza la perdita di un equilibrio generale, prima ancora che possa comparire un disturbo locale; su questa certezza la medicina cinese si sviluppata fin dalle sue antiche origini.

Medicina cinese come medicina energetica


Finora abbiamo detto che, secondo la medicina cinese, la malattia lesito di uno squilibrio dellorganismo che non pi in rapporto armonico con se stesso e con il cosmo che lo circonda. Naturalmente, per intervenire correttamente, bisogna capire quale il tipo di disarmonia che dobbiamo affrontare. La medicina cinese, gi migliaia di anni fa, intu che la malattia provocata da uno squilibrio di carattere energetico, dovuto, appunto, ad un eccesso o a un difetto di assimilazione o produzione di energia o ad unalte-razione della sua distribuzione e circolazione. Gi i primi studiosi del corpo umano avevano constatato la presenza di energia allinterno di ogni organismo. Avevano stabilito che i nostri visceri sono interessati allassimilazione dellenergia ed alleliminazione degli scarti del metabolismo. Avevano intuito che gli organi sono coinvolti nella produzione e nellaccumulazione di questa energia che circola incessan-temente attraverso dei canali di distribuzione (i meridiani), deputati a collegare gli organi e i visceri stessi, tra loro, con i vari tessuti dellorganismo, con lesterno e con le estremit. Una parte di questa energia, quella acquisita, viene fornita alluomo dallalimentazione (energia della terra) e dalla respirazione (energia del cielo), unaltra parte, lenergia congenita, viene trasmessa a tutti gli esseri umani al momento della nascita dai propri genitori, per questo viene anche chiamata energia ancestrale, ed attivata da una sorta di energia cosmica definita energia sorgente. Ovviamente, se la produzione, la distribuzione e la gestione dellenergia che

luomo possiede sono corrette ed armoniche, garantito lo stato di salute, altrimenti compare la malattia. Sappiamo che anche la medicina occidentale parla di energia allinterno dellorganismo, ma il suo interesse primario sempre stato quello di quantificare questenergia, o meglio gli effetti di questa energia. A questo scopo, ha messo a punto svariate tecniche di misurazione energetica, fin dallinizio la misurazione della temperatura, in tempi pi recenti, lelettrocardiogramma o lelettroencefalogramma. In questo modo, per, non ha n ricercato, n potuto percepire la presenza di energie pi difficilmente quantificabili. Il limite di queste misurazioni consiste nella imperfezione degli strumenti di misurazione e nel fatto che esistono delle forme di energia non misurabili o misurabili soltanto parzialmente, come ci ha dimostrato la recente teoria della relativit e della meccanica quantistica agli inizi del nostro secolo. In effetti, la teoria della relativit dimostra che il reale non come lo vediamo e come istintivamente ci sembrerebbe di essere, ma assai diverso, anche perch attraverso i sensi lo percepiamo come unentit statica, mentre tutto in continuo movimento. In effetti ogni fenomeno del reale il frutto del dinamismo tra materia ed energia che, ininterrottamente, si trasformano luna nellaltra secondo la legge della relativit di Einstein che stabilisce che lenergia uguale alla massa moltiplicata per il quadrato della velocit della luce: E=mc2. Se valutiamo i fenomeni del reale secondo i nostri sensi corriamo il rischio di travisare la realt: a noi sembra di stare su un pianeta immobile, sappiamo, invece, che la terra gira su se stessa ed intorno al sole il quale, a sua volta, si muove nella nostra galassia. I nostri sensi ci indicano che il nostro organismo in uno stato di quiete solo perch non avvertiamo i movimenti e le reazioni energetiche che avvengono allinterno, eppure il sangue circola incessantemente, gli impulsi nervosi vengono continuamente trasmessi, i legami chimici vengono creati e distrutti e migliaia di altri fenomeni si realizzano ininterrottamente, a livello atomico e delle particelle subatomiche, senza che ce ne accorgiamo. La mancata misurazione dellenergia da parte della medicina cinese, che non tiene conto degli effetti termici, chimici e meccanici dellenergia, un limite,

secondo la logica occidentale, tuttavia permette alla scienza cinese di intuire, pi che calcolare, usando modelli di interpretazione meno rigidi dei nostri.

Medicina cinese come medicina dialettica


Per capire il significato dellaggettivo dialettico attribuito alla medicina cinese, dobbiamo riuscire a capire il senso profondo del concetto del dao che sta alla base della cultura cinese. La scuola taoista, gi allepoca degli Stati Combattenti, aveva formulato il principio del dao come legge normativa sulla quale si informano tutti i fenomeni naturali. Lideogramma che esprime il concetto del dao formato da due radici, luna simboleggia un piede e dunque un cammino, una strada, un percorso che danno lidea di un movimento verso qualcosa, laltra simboleggia un viso che emette delle radiazioni, proba-bilmente un pensiero, una riflessione. Il dao , quindi, la strada che luomo deve seguire per realizzarsi, secondo le indicazioni che il dao stesso sottende attraverso dei segni che luomo identifica tramite la sua riflessione, il suo pensiero, nel reale. Nel Dao De Jing il Classico della Via e della Virt, com-pilato da Laozi, il fondatore del Taoismo, si legge: Il dao produce luno, che comprende il due, che si manifesta come tre, il tre produce i diecimila esseri. Il dao si esprime attraverso la presenza di due forze complementari ed opposte, lo yin della terra e lo yang del cielo che interagiscono tra loro per dare la vita (tre) che si manifesta nel reale e nelluomo stesso. Luomo ed ogni fenomeno vivente, prodotto dal dao, , soffio, fiato, energia (qi), quella stessa energia che, secondo la teoria della relativit e della meccanica quantistica, si manifesta nella vita alla quale essa stessa d origine. Se analizziamo lideogramma del qi, vediamo che le sue due radici esprimono luna un vapore in ascesa, quindi una dispersione immateriale verso il cielo, laltra un fascio di riso, quindi qualcosa di materiale che in grado di produrre il vapore e trasformarsi in energia. Sono sottintesi i concetti di causa ed effetto, di forma e di sostanza e di materia ed energia: ne viene fuori che luomo una

vera e propria condensazione di energia. Quindi, la materia ha alla base il dinamismo dellenergia che le permette lesistenza e il movimento. La medicina occidentale studia soprattutto la materia e cio la struttura, lorgano e da essi parte per capire la sua funzione e quindi la sua energia. La medicina orientale, invece, ha percepito inizialmente lenergia e, dal suo studio, arriva alla funzione ed infine allorgano. Se ne evince che sono due medicine da non considerare in opposizione, ma da integrare a vicenda perch, pur partendo da due considerazioni opposte, garantiscono entrambe un rigoroso affronto del reale nella sua unit di materia ed energia. Bisogna ricordare che anche le nostre filosofie occidentali erano giunte, allinizio della loro formulazione, a cogliere il senso di dinamismo e di energia nelluniverso allora conosciuto, tant vero che dalla filosofia greca e, proprio da Talete, ci giunge la teoria che la materia fosse animata e che lo spirito si incarnasse in essa. Arriveremo poi ad Anassimandro per scoprire che luniverso era animato da un polmone che forniva il soffio vitale. Eraclito finalmente sostenne che il mondo era in continuo divenire e quindi tutto ci che, percepito attraverso i sensi sembrava statico, era invece in continua trasformazione. Col passare dei secoli poi, i concetti di materia ed energia vennero definiti con sempre maggiore chiarezza, chiarezza che port, per, a concepirli e studiarli separatamente, fino allepoca cartesiana in cui la materia era considerata a se stante ed inerte e completamente diversa dallo spirito. Questa concezione, naturalmente, inform da allora anche la scienza medica. Fu proprio partendo dalla teoria di Cartesio, che la nostra medicina occidentale formul i suoi primi fondamenti. Lo stesso Freud fu un figlio dei suoi tempi, quando ancora spirito e materia, mente e corpo erano entit distinte. Soltanto agli inizi del nostro secolo, con figure come Einstein, Rutherford e Bohr, anche la fisica riusc a proporre teorie completamente nuove, grazie agli studi sullatomo. Vennero cos formulati i principi della relativit e della meccanica quantistica, che stabilirono linscindibilit tra materia ed energia. Con la formulazione della fisica quantistica del XX secolo ci troviamo di nuovo

sul cammino che gli studiosi cinesi avevano percorso secoli fa, senza arrivare a formulare le stesse teorie della fisica occidentale, ma cogliendo lintima essenza di questa unitariet concettuale tra materia ed energia. Da questo punto di partenza si svolsero poi tutti gli studi approfonditi e sofisticati che gli studiosi cinesi intrapresero allinterno del corpo e della mente umana. Non ci stupisce, quindi, neanche lipotesi che formularono circa la nascita della vita stessa che, secondo loro, ha origine da un soffio, come abbiamo gi detto, il qi.

La teoria yin-yang
Il concetto di yin e yang basilare nella cultura e civilizzazione cinese e, prima che essere il fondamento di tutti gli assunti della scienza medica, fu, senza dubbio, la chiave di interpretazione delluniverso stesso, della natura e delle sue leggi, quindi delluomo che deve essere in armonia con il mondo cui appartiene. Lo scopo degli studi sul cosmo, per le dottrine cinesi, non fu mai quello di adattarlo e modificarlo, una volta conosciute le sue leggi, a vantaggio delluomo. La convinzione degli studiosi e dei medici cinesi era che, approfondendo le conoscenze sulla natura, luomo sarebbe stato in grado di conoscere meglio se stesso e quindi di armonizzarsi con il mondo circostante, sfruttando, a suo favore, i vantaggi di questo equilibrio. La vera conoscenza della natura era, soprattutto nella teoria taoista, adeguamento delluomo alla natura stessa, ricerca di quel silenzio necessario per comprendere il flusso naturale del reale ed adeguarsi immergendosi in esso, per aderire al dao. Gli antichi medici cinesi stabilirono, cos, che come tutto il cosmo, anche luomo fosse sottoposto alle leggi dello yin e dello yang e dei cinque movimenti, concetti che apparvero, per la prima volta definiti chiaramente, nel famosissimo testo Yi Jing o Libro dei Mutamenti, il pi antico testo conosciuto della civilt e della cultura cinesi. Il titolo stesso di questo testo ci suggerisce lidea che, lo yin e lo yang sono nella continua ricerca di un equilibrio, che, per, una volta raggiunto, sempre

instabile, precario e soggetto a mutamenti. Ovviamente, proprio la continua dialettica tra yin e yang che determina la perpetua trasformazione della realt, cio tutto ci che accade intorno alluomo e nelluomo stesso: i mutamenti metereologici, i fatti naturali ed astronomici ed anche gli stessi rapporti sociali. Da questa matrice di pensiero nacquero anche le prime divinit cinesi come il Cielo (yang) e la Terra (yin), il Sole (yang) e la Luna (yin). Fu appunto a queste divinit che le prime popolazioni contadine si rivolsero per assicurarsi la loro benevolenza, perch dalla loro unione-scontro scaturissero fattori climatici favorevoli ai raccolti e, di conseguenza, alla loro sopravvivenza. Quindi, i due elementi yin e yang, anche quando sono in lotta tra loro, garantiscono una continua trasformazione, originano un flusso e tracciano un cammino che altro non che il dao: il percorso sul quale luomo posto alla nascita, per arrivare al suo compimento, fino alla morte, secondo le leggi delluniverso. Se andiamo ad analizzare gli ideogrammi dello yin e dello yang, ci accorgiamo che il radicale di sinistra uguale per entrambi e rappresenta una collina o un mucchio di pietre cio, il mondo reale, quello di cui luomo circondato. Il radicale di destra dello yin corrisponde ad un tetto posto sopra a delle nuvole, ci suggerisce quindi lidea di ombra, di scuro, di freddo ed unito al suo radicale di sinistra, sta a significare il lato in ombra della collina, quello a nord, la luna, il femminile, tutto ci che scuro ed insidioso, il polo negativo. Il radicale di destra dello yang, invece, rappresenta una luce sopra ad un orizzonte quindi, nel suo insieme, lideogramma vuole raffigurare tutto quello che luminoso, la parte a sud della collina, il sole, il maschile, ci che in alto e, ovviamente, il polo positivo in opposizione a quello negativo dello yin. Attraverso questi due simboli, cos tradotti, ed attraverso la loro interazione e complementariet, luomo in grado di comprendere, catalogare e di interpretare tutta la realt che lo circonda. Bisogna, per, fare attenzione a non confondere lo yin e lo yang con il male ed il bene. I cinesi non hanno mai dato loro questo significato, anche se con yin si intende il negativo, questa valenza non contiene in s un giudizio di valore, va semplicemente considerata come un fatto fisico; ad esempio, nel caso dellelettricit, il polo negativo che tale solo perch contrapposto a quello positivo.

Dal momento che le dottrine cinesi sono nella continua ricerca di un equilibrio, sia allo yin che allo yang viene dato lo stesso valore. Il danno (non il male) per luomo, pu avvenire soltanto dal troppo prevalere delluno sullaltro, dalla mancanza di equilibrio, come quando il troppo sole provoca la siccit o la troppa pioggia le inondazioni. Il concetto del reale, inteso come complementariet degli opposti e cos formulato dai primi pensatori cinesi, si avvicina molto a quello che oggi anche gli occidentali hanno elaborato sulla base delle continue scoperte circa la materia e lenergia. La materia non altro che un equilibrio tra forze opposte, latomo stesso formato da protoni caricati positivamente ed elettroni caricati negativamente ed anche le energie elettriche e magnetiche sono regolate dalla bipolarit. Lo studio del nostro stesso organismo ci dimostra che la regolazione dei suoi equilibri interni ed esterni garantita da sistemi in apparente opposizione tra loro, come il simpatico e il parasimpatico, ladrenergico ed il colinergico, per nominarne soltanto alcuni.

Le leggi della teoria yin yang Naturalmente il ciclo dello yin e dello yang regolato da leggi precise: la legge di opposizione ed interazione; la legge di interdipendenza; la legge dellequilibrio; la legge delle trasformazioni. Dal momento che lo yin e lo yang posseggono natura opposta, tendono, come il polo negativo ed il polo positivo nei fenomeni elettrici o magnetici, ad attrarsi. Quindi, proprio per la loro diversit, tendono allunione. Ogni manifestazione della natura sta a dimostrare che ogni fenomeno evoca il suo opposto, il basso in contrap-posizione allalto, la luce alle tenebre, il piccolo al grande, il caldo al freddo, il rapido al lento e cos via. Ogni fenomeno , contemporaneamente, alla ricerca del suo opposto. Ci che yin non mai completamente tale, ma ha in s anche dello yang e viceversa; contemporaneamente, la realt yin o yang a seconda del punto di vista sotto cui la

analizziamo. Basta un esempio per capire pi a fondo questo concetto. Luomo, per sua natura, se esaminato in base alla forza, allaltezza ed alla velocit, yang rispetto alla donna, perch queste sue caratteristiche, in linea di massima, sono pi prevalenti che nella donna. Se poi andiamo ad esaminarlo dal punto di vista della longevit e della resistenza, gene-ralmente, risulta essere meno longevo e resistente di una donna, perci, in questo caso, yin rispetto a lei. La terra, ad esempio, yang allesterno e yin allinterno secondo il criterio topografico, per, esattamente lin-verso se linterno e lesterno vengono rapportati in base alla temperatura. Quindi, le caratteristiche yin e yang nella natura e nelluomo sono tali, non in assoluto, ma solo se rapportate a qualcosaltro, ad una categoria di riferimento che, ovviamente, non pu essere fissa. Laltra considerazione da farsi riguarda linterdipendenza tra yin e yang, cio lo yin esiste perch esiste lo yang e viceversa; questi due elementi non potrebbero essere concepiti separa-tamente, perch ognuno origine dellaltro. Questa reciproca dipendenza determina la trasformazione delluno nellaltro e, soltanto grazie ad un preciso equilibrio tra loro, luno capace di contrarsi per far posto allaltro e viceversa. Lesempio pi chiaro quello delle stagioni. Il freddo dellinverno piano piano diminuisce e subentrano la primavera e lestate, poi di nuovo sar il caldo a diminuire, in modo che lentamente torni di nuovo il freddo e cos avanti, nel continuo ciclo delle stagioni. Nel Lin Zhu Lun Yi Zhen leggiamo: lo yin deve trasformarsi in yang quando ha raggiunto il suo massimo e viceversa. In effetti, al massimo della loro espressione, lo yin e lo yang, anzich dividersi o distruggersi, si trasformano luno nellaltro, per continuare nella loro ciclicit (principio dellinclusione). proprio questa unaltra legge dello yin e dello yang, cio la legge della trasformazione. di importanza notevole, specialmente se la applichiamo alla salute delluomo. Nel momento in cui lo yin prevale sullo yang, si determina una malattia yin che, arrivata alla sua massima espressione, si pu trasformare e diventare yang. Quando invece sar lo yang ad avere il sopravvento si manifester una patologia di tipo yang, che, viceversa, pu diventare yin. Daltronde, nel Nei Jing si legge: Il troppo freddo si trasforma in calore e il troppo caldo si trasforma in freddo. Peraltro, la ruota del dao, che raffigura la

circolazione tra yin e yang, sta a dimostrare che nel massimo dello yin c lo yang e nel massimo dello yang c lo yin. La linea sinusoidale che li divide d proprio lidea del movimento, della dinamicit dei due, della vita. Il dao produce luno, luno comprende il due, il due si manifesta come tre che produce i diecimila esseri. La vita nella continua ricerca di un equilibrio e la salute , a sua volta, larmonia tra lo yin e lo yang dellor-ganismo, difficile da raggiungere, ma perseguibile attraverso le varie tecniche che la medicina cinese ci offre. Anche il nostro corpo pu essere diviso in zone, tessuti o strutture di tipo yang o yin, a seconda della loro localizzazione. ovvio che, in base a quanto stato detto finora, anche questa classificazione avr un carattere del tutto relativo. Le zone alte risultano yang rispetto alle basse e saranno il punto di convergenza dei meridiani yang e dellenergia yang, perch lo yang si dirige naturalmente verso lalto. Di conseguenza molte cefalee, ad esempio, sono determinate da attacchi di energie esterne yang (vento e calore) che vanno ad interessare lestremit cefalica. La parte inferiore del nostro corpo, sar pi facilmente soggetta a patologie causate da attacchi di energie esterne yin (freddo-umidit) come, ad esempio, diarree o artrosi, perch di tipo yin, rispetto alla parte alta del corpo. I visceri, essendo cavi, vengono considerati yang, rispetto agli organi pieni, perci yin. Essendo il torace yang, gli organi toracici svolgeranno delle funzioni di tipo yang, come quelle relative alla circolazione dellenergia e del sangue e allassimilazione dellossigeno realizzate da cuore e polmone. Al contrario, gli organi addominali (yin) promuoveranno funzioni di natura yin, come la trasformazione e lassimilazione degli alimenti, nonch leliminazione delle scorie. Abbiamo gi parlato dellenergia del nostro organismo, che, pur essendo unica, si presenta sotto vari aspetti, possiamo ora dire che, anche lenergia, si sottopone alle leggi dello yin e dello yang. Troveremo quindi che lenergia difensiva (wei qi) sar yang rispetto allenergia nutritiva (rong qi), perch la prima circola pi allesterno con funzioni di difesa, rispetto alla seconda che si

distribuisce pi in profondit con compiti nutritivi. Quando, per uno squilibrio, nel nostro organismo prevale lo yin, si avranno, come conseguenze, segni di freddo: arti ed estremit ghiacciate e pallore. Si avvertiranno invece, febbre, sensazione di calore al volto, con lingua arrossata, se sar lo yang a prevalere nel nostro corpo. Ovviamente, per naturali leggi di difesa, lorganismo cercher di reagire ad ognuno di questi fenomeni attivando delle reazioni che ristabiliscano lequilibrio. Nelle patologie da calore, per rinfrescarsi, il corpo tender a sudare per abbassare la temperatura (una forte sudorazione il segno che la febbre sta calando). Negli attacchi da freddo i nostri muscoli cominceranno a tremare, proprio per riscaldarsi. Questi sono degli esempi che stanno a dimostrare lapplicazione al nostro corpo della legge di opposizione ed interazione dello yin e dello yang. Anche la diagnostica, in medicina cinese, si avvale delle stesse leggi, infatti, attraverso coppie di opposti, si pu stabilire il tipo di malattia insorta. Il polso yang quando superficiale, rapido e pieno; yin quando profondo, lento e vuoto. La lingua yang quando secca e rossa; yin quando pallida ed umida. Linsonnia, lansia, lirre-quietezza e lagitazione sono segni di natura yang che si oppongono alla sonnolenza, al torpore ed alla de-pressione di natura yin. Il cattivo rapporto tra yin e yang, come abbiamo gi detto, sta alla base della malattia, se lo yin o lo yang si indeboliscono, o meglio, vanno in deficit per cause interne allorganismo o esterne ad esso, non avranno la forza di rigenerarsi. Se lo yang troppo debole, non potr pi essere la radice dello yin e, quindi, oltre ad una patologia da deficit di yang, si presenter, contemporaneamente, una patologia da deficit di yin, proprio perch lo yang, debole, non stato in grado di originare lo yin. Questo processo, ovviamente, pu svolgersi anche allincontrario. Ci troveremo di fronte cos ad uno yin ed uno yang entrambi in difetto, difetto suscettibile di continui cambiamenti, perch, come abbiamo gi detto, lo yin e lo yang non sono mai stabili, ma in continua interdipendenza tra loro. Anche le varie terapie, in medicina cinese, si basano sui criteri yin e yang. Bisogna scegliere la terapia giusta che vada a stimolare dove c difetto e a disperdere dove c eccesso, sempre tenendo presente che le due radici yin e yang vanno equilibrate.

La teoria dei cinque movimenti


La legge dei cinque movimenti regola le cinque fasi principali del fenomeno di trasformazione ininterrotta dello yin e dello yang nello spazio e nel tempo, cio specifica cosa accade alla teoria yin-yang applicata al modo naturale e, conseguentemente, al nostro organismo. Definisce cinque momenti precisi di questo passaggio dello yin nello yang e dello yang nello yin ed , quindi, lapplicazione tangibile della teoria yin-yang ad ogni forma di vita. Come abbiamo gi visto, prendendo in esame la storia della medicina cinese, queste teorie non comparvero allimprovviso e gi cos articolate, ma furono il frutto di studi pratici ed empirici sulluomo e sulla natura, che si completarono ed ampliarono nel corso di molti secoli. La teoria del soffio, che definisce ogni fenomeno vivente, il concetto di energia (qi), la definizione del sistema circolatorio e sanguigno, la teoria dello yin e dello yang applicata alla medicina ed, infine, la localizzazione dei vari meridiani ed il loro collegamento agli organi ed ai visceri con la teoria dei cinque movimenti furono delle conoscenze conquistate lentamente e maturate in un lungo arco di tempo. Nel Classico di Medicina Interna dellImperatore Giallo si trova gi una sistematizzazione completa ed articolata di questi fondamentali principi della medicina cinese. La teoria dei cinque movimenti posteriore a quella dello yin e dello yang, proprio perch non altro che una sua applicazione al cielo, alla terra, alluomo, quindi, alluniverso stesso. Tenendo sempre presente che luomo deve vivere in armonia con il mondo che lo circonda, per prima cosa, deve rispondere al cielo e alla terra, secondo il Nei Jing. La stessa posizione eretta delluomo, secondo la dottrina cinese, sta a dimostrare che il suo compito quello di fungere da tramite tra il cielo e la terra, deve essere lelemento di unione tra i due sistemi. Questo compito veniva svolto al massimo grado dalla figura dellimperatore che era colui che mediava

tra cielo e terra in nome del popolo tutto. Naturalmente, al cielo corrisponde lo yang, perch ha in s il massimo delle qualit yang: , infatti, luminoso, caldo, illimitato, non misurabile ed associato al tempo. Alla terra corrisponder invece lo yin, perch la terra scura, fredda, limitata, misurabile, ha in s il massimo delle qualit yin ed associata allo spazio. Partendo dalle considerazioni appena fatte, yin e yang possono arrivare a definire i punti cardinali in una loro precisa collocazione spaziale. Troveremo, quindi, il sud nel punto massimo dello yang, in alto, dove c pi calore e quindi, dove sta il sole ed il nord in basso, nel punto massimo dello yin e del freddo che quindi corrisponde alla terra. Se immaginiamo, perci, due assi che si intersecano in un punto che sar il centro, il sud star in alto ed il nord in basso. Automaticamente ci accorgeremo che lest sar il punto in cui dallo yin si passa allo yang e lovest il punto in cui dallo yang si va allo yin. Queste quattro posizioni spazio-temporali si possono raffigurare facendo corrispondere allo yang un tratto continuo () ed allo yin un tratto discontinuo ( ). Possiamo avvalerci dello stesso criterio, appena usato per lo spazio, anche per il tempo, e scopriremo cos che, dove c il massimo dello yang, quindi il massimo del calore, cio il sud, potremo collocare anche il mezzogiorno, lestate ed ovviamente il solstizio destate. Nel punto opposto, al massimo dello yin, quindi dove c il massimo del freddo ed il nord, troveremo anche la mezzanotte, linverno, il solstizio dinverno. Nei due punti intermedi e cio nello yang nello yin e nello yin nello yang ci saranno, rispettivamente, le ore 6.00, la primavera e il solstizio di primavera e, allopposto, le ore 18.00, lautunno e il solstizio dautunno. Cos anche il ritmo circadiano (giorno-notte) e quello annuale trovano una loro collocazione. Naturalmente il primo determinato dalla rotazione della terra su se stessa ed il secondo dallin-clinazione dellasse terrestre rispetto alla sua orbita nel movimento di traslazione attorno al sole. Hanno entrambi come loro centro il sole. Da quanto abbiamo detto, ci si accorge del perch il calendario cinese non corrisponde al nostro. I solstizi e gli equinozi, che noi facciamo coincidere con linizio delle varie stagioni, nel calendario cinese, invece, cadono a met delle

rispettive stagioni, nel punto centrale delle stagioni stesse. Questo ragionamento molto corretto da un punto di vista astronomico, perch, in effetti, il giorno pi luminoso (solstizio destate) sta a met della stagione corrispondente, cio, tra i 45 giorni in cui la luce aumenta e i 45 giorni in cui la luce diminuisce. Il solstizio dinverno, invece, sta tra i 45 giorni in cui la luce decresce e i 45 giorni in cui lesposizione della terra al sole aumenta. Anche per quanto riguarda lora dinizio del giorno e dellanno, i criteri di definizione che hanno informato gli studiosi cinesi, sono diversi da quelli usati in Occidente. La nostra tradizione ebraica ha fatto coincidere il primo giorno dellanno non con linizio dellinverno e quindi col solstizio dinverno, ma con il giorno in cui in Israele i neonati venivano circoncisi ed esattamente sette giorni dopo il Natale, data di nascita di Cristo. Nel mondo occidentale, poi, per quanto riguarda il giorno, il suo inizio parte dalla mezzanotte. La tradizione cinese invece, ha stabilito che linizio dellanno cada a met tra il solstizio dinverno e lequinozio di primavera e che lora dinizio del giorno venga fatta coincidere con le tre del mattino, a met tra la mezzanotte e lalba. Sappiamo, per, che il primo giorno dellanno in Cina cambia di anno in anno, questo perch il calendario cinese, oltre che solare anche lunare e quindi il primo giorno dellanno si fa coincidere con la prima luna nuova dopo il solstizio dinverno, in una data variabile, ma sempre compresa tra il 20 gennaio e il 20 febbraio. Unaltra particolarit del calendario cinese che si avvale anche di una quinta stagione che i cinesi hanno chiamato fine dellestate e che, nella teoria dei cinque movimenti, va ad associarsi alla Terra, ponendosi tra Fuoco e Metallo. una stagione intermedia che va ad inserirsi tra lestate e lautunno e toglie, quindi, dei giorni alle altre stagioni che finiscono per durare 73 giorni ognuna. Tornando a parlare dei cinque movimenti, dobbiamo dire che, il termine xing: ideogramma 2020 del dizionario di Matteo Ricci, stato tradotto con molti termini, tra questi appare anche il termine di elemento e movimento. Ognuno dei cinque xing corrisponde ad un momento ben definito del ciclo yin-yang. Il centro del sistema che, nella configurazione spazio-temporale la sede dellosservatore, corrisponde alla Terra (tu). Il massimo dello yang viene associato al Fuoco (huo).

Il nord, linverno, il solstizio dinverno, cio il massimo dello yin vengono definiti dallAcqua (shui), che si oppone al Fuoco e, nello stesso tempo, il suo complementare. Il binomio Acqua-Fuoco, cos familiare alluomo, fin dallantichit, d unimmagine estremamente esplicativa della legge yin-yang: il Fuoco dinamizza lAcqua che, a sua volta, spegne il Fuoco, come il giorno mitigato dalla notte e lestate dallinverno. Lest, lalba, la primavera, hanno, come codice simbolico, il Legno (mu) che suggerisce lidea del rinnovamento. Lovest, il tramonto, lautunno sono in relazione con il Metallo (jin), che rappresenta la forza di coesione e linteriorizzazione. Come abbiamo visto, la Terra, nella sua posizione centrale sta a rappresentare lequilibrio e il centro di questo sistema. Anche le energie cosmiche vengono associate ai cinque movimenti, quindi vedremo che: il freddo (han) viene associato al movimento Acqua; il calore (re) viene associato al movimento Fuoco; il vento (feng) viene associato al movimento Legno; la secchezza (zao) viene associata al movimento Metallo; lumidit (shi) viene associata al movimento Terra. Si potranno determinare, cos, numerosissime corrispondenze, fino ad arrivare alle corrispondenze dei cinque movimenti con gli organi, i tessuti e i visceri. Si vedr allora che: al movimento Acqua verranno associati il rene, come organo, dal momento che ha il compito di filtrare e metabolizzare i liquidi organici, e la vescica, come viscere, perch deputata alleliminazione dellurina. Anche il tessuto osseo in correlazione con questo movimento, dal momento che sono proprio il surrene e gli ormoni corticoidi a controllare il metabolismo osseo e, contemporaneamente, perch lAcqua corrisponde al massimo yin e dunque alla quota pi materializzata del nostro organismo. Al movimento Legno verranno associati il fegato e la vescicola biliare. Questorgano e questo viscere sono alla base di tutti i fenomeni di dinamizzazione e quindi nello stesso movimento troveremo anche il tessuto muscolare. Al movimento Fuoco sono associati il cuore e lintestino tenue. Inoltre vi troviamo un altro organo, il ministro del cuore (xin bao), ed un altro viscere, il triplice riscaldatore (san jiao), che non trovano una diretta corrispondenza nel

nostro sistema anatomico. Il ministro del cuore svolge una funzione che potremmo sinteticamente definire di rappresentanza e protezione del cuore. Gli antichi cinesi definivano il cuore limperatore del corpo; essendo limperatore, non poteva essere scomodato se non per motivi molto seri; negli altri casi era sostituito dal suo ministro. Il triplo riscaldatore corrisponde invece ad un superviscere che ha il compito di coordinare le funzioni delle tre sezioni del tronco: il riscaldatore superiore coordina le funzioni degli organi toracici e sovradiaframmatici (cuore, ministro del cuore e polmone), il riscaldatore medio organizza le funzioni sottodiafram-matiche e sopraombelicali (quelle di milza e stomaco), il riscaldatore inferiore svolge un compito direttivo sulle funzioni sottoombelicali (rene, intestino e vescica, ad esso vengono inoltre assimilate in parte le funzioni del fegato e della vescicola biliare). Il tessuto di corrispondenza del movimento fuoco rappresentato da quello dellapparato circolatorio che , ovviamente, as-similato al cuore. Al movimento Terra verranno associati lo stomaco e la milza-pancreas, dal momento che hanno compiti di nutrizione, come il tessuto connettivo e quello interstiziale che permettono alle sostanze nutritive di raggiungere le cellule e svolgono compiti di sostegno. Al movimento Metallo corrispondono il polmone e il grosso intestino ed inoltre il tessuto cutaneo. Ricordiamo poi che anche gli organi di senso, i sapori, gli odori, le secrezioni, i suoni, le emozioni presentano precise corrispondenze con gli organi, i visceri, cio i 5 movimenti. Lelenco delle corrispondenze potrebbe continuare fino allanalisi di tutti gli aspetti delluomo e del mondo cir-costante. La legge dei 5 movimenti , senza dubbio, una chiave di interpretazione di tutti i fenomeni della realt. Dobbiamo, per, ricordare che nulla pu essere limitato nellambito di un solo mo-vimento. Come avevamo gi affer-mato a proposito della legge dello yin e dello yang: cio nulla solo yin o solo yang, in assoluto, ma ogni cosa yin o yang in relazione a qualcosaltro, cos avviene anche allinterno della legge dei 5 movimenti. Possiamo provare a spiegare tutto questo con un esempio: locchio, nella tabella delle corrispondenze, assegnato al movimento Legno, nella sua globalit,

per, le sue svariate parti possono essere associate, in base alla loro funzione e alle loro caratteristiche ad altri movimenti: la pupilla sar collegata allAcqua, visto che le sue anomalie sono di tipo neurologico e il sistema nervoso rientra nel movimento Acqua, la sclera, col suo colorito bianco, va associata al Metallo, a sua volta associato al colore bianco ed ancora le palpebre, per il loro connettivo, vanno associate al movimento Terra e cos avanti.

Le leggi della teoria dei cinque movimenti I cinque movimenti sono regolati da precise leggi che garantiscono un corretto rapporto tra loro e sono: legge di produzione; legge di inibizione. Esistono, inoltre, altre leggi chiamate patologiche che spiegano lalterazione dei rapporti tra i cinque movimenti: alterazioni della legge di produzione; alterazioni della legge di inibizione. Secondo la prima legge, quella di produzione, chiamata anche legge madrefiglio, ogni movimento pro-duce quello successivo procedendo in senso orario, secondo il senso orario di trasformazione dello yin e dello yang. Ne consegue perci che lAcqua d origine al Legno, il Legno al Fuoco, il Fuoco alla Terra, la Terra al Metallo e il Metallo allAcqua. Anche gli organi legati ai cinque movimenti saranno regolati da questa stessa legge, per cui lenergia di ogni organo attiva quella dellorgano successivo. Si dir cos che il rene, ad esempio, madre del fegato che a sua volta figlio del rene e madre del cuore. La legge di inibizione dei cinque movimenti ha, invece, la funzione di controllo della produzione delle energie di ogni movimento. Secondo questa legge lAcqua inibisce il Fuoco, il Legno inibisce la Terra e cos via; accade cio che il movimento nonno (Acqua) inibisce il movimento nipote (Fuoco). Se lAcqua, in pienezza, producesse troppo Legno e questo, a sua volta, troppo Fuoco, leccesso di Acqua andrebbe ad agire sul Fuoco inibendolo e cos avanti

fino a completare il ciclo. Potremmo definirlo un meccanismo destinato a compensare gli eccessi, quindi gli squilibri tra i vari movimenti. Per quanto riguarda le leggi patologiche ci limiteremo solo a dire che sono: liperproduzione; la difettosa produzione; il prelevamento; la controproduzione; per quanto riguarda le alterazioni della legge di produzione. Ricordiamo poi: la superinibizione; la difettosa inibizione; la controinibizione; la superinibizione relativa; per quanto riguarda invece le alterazioni della legge dellinibizione.

Le sostanze vitali
Prima di descrivere dettagliatamente i meridiani, percorsi di scorrimento dellenergia, la medicina cinese dedica particolare attenzione allo studio delle funzioni del nostro organismo in termini di produzione, circolazione e consumo delle sostanze vitali: energia-qi, sangue-xue, liquidi organici-jin ye. Gi nei primi testi sullagopuntura si legge che lo stomaco, lintestino tenue, la vescicola biliare, il grosso intestino e la vescica sono i visceri deputati allassimilazione delle energie e dei liquidi ed alleliminazione degli scarti, mentre il cuore, il polmone, il fegato, la milza-pancreas e il rene sono gli organi deputati allaccumulazione e alla trasformazione. Le energie degli alimenti (gu qi) e le energie dellaria (da qi) vengono assimilate, trasformate e trasportate, allinterno del corpo, attraverso tre sostanze principali: lenergia vitale (qi), il sangue (xue) e i liquidi organici (jin ye). Sempre seguendo il criterio di tras-formazione dello yin nello yang, il continuo passaggio da energia a materia e viceversa, lenergia vitale, il sangue e i liquidi organici interagiscono luno con laltro, non essendo sostanze di natura

completamente diversa. Essendo lorganismo come una grossa centrale energetica, nel suo interno troveremo tutti gli apparati deputati alle varie funzioni di trasformazione e accumulo dellenergia, insieme a quelli idonei allo smaltimento delle sostanze di scarto naturalmente affiancati al sistema dei vasi, del tessuto nervoso e dei meridiani principali e secondari. Osservando lo stesso fenomeno con una diversa prospettiva, possiamo affermare che la cultura e la medicina cinesi sostengono che la vita si fonda, come abbiamo gi spiegato, sul fenomeno della trasformazione yin-yang declinata secondo la regola della legge dei cinque movimenti. La vita una sorta di vortice di energie caratterizzate da aspetti pi o meno eterei (e scarsamente manifesti) o sostanziali (e maggiormente manifesti) che interagiscono tra loro. Se andiamo a studiare questo fenomeno nelluomo, ci accorgiamo che queste energie pi o meno manifeste si possono caratterizzare in tre categorie fondamentali, quelle corrispondenti alle tre cosiddette sostanze vitali: energia qi, sangue xue, liquidi organici jin ye. Alcuni aggiungono anche una quarta sostanza, la quintessenza jing, che secondo i pi invece semplicemente una forma di energia di origine ancestrale. Le tre sostanze vitali sono solo appa-rentemente differenti; in realt esse possono trasformarsi reciprocamente luna nellaltra e rappresentano la stessa energia a gradi differenti di con-densazione. Analizziamo queste tre sostanze vitali.

Lenergia Abbiamo visto che lideogramma di qi presenta due radicali, uno immateriale, quello corrispondente al vapore, ed uno materiale, quello corrispondente al fascio di spighe di riso; ci sottolinea che il suo significato comprende due polarit: una pi energetica (quella del vapore) ed una pi materiale (quella del riso). Del termine qi sono state date molteplici traduzioni: energia, etere, forza vitale, soffio, respiro. In realt, anche se spesso utilizziamo per comodit di espressione queste traduzioni, si pu affermare che il termine qi

effettivamente intraducibile (come accade anche ai termini yin-yang) perch ogni traduzione sterilizza in un contesto ristretto e rigido lenorme ricchezza di significati identificati dal termine cinese qi e, cos facendo, ne impedisce una comprensione ed un utilizzo adeguati. Sarebbe dunque pi corretto parlare soltanto di qi, evitando di tradurre, come si fa per i termini yin-yang. Ma che cosa realmente il qi? Il qi la base che permette lesistenza di tutti i fenomeni e delle sostanze vitali ed un insieme di fenomeni materiali e non materiali. Luniverso, nella cosmogenesi cinese, altro non che un insieme di fenomeni che derivano da stadi diversi di aggregazione e dispersione del qi. Tutto ci che esiste rientra in questo dinamismo di aggre-gazione e dispersione del qi. Lie Zie, filosofo cinese del III sec. a.C., ci introduce a questo argomento spiegandoci che luniverso formato dallinsieme di elementi pi o meno materiali collegati al cielo ed alla terra: Gli elementi pi puri e leggeri tendono verso lalto e producono il cielo, quelli pi grezzi e pesanti tendono verso il basso e producono la terra. Dalla combinazione di questi elementi pi o meno materiali nasce il fenomeno vivente, anche quello umano, come ci spiega Wang Chong, eminente pensatore del I sec. d.C.: Il qi produce il corpo umano come lacqua si trasforma in ghiaccio. Lacqua si congela nel ghiac-cio, il qi si coagula nel corpo umano. Quando il ghiaccio si scioglie, si trasfor-ma in acqua; quando la persona muore, diviene di nuovo spirito; lo spirito assume questo nome come il ghiaccio sciolto viene definito acqua. Lenergia possiede dunque diverse fasi e la vita espressione di una particolare forma di condensazione e fase del qi. La vita, anche quella delluomo, rientra in questa logica dellaggregazione e dispersione del qi. Zhang Cai, filosofo del XII sec. d.C., approfondisce questo argomento affermando che: Il grande vuoto consiste di qi. Il qi si condensa per trasformarsi nei diecimila esseri. I diecimila esseri si disintegrano e ritornano al grande vuoto. Afferma ancora che: Ogni nascita una conden-sazione, ogni morte una dispersione. La nascita non un guadagno e la morte non una perdita... quando si condensa, lenergia diviene essere vivente, quando si disperde, il substrato delle mutazioni. Riassumendo, luomo, la natura ed il cosmo, dunque ogni fenomeno vivente,

sono caratterizzati dallaggregazione e condensazione di qi, la dispersione dello stesso qi determina la fine del fenomeno vivente preesistente e la trasformazione dellenergia in una nuova forma che potr originare ulteriori fenomeni di vita. Wang Fu Mi, famoso medico del XVII sec. d.C., approfondisce largomento, dedicandosi ad unacuta analisi delle trasformazioni dei fenomeni viventi: Il qi un continuo di materia che, condensandosi, determina una forma che prende il nome di xing; xing un discontinuo di materia che, disper-dendosi, perde la forma e si trasforma in un elemento immateriale energetico che prende il nome di qi.

LE DIVERSE FORME DEL QI E LA NASCITA E LO SVILUPPO DEL VIVENTE


Ogni vita permessa dal qi; quando il qi si aggrega per caratterizzare il vivente prende delle forme diverse che debbono essere adeguatamente comprese per essere utilizzate adeguatamente in ambito medico (vedi tabella II). La vita delluomo origina a partire dalla jing qi, la quintessenza energetica. Il carattere di jing suggerisce lidea dellesito di un processo di distillazione, di raffinazione, di estrazione. Si tratta dunque di una forma di energia particolarmente delicata che proprio per questo motivo, ha preso il nome di quintessenza. Il termine viene utilizzato in tre contesti con tre differenti denominazioni: xian tian zhi jing o quintessenza del cielo anteriore, hou tian zhi jing o quintessenza del cielo posteriore, shen jing qi o quintessenza del rene o energia an-cestrale; analizziamoli brevemente.

QUINTESSENZA DEL CIELO ANTERIORE


Xian tian zhi jing, la quintessenza del cielo anteriore linsieme delle energie ereditarie paterne e materne che ogni essere umano eredita dai suoi genitori al momento del concepimento; si tratta di quelle energie che in termini medici occidentali potremmo definire gametiche, cromosomiche, genetiche, sessuali che, conservate nel rene (il rene cinese corrisponde anatomicamente anche al nostro sistema uro-genitale con le annesse funzioni sessuali), determinano la costituzione individuale, il mantenimento e sviluppo della specie e

rappresentano il collegamento filo-genetico con la nostra origine. Ogni uomo riceve queste energie al momento del concepimento ed ha il compito di svilupparle per dar loro compimento. Xian tian zhi jing non pu essere aumentata, ma solo mantenuta, conservata, protetta.

QUINTESSENZA DEL CIELO POSTERIORE


Hou tian zhi jing, la quintessenza del cielo posteriore, la quintessenza delle energie della terra e del cielo che, estratta dai cibi con un processo di distillazione dalla milza e dallo stomaco, ha il compito di nutrire la quintessenza del cielo anteriore. Alcuni sostengono che la quintessenza del cielo anteriore possa essere paragonata al genotipo della medicina occidentale, cio allinsieme dei codici genetici che ognuno di noi possiede allinterno del suo programma cromosomico, la quintessenza del cielo posteriore sarebbe invece il fenotipo, cio lo sviluppo effettivo che, a partire dai nostri programmi cromosomici, si realizza in ognuno di noi e che ovviamente risente dellambiente nel quale si inseriti (quale cielo e quale terra).

QUINTESSENZA RENALE O ENERGIA ANCESTRALE


Shen zhi jing, la quintessenza renale o energia ancestrale deriva dalle quintessenze del cielo anteriore e posteriore ed conservata nel rene. Essa determina e governa la nascita, lo sviluppo, la crescita e la maturazione somatica e sessuale e segue dei cicli di sette anni nella donna e di otto anni nelluomo. Potremmo dire che lenergia ancestrale altro non che la quintessenza dei cieli anteriore e posteriore cos come si caratterizza nel singolo soggetto e, contemporaneamente, la via del singolo di caratterizzare in s la quintessenza dei cieli anteriore e posteriore per permettere il loro reale ruolo: esse sono presenti e svolgono il loro lavoro nelluomo attraverso lenergia ance-strale. Lenergia ancestrale la forma pi yin (pi materiale) di energia che noi possediamo ed ha una sede preferenziale (il rene ed i visceri curiosi) ed una circolazione preferenziale (il sistema dei meridiani curiosi). Si differenzia dal semplice qi per svariati motivi: deriva principalmente dai

genitori (il qi di origine acquisita), assume forma semifluida (il qi assume forma energetica, eterea), risiede principalmente nel rene e nei meridiani e visceri curiosi, attraverso i quali circola (il qi ubiquitario e circola principalmente attraverso i meridiani prin-cipali), si nutre con difficolt (il qi viene nutrito normalmente) si modifica lentamente (il qi si modifica molto velocemente). Lenergia ancestrale svolge vari compiti: governa nascita, riproduzione e sviluppo; il fondamento dellenergia del rene; produce il midollo; la base della resistenza costituzionale. Tutta lattivit sessuale e la sfera riproduttiva sono sotto il controllo dellenergia ancestrale che, se di buona qualit, permette un buon sviluppo somatico, psichico e sessuale, una buona attivit sessuale e, contemporaneamente, una buona qualit del seme. Al contrario, una scadente jing qi determiner un difettoso sviluppo somatico, psichico e sessuale, una scadente capacit sessuale ed un seme di scarsa qualit, geneticamente debole, se non addirittura patologico (patologie a trasmissione ereditaria). Un altro dato interessante riguarda la quota individuale di energia ancestrale: la quantit di questenergia data una volta per tutte al momento del concepimento. Durante la vita pu essere conservata e mantenuta, oppure consumata e dissipata (in caso di abusi sessuali ad esempio); non pu essere comunque aumentata e, proprio per questo motivo, va gelosamente cu-stodita. Molte tecniche di qi gong lavo-rano proprio su questa forma di energia per produrre il nei dan, lelisir interno di lunga vita. La quintessenza energetica jing qi, il qi e lenergia mentale shen qi rappresentano i tre tesori delluomo cor-relati, nellambito della triade cielouomo-terra, a terra, uomo e cielo e correlati, nellambito dei cinque movimenti, rispettivamente allacqua-rene, alla terra-milza-stomaco ed al fuoco-cuore.

ENERGIA SORGENTE O ORIGINARIA


Yuan qi, lenergia sorgente o originaria correlata allenergia ancestrale pu

essere considerata come una sorta di energia cosmica attivatrice di tutti i fenomeni biologici che permette il passaggio dal cielo anteriore a quello posteriore e permette il mantenimento della vita. Si distingue a sua volta in yuan yin e yuan yang perch il fondamento dello yin e yang di tutto il corpo. Lenergia sorgente svolge vari compiti: la sorgente delle attivit di tutto il corpo; la base dellenergia renale ed correlata al fuoco del mingmen; distribuita dal triplo riscaldatore, attraverso i meridiani principali, a tutti i punti yuan; il fattore che catalizza le trasfor-mazioni del qi (da energia pettorale zong qi ad energia vera zhen qi); il fattore che catalizza la trasformazione dellenergia alimentare guqi in sangue. Si tratta di unenergia cosmica attivatrice di tutti i fenomeni biologici. Generalmente la si comprende adeguatamente se si paragona il nostro organismo ad una complessa caldaia che permette la vita bruciando il suo combustibile. La caldaia pu funzionare solo in presen-za di una fiammella pilota accesa e la yuan qi la scintilla che d limpulso per accedere la fiammella pilota stessa. Per lo stesso motivo agisce come scintilla e catalizzatore delle trasformazioni dellenergia e del sangue; per lo stesso motivo e distribuita in tutti i settori energetici del nostro motore dal triplo riscaldatore, allo scopo di attivare tutti i fenomeni biologici. La yuan qi dunque una delle energie pi importanti del nostro organismo sia nella sua fase embrionale che in quella postnatale.

GRANDE ENERGIA O ENERGIA CELESTE


Daqi, la grande energia, denominata anche tian qi, cio energia del cielo, energia celeste lenergia dellaria che fornisce, insieme alla energia alimentare, che pu essere considerata lenergia della terra, i fattori nutritivi che permettono la produzione dellenergia vera, la zhen qi. Luomo infatti inserito tra cielo e terra e deve rispondere al cielo ed alla terra. Luomo assimila lenergia della terra attraverso gli alimenti e quella del cielo attraverso il respiro. Da qui limportanza di unadeguata igiene dietetica e

respiratoria che non vuol dire solo la scelta della qualit degli alimenti e dellaria (che sta diventando sempre di pi, in relazione alla moderna situazione della produzione-distribuzione degli alimenti e dellinquinamento delle acque e dellaria, un problema politico, economico, sociale difficilmente affrontabile dal singolo) ma anche la scelta della quantit degli alimenti, della loro distribuzione nei pasti, della loro modalit di cottura e la scelta dei modi e dei metodi del respiro (in questo senso data ancora alla responsabilit individuale la possibilit di intervenire soprattutto attraverso il qi gong).

ENERGIA DEGLI ALIMENTI


Gu qi, lenergia alimentare ci deriva dagli alimenti. Essi vengono ingeriti e subiscono due successive purifi-cazioni: una prima volta a livello gastrico ed una seconda volta a livello enterico nel canale interno. Da queste purificazioni origina lenergia pura (qing qi) per essere trasportata al riscaldatore superiore e dare origine nel polmone allenergia di raccolta, la zong qi e, successivamente, allenergia vera, denominata zhen qi, sia nella forma di energia nutritiva, che in quella di energia difensiva e, contempo-raneamente, nel cuore, al sangue.

ENERGIA DI RACCOLTA O PETTORALE


Zong qi, lenergia di raccolta, detta anche xiong qi, cio energia pettorale, viene prodotta nel polmone dalla sintesi delle energie pure di origine alimentare (estratte dallenergia alimentare dallo stomaco ed assorbite dalla milza che le convoglia al riscaldatore superiore) e dellenergia celeste di origine respiratoria. Essa svolge diversi compiti: nutre cuore e polmone promuove le attivit ritmiche del cuore e del polmone di respirazione e promozione della circolazione dellenergia e del sangue controlla larticolazione del linguaggio (governata dal cuore) e la fonazione (governata dal polmone) promuove la circolazione di energia e sangue nelle estremit.

ENERGIA VERA

Zhen qi, lenergia vera, lultimo stadio della trasformazione dellenergia di origine alimentare e respiratoria, prodotta nel polmone attraverso un processo di raffinazione dellenergia di raccolta-zong qi catalizzato dallenergia originale-yuan qi. Lenergia vera circola nei meridiani principali sotto forma di energia nutritiva-ying qi e nei meridiani secondari sotto forma di energia difensiva-wei qi.

ENERGIA NUTRITIVA
Ying qi, lenergia nutritiva, viene sintetizzata nel riscaldatore superiore attraverso una sintesi dellenergia pura-qing qi di origine alimentare, prodotta durante il primo processo di raffinazione che avviene allinterno dello stomaco, e dellenergia celeste di origine respiratoria. Lenergia nutritiva viene propagata nel corpo attraverso la circolazione allinterno del sistema dei meridiani principali secondo la sequenza classica (polmone (3-5), grosso intestino (5-7), stomaco (7-9), milza (9-11), cuore (1113), intestino tenue (13-15), vescica (15-17), rene (17-19), ministro del cuore (19-21), triplo riscaldatore (21-23), vescicola biliare (23-1), fegato (1-3) ). Ogni organo o viscere presenta unora di flusso dellenergia (della durata di due ore occidentale) ed unora di reflusso (che corrisponde alle due ore successive) che anche lora di flusso dellorgano o viscere che segue nel ciclo. Lenergia nutritiva circola anche attraverso il sangue cui intimamente collegata.

ENERGIA DIFENSIVA
Per energia difensiva, definita in cinese wei qi, si intende una forma di energia pi mobile, pi grezza e di circolazione pi superficiale di quella dellenergia nutritiva. Lenergia alimentare viene sottoposta a due processi di raffinazione, il primo avviene nello stomaco e produce energia pura-qing qi (che sale al riscaldatore superiore per produrre lenergia nutritiva) ed energia impura-zhuo qi; questenergia impura scende nel canale interno dove viene sotto-posta ad un ulteriore processo di purificazione che porta alla produzione di unulteriore quota di energia pura (che sale al riscaldatore superiore per formare, insieme con lenergia celeste, lenergia difensiva) e di scarti che vengono avviati al grosso intestino per la loro eliminazione.

La sua funzione quella di circolare allesterno dei meridiani principali, negli strati pi superficiali, allo scopo di riscaldare, nutrire, umidificare pelle e muscoli, controllare la termogenesi e la termodispersione attraverso la sudorazione. prodotta nel polmone e diffusa dal polmone che controlla il tessuto cutaneo la porzione difensiva del polmone. Lenergia difensiva comunque collegata anche al riscaldatore medio che fornisce i substrati alimentari che ne permettono la produzione ed a quello inferiore che controlla la quintessenza energetica - jing qi e lenergia originale - yuan qi ed la radice dellenergia difensiva stessa. Lenergia difensiva circola 50 volte nelle ventiquattro ore, 25 volte di giorno in superficie, andando dal taiyang allo shaoyang ed allo yangming, 25 volte di notte in profondit, andando per 25 volte dal rene al cuore, e poi al polmone, al fegato, alla milza, per ritornare di nuovo al cuore ( secondo il ciclo di inibizione - ke)

ENERGIA CORRETTA O ANTIPATOGENA ED ENERGIA PATOGENA


Lenergia corretta, zheng qi, definita tale in opposizione allenergia patogena, xie qi, non si tratta dunque di unulteriore forma di energia quanto del termine generale che indica la funzione difensiva ed antipatogena dellinsieme delle energie dellorganismo.

ENERGIA CENTRALE
Lenergia centrale, zhong qi, corri-sponde a quella del riscaldatore medio, cio dello stomaco e della milza, in relazione soprattutto alla loro funzione di digestione ed assimilazione della energia pura derivata dallenergia alimentare e del suo trasporto e trasformazione.

ENERGIA DEGLI ORGANI


Ogni organo possiede una sua energia (energia del fegato-gan qi, energia della milza-pi qi, energia del polmone-fei qi ecc) che corrisponde genericamente allinsieme delle funzioni dellorgano stesso e non tanto alla porzione di energia ad esso corrispondente.

ENERGIA MENTALE
Shen qi, lenergia mentale, una forma di energia molto yang, molto rarefatta, conservata nel cuore ed ancorata al sangue. Tale energia mentale corrisponde non soltanto alle facolt mentali, ma anche allinsieme delle attivit spirituali, emotive, di coscienza che permettono la vita e che permettono che lindividuo prenda coscienza della sua esistenza. Lenergia mentale ha sede nel cuore e governa le attivit mentali degli altri quattro organi: lanima vegetativa-hun del fegato, quella corporea-po del polmone, la volont-zhi del rene ed il pensiero-yi della milza.

Funzioni e patologie delle energie degli organi e visceri Abbiamo gi descritto le funzioni delle varie forme di energia, elenchiamo ora invece le funzioni basilari delle energie degli organi e visceri: 1. trasformazione: la milza trasforma lenergia alimentare in energia pura, il rene trasforma i fluidi, la vescica trasforma le urine, il cuore trasforma le essenze pure alimentari in sangue; 2. contenimento: la milza conserva il sangue nei vasi, il rene e la vescica conservano le urine, il polmone conserva i liquidi ed impedisce che evaporino in eccesso con il sudore; 3. trasporto : la milza trasporta le essenze alimentari, il polmone trasporta i liquidi, il rene porta lenergia in alto, il fegato favorisce la libera circolazione del qi, il polmone trasporta in basso il qi; 4. riscaldamento: milza e rene yang riscaldano il corpo; 5. sollevamento: la milza ed il rene sollevano il alto lenergia; 6. protezione: il polmone protegge dai fattori cosmopatogeni. Abbiamo visto come le varie forme di energie svolgano ruoli differenti ed abbiano sedi e sistemi di circolazione diversi. Anche le energie degli organi posseggono una sede (lorgano rispettivo), un ruolo particolare ed una circolazione privilegiata secondo direzioni ben definite che elenchiamo qui di seguito sinteticamente: 1. rene: controlla la trasformazione dei liquidi, indirizzando il puro in alto ed il torbido in basso. Si relaziona con il polmone che indirizza in basso,

mentre il rene indirizza in alto, inoltre il polmone controlla lespirazione, mentre il rene in rapporto con linspirazione; 2. fegato: governa il libero flusso dellenergia ed inoltre lenergia del fegato tende a salire, a differenza di quella del polmone che tende a scendere; 3. cuore: il fuoco del cuore scende in basso per incontrare lacqua del rene che, a sua volta sale, per temperare il fuoco del cuore; 4. milza e stomaco : lenergia (pura) della milza sale e quella (impura) dello stomaco scende; 5. polmone: governa inspirazione ed espirazione (entrata ed uscita) e dirige lenergia in basso. Ricordiamo, da ultimo, che le energie possono andare incontro a fenomeni patologici che consistono sinteticamente in quattro differenti eventi generali: 1. insufficienza; 2. discesa; 3. ristagno; 4. ribellione. Linsufficienza, la discesa, il ristagno e la ribellione possono riguardare lenergia di uno solo o di pi organi ed essere pi o meno localizzate o generalizzate. Il compito della prevenzione e della terapia medica sar quello di prevenire queste alterazioni o di trattarle se gi manifeste.

Il sangue Il sangue si forma a partire da substrati nutritizi (appartenenti al cielo posteriore) estratti dalla milza, trasportati al polmone e da questo concentrati nel cuore che, attraverso la catalizzazione dellenergia originaria-yuan qi, vengono trasformati in sangue. Contem-poraneamente il rene fornisce i substrati ancestrali (appartenenti al cielo anteriore) della quintessenza energetica-jing qi che, attraverso il midollo, producono il sangue. La funzione principali del sangue sono: 1. funzione nutritiva; 2. funzione umidificante, emolliente; 3. funzione di ancoraggio dellenergia mentale.

Il sangue possiede varie relazioni con gli organi, che esaminiamo brevemente: 1. cuore: governa il sangue ed responsabile della sua circolazione. Importante il rapporto del fuoco del cuore, di natura yang, con il sangue del cuore, di natura yin; 2. milza: la base dei substrati materiali per la produzione del sangue e conserva il sangue nei vasi; 3. polmone: assiste il trasporto delle essenze nutritive dalla milza al cuore, dove, a partire da esse, si produce il sangue. Essendo maestro dellenergia infonde energia nel cuore e nei vasi promuovendo la mobilizzazione del sangue; 5. rene: agisce attraverso le sue energie; lenergia sorgente-yuan qi catalizza nel cuore la produzione del sangue e la quintessenza renale-jing qi si trasforma in sangue nel midollo; 3. fegato: immagazzina il sangue. Durante il lavoro il sangue nutre muscoli e tendini, durante il riposo torna al fegato per essere immagazzinato e rigenerato. Il sangue del fegato nutre ed umidifica occhi, tendini, articolazioni, permette e regola il mestruo. Il rene conserva la quintessenza, il fegato conserva il sangue. Ricordiamo, inoltre che esistono strettissime relazioni tra energia e sangue: il qi yang se confrontato al sangue, che possiede caratteristiche yin, lenergia nutritiva circola nel sangue, come quella mentale contenuta nel sangue. Inoltre energia e sangue si rapportano tra loro attraverso vari fenomeni: 1. produzione: qi genera il sangue attraverso lenergia alimentare, quella sorgente e con il contributo dellenergia del polmone; 2. contenimento: lenergia contiene il sangue nei vasi, soprattutto lenergia della milza che permette al sangue di essere mantenuto allinterno dei vasi; 3. mobilizzazione: lenergia muove il sangue attraverso lazione propulsiva dellenergia del polmone e di quella dellenergia nutritiva che pu essere definita una sorta di aspetto yang del sangue; 4. nutrizione ed ancoraggio: il sangue nutre lenergia e la ancora impedendo che essa si liberi dando luogo a situazioni di calore-vuoto; 5. nutrizione della quintessenza: il san-gue nutre la quintessenza-jingqi e, contemporaneamente, questa gioca un ruolo importante nella produzione del

sangue. Ricordiamo, da ultimo, che anche il sangue, come lenergia, pu andare incontro a fenomeni patologici che consistono sinteticamente in tre differenti eventi generali: 1. insufficienza; 2. calore; 3. stasi. Linsufficienza, il calore e la stasi possono riguardare il sangue di uno o pi organi, manifestandosi con segni generali o locali; questi fenomeni patologici possono inoltre essere alla base di perdite di sangue caratterizzate da emorragie pi o meno importanti.

I liquidi organici I liquidi organici sono lultima delle tre sostanze vitali, caratterizzati da unestrema sensibilit alle modificazioni delle altre due: energia e sangue. Si dividono classicamente in due porzioni: jin e ye. Jin significa saliva ed umido ed indica i liquidi in generale, ye significa i liquidi di organismi viventi (ad esempio il succo di un frutto). I liquidi-jin sono chiari, leggeri, sottili, circolano in superficie con lenergia difensiva. I loro movimenti sono rapidi, sono governati dal polmone e dal riscaldatore superiore. Svolgono funzione umidificante ed umettante, nutriente della superficie e da essi si producono il sudore, la saliva, il muco e le lacrime. Sono una parte del sangue. I fluidi-ye sono torbidi, pesanti, densi, circolano in profondit con lenergia nutritiva. I loro movimenti sono lenti, sono governati dalla milza e dal rene, dai riscaldatori medio ed inferiore. Svolgono funzione di lubrificare articolazioni, midollo, cervello e gli orifizi degli organi di senso: occhi, orecchi, naso e bocca. I liquidi organici originano dai cibi e dalle bevande. A livello dello stomaco vengono purificati, la quota pura passa alla milza che li trasporta al polmone che, a sua volta, li diffonde in tutto il corpo attraverso un processo di vaporizzazione e promuove la discesa (attraverso la via delle acque-shui dao) al

rene ed alla vescica dei liquidi condensati ed usati. La quota impura di derivazione gastrica passa al piccolo intestino dove, attraverso un secondo processo di purificazione, viene distinta una seconda quota pura che passa alla vescica, mentre la parte impura passa al grosso intestino, dove con unulteriore purificazione, una modesta parte di liquidi ulteriormente riassorbita. La vescica, a sua volta, distingue il puro dallimpuro con una quarta purificazione, elimina limpuro con le urine e rimette in circolo verso lalto e lesterno il puro. Il processo di formazione dei liquidi il risultato di innumerevoli processi di purificazione che distinguono sempre una quota pura-qing da una impura-zhuo. La quota pura costantemente indirizzata in alto e quella impura in basso. Anche i liquidi, come lenergia ed il sangue, possono andare incontro a fenomeni patologici che consistono fondamentalmente in due eventi: 1. insufficienza, 2. eccesso (edemi e mucosit). Anche in questo caso le alterazioni patologiche possono riguardare i liquidi di uno solo o pi organi e visceri, determinando alterazioni pi o meno generalizzate.

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