lilnterno della chiesa di San Giuseppe a lnduno (Blitz)
INDUNO OLONA - Sono saliti fino a raggiunge-
re la trentina i fedeli che, ormai aa pifai quàt- tro mesi, si riuniscono tutte le domeniche alle dicias. sette nella piccola chiesa di San Giuseppe, nel rione Dardo, per la santa messa celebrata in latino, secon- do il messale ambrosiano preconciliare del beato cardinale arcivescovti Alfredo Ildefonso Schuster, che risale al1954. E' la prima volta, nel Varesotto, che dei fedeli si or- ganizzano ed ottengono dalle competenti autorità ecclesiastich e I' autortzzazione a celebrare le me sse tutte le domeniche con il "rito antico". A parte i pro- motori dell'iniziativa, che vi prendono parte costan- temente, di volta in volta ci sono persone nuove, pro- venienti da altri paesi anche lontani. In provincia la messa in latino con cadenza regolare si celebra solo ad Induno Olona. Per officiare la liturgia eucaristica si alternano il ca- nonico don Enrico Carrettoni e don Giorgio Spada, che sono i presbiteri autorizzati dalle autorità eccle- siastiche, sotto la responsabilità del parroco don Peppino Forasacco. E' stato anche costituito un pic- colo coro per eseguire canti gregoriani e quelli della tradizione. Ci si prepara ora alle celebrazioni del pe- riodo quaresimale, mentre non avranno luogo Ie firnzioni del Triduo pasquale. Papa Benedetto XVI, con il motu proprio "Summorum Pontificum Cura" del?OO7, ha compiuto un'apertura ai fedeli deside- rosi di partecipare a liturgie eucaristiche celebrate in latino secondo il rito tridentino, sul messale di San Pio V del 1570, rimasto in uso, pur con innova- zioni introdotte nei secoli, fino alla pubblicazione del nuovo messale del 1970 dopo il Concilio Vatica- no II. Le celebrazioni delle messe in latino hanno anche dato modo di utilizzare con maggiore frequenza l'oratorio di San Giuseppe, una sÉIesetta eiiificata nel Settecento dai Confratelli det Santissimo Sacra- mento. Nella chiesa, sotto la collinetta della "Motta Cuvia", ò stato rea\zzalo un impianto di riscalda-' mento per consentirne l'utilizzo anche nel periodo invernale. All'interno si conser.'ra una pregevole sta- tua lignea seicentesca di San Carlo Borromeo, lega- to al paese perché in gioventù soggiornò nel castello della famiglia materna a Frascarolo, ospite dello zio cardinale Giovan Angelo Medici, il futuro papa Pio IV. A San Carlo è stata intitolata la nuova Comunità pastorale di Induno. Roberto SaJa