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L'aspetto peculiare di tale pensiero quello di ritenere che l'eccessiva concentrazione della ricchezza in poche mani unita alla concorrenza portano inevitabilmente ad una crescita della povert e a crisi economiche sempre pi gravi e devastanti. Il capitalismo, essendo intrinsecamente pernicioso ed instabile, dovr per i socialisti essere sostituito da un nuovo sistema sociale nel quale l'organizzazione della produzione e dello scambio siano fondati sull'eguaglianza e sulla giustizia sociale. Il termine socialismo venne coniato da un francese di Leroux nel 1832. Gli antecedenti storici del socialismo sono molto antichi e li possiamo, ad esempio, trovare nella Repubblica di Platone, nelle sette cristiane del Medio evo, in Campanella, in Tommaso Moro ecc. Di l dalle origini, occorre dire che il socialismo del XIX e del XX secolo alquanto diverso rispetto a quello dei secoli passati. Questo movimento di pensiero e di azione nasceva dalla stessa realt storica-sociale e non era il frutto il frutto di questa o quella mente di riformatore: esso si faceva paladino degli sfruttati ossia del proletariato. I socialisti hanno una visione chiara dei mali sociali e cercano di porvi rimedio o richiamandosi ai valori del cristianesimo oppure facendo appello al diritto naturale. Di l delle differenze che esistono fra i diversi pensatori socialisti, possiamo mettere in luce alcuni elementi che hanno in comune: la divisione dei beni sociali non pu essere modificata senza modificare il sistema di produzione e i conseguenti rapporti di propriet; i cambiamenti tecnologici modificano in profondit la societ; le leggi storiche condurranno il mondo inevitabilmente al socialismo; la concorrenza e l'anarchia della produzione portano di conseguenza miseria, sfruttamento, disoccupazione e crisi economiche; lo stesso progresso tecnologico per sua natura liberatorio, asservito alla logica del capitale finisce con l'opprimere ancora di pi i proletari; l'emancipazione della classe lavoratrice sar il frutto della sua stessa lotta; la libert politica
senza i diritti sociali serve a poco. Questi, in breve, sono le critiche che i pensatori socialisti muovono al sistema economicosociale chiamato capitalismo ed in maniera propositiva si proponevano di cambiarlo mediante opportune misure: abolire la propriet privata dei mezzi di produzione; pianificare l'economia in base ai bisogni dei cittadini; garantire il lavoro a tutti; abolire le classi sociali e quindi la lotta di classe; istruire gratuitamente i ragazzi; eliminare la differenza fra citt e campagna; eliminare gradualmente le differenze nazionali; eguagliare le condizioni fra uomini e donne; sviluppare in nome dell'interesse collettivo le arti e le scienze. Questo il quadro che accomuna i diversi pensatori socialisti anche se fra l'uno e l'altro vi sono elementi di diversit su questo o quell'aspetto del pensiero socialista.