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RIMETTERE AL CENTRO L'UOMO E NON IL PROFITTO E' sotto gli occhi di noi tutti che il mondo di oggi sotto

o il dominio assoluto della finanza internazionale a conferma di ci c' da registrare il fatto che non vi sono soldi per la povera gente mentre per salvare le banche ed il sistema state spesa la cifra astronomica di 29.000 miliardi di euro. Il popolo lavoratore sta pagando un prezzo altissimo in termini di taglio dello stato sociale e nel vedersi espulso dal mondo del lavoro con una disoccupazione che ha raggiunto cifre enormi. A rimetterci le penne sono coloro che non hanno colpa alcuna nella crisi economica attuale e ad oggi non si vede come possa cambiare questa oscenit. Dall'inizio della crisi ad oggi la politica non ha fatto nulla o quasi per rimettere sui binari giusti il sistema bancario che in barba a tutto e a tutti ancora con i soldi dati dai governi sta continuando con i metodi dei facili guadagni che preparano nuove e pi micidiali bolle speculative nel mentre l'economia reale langue. Oggi le industrie non riescono a creare posti di lavoro perch la grandi banche si accaparrano tutti i capitali. La BCE presta alle grandi banche ad un tasso ridicolo dell'1% e queste a loro volta prestano alle grandi industrie ad un tasso del' 4% e agli Stai della periferia dell'Europa ad un tasso altissimo dell'8% facendo in tal modo affari colossali: ecco questa un assurdit che avvantaggia solo le grandi banche. La politica anzich agire su questa oscenit eliminandola, si dedica a quel teatrino assurdo della mera chiacchiera che non porta da nessuna parte. Difatti, al di la delle buone intenzioni, le nostre aziende in particolare le piccole e le medie continuano a rimanere a corto di crediti ed esse spesso sono costrette a licenziare ed in tal modo il tasso di disoccupazione destinato a crescere in modo esponenziale. Tutto questo andazzo sta facendo crescere le disuguaglianze sociali in modo davvero intollerabili i senza lavoro i senza casa crescono a vista d'occhio in Italia come in molte altre parti del mondo e la politica non fa nulla per mettere un'argine a questa marea montante. Sul piano sociale vi da registrare un arretramento drammatico

sul terreno delle conquiste sociali e di libert vi sono forze pi o meno oscure che lottano contro queste conquiste costate sudore e sangue da parte di tanti uomini e donne. Infine c' da registrare il problema ecologico negletto dai grandi della politica che anzich mettere in atto tutte quelle misure idonee a salvare il pianeta sembrano in tutte altre faccende affaccendate ed intanto l'effetto serra sta mutando il clima del pianeta e l'aria diventa sempre pi irrespirabile. Concludendo, oggi abbiamo le idee, le tecnologie, la capacit per agire ed evitare la catastrofe sia essa economica o ecologica ma ci manca l'organizzazione, la coscienza ed un programma che ci portino fuori dalla palude ma per fare ci necessario uno sforzo ciclopico da parte di associazioni, di movimenti, di partiti e da quanti altri a cui stanno a cuore i destini del popolo lavoratore e della terra nostra fonte di sostentamento

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