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Giuseppe Della Torre

Dipartimento di Politica economica, Finanza e Sviluppo, DEPFID Universit degli Studi di Siena dellatorre@unisi.it http://xmlservices.unisi.it/depfid/joomla/docente.asp?id=334

Mortalit e morbilit per ambiente geografico e classi professionali in Italia: i numeri del ministero della Guerra, 1864-1905 1

Indice

1. La rivisitazione delle statistiche sanitarie post-unitarie del ministero della Guerra 2. Le principali pubblicazioni sulla sanit militare tra Unificazione e fine secolo: Federico Torre, Giuseppe Sormani e Ridolfo Livi. 2.1. La statistica medica dellEsercito per gli anni 1867-1869. Giuseppe Sormani 1: il dato meteorologico. 2.2. La Statistica medica dellEsercito 1877-1881. Giuseppe Sormani 2: verso lattenzione per il dato ambientale e sociale. 2.3. Lintroduzione del foglio sanitario del soldato, 1879. 2.4. Le analisi statistiche di Ridolfo Livi sui fogli sanitari delle classi 1859-1865: verso unanalisi delleziologia delle cause di morte e della morbilit 3. Conclusioni sulle statistiche sanitarie militari: solo statura, peso ecc.? Referenze bibliografiche e Statistiche sanitarie

Testo della relazione tenuta nel corso del convegno su Population, environment, health: shadows and discontinuities, Societ Italiana di Demografia Storica SIDeS, Alghero, settembre 2012. Ringrazio il personale della Biblioteca centrale dellIstituto Nazionale di Statistica per la competenza e la cortesia con le quali hanno seguito le mie numerose richieste. Manfredi Alberti, borsista presso lISTAT, mi stato di grande aiuto nella raccolta dei materiali. Ho consultato molti riferimenti bibliografici presso la Biblioteca Militare Italiana di Varallo Sesia, Vercelli. A Virgilio Ilari, direttore della Biblioteca Militare, e a Piera Mazzone, direttore della Biblioteca Civica di Varallo, i miei sentiti ringraziamenti per lospitalit ricevuta.
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1. La rivisitazione delle statistiche sanitarie post-unitarie del ministero della Guerra La letteratura concorde nel sostenere la scarsa attenzione della statistica ufficiale italiana agli aspetti sanitari nei primi decenni postunitari (es. Marucco 1996, Patriarca 1996, Geddes di Filicaia 2000, DAutilia e Melis 2000, e Della Torre 2011a). Considerazioni analoghe valgono per i contenuti dellAnnuario statistico del ministero di Agricoltura Industria e Commercio (MAIC), il libro della Patria secondo la nota espressione di Cesare Correnti (es. Fiocco 2009, Patriarca 2011). La statistica pubblica mostr una sensibilit immediata per i fenomeni di modernizzazione politica ed economica (il comportamento elettorale, listruzione, il risparmio, ad esempio), [ma] unattenzione meno pronta per i processi sociali, per le inchieste morali su sanit, criminalit e povert. Lo stato insoddisfacente delle pubblicazioni statistiche ufficiali per il comparto sanitario nel primo ventennio postunitario era dovuto allattribuzione delle competenze sanitarie agli enti locali con la legge del 1865, cui si aggiungeva lassenza di una visione unitaria delle scuole di medicina (Frascani 1980). Soltanto nel corso degli anni '70-80 prendono forma le prime indagini miranti a costruire le basi di un servizio di statistiche igienico-sanitarie, che culminarono nellInchiesta sulle condizioni igieniche e sanitarie dei Comuni del Regno del 1886 (Dirstat 1886). Nella stesura di questa nota non intendo seguire il vezzo degli economisti e purtroppo anche degli storici di reperire affannosamente gli ultimi paper disponibili sullargomento di studio, bens mi oriento a valorizzare i materiali statistici e informativi prodotti allepoca (per tutti, Romanelli 1980). Nella fattispecie, intendo recuperare il contributo informativo delle statistiche militari dellepoca, iniziando dai dati sanitari raccolti al momento della coscrizione dal gen. Federico Torre, per diversi decenni alla direzione generale delle Leve del ministero della Guerra, prima del Regno di Sardegna poi del Regno dItalia. Linteresse per la demografia storica per i dati del gen. Torre, ben noti e apprezzati dagli storici militari (es. Ceva 1981, p. 73), fu sollevato anni fa da Bernardino Farolfi (1979, 1982, 1984) e Paolo Frascani (1980). Dopo un oblio trentennale, i lavori su statura, salute e leve militari coordinati da Carlo Corsini (2008) e sui rapporti tra statura dei coscritti e crescita economica di Brian AHearn, Franco Peracchi e Giovanni Vecchi (2009), Donatella Lanari (2011) e AHear e Vecchi (2011) non hanno esaurito il tema delle contributo conoscitivo in campo sanitario delle statistiche militari.2 In questo contributo intendo approfondire il tema delle statistiche sanitarie militari. In tale ambito, dopo un breve cenno alle relazioni sulle leve del gen. Torre, tratter delle statistiche mediche dellEsercito di Giuseppe Sormani degli anni 70-80 e delle elaborazioni statistiche condotte sui fogli sanitari di Ridolfo Livi degli anni 90.
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Da notare che il convegno organizzato dalla Societ Italiana di Statistica, da Banca dItalia e dallIstat a Bologna nel 2011, in occasione del 150 dellUnificazione, non ha dedicato attenzione a questo tema (SIS 2011).

2. Le principali pubblicazioni sul tema della sanit del ministero della Guerra tra Unificazione e fine secolo: Federico Torre, Giuseppe Sormani e Ridolfo Livi Le relazioni sulle Leve del gen. Torre si rifanno alle ricerche antropometriche di Quetelet, con lambito privilegiato dalle misurazioni degli eserciti. I punti di ambito sanitario delle relazioni in parola riguardavano: 1. lo stato della salute (invalidit, deformit e imperfezioni) al momento della visita di leva (per area geografica), 2. La morbilit durante il periodo di leva (ricoveri in infermeria e ospedali militari per cause mediche); 3. Le vaccinazioni effettuate (per il colera e altro). In tale ambito di rilievo i contributi di Farolfi (1979, 1982, 1984), con la presentazione di tavole sullevoluzione delle riforme sui misurati, per difetto di statura e per infermit e imperfezioni, per area geografica. Come evidente il rilievo delle misurazioni antropometriche non consente di derivare indicazioni sul tema della mortalit e morbilit, oggetto di questa relazione. 2.1. La statistica medica dellEsercito per gli anni 1867-1869. Giuseppe Sormani 1: la centralit del dato meteorologico e territoriale Il volume del Consiglio superiore di sanit militare Notizie sulla Statistica medica dellesercito pel triennio 1867-1869, a cura di Giuseppe Sormani, igienista presso l'Universit di Pavia, costituisce il primo saggio di sanit militare (Ministero della Guerra 1870). Tale volume rifletteva il sistema statistico della sanit militare in vigore dal marzo 1866 sino al successivo sistema introdotto nel gennaio 1879 con il foglio sanitario del soldato. Per il triennio abbiamo la statistica degli ospedali militari e dei ricoveri negli spedali civili. Inoltre, due specchi con le differenze meteorologiche delle diverse regioni nelle quali puossi con logica e naturale norma immaginare suddiviso il paese (p. 6). I dati della sanit militare mettono in stretto legame la salubrit relativa e le stagioni dellanno (non a caso la principale causa di morte dellepoca sono le affezioni acute dellapparato respiratorio). A tal fine si legano i dati relativi ai ricoveri, alle cure e ai decessi degli ospedali militari divisionali con le stagioni atmosferiche: la fine dellinverno e il principio della primaverile stagione sono decise epoche morbigene: la mortalit vi pi elevata , ora il riscontro di queste risultanze attesta dellindole gravissima delle malattie dominanti. Oltre per al momento climatologico, vuol essere messo a calcolo come fattore essenziale di tali risultati la coincidenza della chiamata delle nuove leve, [in quanto] il primo tirocinio della vita militare sempre ed ovunque fonte di malattia e daumento proporzionale nella mortalit ... Le condizioni locali per esercitano (subordinatamente se vuolsi, ma incontestabilmente) unazione che aggrava le funzioni generali delle stagioni: i mesi caldissimi, invero, morbigeni ovunque in Italia, sono eccezionalmente mortiferi nella meridionale. Il febbraio e

il marzo sono invece relativamente infausti e fatali particolarmente nelle regioni nordiche e specialmente nel Piemonte propriamente detto (p. 18).3 223. La Statistica medica dellEsercito 1877-1881. Giuseppe Sormani 2: verso lattenzione per il dato ambientale e sociale 1. Giuseppe Sormani nel marzo 1877 relaziona alla Commissione per la statistica sanitaria della direzione di Statistica del MAIC. In tale ambito presenta dei grafici della distribuzione geografica della mortalit dellesercito, nel suo complesso e rispetto alle pi frequenti e gravi malattie che sono causa di morte, con rilevanti implicazioni per gli obiettivi che a suo dire la statistica sanitaria pubblica avrebbe dovuto porsi. Queste tavole sono destinate a mettere in rilievo lutilit e i vantaggi che la statistica delle cause di morte pu portare allo studio della geografia medica e quindi alligiene pubblica. In quella seduta si discussero e stabilirono le norme relative alla statistica sanitaria, [con lidea che] la raccolta degli elementi statistici intorno alle cause di morte possa essere efficacemente diretta allo studio delle condizioni igieniche delle popolazioni, allinfluenza degli agenti atmosferici, e infine al buon indirizzo dellAmministrazione a cui incombe lobbligo di tutelare la salute dei cittadini (Sormani 1877, p. 3). Il cap. I riguarda la mortalit generale dellesercito italiano, dal gennaio 1860 al settembre 1876, rispetto agli anni della ferma, alle stagioni atmosferiche e specialmente alla topografia (pp. 4 ss.). Nel cap. II sono di interesse i dati sulla mortalit della truppa attribuiti alle 18 divisioni militari. Tale partizione consente di avere valori diversi nella mortalit, da attribuire agli effetti delle epidemie concentrate in alcune zone territoriali e non in altre (tifo, morbillo, vaiolo, ecc.) e alle condizioni climatiche in corso danno e ambientali (es. miasma palustre). Tuttavia, il dato atmosferico e ambientale non sembra sempre sufficiente a spiegare le differenze a livello divisionale. Vedi il tentativo di spiegazione della bassa mortalit registrato nella divisione militare di Alessandria, attribuito alla pi ampia disponibilit di beni alimentari e alla presenza sulla piazza di reggimenti delle armi dotte (genio e artiglieria), con livelli pi alti di alfabetismo allincorporazione (Della Torre 2011b) e quindi di benessere economico-sociale (p. 16). Le principali malattie causa di morte sono: 1. le malattie degli organi respiratori e la tubercolosi; 2. la febbre tifoidea e il tifo; 3. la malaria (pp. 17-18). Per le malattie degli organi respiratori, Sormani privilegia le spiegazioni legate alla variabilit delle condizioni atmosferiche (dellItalia centrale) pi che alla rigidit del clima (delle Alpi), e agli effetti atmosferici a livello mensile (pp. 2021). Viceversa, per il tifo e le febbri tifoidee, lA. non intravede alcuna legge che esprima i rapporti tra la mortalit per [queste cause] e la latitudine o la climatologia, anzi la diversit e la variabilit temporale dei contesti in cui
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Con maggiore enfasi anche Sormani (1870).

emerge il tifo fa pensare che le circostanze concomitanti o determinanti si debbano ricercare nelle condizioni antigieniche delle localit stesse, e specialmente nelle caserme, nelle latrine, nei pozzi dacqua potabile, nellagglomeramento degli uomini, nella qualit dei cibi, ecc., pi che nelle grandi influenze cosmico-telluriche, anche se sembra emergere una recrudescenza nei mesi tra agosto e ottobre quando ai grandi calori estivi tien dietro il periodo umido delle piogge con le pi ampie fermentazioni putride (pp. 24-25). Da questa relazione si evince lallargamento delle cause di morte agli aspetti sociali e igienici, oltre a quelli tradizionali di tipo geografico e atmosferico, al miasma palustre [e] alle grandi influenze cosmico-telluriche (pp. 3-4).4 2. Alla relazione di Sormani del 1877 segue la sua Geografia nosologica dellItalia del 1881. La statistica medica pu essere diretta a: 1. Lo studio della morbilit e mortalit in relazione alle condizioni individuali di sesso, et, professione, stato civile, ecc.; 2. lo studio delle frequenze delle varie malattie e cause di morte in rapporto alle condizioni esteriori dei luoghi, della meteorologia, delle stagioni, dei climi, ecc. (Sormani 1881, p. 3). Il lato positivo della statistica militare che la popolazione speciale militare tenuta in eguali condizioni di vitto, di vestiario, di accasermamento, di servizi, ecc., e consta di uomini tra i 20 e i 30 anni di et (pp. 102-03). Il lavoro di Sormani fu premiato nel concorso bandito dal R. Istituto lombardo di scienze e lettere sul tema della geografia nosologica dell'Italia. Il relatore di detta commissione di concorso scrive una nota critica sui contenuti del volume, che assumono interesse per il tema che affronto in questo scritto: per dare ragione della varia frequenza delle malattie nei diversi luoghi non basta raccogliere numeri, vagliarli, coordinarli e tradurne i risultati in linee o segni, ...: bisogna dare le ragioni di questa varia distribuzione di questa geografia nosologica ... Il tema dell'Istituto nostro poneva, che, studiate le malattie che dominano l'Italia in generale e quelle che prediligono alcune localit, se ne indicassero le cause e la genesi ..., [senza dimenticare o sottovalutare che la trattazione della eziologia pi difficile di quella statistica]. Nondimeno l'autore in questo campo avrebbe potuto fare di pi od almeno mostrare di averlo maggiormente tentato, s che non rimanesse il dubbio d'averlo negletto, tutto lo studio avendo volto alle indagini puramente statistiche (p. X). 2.4. Lintroduzione del foglio sanitario del soldato nel 1879

Su miasma palustre, influenze cosmico-telluriche e altre vecchie credenze della eziologia delle epidemie vedi la relazione di Eugenia Tognotti, Il sapere igienista alla prova: lindagine conoscitiva dellUfficio dIgiene sulla mortalit per tubercolosi a Milano e la mappatura dello spazio urbano a rischio (1903-12), nel corso del convegno di Alghero della SIDeS citato in apertura.
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Col nuovo sistema statistico sanitario associato allistituzione del foglio sanitario, in vigore dal gennaio 1879, le statistiche militari hanno questo pregio: mentre il censimento della popolazione dello Stato si fa soltanto ogni dieci anni, il censimento delle truppe si fa ogni giorno.5 Nel foglio sanitario erano annotate: a) le generalit (anno di nascita; comune, mandamento e circondario, di nascita e di domicilio; stato civile; professione e grado d'istruzione (lettura e scrittura); eventuale rimando dalle leve precedenti e con quale infermit; b) le qualit fisiche invariabili o poco variabili: capelli, occhi, colorito, fronte, naso, ecc.; c) le qualit fisiche variabili: statura, torace, peso, difetti fisici non esimenti dal servizio e loro variazioni, ecc.; d) le vaccinazioni; e) le malattie sofferte durante il servizio: diagnosi, stabilimenti di cura, giornate di degenza ed esiti. Il foglio sanitario consentir, negli anni che seguirono la sua introduzione, lo sviluppo delle analisi sui legami tra mortalit e morbilit, da un lato, e condizioni meteorologiche, stato dellambiente, dipartimenti di nascita dei coscritti, divisioni militari di stanza dei corpi militari, e attivit professionali svolte in precedenza dalla truppa, dallaltro. Tale documento statistico pertanto alla base di quello che molto pi tardi sar definito il processo di transizione tra un modello epidemiologico dominato dalla mortalit ad uno dominato dalla morbilit, proprio di strutture economiche, sociali e igienico-sanitarie pi avanzate (es. Pozzi 2000, p. 50).

2.5. Le analisi statistiche di Ridolfo Livi sui fogli sanitari delle classi 1859-1865: verso unanalisi delleziologia delle cause di morte e della morbilit 1. Ridolfo Livi nel 1894 pubblica il Saggio dei risultati antropometrici ottenuti dallo spoglio dei fogli sanitari delle classi 1859-1865, eseguito allIspettorato di Sanit militare (Livi 1894). Col foglio sanitario per ragioni di tecnica statistica si port la divisione del territorio al limite minimo conciliabile collesattezza statistica Come unit di luogo di nascita fu scelto il mandamento di leva. Per mandamento sono state eseguite le indagini sulla statura, il colore dei capelli e degli occhi e lindice cefalico. Si sono messi poi in rapporto, per circondario, la statura con il colore capelli, il colore dei capelli e degli occhi, la statura con lindice cefalico, lindice cefalico con il colore dei capelli, laltimetria alla nascita con la statura e la circonferenza del torace. Inoltre, stata analizzata la statura per classi professionali (in particolare dei c.d. studenti e dei contadini) nei mandamenti delle 69 citt capoluogo. Livi confuta il ruolo delle razze nella spiegazione della correlazione negativa tra statura e altimetria delle localit di origine dei coscritti. Ma [allora] in qual modo e per quale motivo possono le montagne influire sulla statura umana? Questa influenza abbassatrice si fa essa sentire indistintamente su tutti gli
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Importanza anche rispetto alle esperienze straniere (tra cui quella britannica e americana) dellintroduzione del foglio di sanit nel libretto personale con i dati al momento della prima visita e quelli durante la vita militare (Livi 1896, p. 10).

abitanti delle regioni montuose ovvero risulta dal fatto che nelle montagne havvi minor ricchezza di suolo e di industria, e vi preponderano le classi meno abbienti, quelle cio in cui lo sviluppo corporeo pi frequentemente ritardato o modificato da insufficiente alimentazione e da eccesso di fatica? A questa domanda risponde a parer nostro uno spoglio che abbiamo fatto relativo alla statura nei mandamenti delle 69 citt capoluogo di provincia, considerata negli studenti, professionisti, impiegati e simili; nei contadini; nel rimanente degli abitanti [La conclusioni di Livi che] la statura dei montanari dunque pi bassa solo perch essi si trovano in condizioni sociali peggiori degli abitanti delle colline e delle pianure (pp. 15-20). 2. Con i fogli sanitari della classe 1863 (congedata nel 1886), il ministero decise che il materiale raccolto (300 mila schede) era sufficiente per procedere allanalisi e nel 1888 affid a Ridolfo Livi, della direzione della Sanit militare, lincarico di procedere alla elaborazione di tale mole di informazioni. Il lavoro che ne segue Antropometria militare. Risultati ottenuti dallo spoglio dei fogli sanitari dei militari delle classi 1859-1863 distinto in due sezioni: la prima antropologica (pubblicata nel 1896); la seconda contenente dati igienici e sanitari (uscir, dopo 10 anni, nel 1905).6 Gli scopi dellindagine di Livi non erano solo militari, e questo sin dal momento dellintroduzione nel 1879 del foglio di sanit: Il piano dellintero lavoro che si ebbe in mira fin dal principio dello spoglio era gi tracciato dagli scopi pei quali il foglio sanitario era stato istituito. Lo scopo principale era quello di raccogliere un materiale pi ricco che fosse possibile di dati per stabilire quali modificazioni alle vigenti leggi e regolamenti potessero farsi per migliorare il reclutamento del soldato, e quindi contribuire alla diminuzione della morbilit e mortalit nellesercito. Collo studio combinato dei numerosi dati contenuti nel foglio si potr portare un po di luce a importantissime questioni, quali per esempio: sulla convenienza ad abbassare il limite minimo di statura per le condizioni sanitarie dellesercito e per la sua forza numerica; quale limite minimo tra altezza e perimetro toracico (o peso). Ed altre molte questioni affini potrebbero ottenere da questo studio un valido aiuto per la loro soluzione [patologiche, igieniche e demografiche] ... Se e quali rapporti vi sono tra la ricettivit per alcune determinate malattie e le qualit fisiche esteriori; da quali leggi regolato laccrescimento del peso e della statura dai 20 anni in su; quale influenza abbia sulla statura e sul perimetro toracico labitare in un paese di montagna o di pianura; quali e quante differenze vi sono tra la costituzione fisica della popolazione agricola, degli operai o delle classe abbienti; ed altre simili (Livi 1896, p. 16). Di particolare interesse nella seconda parte, pubblicata nel 1905, lanalisi di mortalit e morbilit rispetto alle classi professionali e alle aree geografiche di nascita dei coscritti. Il cap. III riporta la classificazione molto dettagliata delle professioni: 1. studenti (studenti propriamente detti, professionisti, negozianti, impiegati, possidenti, con lesclusione dei possidenti analfabeti, quindi le classi
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Sullimportanza del lavoro di Ridolfo Livi un breve cenno in Corsini 2008, p. 12.

pi colte e abbienti,); 2. piccolo commercio (gruppo di transizione tra il primo e il terzo, comprende i piccoli commercianti, i gioiellieri, gli incisori, gli orologiai ecc.); 3. contadini e affini (i braccianti sono in altra categoria); 4. fabbri; 5. falegnami; 6. muratori e affini (esclusi i manovali); 7. sarti e calzolai; 8. barbieri; 9. macellai, pizzicagnoli, norcini ecc.; 10. carrettieri; 11. fornai e affini; 12. braccianti e lavoratori manuali senza qualificazione; 13. professioni varie (esercenti mestieri manuali altrove non classificati). In tale ambito scaturisce limportanza dimensionale delle classi contadini (55.5%), studenti (8.2%) e braccianti (4.7%). a) Il rapporto tra statura e professioni Livi deriva dagli specchi 21-22 che gli studenti in senso lato sono pi alti in tutte le regioni del dato medio e ancor di pi dei contadini, con la qualificazione che le differenze tra studenti e contadini sono pi rilevanti nelle regioni del Sud, dove predominano le basse stature (Livi 1905, p. 53). Il gruppo degli studenti per riguardo alla statura di gran lunga il pi favorito. In tutti i compartimenti esso supera di diversi centimetri la media generale (da cm. 1.6 a 3.3). Per la differenza in pi degli studenti rispetto alla media generale si va facendo sempre maggiore quanto pi si va da nord verso sud, cio dai popoli di alta statura a quelli pi bassi.7 Queste regolarit sono attribuite da Livi alle condizioni di alimentazione e di ambiente delle classi lavoratrici e specialmente dei contadini, decisamente pi misere nellItalia meridionale. Riassumendo, lo sviluppo della statura, a parit di razza, sta in rapporto diretto col benessere e con labbondanza dellalimentazione, mentre non risente affatto dellesercizio muscolare e dellambiente in cui si esercita la professione: nella maggior parte delle classi lavoratrici la bassezza della statura denota insufficiente alimentazione e scarsa difesa contro le influenze morbose, che debilitano lorganismo e arrestano lo sviluppo del sistema scheletrico Queste differenze fra le varia professioni hanno tanto maggiore importanza in quanto sono ottenute su individui accuratamente selezionati, [tramite un accurato processo di selezione in sede di leva] che ha avuto per effetto di attenuarle notevolmente. Esse sarebbero senza dubbio molto maggiori se si prendessero in esame non i soldati (incorporati e per i quali compilato il foglio sanitario), ma tutta la popolazione ventenne quale si presenta alla leva (p. 82). b) Le malattie sofferte durante la vita militare Livi presenta uno schema sintetico di 11 tipologie di malattie, quelle pi frequenti e pi gravi, suddiviso per compartimenti di nascita (pp. 118-126)

Questo punto diventer patrimonio di analisi successive: vedi ad es. Bussini et al. 2008, p. 54, e Lanari 2011, p. 76.

Delle 300 mila schede ne sono state considerate 143 mila circa, quelle riferite agli ammalati (guariti e riammessi in servizio), ai riformati e ai deceduti. Tra le malattie predominano le veneree, le bronchiti, le febbri da malaria, gli esantemi (in particolare, il morbillo), ecc. Dalla tabella 52 si evince una profonda distribuzione regionale di soldati ammalati, riformati e deceduti: con una recettivit delle malattie sistematicamente pi alta in Umbria (624 per mille coscritti) e nel mezzogiorno (Abruzzi e Molise: 596; Campania: 614; Basilicata: 620; Sicilia: 635; e Sardegna: 674; e Calabria: 684), a fronte di una media nazionale di 558 per mille. Da cui la rilevanza degli aspetti antropologici ed etnografici nella spiegazione di tali differenze (p. 119). c) Laccrescimento fisico, statura e peso, durante la vita militare In questo ambito da ricordare le misurazioni effettuate con cadenza annuale (a meno di 20 anni sino ai 23 anni e alla fine della leva), estese alle professioni e ai compartimenti di nascita (pp. 133-34). Ne scaturisce, per il totale nazionale, la crescita della statura tra il primo e il secondo anno di vita militare, cos per il peso (figg. 40-42). A livello di compartimenti, il clima ha grandi effetti sulla crescita del corpo: si pensi alla pubert, pi precoce al Sud. Anche se sono di grandissima importanza sia le condizioni sociali che lambiente, laccrescimento della statura (ma non del peso), nel primo anno di vita militare, pi intenso per le province meridionali, dove nonostante la precoce pubert hanno operato fattori frenanti delle circostanze dellambiente. Nel secondo anno, laccrescimento della statura si attenua anche nelle regioni meridionali, ma in queste resta comunque pi sensibile di quelle del Nord. Nel secondo anno di vita militare le differenze in termini di statura e di peso (per compartimenti) tendono a scomparire o attenuarsi: questo fatto un manifesto indizio dellinfluenza [positiva] dellambiente militare sul giovane italiano, mettono in evidenza che gli sbilanci nellaccrescimento di statura e di peso sono dovuti al fatto che durante il primo anno di servizio gli individui venuti alle armi in stato di nutrizione meno soddisfacente hanno migliorato pi rapidamente degli altri e si sono messi quasi al loro livello (pp. 155-66). d) Il rapporto tra accrescimento e condizioni sociali Dallo specchio n. 67 si evince, a fronte di un accrescimento medio di statura (per il I anno) di mm. 6.4, un 5.1 per gli studenti e valori decisamente pi alti per tutte le altre classi professionali (tra cui, 6.8 i contadini e 6.9 i muratori) (p. 167). Nei compartimenti settentrionali (Toscana inclusa) laccrescimento degli studenti in linea con quello dei contadini, mentre dalle Marche in gi la differenza tra i due accrescimenti grandissima, a vantaggio dei contadini (p. 172).

3. Conclusioni sulle statistiche sanitarie militari: solo statura, peso ecc.?

La lettura sin qui condotta delle statistiche sanitarie del ministero della Guerra ha consentito di derivare alcuni prime considerazioni: Dai lavori del gen. Federico Torre della direzione delle Leve, centrati prevalentemente su dati antropometrici (peso, altezza ecc.) e sulle cause di riforma e rinvio, su base regionale alla nascita, e sui ricoveri ospedalieri per divisione militare e per stagione, si passa gradualmente, con i lavori di Giuseppe Sormani e poi di Ridolfo Livi, resi possibili dallintroduzione del foglio sanitario, allattenzione per le cause di morte e la morbilit, con una griglia estesa ai mandamenti di nascita, alle classi professionali, alle divisioni militari e alle dinamiche stagionali. Centrare la trattazione delle statistiche sanitarie militari ai soli aspetti antropometrici in sede di visita di leva riduttivo, se non altro a partire dallintroduzione del foglio sanitario nel 1879 e dal lavoro di Sormani; I lavori in campo sanitario del ministero della Guerra sono in parte coevi con quelli della direzione della Statistica del MAIC, in parte sembrano precedere questi ultimi, in particolare per lattenzione agli aspetti socio-ambientali (es. disponibilit di acque potabili e di impianti fognari) e professionali (es. alimentazione e cure della persona) tra le cause di morte e morbilit. A livello interpretativo, nella spiegazione dei dati antropometrici (altezza e peso) e relativi alla morbilit sembra emergere una netta partizione tra una prima fase storica in cui rilevanti sono le spiegazioni etniche e stagionali-atmosferiche e una seconda in cui sono centrali le spiegazioni ambientali e socioeconomiche.

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