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Questo discorso fu pronunciato da Max Amann al Congresso del Partito di Norimberga del
settembre 1936.

Max Amann, Die Neugestaltung der deutschen Presse im nationalsozialistischen Deutschland, in
Der Parteitag der Ehre vom 8. bis 14. September 1936. Offizieller Bericht ber den Verlauf des
Reichsparteitages mit smtlichen Kongressreden [Il Congresso dellOnore dall8 al 14
settembre 1936. Resoconto ufficiale dei lavori del Congresso del Partito con tutti gli interventi],
Monaco, Zentralverlag der NSDAP, 1936, pagine 212-224.


La trasformazione
1
della stampa tedesca nella Germania
Nazionalsocialista

di Max Amann



Max Amann

La presa del potere Nazionalsocialista ci ha assegnato il compito di organizzare la totalit della
vita tedesca secondo lo spirito del Nazionalsocialismo. La difficile lotta del Fhrer, durata
quattordici anni, ci ha fornito il carattere ed i metodi di cui avevamo bisogno per affrontare le
sfide. Se ripensiamo a quanto stato portato a termine nei tre anni e mezzo dalla Rivoluzione
Nazionalsocialista, con le sue tante azioni e decisioni, ci ci dimostra che solo questa ci ha
consentito di raggiungere
2
le nostre mete e che essa sola in grado di trovare soluzioni ai
problemi che sono di fronte al Popolo tedesco. A noi occorre la bussola che il Fhrer ci offre

1
Anche nuova forma, riorganizzazione.
2
Letteralmente: realizzare.
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attraverso il suo modello ed i suoi insegnamenti e dobbiamo impegnarci a seguire e rimanere
fedeli a quanto abbiamo appreso durante la lotta per il potere.
Le capacit che abbiamo acquisito hanno poi condotto alla irresistibile vittoria del
Nazionalsocialismo. Se non le avessimo avute non avremmo conquistato il potere e se
non le avessimo mantenute il potere che abbiamo raggiunto non avrebbe restituito
salute e forza al Popolo tedesco.
I nostri avversari durante la lotta per il potere ritenevano di aver successo attaccandoci con
laffermazione che il Nazionalsocialismo che progrediva aveva un programma limitato alle
considerazioni di carattere generale, che non consentiva posizioni concrete sui problemi della
vita pubblica e privata. Per altri il programma era concepito solo per ingannare il Popolo e il
Nazionalsocialismo lo avrebbe ignorato raggiunto il potere.
Il Fhrer ha gi replicato a queste accuse sul programma del Partito: esso obbliga i
Nazionalsocialisti a difendere i fini programmatici anche a rischio delle proprie vite. Gi i primi
giorni noi credevamo che i pochi principi generali del programma fossero ben pi adeguati ad
affrontare i problemi della vita quotidiana che una struttura teorica ben sviluppata. Questidea si
dimostrata corretta un migliaio di volte negli ultimi tre anni e mezzo.
Sono felice di affermare che nei miei settori di attivit
3
, nel Partito e nello Stato
4
, i pochi principi
Nazionalsocialisti mi hanno fornito delle fondamenta certe per le molte difficili decisioni prese.
5

Sono anche persuaso che il Popolo tedesco e lopinione pubblica mondiale, nella misura in cui
sia pronta a valutare la situazione con obiettivit, converr che gli sviluppi nella stampa tedesca
danno quotidianamente prova della correttezza e del valore dei nostri principi Nazionalsocialisti.


Max Amann

Ripensare a prima della nostra presa del potere ci rammenta quanto allora fossero numerosi i
problemi della stampa. I nostri pochi giornali, con la loro circolazione limitata, combattevano
con eroismo in prima linea per raggiungere il potere. Avevano contro varie migliaia di giornali
che rappresentavano altre idee ed interessi. Cerano molte differenze fra i principali

3
Letteralmente: sforzo.
4
Max Amann (vedi nota biografica) era Reichsleiter fr die Presse per il Partito e Presidente della
Reichspressekammer, organo statale.
5
Amann aveva fama di essere uomo estremamente deciso ma allo stesso tempo particolarmente prodigo coi propri
collaboratori.
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giornali di allora, ma cera una cosa che mancava a tutti, se paragonati alla stampa
Nazionalsocialista: tutti avevano perduto il proprio collegamento col Popolo.
6
Non
erano responsabili verso il Popolo, bens verso altri gruppi, fossero essi partiti, chiese, interessi
economici o societ, oppure badavano al proprio vantaggio senza considerare il bene generale
del Popolo.
Una stampa siffatta promuoveva la lotta di classe, la confusione sociale, listigazione religiosa o
la rovina morale. Non favorivano il benessere dellindividuo e il rafforzamento della comunit,
bens il crollo e la decadenza. Questi giornali che facevano appello ai pi bassi istinti del Popolo,
avevano perduto il loro senso di responsabilit nazionale e morale ed avevano scarsa influenza.
Un tale stampa non poteva essere tollerata dal Nazionalsocialismo
7
, il cui compito la
mobilitazione di tutte le forze valide
8
e sane dellindividuo e della comunit, incoraggiando la
loro manifestazione ed il loro sviluppo.
Il Popolo tedesco stato salvato da una frammentazione di partiti, classi, interessi e
particolarismi per consentirgli di ritrovare la propria natura e le proprie energie. Ci richiede che
lintera stampa tedesca serva gli interessi
9
tedeschi.
La nostra stampa di Partito sempre un modello, perch cresce per servire lIdea e quindi il
Popolo. Lestenuante lavoro quotidiano mira a raggiungere quello scopo.
Ci chiarisce il compito del Nazionalsocialismo nel settore della stampa. Tutto ci che
necessario di seguire pochi principi Nazionalsocialisti.

1. Fin dallinizio la meta fu il bene del Popolo tedesco. La lotta del Partito e le nostre posizioni
su singole questioni
10
non erano mai fine a se stesse, piuttosto illuminavano ogni aspetto dei
nostri sforzi alla luce della globalit. Sapevamo che il Popolo era il nostro tesoro pi grande.
Mai abbiamo voluto imporre un sistema dittatoriale straniero, bens, attraverso il lavoro di
ogni singolo Nazionalsocialista, conquistare la fiducia del Popolo. Questo il presupposto del
comando. Fedelt al Popolo e preoccupazione per il suo benessere: questo il fondamento
della volont e delle azioni del Nazionalsocialismo.

Questo determin il mio primo impegno: la trasformazione della stampa tedesca in una vera
stampa popolare, una stampa che eliminasse gli elementi dannosi, egoisti e stranieri e servisse
unicamente il Popolo ed il suo benessere. Ci significa che il lettore non pi loggetto di una
stampa per lui nociva o estranea. Il principio-guida della stampa piuttosto quello del
benessere dellindividuo e della Comunit. Un Governo che abbia come sua unica meta quella di
assicurare il futuro della Nazione pu creare una tale stampa, e solo un tale Stato pu farlo. In
esso si accordano gli interessi dello Stato, della Comunit e del singolo. Cos che vuole il
lettore dal proprio giornale? Esso dovrebbe informarlo sugli eventi del giorno, sia grandi che
piccoli, facendogli sapere come questi influenzano la sua vita ed in che modo egli pu essere
daiuto alla Comunit. Il giornale dovrebbe portarlo a contatto con la Comunit e la Comunit in
contatto con lui, ponendolo al centro di quanto accade. Oltre a soddisfare i bisogni del singolo e

6
Oggi ancora di pi.
7
Il 4 ottobre 1933 viene emanata la Schriftleitergesetz [Legge sui Redattori] ((RGBl., 1933, I., S. 713). La novit
pi importante da questa introdotta il fatto che essa fa del giornalismo una professione pubblica regolata
direttamente dallo Stato. Altro elemento importante per i giornalisti il requisito di essere di razza ariana, mentre
non necessario essere membri della NSDAP. L'esecuzione di queste disposizioni affidata alla Associazione della
Stampa del Reich, diretta da Max Amann. In questo modo, nel 1934 la stampa tedesca sar liberata dalla
presenza di 1.300 giornalisti ebrei, pari circa al 10% del totale. Nel settore della Cultura seguiranno le importanti
Lichtspielgesetz [Legge sul Cinema] del 16 febbraio 1934 (RGBl., 1934, I., S. 95) e la Theatergesetz [Legge sul
Teatro] del 15 maggio 1934 (RGBl., 1934, I., S. 411).
8
Anche: buone.
9
Letteralmente: compiti.
10
Anche: questioni individuali.
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della Comunit, che il traguardo pi elevato della stampa, essa dovrebbe anche appagare la
sua esigenza di distrazione.
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Nella vita quotidiana di ogni cittadino, uomo, donna o giovane che sta maturando, la stampa ha
un ruolo che non pu essere sostituito da nientaltro e lo Stato ha il dovere di garantire che
essa possa adempiere questo ruolo. Ogni Stato che non sia fine a se stesso ha lobbligo
di fare in modo che lunico fine della stampa sia di servire il Popolo. Questo il motivo
per cui il Fhrer ha sostenuto una stampa popolare fin dallinizio ed ha fatto osservazioni sugli
effetti deleteri della stampa ai tempi del Mein Kampf. Egli dichiar che era dovere dello Stato
fermare qualsiasi cattivo uso di questo strumento della pubblica opinione.

2. Lidea delleguaglianza di tutti era in contrasto col principio Nazionalsocialista della potenza
creativa della personalit. La responsabilit del singolo ha soppiantato
lirresponsabilit delle masse. Il principio del risultato
12
ha sostituito tutti gli altri canoni
di valutazione delle persone. Non potremmo perci avere alcun dubbio che anche alla
stampa si applicasse tale principio che era il cardine di una stampa che serviva il Popolo.
Essa pu essere controllata solo da persone che abbiano le necessarie qualit di carattere e
la volont per questi rilevanti incarichi.

Come in ogni campo dellesistenza, anche qui la competizione importante per il pieno sviluppo
delle capacit. Risultato e creativit sono perci i segni distintivi della stampa in uno Stato
Nazionalsocialista. Ogni misura governativa riguardo alla stampa deve rispondere a questi
principi.
Questo esclude il controllo monopolistico della stampa da parte del singolo. Malgrado tutte le
previsioni contrarie altrettanto evidente che la propriet privata della stampa, finch essa
coerente con la visione Nazionalsocialista, stata mantenuta. Questa la prova irresistibile
della nostra fedelt al programma del Partito e lintensit della nostra adesione alla giustezza
dei suoi principi, dato che altrimenti ci sarebbe stato facile instaurare sulla stampa un
monopolio di propriet del Partito. Ci sarebbe stato certamente pi piacevole per la stampa del
Partito. Ma questultimo non ha scelto la via comoda. Negli ultimi tre anni e mezzo anche la sua
stessa stampa stata sottoposta agli stessi principi. La stampa del Partito ha affrontato la
competizione e ha dovuto migliorarsi. Essa ha conquistato la propria posizione di stampa
politicamente dominante attraverso i propri sforzi.

3. Laffermazione del potere creativo della personalit e il risultato nella stampa provano la
falsit delle asserzioni dei nostri avversari a proposito dei progetti e delle idee del
Nazionalsocialismo. Apparentemente la stampa perderebbe ogni indipendenza con la
propriet statale ed il controllo dei contenuti.

Al contrario, noi abbiamo creato le basi per una vera stampa indipendente!

In passato, la cosiddetta libert di stampa non significava che la stampa servisse il Popolo, ma
solo che essa era indipendente dallo Stato. Tuttavia essa era consegnata al controllo di altri
poteri ed altre influenze. La libert della stampa pu essere assicurata soltanto quando essa
libera da qualsiasi tipo di dipendenza. La prima condizione che solo persone meritevoli e
adatte sono competenti per lavorare in questo campo. La stampa deve anche possedere solide
basi economiche che rimuovano qualsiasi possibilit di influenzarla con mezzi finanziari. Il
nostro principio di garanzia che vede la stampa organizzata dal potere creativo della personalit

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Anche: svago.
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Pi correttamente: il portare a compimento, il realizzare.
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ne assicura la libert dei contenuti dalle influenze esterne, perch tali personalit non
lavorerebbero in questo settore se le loro capacit subissero restrizioni.
Noi sappiamo anche che una stampa che il miglior compagno del Popolo nelle sue battaglie
quotidiane pu svilupparsi soltanto dal lavoro degli stessi giornali. La relazione fra il lettore ed il
giornale richiede una meticolosa conoscenza delle esigenze dei lettori. Ancora, noi non abbiamo
interferito e non lo faremo in futuro, con la grande
13
variet della stampa tedesca, unica al
mondo. Il controllo centrale dei suoi contenuti avrebbe distrutto una simile molteplicit.
Ovviamente, il modo in cui vengono discusse in pubblico le questioni significative di una nazione
esige che lo Stato protegga il Popolo da ci che dannoso.
14
Uno Stato che fallisca nel
proprio dovere di proteggere il Popolo da siffatta attivit nociva della stampa ha
perduto il diritto di esistere, perch il Popolo, e non la stampa, il metro
15
di tutte le
cose!


Feldherrnhalle (Monaco), cerimonia per lanniversario del putsch: Max Amann (in seconda fila, indicato dalla
freccia) fra Goering e il Fhrer

In conseguenza di ci lo Stato Nazionalsocialista influenza la stampa in relazione alle questioni
vitali della Nazione. Il giornale deve essere al servizio della totalit. In settori in cui soltanto lo
Stato in grado di giudicare ci che necessario, questo ha la priorit. La stampa fa ancora
assegnamento, interamente, sul lavoro dei propri addetti. Ci non significa interferire con essa,
ma piuttosto un modo di incrementare il suo valore per il Popolo e la Nazione impedendo che
essa compia gran danno. Oggi la Germania non avrebbe riconquistato la propria libert militare

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Letteralmente: matura.
14
Letteralmente: dal danno o dal male.
15
Anche: la misura.
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e la Renania
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, non avrebbe frontiere difese da armi ed aerei, non avrebbe grandi autostrade ed
importanti edifici, bens avrebbe sette milioni di disoccupati, se il valore dei provvedimenti presi
fosse stato discusso dalla stampa. Il risultato che si ottiene quando la stampa non soggetta a
tali restrizioni reso evidente dal terribile destino tedesco dopo la Guerra mondiale.

Il mio obiettivo pi importante proteggere la nostra stampa dalle influenze esterne. La seriet
con cui lo Stato prende lindipendenza della stampa provato dalle sue leggi, perch per
mezzo delle leggi sulla Camera della Cultura
17
e sui Redattori
18
che la stampa stessa ha la
responsabilit di adempiere la propria missione. Ci in contrasto con tutti gli altri paesi al
mondo, dove il controllo sulla stampa viene esercitato dalla polizia.

Soltanto lapplicazione di questi principi pu garantire che la stampa si adoperi per il bene della
Comunit. Ci reso evidente dal devastante esempio della stampa prima del
Nazionalsocialismo, che mai era stata interessata da tale questione. Il fine, allora, non era
quello di servire il Popolo ma di servire la stampa come fine in se. Non era di alcun interesse se
i giornali venivano acquistati da certi poteri ed usati per nuocere al Popolo. N importava se i
giornalisti
19
avevano la capacit di dire alla gente quanto era nel loro interesse. Il discorso sulla
libert di stampa rendeva solo indifeso il singolo nei confronti del cattivo uso della stampa
stessa.


Max Amann

Tutti i provvedimenti che il Nazionalsocialismo ha attuato derivano da questi principi. Questi
comprendono la legge sulla Camera della Cultura del Reich, le norme di questa, la legge sui

16
Com' noto il 7 marzo 1936, violando le clausole dell'ignobile Patto di Versailles, la Wehrmacht entr in Renania
riportandola sotto il controllo militare del Reich.
17
Vedi nota 31.
18
Vedi nota 7.
19
Letteralmente: gli addetti o coloro che facevano la stampa.
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Redattori e il Consiglio per la Pubblicit
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. Le leggi sulla Camera della Cultura del Reich e sui
Redattori considerano la stampa non come fine a se stessa ma come lavoro di personalit
creative. Perci esse coinvolgono tutti quelli che lavorano nel settore della stampa e forniscono
loro le appropriate indicazioni.
In definitiva, esiste il presupposto legale per attuare il principio. Soltanto chi dotato di
capacit e carattere pu utilizzare lo strumento della stampa. Queste leggi forniscono le basi
per escludere tutti quegli elementi che farebbero cattivo uso di essa ed aprono la strada a quelli
capaci. Attraverso queste leggi e norme abbiamo compiuto un solido lavoro Nazionalsocialista.
Lasciatemi riassumere i provvedimenti pi significativi ed i loro risultati.

1. E vietato lavorare nel settore della stampa a tutti non Ariani e a chi abbia parenti non Ariani.
Oggi la stampa tedesca prodotta da Tedeschi ed espressione della cultura e dellanima
tedesche.
2. Sono state eliminati dalla stampa tedesca tutti gli interessi particolari e le organizzazioni che
si oppongono allunit della Nazione, sia di natura economica che religiosa, e lo stesso
accaduto per i loro difensori e funzionari. La stampa tedesca non pi divisa in sezioni che
dipendono da classi, chiese ed interessi economici, bens essa serve la totalit del Popolo
tedesco. Tutti coloro che lavorano nel settore sono obbligati ad adoperarsi solo per il bene
comune del Popolo tedesco.


26 aprile 1937: Max Amann fra J . Dietrich ed il Fhrer

20
Il Werberat der deutsches Wirtschafts [Consiglio per la pubblicit dell'economia tedesca] nacque nel settembre
1933, nell'ambito del Reichsministerium fr Volksaufklrung und Propaganda del Ministro Goebbels. Il Consiglio era
composto da un'ottantina di membri, provenienti dai vari rami dell'industria tedesca e dalle aziende che si
occupavano di pubblicit. Il suo compito era quello di stabilire e controllare i criteri pubblicitari (tipologia del
prodotto, contenuti del messaggio e stile) della pubblicit industriale, facendo si che essa riflettesse principi
Nazionalsocialisti volti al benessere ed alla salute del Popolo. Presidente del Consiglio per la pubblicit era l'SA-
Hauptsturmfhrer Georg von Schnitzler (1884-1962) ma il vero animatore dell'organismo fu l'amministratore
delegato e vice-presidente del Consiglio, l'economista Heinrich Hunke (1902-?), docente al Politecnico di Berlino,
membro del Reichstag e Ministerialdirektor del Ministero della Propaganda. Una delle pi note campagne del
Consiglio fu quella dedicata all'informazione sui pericoli dell'uso del tabacco. Uno dei primi provvimenti del WddW
fu quello di vietare l'uso delle parole straniere nella pubblicit. (vedi R.N. Proctor, "La guerra di Hitler al cancro",
Raffaello Cortina, 2000, pagg. 450).
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3. Abbiamo anche escluso dalla stampa tutti coloro che mancano delle indispensabili capacit.
Compresi gli elementi che la usavano per dividere anzich unire, quelli per i quali il Popolo
non rappresentava il pi alto valore, coloro che usavano la religione per spezzare la Nazione
e chi vedeva la stampa solo come un affare. Li abbiamo rimossi tutti, spietatamente.
Oggi lintera stampa tedesca degna del proprio compito.
4. Abbiamo fatto della responsabilit personale il fondamento della stampa ed
abbiamo eliminato certi condizionamenti, come quelli dei capitali anonimi o gli intermediari
di terze parti.
5. Sono vietate sovvenzioni o altro sostegno alla stampa, di qualsiasi genere. In tal
modo viene esclusa ogni possibilit di corruzione. Daltro canto, abbiamo fatto tutto
quanto in nostro potere per fornire delle solide basi economiche agli editori. Servono a
questo scopo, fra molte altre misure, proprio le norme sulla pubblicit del Consiglio per la
Pubblicit. Soprattutto abbiamo ridotto il numero complessivo dei quotidiani, che era il
risultato della passata identificazione di settori della stampa con svariati interessi particolari.
Il risultato la crescita della salute economica dellindustria giornalistica e ci promette
buone condizioni sociali ed economiche per il futuro.
6. Abbiamo sostenuto fermamente che la stampa ha pubbliche responsabilit intellettuali e
culturali per tutti, siano essi giornalisti o editori, ed abbiamo cancellato ogni idea della
stampa fine a se stessa. Anche le funzioni economiche servono le mete intellettuali della
stampa. Da essa abbiamo rimosso tutti i coinvolgimenti di quelle aziende che avevano un
unico interesse economico. Ci garantisce che la stampa serva il Popolo e non interessi
privati che possano danneggiarlo.


9 novembre 1933, Feldherrnhalle (Monaco), cerimonia per lanniversario del putsch: Max Amann (in seconda fila,
indicato dalla freccia) col Fhrer ed altri Alte Kampfer insigniti del Blut Orden
21


21
Da sinistra a destra: in prima fila: Friedrich Weber, Hermann Goering, il Fhrer, Ulrich Graf e Hermann Kriebel.
In seconda fila: Max Sasselmann, Walter Schultze, Alfred Rosenberg, Arno Schickdanz, Philipp Bouhler e Max
Amann.
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7. Abbiamo fatto comprendere a chi lavora in questo campo
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limportanza del proprio compito,
cosa che li costringe ad operare al meglio delle proprie capacit. Adesso per tutti costoro
evidente che il loro lavoro basato sul fondamento della verit, della salvaguardia dellonore
individuale, sul rispetto della moralit e della disciplina nazionale.
8. I vecchi addetti al settore della stampa combattevano fra loro. Noi abbiamo organizzato una
professione che li coinvolge tutti, qualsiasi sia il loro incarico, ed abbiamo quindi edificato
una prospettiva professionale adeguata allimportanza delle loro responsabilit.

Il successo delle nostre misure reso evidente sia dalla crescita delle aziende editoriali che
dallaumento della circolazione complessiva della stampa tedesca. Un tempo i nostri nemici
profetizzarono che la vittoria del Nazionalsocialismo avrebbe significato la fine della stampa
tedesca. Questa profezia si rivelata falsa proprio come tutte le altre.

Prima della legislazione Nazionalsocialista la circolazione della stampa era incerta. Non vera
alcuna legge che esigesse la produzione di cifre accurate e verano svariati modi di determinare
la circolazione. Noi abbiamo definito il concetto e richiesto che siano fornite cifre esatte. In
Germania ci sono circa 17 milioni di famiglie. La circolazione della stampa
quotidiana tedesca nel primo quadrimestre del 1936 era di 19.700.000 copie. Ci
significa che in ciascuna casa tedesca giunge un quotidiano, e senza considerare le
riviste.
Ci sono ancora alcuni profeti, per lo pi fra gli emigrati, che non riescono a smettere di mentire.
Questi tipi
23
ritengono che la riduzione del numero dei quotidiani tedeschi sia la prova della
validit delle loro passate predizioni.


Reichskulturkammer, di cui faceva parte la Reichspressekammer presieduta da Amann: a sinistra il distintivo dei
membri del Reichskultursenat, a destra il distintivo ordinario (vedi nota 31)

Lasciatemi parlar loro con chiarezza:

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In questo ed in altri casi si preferito non ripetere nella stampa tedesca.
23
Letteralmente: ragazzi.
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La forza e linflusso della stampa tedesca non sono declinate perch minore il numero dei
singoli quotidiani. Ci siamo liberati della stampa sensazionalistica insieme a tutti gli altri
quotidiani che servivano qualcosaltro invece del Popolo tedesco. I 2.000 giornali che oggi
servono il Popolo sono di un valore assai maggiore dei 3.250 del passato, che veneravano ad un
livello significativo altari diversi dalla Patria e che per questo hanno dovuto essere sacrificati per
la Patria stessa!
E quale miglior dimostrazione della forza della stampa tedesca se non quella che, nonostante la
diminuzione del numero dei quotidiani, la circolazione complessiva aumentata! A quei profeti
io ho solo questo da dire: allo stesso modo in cui il Popolo tedesco ha sconfitto forze per lui
nocive riconquistando in tal modo libert e potenza, cos anche la stampa tedesca stata
liberata da quegli elementi ed ha oggi, in Germania, il suo posto duraturo. E potrei dar loro
anche il buon consiglio di dirigere lattenzione alla stampa delle altre nazioni.
Nel mio discorso al Congresso del Partito dellano scorso feci riferimento alla critica della stampa
intrapresa da importanti statisti nelle democrazie occidentali. Oggi esaminer la stampa di un
paese che ne sta conducendo una trasformazione rivoluzionaria: la Russia sovietica.
E ovvio che il bolscevismo giudaico sta usando dei principi giornalistici del tutto diversi da noi
Nazionalsocialisti. Ci evidente perfino nel modo in cui realizza le sue politiche. Noi abbiamo
conservato tutti i preziosi principi del passato, in Russia hanno seguito lidea della distruzione.
Noi abbiamo mantenuto ci che, con onest, serviva il Popolo tedesco, mentre il bolscevismo
inizi col distruggere tutto ci che esisteva. Noi abbiamo conservato la personalit individuale,
liniziativa e la competizione come base della stampa, ed anche la propriet privata. Nella Russia
comunista, come in ogni settore in cui sia stato imposto il monopolio dello stato, i sindacati ed i
collettivi. La nostra unica intenzione era di costruire una stampa che servisse il Popolo tedesco,
mentre il bolscevismo ha tollerato solo una stampa della classe proletaria che ha fatto ogni
sforzo per eliminare tutto quanto fosse al di fuori della classe dominante. Non una sorpresa
che i loro giornalisti sono quasi tutti ebrei. Il controllo ebraico sul sistema della stampa pi
progredito che in ogni altro settore dello stato sovietico.


Max Amann
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Il contenuto dei nostri giornali determinato dai bisogni del Popolo, laddove i contenuti della
stampa comunista sono stabiliti dal dipartimento della stampa del Comitato Centrale del partito
comunista. Che ha anche lautorit per censurare. Inoltre, ogni edizione di un quotidiano deve
passare la censura di stato prima di poter essere distribuita. Le norme ed il sistema
amministrativo escludono ogni indipendenza da parte della stampa. Essa un mero strumento
di dominio del giudaismo.
24
Data la natura della dottrina comunista, ovvio che siano del tutto
assenti tutte le virt morali e nazionali, oppure che esse siano i bersagli della campagna di
annientamento della stampa comunista.
Vista la dottrina comunista ed il suo atteggiamento verso la stampa, altrettanto ovvio che non
solo la stampa, ma anche i giornalisti stessi siano compressi dallo stato. I regolamenti
governativi controllano ogni aspetto dellattivit giornalistica. Norme dettagliate determinano i
loro compensi e le loro attivit. Ci rende particolarmente evidente lassurdit della
pianificazione comunista. Non ci sorprende che ci siano cos pochi giornalisti comunisti, visto
quant brutta la loro posizione economica.
25
Solo un esempio: perfino dopo un aumento di
paga di vari anni fa, solo il 10% circa dei giornalisti locali possiede un orologio.
La nostra stampa pu contare sulla competizione e su una valida e responsabile direzione da
parte degli editori. Il monopolio della stampa in Russia ha completamente distrutto le sue basi
economiche. Eccetto i tre quotidiani di Mosca, tutti i giornali russi perdono danaro e hanno
richiesto sovvenzioni governative per 30 milioni di rubli nel 1930.


Max Amann mentre parla col Ministro Goebbels al Congresso della Libert (Norimberga, 1935)

Logico risultato dellinsegnamento comunista, leliminazione della personalit e della
competizione hanno preso il posto di una sana economia. Il popolo doveva pagare per le
perdite conseguenti. Leconomia pianificata comunista sottrae le questioni intellettuali ed
economiche agli editori, lasciando loro soltanto gli aspetti organizzativi e tecnici per tirar fuori
un quotidiano. Lo stato prende tutte le decisioni importanti. Stabilisce la pianificazione del

24
Letteralmente: della classe ebraica.
25
La traduzione della seconda parte di questa frase non letterale.
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giornale, la sua area di circolazione, la sua circolazione, il suo contenuto. Il suo monopolio
postale controlla la distribuzione. La pubblicit, altro monopolio, del tutto irrilevante; risultato
anchesso del sistema economico comunista.

Ledificazione del sistema comunista su basi completamente differenti da quelle del
Nazionalsocialismo conduce a conseguenze grottesche. Il contenuto dei quotidiani pessimo. Il
livello del giornalista medio in Unione Sovietica basso. La Pravda, limportante quotidiano
comunista, di recente ha pubblicato una lettera in cui si diceva: Abbiamo pochi giornalisti con
iniziativa che possano trattare un problema con indipendenza. La maggior parte dei redattori
hanno superato solo un esame di scrittura di medio livello e molti sono semi-analfabeti. Il
risultato che molti articoli hanno svariati autori, in quanto nessun giornalista da solo capace
di scriverli. Il numero del 18 giugno 1936 della Pravda fornisce esempi di cronaca scadente
perfino dalla Tass, lunica agenzia di stampa ufficiale russa. Lautorevole quotidiano comunista
ha riportato regolarmente degli articoli sulla totale inadeguatezza della stampa russa.
Le stesse insufficienze sono evidenti in ogni campo. La distribuzione dei quotidiani e delle riviste
il risultato pi di un caso che di una ordinata programmazione. I membri del governo
bolscevico, responsabili della stampa, sono stati incapaci di nascondere i suoi catastrofici
fallimenti e le sue debolezze al congresso della stampa comunista del maggio scorso. Essi
hanno parlato degli evidenti difetti professionali
26
dei giornalisti come semplici questioni
politiche ed economiche, che debbono essere pubblicamente criticate, ed hanno aggiunto che
spesso giornali e riviste vengono distribuiti irregolarmente. Per esempio: riviste datate gennaio
hanno visto la luce soltanto a maggio o aprile. Il capo della propaganda del partito comunista
ha dichiarato: Questo reale disprezzo per gli abbonati. Chi responsabile deve essere
punito. Questo portavoce comunista ha solo scordato di dire che tali problemi non sono
accidentali, ma sono leffetto dellapplicazione dei principi comunisti.
La catastrofe della stampa sovietica mostra con spaventosa chiarezza cosa sarebbe accaduto a
quella tedesca e ad altri valori culturali se il Nazionalsocialismo non avesse salvato il nostro
Popolo e la Patria dalle mani del bolscevismo giudaico.
Quando il Fhrer torn dalla guerra e, soldato sconosciuto, inizi la propria lotta per liberare la
Nazione tedesca, Egli non aveva nientaltro che la propria volont. La stampa del mondo intero
era contro di lui, soprattutto quella obbediente
27
ai partiti. Anche qui lo Stato Nazionalsocialista
ha cambiato il volto della Germania. Oggi la faccia della stampa tedesca riflette lo spirito vivente
e la creativit del Popolo tedesco.
Non abbiamo ritenuto necessario nuocere al nostro Popolo compiendo esperimenti dalle
conseguenze incerte. Non abbiamo sprecato il danaro del Partito o del Governo. Il nostro unico
capitale era lineguagliabile esperienza di lotta durata 14 anni e la volont incrollabile di portare
a compimento gli incarichi che il Fher ci aveva dato.
Abbiamo instaurato la base economica della stampa tedesca sui principi Nazionalsocialisti ed
abbiamo costruito su questa base.
I vecchi Nazionalsocialisti ripensano sempre allo spirito dei tempi della lotta.
Quando una battaglia era terminata, il Fhrer era davanti a noi e ci dava lordine: la
battaglia continua.
Queste parole sono la migliore espressione delle norme che seguiamo quando
lavoriamo per il Popolo tedesco, perch esse ci ordinano di non stancarci mai e non
riposarci finch la nostra opera non sia del tutto compiuta.


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Letteralmente: evidenti debolezze di conoscenza dei giornalisti.
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La traduzione dellaggettivo obbediente non certa.
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Il motto di oggi lo stesso di sempre. Allora la battaglia per conquistare il potere statale. Oggi il
nostro compito lavorare ogni giorno per adempiere al significato della presa del potere
Nazionalsocialista: rendere la Nazione sana e forte in tutti campi realizzando il Programma del
Movimento.

Mio Fher!
Le misure che abbiamo adottato negli anni scorsi, in stretta collaborazione col nostro camerata
dottor Goebbels, hanno realizzato il 23 punto del Programma del Partito.
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Max Amann

Max Amann nasce a Monaco il 24 novembre 1891, prende parte alla I Guerra mondiale nel
Reggimento di Fanteria bavarese, lo stesso reparto del Fhrer, di cui superiore, e stabilisce
con lui uno stretto rapporto, tanto da essere uno dei pochissimi (insieme a Dietrich Eckart,
Hermann Esser, Christian Weber, J ulius Streicher, Ernst Rhm, Rudolf Hess e pochi altri), ad
usare il du col Fhrer.
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Dopo la guerra frequenta una scuola tecnica e lavora in uno studio
legale di Monaco. Aderisce alla NSDAP il 1 ottobre 1921. Dal 1921 al 1923 si occupa

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23. Chiediamo che venga intrapresa unazione giudiziaria contro coloro che propagandano deliberatamente
menzogne politiche diffondendole attraverso la stampa. Per rendere possibile la creazione di una stampa tedesca,
noi chiediamo che:
(a) Tutti i direttori di quotidiani pubblicati in lingua tedesca e i loro collaboratori, siano cittadini tedeschi.
(b) I Quotidiani non tedeschi siano pubblicati solo dietro espressa autorizzazione dello Stato, ma non in
lingua tedesca.
(c) Tutti gli interessi finanziari che per qualsiasi motivo possano influenzare i quotidiani tedeschi, siano
proibiti per legge ai non-Tedeschi e chiediamo che la pena per la violazione di questa legge sia la
soppressione immediata del quotidiano e l'espulsione dei colpevoli dal Reich.
Chiediamo che vengano soppressi i quotidiani che agiscono contro il bene comune. Chiediamo un'azione giudiziaria
contro quelle tendenze che nell'arte e nella letteratura hanno un'influenza negativa sulla vita del nostro Popolo e
che ogni organizzazione che operi od agisca in contrasto con le sopra elencate richieste venga sciolta.
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Per comprendere quanta fiducia godesse Amann presso il Fhrer vale la pena di ricordare che questultimo, in
carica da pochi giorni, ai primi di febbraio del 1933 invi proprio Amann come rappresentante personale per un
incontro col Duce in Italia. Amann fu ricevuto da Gaetano Polverelli, Capo dellUfficio Stampa del Ministero degli
Esteri allepoca il Duce aveva linterim degli Esteri- e gli lasci una procura, firmata dal Fhrer, per la
pubblicazione del Mein Kampf in Italia.
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dell'amministrazione del Partito e del suo organo, il Vlkischer Beobachter. Nel 1922 viene
nominato direttore della casa editrice Franz-Eher-Verlag
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e Reichsleiter fr die Presse. Nel 1923
partecipa al Putsch. Arrestato viene incarcerato insieme al Fhrer in fortezza. Dopo il rilascio
viene eletto nel Consiglio municipale di Monaco. Nel 1925 dalla Franz-Eher-Verlag crea la
Zentralverlag der NSDAP e inizia a modellare un vero e proprio impero editoriale, che
pubblicher il Vlkischer Beobachter e il giornale della SS, Das Schwarze Korps. Il 4 settembre
1931 rimane ferito in un incidente di caccia e gli viene amputato il braccio sinistro. Dopo la
Machtbernahme, insieme a J oseph Goebbels e Otto Dietrich, opera con grande efficienza nella
trasformazione della stampa tedesca. Nel 1933 viene anche eletto al Reichstag (Wahlkreis 24
Oberbayern-Schwaben) e nominato presidente della Reichspressekammer, un dipartimento
della Reichskulturkammer
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, voluta dal Ministro Goebbels. Dal 28 giugno 1933 presiede anche la
Vereins Deutscher Zeitungsverleger (VDZV) [Associazione degli editori di giornali tedeschi], che
nel 1934 diviene la Reichsverband der Deutschen Zeitungsverleger, divenendo cos il vero deus
ex-machina dell'editoria Nazionalsocialista. Amann fu anche procuratore ed amministratore delle
finanze personali del Fhrer che derivavano a questi dai proventi della pubblicazione del Mein
Kampf, anch'esso edito dalla Franz-Eher-Verlag e che aveva gi venduto oltre dieci milioni di
copie. Fu proprio Amann che convinse il Fhrer a mutare il titolo dell'opera dall'originale
Viereinhalb J ahre Kampf gegen Lge, Dummheit und Feigheit [Quattro anni e mezzo di lotta
contro la menzogna, la stupidit e la vilt] in Mein Kampf. Nel 1941 Amann fu insignito del
grado onorario di SS-Obergruppenfhrer. Arrestato e processato alla fine della guerra, l'8
settembre del 1948 viene condannato in quanto Hauptschuldiger [Colpevole di primo grado] a
dieci anni di campo di lavoro, oltre alla confisca dei beni ed alla perdita della pensione.
Rilasciato nel 1953, mor in povert a Monaco il 30 marzo 1957.
Decorazioni: Eisernes Kreuz (1914) II. Klasse, Ehrenkreuz fr Frontkmpfer, Blutorden,
Goldenes Parteiabzeichen der NSDAP, Ehrenwinkel der Alten Kmpfer, Dienstauszeichnung der
NSDAP in Bronze, Silber und Gold, SS-Dienstauszeichnung, Ehrendegen des Reichsfhrer-SS,
Totenkopfring der SS.


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La Franz Eher Nachfolger GmbH, nota come Eher-Verlag, nacque a Monaco col nome di Mnchener Beobachter il
2 gennaio 1887 e venne registrata da Franz Eher il 2 dicembre 1901. Dopo la morte di Eher il controllo fu preso da
Rudolf von Sebottendorf che il 30 settembre 1919 la trasform in societ a responsabilit limitata. Fu acquistata
dalla NSDAP il 17 dicembre del 1920 per 115.000 Marchi dell'epoca. La sede centrale era a Monaco. In seguito
furono aperte altre sedi a Berlino, Vienna e nella stessa Monaco. La Eher-Verlag pubblicava tutta la produzione
editoriale del Partito: giornali (Vlkischer Beobachter, Illustrierter Beobachter), libri (racconti, romanzi, testi
politici), il Mein Kampf (dal 1925), fino ai calendari, alle carte geografiche ed i libretti di canzoni. Dal 1933 al 1943
il suo amministratore fu Rolf Rienhard, sostituito da Wilhelm Baur dal 1943 alla fine della guerra (vedi foto di pag.
15). A capo dell'azienda era il Reichsleiter fr die Presse, Max Amann, che, durante gli anni '30 port sotto il
controllo del Partito, acquistandole, molte altre case editrici. Nel 1945 la Eher-Verlag fu chiusa e vietata. Tutte le
sue propriet intellettuali, incluso il Mein Kampf, e gli edifici furono conferiti al Land di Baviera.
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La Reichskulturkammer (RKK) fu creata il 22 settembre 1933 per volont del Ministro Goebbels che la guidava
(la Legge istitutiva la Reichskulturkammergesetz, di 7 articoli, Reichsgesetzblatt, 1933, I, S. 661). Il suo Vice-
Presidente aveva il rango di Segretario di Stato. La RKK non era organismo del Partito ma dello Stato. Il suo
compito era quello di coordinare e controllare tutte le attivit culturali del Reich. Regolava inoltre tutte le questioni
sociali ed economiche degli artisti, degli uomini di cultura e dei lavoratori dell'ambito culturale. Nel 1934 la RKK
entr a far parte, come ente giuridico, del DAF. La RKK era suddivisa in sette dipartimenti: Reichskammer der
bildenden Knste (scultura e architettura), Reichsmusikkammer (musica), Reichstheaterkammer (teatro),
Reichsschrifttumskammer (letteratura), Reichspressekammer (stampa, diretta da Max Amann), Reichsfilmkammer
(cinema), Reichsrundfunkkammer (radio). Ogni sezione aveva un suo presidente che regolava, in totale autonomia,
tutte le questioni del proprio campo di pertinenza, dalle condizioni di lavoro alla apertura o chiusura delle aziende.
L'adesione alla RKK era obbligatoria per tutti i lavoratori del settore. Il 15 novembre del 1935 nacque il
Reichskultursenat della RKK, un Comitato Onorario composto da persone che avessero compiuto imprese rilevanti
in campo culturale (il distintivo di sinistra a pag. 9 appunto quello dei membri del Reichskultursenat).
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Da sinistra a destra: lo SA-Brigadefhrer Heinrich Korth, Wilhelm Baur, Max Amann, lo SA-Standartenfhrer Rolf
Reinhardt (dietro col braccio alzato- lo SS-Gruppenfhrer Siegfried Taubert)


Tratto dal sito http://www.calvin.edu/
(German Propaganda Archive)
Link allarticolo: http://www.calvin.edu/academic/cas/gpa/pt36aman.htm.
Le note e le foto sono a cura del traduttore.

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