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Realizzò nuove tecniche per la stampa, nuovi tessuti (tra i quali una specie di
seta vegetale) e nuovi tipi di vernici destinate a durare nel tempo.
Fu lui a costruire un cannone in lega di ferro quando tutti gli altri erano in bronzo,
e fu sempre lui a inventare un fucile a retrocarica, anticipando di molto la
rivoluzione delle armi da guerra.Il principe Raimondo oltre alla veste di
inventore,era affascinato dall'anatomia e dalla fisiologia del corpo umano:a
riguardo parliamo delle cosidette “macchine anatomiche” che suscitatorono
parecchio stupore quando furono inventate.Sono due
scheletri umani, uno maschile ed uno femminile, rivestiti
dell'intera rete venosa ed arteriosa riprodotta con dettagli
troppo precisi per le conoscenze anatomiche dell'epoca.
La leggenda più nota narra che le due macchine furono
ottenute dal principe immettendo nel circolo sanguigno
delle due sventurate vittime uno speciale liquido
"metallizzante". Se ciò fosse vero, significherebbe
naturalmente che le due persone erano ancora vive
quando l'esperimento fu effettuato, altrimenti il sangue
non avrebbe potuto circolare e diffondersi così
ampiamente. Per di più, a ben osservare il corpo della
donna, si capisce che era incinta, perché si nota nella zona uterina la forma del
feto e si vedono, ai suoi piedi, i resti della placenta. Uno scritto anonimo del
tempo dichiara che il processo di "metallizzazione" dei vasi sanguigni fu scoperto
e sperimentato da Raimondo di Sangro con la collaborazione del medico
palermitano Giuseppe Salerno.
E' ancora possibile vedere questi strani e macabri oggetti nella già citata
Cappella Sanseveroa Napoli. Qui sono custoditi gli "orridi armadi", così chiamati
perché al loro interno sono conservati due corpi umani a cui sembra essere stato
tolto l'involucro.