Tutta la superficie visibile della Luna in 44 Tavole fotografiche di grande formato, pi una Tavola per il
lato nascosto.
Le Tavole sono state realizzate grazie alle riprese ad altissima risoluzione effettuate dalla sonda lunare
LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter) della NASA.
Le riprese sono state elaborate nei laboratori dellArizona State University, per ottenere unimmagine
completa della Luna come appare vista dalla Terra; ma con uninclinazione dei raggi del Sole simile su
tutta la superficie lunare, per una visone ottimale di tutti i crateri.
Le Tavole sono accompagnate, nelle pagine a fronte, da mappe che mostrano le disposizioni delle
formazioni pi interessanti (crateri, mari, monti, solchi) e dalle descrizioni dettagliate di oltre 330
formazioni, preparate da Walter Ferreri.
Unopera indispensabile per lappassionato osservatore della Luna, per il fotografo esperto di riprese
lunari, per lo studioso, per il semplice curioso del cielo, e per tutti coloro che amano il nostro unico
grande satellite naturale.
Atlante Fotografico
della Luna
ISBN 978-88-95650-364
22,50 euro
il nuovo Atlante
a cura di
Walter Ferreri
45 Tavole
da foto originali NASA
GRUPPO
EDITORE
il nuovo
Atlante Fotografico
della Luna
a cura di
Walter Ferreri
45 Tavole
da foto originali NASA
Grafica: Patrizia Andreoni - Grafiche Porpora Srl, Segrate (MI)
Coordinamento editoriale: Piero Stroppa
INTRODUZIONE
Note tecniche
Le formazioni di cui sono fornite le caratteristiche in questo Atlante
sono state scelte tra le pi appariscenti o meglio osservabili. Sono
in totale 336 (di cui 21 situate nel lato nascosto) e comprendono
soprattutto crateri. A parit di altri fattori, si data una leggera
prevalenza alle formazioni che hanno nomi di studiosi italiani.
La scala di 2,1 km al millimetro. Questo valore, per, vale solo
per il centro del disco. Man mano che ci si allontana dal centro, la
vera dimensione, lungo un raggio, si ottiene dalla misura diviso il
coseno della distanza angolare.
Per esempio, consideriamo una formazione che nellimmagine sia
lunga 10 mm lungo il raggio:
se si vede a un quarto della distanza tra centro e bordo e quindi a
14,5 dal centro, risulta di dimensioni: 10 mm x 2,1 km/mm / cos
14,5 = 22 km.
se si vede a met distanza tra centro e bordo e quindi a 30 dal centro, risulta di dimensioni: 10 mm x 2,1 km/mm / cos 30 = 24 km.
NOMENCLATURA LUNARE
Nome latino
Catena
Dorsa
Dorsum
Lacus
Mare
Mons
Montes
Oceanus
Palus
Promontorium
Rima
Rimae
Rupes
Sinus
Vallis
Tabella 1
Nome italiano
Catena di crateri
Gruppo di creste
Cresta presente in un Mare
Lago (piccola pianura lavica)
Mare (pianura lavica)
Montagna
Catena montagnosa o gruppo di picchi
Oceano (grande pianura lavica)
Palude
Promontorio
Solco
Rete di solchi
Scarpata
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TAVOLA 2
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Laplace
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numerosi picchi, pi alti nella parte centrale. Una grande montagna vicino a Sharp si eleva per almeno 6000 m.
J. Herschel. Ricorda John Herschel (17921871), lastronomo
nato in Inghilterra dal pi famoso padre William (emigrato dalla Germania).
Si tratta di una porzione della superficie lunare, con un diametro di ben 156 km, bordata da una montagna molto alta sul
lato orientale. Il vasto interno contiene numerose colline, crateri e creste, alcune delle quali indicano la presenza di antichi
circhi.
Pythagoras. Da Pitagora (circa 580500 a.C.), il fondatore
della scuola greca di filosofia e scienza, nella quale si pass
dalla concezione della Terra piatta a quella sferica.
un cratere molto evidente con un diametro di 130 km e pareti stupendamente terrazzate, che in alcuni punti raggiungono
i 5000 m rispetto al fondo sottostante. Sul fondo si vede facilmente un gruppo montuoso centrale, sulla cui sommit P.
Moore scopr nel 1952 un piccolo cratere con il rifrattore da 83
cm di Meudon.
Robinson. Da John T. R. Robinson (17921882), astronomo e
fisico irlandese.
Cratere a fondo piatto da 24 km con pareti terrazzate che contengono un craterino sul lato est.
Sharp. Nome dovuto allastronomo inglese Abraham Sharp
(16511742), che fu assistente di Flamsteed a Greenwich.
un profondo cratere con un diametro di 40 km. Sul fondo, si
vedono una piccola montagna centrale, alcuni bastioni e una
cresta a est. Sharp circondato da alte montagne, la pi alta
delle quali raggiunge i 6000 m.
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Cassini J.J.
Anaxagoras
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Philolaus
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TAVOLA 3
Plato
MONTES RECTI
MONTES
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MONTES ALPES
TENERIFFE
Mons Pico
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Arnold
W. Bond
C. Mayer
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Archytas
Kane
Sheepshanks
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Protagoras
Galle
Aristoteles
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Mitchell
Egede
TAVOLA 4
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Thales
Strabo
de la Rue
Gartner
Endymion
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TAVOLA 5
Baily
Keldysh
Hercules
LACUS
Atlas
Burg
MORTIS
Atlas. Uno dei titani della mitologia greca (in italiano Atlante);
si trovava sullestremit occidentale della Terra e sosteneva il
cielo con le sue spalle.
Da unestremit allaltra misura 87 km e splende di una luce
che ricorda quella della madreperla. Un buon telescopio rivela
al suo interno colline, minuscoli crateri, cavit e crepacci.
Nel centro c una collina non molto alta, e tuttintorno vi sono
enormi massi, come se in quel punto fosse avvenuta unesplosione. Le pareti terrazzate si ergono rispetto al fondo di circa
3000 m.
Baily. Da Francis Baily (17741844), uomo daffari inglese
che dal 1825 si dedic completamente allastronomia. Fu il primo a descrivere il fenomeno dei grani di Baily, che osserv
durante leclisse totale di Sole del 1836.
Cratere con un diametro di 27 km e pareti molto erose, in parte
mancanti a sud, dove visibile un solco che attraversa il cratere
da nord-ovest a sud-est, passando per il suo centro. Sul fondo, a
nord, si vede un craterino.
Brg. Da Johann Tobias Brg (17661834), un astronomo austriaco che elabor una teoria sul moto della Luna.
un cratere con un diametro di 40 km, abbastanza prominente,
in quanto abbastanza isolato nel Lacus Mortis. Ha un fondo
molto concavo, con una doppia montagna centrale, sulla cui
sommit un grande telescopio rivela un minuscolo cratere.
Gran parte del fondo a ovest invaso dal materiale franato dalla parete occidentale.
De la Rue. Dallinglese Warren de la Rue (18151889), che fu
uno dei pionieri dellastrofotografia.
un circo largo 136 km, con le pareti in gran parte rovinate o
ridotte a frammenti, soprattutto nella parte sud-ovest. Nellin-
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TAVOLA 6
LACUS
Mercurius
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Carrington
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Carrington. Da Richard C. Carrington (18261875), lastronomo inglese che determin il periodo di rotazione del Sole.
Di questo cratere, che ha un diametro di 30 km, i piccoli telescopi mostrano soltanto un fondo uniforme a un livello molto
inferiore a quello del terreno circostante.
Solo strumenti molto potenti rivelano che il suo interno coperto da minutissimi craterini e attraversato da un solco che
passa per il centro.
Cheva
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Tutta la superficie visibile della Luna in 44 Tavole fotografiche di grande formato, pi una Tavola per il
lato nascosto.
Le Tavole sono state realizzate grazie alle riprese ad altissima risoluzione effettuate dalla sonda lunare
LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter) della NASA.
Le riprese sono state elaborate nei laboratori dellArizona State University, per ottenere unimmagine
completa della Luna come appare vista dalla Terra; ma con uninclinazione dei raggi del Sole simile su
tutta la superficie lunare, per una visone ottimale di tutti i crateri.
Le Tavole sono accompagnate, nelle pagine a fronte, da mappe che mostrano le disposizioni delle
formazioni pi interessanti (crateri, mari, monti, solchi) e dalle descrizioni dettagliate di oltre 330
formazioni, preparate da Walter Ferreri.
Unopera indispensabile per lappassionato osservatore della Luna, per il fotografo esperto di riprese
lunari, per lo studioso, per il semplice curioso del cielo, e per tutti coloro che amano il nostro unico
grande satellite naturale.
Atlante Fotografico
della Luna
ISBN 978-88-95650-364
22,50 euro
il nuovo Atlante
a cura di
Walter Ferreri
45 Tavole
da foto originali NASA
GRUPPO
EDITORE