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Practical Work on Self" Lavoro pratico su se stessi di E.J.

Gold VERSIONE MARZO APRILE 2003Fabio Pellegrini INDICE Capitolo 1 Risvegliare la macchina Il sonno della macchina non produce trasformazione, n pu! farlo. "olo intensi sforzi per lottare contro la tendenza a cadere in uno stato d#identificazione con il sonno della macchina possono produrre un cam$iamento nell#Essere. Capitolo % &o stagno &a macchina non ha vera emozione. Ci! che in noi chiamiamo 'emozioni( sono solo riflessi automatici del centro mentale in risposta alle river$erazioni organiche del centro motorio. Rimuovere gli effetti di tali river$erazioni elimina in noi stessi la maggior parte della nostra negativit) e della sofferenza meccanica. Capitolo * +anifestazione negativa ,uasi tutto ci! che diciamo e facciamo - una forma di emozione negativa, sia che la riconosciamo come tale oppure no. &a postura, il gesto e la maschera facciale sono tutte fonti inesauri$ili di manifestazioni negative. Capitolo . &o scemo del giorno &/uomo ordinario - schiavo di movimenti involontari dettati dall/in0uietudine1 0uesto prova che egli non ha autorit) sulla sua macchina $iologica. Capitolo 2 Desiderio di lavorare 3ossiamo iniziare ad unificare noi stessi, creando uno speciale centro di gravit), detto 'desiderio di lavorare(. Capitolo 4 &a lotta degli stregoni Normalmente, la guerra fra le forze dell/oscurit) e 0uelle della luce avviene meccanicamente all/interno della macchina e perci! - incontrollata e sprecata. Do$$iamo trovare un modo per organizzarla e renderla proficua per il nostro lavoro.
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Capitolo 5 6lla ricerca del Dr. &ivingstone ,uando non a$$iamo una vera identit), possiamo diventare 0ualsiasi cosa ci venga suggerita da influenze interne ed esterne1 crediamo di essere 0ualun0ue cosa in cui cadiamo. Capitolo 7 8n innocuo capriccio "oddisfare un innocuo capriccio pu! costituire un metodo iniziale per accumulare la volont) di risvegliare la macchina. Capitolo 9 8na piccola a$itudine Contrastando la macchina, cominciando da una piccola a$itudine, nella sua fa$$rica chimica possiamo produrre un 'fuoco alchemico( che gradualmente trasformer) il nostro Essere. Capitolo 1: &a mentazione &a mentazione - la forza dell/attenzione raccolta che attiva il Corpo +entale "uperiore. Capitolo 11 &a domanda centro di gravit) 8na 'domanda centro di gravit)( - una domanda essenziale che usiamo per creare un leggero disagio, per mantenerci fuori e0uili$rio rispetto all/ordinario stato meccanico di auto;o$lio della macchina. Capitolo 1% Il sentire 6ttraverso il sentire possiamo usare le concentrazioni momentanee di forze nel nostro organismo, dove avvengono le tensioni interiori di forze, 0uando si spostano, e con 0uale velocit). Capitolo 1* 3ensare per forma 8n Essere, caduto in identificazione con il sonno della macchina, - costretto ad accettare involontariamente le impressioni provenienti da 0ualsiasi fonte. 8n uomo imparziale - capace di selezionare le impressioni in modo categorico. Capitolo 1. Rimorso di coscienza
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Nell/uomo ordinario l/organo 'coscienza( - atrofizzato a causa della mancanza di esercizio e dell/isolamento. Il rimorso di coscienza pu! riparare al nostro passato, 0ualun0ue cosa possiamo aver fatto. Capitolo 12 3orte Con la pratica di ricordare se stessi, di 'invocare la propria presenza(, a$$iamo una continua presenza del 'vero io(. ,uesta presenza produce una 'vi$razione dell#Essere( che forma, in modo graduale, una cristallizzazione relativamente permanente, chiamata 'Gradazione di Evoluzione(. Capitolo 14 "omaro <accia Rossa Nel manifestarci senza paura del giudizio degli altri, senza desiderio di proteggere la nostra vanit) ed il nostro amor proprio, a$$iamo molto da guadagnare. Do$$iamo li$erarci dall#opinione degli altri. Capitolo 15 &a de$olezza principale Do$$iamo capire che cosa dovremmo fare e conoscere la de$olezza che ci rende incapaci di farlo. ,uesta de$olezza si chiama &a Caratteristica 3rincipale. Di solito consideriamo 0uesta de$olezza come la parte migliore e pi= piacevole di noi stessi. Capitolo 17 3orre riparo al passato 3er a$itudine, l/uomo comune vive in un solo centro che, una volta consumato, muore e diventa inutile. 6 0uel punto, un uomo non pu! pi= lavorare, perch - gi) morto per un terzo. Capitolo 19 Camminare tra le gocce di pioggia &a postura - madre dello stato d/animo1 il ritmo di lavoro - madre del ritmo $iologico e psichico1 la manifestazione volontaria ed auto;iniziata - madre della morte con presenza. Capitolo %: Il centro dell/universo &/8omo non ha un vero posto nell/ottava cosmica. > niente e meno di niente nel grande schema delle cose, ma ha un significato in un/altra ottava, non manifesta nella Grande ?ttava Cosmica. Capitolo %1 ?gni giorno un nuovo giorno
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&a macchina ha la malattia del 'domani(. C/- forse una minima possi$ilit) che domani possa essere per noi il primo giorno in cui tutto - 'rose e fiori(. Nel lavoro, comun0ue, non possiamo dare niente per scontato. Capitolo %1 'Io( pu! fare 0ualun0ue cosa &addove io posso fare 0ualun0ue cosa, la macchina - una pasticciona congenita. Capitolo %* Irradiazione di dolore &e sensazioni di dolore e di piacere possono essere usate come fattori di ricordo1 possono fornire la forza per il risveglio della macchina. Capitolo %. &/ultima ora di vita "apere come saldare i conti ogni ora - 0ualcosa che ogni uomo dovre$$e aver imparato a scuola, proprio come imparare a respirare, a mangiare, a muoversi, e a risvegliare la macchina dovre$$e far parte di ogni autentico curricolo di educazione.

Capitolo 1 Risvegliare la macchina

Il sonno della macchina non produce trasforma ione! n" pu# farlo$ Solo intensi sfor i per lottare contro la tenden a a cadere in uno stato d%identifica ione con il sonno della macchina possono produrre un cam&iamento nell%'ssere$
Do$$iamo renderci conto che per mezzo di dati mentali e ragionamenti non possiamo convincerci che la macchina - davvero addormentata, che l/Essere - identificato con il sonno della macchina, e che il senso e lo scopo della vita umana sulla @erra Avale a dire che la macchina $iologica umana assuma la funzione di un apparato di trasformazione per la possi$ile evoluzione dell/EssereB non possono realizzarsi in una macchina addormentata. In ogni caso, da una pura angolazione mentale nessuno potre$$e vedere la situazione nella sua realt). In $reve, occorre uno shocC intenzionale, un/esperienza personale tangi$ile, nella 0uale possiamo vedere da soli che 0uesta non - solo un tipo di filosofia interessante, creata appositamente per il nostro svago. In 0ualche modo, noi stessi do$$iamo vedere, intuire e sentire1 che la macchina - veramente addormentata1 potremmo anche vederla come morta, nel senso pi= maca$ro della parola. <in 0uando non avremo visto per conto nostro, in modo definitivo, che la macchina - addormentata, e perci! non cosciente in alcun senso della parola, e che inoltre non possiamo diventare coscienti solo decidendo di svegliarla, non proveremo mai veramente la necessit) di lavorare. 8na volta intuito e sentito, anche se solo momentaneamente, il sonno della macchina, istintivamente sapremo di poter scegliere una delle due soluzioniD se lasciar passare nel sonno 0uel che rimane della nostra vita, oppure se cominciare a compiere sforzi per svegliare la macchina. 3recisamente, 0uattro forme di coscienza sono possi$ili per noiD

Il sonno ori ontale


Il sonno verticale (o sonno deam&ulante) Lo stato risvegliato La trasforma ione dell*'ssere Il sonno orizzontale e 0uello verticale possiamo gi) produrli da soli senza l/aiuto di alcuna scuola.

See, feel and sense, nell/originale, si riferiscono ai tre centri dell/uomoD il mentale, l/emozionale ed il motorio. ?gni evento, ogni stato pu! essere percepito secondo modalit) distinte da ognuno dei tre centri. Il centro mentale 'pensa( e, in 0uesto caso, 'vede(. &/azione svolta dal centro emozionale - difficilmente traduci$ile in italiano, il ver$o inglese feel pu! tradursi con 'provare emozione( oppure anche 'provare un feeling(1 per la scorrevolezza, in 0uesto li$ro, viene tradotto a volte con 'provare(, a volte con 'intuire(Aun/intuizione di cuore e non di testaB. Il ver$o sense viene sempre tradotto con 'sentire(, e si riferisce esattamente al provare una sensazione. Come il centro mentale apparentemente 'produce( pensieri, cosE il centro motorio produce sensazioni.

Di solito ci attri$uiamo anche la terza forma di coscienza, ma in condizioni ordinarie non possiamo possederla, in 0uanto essa implica il risveglio della macchina $iologica. Do$$iamo capire proprio fin dall/inizio che 0uesta terza forma di coscienza non fa veramente parte del nostro repertorio1 eppure lo "tato Risvegliato - una forma di coscienza cosE $asilare della vita che fin da $am$ini, dalla nostra pi= tenera infanzia, avre$$e dovuto venirci insegnato come risvegliare la macchina in modo da poter vivere tutta la vita in 0uesto stato1 eppure nulla nel genere esiste nei moderni sistemi occidentali di educazione. Il risveglio della nostra macchina sta in relazione con la preparazione ad una vita di &avoro, pressappoco come il giardino d/infanzia sta all/universit). "e la civilt) fosse degna di tale nome, adesso non saremmo costretti ad iniziare il nostro lavoro ad un livello cosE pateticamente $asso1 ma dobbia o !ro"are il #oraggio di render#i #on!o di do"e s!ia o effe!!i"a en!e, ed ini$iare da l%, se non vogliamo cadere in un lavoro immaginario. &a nostra coscienza ordinaria pu! essere paragonata ad un lavoratore metalmeccanico che si addormentato mentre lavorava1 eppure, solo perch il lavoro continua e la macchina in un modo o nell#altro si arrangia a mantenere automaticamente il suo e0uili$rio, non ci accorgiamo di esser caduti nell/ipnosi deam$ulatoria della macchina.

&a macchina - condizionata a continuare le proprie attivit) mentali, emotive e fisiche in modo del tutto meccanico. &e ordinarie attivit) della macchina non richiedono la nostra attenzione o la nostra presenza, neppure in minimo grado.
,uando per la prima volta ci avviciniamo al &avoro, siamo pi= animali che spirituali, poich a$$iamo sacrificato la vera coscienza per uno stato in cui siamo guidati dalle meccaniche attivit) di routine della macchina, mentre essa fa girare la sua a$ituale macina dell/o$lio. E poich la parte non fenomenica di noi stessi, a causa dell/influenza ipnotica delle sensazioni, delle distrazioni e seduzioni mentali, cade in identificazione con il sonno della macchina, un giorno anche noi moriremo insieme alla macchina addormentata, non avendo mai sperimentato cosa significa veramente essere vivi dentro la macchina. ?rdinariamente pensiamo di essere svegli, ma se la macchina - addormentata non sentiamo cosa veramente ci! significhi, e 0uindi, a tutti gli effetti, mentiamo a noi stessi. Di fatto, cadiamo in identificazione con le seduzioni sensoriali e le distrazioni mentali della macchina fin dal primo momento della sua nascita e manteniamo 0uesto stato fino all/ultimo momento, 0uello della sua morte. Il primo indizio di coscienza reale avviene 0uando la macchina viene risvegliata, con un mezzo o con l/altro, ed inizia a funzionare come un apparato di trasformazione nei confronti del s essenziale... ci! che chiamiamo l/Essere. Nel corso della vita meccanica e di routine, solo raramente 0uesto stato avviene spontaneamente, per caso. &asceremo lo scopo di risvegliare la macchina a pi= tardi. 6ll/inizio, sar) sufficiente sperimentare effettivamente il sonno della macchina e vedere che la sua situazione pu! essere cam$iata con metodi specifici che chiun0ue pu! mettere in pratica con un po/ di addestramento. @ra i piccoli esperimenti possi$ili, ecco 0ui il pi= sorprendente che mai incontrerete1 con esso, potrete vedere da soli l/immediata necessit) di risvegliare la macchina. 8sando il vostro ordinario apparato visuale, vale a dire gli occhi, seguite pi= intensamente possi$ile il movimento della lancetta dei secondi di un orologio Ao un A!!en$ioni$$a!ore, se per caso ne avete uno%B, cercando allo stesso tempo di sentire la vostra presenza all/interno della macchina,
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8n 6ttenzionizzatore e# un 0uadrante d#orologio senza numeri, con la sola lancetta dei secondi, ed e# alimentato a corrente continua, in modo che la lancetta non procede a scatti, come nei normali orologi alimentati a corrente alternata, ma in modo uniforme. Fiene prodotto dall#Istituto I.D.G.G.H. di E.J. Gold.

nonch i suoni, gli odori, la temperatura, l/umidit) e l/atmosfera am$ientale in generale. 6llo stesso tempo, divenite acutamente consapevoli delle sensazioni in costante cam$iamento provate dalla pelle della macchina $iologica, le sensazioni degli organi interni, 0uelle derivanti dal passaggio dei pensieri attraverso l/apparato mentale, e le emozioni che in 0uel momento stanno avendo luogo nella macchina. @utto 0uesto mentre l/attenzione - intensamente radicata sul rapido, inesora$ile movimento della lancetta dei secondi che si muove attorno al 0uadrante dell#orologio. ,uando iniziamo per la prima volta i nostri sforzi per risvegliare la macchina, l/unico risultato immediato - di accorgerci, $en presto, che la volont) di dormire della macchina - di gran lunga pi= potente della nostra volont) di svegliarla. Dapprima il s non fenomenico non pu! farci nulla, eccetto esercitare la sola volont) che possiede veramenteD la volont) di attenzione. 3oich non a$$iamo una volont) nostra fin 0uando essa non sia stata intenzionalmente sviluppata, la nostra attenzione - catturata dalle attivit) e dagli interessi che hanno origine all/interno della macchina, la 0uale - anche sorgente di tutte le emozioni negative, di tutti i processi mentali associativi e di tutte le manifestazioni negative. Dun0ue a$$iamo la volont) di attenzione. 3ossiamo usarla attivamente per osservare la macchina $iologica umana e tutte le sue attivit), sia esterne che interne, senza tuttavia cercare di interferire direttamente nella sua vita. ,uesta sottile attivit) sem$ra niente, ma solo il fatto che stiamo osservando la macchina la risveglia un po/1 la nostra osservazione attiva ha l/effetto, se$$ene entro un lungo periodo di tempo, di alterare ci! che viene osservato. 6llo stesso tempo, possiamo usare 0uesto esercizio per raccogliere la forza necessaria ad esercitare una forma di volont) pi= potenteD la volont) di svegliare la macchina.... ma, come nella ginnastica, 0uesto tipo di volont) richiede tempo a svilupparsi. "e non - possi$ile che una macchina addormentata funzioni come apparato di trasformazione, l/anima, la &'ale ( es#l'si"a en!e ed in!era en!e 'n )rodo!!o della !rasfor a$ione , non pu! formarsi. Ed anche se lo potesse, senza il fondamento e il Ici$oI per l/evoluzione non potre$$e evolversi. "e avessimo la volont) di risvegliare la macchina, solo allora la vita significhere$$e 0ualcosa.

&a vita, cosE come arriveremo a comprenderla, non - una progressione dal presente al futuro1 - un Eterno Ritorno, una serie infinita di passaggi attraverso la vita della macchina Ae ad angoli retti rispetto ad essaB, in uno sforzo di perfezionamento di 0uest#ultima come apparato di trasformazione, mediante ripetuti passaggi attraverso di essa. 6d un certo punto, essa sar) riparata nel suo complesso, come apparato di trasformazione per le dimensioni superiori, mediante il suo risveglio dal momento del concepimento fino a 0uello della morte. Nel corso dell/Eterno Ritorno attraverso la vita della macchina, dovremo essere capaci di risvegliarla non solo nel passato, prima ancora che udissimo 0ueste idee, ma anche durante i suoi pi= profondi periodi di sonno. "olo con una macchina pienamente risvegliata, funzionale come apparato di trasformazione proprio fin dal primo momento del suo concepimento, possiamo svolgere il nostro Fero &avoro nelle dimensioni superiori.
"e manchiamo della volont) di tenere a freno la nostra fonte d/attenzione dal venire sedotta dalle attrazioni del mondo esterno, saremo di gran lunga troppo occupati con tali seduzioni per annoiarci con il compito di usare l/attenzione per svegliare la macchina. 5

,uesta potente forma di seduzione che spezza la nostra volont) di attenzione - chiamata ipnosi;del; mondo, o Ma*a. "pesso s#interpreta la parola +aJa nel senso che il mondo - un#illusione. Do$$iamo capire che non - il mondo ad essere un/illusione, a la nos!ra iden!ifi#a$ione #on il ondo feno eni#o, mantenuta dai @re Grandi NemiciD attenzione vagante, distrazioni e seduzioni. Gli sforzi ordinari non fanno paura alla Natura. Do$$iamo imparare a compiere degli sforzi speciali, per farla in $ar$a alla Natura, per costringerla a commettere un errore, cosE come faremmo in 0ualsiasi gioco, dal tennis da tavolo agli scacchi. 3rima o poi la Natura far) un errore, se non ne facciamo uno prima noi. 6llora ci sar) permesso di passare dalle influenze delle dimensioni pi= $asse a 0uelle delle dimensioni pi= alte. "iamo condizionati a lasciarci cadere nello stato di sonno della macchina ed a permetterle di continuare meccanicamente il suo sonno. 3resto impariamo a diventare 0ualsiasi cosa la macchina diventa, nella sua meccanica routine. &/identificazione non - solo un semplice attaccamento emotivo o un desiderio di essere con 0ualcuno o 0ualcosa1 si tratta proprio della tipica situazione nella 0uale cadiamo nel medesimo stato di 0ualun0ue cosa con cui ci identifichiamo. 3er esempio, la macchina $iologica umana. <inora siamo stati cosE completamente e continuamente identificati con la sua vita meccanica, che non siamo pi= in grado di separare noi stessi dalla macchina. &o Jogi ha imparato a trascendere la macchina, ma in realt) non se la cava meglio di 0ualsiasi altro essere umano, poich non ha imparato a risvegliare la macchina, per permetterle di svolgere la sua funzione di apparato che trasforma l/Essere. &o Jogi giustamente respinge come illusione tutti i fenomeni che vede intorno a s 1 ma non riesce a vedere che non - il fenomeno, $ensE la seduzione della sorgente d/attenzione nei fenomeni ad essere la causa scatenante del suo fallimento nell/evoluzione oltre il piano fisico. 6nche una macchina addormentata pu! essere usata per vincere il suo stesso sonno, )oi#+, +a delle sensa$ioni1 possiamo usare 0ueste sensazioni per sentire il sonno della macchina. ,uesta idea, semplice in modo disarmante, pu! essere messa in pratica come un esperimento in cui cerchiamo di usare le sensazioni della macchina per sentire per conto nostro, nella nostra stessa esperienza, diversi importanti fattoriD Che la macchina - veramente addormentata.... non solo le macchine $iologiche umane in generale, ma che in particolare la nostra macchina - addormentata, e potre$$e a $uona ragione essere chiamata 'il morto che cammina(. Che - possi$ile vedere, ed anche un poco assaggiare, come potre$$e essere la vita &'ando la a##+ina non dor e. Che solo con metodi esatti e fuori dall/usuale - possi$ile risvegliare la macchina per un 0ualsivoglia periodo di tempo. &/urgente necessit) di iniziare il nostro lavoro, mediante il risveglio la macchina. Che solo noi siamo in grado di risvegliare la nostra macchina e che nessun altro pu! fare 0uesto lavoro in vece nostra. Che per lavorare sar) necessaria 0ualche nuova e sconosciuta sorgente di forza, e che se speriamo di continuare 0uesto lavoro avremo $isogno di energie e volont) su scala molto maggiore di 0uella a cui, nel momento presente, siamo a$ituati ad attingere, nella macchina ed in noi stessi. Che 'il &avoro( - davvero una cosa molto reale, e non solo una divertente filosofia mentale. Che il nostro tempo dentro la macchina, utile per una nostra possi$ile evoluzione, scorre via molto velocemente e che, una volta perduto, non pu! essere recuperato. 7

Che c/- una precisa scadenza massima per il nostro lavoro, e che se perdiamo 0uesta opportunit) ora, potremmo non essere in grado, pi= tardi, di compiere 0uesti sforzi. Il semplice tentativo sperimentale di sentire il sonno della macchina poter) a riconoscere 0ueste cose ed altre ancora. 8na volta che avremo provato anche per pochi momenti a risvegliare la macchina con la pura forza della nostra volont), se possiamo essere onesti con noi stessi, non diremo mai pi=, senza contorcerci internamente, IIo sono sveglioI, almeno fino a 0uando non saremo capaci di svegliare la macchina unicamente con l/esercizio della nostra volont). Cercare di svegliare la macchina per cin0ue interi minuti d/orologio pu! dimostrarci il fatto tangi$ile che la macchina - addormentata1 la reminiscenza di 0uesto fatto ci giunge di solito solo da racconti mitici come La -ella Addor en!a!a e -ian#ane"e, e allo stesso tempo ci indica la reale possi$ilit) di risveglio e trasformazione.

"e riteniamo che le nostre macchine siano gi) sveglie, oppure crediamo di possedere gi) la volont) di risvegliare la macchina ogni volta che lo desideriamo, non possiamo prepararci per il &avoro, poich siamo ipnotizzati e completamente schiavi del s immaginario che parla di s in Iprima personaI, che si chiama IIoI senza ragione, e che ha un nome, il 0uale d) l/illusione di continuit) ed unit).
<orse non accadr) nulla di rilevante per molto tempo, ma alla fine, con la perseveranza otterremo precisi risultati. Neppure l/6ssoluto pu! fornirci i mezzi per risvegliare la macchina, n 0ualcun altro pu! attivare la macchina risvegliata in funzione di apparato per la trasformazione, per formare un 3onte tra il nostro mondo e le dimensioni superiori, in cui l/Essere possa continuare la sua esistenza ed il suo lavoro a servizio dell/6ssoluto. Non possiamo veramente chiamare la vita della macchina 'la nostra vita(, essendo la nostra volont) e la nostra attenzione completamente soggiogate dalla volont) della macchina addormentata1 siamo costretti a vivere impotenti la storia della macchina. ,uando la macchina - addormentata, somigliamo a delle scimmie che cadono in attrazione esterna, affascinate da tutto 0uello che scintilla e splende. ,uando la macchina - sveglia, non - possi$ile agire come scimmie perch la presenza, che - la vera fonte di attenzione, agisce in modo inconscio solo &'ando ( so!!o l.infl'en$a della a##+ina addor en!a!a. "aremo vittime involontarie della macchina addormentata, prigionieri del suo palpitante auto;o$lio, fin 0uando non saremo capaci di risvegliarla contro la sua stessa volont) di restare addormentata. 8n metodo per il risveglio della macchina - 0uello di concentrare intenzionalmente la pi= piena attenzione possi$ile della sorgente di attenzione sulle attivit) della macchina. 3ossiamo adesso definire pi= precisamente lo studio di s come lo studio delle manifestazioni del centro motorio della macchina. ,uesto - l/inizio di tutto il nostro lavoro come principianti. Il mutuo trasferimento reciproco delle funzioni del 'cervello di testa( e del 'cervello di coda( ed il conseguente risveglio del centro emotivo superiore sar) il primo passo attivo nella nostra evoluzione volontaria. Do$$iamo capire che prima di aver effettuato 0uesto trasferimento di funzioni del 'cervello pi= alto( e di 0uello 'pi= $asso(, non possiamo fare proprio niente Anemmeno 0ualcosa di cosE elementare come l/invocazione della presenza nel presenteB, poich il cervello di testa - incapace di esercitare le sue funzioni al di l) dei normali processi lineari di pensiero di tipo 'associativo(.

Il cervello di testa - incapace di vera psicologia e non funziona per la 'mentazione(. I suoi processi sono strettamente lineari, in cicli periodici pi= o meno spasmodici di attivo, e pi= spesso passivo, riflesso;reazione a vari stimoli. "e speriamo di sviluppare un cervello capace di vera attivit) mentale, attenzione e volont) di risvegliare la macchina, e che possegga l/unit) di tutte;le;parti;miscelate, ed una chiara e ininterrotta visione del mondo non fenomenico, la macchina dev/essere rivoltata sotto;sopra. Come sono ora, i cervelli sono invertiti. Il centro pensante - nel cervello di testa ed il centro motorio - nel cervello di coda1 0uesto - l/esatto inverso del vero essere a tre cervelli chiamato 8omo. Gli esseri umani del pianeta @erra sono di fatto animali inferiori, a due cervelli, in cui - stato deli$eratamente introdotto il primitivo terzo cervello Ail cervello di codaB , il 0uale per! funziona come centro motorio, lasciando al cervello di testa Ail vero centro motorioB il compito di svolgere le funzioni intellettuali per conto della macchina. In origine, venivano dati esercizi a ritmi incrociati per cercare di costringere il cervello di testa a smettere di operare come falso centro mentale1 ma esso si dimostr! del tutto capace di produrre ritmi incrociati senza troppi pro$lemi. 3oi, durante il periodo 6cmenide* dell/Impero Ha$ilonese, furono introdotti esercizi mentali; psicologici in dosi maggiori e pi= complicate. &/idea era di tenere il cervello di testa cosE occupato che i processi ordinari di pensiero lineare associativo fossero impossi$ili. +a essi continuavano come loro solito, a dispetto di 0uesto sovraccarico mentale artificiale. Nell/Europa occidentale, non prima del sesto secolo del periodo medioevale, fu introdotta l/idea, proveniente da scuole del Kurdistan, da 0uella che una volta era chiamata la Pro"in#ia Sar o'ng, che il cervello di testa potre$$e funzionare come centro motorio, iniziando con la semplice osservazione, aumentando gradualmente 0uesta funzione con sempre pi= profondo coinvolgimento in intricati movimenti, seguendo ogni minuscolo movimento della macchina, non permettendo ad alcun dettaglio di sfuggire all/attenzione del cervello di testa. Dopo un po/ di tempo, si pu! notare che, se tutta l/attenzione del cervello di testa - presa dalle varie sottigliezze di movimento della macchina considerata come un tutto, su parti di essa, e su parti di parti di essa, l/intero processo pu! assumere l/aspetto di un mostruoso vortice di complessit), in cui - richiesta cosE tanta attenzione che il cervello di testa alla fine - costretto a rendere automatica la sua attenzione sul movimento, prendendo responsa$ilit) dei movimenti della macchina ed assumendo il ruolo del vero centro motorio dell/organismo umano. Nel frattempo, il povero piccolo cervello di coda non ha niente da fare. 3ensieri e idee cominciano a farsi strada attraverso di esso, nello stesso modo in cui i fluidi passano attraverso una valvola1 ma niente sem$ra aderirvi, come invece succedeva nel cervello di testa. "i aprono interi panorami di conoscenza, eppure non c/- nessuno in casa ad avvantaggiarsi di tutte 0ueste interessanti informazioni mentali. ,uesta cosiddetta mente 'inconscia( ci d) facile e completo accesso a tutto il sistema di immagazzinamento;dati della macchina, proprio per la prima volta. ,uando il cervello di coda funziona come un centro pensante, gli effetti trasformazionali della macchina nella sua interezza assistono il suo sviluppo in un corpo mentale superiore. 6llora ognuno dei centri inizia a funzionare come dovre$$e. ,uando i cervelli sono sotto;sopra, il centro emotivo funziona come regolatore di 'mi piaceLnon mi piace(, dirigendo la macchina e formando a$itudini e stati d/animo secondo sentimenti artificiali di attrazione e repulsione.
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Civilt) persianaD casa regnante in 3ersia dal 22: al **: a.C., da Ciro il Grande a Dario III.

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,uesti a$ituali 'mi piaceLnon mi piace( sono rinforzati, nei centri inferiori della macchina, dall/inevita$ile processo di condizionamento psico;emotivo, per effetto della ripetizione di esperienze fenomeniche durante un lungo periodo di tempo1 ci! produce un tipo di 'intelligenza;da; la$irinto( come 0uella che capita 0uando un ratto da la$oratorio ha imparato automaticamente a traversare un la$irinto.. ,uando poi i centri tornano alle loro normali funzioni, proprie degli esseri a tre cervelli Acio- il cervello di testa funzionante come centro motorio, ed il cervello di coda funzionante come valvola per il flusso dei pensieriB le funzioni istintive tornano alla normalit) ed il centro emozionale inizia a funzionare in modo favorevole al sorgere di stati d/animo esatti e volontari1 per giunta, non interferisce con l/osservazione imparziale della macchina e delle sue attivit). Il cervello di coda, appena li$erato, diviene la piattaforma d/osservazione per la sorgente di attenzione la 0uale, ora che - li$era di osservare senza interferenze, fornisce anche l/importantissima forza necessaria per invocare la presenza.

Il trasferimento del centro motorio dal cervello di coda al cervello di testa avviene in modo apparentemente spontaneo. 8na sera andiamo a letto incapaci di vere attivit) mentali e di invocare la presenza, e poi, voil)M, il mattino seguente ci svegliamo Anel senso ordinario della parolaB in grado di fare entram$e le cose molto facilmente. Naturalmente 0uesto cam$iamento, come tutti i cam$iamenti del genere, sem$ra solo spontaneo, ma avviene solo dopo un lungo periodo di ripetuti tentativi per costringere il cervello di testa ad assumere le funzioni di un centro motorio.
3er fare il pop;corn sono necessari calore e olio, in aggiunta allo stesso granturco1 a tutto 0uesto do$$iamo aggiungere l/ingrediente pi= importante, il !e )o.... ,uando poi i chicchi di granturco saltano, il processo se bra spontaneo, ma se ne conosciamo le esatte cause , possiamo ripetere intenzionalmente 0uesto effetto, apparentemente miracoloso per il non iniziato. 6 0ualcuno 0uesto trasferimento - accaduto per caso... "e guardiamo indietro e consideriamo ci! che 0uesto 0ualcuno stava facendo prima, sapremmo e comprenderemmo le cause della sua trasformazione. +a in generale una persona pu! non avere idea di cosa sia successo o perch . +a un chicco di granturco che salta non causer) il salto di altri chicchi di granturco intorno, solo per associazione1 che sfortuna per i suoi colleghi, che gli vanno dietro sperando che in 0ualche modo 0ualcosa si stacchi per a$rasione e si attacchi a loroM In particolari istituti dislocati strategicamente 0ua e l), in punti non particolarmente interessanti del pianeta, esistono persone alle 0uali - accidentalmente accaduto detto trasferimento1 essi occupano delle celle im$ottite all/interno di 0uesti istituti. 3er caso essi hanno penetrato il velo che fa da $arriera tra il mondo fenomenico e 0uello non; fenomenico, ma senza il necessario lavoro preparatorio, sfortunatamente per loro e per la totale costernazione dei loro consulenti medici, Nfenomenalmente/ fissati. Immediatamente dopo il trasferimento tra il cervello;di;testa ed il cervello;di;coda, ci si potre$$e di fatto trovare irretiti nella macchina ancora pi= di prima, nella sua meccanicit).... un maelstrom di condizionamenti automatici e movimenti riflessi. "e$$ene 0uesta sensazione sem$ri spiacevole e ci si senta molto peggio di prima, essa - solo temporanea. In una comunit) di lavoro, il primissimo esercizio - l/osservazione delle attivit) motorie della macchina da parte dell/attenzione ordinaria del cervello;di;testa. @ale osservazione dovre$$e essere rifinita fino al minimo dettaglio, accertandosi di non alterare le manifestazioni della macchina in conseguenza di tali osservazioni.
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Fedi E.J. Gold, La "i!a nel labirin!o, edizioni Crisalide.

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Il catalizzatore chiave per 0uesto esercizio - di ricordare, mentre si osserva, che il centro emozionale non - funzionante perch i cervelli sono sotto;sopra. ,uando il cervello;di;testa operante come centro mentale ini$isce il funzionamento del cervello;di;mezzo Al/apparato in cui dovre$$e ordinariamente risiedere il centro emozionaleB, nessuna autentica emozione - possi$ile. Il cervello;di;testa operante come centro pensante copre il centro emozionale. In termini elettrici, l/ordinaria macchina $iologica umana ha i collegamenti completamente errati.

I collegamenti sono s$agliati ed il circuito - morto, in modo intermittente e spasmodico. "e invece il cervello;di;testa opera come centro motorio, allora si instaurano i collegamenti corretti al cervello;di;mezzo, per cui il centro emozionale lavora per proprio conto in maniera naturale ed inizia a funzionare come centro superiore1 il centro emozionale volontario superiore.
?rdinariamente - impossi$ile rendere volontario il centro emozionale, nel senso che esso dia origine ai propri stati d/animo1 cosE com/- adesso, - costretto ad adattare la sua funzione ai riflessi spasmodici che dominano il cervello;di;coda. +entre il cervello;di;testa ha molta poca forza, o "olon!/, il centro che ha la maggior forza - il centro motorio. ,uando il centro mentale si trasferisce al cervello;di;coda, allora il centro mentale ac0uista la massima forza e pu! funzionare nel volontario. ,uando il cervello;di;coda diviene il centro mentale, assume tutta la forza e l/autorit) del cervello; di;coda e per la prima volta esso possiede i mezzi per dirigere la macchina come un tutt/uno. 3ensiamo alla piramide rappresentata nel dollaro americano, mancante della pietra alla sommit). ,uesto esemplifica lo stato ordinario dell/apparato $iologico umano. &a cima troncata del triangolo - il cervello di testa, che nell/uomo ordinario agisce come centro pensante. "e si aggiunge un triangolo rovesciato, si forma il "igillo di "alomone. ,uando compiamo il trasferimento 'cervello di testaLcervello di coda(, come indicato in 0uesto diagramma dell/operazione psichica scoperta da "alomone Ala 0uale gli diede totale autorit) su 0uelle frammentarie identit) localizzate, che "alomone decise di chiamare 0inn, o demoni minoriB tutti e tre i centri iniziano a funzionare correttamente, e pi= o meno in armonia ed e0uili$rio. +a, per cominciare, do$$iamo manomettere il centro motorio, e costringerlo a diventare il centro pensante, rimuovendo tutte le sue attivit) come centro motorio, usando la nostra volont) di attenzione per seguire intensamente ogni movimento della macchina. 6desso il centro mentale che risiede nel cervello di coda avr) la forza e la volont) organica necessaria per esercitare una vera autorit) sull/intera macchina. ,uesti sono i primi vagiti della vera volont). "olo allora saremo domani gli stessi che siamo oggi, e getteremo via le nostre sigarette una volta per tutte. Il fondamento di 0uesto lavoro - la disciplina. "e il centro mentale nel cervello di coda diceD I"vegliati, macchinaMI esso alla fine ha la volont) e l/autorit) di esercitare la sua influenza sulla macchina, e tutta la macchina - costretta ad o$$edire. "ollevate l/attenzione dalla sua ordinaria fissazione sul flusso associativo dei pensieri erranti e del dialogo interno, e ponetela strettamente sulle attivit) motorie della macchina. ,uesto esercizio - particolarmente $uono 0uando si eseguono lavori fisici..... scavar $uche, dipingere, scartavetrare, costruire, lavare i piatti, sorvegliare i $am$ini....

3er esempio, diciamo che in 0uesto momento alla vostra macchina accade di usare il $raccio destro per sollevare la tazza e $ere il caff-1 allo stesso tempo osservate come
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la macchina poggia sulla gam$a sinistra, con la gam$a destra leggermente sollevata1 ora la macchina sta sorridendo, e spostando il peso sulla gam$a destra.
In $reve, usate la forma usuale di attenzione, ma in 0uesto caso l.ogge!!o dell.a!!en$ione ora ( es#l'si"a en!e la )os!'ra, i o"i en!i della a##+ina osser"a!i indi)enden!e en!e da &'alsiasi signifi#a!o )si#o1e o!i"o. Di solito i nostri movimenti avvengono $en prima che li notiamo, se mai ne diveniamo consapevoli, )oi#+, non sia o allena!i a fissare la nos!ra a!!en$ione s'i o"i en!i della a##+ina. &a macchina esegue la maggior parte delle sue attivit) in modo segreto, senza che noi lo sappiamo. &a macchina $eve senza la nostra attenzione1 mangia senza la nostra attenzione1 fa perfino l/amore senza la nostra attenzione. ,uesta - la nostra punizione per aver permesso al cervello di testa di operare come centro pensante. Dopo aver mantenuto per un po/ la nostra attenzione sulle attivit) della macchina, la sua routine diviene evidente, e le sue attivit) appaiono molto meno schiaccianti. Col passare del tempo, 0uelle che prima sem$ravano la$oriose e complicate attivit) casuali divengono noiosamente prevedi$ili, poich di fatto la macchina fa molto poco. ,uando all/inizio cominciamo ad osservarla seriamente, la macchina appare come un maelstrom di attivit) caotiche. Guardatevi la mano come se fosse un oggetto estraneo, ma allo stesso tempo comprendete che - una parte automatica della macchina1 si gingilla e d) segni di nervosismo da sola, senza la vostra direzione volontaria. Guardatela stupiti mentre, tutta da sola, prende una forchetta1 notate che ora la macchina sta sorridendo1 la mano aggiusta il coltello e stira il tovagliolo sul tavolo. E 0uesti sono solo i movimenti pi= grossolani di poche parti della macchina, e stiamo considerando solo l/ovvio esteriore. Cosa ci vuole per effettuare una rotazione del polsoO Che muscoli vengono usatiO Com$inazioni muscolari diverse producono movimenti diversi. Non solo la mano, ma tutto, nella macchina, - in 0ualche modo affetto dalle river$erazioni. 6lla fine dovremmo esser capaci di porre la nostra attenzione fermamente su tutto ci! che la macchina fa. Dove si posa la tensione, 0uando la macchina - a riposoO "entite il centro di gravit) nel corpo, mentre cam$ia. Di volta in volta notiamo il centro di gravit) e in 0uali punti poggia il peso. Dov/- il punto dove poggia la maggior parte del tuo pesoO "tai usando della forza per e0uili$rartiO "e per caso rilassi tutta la muscolatura, cosa succedeO Cerca di valutare 0uanta forza viene esercitata per tenere il tuo corpo in 0uesta postura1 cerca di fare 0uesto mediante il sentire. &a tensione pu! esser misurata solo in confronto con il rilassamento. "e ci manca la volont) di rilassare la macchina, non possiamo usare la sensazione, per determinare l/esatta tensione occorrente per mantenere una certa postura. Rilassamento e tensione devono divenire volontari, allo scopo di effettuare 0ualun0ue seria osservazione della macchina. Iniziando a partire dall/osservazione della postura della macchina come un tutto unico, come se studiaste una statua Amettendo a fuoco prima le mani, la maschera, il torso, le $raccia e le gam$eB cercate di vedere le attivit) della macchina come un/unit) completa. 3er esempio, osservate le vostre posture mentre sedete ad un tavolo, mentre scrivete su un taccuino, mentre vi muovete in un locale pu$$licoP Iniziate con le posture ed i movimenti pi= ovvi ed osserva$ili. 3er il momento, fin 0uando non sarete molto esperti, lasciate perdere 0uelle delicate e sottili fluttuazioni....

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Capitolo + Lo stagno
La macchina non ha vera emo ione$ Ci# che in noi chiamiamo emo ioni sono solo riflessi automatici del centro mentale in risposta alle river&era ioni organiche del centro motorio$ Rimuovere gli effetti di tali river&era ioni elimina in noi stessi la maggior parte della nostra negativit, e della sofferen a meccanica$ ?gni macchina $iologica umana, a seconda delle sue caratteristiche, ha il suo repertorio particolare di reazioni mentali riflesse nei confronti di shocC, ed anche nei confronti di stimoli ed influenze estremamente moderati, provenienti dalla memoria. ?gni macchina ha anche una corrispondente sensi$ilit) ad alcuni shocC e non ad altri. Gli shocC sono conseguenze organiche di impressioni che attraversano la macchina, il cui impatto determinato anche dalle risposte del centro mentale della macchina a #i2 #+e essa )ensa di sen!ire riguardo a ci! che sperimenta. 3oich noi, vale a dire il s non;fenomenico, non a$$iamo alcuna volont) sopra la macchina, 0uando i vari shocC ed impressioni esercitano il loro impatto sulla macchina, noi non siamo capaci di impedire ai corrispondenti shocC organici di irradiare da ciascun centro, espandendosi e river$erando attraverso l/intero sistema organico, incluse le ossa, il sistema delle ghiandole linfatiche, il tessuto muscolare, gli organi d/ingestione e di eliminazione, il flusso sanguigno, il cervello superiore ed il sistema nervoso. <ossimo tanto sciocchi da tentare di ingerire ci$o, eliminare i rifiuti o ragionare mentalmente tra noi, durante tali distur$i organici, il ci$o avre$$e un gusto terri$ile, i nostri affari e relazioni romantiche ne soffrire$$ero e gli stessi intestini si rifiutere$$ero di fare il loro lavoro. Noi tutti soffriamo di 0ueste involontarie river$erazioni della macchina, specialmente 0uando la essa reagisce negativamente a 0uesti distur$i e ci trascina con s . Consideriamo la macchina $iologica come un calmo specchio d/ac0ua, uno stagno, e lo shocC delle impressioni come un sasso che vi gettiamo. In 0uesto caso, le increspature nell/ac0ua rappresentano le river$erazioni organiche delle emozioni negative. Come ci possiamo aspettare, certi tipi di sasso producono maggiori shocC organici di altri. ,uando 0ualche distur$o produce un urto sul centro motorio;riflessivo, - come un sasso gettato nell/ac0ua1 le increspature si irradiano attraverso la macchina in conseguenza dell/impatto pseudo;emotivo. Nell/esempio del sasso che affonda nell/ac0ua, do$$iamo esser consapevoli che le river$erazioni non avvengono solo in superficie, ma anche sotto la stessa. 3ur non potendo osservare direttamente 0ueste river$erazioni sott/ac0ua, possiamo arrivare a capire che esse sono molto potenti e che hanno una profonda influenza sui nostri stati interiori. Naturalmente noi desideriamo tenere calmo ed indistur$ato il nostro $ello stagno, specialmente 0uando vi cade dentro un sasso a distur$are la nostra calma illusoria. 3er mantenere la macchina in stato di veglia, do$$iamo aver la volont) di compiere ogni sforzo possi$ile per minimizzare il caos, all/interno della macchina, prodotto dall/impatto devastante di 0ueste emozioni negative. 3otremmo nasconderci in una grotta, sperando di evitare del tutto i sassi. 1.

,uesta - la via del monaco, che si isola dalle influenze organiche pi= $asse, sperando di poter restare ricettivo solo alle influenze che provengono dalle dimensioni superiori. +a, a lungo andare, 0uesto non l/aiuta, e non aiuta neppure noi. Nella vita ordinaria non possiamo impedire a 0uesti sassi di cadere. Non a$$iamo alcuna autorit) su 0uesti 'sassi( Astanti a significare gli shocC interni ed esterniB e ne))'re lo desideria o. 3ossiamo per! avere autorit) su 0ualcosa. +a cosaO "e speriamo di eliminare 0ueste involontarie river$erazioni organiche di riflesso, do$$iamo esercitare autorit) sulla macchina1 non in maniera ordinaria, ma in odo ol!o s)e#iale. 3ossiamo imparare ad 'aprire le ac0ue( prima che cada il sasso, cosE che la macchina $iologica non offra resistenza al sasso e le river$erazioni non avvengano. In 0uesto modo l/emozione negativa, al massimo, sar) soltanto momentanea. ,uesto esercizio - registrato nella tradizione ?ccidentale come L.A)er!'ra del Mar Rosso. 6nche nel corso della vita ordinaria, di 0uando in 0uando, possiamo aver notato che se nei dintorni si trova una persona che - per noi una 'sorgente am$ulante di emozioni negative(, nella macchina inizia a manifestarsi una sensazione corrispondente, che noi automaticamente classifichiamo come un/emozione e che ci sem$ra molto naturale. 3u! darsi che 0uesta sensazione a$$ia origine nello stomaco, o che si manifesti in un irrigidimento nel torace, in una stretta alla gola, un ronzio o un fischio nelle orecchie o delle fitte agli occhi. Dopo 0uesta sensazione iniziale, dovremmo avere la capacit) di sen!ire certe sensazioni organiche secondarie che river$erano attraverso la macchina, e che spariscono, vanno a morire molto lentamente, dopo essersi completamente amalgamate con la totalit) delle vi$razioni che gi) stanno avvenendo nella macchina. Dopo $reve tempo che 0ueste river$erazioni secondarie iniziano a manifestarsi per tutta la macchina, dovremmo notare che il centro mentale ha preso una decisioneD ha deciso che un 0ualche stato emotivo si - pro$a$ilmente attivato nella macchina, poich rileva la presenza in essa di certe sensazioni che di solito vengono associate con un determinato stato emotivo. E 0uesta - la totalit) di ci! che osiamo chiamare in noi stessi 'emozione(. "iamo incapaci di distinguere i veri stati d/animo del centro emozionale dagli shocC mentali che river$erano in conseguenza di ordinarie sensazioni che hanno origine nel centro motorio, erroneamente identificate dal centro mentale come emozioni. "e fossimo capaci di osservare attivamente la macchina per un lungo periodo di tempo, noteremmo 0ualcosa di peculiareD che le sensazioni e le impressioni della macchina cam$iano continuamente, in diretta relazione a 0ueste river$erazioni organiche secondarie, che chiamiamo e o$ioni nega!i"e in 0uanto sono prodotte dalla macchina. &/uomo meccanico non ha emozioni. ci! che chiama 'emozioni( in realt) sono solo riflessi del centro motorio, collegati ai muscoli ed al sistema nervoso della macchina. Che emozione pu! esserci per una macchina $iologica che funziona in modo meccanico secondo i suoi riflessi condizionatiO @ali macchine hanno solo emozioni inferiori, emozioni immaginarie create dal centro mentale come reazione;di;riflesso ai distur$i che avvengono nel centro motorio. Non essendo vere emozioni, ma sensazioni dei centri motorio e riflessivo, a cui a$$iamo imparato ad attaccare un significato mentale, e poich hanno origine nella macchina, diamo loro il nome di emozioni negative. "e fossero prodotte intenzionalmente dal vero centro emozionale, non river$erere$$ero attraverso tutta la macchina, e si chiamere$$ero e o$ioni, non e o$ioni nega!i"e. &/emozione meccanica che sorge nel centro mentale - solo momentanea, perch - un riflesso dei muscoli1 sem$ra essere pi= duratura solo perch vediamo il solco del suo passaggio distruttivo, le sue river$erazioni che si increspano attraverso i muscoli e gli organi interni. 12

&e vere emozioni, essendo sentimenti2 e non risposte mentali a riflessi muscolari, esistono momentaneamente oppure continuano indefinitamente per decisione del s non fenomenico. 8na vera emozione non - uno stato d/animo soggettivo, ma un mezzo di comunicazione emotiva. Inoltre, poich le vere emozioni sono comunicate mediante radiazione esterna dello stato d/animo, che origina dal centro emozionale risvegliato, e non ha effetti di river$ero in altre parti della macchina, non - necessario comunicare ver$almente l/emozione.

Naturalmente, essendo l/emozione negativa 0uello che -, cio- soltanto un soggettivo stato mentale di riflesso che origina da uno spasmo muscolare, essa deve venir ver$alizzata e ela$oratamente descritta, spiegata, razionalizzata e mentalmente comunicata e compresa.
Coloro che possono produrre in se stessi vere emozioni non comunicano mai i propri stati emozionali nel linguaggio del centro mentale1 semplicemente irradiano le emozioni prodotte nelle loro macchine da parte del s non fenomenico, facendo in modo che l/emozione parli da sola. &e vere emozioni stimolano una corrispondente scintilla di empatia in chi le riceve. In presenza di 0ualcuno capace di produrre vera emozione, noi sperimentiamo sen!i en!i4, forse per la prima volta. +olto spesso, 0ualcuno che possiede un Corpo Emozionale risvegliato ed ha imparato come irradiare emozioni diviene un cele$re guru, e la gente si raduna come un gregge attorno a lui, per immergersi nelle emozioni superiori. ,ueste emozioni superiori sono spesso fraintese per 0ualche misteriosa 'forza(, o interpretate in 0ualche modo pseudo;religioso1 ma veramente si tratta solo di emozioni. Che peccato che gli esseri umani siano cosE poco a$ituati all/emozione da sentirsi spinti ad accalcarsi docilmente insieme nel calore della radiazione emozionale di 0ualcuno che - meccanico proprio 0uanto loro, ma al 0uale - accaduto di aver attivato, per caso, il Corpo Emozionale superioreM &/emozione negativa - inutile e distruttiva. Non - necessaria per la nostra sopravvivenza e, se$$ene senza emozione negativa ognuno sulla @erra se ne stare$$e semplicemente a piedi nudi nell/er$a a guardare la luna con sguardo assente, noi staremmo molto meglio senza di essa. "enza emozione negativa, noi possiamo essere tutto e fare di tutto, poich saremmo li$eri dalla nostra automatica schiavit= di riflesso ai vincoli della negativit). "enza emozione negativa, possiamo porre tutta la nostra forza, volont) ed attenzione su 0ualsiasi scopo. &e nostre reazioni riflesse verso le manifestazioni degli altri sono la causa principale del sorgere, all/interno della macchina, di tempeste di $asse emozioni, se noi lo permettiamo. Fedendo una persona che si manifesta con certi gesti ed usa un certo tono, noi diamo per scontato che con ci! essa voglia esprimere esattamente 0uello che esprimeremmo noi, se usassimo gli stessi gesti e lo stesso tono. &/emozione negativa che sorge in 0uesto modo, dal nostro fraintendimento riguardo alle manifestazioni degli altri, pu! essere facilmente eliminata in noi. Non ci vuole grande sforzo di volont) per alterare un po/ il nostro atteggiamento. 6nche gente molto ordinaria - capace di decidere di concedere agli altri il $eneficio del du$$io. "e potessimo imparare ad aprire le ac0ue davanti a 0ueste reazioni riflesse della macchina, non soffriremmo pi= dei soggettivi effetti secondari nelle nostre macchine, conseguenti alle fastidiose manifestazioni degli altri. Rimuovendo nella nostra macchina gli effetti riflessivi interni Acio- a dire, la trave nel nostro occhio, corrispondente al granello di polvere nell/occhio del nostro vicinoB elimineremmo in noi stessi la maggior parte della nostra negativit) e la sofferenza per il nostro s non fenomenico, causata dall/identificazione con la macchina $iologica umana.
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?rig. feelings. ?rig. feelings.

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,uesto fattore del comportamento umano - espresso nell/antico dettoD 'Non si possono insegnare nuovi trucchi ad un vecchio cane(. &a macchina - capace di rispondere solo 0uando - colpita da nuovi stimoli e, anche allora, solo per mezzo di 0uelle reazioni che sono divenute incallite con la forza dell/a$itudine. 3er dirigere una tale macchina, non - necessaria la presenza di un Essere cosciente. &a macchina $iologica, agendo unicamente sotto 0uesti riflessi condizionati, pu! eseguire ogni compito e perfino portare avanti con successo una seria discussione filosofica ad un cocCtail partJ, senza la partecipazione di una sorgente di attenzione e di coscienza. "enza un tipo speciale di volont) sopra la macchina, che viene solo con un serio sforzo, reiterato per un lungo periodo di tempo, non possiamo interferirvi, essa - troppo potente per poterla cam$iare in modo diretto e, fin 0uando non sappiamo di pi= sul nostro lavoro, non sappiamo come influenzarla lentamente per provocare un reale cam$iamento. Cercar di cam$iare la macchina direttamente - come cercare di cam$iare direzione ad un treno in corsa a mani nude. 3ossiamo usare le river$erazioni organiche a favore della nostra evoluzione, contenendo l/espressione esteriore, proprio come si contiene il vapore in una pentola a pressione. ,uesto processo di contenimento della negativit) pu! essere visto come un processo di fusione alchemica controllata, un metodo di contenere ed amplificare le naturali reazioni chimiche ed elettriche prodotte dalle river$erazioni organiche automatiche. "e permettiamo alla macchina di esprimerle apertamente, la forza per il nostro lavoro ne sar) dissipata. +a come possiamo contenere le reazioni alle manifestazioni spiacevoli degli altriO 3ossiamo vedere che un essere umano ordinario non - responsa$ile delle proprie manifestazioni e non pu! esserlo. Come possiamo risentirci, o sentire 0ualcosa di diverso dalla piet), nei confronti di 0ueste piccole tristi e spasmodiche tempeste emozionali involontarie, che river$erano dolorosamente per tutta la macchina e che lasciano una sorta di palpitante auto;o$lio al loro passaggioO ,uesta condizione di completa schiavit= al s meccanico dovre$$e far insorgere in noi dei sentimenti di autentica piet) per lo stato di un essere umano meccanico. 3ossiamo usare 0uesto sentimento di piet) nei confronti del nostro lavoro evolutivo, rivolgendo l/emozione superiore della piet) che ne consegue verso l/attivazione del Corpo Emozionale "uperiore. +a se vogliamo far sorgere l/emozione superiore della piet), non do$$iamo guardare dall/alto in $asso gli esseri umani meccanici con sentimenti di arroganza e superiorit), poich siamo tutti, n pi= n meno, sulla stessa $arca5, per cosE dire. "e mediante la nostra stessa esperienza personale possiamo comprendere che 0uanto viene normalmente chiamato emozione - in realt) solo una river$erazione secondaria attraverso tutta la macchina dei riflessi del centro motorio, possiamo iniziare ad assumere autorit) su 0uesti stati interni, poich conosciamo la vera origine di 0ueste emozioniD esse sono la reazione del centro mentale al sistema muscolare. Di fatto, possiamo iniziare a sviluppare la volont) di risvegliare la macchina proprio usando 0uesta speciale attenzione con cui osserviamo deli$eratamente gli stati negativi degli altri, osservando nel contempo la nostra stessa macchina, e ricordando che ci! che gli esseri umani chiamano e o$ioni sono solo i $rontolii dello stomaco e degli intestini. In un certo modo, se ci succede di sentir parlare delle manifestazioni della nostra macchina, siamo come gli u$riachi che si stupiscono nel sentir raccontare del loro $izzarro comportamento da u$riachi, incapaci di comprenderlo poich il loro stato ordinario - completamente isolato dal loro stato alcolico.
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?rig. fis+ fro !+e sa e barrel A'pesci dallo steso $arile(, con riferimento al pesce 3inna Rossa nel li$ro '&a macchina $iologica umana(B.

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&/ordinario isolamento della sorgente d/attenzione dalla macchina pu! darci il sentimento di non essere responsa$ili delle nostre stesse manifestazioni ed emozioni e, allo stesso tempo, pu! ridurre le nostre capacit) di osservare imparzialmente gli insoliti stati emotivi della macchina, prodotti dalle insolite condizioni emotive tipiche di una comunit) di lavoro. <in dall/infanzia ci - stato insegnato ad essere acutamente consapevoli dell/impressione che facciamo sugli altri, ed a manifestarci 0uando possi$ile in un modo che dovre$$e piacere al nostro pu$$lico, allo scopo di vincere la sua ammirazione. @utta la nostra vita preparatoria, se proveniamo da sistemi educativi ordinari, consiste nell/imparare come con0uistare l/ammirazione, o come produrre in noi stessi, mediante lo scimmiottamento, le manifestazioni di coloro che riescono a guadagnarla. "iamo stati educati ad ignorare continuamente tutte le nostre stupide manifestazioni meccaniche, se$$ene 0ualcosa deve pur riuscire a filtrare attraverso lo stato ipnotico in 0uanto tutti, durante la vita meccanica, passano come minimo una parte di ogni giornata a preoccuparsi se gli altri li hanno visti nei loro momenti peggiori. &/uomo meccanico sceglie di essere consapevole solo di 0uelle manifestazioni che vanno a pennello al suo amor proprio e alla sua vanit), respingendo tutte le altre manifestazioni, le 0uali divengono infine per lui delle parti invisi$ili del suo mondo esteriore. ,uesto rifiuto di certe manifestazioni e l/accettazione di altre produce una separazione, una precisa mem$rana isolante di natura mentale ed emotiva, che isola e raggruppa le manifestazioni in due categorie distinte, creando cosE un conflitto interiore. Cercheremo di approfondire fra poco le conseguenze di 0uesta separazione in due categorie, cosE come le conseguenze del contegno di 0uelle manifestazioni che noi respingiamo nel comportamento della macchina. &e river$erazioni organiche prodotte nella macchina dai riflessi del centro motorio, che noi chiamiamo emozioni, a$$assano la resistenza elettrica della macchina $iologica, particolarmente nella pelle. 3oich l/emozione negativa viene prodotta dalla macchina ed ha origine nel centro motorio, nei muscoli e nel sistema nervoso, essa produce attraverso tutta la macchina delle river$erazioni elettriche automatiche. Non - lo spasmo muscolare originale, ma le 'river$erazioni emotive( nel muscolo e nel sistema nervoso, ed il corrispondente significato che il centro mentale attacca ad esse, ci! che genera gli straordinari effetti negativi sui processi alchemici di evoluzione che si sviluppano nella nostra macchina1 in 0uesto modo, ogni tempesta emozionale distrugge temporaneamente la funzione della macchina come strumento per la trasformazione del s non fenomenico. &a river$erazione organica, che per continuare dipende dalla forza elettrica, pu! in tal modo salire a spirale, in un crescendo automatico di forza d/inerzia. "i tratta di una forza che procede da sola secondo un effetto sempre crescente. &/emozione negativa, river$erando attraverso tutta la macchina, produce una corrispondente alterazione nella conduttivit) elettrica di 0uest/ultima e cam$iamenti nella resistenza elettrica della pelle. ,uando la resistenza si a$$assa, pu! passare pi= forza elettrica. Il s non fenomenico - di natura elettrica. 6nche tutti i corpi superiori sono di natura elettrica e producono effetti e campi elettrici.

"e la resistenza della macchina $iologica - troppo forte, ed in particolare se la resistenza elettrica avviene in certe parti della macchina, la forza elettrica del s non fenomenico non riuscir) a scorrere al di l) di 0uesto $locco. Da 0uesto possiamo facilmente vedere che, se vogliamo far funzionare la macchina come un efficace apparato di trasformazione per la nostra possi$ile evoluzione, il nostro lavoro per fermare la forza distruttiva dell/emozione negativa - 0uello pi= urgente.
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Capitolo .anifesta ione negativa /uasi tutto ci# che diciamo e facciamo 0 una forma di emo ione negativa! sia che la riconosciamo come tale oppure no$ La postura! il gesto e la maschera facciale sono tutte fonti inesauri&ili di manifesta ioni negative$
In generale, le manifestazioni negative della macchina sono le simulazioni esagerate del centro mentale riguardo a ci! che esso immagina possa essere un/emozione, come se ne avesse davvero, in accordo con la suggestiona$ilit) del centro mentale rispetto agli spasmi organici che avvengono nel centro motorio. <acciamo conto di vedere una signora aristocratica in un grande magazzino1 se la nostra attenzione - a$$astanza forte e la macchina sveglia, possiamo veramente vedere i suoi sogni mentre passano attraverso la sua maschera facciale, come registrati nei muscoli del suo viso. Ed anche se non siamo a$$astanza esperti da vedere i suoi sogni, possiamo almeno vedere che addormentata e che la sua attenzione - distratta, sedotta dal fascino di tutto ci! che $rilla e luccica nel negozio, e possiamo inoltre vedere che - completamente inconsapevole del proprio sonno. Ed essendo cosE immersa nello stato di sonno, - inconsapevole del fatto che la stiamo osservando, a meno che non facciamo 0ualcosa per distur$are i suoi sogni compiacenti. Con l/esperienza, dovremmo riuscire ad esaminare tutta la sua storia personale solo osservando le manifestazioni della sua maschera. Notiamo che sem$ra dormire pi= profondamente in 0uelle che possiamo notare essere le sue posture e manifestazioni preferite, 0uelle in cui si sente pi= a suo agio. 6 volte ella pu! entrare in un certo stato di agitazione, dovesse la macchina svegliarsi leggermente solo per 0ualche momento, 0uando le succede di fermarsi in 0ualche postura che trova spiacevole per la sua vanit)1 la vanit) stessa - una maschera della sua insicurezza personale. Ella non sa e non pu! sapere come - $rutta 0uando la macchina - nel sonno1 e se per caso se ne accorgesse, ricadre$$e nell/incoscienza prima che la sua insicurezza personale diventi troppo accentuata. 6llo stesso tempo, la sua macchina - cosE profondamente addormentata che ella consapevole solo dei propri sogni soggettivi riguardo a se stessa. Ella non si - mai vista come - in realt), e se per caso un giorno le capitasse di intravedere la macchina risvegliata in uno specchio, manchere$$e completamente di riconoscere il riflesso di se stessa. "e osassimo dirle ci! che le vediamo facilmente scritto in faccia, rimarre$$e stupita e su$ire$$e uno shocC P. +a solo per un momento o due. 3oi, allo scopo di proteggere la propria vanit), trovere$$e 0ualche spiegazione mistica o li0uidere$$e i nostri commenti come spazzatura. &a personalit) della macchina, vale a dire il suo senso di identit) personale, - una formazione complessa di associazioni categoriche che procedono in modo automatico in ognuno dei tre centri inferiori, in conseguenza di condizionamenti organici e psicologici1 tali condizionamenti sono divenuti necessari per la sopravvivenza, in 0uanto la macchina era addormentata proprio fin dall/inizio. Il vero padrone della macchina, il s non fenomenico, che - l/autentica fonte dell/attenzione e della presenza, - molto differente dalla complessa identit) personale della macchina. > una semplice presenza senza particolare identit), senza particolari 0ualit), se$$ene possa assumersi per $revi periodi di tempo le 0ualit) della macchina che la ospita. 19

Il vero s , diversamente dall/identit) personale della macchina, non ha $isogno di a$$ellimenti o miglioramenti d/immagine personale, poich pur essendo in 0uesto mondo, non - di 0uesto mondoP a meno che, naturalmente, la macchina sia addormentata e l/attenzione del s non fenomenico sia sedotta dai sogni di 0uest/ultima. ,uando esprimiamo continuamente i nostri punti di vista e sentimenti riguardo a tutto 0uanto esiste alla luce del sole, come c/insegna a fare la nostra civilt) contemporanea, noi inconsapevolmente rafforziamo la vanit) e l/amor proprio della macchina per la macchina. "pesso esprimiamo astutamente 0ueste 'emozioni( del centro mentale riguardo alle nostre piccole insignificanti tragedie personali della vita come forme indirette di negativit), mediante sottili allusioni nelle parole, nei gesti, nella postura e nelle espressioni della maschera facciale. &a macchina pare avere un repertorio virtualmente inesauri$ile di posture, gesti e maschere facciali in grado di esprimere sottilmente emozioni negative, anche senza dire nulla. ,ueste sottili manifestazioni della macchina dovre$$ero essere accuratamente osservate con l/attenzione ordinaria, senza fare alcun tentativo, a 0uesto punto, di usare un/attenzione soprannaturale. ,ueste semplici piccole osservazioni forniranno i dati per un esperimento che spiegher!. &a macchina, da 0uella nullit) meccanica che -, si assoggetta a 0ualun0ue stato d/animo venga suggerito dalla postura che il centro motorio ha assunto per caso in un dato momento. @ali posture e le loro river$erazioni emozionali avvengono secondo una se0uenza esatta e prevedi$ile che segue la legge dell/ottava1 possiamo osservarle, se comprendiamo 0uesta se0uenza automatica e sappiamo dove guardare1 in altri termini, possiamo prevedere il flusso delle tensioni, possiamo seguirne la se0uenza con la nostra attenzione. In 0uesto modo possiamo iniziare ad esercitare la nostra vera volont) Ala volont) di attenzione del s non fenomenicoB sulla volont) della macchina, mediante l/osservazione delle manifestazioni della macchina. ,uesto ha due effetti primariD primo, che la cosa osservata viene leggermente cam$iata solo a causa della presenza dell/osservatore1 secondo, l/atto di osservare la macchina richiama l/attivazione della sorgente di attenzione, che attiva automaticamente i centri superiori, i 0uali alla fine formeranno il nucleo dei corpi superiori entro cui possiamo esistere in dimensioni superiori. Il controllo delle manifestazioni della macchina non - il nostro scopo, n ora n dopo, se$$ene i modelli di comportamento possano mutare in una certa misura, in conseguenza dell/influenza della presenza attiva del s non fenomenico. E per 0uanto l/effetto sia lento ad instaurarsi, alla fine l/attenzione del s non fenomenico sulla macchina produce precisi cam$iamenti nella macchina1 ne discuteremo pi= tardi, sotto la generica categoria della macchina $iologica umana. +a il comportamento della macchina - niente. Il risultato che stiamo cercando di ottenere - molto al di l) del regno di 0uesta dimensione inferiore. Il nostro vero '$usiness( - in una dimensione molto superiore. Chiun0ue di noi viva e lavori autonomamente verso l/evoluzione personale sar) prima o poi costretto ad accorgersi che le manifestazioni della macchina hanno origine in un inaccessi$ile monastero in cui non possiamo entrare in modo ordinario. Eppure, se non siamo capaci di entrare in 0uesto monastero ed assumere il comando della macchina, non svilupperemo mai la volont) di risvegliarla. Il centro mentale - inaccessi$ile in modo diretto, ma pu! essere usato come sorgente d/attenzione per l/osservazione del centro motorio1 il centro emozionale poi - completamente inesistente nell/essere umano1 il centro motorio - dun0ue, tra i macchinari interni della macchina, 0uello maggiormente accessi$ile. %:

I pensieri e le emozioni sono molto pi= veloci del movimento. I pensieri passano alla velocit) della luce1 l/emozione non - molto pi= lenta. Entram$i sono fugaci, mutevoli e passeggeri1 si dissolvono come vapore. Non possiamo vederli, ma possiamo osservare il loro passaggio desumendolo dagli effetti che essi hanno sulla macchina, come studieremmo le particelle caricate elettricamente in una Camera a Ne$$ia Qilson. +a per un principiante tutto 0uesto - troppo complicato. ?vviamente non possiamo iniziare con l/osservazione dei pensieri puri1 per 0uanto riguarda le emozioni, la macchina non ne ha in ogni caso e dun0ue non c/- niente da osservareM D/altro canto, il centro motorio esprime apertamente le proprie manifestazioni, che restano osserva$ili per un periodo di tempo relativamente lungo1 le manifestazioni del centro motorio possono essere osservate semplicemente ponendo l/attenzione sulle ordinarie attivit) della macchina, usando 0uella forma di attenzione che normalmente a$$iamo senza uno speciale addestramento1 cio-, l/attenzione del cervello di testa. 8n giorno perfino i pensieri e le emozioni ci sem$reranno lenti in confronto alla nostra coscienza accelerata e alla nostra profonda attenzione1 da 0uel momento potremo lavorare direttamente con esse. +a nel frattempo i nostri sforzi per usare le emozioni negative e le manifestazioni della macchina per evolverci iniziano attivamente con la semplice osservazione di tutte le manifestazioni del centro motorio della macchina. 3ossiamo in 0ualche modo purificare il nostro s organico, costringendolo a digiunare dal ci$o ed a disfarsi delle sostanze tossiche. +a possiamo anche imparare a digiunare in modo molto diverso, come facevano una volta gli allievi di un/antica scuolaD digiunare dalle indesiderate apparizioni di manifestazioni inconsapevoli, che sono emozioni negative ed hanno origine nel centro motorio. <ai una lista, elencando 0ueste manifestazioni della macchina, come se raccogliessi dati per un/enciclopedia di tutte le manifestazioni del centro motorio della tua particolare macchina. Conserva 0uesta lista1 in seguito la potrai usare per successivi esercizi. 3resta speciale attenzione a 0uella manifestazione che sem$ra la pi= preziosa per l/autostima della macchina1 ricorda che sei interessato maggiormente a 0uella particolare manifestazione sotto cui la macchina seppellisce i suoi sentimenti d/insicurezza personale. ,uesta manifestazione andre$$e studiata ed imitata fin 0uando non riesci ad invocarla volontariamente a comando nella tua macchina, vincendo anche la sua volont) contraria. <ai pratica di 0uesta particolare manifestazione molte volte davanti allo specchio, fin 0uando sei sicuro di possederla in modo esatto. 3oi, con gli occhi chiusi, ripetila ancora, 0uesta volta sen!endo la manifestazione, in modo da poterla invocare sulla macchina senza lo specchio. &/uso delle sensazioni della macchina per imitare una manifestazione o una postura della macchina - un modo di usare l/apparato sensorio come strumento per l/evoluzione. <ar pratica delle manifestazioni della macchina attiva l/apparato sensorio, che in condizioni normali di vita resta addormentato. ,uesto esercizio produce un ponte intenzionale tra 0uesti centri inferiori. Il sentire ci aiuter) a riconoscere una manifestazione 0uand/essa avviene spontaneamente. ,ueste manifestazioni del centro motorio sono cosE meccaniche che scivolano facilmente oltre l/attenzione non allenata. ,uando sei capace di duplicare la manifestazione mediante la sensazione, prova un altro esercizioD amplifica 0uesti sentimenti associati con 0uesta particolare manifestazione, in modo da riuscire a riconoscerla con lo sguardo, avendola studiata allo specchio1 poi con il sentire, avendola studiata ad occhi chiusi mentre sentivi la sua 'totalit)(1 infine con il sentimento associato con la manifestazione.

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Dovre$$e esserti possi$ile praticare 0uesta manifestazione davanti allo specchio o anche davanti a un gruppo di persone, senza sentire troppo im$arazzo, a meno che tu non ti identifichi con la macchina $iologica umana. @ra vedere, sentire e provare il sentimento, dovremmo riuscire a produrre un orologio;sveglia molto efficace, che pu! avvertire la nostra attenzione tutte le volte che 0uesta particolare manifestazione insorge spontaneamente nella macchina. Il 3ra!!enersi, contenendo tutte le espressioni che manifestano emozioni negative, per scopi di lavoro, pu! essere produttivo in molti modi. Ricordiamo l/antico detto INon fare nulla che non vorresti fare ancoraI. ?sservando la macchina, non do$$iamo dimenticare che siamo destinati a passare ancora di 0ui, non solo una volta o due, ma in eterno. Ed in seguito vorremo svegliare la macchina non solo nella vita susseguente, ma completamente, lungo tutta la sua vita, dal concepimento alla morte. +a che dire di 0uei periodi durante cui a$$iamo permesso alla macchina di cadere profondamente addormentata in 0uel sonno che - visi$ilmente rappresentato dalle sue meccanicit) negativeO Naturalmente 0uando torneremo un/altra volta a risvegliare la macchina, anche se l/a$$iamo risvegliata prima e dopo 0uesti periodi di incoscienza, sar) pi= difficile svegliarla in certe drammatiche situazioni negative. Fediamo com/- difficile svegliarla sotto le migliori condizioniP. Immaginiamo solo come sare$$e risvegliarla durante un periodo di ra$$iosa agitazione o isteriaM E come supponi che sare$$e, il condurre la macchina fuori dalle profondit) di una disperata depressioneO Come sare$$e, un giorno, spendere diverse migliaia di passaggi attraverso la tua vita, cercando disperatamente di limare gli spigoli grossolani di un periodo di frenesia estaticaO ,uanto lavoro ci prepariamo con le nostre stesse maniM Il contenimento delle espressioni di emozione negativa della macchina significa che, prima di poter veramente sacrificare 0ualsiasi altra cosa, do$$iamo sacrificare la nostra stessa sofferenza. "pesso esprimiamo negativit) menzionando casualmente i pro$lemi che a$$iamo con i nostri mondi esteriori ed interioriP avere un ci$o misera$ile e non a$$astanzaP. forse 0ualcosa non va nella stagioneP. facciamo del sesso misera$ile e non a$$astanzaP. oppure possiamo lamentarci dei soldi, siano essi troppi o troppo pochi. I disagi della nostra macchina $iologica possono essere una fonte di conversazione, come pure i nostri 'seri pro$lemi che scuotono il mondo( con coloro che non si conformano ai nostri standard di comportamento e alle nostre credenze. 3otremmo lanciarci in un monologo senza fine riguardo le nostre piccole simpatie e antipatie. 3ossiamo ascoltare la macchina che, con nostra completa sorpresa, si lamenta, 0uasi per caso, del pietoso stato dei trasporti pu$$lici. Certamente, tutti sono interessati al nostro punto di vista riguardo all/economia, ed alla nostra situazione, unica nel suo genereD a$$iamo troppi de$iti da pagare ed una paga troppo $assa per il lavoro che facciamoP. E 0uale giorno sare$$e completo senza menzionare che i nostri vestiti sono sempre della taglia s$agliata, o che ci siamo cresciuti dentro, o che sono ormai fuori modaP.O @utto 0uesto, e molto pi= di 0uesto, sono espressioni ver$ali di emozione negativa1 negativa, in 0uanto ha origine nella macchina. Di fatto, tutto ci! che diciamo e facciamo, se ha origine nella macchina, - emozione negativa travestita nei pi= vari modi. E se veniamo prevenuti dal ver$alizzare la nostra negativit), possiamo sempre trovare modi pi= sottili di esprimerla, usando piccoli trastullamenti del centro motorio. "e vogliamo capire come risvegliare la nostra macchina ed usare le sue attivit) e manifestazioni naturali per il nostro lavoro, do$$iamo prendere in considerazione il modo in cui gli altri ci vedono ed interpretano le manifestazioni della nostra macchina.

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Chiun0ue, anche chi ha la macchina profondamente addormentata, riesce a vedere 0uando noi sentiamo emozioni negative. @utto il nostro mondo interiore si riflette nelle nostre manifestazioni, come nelle poesie di un poeta contemporaneo. Non siamo capaci di trattenerci. Non a$$iamo autorit) sui nostri cani non;troppo;addomesticati. Cessare di essere uno schiavo impotente verso i nostri cani emozionali - proprio l/inizio del nostro lavoro1 prima che possiamo compiere anche un solo passo verso l/evoluzione volontaria do$$iamo avere autorit) sopra 0uesto tipo di manifestazioni. &/uomo meccanico - costretto ad o$$edire continuamente a 0uesti cani emozionali, a nutrirli ed a giocare a lanciar loro il $astone 0uando si lamentano1 eppure egli crede senza esitazione di averli completamente addomesticati e di essere il loro padroneP. "e veramente credi 0uesto di te, fai solo 0uesto piccolo esperimentoD 3rova a trattenere tutte le involontarie manifestazioni negative della macchina solo per un/ora, e vedi cosa succedeM "e mai hai avuto l/idea che 0ueste manifestazioni fossero volontarie ed autentiche, ti aspetta una $ella sorpresaM Comun0ue, ci vuole cuore. Nel nostro lavoro iniziale, - vitale osservare l/immenso potere che la macchina detiene sopra la volont) della nostra sorgente d/attenzione, il s non fenomenico. "e vogliamo vincere 0uesta guerra, do$$iamo comprendere il nemico. @utte 0uelle sottili e non;troppo;sottili manifestazioni della macchina che esprimono urgenza personale, importanza, auto;stima, devozione, felicit), im$arazzo, paura, certezza personaleP 0ualun0ue cosa che potre$$e camuffare sentimenti d/insicurezza, anche 0ualcosa di sottile come le chiacchiere casualiP. tutto dovre$$e essere studiato per una possi$ile volontarizzazione. ?gnuna di 0ueste manifestazioni categoriche ha delle precise e riconosci$ili posture, gesti, toni di voce ed espressioni della maschera facciale1 dovremmo studiare tutto 0uesto in modo dettagliato ed esatto, come studieremmo una macchina o una parte di essa. Chiameremo il repertorio di tutte 0ueste manifestazioni negative della macchina, considerate come un tutto, Il 4o##odrillo. D/ora in avanti studierai attivamente 0uesta strana creatura, da vicino, in ogni piccolo dettaglio, in modo esatto come uno scienziato studiere$$e una specie appena scoperta. "e non hai molto amore per la scienza ed ancor meno per la zoologia, la paleontologia o 0ualcun/altra di 0ueste Nologie/ potresti, se preferisci, studiare le manifestazioni della macchina in un altro modo, come un attore studiere$$e un ruolo per prepararsi a portare un personaggio sul palcoscenico. ,uesto non dovre$$e essere troppo difficile. "econdo le osservazioni, il numero di manifestazioni esistenti nel repertorio della macchina umana - assurdamente limitatoP. CosE limitato che - 0uasi impossi$ile distinguere un essere umano da un manichino in una vetrina.

Di fatto, nel corso di una spedizione di shopping, ci troveremo parecchie volte a chiedere l/ora a 0uesto o 0uel manichino. E invece di 0uando in 0uando ci stupiremo nello scoprire che 0uello che avevamo preso a prima vista per un manichino era un essere umanoP. almeno, nel senso grossolano della parola.
Nel corso dello studio della macchina, 0uale dei due modi tu decida di usare, se studiare la macchina come un coccodrillo o come un personaggio teatrale, cerca di trovare 0uella particolare manifestazione Ache di solito appare insignificanteB da cui la macchina dipende di pi=. @i apparir) ridicolo perfino preoccuparsi per 0uesta sciocchezza, ma per gli altri che ti conoscono non - cosE insignificante1 solo descrivendo 0uesta piccola caratteristica potresti essere facilmente identificato. %*

,uesta piccola manifestazione, piccola e poco importante com/-, appare per! molte migliaia di volte al giorno ed - la tua postura pi= a$ituale. 3resa come il fulcro su cui far leva per l/osservazione della macchina $iologica umana, viene detta La 5ebole$$a Prin#i)ale. &o studio delle manifestazioni negative della macchina ci aiuta a registrare nel nostro apparato mentale superiore tutte 0uelle attivit) che hanno origine nella macchina $iologica, ma che noi adesso attri$uiamo alla nostra volont) ed iniziativa. &a semplice osservazione provocher) lentamente un cam$iamento mediante l/influenza del s non fenomenico, attraverso l/uso di una delle pochissime tecniche che possono cam$iare le nostre a$itudini organiche senza metterne di peggiori al loro posto.

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Capitolo 1

Lo scemo del giorno L*uomo ordinario 0 schiavo di movimenti involontari dettati dall*in2uietudine3 2uesto prova che egli non ha autorit, sulla sua macchina &iologica$
Nell/osservare le manifestazioni delle nostre macchine, non possiamo fare a meno di notare come esse vengono distratte da progetti involontari che, per cosE dire, le fanno incessantemente contorcere sulle loro sedie.

"e$$ene il solo chiarirsi 0ueste idee sia di grande valore, le $attute e le storielle sono anch/esse parte del nostro lavoro, e possono esserci utili, specialmente 0uando ne sappiamo a$$astanza da comprendere che esse non ci raccontano solamente una divertente $arzelletta in relazione alla nostra percezione di 0uesto mondo, ma che ci descrivono anche eventi che accadono in una dimensione completamente diversa.
8na macchina umana assomiglia ad uno sciocco completamente incapace. 3erch O 3erch il s non fenomenico - schiavo della macchina, e la macchina - schiava della continuo lavoro del centro motorio, che d) vita ai movimenti involontari pi= $izzarri e in0uieti. ,ueste patetiche contrazioni spasmodiche sono segni evidenti, per chiun0ue a$$ia occhi per vedere, che non a$$iamo alcuna autorit) sulla nostra macchina organica. "e fossimo in grado di osservare imparzialmente 0ueste continue manifestazioni nel funzionamento della nostra macchina $iologica, potremmo forse accumulare dati reali e non fantasiosi circa l/attivit) interiore ed esteriore della macchina e persino forse, un giorno, applicare 0ueste forze negative altrimenti sprecate per il nostro lavoro che mira al risveglio della macchina. ,uando ci viene offerto del materiale che pu! essere utilizzato per l/osservazione della macchina, dovremmo imparare ad usarlo per osservare la macchina con imparzialit) e senza vergogna. &/im$arazzo per le attivit) della macchina indica profonda identificazione con essa. ?sservazione imparziale significa che do$$iamo essere preparati a vedere noi stessi non cosE soggettivamente, come gli altri ci vedono dall/esterno. "enza alcun du$$io osserveremo, di volta in volta, molte manifestazioni psicologiche ed emotive della macchina che non sono per nulla piacevoli, e possono anzi essere orri$ili per il nostro osservatore imparziale. &e nostre azioni inconsce irritano e distur$ano continuamente gli altri1 ed anche se essi sono a loro volta troppo addormentati per riconoscere con esattezza la causa del loro disgusto, essi sentono un/immediata ed automatica 'repulsione;di;riflesso( verso 0ueste manifestazioni. "e riteniamo anche per un attimo che le nostre posture e manifestazioni siano autodirette e pienamente ar$itrarie, ci troviamo immersi in una illusione ipnotica autoindotta. 3ossiamo analizzare le manifestazioni della macchina1 se potessimo farlo in modo veramente sincero ed imparziale, vedremmo 0uanto esse sono limitate1 vedremmo che il nostro intero repertorio di manifestazioni del centro motorio consiste, senza eccezioni, di posture a$ituali e spasmodici semi;svenimenti involontari da una meccanicit) della macchina all/altra. "e %2

osservassimo la macchina $iologica come degli estranei a noi stessi, riusciremmo a vedere 0ueste attivit) sotto una luce imparziale. In realt) non siamo minimamente in grado di osservare le pi= piccole porzioni dei centri motorio e intellettuale della macchina fin 0uando non le a$$iamo osservate per un lungo periodo di tempo, e possiamo allora predire cosa la macchina pro$a$ilmente far) ogni giorno. 3i= verremo a conoscere la macchina intimamente, pi= diverranno raffinate le nostre osservazioni. 6llo stato attuale a$$iamo solo la pi= vaga impressione generale possi$ile della macchina e da 0uesta generale ed approssimativa visione non possiamo sapere nulla di reale valore, circa la sua vita e le sue attivit). Nelle nostre osservazioni della macchina $iologica, ai fini di 0uesto esercizio, ci interessano particolarmente 0uelle manifestazioni che indicano l/in0uietudine della macchina, che ci segnalano che l/ attenzione ha cominciato a vagare, che - stata distratta o sedotta, o che il desiderio di dormire della macchina - pi= forte della nostra stessa volont) di risvegliarla. 3er cominciare, dovremmo limitare le nostre osservazioni a 0uesti meccanismi ordinari e incessanti, che potremmo chiamare il nostro S#e o 5el 6iorno. Naturalmente noi tutti sappiamo che, anche se avessimo dieci volte pi= forza di 0uella che possediamo, non potremmo contenere o smantellare neppure due o tre delle pi= piccole ed insignificanti meccanicit). &a macchina - troppo astuta e la volont) del s non fenomenico -, allo stato delle cose, inesistente. &a sensazione di frustrazione che ne deriva, ed il rimorso generato dal nostro desolante fallimento di influenzare la macchina seppure leggermente, pu! servire come forza negativa necessaria per il risveglio della macchina. 6llora potremo osservare la macchina $iologica nel suo stato risvegliato, ed allo stesso tempo raccogliere dei dati reali riguardo a 0uesto straniero dal 0uale siamo trasportati per tutto il giorno, proprio come un neonato in un passeggino a propulsione automatica. &o sforzo che effettuiamo nel raggiungere uno stato di imparzialit) nell/osservazione della macchina $iologica - estremamente pi= importante delle cose che ci capita di osservare normalmente. In generale, ogni tipologia di macchina $iologica - completamente unica nel suo repertorio di meccanicit) e si manifester) come tutte 0uelle della medesima tipologia. 3er essere veramente in grado di osservare il funzionamento interno e l/organizzazione della macchina $iologica, occorre esser capaci di risvegliare la macchina a comando, il che significa l/esercizio della volont) da parte della fonte di attenzione non fenomenica, sulla volont) della macchina di restare addormentata. &/osservazione della macchina contiene allora il fattore pi= importante, la )resen$a in"o#a!a della fon!e di a!!en$ione7 ,uesta presenza, per 0uanto sottile e apparentemente senza potere, - proprio il fattore che causa il cam$iamento nella macchinaD da un meccanismo di piacere ad un apparato di trasformazione secondo il principio di Geisen$erg, la legge che postula come l/atto di osservare altera profondamente l/oggetto dell/osservazione. 6llo stesso tempo, poich la macchina - sveglia durante l/osservazione, la funzione mnemonica dell/apparato mentale superiore registrer) i dati ottenuti durante la fase di risveglio, per utilizzarli in seguito, nel corso dell/evoluzione volontaria. ?sservazioni delle attivit) interne ed esterne della macchina non dovre$$ero essere limitate al periodo in cui noi siamo ancora eccitati nel farlo e desideriamo apprendere 0ualcosa di nuovo. Do$$iamo apprendere a prendere e conservare 0ueste fotografie della macchina $iologica, scattate dell/apparato mentale superiore, in tempi diversi ed in stati differenziati1 non solo piccoli dettagli, ma intere se0uenze e, in particolare, 0uegl/incessanti movimenti spasmodici che chiameremo in&'ie!'dine. 3ossiamo utilizzare 0ueste stupide incessanti meccanicit) come centro di gravit) per la dettagliata osservazione delle attivit) della macchina $iologica.

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3i= tardi, a seguito di un lungo lavoro $asato su rilevazioni di 0uesto tipo, potremo osservare la macchina partendo da un centro di gravit) del tutto nuovo, l/apparato emozionale superiore1 da 0uel momento apprenderemo 0ualcosa di sostanzialmente differente circa la vita della macchina. "e 0ueste fotografie mentali sono scattate da una macchina fotografica imparziale e se raccogliamo materiale sufficiente da studiarlo per un lungo periodo di tempo, saremo capaci di vedere molto meno soggettivamente la macchina $iologica e ne otterremo un/immagine chiara e vivida1 non solo di momento in momento, ma in una prospettiva pi= ampia, che ci permetter) di comprendere il nostro lavoro con la macchina nell/Eterno Ritorno. 3oich stiamo effettuando 0ueste osservazioni con la fonte di attenzione non fenomenica e non con il semplice apparato mentale della macchina, a$$iamo gettato un ponte attraverso le $arriere che separano il livello mentale superiore da 0uello inferiore1 in 0uesto modo, le informazioni sopravviveranno alla vita limitata della memoria ordinaria. &e osservazioni delle meccanicit) della macchina disciplinano la nostra attenzione e ci mantengono in guardia, all/erta nei riguardi di ogni segnale che ci trasmetta 0ualcosa di insolito, che potremo utilizzare per esercizi di volont) pi= avanzati e per influenzare la macchina in modi pi= sottili. Do$$iamo giungere a comprendere che la macchina non - un Essere reale e che non do$$iamo provare vergogna per le sue attivit) in stato addormentato1 ma, allo stesso tempo, a$$iamo una precisa responsa$ilit) nel permettere che 0ueste attivit) si protraggano. > la nostra identificazione con la macchina $iologica a darci l/illusione di giocare un ruolo nella vita e che esso resti inalterato1 il motivo di 0uesto - che, nello stato iniziale, prima di cominciare il lavoro, siamo incapaci di esercitare la nostra reale volont) sulla macchina $iologica1 e che la macchina ha una propria volont) inconscia, plasmata dai condizionamenti. &a macchina $iologica pu! dire e fare migliaia di cose stupide che, se ci fosse data possi$ilit) di scelta, noi non faremmo mai. ?sserviamo impotenti come essa - presa dall/in0uietudine in un centro, compie 0ualcosa di terri$ilmente autodistruttivo, e poi sfugge le conseguenze delle proprie azioni, trasferendosi velocemente in un altro centro, poi in un altro ancoraP e cosE via. ,ueste stupide, distruttive e inutili piccole meccanicit) del centro motorio ci dovre$$ero indicare, come se avessimo $isogno di ulteriori dimostrazioni, che la macchina - in stato di sonno e che il centro motorio - la sorgente della maggioranza delle sue manifestazioni. Dopo un lungo periodo di osservazioni della macchina $iologica potremmo cominciare ad averne paura. 3ossiamo persino cominciare a sentire 7 che la macchina - il nostro pi= mortale nemico, proprio perch ci rovina la vita, distruggendo sistematicamente e prevedi$ilmente ogni $uona impressione che ci piacere$$e fare a noi stessi e agli altri. Come possiamo manifestare la $ellezza della Ferit);6ssoluta 0uando, nel $el mezzo di un crescendo estetico, la macchina $iologica, inavvertitamente e senza il nostro permesso, si mette a fare pulizia del naso in pu$$licoO 3ossiamo vederci incatenati alle a$itudini, ai gusti, alle simpatie ed agli stati d/animo della macchina, con cui noi non a$$iamo nulla in comune. E 0uando la macchina funziona in modo meccanico, seppellendo la nostra attenzione superiore nel sonno sottile della ripetitivit), - ancora peggio perch , 0uando all/esterno tutto - calmo, non possiamo vedere il sonno. "copriremo allora con nostro estremo orrore il vero terrore della situazioneD che la nostra preziosa forza da devolvere al lavoro ci viene sottratta dal nostro continuo tam$urellare con le mani ed i piedi, grattarci e stare sulle spine1 dopo di che, 0uale forza ci rimane per i nostri veri $isogniO Do$$iamo in 0ualche modo imparare ad impedire che la macchina si svuoti continuamente di 0uesta preziosa energia che, per il nostro lavoro, ci appartiene di diritto.
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In 0uesto caso, feel.

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+a mentre potremmo sentirci grati verso la macchina $iologica poich ci ha introdotti al &avoro, e potremmo addirittura provare delle sensazioni meccaniche di nostalgia per la nostra innocente precedente identificazione con la macchina $iologica Acio-, per 0uel Giardino dell/Eden meccanico da cui siamo stati espulsi per avere assaggiato il frutto della conoscenzaB, do$$iamo per! non indulgere e farci trasportare dal desiderio inconscio di comodit), fino al punto di indurci a cercare rifugio, anche temporaneamente, dal viaggio evolutivo. Nel nostro lavoro iniziale, do$$iamo imparare ad accettare che d/ora in poi non esister) pi= un luogo dove fare riposare i nostri s consunti, nessuna casa sta$ile, nessun cuscino rassicurante su cui posare le nostre testoline chiacchierine. +a come, effettivamente, possiamo iniziare 0uestoO Esiste 0ualche modo pratico per 'governare la mandria( di 0ueste meccanicit), le sciocche manifestazioni della macchinaO 3ossiamo iniziare ad applicare la nostra volont) sulla macchina $iologica, rendendo "olon!ario ci! che - ormai diventato meccanico ed automatico. "eleziona una meccanicit) a$ituale della macchina che hai osservato per un lungo periodo di tempo, dopo aver verificato che 0uesta stessa meccanicit) riaffiora spesso, almeno 0ualche dozzina di volte nel corso della giornata. 6desso manifesta 0uest/azione intenzionalmente e ripetutamente per un lungo periodo di tempo, osservando la macchina. ,uesto periodo serve per due motivi principaliD innanzitutto per risvegliarla leggermente, mentre cade sotto l/occhio di $ue dell/osservazione1 e secondariamente, per verificare se non cam$i dal corso delle sue manifestazioni automatiche. ,uando si manifesta uno 'stato( particolarmente attivo, se riesci a coglierti in 0uell/atto e specialmente se - particolarmente intenso, grida improvvisamenteD 3aglio8 E ferma l/azione, proprio come un regista cinematografico. 3oi ripeti volontariamente la scena di nuovo, gridandoD '&uciM CameraM 6zioneM(. Ripeti ognuna di 0ueste manifestazioni drammatiche molte volte, fino a che 0uesta diventa 'una parte del tuo volontario(. ?ra sei tu il regista, per il resto del tuo dramma personale. ?ra, dun0ueP '&uciM CameraM 6zioneM(. Ripeti 0uesta rappresentazione volontaria molte volte fin 0uando non riesci ad 'autorizzarne( l/apparizione Anel senso di essere sia autore di una storia, sia colui che ne permette lo svolgimentoB e la scomparsa. 6ssumi la postura di un regista teatrale di 0ueste recite volontarie1 guarda alla macchina come fosse un attore che recita una parte artificiale. Diventa esperto, sii risoluto. Ripeti le scene fino ad ottenere un/o$$edienza assoluta dell/attore, poi fai uscire di scena il personaggio e richiamalo solo 0uando lo desideri. ,uindi scegline un altro Aattore, scenaPB e segui la stessa procedura. 6c0uista padronanza mentre li passi in rivista ad uno ad uno. /ui di seguito! uno studente racconta un esempio di 2uesto eserci io! avvenuto durante un 4orkshop a 5e4 6ork nel 178-9

Il gr'))o si in#on!r2 in 'n ris!oran!e gi9 in #i!!/, #+e fa#e"a da 'ffi#io !e )oraneo di E707 in A eri#a7 E707 non era an#ora arri"a!o, e dal o en!o #+e la #on"ersa$ione lang'i"a nell.a! osfera rarefa!!a di )'re s)e#'la$ioni, !'!!i f' o !ras#ina!i dalla for$a d.iner$ia di &'ell.a! osfera 'n )o. e##ani#a7 5a"id ebbe la )resen$a di s)iri!o di #ogliere l.o))or!'ni!/ e grid2 :3aglio8; ol!o for!e, #os% for!e #+e !'!!i s isero di fare &'ello in #'i erano indaffara!i, #o )resi i #'o#+i die!ro il ban#one7
%7

Si le"2 in )iedi e, ass' endo il r'olo di 'n 4e#il -7 5e Mille, )eren!oria en!e ba!!, le #o in#i2 a dare ordini< :Rifa##ia o la s#ena7 3'!!i ai "os!ri )os!i7 L'#i8 4a era8 A$ione8;

ani e

4on nos!ra es!re a sor)resa, l.in!ero ris!oran!e ri#o in#i2 a 'o"ersi al s'o #o ando7 Ri)e!, la se&'en$a )er !re "ol!e di seg'i!o e infine, &'ando #a)% #+e la re#i!a era gi'n!a al li i!e, )er #'i 'n.al!ra "ol!a sarebbe s!a!a di !ro))o, es#la 2 ad al!a "o#e< :S!a )ia olo8 ='es!a ri)resa "a bene8; e si ri ise a sedere !ran&'illo7 Non )o!e"a o #redere &'an!o a##ondis#enden!i fossero s!a!i !'!!i, in#l'si noi s!essi e !'!!i gli es!ranei )resen!i, ai #o andi i )ar!i!i da 5a"id7 E707 e"iden!e en!e era ri as!o sed'!o die!ro 'n angolo ad L d'ran!e !'!!o lo s"olgi en!o7 A))la'd% e disse :-ra"issi o8> ?ai a"'!o il b'on senso di s e!!ere )ri a #+e &'elli !ornassero in s,, for assero 'na folla ina##iosa e !i lin#iassero8;7 E707 #i )er ise an#+e 'sare !ra noi &'es!i :!agli;, &'ando #i sor)rende"a o a "i#enda in s!a!o di sonno, se le anifes!a$ioni erano s'ffi#ien!e en!e dra a!i#+e@ )o!e"a o ri#+ia are 'na s#ena &'an!e "ol!e "ole"a o, fin &'ando #i )are"a #+e il sogge!!o )o!esse so))or!arlo7

in italiano nel testo.

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Capitolo :

;esiderio di lavorare
Possiamo ini iare ad unificare noi stessi! creando uno speciale centro di gravit,! detto desiderio di lavorare$ In una normale macchina $iologica umana non evoluta, in cui il senso di s non - altro che un vago concatenamento di tutte le isolate e frammentarie identit), non troviamo 0uell/unit) che ci fare$$e invece sentire sempre gli stessi, 0ualun0ue cosa accada. 6 volte ci sentiamo in un certo modo, riguardo a 0ualcosa, ed il momento immediatamente seguente ci sentiamo del tutto diversi riguardo a 0uella stessa cosa. &a nostra mancanza di unit) produce in noi una corrispondente mancanza di volont). Niente, nell/uomo meccanico, somiglia ad un centro di unit) permanente. 3ossiamo iniziare a formare 0uest/unit) mediante la creazione, in noi, di un centro di gravit) temporaneo, che chiameremo il nostro 'desiderio di la"orare(. 8n desiderio di lavorare - costituito da uno scopo artificiale che - divenuto Ain modo solo temporaneo, naturalmenteB pi= importante di 0ualun0ue altra cosa nella vita, almeno fin 0uando non verr) soddisfatto il nostro proposito, il precoce sviluppo di unit) e volont). 3er 0uesto esperimento necessario che impariamo a fare tutto solamente in relazione a 0uesto speciale desiderio artificiale di lavorare. "e volessimo continuare la vita nel modo ordinario, tutti i nostri impulsi conflittuali interiori alla fine si neutralizzere$$ero a vicenda, trasformandosi in apatia o in 0ualche indefinita fissazione monomaniacale, fin 0uando alla fine, catturati nel terri$ile incantesimo della psicosi senile, scivoleremmo impotenti e senza uno scopo, come cani pigri, verso la 'svelta volpe marrone( di una morte ordinaria1:. "opravviviamo solo fin 0uando a$$iamo la 'capacit) di desiderare(. Il fatto che il nostro desiderio sopravviva ha la peculiare propriet) di lasciarci terminare il nostro lavoro1 ma perch 0uest/aspirazione a$$ia 0ualun0ue effetto reale, il desiderio formulato dev/essere pi= importante della nostra $reve ed insignificante vita, per poter realmente continuare ad esistere oltre di essa. I normali desideri sono molto pi= ristretti rispetto al nostro pieno potenziale1 dun0ue do$$iamo scoprire 0ualcosa che sia pi= alto e no$ile. "fortunatamente, la maggior parte della nostra comprensione si limita a ci! che - pi= piccolo di noi. "e potessimo osservare la personalit) della macchina, dissezionata nelle sue parti componenti primarie, vedremmo una complicata disorganizzazione interna di molte identit) frammentarie, ognuna con un suo potere, con i suoi pensieri, sentimenti, credenze e, in particolare, le sue proprie manifestazioni. ?gnuna di tali identit) frammentarie - convinta di esser capace di agire in modo indipendente e di avere completa autorit) sulla macchina $iologica, e tutte sono convinte del diritto esclusivo di chiamarsi 'Io(, riferendosi all/attivit) generale dell/intera macchina $iologica umana. In 0uesta complicata disorganizzazione delle parti, l/unit) pu! venire solo in conseguenza di un serio sforzo, protratto per un lungo periodo di tempo, di miscelare 0ueste parti in un unico tutto e0uili$rato.
1:

In italiano '&a rapida volpe marrone salta sul cane pigro( non assume alcun senso oltre 0uello ovvio, ma in inglese '@he ,uicC HroRn <oS Jumps ?ver @he &azJ Dog(, coniata da Nevin Nollop, - un 'pangram(, cio- una frase che contiene tutte le lettere dell/alfa$eto anglo;sassone. &a frase viene dun0ue usata, per esempio, per la scelta di un font di scrittura o nelle scuole di dattilografia.

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Nel corso della vita meccanica 0uesta armonica integrazione non pu! mai avvenire per caso. "olo mediante un/intenzionale alchimia interiore possiamo far sE che avvenga 0uesta integrazione dei frammenti isolati della macchina, che a sua volta produce una macchina capace di funzionare nel &avoro. "enza unit), la macchina incorrere$$e presto in distrazioni, rendendo inaffida$ile ed alla fine impossi$ile il proseguimento del nostro lavoro nel &avoro. 3er dare inizio al processo alchemico interiore, do$$iamo partire con uno scopo immaginario che, con la ripetizione durante un lungo periodo di tempo, speriamo un giorno divenga reale. ,uesta indicazione non ci porter) a niente, se la seguiamo solo una volta o due1 cerchiamo prima di capire cos/- che esattamente stiamo cercando di fare. Conoscenza e comprensione. Dati ed esperienza. 8na mano lava l/altra. 3artendo dagli immaginari sforzi iniziali, possiamo far avvenire un cam$iamento solo se a$$iamo un/idea chiara del nostro scopo. 8no sforzo immaginario pu! divenire uno sforzo reale solo goccia dopo goccia, come in un processo di distillazione. 3rima di 0uesto esperimento, e prima di 0ualun0ue esperimento d/ora in avanti, dovremo sempre ricordarci di desiderare #+e i nos!ri sfor$i "adano a benefi#io di !'!!i gli esseri da))er!'!!o 1 0uesto e0uivale a formarci il desiderio di avere una forza maggiore di 0uella che desidereremmo avere se sperassimo solo a nostro $eneficio. &/efficacia del nostro desiderio dipende da 0uestoD se a$$iamo la capacit) di raccogliere la for$a di ne#essi!/. ,uesto 'desiderio per tutti(, attuato dentro di noi, un giorno potr) farci connettere al Corpo +istico di Cristo che sempre esiste fuori dal tempo, attraverso tutte le ere, comprese 0uelle molto precedenti a 0uella in cui l/uomo chiamato Ges= visse e morE. &/8omo 6stuto pu! aver raggiunto o meno 0uesta o 0uella realizzazione, ma una cosa - certaD per s , a"endo raggi'n!o l.i )ar$iali!/ an#+e "erso i s'oi s!essi s#o)i, egli non ha necessit) proprie. Eppure allo stesso tempo egli pu! avere un/anima che soffre in modo indici$ile ogni giorno supplementare che - costretta a passare in esilio. &/8omo 6stuto - o$$ligato a diventare un insegnante1 egli - anche un ladro, costretto dal destino ad aiutare se stesso aiutando gli altri1 ma a chi pu! rivolgersiO @utti 0uelli al suo stesso livello sono sulla sua stessa $arca. Egli deve cercare aiuto altrove mediante i suoi stessi sforzi ed il proprio lavoro. Egli pu! trovare molti che hanno la necessit), ma non hanno i mezzi o la dottrina. Egli pu! trovare un modo per coinvolgerli nella sua sfera d/influenza, in modo da costringere il destino a fornire i mezzi ai suoi allievi, ed allo stesso tempo rifornire lui della necessaria comprensione per continuare il proprio lavoro. Egli deve gi) possedere conoscenza. "e gli allievi possono essere guidati ad avere un/autentica necessit), e non solo curiosit), ed allo stesso tempo possono essere tagliati fuori da tutte le normali fonti d/aiuto, l/8omo 6stuto, tramite la trasmissione dei mezzi per soddisfare i $isogni degli allievi, pu! anche prendersi ci! di cui ha $isogno. In 0uesto modo egli pu! formare una necessit) per s stesso, anche senza avere un/autentica 'auto;necessit)(. &/uomo meccanico non ha n la necessit) n i mezzi per scoprire la Dottrina da solo. Egli non pu! inventarsi un +etodo da solo1 in tal senso - dipendente dall/8omo 6stuto per 0uanto riguarda la sua iniziazione nel &avoro e per i suoi sforzi iniziali. &/8omo 6stuto ha imparato che solo desiderando per 0ualcosa pi= grande di s pu! ottenere 0ualcosa di valore per s stesso. Egli pu! imparare e prendere ci! di cui ha $isogno, dando ai suoi allievi 0uanto necessita loro. Naturalmente egli deve anche fornir loro il $isogno che essi saranno poi spinti a soddisfare.

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&avorando e faticando per gli altri, possiamo intenzionalmente ricevere 0uello di cui noi stessi a$$iamo $isogno. 3er formulare un desiderio per 0ualcosa pi= grande di noi, do$$iamo imparare a conformarci alla legge della 'necessit) di lavoro(. 3ossiamo imparare 0ueste leggi ed applicarle nel modo che ci - necessario, fintantoch teniamo in considerazione e rispetto 0uegli altri che sono attirati nel nostro lavoro. Do$$iamo imparare a mettere gli altri davanti a noi e a servire i loro $isogni prima dei nostri, per poterci pienamente avvantaggiare di 0uesta tecnica, formando gruppi di studio e dando loro ci! che impariamo. 8n 'desiderio di lavorare( pu! essere un risoluto desiderio contro gli impulsi di schiavit= della macchina. "enza un desiderio di lavorare che faccia da centro di gravit), non svilupperemo mai la capacit) di esercitare la nostra volont) contro i naturali impulsi di schiavit= della macchina $iologica, vale a dire i desideri dei centri, e delle parti che formano i centri, di restare addormentati. &a macchina ha dentro di s molte piccole fonti d/influenza, sia interna che esterna e, senza il desiderio di lavorare, non - necessario che esse siano molto forti per mantenere la macchina Aed insieme ad essa il s non fenomenicoB in loro potere. +a l/essere umano che - tutto macchina si crede molto potente, reputa di possedere li$era volont) e la capacit) di fare 0ualun0ue cosa decide di fare, eccetto portar fuori la spazzatura, tirare lo sciac0uone e ricordare di impostare una lettera. Egli - cosE potente da essere schiavo solo del sesso, delle droghe, dell/alcool, del ta$acco, del caff-, dei pasticcini, degli sport e di un vago senso d/impegno politico. Do$$iamo avere uno scopo preciso. ,uando avremo capito 0uale possa essere per noi uno scopo preciso, potremo dar forma ad un corrispondente desiderio di lavorare1 e solo allora riceveremo un po/ d/aiuto iniziale rivolto a 0uello scopo specifico. Nessuno pu! aiutarci a formulare e perseguire 0ualche vago scopo1 e nessuno pu! dirci 0uale desiderio formulare. ?gnuno deve ponderare e prendere in considerazione il suo scopo all/interno del cerchio di lavoro. In definitiva, do$$iamo imparare a formulare un desiderio di lavoro da 0ualun0ue cosa facciamo nella vita1 rendere tutte le nostre attivit) significative in termini di lavoro1 e dare forza a 0ueste attivit), desiderando che i risultati di tutti i nostri sforzi siano usati per il $ene pi= grande di tutti gli esseri dappertutto. ?ra vi dar! un piccolo desiderio di lavoro che potete usare per voi stessi. ,uando sacrificate una 0ualsiasi cosa per il vostro lavoro, come un/emozione negativa, una sigaretta, o un '$icchierino(, dite con la pi= piena forza possi$ile del vostro essere interioreD :Io desidero #+e i ris'l!a!i di &'es!o )i##olo sa#rifi#io siano 'sa!i a benefi#io di !'!!i gli Esseri da))er!'!!o;, e lasciate che 0uesto desiderio river$eri nel vostro plesso solare. 3otete usare 0uesta speciale forma di desiderio per 0ualun0ue cosa di cui siate schiavi e della 0uale sapete di essere schiavi, fosse anche 'la palpitante perdita di s durante l/orgasmo involontario(. Do$$iamo esaminare il nostro 'desiderare(, per vedere in modo imparziale se esso - pi= grande del nostro s . Do$$iamo lavorare per 0ualcosa, non con la speranza di 0ualcosa che non esiste, ma con 0ualcosa che gi) a$$iamo. 'Desiderio( non - un sinonimo di 'speranza( o di 'voglia(. Foi desiderate un/esistenza superiore, senza neppure ponderare per un secondo cosa potre$$e significare essere un Essere "uperiore, 0uali responsa$ilit) ed impegni, 0uali o$$lighi potre$$ero essere legati all/essere un simile Essere. @utto ha un prezzo, ma voi non chiedete mai 0uanto dovrete pagare, un giorno, ed in che moneta1 e nessun altro pu! pagare per il vostro lavoro.

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Capitolo <

La lotta degli stregoni


5ormalmente! la guerra fra le for e dell*oscurit, e 2uelle della luce avviene meccanicamente all*interno della macchina e perci# 0 incontrollata e sprecata$ ;o&&iamo trovare un modo per organi arla e renderla proficua per il nostro lavoro$ &/Insegnante potre$$e allestire la scenografia e puntare un faro su 0ualcosa di importante, ma alla fine voi siete i registi, i manager dello spettacolo, i coreografi, i $allerini e il pu$$lico del vostro $alletto;di;lavoro. 8n $alletto di lavoro pu! essere rappresentato solo se conosciamo le caratteristiche dei suoi due potenti antagonistiD Il 3rincipe dell/?scurit), che dimora nelle tene$re e la cui visione - fissata sulla luce che rappresenta le forze risvegliate della luce, e il 3rincipe della &uce, che rappresenta le forze dormienti dell/oscurit). "e$$ene entram$i usino gli stessi metodi e i loro eserciti siano composti esattamente dagli stessi soldati, 0uando l/uno o l/altro si attivano i loro seguaci sono di segno completamente opposto. &/attenzione dei seguaci del 3rincipe della &uce - fissata sugli oggetti di fascino che sono comuni allo stato di sonno della macchina, ed - violentemente opposta all/influenza risvegliante dei seguaci del 3rincipe dell/?scurit). ?rdinariamente la loro guerra non - organizzata e perci! inutile per il nostro lavoro. Do$$iamo trovare un modo per organizzare la loro guerra e renderla proficua per il nostro lavoro, proprio come i fa$$ricanti di munizioni e altri industriali fomentano e nutrono una guerra, aggravano continuamente il conflitto fra gli antagonisti. > nel nostro interesse mantenerli in un continuo conflitto. Nella comune macchina $iologica umana troviamo Ase ci prendiamo il distur$o di guardareB profonde contraddizioni di sentimenti, pensieri, ricordi, espressioni e manifestazioni che sono tutti isolati gli uni dagli altri da respingenti di memoria, rendendo cosE ognuno di essi solo una piccola frazione di un 0ualche sconosciuto e caotico tutto. @utti 0uesti sono opposti con grande forza gli uni contro gli altri e, se non fossero isolati da potenti respingenti mentali ed emozionali, non potre$$ero coesistere pacificamente nello stesso organismo. &a scienza un giorno giunger) a scoprire che ogni singola cellula del sistema muscolare della macchina pu! funzionare come un settore di memorizzazione dati per stati d/animo, manifestazioni e ricordi. Essi vengono immagazzinati a caso, senza rispetto per la logica o la ragione, perch non c/- una presenza di attenzione che sia capace di assegnare una categoria precisa ad ogni impressione che entra nella macchina $iologica. "e dovessimo vedere improvvisamente, e non solo sentire vagamente, tutte 0ueste contraddizioni contemporaneamente in noi stessi, senza i comuni ammortizzatori organici, sentiremmo di essere impazziti. 3er funzionare, la macchina, da 0ualche parte lungo il suo percorso, ha posto dei respingenti o ammortizzatori come mezzi per isolare 0ueste contraddizioni interne. > a causa di 0uesti respingenti che in genere siamo capaci di esistere in modo molto calmo, nonostante il continuo vacillare del nostro centro di gravit) e l/apparire, ogni momento o due, di opinioni, idee e stati d/animo. 8na macchina umana non pu! vivere a lungo senza respingenti1 le contraddizioni vanno isolate in 0ualche modo, oppure la macchina dev/essere messa al sicuro in un manicomio. **

+entre la macchina non pu! esattamente distruggere la sua coscienza per essere li$era di cercare una gratificazione perpetua, il centro emozionale, che - il fattore attivante della coscienza, pu! essere messo a dormire isolando gli stati contraddittori della macchina. ,ueste contraddizioni, se prese tutte insieme, formano l/identit) frammentaria della macchina. > grazie all/incessante ciarlare dell/automatico dialogo interno fra 0ueste identit) frammentarie, e alla continua 'radiocronaca( delle nostre esperienze, che ci attri$uiamo ci! che chiamiamo consapevolezza1 per dirla in una grossolana versione di Cartesio, :)arlo a e s!esso, d'n&'e sono;. @utto ci! non pu! fare a meno di influenzare negativamente la funzione trasformazionale della macchina1 0uesti respingenti molto forti sorgono nella macchina, nel corso degli anni, per impedirne un collasso totale. Dovesse un dilettante, come lo psicologo clinico contemporaneo, tentare di manomettere 0uesti respingenti, la macchina $iologica verre$$e ridotta velocemente all/indiscuti$ile pazzia coercitiva implicita nelle ordinarie attivit) sociali e $iologiche. > vitale comprendere che tale isolamento artificiale avviene solo perch ogni sfaccettatura della personalit) - accumulata in una parte diversa della macchina e che 0uesto avviene a casaccio1 0ualsiasi parte della personalit) della macchina potre$$e venire immagazzinata ovun0ue ed essere attivata, come risposta;di;riflesso, dagli stimoli apparentemente meno collegati. Nello studio di 0ueste contraddizioni ammortizzate, do$$iamo annotare e catalogare i vari stati delle nostre identit) frammentarie che siamo in grado di osservare, mentre esse si attivano nella macchina. > a 0uesti stati frammentari, e non a noi stessi, che dovremmo attri$uire tutti i nostri atteggiamenti, idee, poteri, iniziative, presenza e $uon gusto. &a macchina $iologica umana - diretta dalla simulazione d/intelligenza da parte della macchina, non dalla vera intelligenza che potre$$e essere provvista dalla presenza del s non fenomenico nella macchina risvegliata. In una macchina $iologica umana in cui ogni ammortizzatore incapsula una identit) frammentaria, un centro di gravit), che si sposta continuamente e che si trasforma in 0uelle che potre$$ero sem$rare forme casuali, conferisce l/apparenza di una gemma molto complessa, dalle molte sfaccettature, ma in realt) - un ammasso di car$onio non molto complicato che o$$edisce a certe leggi, dalle 0uali possiamo li$erarci risvegliando la macchina. &a storia della macchina - una rivelazione di 0ueste contraddizioni1 mediante una vera confessione possiamo influenzare la loro eventuale riconciliazione, cosa che possiamo chiamare il Pro#esso di Reden$ione. Raccontando la vera storia della vita della macchina, e non 0ualche fantasia frammentaria, composta per proteggere la vanit) della macchina, fondendo insieme 0uindi 0ueste contraddizioni, possiamo riparare il passato e redimere la macchina come apparato trasformazionale. 3er fondere 0ueste contraddizioni $asta solo rimuovere i respingenti che sono stati posti tra esse1 0uesto viene realizzato attraverso la no$ile arte dell/esposizione alla luce della confessione. ?rdinariamente, in un dato momento, conosciamo solo un terzo della storia della vita della macchina, a seconda di 0uale identit) frammentaria - attiva in 0uel momento. In 0uesto senso, 0uel lato di noi stessi che crediamo di conoscere meglio e che ci sem$ra il nostro unico amico - in realt) il nostro pi= mortale nemico nel &avoro. ?ltre a raccontare la vera storia della vita della macchina, possiamo usare le situazioni 0uotidiane che contengono scopi potenzialmente conflittuali per aiutarci ad allestire il $alletto La Lo!!a degli S!regoni. 3er esempio, 0uando siamo stanchi possiamo rifiutarci di sdraiarci per riposare1 potremmo perfino fare un lavoro molto faticoso, come scavare una $uca profonda o costruire un muro. "e ci piacciono i dolci, possiamo mettere davanti alla macchina una montagna di cioccolato e poi, per

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0uanto possi$ile Aalmeno il tempo che occorre al dolce per irrancidireB, negarci 0uesta piccola indulgenza. Naturalmente, dopo che il dolcetto - andato a male, negarsela - facile. 3ossiamo forzare le nostre macchine $iologiche a lavorare ad un ritmo diverso dal solito1 possiamo rifiutarci di esprimere piacere o dispiacere nei modi consueti1 possiamo cercare intenzionalmente la compagnia di 0ualcuno che di solito ci repelle, specialmente a livello chimico. 3er costringere le idee conflittuali a riconciliarsi do$$iamo essere in grado, se necessario, di sdraiarci e allo stesso tempo convincerci che stiamo in piedi. ,uesti piccoli conflitti sono facili da preparare. 3i= tardi, per rappresentare un vero $alletto, do$$iamo trascinare 0uesti due potenti stregoni in una autentica lotta per la vita. Il $alletto deve contenere un grande conflitto, allo scopo di attrarre e mantenere 0ueste grandi forze in lotta tra loro. Non importa 0uale parte vincer)1 si arriver) in ogni caso allo stesso finale, perch entram$i i ruoli sono recitati dallo stesso attoreD il nulla che lotta contro il vuoto.

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Capitolo = >lla ricerca del ;r$ Livingstone /uando non a&&iamo una vera identit,! possiamo diventare 2ualsiasi cosa ci venga suggerita da influen e interne ed esterne3 crediamo di essere 2ualun2ue cosa in cui cadiamo$ 3roprio ora, in 0uesto momento, possiamo pensare di essere niente pi= di uno stupido strumento meccanico per la trasformazione di materiale organico di un certo tipo, in un/altra forma di materia pi= adatta per fertilizzare i fiori. Eppure proprio ieri pensavamo di essere il "ignor Dio in personaM ,uando la nostra identit) - immersa nel sonno della macchina, ci identifichiamo con essa e siamo soggetti alle suggestioni, siano esse sottili o meno, prodotte da influenze interne ed esterne. Nel corso della giornata, se per caso ci ricordiamo di osservare le attivit) della macchina, possiamo arrivare a notare i suoi inevita$ili passaggi da una identit) mentale all/altra. ?sservando la macchina per un lungo periodo di tempo, possiamo effettivamente vedere 0uesti ruoli che cam$iano continuamente. +ediante l/attenta osservazione della macchina possiamo vedere chiaramente che, fin tanto che ci identifichiamo con la macchina addormentata, oggi non siamo gli stessi che credevamo di essere ieri. Eppure il mito a cui crediamo maggiormente - che siamo gli stessi. Crediamo di sentirci gli stessi e di pensare pi= o meno allo stesso modo, giorno dopo giorno e perfino anno dopo anno1 eppure a$$iamo ampie prove che non - cosE. Fiviamo nell/et) della ragione, in un/epoca di alti scopi morali, eppure 0uesto secolo, con i suoi Gitler e +ussolini, i suoi crimini in nome di Cristo, non - diverso dalla sanguinosa epoca medioevale, 0uando i soldati marciavano dall/Europa ?ccidentale verso la @errasanta per commettere leggendarie atrocit), che furono ripetute durante l/In0uisizione e non furono in verit) niente di diverso dalle efferatezze commesse da 6ttila l/8nno e da 0uel delizioso imperatore romano che era Caligola. E 0uesta gente non agE da sola1 e$$ero ampio aiuto da gente 'ragionevole(1 gente che pensava di essere 0uello che tutti pensiamo di essereD sostanzialmente, $uona gente che nella vita vuole solo pace e tran0uillit), che vuole essere lasciata in pace per godersi i piaceri che la vita ha da offrire. Il punto - che ci vediamo in 0uesta luce, eppure, sotto sotto, siamo dei selvaggi. Non possiamo fidarci che la macchina sia oggi 0uello che potre$$e essere domani, e neppure possiamo veramente sollevarci al di sopra di essa. 6$$iamo cosE poca volont) che, nonostante le nostre pi= alte decisioni ed i nostri pi= alti scopi, non siamo capaci di cam$iare nulla nella macchina. 3oich essa - in costante cam$iamento, e poich siamo identificati con essa, noi cam$iamo con essa. &a macchina ci trasporta impotenti lungo il suo gaio sentiero verso l/autodistruzione. 3er un momento riuscite a pensare che le cose differiscano, all/interno della macchina, da ci! che sono fuori di essaO &a storia - un riflesso delle nostre nature interiori, ed i nostri conflitti interiori somigliano moltissimo a 0uelli del mondo esterno. ?gnuno di noi ha il suo Gitler interiore, il suo Caligola personale, i suoi $ar$ari ed i suoi farneticanti maniaci. +a noi non pensiamo 0uesto di noi stessi, poich i nostri centri mentali, sconsideratamente filosofici, nascosti al sicuro nelle loro torri d/avorio, non sono in diretto contatto con le pi= profonde e animalesche parti della macchina. *4

Il fatto - che con il centro mentale possiamo porci 0ualun0ue scopo piuttosto facilmente, ma 0uando veniamo al sodo non a$$iamo la volont) di guidare il nostro scopo dove veramente conta, cioproprio nella carne e nel sangue della macchina addormentata. Dun0ue, dove vogliamo ottenere la volont) necessaria a risvegliare la macchina, per il suo susseguente uso come apparato per la trasformazioneO Do$$iamo adesso considerare la differenza, veramente molto netta, tra la nostra reale identit) e 0uella della macchina. @anto per cominciare, il s reale, il s non fenomenico, non ha volont) propria, al di fuori di una volont) di attenzione1 il che e0uivale a dire che - capace, all/inizio, fin 0uando non avr) sviluppato una volont) maggiore, solo di semplice attenzione. +a se sappiamo come usarla, anche 0uesta - una potente arma contro il sonno. 6llo scopo di usare 0uesta volont) di attenzione, do$$iamo decisamente sta$ilire la nostra vera identit) come $en distinta da 0uella della macchina. &a vera identit) non cam$ia mai. &e identit) immaginarie cam$iano continuamente. Noi crediamo di essere 0ualun0ue cosa in cui cadiamo, proprio come $am$ini che, alla fine, durante il gioco, giungono a credere alle loro fantasie. "olo 0uando avremo sta$ilito un/identit) che sia li$era dal sonno della macchina, avremo individuato la vera sorgente dell/attenzione, la 0uale allora pu! osservare in modo attivo ed imparziale tutte le attivit) e le manifestazioni della macchina dalla piattaforma di 0uesto nuovo ed immutevole s . "pesso ci si - riferiti a 0uesta $ase per l/osservazione imparziale della macchina come 'il terzo occhio(. "e ci succede di osservare una temporanea identit) della macchina che - ancora attiva, possiamo ricordare di identificarci con la sorgente non fenomenica di attenzione, rifiutando l/identificazione con lo stato della macchina, dicendo a noi stessi 'Io non sono 0uesto(. +a 0uest/effetto si ottiene solo en!re l.iden!i!/ o en!anea della a##+ina ( an#ora a!!i"a7 @utte le identit) ordinarie che hanno origine nella macchina vengono prima o poi sostituite da altre identit) che, essendo intercam$ia$ili, ovviamente non sono l/autentico s . ,uando siamo identificati con il sonno della macchina, la nostra attenzione, per associazione, - sotto la continua influenza delle distrazioni ed attrazioni della vita organica. ?gni momento di lavoro per il risveglio della macchina pu! essere un/opportunit) di riac0uistare la nostra vera identit). &/identificazione con il s mutevole, prodotta dagli stati della macchina, distorce la nostra comprensione del +ondo Reale. ,uando siamo capaci di ritirarci per un momento dal sonno della macchina, possiamo vedere che siamo caduti in un/identit) generata dalla macchina. "e riusciamo ad esercitare la volont) di risvegliare la macchina, possiamo vedere che siamo caduti nel sonno della macchina e possiamo dire a noi stessi 'Io non sono 0uello(. Essendo cosE caduti in una Nidentit);di;macchina/, possiamo imparare a separarci da essa mediante il ricordare 'Io non sono 0uello(, 'Io non sono 0uello(, rifiutando tutte 0uelle identit) che non sono eterne ed immutevoli, cercando di scoprire in noi stessi 0uella vera identit) che non cam$ia n pu! cam$iare. 3ossiamo usare 0uesto metodo di respingere le false identit) per scoprire il vero immutevole s in modo pi= o meno analogo a 0uello in cui "tanleJ cerc! di trovare il Dottor &ivingstone in 6frica11.
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3er secoli nessuno si era avventurato alla scoperta del Kivu o Congo, il grande fiume dello Taire, che ha tanti affluenti da formare la pi= gigantesca rete idrica del mondo, 1. mila chilometri di ac0ue naviga$ili. Ci provarono i portoghesi alla fine del 1.::, partendo dalla foce, ma vennero presto fermati da uno s$arramento di *% rapide e cateratte, detto il 'calderone dell#inferno(. "olo verso il 174: arriv! il dottor David &ivingstone, medico e missionario scozzese che con i suoi viaggi costrinse i cartografi a ridisegnare le mappe dell#6frica centrale. &ivingstone credeva per! che il Congo fosse un ramo del Nilo, e pro$a$ilmente sare$$e oggi pressoch dimenticato se non fosse per il cele$re aneddoto sul suo incontro con GenrJ

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Ricordati di com$inare 0uesta ricerca con gli altri esercizi, usando le identit) impermanenti e transitorie della macchina per ricordarti di identificarti non con la macchina addormentata A0uesta sorgente di identit) e stati frammentatiB, ma con la tua sorgente non fenomenica di attenzione, fin 0uando non trovi il tuo 'Dottor &ivingstone(.

+orton "tanleJ. ,uest/ultimo, tra l/altro, fu il primo ad affrontare successivamente la prima vera esplorazione del fiume. Del missionario si erano perse le tracce, e un giornale americano, @he NeR UorC Gerald, mand! alla sua ricerca "tanleJ, un giornalista dalla vita tumultuosa, mezzo eroe, mezzo pirata. ,uando, dopo mille peripezie, lo ritrov! Ae come poteva s$agliarsi, era il solo $ianco in una tri$= di neriB, "tanleJ si tolse educatamente il casco da esploratore e disse, come se si trovasse in un salotto londineseD VIl dottor &ivingstone, suppongoOW.

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Capitolo 8

?n innocuo capriccio
Soddisfare un innocuo capriccio pu# costituire un metodo ini iale per accumulare la volont, di risvegliare la macchina$ 6nche se non possiamo mai veramente fermare una manifestazione automatica della macchina fin 0uando non sappiamo esercitare la volont) di risvegliarla, lo sforzo Ase$$ene destinato a fallireB pu! servire come fattore di ricordo per attivare l/attenzione1 allo stesso tempo, gli inevita$ili sentimenti di frustrazione che ne derivano possono essere usati come aiuto per risvegliare la macchina. Nella lotta contro le manifestazioni negative automatiche della macchina siamo soli e inermi, ma possiamo formare un cerchio;di;lavoro, un cerchio di amici, i 0uali cercano di aiutarsi l/un l/altro a ricordare di com$attere. ,ualsiasi essere umano, con uno sforzo minimo, pu! imparare a vivere nelle dimensioni superiori. Con la li$ert) che a$$iamo ora di insegnare 0ueste idee, se$$ene 0uesto cam$ier) presto, nessuno veramente costretto a restare sotterrato in una macchina addormentata. Iniziamo 0uesta nuova vita, nella 0uale ci prepariamo ad esistere nelle dimensioni superiori, con il voto solenne di non autorizzare mai pi= la macchina a manifestare negativit). ,uelli che ci conoscevano prima potre$$ero considerarci meno interessanti di prima, perch le nostre macchine non si manifestano pi= cosE facilmente, ma 0uesto - il prezzo da pagare. ,uando esercitiamo uno sforzo per invocare la presenza e per contenere le emozioni e le manifestazioni negative della macchina, perch dovremmo preoccuparci dell/impressione che facciamo sugli altriO Dopo tutto, presto saranno morti comun0ue, se non lo sono gi). ,uando facciamo sforzi per assumerci la responsa$ilit) delle manifestazioni della macchina, ci procuriamo anche la volont) di risvegliarla e, allo stesso tempo, in una certa misura, attiviamo i centri superiori. +a il s non fenomenico non ha altra volont) che la volont) di attenzione. 3ossiamo influenzare la macchina in modi sottili, come una donna esercita la sua influenza su un uomo, ma non possiamo opporci ad essa in modo diretto. Non avendo volont) su di essa, non possiamo opporci ad essa. D/altra parte, possiamo usare la forza del potere stesso della macchina per sottometterla. &a deli$erata esagerazione di una manifestazione negativa pu! aiutarci a ottenere la volont) sulla macchina, se portiamo tale manifestazione nel volontario1 0uando - volontaria, possiamo manifestarla o no, a nostra scelta. &e a$itudini involontarie non possono essere attivate intenzionalmente, n arrestate volontariamente. 8n primo passo per la con0uista della volont) 0uello di rendere volontaria ogni a$itudine. "oddisfare un inno#'o capriccio pu! essere un metodo per attivare la Fera Folont), vale a dire, la volont) del s non fenomenico di risvegliare la macchina sopra la volont) della macchina di restare addormentata. Do$$iamo prestare un/attenzione speciale a non trasformare 0uesti capricci in 0ualcosa di pi= grande di noi stessi, cosE da non diventare loro schiavi come lo siamo dei nostri desideri ordinari. &e piccole cose che veramente non ci sono necessarie sono le uniche che possiamo veramente chiamare IcapricciI. *9

Costringere la macchina a fare una piccola cosa non desiderata dal nostro organismo o dalla personalit), o una cosa non automaticamente condizionata dall/organismo, ci d) un assaggio della Fera Folont) su piccola scala. &/Essere @rasformato sta sull/orlo della Creazione, fronteggia l/ignoto, ci! che non - ancora manifesto. &a macchina addormentata - schiava del passato e pu! solo ripetere ci! che - stato. Il futuro - il passato. Il tempo - la chiave, ma per aprire 0uesta porta, per penetrare il presente, do$$iamo sviluppare la volont) di svegliare la macchina. &a macchina non ha vera volont). Ci! che essa chiama Ivolont)I - solo un forte desiderio. Riteniamo che una macchina con forti desideri a$$ia vera volont)1 una macchina con desideri de$oli viene etichettata come una Ipersona de$oleI. "e sacrificassimo tutto nella vita, solo per gratificare uno o due forti desideri, verremmo considerate persone dalla forte volont). +a anche un cane molto potente un giorno morir) pur sempre come un cane. 3oich tutto nella macchina - isolato e frammentario, in un solo momento il suo stato pu! cam$iare radicalmente. 3u! esplodere negli spasimi di un disastro personale che sem$ra essere la fine del mondo, solo per un piccolo cam$iamento nella dieta, nel sesso, o perfino in conseguenza ad un inatteso cam$iamento metereologico. "pesso ci! che chiamiamo li$ero ar$itrio - un semplice aggiustamento fra desideri e repulsioni in conflitto. Normalmente da 0uesta volont) artificiale e meccanica deriva la tendenza sia ad esitare, sia ad avere delle cieche sicurezze. Riteniamo che 0uesti impulsi meccanici siano manifestazioni del nostro Ili$ero ar$itrioI, solo perch pare che siamo capaci di scegliere Aguidati naturalmente dai nostri condizionamentiB tra l/esitazione e la stupidit). +a la macchina - solo una macchina, e prender) sempre le sue decisioni che ne siamo consapevoli o no. "cegli alcuni piccoli capricci che, al momento, per te, non esistano tra tue idee di gratificazione personale1 ma accertati che non siano importanti. > meglio scegliere in modo imparziale, o almeno esercitando diffidenza, in modo da non scegliere 0ualcosa che piacere$$e all/organismo o alla personalit). @rova 0ualcosa che tu vorresti gratificare. "e distur$a leggermente l/organismo o la personalit), meglio ancora, ma accertati che non sia una cosa disgregante o pericolosa. 3oi gratifica deli$eratamente 0uesti capricci, a condizione che tutto si mantenga innocuo per te e per gli altri. 3er gratificarli, mira a sviluppare la tua azione in modo pi= minuzioso possi$ile, senza preoccuparti del tempo che ci vuole. 3i= piccolo e insignificante il capriccio, meglio -1 ma ti metto ancora una volta in guardia.... mantieni sempre l/innocuit) per te e per gli altri.

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Capitolo 7 ?na piccola a&itudine Contrastando la macchina! cominciando da una piccola a&itudine! nella sua fa&&rica chimica possiamo produrre un fuoco alchemico che gradualmente trasformer, il nostro 'ssere$ &e funzioni dei centri mentale, emozionale e motorio operano indipendentemente, ma in una relazione di 'reciproca passivit)(, in 0uanto i cam$iamenti in un centro inevita$ilmente hanno effetto anche sugli altri. ,uando un centro cam$ia la sua attivit), gli altri compensano in modo conforme 0uesto cam$iamento. ,ualsiasi cam$iamento intenzionale nel centro motorio produrr) un corrispondente cam$iamento nell/umore e nei pensieri del centro mentale. 6nche se come Esseri non fenomenici non a$$iamo una volont) diretta sulla macchina, almeno all/inizio possiamo avvalerci dell/aiuto del centro mentale nel cervello di coda1 un piccolo ma esatto cam$iamento pu! produrre dei corrispondenti cam$iamenti nei 'monasteri( normalmente inaccessi$ili dei centri riflessivo, emotivo e pensante.
Dopo un po/, in seguito a sforzi ripetuti, possiamo raggiungere una sufficiente influenza nella macchina, tale da attivare i centri superiori. Nella vita ordinaria, non cam$iamo mai le nostre comode posture e i movimenti a$ituali, e cosE non pu! avvenire niente fuori dall/ordinaria routine della macchina.

6nche se desiderassimo intensamente cam$iare le a$itudini della macchina $iologica umana, una lunga ed imparziale osservazione - necessaria per poter classificare le a$itudini che attualmente operano nella macchina. &e a$itudini sono cosE completamente automatiche che la nostra attenzione non fenomenica - cieca nei loro confronti, Non possiamo studiare direttamente le a$itudini della macchina, perch 0uando esercitiamo la nostra attenzione sulla macchina, essa si sveglia un po/ e le a$itudini momentaneamente scompaiono. &e manifestazioni pi= difficili da osservare sono le minuscole ed inconsce espressioni a$ituali del centro motorio. 3i= sono piccole, pi= difficilmente se ne andranno. 3er essere in grado di raccogliere dati circa le manifestazioni negative pi= piccole, 0uelle pi= automatiche, do$$iamo ricevere aiuto dall/esterno, non potendo contare sul fatto che la macchina che ci dia informazioni corrette su se stessa. 8n cerchio di lavoro - utile per 0uesto, in 0uanto all/inizio non possiamo veramente vedere le manifestazioni delle nostre macchine con sufficiente imparzialit) per classificarle.

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&e a$itudini del centro motorio sono cosE $anali che potremmo non riuscire a vederle senza un aiuto speciale, e per 0uesto - utile un gruppo di persone impegnate in un lavoro affine, che possono vedere le nostre macchine con molta pi= o$iettivit) di 0uanto possiamo da soli. Naturalmente, potre$$ero non cogliere una o due manifestazioni particolarmente rivoltanti, ma lasciamo 0uesto a dopo. ,ualche volta un osservatore imparziale, considerata la nostra vista anne$$iata, pu! coglierci in una postura inconsueta e descrivercela chiaramente. @utta la vita della macchina, dall/inizio alla fine, - una patetica piccola danza a$itudinaria, 0ualcosa che semplicemente ci accade mentre siamo impegnati a fare altri piani. +a se iniziamo una lotta per osservare le a$itudini della macchina, anche se all/inizio siamo ciechi verso di esse, cominciando con le pi= piccole e superando gradualmente le pi= grandi 0uando la forza della nostra attenzione aumenta e domina l/attenzione della macchina, possiamo produrre in noi stessi un 'fuoco alchemico( che trasformer) gradatamente il s interiore della macchina e ne attiver) le propriet) trasformazionali. Do$$iamo imparare in 0ualche modo a tenere acceso 0uesto fuoco. 3ossiamo cominciare 0uesto processo concentrandoci su una piccola a$itudine di postura, gesto, tono, umore, lavoro, veglia, sonno, mangiare, allacciarsi le scarpe... 0ualcosa di piccolo, una piccola a$itudine inconscia che avviene diverse centinaia di volte ogni giorno e che pu! servire come piccolo campanello di allarme, come fattore di ricordo per il nostro lavoro iniziale di risveglio della macchina. 3er esempio, conosco una persona la cui macchina ha la piccola a$itudine di dire 'Al!ro#+,8(, a$itudine della 0uale la fonte di attenzione di 0uella macchina completamente ignara. E la sua fonte di attenzione - ignara di 0uesta piccola a$itudine proprio )er#+, ( 'na #o )le!a e##ani#i!/, un/a$itudine inconscia che cosE piccola, cosE insignificante, cosE automatica che - diventata una parte apparentemente naturale del repertorio della macchina. Eppure chiun0ue altro pu! vedere e sentire 0uesta piccola a$itudine, e riconoscere immediatamente che - fuori luogo. 3er gli altri - uno shocC, poich non fa parte del repertorio automatico della loro macchina. ,uando la sua macchina pronuncia ' Al!ro#+,8(, lei non lo ode, ma gli altri immediatamente lo vedono come 0ualcosa di insolito. > l/invisi$ilit) delle a$itudini della nostra macchina che rende necessario il lavoro di gruppo. +entre non possiamo vedere le nostre meccanicit) perch formano una parte della nostra visione della generale 'giustezza( dell/universo, per gli altri le nostre a$itudini sono decisamente fuori luogo, e perci! visi$ili. In un gruppo possiamo aiutarci, facendoci notare a vicenda le piccole a$itudini, che possono essere usate come 'pungoli per $estiame(, $acchette elettriche usate per dirigere il gregge. &/osservazione oggettiva di piccole a$itudini della macchina che sono invisi$ili a noi stessi - una funzione utile di un gruppo1 nonostante tutti i fattori che causano disagio, insiti nel lavorare con un gruppo, - una di 0uelle cose per le 0uali non possiamo contare solo su noi stessi, allo scopo di vedere cosE oggettivamente da farne un uso efficace.
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Non dovremmo avere pro$lemi nel mostrarcele allegramente l/un con l/altro perch le nostre macchine senza du$$io troveranno estremamente fastidiose le a$itudini inconsce delle altre macchine. 6 causa della nostra vanit) e del nostro amor proprio, potremmo desiderare di eliminare 0uelle cattive a$itudini che scopriremo con 0uesto esercizio, e di sostituirle con altre '$uone a$itudini(, espressione con la 0uale intendiamo 'manifestazioni che piacciono a tutti gli altri, e soprattutto a noi(, ma do$$iamo capire che una piccola a$itudine non pu! essere eliminata senza sostituirla con un/altra1 la natura a$orrisce il vuoto e inevita$ilmente lo riempie con 0ualcosa di simile a 0uello che c/era all/inizio. 3otre$$e avvenire 0ualcosa di non voluto e forse perfino peggiore, 0ualcosa che potre$$e renderci impossi$ile restare in una comunit) di lavoro. &e nostre nuove a$itudini non saranno migliori delle vecchie )er#+, sono #on#e)i!e nel sonno, e potre$$ero perfino far cadere la macchina pi= profondamente addormentata di prima. Come siamo fortunati ad avere una macchina che dorme, piena di forza negativa e migliaia di piccole ed inconsce a$itudini meccanicheM ?gni volta che ci capita di origliare la macchina mentre dice o fa 0ualcosa che proviene da 0uesto deposito 0uasi illimitato di meccanicit), possiamo usare l/inevita$ile shocC elettrico, per 0uanto $assi siano il voltaggio e la corrente, come un pungolo da $estiame, procurandoci la 0uantit) di forza elettrica necessaria per risvegliare la macchinaM 6desso a$$iamo a$$astanza dati per fare una lista di tutte 0uelle fastidiose, piccole, ripetitive meccanicit) della macchina che ci possono servire da 'pungoli per $estiame(.

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Capitolo 1@ La menta ione La menta ione 0 la for a dell*atten ione raccolta che attiva il Corpo .entale Superiore$ 8siamo il termine ImentazioneI per intendere il trattamento intenzionale delle idee nell/apparato mentale, pi= o meno nel modo in cui un fa$$ro trattere$$e il ferro. In 0uesto senso, la matematica e gli esercizi del centro motorio, in cui varie parti del corpo si muovono a ritmi contrari e incrociati, sono una $uona disciplina per preparare l/apparato mentale a dirigere il flusso controllato dei pensieri verso un esatto risultato finale. Nella mentazione usiamo una forma speciale di volont) per mantenere l/apparato mentale su un sentiero specifico. +editazione - un cortese eufemismo per definire un modo dolce di ponderare. 3er produrre una vera mentazione capace di uscire dal circuito dei pensieri vaganti, che ordinariamente sono guidati dal flusso dell/associazione automatica, do$$iamo aggiungere un altro ingrediente, 0ualcosa di sconosciuto agli esseri umani comuni, e nei 0uali non esistono dati per poterlo scoprire con mezzi ordinari. &a mentazione pu! essere definita come l/uso artistico e competente dell/apparato mentale inferiore, che lo eleva da organo strettamente meccanico Ain cui i pensieri sono trattati in $ase al flusso dell/associazione automatica, nella 0uale una cosa ne suggerisce un/altra e un pensiero scaccia il precedenteB a vero centro nel 0uale l/attenzione della presenza pu! diventare attiva. &a macchina non pu! immaginare il pensiero come una cosa che avviene in modo indipendente dal processo delle associazioni mentali automatiche. "e ci dovesse accadere accidentalmente, in 0ualche modo, di udire 0ualcosa a proposito di 0uesta idea di mentazione prima di arrivare ad una scuola, decideremmo inevita$ilmente che essa deve significare la profonda osservazione passiva del flusso automatico di 0ualsiasi vago pensiero presente nell/apparato mentale in 0uel momento. Nel pensiero ordinario non c/importa cosa potre$$e accadere, e non possiamo dirigere i nostri pensieri se non nel modo pi= generico1 al massimo dopo pochi minuti l/attenzione comincia a vagare, viene distratta o sedotta, e noi dimentichiamo completamente il nostro scopo originario. Nella mentazione, raccogliamo tutte 0uelle idee che appartengono alla stessa categoria generale, e ci focalizziamo assiduamente su esse, ponendole sotto la luce ad alta intensit) dell/occhio di $ue costituito da una speciale forma di volont) del centro mentale, detta a!!en$ione #on#en!ra!a. 3ossiamo voltarci indietro e raccogliere tutta l/attenzione che a$$iamo disperso dietro di noi per tutta la Creazione, in modo molto simile ad un $am$ino che mentre trotterella verso il letto lascia dietro di s una scia di vestiti. ,uesto piccolo ma potente ingrediente di Iattenzione raccoltaI -, per la mentazione, 0uello che il fulcro era per 6rchimede. ,uindi, prendendo un 0ualsiasi oggetto, come un posacenere, possiamo concentrarvi tutta la nostra attenzione, fin 0uando non avvengano pi= interruzioni provenienti da altre fonti di interesse. 6$$i una seduta1% con 0uest/oggetto, guardandolo, ascoltandolo. sentendolo... Come risultato di 0uesta nuova attivit) mentale, vogliamo sta$ilire una nuova organizzazione del sistema nervoso.

1%

Definiamo la parola 'seduta( nel suo pi= semplice significatoD star seduti senza fare nient/altro Ada 'Fita nel la$irinto( di E.J. Gold, ed. CrisalideB.

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?ra prova 0uesta stessa concentrazione di attenzione su una parte fisica della macchina, poi su un pensiero, poi sul tentativo di recuperare uno stato d/animo della tua infanzia, riproducendo in modo intenzionale la sua sensazione nel presente. &a mentazione non - fine a se se stessa, ed il controllo o la manipolazione personale della macchina non c/interessa. <ermiamoci per un momento a considerare... a cosa serve la mentazioneO "e non sappiamo 0ual - la sua utilit), cosa mai possiamo imparare da essaO Dopo tutto, non desideriamo diventare solo passivi filosofi mentali. Do$$iamo aver udito l/idea che, poich il cervello di testa funziona strettamente per associazione e non pu! ImentareI, attraverso 0uesta disciplina della mentazione la macchina, alla fine, imparer) a attivare il centro mentale superiore. 6d 6tlantide esistevano un grande cristallo e molti cristalli pi= piccoli presi dal cristallo pi= grande, e tutti avevano la propriet) unica di raccogliere la luce da 0ualsiasi fonte, perfino dalle stelle distanti, luce che poteva essere concentrata all/interno del cristallo ed emessa in 0ualun0ue direzione, in un raggio di luce stretto ma molto intenso. ,uando gli 6tlantidei cominciarono ad usare 0uesto cristallo come arma, la loro civilt) fu distrutta. &/umanit) adesso - sul punto di riscoprire 0uesti cristalli. "e non siamo capaci di dirigere i nostri stati, a che serve evolvere in un Essere "uperioreO &a mentazione - solo un esempio delle molte possi$ili discipline che potremmo ac0uisire per dirigere i nostri nuovi stati dell/Essere, specialmente nella nostra nuova vita nelle dimensioni superiori. Il cervello di testa come centro pensante pu! solo suggerire una linea di attivit) per poi perderla facilmente, poich il centro pensante non ha autorit). +anca di forza di volont). Il centro mentale superiore nel cervello di coda, invece, ha l/autorit) di produrre e continuare la mentazione per 0ualun0ue arco di tempo, finch il processo sia completo. Contrariamente alle nostre pi= care credenze relative ai nostri poteri intellettuali, il cervello di testa non produce pensieri. Immaginiamo una gigantesca torre radio che trasmette pensieri. ?ra immaginiamo tutti gli umani che partecipano insieme a raccogliere e mettere in ordine i pensieri emanati da 0uesta fonte di tutti i pensieri. Il cervello di testa cattura solo uno o due pensieri fra settantamila, facendoli river$erare lentamente, per la durata di secondi, minuti e talvolta perfino ore, alla volta. 6 seconda del tipo, possiamo cadere assoggettati ad un pensiero che river$era come tema principale, poi catturarne un secondo che river$era come tema secondario, poi un terzo che river$era come tema terziario, e poi tesserli insieme nell/orchestrazione di ci! che gli umani di 0uesto piccolo pianeta chiamano )ensiero. &a definizione di mentazione -D focalizzare i pensieri volontari che cadono in una certa categoria di pensiero e solo in 0uella. &a personalit) pu! avere molti stati allo stesso tempo, perch ogni parte della personalit) ammortizzata rispetto alle altre parti, ma l/Essere Ain 0uanto ha unit)B pu! avere un solo stato alla volta. ,uesto dovre$$e fornirci un indizio importante circa la differenza fra la macchina $iologica umana e l/Essere, il s non fenomenico. 3ossiamo chiamare lo stato momentaneo della macchina Ila media di tutti gli stati possi$iliI in 0uanto tutti i possi$ili stati procedono continuamente nella macchina in modo simultaneo, proprio come il flusso automatico dei suoi sogni1 ma, in ogni dato momento, in isolamento reciproco 0uasi completo. &a media com$inata, in 0uesto caso, - semplicemente una totalit) miscelata di forze interiori, cosE come capitano. .2

Con l/attenzione raccolta a$$iamo solo uno stato, in ogni dato momento, ma 0uesto stato pu! cam$iare. ?ra, forse, possiamo cogliere un $arlume del nostro possi$ile futuro come Essere. &a direzione degli stati dell/Essere - l/o$iettivo di tutto il lavoro personale. I"tatoI significa il pieno potenziale di un momento, l/intera gamma della nostra presente attenzione cosmica. &a mentazione - una navicella interspaziale che pu! trasportarci da uno stato ordinario all/altro, mentre lo stato d/animo pu! portarci da uno stato inferiore a uno superiore, se sappiamo come farlo volare. Esistono pochi veicoli che possono davvero trasportarci dalle dimensioni inferiori alle superiori, e il mentale pu! portarci solo da un posto a un/altro all/interno di una singola ottava organica inferiore, o trasportarci con la fantasia verso la nostra idea soggettiva di una dimensione superiore. &a mentazione - per il &avoro 0uello che la chiave inglese - per il meccanico. > la $ase di 0ualcosa che in seguito pu! diventare uno strumento pressoch universale. &/attenzione raccolta - il nostro $iglietto per la navicella interspaziale, sulla 0uale entreremo in una mentazione molto profonda sul tema della coscienza, che chiameremo il "anto 3ianeta P'rga!orio. Nei tempi passati, 0uesto esercizio - stato anche chiamato I&/?scura Notte dell/6nimaI. 3er poter uscire dal nostro esilio volontario, in 0uesto stato di profonda mentazione che ci colloca in temporaneo esilio sul "anto 3ianeta P'rga!orio, do$$iamo usare una navicella interspaziale completamente diversa, la cui costruzione richiede esattamente un anno e un giorno e che, inoltre, pu! essere costruita solo sull/effettiva superficie del "anto 3ianeta P'rga!orio. Non do$$iamo mai veramente osare di atterrare sul "anto 3ianeta P'rga!orio finch non sappiamo di essere definitivamente in grado di tornare dall/esilio, vale a dire, che siamo in grado di completare il processo di profonda contemplazione sul tema della coscienza, e, senza l/esercizio artificiale della volont) personale per farlo, emergere dagli a$issi della mentazione profonda. Il "anto 3ianeta P'rga!orio ha altri due nomi, che sono Rimorso di Coscien a e La Arotta. +a sai anche i due nomi confidenziali del "ole;6ssolutoO "onoD

Vivendo-Un-Momento-Meraviglioso-Vorrei-Che-Tu-Fossi-Qui
e

Io-Sono, Ma-Mi-Dimentico-Che-Cosa!

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Capitolo 11 La domanda centro di gravit, ?na domanda centro di gravit, 0 una domanda essen iale che usiamo per creare un leggero disagio! per mantenerci fuori e2uili&rio rispetto all*ordinario stato meccanico di autoBo&lio della macchina$ 3ossiamo fare di 0ualun0ue domanda il nostro centro di gravit) temporaneo, fin 0uando la macchina si risveglia per pura agitazione1 ma perch una domanda possa essere un vero centro di gravit), deve essere una domanda essenziale, veramente importante per noi, cosicch la sete non possa essere estinta facilmente. ,uesto pu! funzionare per il risveglio della nostra macchina solo se non cadiamo addormentati nella soddisfazione meccanica di risposte facili, specialmente delle risposte provenienti da 0uelli che ammiriamo automaticamente perch riteniamo che ne sappiano pi= di noi, pro$a$ilmente perch ci hanno dato intenzionalmente 0uesta impressione attraverso l/uso dell/a$$igliamento, di messinscene e di adoranti seguaci. 3er far sE che una domanda sia realmente pi= di una semplice curiosit) scimmiesca, non do$$iamo cercare una rapida fine alla nostra in0uieta ricerca. "e possiamo permettere alla macchina di rimanere nel profondo disagio dei tur$amenti interiori risultanti dalle sconvolgenti pertur$azioni che automaticamente derivano dall/interrogarsi in modo profondo e serio, perfino forse perdendo una notte o due di sano riposo, possiamo usare una domanda per tenere la macchina leggermente fuori e0uili$rio rispetto al nostro compiacente stato ordinario, il che talvolta porta a un suo parziale risveglio. "e possiamo usare 0uesto processo di profonda ponderazione per penetrare la superficie dell/apparato mentale della macchina, possiamo raggiungere i livelli pi= profondi, pi= primitivi della macchina, come indicato dagli scompigli prodotti dal porsi domande. 8n certo tipo di seria ponderazione, in aggiunta a sforzi esatti per risvegliare la macchina, produrr) 0uelle pertur$azioni interiori che ci mostrano come la macchina stia decisamente proteggendo 0ualcosa che essa non vuole che vediamo. ,uesto penetrare ai livelli pi= profondi, fino nella carne e nel sangue della macchina, per cosE dire, pu! eventualmente dare come risultato il suo allineamento alle nostre aspirazioni pi= elevate. ,uando la macchina - in accordo con le aspirazioni pi= elevate, il che pu! essere solo il risultato del centro mentale operante nell/apparato del cervello di coda, diciamo che la macchina - diventata purificata o, come fu detto nelle prime scuole delle antiche civilt), che siamo diventati virtuosi, intendendo con ci! che la macchina riflette onestamente le aspirazioni e gli scopi pi= elevati. Incollati sulla fronte la tua domanda centro di gravit) e portatela dietro ovun0ue tu vada, vedendo, parlando e ascoltando solo in relazione a 0uesta domanda. <ai di 0uesta domanda il tuo temporaneo dio interiore. Non solo 0uesto produrr) 0ualcosa per la tua vita futura, ma dar) anche una molto meritata vacanza al tuo attuale malvagio;dio;interiore. "e$$ene 0uesto sem$ri solo un piccolo esercizio, un giorno potresti chiederti cose su scala molto pi= grande e avendo fatto $ene 0uesto esercizio iniziale, sarai poi in grado di esercitare la volont)

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per mantenere vive 0ueste domande fin 0uando non ricevano una risposta che ti soddisfi completamente. 6lcune domande possono essere suggerite, mentre altre le devi scoprirle da solo. 3er esempio, ti sei mai chiesto che cosa succede alle stelle durante il giornoO 3er la scienza contemporanea la risposta - facileD le stelle sono sempre presenti, ma alla luce del giorno, a causa della luce atmosferica, non possiamo vederle. +a la vostra meravigliosa scienza contemporanea non ha ancora risposto alla domandaD A4+e #osa s'##ede ai sogni d'ran!e il giornoBA e ASe i sogni #on!in'ano an#+e d'ran!e l.ordinario s!a!o di "eglia dell.'o o, #+e infl'en$a eser#i!ano s'llo s!a!o di "eglia ordinaria della a##+ina biologi#a ' ana &'es!i s#onos#i'!i ed in"isibili )ensieri, le sensa$ioni, gli s)as odi#i ed in"olon!ari o"i en!i e gli s!a!i d.ani o di &'es!i #on!in'i sogniB; 3otrei suggerire altre domande1 per esempio A='al ( la differen$a fra il ri#ordo di e"en!i ogge!!i"i e il #on!in'o sognare, )er la #o 'ne a##+ina biologi#a ' ana )ri"a di 'ni!/BA E un/altraD AEsa!!a en!e, #o e )'2 l.a!!i"i!/ abrasi"a es!eriore )rod'rre 'n )re#iso ed esa!!o ris"eglio della a##+ina, #+e a s'a "ol!a )rod'#a 'n esa!!o #a bia en!o nell.EssereBA A4+e #osa signifi#a sa#rifi#are la sofferen$a della a##+inaBA A4e #osa esa!!a en!e, den!ro di noi, desidera il #a bia en!o e &'ale !i)o di #a bia en!o ( real en!e desidera!oBA 4+e #os.( in noi, se esis!e, &'el &'al#osa #+e ne#essi!a da""ero di 'n #a bia en!oB 4o e )ossia o #a'sare 'n #a bia en!o, se non #e n.( ne#essi!/B ='al ( l.al!erna!i"a alla s!rada s'lla &'ale sia o adessoB Abbia o ai in#on!ra!o 'o ini reali, 'o ini sen$a "irgole!!eB 4o e )o!re se lo in#on!rassi oB 4osa a""iene den!ro di noi #+e non Aa##ade da s,AB Per#+, ( ne#essario A#onos#ere la a##+ina biologi#a ' ana in odo esa!!o ed in!i o;B 4o e #i ( )ossibile di"enire res)onsabili delle a$ioni delle nos!re a##+ine biologi#+eB Abbia o ai )rodo!!o in real!/ 'n solo )ensiero #o )le!a en!e originale, 'n )ensiero origina!o da noi s!essiB Possia o ai farlo sen$a se )li#e en!e sin!e!i$$are gli effe!!i dei nos!ri #ondi$iona en!iB Per#+, ( ne#essario Afor$are il des!inoAB Per#+, non )ossia o se )li#e en!e as)e!!are #+e la nos!ra e"ol'$ione a##ada da solaB ='al ( l.esa!!o signifi#a!o di Areden$ioneAB 4os.( #+e )'2 Aessere so!!o)os!o a reden$ioneAB 4o e )'2 essere #rea!a 'na iden!i!/ )er anen!eB 4o e )ossia o essere si#'ri di non #ris!alli$$ar#i in 'na di ensione s')eriore )ri a di a"er raggi'n!o la )i9 al!a e"ol'$ione )ossibile #o e indi"id'iB An#+e se sa)essi o #o e a##' 'lare le sos!an$e s')eriori, #o e )o!re #or)i so!!iliB o #reare la ne#essi!/ di o ri#onos#erne 'no,

='ale infl'en$a +anno i nos!ri #ondi$iona en!i s'lle nos!re a!!i!'dini, de#isioni, ' ori, #a)a#i!/ di essere ri#e!!i"i "erso le n'o"e idee, e##e!eraB Se non sa))ia o nien!e del La"oro, e an#or eno di #o e farsi a##e!!are in esso, #o e )ossia o sa)ere se ( )ro)rio &'es!o #+e "oglia o )er noi s!essiB 4+e #osa signifi#a Arein"en!arsiAB 4o e )ossia o farloB 5i #+e '!ili!/ ( &'es!o )er le nos!re "i!e s')erioriB .7

Se l.o)erare dei #en!ri ( #o e il Abandi!o #on 'n bra##io soloA, la slo! a#+ine di 'n #asin2 C3, #+e #osa fa r'o!are i #en!ri organi#iB 4+e #osa li fa fer areB ='ali #o bina$ioni dei #en!ri sono )ossibiliB 4.( odo di 'sare &'es!e infor a$ioni )er il nos!ro la"oro di ris"eglio della a##+inaB 4+e #osa signifi#a Asor)rendersi #on le ani nel sa##oAB ?a a #+e fare #on l.'so di )i##ole abi!'dini #o e :)'ngoli )er bes!ia e;B 4o e )ossia o farlo da soli, sen$a #on!are s' 'n ai'!o es!ernoB 4o e )ossia o di"en!are ri#e!!i"i ris)e!!o alle for$e s')erioriB 3'!!e le for$e s')eriori sono ne#essaria en!e b'oneB ='al ris#+i )ersonali #i sono nello s#egliere &'es!a s!radaB E se #i sbaglia o777#+e s'##edeB ='an!o #i sia o i )egna!i a res!ar"i den!roB E se, do)o !'!!i i nos!ri sfor$i, A orissi o #o e #aniA lo s!essoB L.Assol'!o soffre da""eroB E se soffre da""ero, #o e )o!re sofferen$aB o la"orare )er alle"iare &'es!a

4o e )ossia o render#i '!ili )er gli esseri s')eriori, o ALeggiAB Esis!ono da""ero !ali esseriB Per#+, +anno bisogno di gen!e #o e noiB Per#+, il nos!ro la"oro de"e essere fa!!o in odo in"isibile in #ondi$ioni di "i!a ordinariaB 4+e #osa signifi#a AesilioA o Ase)ara$ioneAB 4+e sen!i en!i e"o#a &'es!o, se )ossia o i )arare a di"en!are #onsa)e"oli di &'es!o sen!i en!oB ai li e"o#aB 4o e

Per#+, dobbia o lo!!are )er "in#ere la "olon!/ della a##+inaB ='ale al!ro !i)o di "olon!/ #i )'2 essere in noiB 4o e )ossia o s"il'))are in noi s!essi &'es!.al!ra "olon!/B ='al ( esa!!a en!e la differen$a !ra Asen!ireA e A)ro"ar sen!i en!iAB ='al ( esa!!a en!e la differen$a !ra Aa!!en$ioneA e A#onsa)e"ole$$aAB Per#+, la gra!i!'dine ( ne#essaria nel la"oroB Per #+i o #+e #osa do"re Per#+,B o )ro"are gra!i!'dineB

='al ( il "ero signifi#a!o e l.'!ili!/ dell.adora$ioneB ='al ( il nos!ro )os!o nell.adora$ioneB Sia o da""ero le 'ni#+e #rea!'re #a)a#i di adorareB Per#+, la nos!ra adora$ione ( '!ile )er alle"iare la sofferen$a dell.Assol'!oB ='al ( il "ero "alore del ges!o, dell.es)ressione e della )os!'ra nello s!'dio della "i!a in!eriore ed es!eriore della a##+inaB5a do"e "engono originaria en!e &'es!e a!!i"i!/ del #en!ro o!orio e do"e sono #onser"a!eB 4+e #osa le rende a!!i"eB Possono essere #a bia!eB 5e"ono essere #a bia!eB 4+e #osa ( il silen$ioB P'2 esis!ere 'n #o )le!o silen$ioB 4o e )ossia o )ro"are &'es!o silen$ioB 4+e #osa ( 'n "ero desiderioB 4o e )'2 essere a!!i"a!o e 'sa!o )er il nos!ro la"oroB Nel La"oro, &'al ( l.i )or!an$a dell.os)i!ali!/B 4o e )ossia o e #os!' i, se sono anda!i )ersi nella #i"il!/ #on!e )oraneaB ai s)erare di s#o)rire i s'oi 'si

Nel La"oro, &'ale i )or!an$a +a il senso dell.' oris oB 4o e )ossia o essere si#'ri di a"ere da""ero senso dell.' oris o e non solo 'l!eriori difese a'!o a!i#+e della a##+inaB
1*

&/espressione inglese 'il $andito con un $raccio solo( si riferisce alle slo! a#+ine, 'apparecchio a moneta o a gettone, installato nei locali pu$$lici o nelle case da gioco che, in seguito al verificarsi di certe com$inazioni su tam$uri rotanti, pu! dar luogo a vincite sotto forma delle medesime monete o gettoni, che vengono espulse da una scanalatura AslotB situata al di sotto dell/apparecchio( ADizionario della lingua italiana Devoto;?liB. Il '$raccio solo( - ovviamente la leva che pone in movimento la macchina1 '$andito( in 0uantoP. se non si vince, la macchina ci ru$a indu$$iamente dei soldi. 3articolarmente calzante, in 0uesto caso, il fatto che i tre tam$uri rotanti, come i tre centri dell/uomo, vengano a formare delle com$inazioni casuali.

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Esis!e 'n 'so ogge!!i"o della resa )ersonaleB Se s%, a #+e #osa o a #+i do"re ='ali #ondi$ioni sono ne#essarie, )ri a di )o!er essere a##e!!a!i nel La"oroB

o arrender#iB

4+e #osa signifi#a )er il nos!ro la"oro #+e l.Assol'!o ( isola!o dal o en!o della 4rea$ioneB 4o e ( )ossibile #+e Ail o en!o della 4rea$ione sia l.'ni#o A!!o di Volon!/ dell.Assol'!oAB 5ia o )er s#on!a!o #+e sia o "i"i@ e))'re al#'ni libri #o e il -ardo 3odol, #o 'ne en!e de!!o Il Libro 3ibe!ano dei Mor!i, sono dire!!i a noi, non a &'al#+e fan!as a galleggian!e nello s)a$io7 4o e )ossia o )ro"are a noi s!essi 'na "ol!a )er !'!!e #+e sia o da""ero "i"i777 se da""ero sia o "i"i #o e )re!endia o777B 4+e #osa )o!rebbe a##adere se !ras#orressi o !'!!a la giorna!a di do ani #er#ando, da soli, #on !'!!o il nos!ro s)iri!o, le risorse e l.in!elligen$a a nos!ra dis)osi$ione, di #on"in#ere an#+e 'na sola al!ra )ersona, sen$a il ini o d'bbio, #+e sia o da""ero "i"i777B

2:

Capitolo 1+
Il sentire >ttraverso il sentire possiamo usare le concentra ioni momentanee di for e nel nostro organismo! dove avvengono le tensioni interiori di for e! 2uando si spostano! e con 2uale velocit,$ Nel nostro lavoro con la macchina, il sentire - molto importante1 se speriamo di poter risvegliare la macchina, determinandone lo stato attraverso le sue sensazioni, do$$iamo conoscere la netta differenza fra sentire D'na sensa$ione E sensingF e provare D'n.e o$ione E feeling, n7d7!7F . Il sentire pu! essere compreso se possiamo imparare a vedere le tensioni interne della macchina, 0uando si spostano, e con 0uale ritmo e velocit). Non c/interessano le tensioni muscolari, ma le tensioni delle forze elettriche che procedono nella macchina separatamente dalle sue funzioni organiche. 3oich 0uesta osservazione non ci viene insegnata dalla nascita, per seguire 0ueste concentrazioni interiori di forza e poterle usare, do$$iamo imparare un nuovo modo di vedere le attivit) interne della macchina. &a tensione si raccoglie nell/organismo in accordo alle leggi dell/ottava, manifestandosi solo momentaneamente in ogni dato luogo. "e sappiamo dove sta per apparire la tensione, possiamo prevederla e dirigervi la nostra attenzione, prima ch/essa scompaia. &a tensione - molto pi= veloce della nostra capacit) di percepirla e 0uindi do$$iamo sapere in anticipo dove cercarla. In 0uesto tentativo, un aiutante inanimato come un rosario da preghiera pu! essere d/aiuto, seguendo la formula 'no1e1&'a!!ro, &'a!!ro1e1d'e, d'e1e1o!!o, o!!o1e1#in&'e, #in&'e1e1se!!e, e #+i'dendo il #er#+io #on la !ensione di for$e ra))resen!a!a #o e se!!e1e1'no . ,uesta formula illustra la tensione, nell/organismo, fra ognuna di 0ueste coppie di punti. Nel deserto, se sappiamo che le grandi dune si dispongono sempre trasversalmente rispetto al vento, possiamo mettere a punto l/orientamento in $ase a 0uesto fatto. "olo una grandissima tempesta pu! cam$iare le dune1 e non si pu! andare lontano durante una tempesta. E/ importante per noi, se davvero desideriamo lavorare per risvegliare la macchina, conoscere 0uesto grande segreto1 una volta nel deserto, non possiamo dipendere dalla navigazione ordinaria per distinguere la destra dalla sinistra. ,uando esercitiamo il sentire, lo facciamo con tutta l/attenzione1 a tal punto che, per un momento, per noi non esiste nient/altro che la sensazione su cui l/attenzione - concentrata. 6llo stesso modo, 0uando $eviamo un sorso d/ac0ua, allo stesso tempo non permettiamo all/attenzione di vagare in pensieri laterali, come ad esempio 0uello che a$$iamo mangiato per pranzo. Nella vita ordinaria non riusciamo a ricordare di risvegliare la macchina, perch dapprima, 0uando non sappiamo ancora esattamente come risvegliarla, cerchiamo di farlo con lo sforzo mentale.

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"i deve imparare a distinguere tra pensare, provare D'n.e o$ione E feelingF e sentire D'na sensa$ione E sensing, n7d7!7F e poi usare tutte e tre 0ueste cose nel lavoro. @utti gli esperimenti di risveglio della macchina richiedono una sostenuta sensazione interiore verso le tensioni della macchina. 3ossiamo definire il sentire anche come un metodo per prendere contatto con il mondo interiore, mediante il dirigere almeno una parte dell/attenzione verso le tensioni elettriche interne e allo stesso tempo sentendo i risultati di 0ueste tensioni. &a postura evoca lo stato d/animo. 3ossiamo usare 0uesta forma speciale di suggestiona$ilit) $iologica per ricordarci di risvegliare la macchina mantenendo l/attenzione sulle tensioni organiche. 3ensa che la macchina $iologica umana sia come un flipper che ha luci e campanelli che si attivano 0uando vengono colpiti dalla tua attenzione, rappresentata dalla pallina di acciaio. Immagina che 0uesto flipper a$$ia sette luci, ognuna di un colore diverso e situata in un punto diverso del corpo, ognuna con un relativo campanello, accordato su una diversa nota. ?ra 0uando la tensione si sposta da una parte dell/organismo ad un/altra, visualizza le lampadine dei due punti fra i 0uali la tensione si - temporaneamente venuta a fermare come $rillanti luci colorate, e odi il corrispondente campanello 0uando suona. ?gni parte si attiva in conformit) alla legge dell/ottava.

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Capitolo 1Pensare per forma ?n 'ssere! caduto in identifica ione con il sonno della macchina! 0 costretto ad accettare involontariamente le impressioni provenienti da 2ualsiasi fonte$ ?n uomo impar iale 0 capace di sele ionare le impressioni in modo categorico$ &a maggior parte di noi - in grado di leggere e non solo1 si pu! dire che siamo 'lettori involontari( nel senso che la macchina legge e registra mentalmente tutto ci! che vediamo ed udiamo, indipendentemente dalla nostra volont). ,uesta consueta lettura automatica di tutto 0uello che vediamo in forma scritta ci rende schiavi involontari di 0ualun0ue idea letteraria e semiletteraria venga sospinta verso di noi dal vento. Dovremmo imparare a rifiutare le associazioni automatiche, create dalla parte emozionale dell/apparato mentale mediante la raccolta e la classificazione di tutte le impressioni su cui gli occhi della macchina si posano casualmente. Dovremmo anche riuscire a fare lo stesso con gli oggetti ed i suoni ver$ali, poi con i suoni di 0ualsiasi tipo ed infine con le sensazioni, fino al punto in cui tutto 0uesto possa essere compreso come impressioni nuove, non ancora assegnate ad alcuna categoria. In tal modo possiamo metterle in categorie completamente nuove, al di l) dei consueti modelli a$itudinari. Con tutta l/imparzialit) di cui sei capace al momento, osserva come 0uesta accettazione involontaria delle impressioni, in particolare della parola scritta, renda impossi$ile la vera comprensione. Il comune essere umano, involontario ma alfa$etizzato, essendo costretto ad affidarsi continuamente alla forza dell/a$itudine, - cieco al modo in cui le sue impressioni vengono classificate. I centri inferiori della macchina sono veramente troppo lenti per seguire e dirigere 0uesti processi psicologici interiori. Diamo per scontato che comprendiamo tutte le cose che leggiamo, vediamo ed udiamo, perch evocano nella macchina 0uelle associazioni automatiche che, per 0ualche inesplica$ile ragione, sem$rano familiari e perci! fuori discussione. ?gni0ualvolta il $uon senso lo consenta, puoi provare un esperimentoD diventa un 'analfa$eta intenzionale( che, per 0ualche ingiustificato motivo, - improvvisamente incapace di comprendere la parola scritta. Non nascondere con la confusione la tua involontaria mancanza di istruzione1 semplicemente cancella la tua a$itudine a decodificare, capire e classificare automaticamente la parola scritta e ad immetterla, senza autorizzazione ed in modo permanente, nell/apparato mentale inferiore.

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Capitolo 11 Rimorso di coscien a 5ell*uomo ordinario l*organo coscien a 0 atrofi ato a causa della mancan a di eserci io e dell*isolamento$ Il rimorso di coscien a pu# riparare al nostro passato! 2ualun2ue cosa possiamo aver fatto$ In una normale macchina $iologica umana l/organo #os#ien$a - completamente atrofizzato a causa della mancanza di esercizio e dell/isolamento, causati dallo stato inattivo del centro emozionale. Di 0uando in 0uando, l/isolamento viene interrotto, sia accidentalmente a causa di 0ualche shocC, sia intenzionalmente, grazie ad una tecnica artificiale chiamata Ri orso di 4os#ien$a. ,uando la madre della macchina muore, 0uest/ultima sente, forse per la prima volta, se$$ene la fonte di attenzione possa non esserne consapevole, il sorgere automatico dell/emozione denominata Rimorso di Coscienza. "entiamo 0uesto nella macchina perch , se$$ene in molti modi possiamo essere stati dei $ravi $am$ini, allo stesso tempo, in molti altri modi, inevita$ilmente do$$iamo avere anche trascurato il de$ito di riconoscenza verso di lei per avere dato vita alla macchina ed averci preparato all/et) responsa$ile, nel suo modo straordinario o non;poi;cosE;straordinario. ,uesto de$ito - cosE grande che non a$$iamo modo di estinguerlo, non importa che cosa facciamo, specialmente secondo lei. Ci! che viene chiamato 'peccato originale( - 0uesto de$ito nei confronti di nostra madre e non una 0ualche immaginaria caduta da un immaginario stato di Grazia. +a la macchina - una scrofa di prima categoria1 dimentica presto 0uesto momentaneo disagio ed in poche settimane - in grado di riaffondare nel consueto o$lio meccanico. 3ossiamo usare 0uesti primi su$$ugli di coscienza attivati dallo stato d/animo del 'rimorso( per i misfatti e le ingiustizie commessi da noi in passato, al fine di procurarci la motivazione di conservare il nostro prezioso tempo e l/energia per il nostro lavoro di risveglio della macchina. 3ossiamo usare 0uesto stato emozionale per aiutarci a ricordare di impiegare la nostra forza interiore e il tempo soggettivo non solo per la gratificazione personale, ma per il lavoro, l/unico che pu! dare un vero significato alla nostra vita nella macchina. 3er attivare nella macchina 0uesti sentimenti di necessario e profondo rimorso, dovremmo comportarci ed interagire con tutti 0uelli che conosciamo e incontriamo come se fossero la nostra cara mamma. 3resto non solo risponderemo a tutti in maniera molto diversa, pi= responsa$ile, ma in 0uesto modo potremo anche ripagare il nostro de$ito verso di lei. Che nostra madre in 0uesto momento si trovi di 0uesto mondo o nell/altro, possiamo usare le sensazioni di rimorso al fine di riparare al passato nei suoi confronti1 in 0uesto modo, inizieremo a costruire un ponte verso il nostro passato, come preparazione per il risveglio della macchina fin da )ri a #+e a"essi o ai 'di!o &'es!e idee, cosa che possiamo fare unicamente perch la Creazione contiene tutti gli eventi ed il passato esiste ancora. "e a$$iamo anche attivato il centro emozionale superiore, - possi$ile usare 0uesto stesso esercizio su scala pi= grande, per dare a nostra madre o alla nostra nonna i mezzi per diventare una santa, nel caso che ella avesse gi) sviluppato in se stessa 0ualche sentimento di coscienza oggettiva, ma non 2.

avesse avuto a$$astanza tempo, nella vita della macchina, per sviluppare appieno 0uesto impulso superiore.

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Capitolo 1: Porte Con la pratica di ricordare se stessi! di invocare la propria presen a! a&&iamo una continua presen a del vero io$ /uesta presen a produce una vi&ra ione dell%'ssere che forma! in modo graduale! una cristalli a ione relativamente permanente! chiamata Arada ione di 'volu ione$ &a presenza della sorgente non;fenomenica di attenzione, possi$ile grazie all#assenza di emozioni negative nella macchina risvegliata, produce la vi$razione che gradualmente prende forma in una cristallizzazione permanente, che chiamiamo l#Essere. ?gni grado di trasformazione dell#Essere prodotto dalla macchina risvegliata si chiama IGradazione di EvoluzioneI. 3ossiamo dividere il processo di trasformazione determinato dalla macchina $iologica umana in ventuno precise Gradazioni di Evoluzione, ognuna leggermente pi= oggettiva della precedente, nel senso che ha esistenza in dimensioni sempre pi= alte, nella nostra ascensione verso l#6ssoluto. In nessuna circostanza ci - possi$ile raggiungere le tre pi= alte forme d#esistenza, la pi= alta delle 0uali - l#6ssoluto stesso, il puro Essere. Nessuno che ne sappia 0ualcosa desiderere$$e mai evolvere fino alla gradazione dell#6ssoluto, n 0uesto sare$$e di alcun $eneficio sia per se stessi che per l#6ssoluto. ?gni Gradazione di Evoluzione rappresenta una specifica cristallizzazione dell#Essere. @ali gradazioni superiori di evoluzione possono avvenire solo come conseguenza della trasformazione volontaria. Il trasferimento dell#identit) dalla sorgente non;fenomenica di attenzione all#Essere - necessario per il momento in cui la macchina muore ed - ancora una volta restituita al suo naturale luogo organico di provenienza, la sorgente;delle;sostanze. 6nche la sorgente non;fenomenica di attenzione muore alla fine, se la sua esistenza non - stata caratterizzata dalla trasformazione1 ma l#Essere che si - cristallizzato in modo permanente non pu! morire mai. <orse dovremmo prima assaggiare cosa significa, non morire maiP pu! darsi che preferiremmo piuttosto cadere nell#annichilimento e dimenticare tutto 0uesto. Non ci sono due Esseri che hanno la stessa fre0uenza di vi$razione. &e fre0uenze, essendo Acome tuttoB materiali, sono in numero limitato. Comun0ue, a causa dellla sovra$$ondanza di esseri umani apatici e della corrispondente scarsit) di Esseri trasformati, pochissime fre0uenze sono occupate e sono gi) state ritirate dal mercato delle disponi$ilit). &a Gradazione di Evoluzione, che si sta$ilizza parecchi gradini al di sopra dello stato dell#essere umano ordinario, se pienamente sviluppata, si chiama ICoscienza ?ggettivaI. ,uesto implica naturalmente che il trasferimento dell#identit) dalla sorgente non;fenomenica di attenzione all#Essere sia stato effettuato con successo. "e$$ene possiamo non capire come 0uesto possa essere vero, passare attraverso una porta e0uivale, in un modo o in un altro, ad assaggiare la morte. 3assando attraverso una porta o attraversando una soglia, possiamo usare 0uesto come fattore di ricordo, per esercitare la nostra volont) di risvegliare la macchina. 3assare attraverso 0ualun0ue tipo di porta - come il momento della morte, il varco della soglia che a$$iamo aspettato per tutta la vita. 3ratichiamo il risveglio della macchina durante 24

0ueste piccole morti, in modo che, nel momento in cui cadranno i nostri legami con la vita e sentiremo che essa scivola via, avremo attenzione, presenza, Essere, e un#a$itudine di lavoro incrolla$ile. "olo allora assaggeremo il sapore della morte senza sentirne il tormento.

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Capitolo 1< Somaro Caccia Rossa 5el manifestarci sen a paura del giudi io degli altri! sen a desiderio di proteggere la nostra vanit, ed il nostro amor proprio! a&&iamo molto da guadagnare$ ;o&&iamo li&erarci dall%opinione degli altri$ 6vete mai sentito che, nella vita ordinaria, la gente sem$ra di un altro pianetaO ? almeno che difficile comunicare con certa gente, come se mancassero loro gli stessi sentimenti, la stessa sensi$ilit) per l#estetica superiore per cui voi soffriteO Fi sem$rano $rutali, apatici, crudeli, a volte dei veri morti che camminano, solo pezzi di carne fredda e senza vita, ro$ot ad auto;propulsioneO @utte la gente che conoscete ha una simpatia automatica Ache - poi un#identificazione emotiva dettata dal centro mentaleB per le frivolezze e le $analit). <orse trovate difficile comprenderli adesso1 ma pi= tardi, dopo che avrete lavorato un poco per svegliare la macchina, la distanza sem$rer) anche maggiore e pi= incolma$ile. "e Il flusso della vita 0uotidiana - del tutto incentrato sulle cose triviali, allora noi, che speriamo di prepararci per il &avoro, sappiamo cosa non - trivialeO Dovremmo saperlo, poich ognuno di noi, 0ui, - leggermente superiore ad un essere umano ordinario, o almeno si concentra su frivolezze leggermente meno popolari. ,uand#- esattamente che il puro capriccio diventa stravaganzaO 3ossiamo usare la stravaganza come sorgente di originalit)1 vogliamo usarla come una specie di leva per i nostri sforzi, unitamente all/applicazione della volont) di svegliare la macchina. 6$$iamo due prospettiveD la frivolezza e la stravaganza. Do$$iamo differenziarle. 6ll#inizio siamo come 6lice, arida, dura di comprendonio. 3i= tardi potremmo diventare pi= simili allo stram$o Hruco o raggiungere l/arguzia dell#altro mondo del Gatto del Cheshire. Hasta che non diventiamo mai come il nevrotico Hianconiglio, zelante, ansioso di piacere, ossessionato dal tempo1 0uesta - la macchina al suo peggio. 6desso do$$iamo esaminare proprio 0uestoD cos#- che vogliamo rendere frivoloO Cosa dovremmo rendere importanteO 3ossiamo rendere frivole, poco importantiD le opinioni1 le relazioni Aper esempio, l/ordine di $eccata tra noi ed i nostri colleghiB1 la dieta1 le routine1 la velocit) o il ritmo di lavoro1 l#attaccamento alle varie attivit) sociali1 il sentimento negativo Aautomaticamente generato dalla macchinaB riguardo alle manifestazioni altrui o i sentimenti di critica verso l#am$iente circostante1 i sentimenti di risentimento personale1 il voler avere sempre ragione1 il dar torto agli altri1 il desiderio di fare 0ualun0ue cosa preferiamo fare alzandoci la mattina invece di cercare di svegliare la macchina1 il modo in cui ci tiriamo fuori dal letto1 i sentimenti di risentimento derivanti dall/essere in disaccordo1 la noia1 il desiderio automatico di manifestarsi in un modo particolarmente sincero o onesto per apparire tale agli altri. 3otremmo rendere importanteD cam$iare il ritmo delle azioni della macchina1 avere i capelli pettinati e a posto per tutto il giorno1 indossare sempre le scarpe, anche a letto1 assicurarsi di mettere sempre avanti il piede destro passando attraverso una porta o scendendo dal marciapiede1 lavare sempre i piatti appena il pranzo - finito1 vestirsi o spogliarsi in un certo ordine particolare1 leggere tutto due volte1 andare in giro con delle uova nella tasca destra. 27

,uesto piccolo esercizio si $asa sull#idea che ci! che la macchina trova offensivo alla propria vanit) la spinger) a svegliarsi almeno un po#. ,uando possi$ile, senza diventare troppo offensivo o dannoso, assumi una posizione totalmente indifendi$ile, insosteni$ile, completamente ridicola su 0ualcosa, contro ogni razionalit)1 specialmente una posizione che mette a rischio la tua vanit) e reputazione personale come essere umano ragionevole ed intelligente. ,uest#esperimento naturalmente dev#essere innocuo per te stesso e per gli altri, ma deve andare ad influire sull#insicurezza e sulle paure della macchina, le 0uali si esprimono in forma di vanit) personale. +antieni 0uesta postura come il somaro;faccia;rossa che veramente sei, senza considerazione per il disgusto degli altri nei tuoi confronti, per cosa ti dicono o per come ti chiamano, e per come ti considereranno da 0uel momento in poi. 3resto dovresti essere un completo disastro sociale, un paria, un fuoricasta. Non essere schiavo dell#opinione degli altri, sii li$ero da ci! che gli altri pensano di te, ed inoltre sii li$ero dalla tua stessa opinione riguardo alle manifestazioni della tua macchina. &a li$ert) non si compra come un/automo$ile o una pelliccia di visone, se$$ene la li$ert) a$$ia il suo prezzo. "offrire interiormente per 0uesta somaraggine - un/arma a doppio taglio. &a macchina non pu! essere un somaro agli occhi di se stessa e degli altri, ma l/Essere non prova alcuna umiliazione. Esercita cautela, 0uando impari per la prima volta ad essere un somaro intenzionale, perch la macchina possiede delle valvole di sicurezzaP la sofferenza pu! facilmente diventare piacere. &a prima volta che la macchina prova il dolore del rifiuto si sente ferita, ma per la 0uinta volta ormai le piace essere un somaro1 dove una volta provava un piccolo dolore, ora non sente pi= nulla. ?sa manifestarti senza paura di umiliazione. ,uesto esercizio di umiliazione intenzionale, insieme alla riparazione del cuore seguendo le manifestazioni motorie della macchina durante il lavoro manuale, e l/ascensione sulla Croce Al/intersezione di tempo e spazioB, attraverso la contemplazione su Ae l/identificazione psico;emozionale conB le sensazioni e le emozioni dell/8omo sulla Croce, il grande segreto del monaco occidentale.

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Capitolo 1= La de&ole a principale ;o&&iamo capire che cosa dovremmo fare e conoscere la de&ole a che ci rende incapaci di farlo$ /uesta de&ole a si chiama La Caratteristica Principale$ ;i solito consideriamo 2uesta de&ole a come la parte migliore e piD piacevole di noi stessi$ ?gni piccolo sforzo per risvegliare la macchina - un piccolo passo verso lo sviluppo finale della volont) del s non fenomenico sulla volont) della macchina. 3er sottoporsi veramente, in modo intenzionale, al 3urgatorio, do$$iamo riuscire a vedere che cosa dovremmo fare, e conoscere la de$olezza della macchina che ci rende incapaci di farlo. 3ossiamo chiamare 0uesto difetto inerente alla macchina la nostra De$olezza 3rincipale. Di solito consideriamo 0uesta de$olezza come la parte migliore e pi= piacevole di noi stessi. &a De$olezza 3rincipale - solo uno dei molti risultati distruttivi dell/aver vissuto la vita immersi in un/impotente identificazione con la macchina addormentata. 8n fattore grazie al 0uale possiamo riconoscere la nostra De$olezza 3rincipale - che non richiede alcuno sforzo per svilupparsi, n uno sforzo speciale per conservare e ripetere le sue manifestazioni. &/Essere - nato tra gente addormentata. Nell/am$iente circostante, tutto fa parte della cospirazione inconscia della Grande Natura per mantenerci nel sonno, dimodoch continueremo a svolgere la nostra parte nella necessit) cosmica. Gi) all/et) in cui raggiungiamo 0uella che altrimenti sare$$e stata l/et) responsa$ile Anel vero senso della parolaB a$$iamo sviluppato a$itudini di sonno molto forti, e sono necessari sforzi molto intensi per risvegliare la macchina... cio- se, per noi, - ancora possi$ile. ,ualche volta le a$itudini del sonno sono cosE $en consolidate che niente pu! essere di aiuto, nemmeno una potente influenza superiore1 il nostro destino - segnato. "e a$$iamo sviluppato forti a$itudini di sonno, - necessario molto aiuto di un tipo speciale. Ed - molto costoso, in molti sensi, fornire tale aiuto. 3ossiamo considerare che valga la pena di affrontare il rischio e lo sforzo soltanto a favore di chi ha gi) compiuto considerevoli sforzi verso il risveglio e la trasformazione. Nel nostro stato ordinario, l/idea, gno!+e sea'!on, IConosci @e "tessoI, non significa niente, perch la nostra istruzione non prepara a capire a #osa ser"e la vita umana, e se non conosciamo lo scopo della vita nella macchina $iologica umana, non possiamo in alcun modo sospettare che la macchina non stia funzionando come apparato di trasformazione. Ignoranti come ci lascia la nostra istruzione comune, non solo non sappiamo niente degli usi ordinari della macchina come esiste in natura, ma non scopriremmo mai nel naturale corso degli eventi, vale a dire, senza l/influenza intenzionale di una scuola, il vero straordinario scopo che potre$$e avere. 3erci! accade solo raramente, a pochi esseri umani di ogni generazione, di apprendere che esiste la possi$ilit) dell/e"ol'$ione in!en$ionale. ,uando si tratta di proteggersi dall/osservazione, la macchina - molto scaltra1 non saremo mai in grado di osservare la De$olezza 3rincipale se cerchiamo di guardarla direttamente. 3erci!, do$$iamo trovare un modo di osservarla indirettamente, osservare le tracce della sua attivit), perch 0uando la De$olezza 3rincipale - attiva, vale a dire, durante i periodi di profondo sonno, l/ottusit) della macchina impedisce alla nostra attenzione di osservare effettivamente la De$olezza 3rincipale al lavoro. 4:

8na macchina deve inevita$ilmente comportarsi come una macchina, pensare come una macchina, provare 0uello che prova una macchina, sentire come una macchina. Non pu! fare nient/altro e do$$iamo tollerarlo o, per un periodo di tempo molto lungo, soffriremo 0uando osserviamo le tracce che lascia la macchina addormentata, perch stiamo osservando una cosa che fino ad ora a$$iamo identificato, di fronte a noi stessi ed agli altri, come il nostro 's (. &a nostra De$olezza 3rincipale - 0ualcosa che a$$iamo, che lo desideriamo oppure no1 non possiamo semplicemente decidere che non esista pi=, e la situazione non migliorer) per la pura forza dell/immaginazione mentale. "e a$$iamo imparato 0ualcosa sul lavoro, ci rendiamo conto che la nostra De$olezza 3rincipale, cosE come tutte le meccanicit) della macchina, pu! essere uno strumento per il risveglio della macchina. 8na de$olezza non - facile da vedere e di rado pu! esserci mostrata da 0ualcun altro. Do$$iamo osservare in modo imparziale per un periodo di tempo molto lungo, prima di poter vedere la nostra De$olezza 3rincipale. "olo allora, 0uando l/avremo vista da soli, crederemo davvero nella sua esistenza e nel suo potere. 3er osservare in modo imparziale, non do$$iamo essere troppo innamorati di stati d/animo, pensieri e sensazioni della macchina, ricordando che essa produce 0ueste distrazioni e seduzioni solo per la sua compiaciuta soddisfazione. Il nostro lavoro comincia solo 0uando possiamo vedere esattamente contro cosa do$$iamo com$attere. +a 0uello che adesso - il nostro nemico pu! anche essere il nostro pi= grande alleato nel &avoro. 8na gran parte del &avoro consiste nell/imparare a volgere 0uesti nemici involontari in amici per il lavoro. Come possiamo com$attere contro la nostra De$olezza 3rincipale, attiva solo durante i periodi di profondo sonno della macchina e perci! invisi$ile alla nostra osservazioneO 3uoi ascoltare i pensieri e le parole della macchina come se ascoltassi uno straniero che parla alla radio da una grande distanza. 3otresti essere molto scioccato, nell/udire alcune di 0ueste idee che scaturiscono dalla $occa della macchina, ma che non riflettono affatto le tue.

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Capitolo 18

Porre riparo al passato Per a&itudine! l*uomo comune vive in un solo centro che! una volta consumato! muore e diventa inutile$ > 2uel punto! un uomo non pu# piD lavorare! perch" 0 gi, morto per un ter o$
,uando siamo identificati con la macchina addormentata, viviamo solo al piano inferiore della nostra casa $iologica. 3er a$itudine, usiamo un solo centro fin 0uando esso - utilizza$ile e poi, una volta consumato, ci spostiamo, come gli zingari, in un altro accampamento. "e vivessimo in una normale casa secondo 0uesto stile di vita, non ci preoccuperemmo di cam$iare una lampadina 0uando - fulminata1 ci sposteremmo semplicemente in un/altra stanza. Nel momento in cui siamo costretti a evacuare un centro ed a trasferirci in un altro, la macchina - gi) morta per un terzo. Forremmo ridecorare 0uesto nuovo centro pi= o meno come il precedente, 0uello dal 0uale adesso siamo profughi, ma purtroppo non possediamo pi= tutto ci! che avevamo prima. ,uando evacuammo, fummo costretti ad a$$andonare molte cose. In 0uesto nuovo centro do$$iamo improvvisare, fa$$ricare vecchie cose familiari con materiali che sem$rano molto diversi. +a con la fantasia e l/immaginazione possiamo fare in modo di sentirci a nostro agio, 0uasi 0uanto lo eravamo nella precedente dimora. "e siamo a$ituati a 0uesta vita monocentrica, potremmo 0uasi impazzire a causa di 0uesto esilio forzato dal consueto domicilio. ,uando tutto il materiale per la vita di 0uesto centro - stato usurato, saremmo costretti a spostarci in un altro centro, per diventare patologici e stupidamente ripetitivi. Dopodich , non avremmo altro posto dove poterci rifugiare1 l/unico destino possi$ile sare$$e 0uello di attendere l/inevita$ile morte organica di tutta la macchina. 3erfino nei $am$ini piccoli un centro pu! usurarsi in giovane et). ?gni centro ha solo una certa 0uantit) di vita1 dipende dalle impressioni, e da come viene usato. ,uando un centro - usurato, 0uasi impossi$ile ripararlo. "e$$ene ad ogni macchina $iologica umana venga assegnata pi= o meno la stessa 0uantit) all/inizio, ognuna utilizza 0uesto materiale per la vita ad una velocit) diversa. Nella vita ordinaria il nostro destino sare$$e 0uello di morire prima in un centro, poi in un altro, ed infine in un terzo1 la morte di ogni centro segna l/insorgere di nuove misteriose malattie, chiamate dagli scienziati della medicina contemporanea Imali della civilt)I. Niente, di 0uanto accade nel corso degli eventi ordinari, potre$$e prevenire 0uest/inesora$ile disintegrazione. ,uando un centro muore, la macchina non pu! pi= funzionare come apparato di trasformazione1 siamo dun0ue costretti a mandar via coloro che sono morti in uno o pi= centri, a meno che non siano utili al nostro lavoro in 0uanto comunit). 6 volte - possi$ile usare un antico e speciale metodo "umero, ci! che gli Esseni che vivevano vicino ad 6lessandria chiamavano Iresuscitare i mortiI. "e sorge la necessit), possiamo essere in grado di riparare una macchina ordinariamente senza speranza. +a 0uesto - cosE dispendioso che non lo facciamo mai, a meno di non ricevere aiuto dalle dimensioni superiori, il che significa che in 0ualche modo ci! - vantaggioso per il lavoro delle dimensioni superiori. 3er avere una 0ualsiasi speranza di possi$ile evoluzione, la macchina deve non solo essere sveglia, ma anche completa, con i suoi centri intatti e funzionali. 4%

"e avessimo solo tre paia di scarpe per tutta la vita, e non potessimo mai sostituirle, saremmo folli a portarne solo un paio finch non si consuma, e poi portare il secondo paio, e poi il terzo. "e sappiamo come vivere, cam$ieremo spesso le nostre scarpe, le useremo in modo uguale, le faremo durare di pi=. Non $asta cominciare ora a vivere in pi= di un centro. 6$$iamo gi) sprecato del tempo prezioso restringendo la nostra vita e la nostra attenzione ad un solo centro. ?ra do$$iamo non solo riparare il presente, ma anche il passato. 3ossiamo riparare il passato, in una certa misura, riesaminando la vita della macchina, almeno i suoi punti pi= importanti, attraverso le lenti colorate di 0uei centri che comunemente non usiamo. &a revisione a tre centri della vita della macchina - conforme alla Legge dell.As#esa. Grazie alla nostra passata identificazione con un centro dominante della macchina addormentata, conosciamo gi) a$$astanza $ene l/altra legge reciproca, la Legge della 4ad'!a. 6lla fine di ogni giorno, riesamina in modo imparziale tutto ci! che hai fatto, insieme a tutto ci! che ti - successo, ma non riesaminare tutto nel modo ordinario. Devi effettuare tre passaggi separati e distinti attraverso 0uesti eventi, rivedendo ogni evento attraverso una delle tre lenti principaliD sentire, provare l/emozione e pensare, una lente alla volta. 6i fini di 0uesto esercizio, dovresti tenere tre diari diversi, uno per ogni centro, ogni diario scritto nel linguaggio soggettivo del suo singolo centro.

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Capitolo 17

Camminare tra le gocce di pioggia


La postura 0 madre dello stato d*animo3 il ritmo di lavoro 0 madre del ritmo &iologico e psichico3 la manifesta ione volontaria ed autoBini iata 0 madre della morte con presen a$ C/- una canzone che parla del camminare tra le gocce di pioggia. 3ossiamo usare 0uest/idea, camminare tra la pioggia delle posture a$ituali del centro motorio, dei gesti e delle espressioni facciali, come aiuto per procurarci la volont) di risvegliare la macchina. 3ossiamo farlo solo se a$$iamo studiato la macchina e siamo capaci di riconoscere le nostre posture a$ituali appena prima che si manifestino. 6nche senza forza di volont) sulla macchina, possiamo suggerire dei leggeri accomodamenti nella macchina per evitare 0ueste posture a$itudinarie, se ri's#ia o a #on"in#ere la a##+ina #+e &'es!e )os!'re la fanno a))arire br'!!a. 3er eseguire 0uesto esercizio non - necessario apparire agli altri come dei completi idioti. &o scarto tra le posture a$ituali, i gesti e le espressioni e 0ueste alternative Ifra le gocce di pioggiaI dovre$$e essere cosE sottile da essere completamente invisi$ili ad un osservatore casuale. <acendo 0uesto esperimento, do$$iamo considerare il possi$ile effetto sugli altri1 - illegittimo lavorare su di s a spese degli altri. Considera 0uelle posture che hai individuato come a$ituali per la macchina, nelle 0uali non devi cadere nemmeno momentaneamente, come dei nemici. <ai tutto ci! che - necessario, perfino gettare la macchina fuori e0uili$rio, per evitare di affondare in 0uesti Iluoghi di riposoI. "alta, cammina a zig;zag, girati e contorciti come un giocatore di calcio, come se camminassi tra gocce di pioggia. "e la tua attenzione si distrae, ricomincia. &e posture a$ituali del centro motorio possono presentarsi sotto forma di parole, espressioni della maschera facciale, gesticolare delle mani, rotazione degli occhi al cielo. ?gni a$itudinaria manifestazione del centro motorio, 0uando sta per diventare attiva, ci d) un piccolo segnale di allarme nel centro del sentire. 3ossiamo diventare facilmente sensi$ili a 0uesti segnali di allarme1 0uesto non - un esercizio molto avanzato, ed anche un principiante in er$a pu! farlo discretamente $ene. ,uando 0uesto esercizio sta funzionando $ene, aggiungici diverse posture mentali ed emozionali della macchina.

4.

Capitolo +@

Il centro dell*universo
L*?omo non ha un vero posto nell*ottava cosmica$ E niente e meno di niente nel grande schema delle cose! ma ha un significato in un*altra ottava! non manifesta nella Arande Fttava Cosmica$ ,uando siamo soli, possiamo facilmente visualizzare la macchina $iologica umana come il "ole 6ssoluto, la Corona della Creazione, o come la luna, una nuova formazione in fondo alla "cala della Creazione. +a 0uando siamo con gli altri, non - mai possi$ile vedere la macchina come il "ole 6ssoluto, a causa delle tensioni e radiazioni che emanano degli altri e, allo stesso tempo, delle tensioni automatiche della macchina in relazione alle macchine degli altri. &a "cala Discendente della Creazione pu! essere uno strumento di comprensione, pi= che una semplice teoria astronomica. &a Creazione non avvenne in modo lento. Come dato di fatto, la Creazione non - apparsa piano piano nel tempo. > il tempo... esattamente un momento, che in senso oggettivo e0uivale a dire l/eternit). @utto ci! che esiste all/interno della Creazione, esiste eternamente nel suo tempo e nel suo luogo. Esistere una volta - esistere per sempre, perch la Creazione non - un flusso di eventi ma un/e0uazione matematica, eterna e vivente, che si manifesta come materia Aossia energia vista al di sotto della velocit) della luceB ed energia Aossia materia vista alla velocit) della luce o al di sopra di essaB. In un certo senso, la Creazione - una luce eterna in infinita estensione, ripiegata su se stessa sotto forma di una Hottiglia di Klein, un corrispondente solido della striscia di +X$ius1.. Il tempo - l/unico elemento soggettivo attraverso il 0uale possiamo farci strada attraverso lo spazio delle dimensioni superiori e vedere il tempo come una dimensione inferiore. @utti i mondi inferiori sono solo temporanei, eccetto la vita organica in generale. Nella vita dei pianeti e dei soli il pro$lema dell/evoluzione non esiste1 un giorno tutti saranno pi= elevati.... +a per le lune, nuovi Esseri formati da energia negativa, non pu! esservi garanzia ed il rischio di annichilimento - grande. Che cosa pensi che possa significare, nutrire la luna in se stessiO "enza 0uesta luna interiore, la macchina non pu! ottenere lo s0uili$rio e la disarmonia necessari per funzionare come apparato di trasformazione. &/8omo non ha un vero posto nelle dimensioni superiori dell/?ttava Cosmica1 - niente e meno di niente nel grande schema delle cose, ma ha significato in un/altra ottava non manifesta entro la Grande ?ttava Cosmica. > in 0uesta ottava nascosta che pu! cercare di diventare pi= di 0uanto non sia per lui altrimenti possi$ile nel corso ordinario dell/evoluzione. "tudiando la legge delle ottave occorre ricordare che le ottave, in relazione l/una all/altra, sono divise in ottave fondamentali e su$ordinate. I ritardi possono 0uindi essere compresi come
1.

Fedi E.J. Gold, :La "i!a nel labirin!o;, capitolo 1..

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potenziali di nuove direzioni. Non possiamo mai imparare ad usare appieno le leggi delle ottave, ma possiamo imparare ad usarne alcune. +entre l/Essere - sotto la &egge del @re, la macchina - inesora$ilmente sotto la &egge del "ette. "e comprendiamo davvero 0uesta idea, a$$iamo uno strumento di lavoro molto potente. 6 riguardo, sare$$e proficuo studiare in modo approfondito le leggi dell/ottava. &e para$ole sono discorsi di Esseri Consci, conditi di significati multi;dimensionali, conformi alla visione della vita com/essi la vedono, la odono, l/avvertono, la sentono e la capiscono. "cegli un oggetto e fai in modo che 0uesto rappresenti temporaneamente, per te, il "ole 6ssoluto1 ai fini di 0uesto esperimento, ogni altro oggetto ed essere nel cosmo esiste solo in relazione ad esso. 6desso visualizza tutti 0uegli oggetti, eventi ed idee che, proprio dall/inizio del tempo fino alla sua fine, furono e sono necessari per la sua apparizione, la sua esistenza, il suo mantenimento ed apprezzamento. Estendi la tua visione a tutta la Creazione, permeando tutto l/Essere e la manifestazione, al fine di vedere pienamente tutto 0uanto - necessario per mantenere l/esistenza di 0uesto singolo oggetto, che - il centro di gravit) di tutta la Creazione. Non - necessario avere costantemente sott/occhio l/oggetto. Dedicati pure alle tue occupazioni 0uotidiane, ma non dimenticare di considerare come tutto nell/universo sostenga l/esistenza di 0uesto singolo oggetto.

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Capitolo +1 Fgni giorno un nuovo giorno La macchina ha la malattia del domani$ C*0 forse una minima possi&ilit, che domani possa essere per noi il primo giorno in cui tutto 0 rose e fiori$ 5el lavoro! comun2ue! non possiamo dare niente per scontato$ ,uando siamo giovani, possiamo accettare a$$astanza facilmente il sonno ordinario ed arrenderci ad esso senza grandi conflitti. 3i= tardi nella vita, la macchina resiste perfino al sonno ordinario, ma non tanto 0uanto resiste la morte. 3ossiamo persuadere la macchina ad arrendersi al sonno ordinario perch la macchina ragionevolmente certa che domani aprir) gli occhi e trover) tutto pi= o meno com/- oggi. "e tutto resta razionale e prevedi$ile, per 0uanto s0uallido possa essere, allora la macchina non verr) troppo distur$ata, a meno che non accada 0ualcosa che inaspettatamente distur$i il suo compiaciuto stato di sonnam$ulismo. Gli animali non fanno distinzione fra il sonno e la morte. <ra tutte le creature appartenenti alla vita organica, la macchina $iologica umana - l/unica che resiste alla morte. Gli animali possono lottare contro un nemico o fuggire da una trappola, ma non resisteranno mai ad una morte tran0uilla. "e la macchina $iologica umana sa che morir) presto, il suo centro mentale comincer) a considerare il domani in un modo molto diverso. 6 meno che non stia soffrendo molto, la macchina avr) un forte desiderio di vivere perfino solo un/ora in pi=, e se possi$ile anche un giorno in pi=. &a macchina ha la 'malattia del domani(. Il domani, forse, potre$$e essere 0uel giorno irraggiungi$ile di ininterrotta assenza di dolore, anche se oggi era pieno di spine, e ieri di merda. &a morte, in 0ualun0ue momento arrivi, per la macchina sem$rer) sempre sopraggiungere al momento s$agliato, proprio 0uando tutto stava per andare $ene. &a morte defrauda la macchina di 0uest/estrema speranza. &a morte - un tipo speciale di sonno, dal 0uale la macchina - sicura di non svegliarsi mai1 pu! giungere in 0ualsiasi momento, ma pi= facilmente e senza che la notiamo, nel corso della notte. ?gni giorno in pi= che alla macchina - dato accadere molte cose... "e domattina ci dovesse appena ci accorgiamo che un nuovo giorno nell/avere un/altra possi$ilit) di compiere con ieri. di vivere - dovuto solo a fortuna cieca. 3ossono succedere di svegliarci nella macchina, dovremmo, iniziato, gettarci in ginocchio, pieni di gratitudine la macchina 0uanto a$$iamo mancato di compiere

<orse avremo tutta una giornata per lavorare su di noi, o forse solo il tempo di spazzolarci i capelli e pettinarci i denti. ?gni sera, 0uando con la macchina ci corichiamo, dovremmo sforzarci di considerare il sonno come una specie di morte, comprendendo che, per una ragione o per un/altra, esiste la possi$ilit) reale di non svegliarci al mattino. "e entriamo volontariamente nel sonno profondo, permettendo a 0uesta piccola idea di continuare nella notte, e non lasciamo che la nostra ultrasuggestiona$ile macchina sia influenzata fino al punto che la nostra vita termini davveroP allora, all/al$a di un nuovo giorno, dovremmo sentire un impulso di autentica gratitudine, per la possi$ilit) di lavoro presente in un ulteriore giorno di vita.

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,uando ci svegliamo al mattino, oltre a saltar fuori dal letto come un animale della giungla, con gli occhi aperti e con tutti i centri in pieno stato di all/erta, dovremmo trascorrere i primi cin0ue minuti senza fare altro che cercare di risvegliare la macchina. 3oi nel nostro centro mentale dovremmo formarci l/idea che ci siamo svegliati in un nuovo mondo1 non do$$iamo dare per scontato che 0uello che vediamo oggi sia lo stesso che a$$iamo visto ieri1 le persone e le cose che crediamo di riconoscere oggi potre$$ero non essere esattamente 0uello che erano il giorno prima. In 0uesta vita non do$$iamo dare niente per scontato. Non possiamo supporre che solo perch i dintorni sem$rano familiari, essi a$$iano una 0ualun0ue relazione con ci! che ieri sapevamo del mondo esterno. Non solo lo stato di ognuno di noi sar) diverso, ma, in modo reale, tutto sar) diverso, proprio come un Nuovo +ondo. 6nche guardandoci allo specchio, e forse specialmente in 0uella circostanza, possiamo star sicuri di vedere un perfetto estraneo rispetto a ci! che eravamo ieri. Do$$iamo stare molto attenti ad osservare la macchina e tutto il resto con occhi nuovi, come guardando un mondo nuovo per la prima volta. 3er il momento non siamo interessati ad ogni piccolo dettaglio di 0uesto Nuovo +ondo, solo alle sue manifestazioni pi= grossolane. Con la pratica, pi= tardi vedremo molto di pi=. In 0uesto esperimento do$$iamo cercare di vederci come dei perfetti estranei per la macchina e per il suo mondo, esiliati dal nostro am$iente familiare, che viviamo una vita del tutto inconsueta rispetto alla nostra esperienza a$ituale. 3ossiamo semplicemente osservare, senza supporre di comprendere 0uello che vediamo, senza dover per forza riconoscere 'il significato di tutto ci!(. Do$$iamo imparare a pensarci, ad avvertire il sentimento e la sensazione di essere in esilio dal pianeta IIeriI, con solo una vaga possi$ilit) di giungere al pianeta I?ggiI, dove siamo tutti neonati che non sanno niente di cosa pu! esserci in ser$o per noi. @roppo spesso confondiamo una parola con un/altra simile, un oggetto con un altro ed una persona con un/altra, solo perch hanno caratteristiche simili. "pesso facciamo pagare a 0ualcuno una cosa che 0ualcun altro ha commesso, in 0uanto ci ricorda vagamente 0ualcuno che ci ha fatto un torto nel passato, ma adesso non - a nostra disposizione per una possi$ile espressione di vendetta. 6nche svegliandoci al mattino, vedendo 0uelli che comunemente consideriamo amici e familiari, possiamo cercare di vedere che non sono gli stessi di ieri, nemmeno nel senso pi= comune. ?gni giorno siamo veramente in una terra straniera, fra stranieri che non conosciamo n possiamo conoscere completamente, perch oggi non sono 0uello che erano ieri, n possiamo confidare che siano sempre gli stessi. Do$$iamo riformulare la nostra idea del mondo, per vedere come ogni nuovo giorno sia in realt) un nuovo mondo, e le cose che sem$rano le stesse in realt) non lo sono.

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Capitolo +1

Io pu# fare 2ualun2ue cosa


Laddove io posso fare 2ualun2ue cosa! la macchina 0 una pasticciona congenita$ "e riconosciamo il nostro stato attuale, do$$iamo inevita$ilmente sentire l/urgenza di lavorare per il risveglio della macchina e per la nostra trasformazione. "appiamo di essere in guerra, e conosciamo il nemico1 - la nostra compiacenza, la nostra propensione a farci trasportare dal sonno della macchina. +a una volta che decidiamo di lavorare, do$$iamo accettare tutto ci! che incontriamo sulla strada del lavoro. &a cosa pi= importante - che do$$iamo imparare a prendere delle rapide decisioni1 se ci viene offerto un compito di lavoro, - vitale che accettiamo il compito i edia!a en!e e senza esitazione. Nella comunit) di lavoro, se vi restiamo a$$astanza da imparare 0ualcosa, presto capiamo che, se esitiamo anche solo momentaneamente, l/offerta viene ritirata e potre$$e non presentarsi mai pi=. In 0uesto lavoro l/esitazione, il sospetto, la negativit), l/argomentare, la paura, l/insicurezza, il sarcasmo ed il cinismo arrogante indicano chiaramente che dentro di noi abbia o gi/ falli!o il #o )i!o. Dentro di noi dev/essere $en chiaro che, rifiutando l/aiuto che ci viene offerto, rifiutiamo il lavoro. Do$$iamo capire che - il sonno ad essere nostro nemico, non &'elli #+e #i )re)arano )er l.e"ol'$ione. <ai finta di aver scoperto una sostanza che chiameremo For!'ni!e. ?gni volta che porti 0uesta '<ortunite( in tasca o come ciondolo appeso ad una catenina attorno al collo, ti sentirai assurdamente, addirittura stupidamente, ottimista su tutto, valutando le tue capacit) e la tua volont) $en al di sopra dei tuoi normali limiti. +entre porti 0uesta <ortunite con te, ti senti molto $ene e molto fortunato. Gai estrema fiducia in te stesso, ed ogni volta che 0ualcuno ti chiede di eseguire un compito, senza pensarci sopra n fermarti a riflettere per un momento Asalvo in considerazione della tua effettiva sicurezza organicaB, immediatamente esprimi il pi= assurdo ottimismo, accettando su$ito ed indiscuti$ilmente di eseguire il compito proposto, indipendentemente dall/avversione che puoi provare verso di esso. Dovresti sorridere allegramente come lo scemo del villaggio, e rispondereD 'CertoM Io posso fare &'al'n&'e #osaM( ,uando lo dici, accertati solo che sia realmente io a parlare, perch mentre io pu! fare 0ualun0ue cosa, la macchina si trova ad essere una pasticciona congenita. ,uesto 'folle ed insensato ottimismo(, 0uesta ama$ile $uona volont) di fare 0ualun0ue cosa, dovre$$e presto renderti molto popolare fra i tuoi pigri amici.

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Capitolo +Irradia ione di dolore Le sensa ioni di dolore e di piacere possono essere usate come fattori di ricordo3 possono fornire la for a per il risveglio della macchina$ Il dolore ed il senso di fastidio possono essere usati come esercizio. 3rima do$$iamo far diminuire la loro intensit), estendendoli all#esterno. &entamente, usando met) dell#attenzione e concentrandola sul dolore, irradialo verso l/esterno, nelle cellule vicine. +entre il dolore s/irradia all/esterno, noterai che l/intensit) della sensazione sem$ra dissolversi leggermente, come il sale nell/ac0ua. "e non aggiungi altro sale, puoi irradiare il dolore attraverso la macchina senza provocare uno s0uili$rio altrove. 3erfino un lieve disagio come una sensazione di prurito pu! essere irradiato in 0uesto modo, per procurarci la forza di risvegliare la macchina. In passato, 0uando 0uesti piccoli dolori organici che avvengono automaticamente nella macchina non avevano scopo per il nostro lavoro di risveglio della macchina, desideravamo li$erarcene a tutti i costi. ?ra, forse, puoi vedere come 0uesti doloretti, relativamente senza importanza, possono aiutarti nel lavoro, fornendo alla tua attenzione un campo specifico di attrazione gravitazionale. 8na sensazione forte o insolita nella macchina pu! diventare un minuscolo "ole;6ssoluto da cui si irradia la forza con cui l/attenzione pu! seguire la sensazione attraverso la macchina. 3ossiamo anche usare le sensazioni che sono piacevoli per la macchina, perch le sensazioni di piacere e le sensazioni di dolore sono esattamente le stesse, eccetto rispetto alla loro specifica intensit). Inoltre, possiamo usare i nostri dolori per risvegliare la macchina seguendo 0uesto metodoD 3rima di tutto, do$$iamo ricordarci che la macchina - addormentata e che il suo sonno - come il sonno di un arto, un $raccio o una gam$a, nel senso che si intorpidisce. 3oi do$$iamo ricordare cosa si sente 0uando l/arto si risveglia. Cominciamo a provare sensazioni pungenti, fastidiose, che comunemente chiamiamo 'aghi e spilliI. "offermati su 0uest/idea, mentre allo stesso tempo ti concentri sui dolori che normalmente procedono nella macchina. <atti l/idea che 0ueste sono le stesse sensazioni che avresti se ti si fosse addormentato un arto. "enti e tieni d/occhio 0ueste sensazioni, allo stesso tempo concentrandoti fermamente sull/idea che parte della macchina si sta svegliando. Incoraggia 0ueste sensazioni, perch possono produrre la sensazione del risveglio. ,ualsiasi sensazione spiacevole servir) a 0uesta funzione, ma in particolare una sensazione caratterizzata da un formicolio che ricorda il senso di fastidio che si avverte 0uando un arto si addormentato. +entre 0uesta sensazione viene amplificata dall/attenzione, senti il progressivo risveglio della macchina. In 0uesto modo usiamo le sensazioni di dolore per rappresentare il risveglio della macchina, preparandoci cosE per 0uando arriveranno le vere sensazioni di risveglio. 5:

&e sensazioni di risveglio non sono 0ualcosa di cui avere paura1 si tratta solo di un processo naturale ed innocuo che non - particolarmente piacevole, ma se non torniamo a dormire per evitare il senso di disagio, 0ueste sensazioni spiacevoli passeranno presto e la macchina rester) in stato di veglia. Il mondo intero ci sem$rer) stagnante e morto mentre cominciamo a sentire il sonno della macchina, ma do$$iamo trovare il coraggio di continuare malgrado le strane sensazioni, le paure, le apprensioni, le ansiet) che possono sorgere. @utto 0uesto - perfettamente normale1 dopo tutto, siamo cosE a$ituati all/anestetico intorpidente del sonnoM Non scacciare l/ansia che insorger)1 ammetti a te stesso di sentirti impaurito, apprensivo, perfino disgustato all/idea di trovarti in un corpo morto. ,uesti primi sentimenti passeranno. "e ci permettiamo di indietreggiare, in seguito sar) dieci volte pi= difficile riavvicinare lo stato di veglia. ,uindi sii prode, sii coraggioso. "perimenterai il tuo imprigionamento in un corpo morto, ma presto il corpo morto comincer) a svegliarsi. 3oi la situazione prender) una nuova piega1 la gente, guardandoti attorno, ti sem$rer) morta1 ma non tutti1 vedrai 0ualcuno con gli occhi un po# pi= aperti o molto aperti. &avora sui tuoi dolori, usandoli per risvegliare la circolazione in 0uesto corpo senza vita, 0uesta macchina addormentata.

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Capitolo +1 L*ultima ora di vita Sapere come saldare i conti ogni ora 0 2ualcosa che ogni uomo dovre&&e aver imparato a scuola! proprio come imparare a respirare! a mangiare! a muoversi! e a risvegliare la macchina dovre&&e far parte di ogni autentico curricolo di educa ione$ @i piacere$$e scoprire 0uanto - preziosa la vita in realt), ma solo all/ultimo momento, proprio 0uando la macchina sta esalando gli ultimi respiriO Cosa impareresti della vitaO Che cosa apprezzeresti all/improvviso, che non hai mai veramente apprezzato Ae forse nemmeno notatoB prima di 0uesto momentoO "oprattutto il respiro. Noteresti, forse per la prima volta, che ogni inspirazione accompagnata da odoriM E che odori s0uisitiM 6ll/improvviso ti aggrappi all/esperienza di ogni odore. Noti che ogni profumo - una com$inazione di molti toni diversi, e puoi perfino riuscire, per la prima volta in vita tua Aed anche per l/ultimaB a separare ed identificare molti dei singoli toni ed armonici che si mescolano per produrre 0uel che si dice un accordo olfattivo. "uccessivamente, potresti giungere a notare le sensazioni fisiche della macchina, ed anche se molte di esse possono essere dolorose, alcune suggeriranno per associazione tutte 0uelle esperienze meravigliose del passato che improvvisamente sem$rano cosE preziose. ?gni movimento della macchina potre$$e essere l/ultimo, e potresti essere colpito dalla $ellezza delle sensazioni della macchina, con l/attenzione che segue intensamente, avidamente ogni movimento e riflesso involontario del corpo, come un amante segue anche i minimi movimenti dell/amata.
3otresti pensare dentro di teD 'Ecco un $uon momento per iniziare &'es!o esercizioM( +a ora non c/- pi= niente da fare, per rimediare alla mancanza di volont) o di entusiasmo del passato, prima che tu ti accorgessi che il corpo si sta avvicinando alla propria morte. 3erch la vita, all/improvviso, diventa cosE preziosaO 3erch la tua attenzione si concentra su ogni micromovimento e su ogni visione, odore, suono e sensazioneO 3erch il tuo cervello ricorda con nostalgia tutti i principali eventi della vita della macchinaO 3erch , all/improvviso, tutto ci! che hai mancato di compiere nella vita diventa importante per te, se$$ene ora non ci sia pi= niente da fareO Cos/- cam$iato in realt)O Gai sempre saputo che un giorno la macchina sare$$e morta. 3erch 0uesta conoscenza non stata sufficiente a procurarti la motivazione per esercitare la tua volont) di risvegliarti, sopra la volont) della macchina di restare addormentataO

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3erch non - stato sufficiente per farti apprezzare la vita fino a &'es!o )'n!oOP proprio adesso che la tua attenzione pu! facilmente seguire in dettaglio le meccaniche della sopravvivenza corporea e del passaggio del tempo Ache prima sem$ravano trascinarsi intermina$ili ed ora sfuggono inesora$ilmenteB, come se all/improvviso tu avessi appena scoperto un tesoro del 0uale hai sempre ignorato l/esistenzaM Eppure l/avevi sempre avuto, 0uesto tesoroM 3uoi spiegarti perch , se$$ene ti fosse stato detto anni fa, non sei riuscito a trattare ogni respiro, ogni movimento, ogni sensazione, ogni odore, ogni visione, ogni relazione, ogni attivit) come se fosse il tesoro che - ora, in 0uesto momento, mentre sei 0ui sdraiato a morireO ?ra, supponi di venire a sapere, in 0ualche modo, che ti resta esattamente un/ora di vita. Che cosa faresti con 0uesta ultima preziosa ora su 0uesta @erraO "e potessi usare 0uesta ultima ora di vita per concludere tutti i tuoi affari con la macchina e con il mondo organico, comprenderesti come farloO Nel momento del tuo ultimo respiro, saresti soddisfatto per aver fatto realmente tutto il possi$ile nella vita, per perfezionarla in modo soddisfacente per il tuo stesso EssereO Non solo 0uest/ultima ora - la pi= importante della tua vita in 0uesto momento1 prepara anche lo scenario per le ultime impressioni che l/Essere riceve attraverso la macchina. Come - fragile in realt) la vita organicaM In ogni momento la macchina - lontana solo un capello dalla morte. <in dal momento del concepimento, viviamo di tempo preso a prestito. 3er avere davvero la li$ert) di vivere, do$$iamo saldare tutti i conti prima di morire, perfino durante l/ultima ora di vita, se necessario. +a... come sapere con esattezza 0uale ora sar) l/ultimaO 3er essere assolutamente sicuri, dovremmo chiudere i nostri conti con la natura e con la macchina all/inizio di ogni ora1 in tal modo la morte non potr) mai coglierci di sorpresa. Come saldare esattamente i conti ogni ora - una cosa che ogni essere umano dovre$$e avere imparato fin dalle scuole elementari, cosE come respirare, mangiare, muoversi, invocare la presenza e risvegliare la coscienza oggettiva. 8na cosa che possiamo chiederci - chi rimarre$$e colpito dalla nostra morte, se morissimo nelle nostre attuali condizioni. 6l momento della morte dovremmo possedere presenza, una mente chiara e coscienza, ed esalare l/ultimo respiro con la soddisfazione certa di aver fatto tutto 0uanto era in nostro potere per usare appieno la vita. Giorno per giorno, se ci dovessimo mai prendere il distur$o di guardare, scopriremmo cose che sono rimaste incompiute e che hanno $isogno di riparazione. > il distintivo di un vero essere umano che ha realmente vissuto, l/aver spremuto dalla vita ogni possi$ile goccia di 0ualit). Dovremmo lottare per vivere la nostra vita in modo da poter dire un giorno, in 0ualsiasi momentoD '?ggi posso morire senza rimpianti(. Non sprecare mai 0uella che potre$$e $enissimo essere la tua ultima ora di vita. Non importa 0uanto vivrai, 0uest/ultima ora sar) la pi= importante per te. "e la sprechi, certamente proverai un senso di rimpianto. ,uesta sensazione, se puoi permetterti di sentirla ora, pu! essere una potente forza motivante per prepararti ad un/uscita elegante dalla macchina. "e tu sapessi con certezza che 0uest/ora - veramente l/ultima, ti nutriresti delle impressioni come se fossero ci$o da $uongustai. 8n vero intenditore della vita sa come estrarre fino all/ultima goccia di 0ualit) da ogni $occone della vita. Esigi la 0ualit) in tutto1 non vivere la vita come un selvaggio. Durante l/ultima ora di vita, potresti non aver possi$ilit) di scelta riguardo a dove ti trovi, o con chi1 ma decisamente hai una scelta riguardante la &'ali!/ del tuo tempo, poich tu, e tu solo, determini lo stato della tua macchina1 se essa - viva o morta in ogni momento, compreso l/ultimo.

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&/estrazione delle 0ualit) essenziali dalla vita utilizza la stessa tecnica dell/estrazione di sostanze superiori dal ci$o, dall/aria e dalle impressioni1 vale a dire, viene compiuta in modo automatico 0uando si realizza il risveglio della macchina. "e desideri un/autentica 0ualit) dalla vita, 0uest/ultima dev/essere dedicata al &avoro, per un $ene pi= grande. 3er te personalmente puoi avere molto poco. &avorare per la trasformazione del tuo stesso Essere, non a tuo $eneficio ma a $eneficio dell/6ssoluto, che e0uivale a dire a $eneficio di tutti gli Esseri dappertutto, - un/efficace tecnica di evoluzione. "e non sei soddisfatto della 0ualit) della tua ultima ora di vita, non sarai neppure soddisfatto della tua intera vita. +orire significa passare oltre 0ualcosa che non torner) pi= nello stesso esatto modo. @utti i grandi filosofi hanno fatto pratica per la loro ultima ora di vita. Io ti dar! lo stesso esatto esercizio che essi usarono per far pratica della loro ultima ora di vita su 0uesta @erra. "tai attento a non alterare neppure una parola di 0ueste istruzioniD Guardati indietro, considera l/ultima ora che - appena trascorsa come se fosse stata la tua ultima ora sulla @erraD ti sei appena accorto di esser morto. 3rimo, chiedi a te stesso se sei soddisfatto di come hai trascorso ed usato 0uesta preziosa ultima ora di vita. 6desso torna alla vita organica 0uotidiana e poniti lo scopo, per la prossima ora Ase vivi a$$astanza da arrivarciB di estrarre un po/ pi= di 0ualit) dalla vita di 0uanto hai fatto nell/ora appena trascorsa. Decidi di risvegliare la macchina solo un po/ di pi=, di avere appena un po/ pi= di presenza nel presente, un po/ pi= di fuoco interiore. 6desso apri un po/ di pi= gli occhi1 con 0uesto intendo direD sveglia la macchina e immergila nei suoi effetti trasformazionali.... sii un po/ pi= coraggioso di 0uanto lo sia stato nell/ora appena trascorsa. 3uoi permetterti di avere coraggio, adesso che sai che - la tua ultima ora e non hai niente da perdere. Heninteso, non essere coraggioso in modo stupido. Conosci te stesso un po/ di pi=, considera la tua macchina con appena un po/ pi= di imparzialit). ?ra che stai morendo, non c/- ragione di difendere la vanit) personale della macchina, - veroO ?gni ora, da adesso fino a 0uella che sar) veramente l/ultima, esigi dalla macchina, attraverso il suo risveglio, pi= 0ualit) di vita, pi= vita a livello intuitivo. 3renditi un momento o due, ad ogni scoccare di ora, per valutare con imparzialit) 0uella appena trascorsa1 poi datti lo scopo di usare l/ora che deve ancora venire pi= pienamente di 0uanto hai usato l/ora precedente. Considerando ogni ora come un/unit) separata della tua vita, sforzati di usare ognuna di 0ueste unit) di vita con sempre maggiore 0ualit). "forzati di trovare un modo per rendere ogni futura ora pi= proficua della precedente per il tuo lavoro e, allo stesso tempo, trova un modo per saldare tutti i tuoi de$iti con la macchina e con la natura, fino al momento presente. Fivere il resto della tua vita facendo le prove per la morte, ora dopo ora, non - una seduzione mor$osa con la morte, ma un metodo per vivere la vita pi= profondamente. Nessuno pu! estrarre di pi=, da ogni singolo momento di vita, di un malato terminale che sa pi= o meno 0uando pu! aspettarsi di morire. "e a$$iamo pensato profondamente ai possi$ili modi in cui possiamo trascorrere i nostri ultimi giorni, cam$ieremo radicalmente la nostra vita. "e sapessimo con certezza che moriremo presto, impiegheremmo ogni grammo di volont) a nostra disposizione per estrarre, da ciascuna ora che ci resta, ogni possi$ile goccia di 0ualit). 5.

,uesto - il vero significato dell/antico detto EssenoD 'Gli 8ltimi Giorni sono a portata di mano(. @utti affrontiamo il Giudizio, non degli altri, ma la nostra valutazione finale, all/ultimo minuto, della nostra vita. Non do$$iamo mancare di superare la prova. ?gni singolo momento - una parte eterna della Creazione. In ogni momento - possi$ile estrarre una sostanza pi= sottile, che possiamo chiamare Iessenza di vitaI. "u un foglio di carta pulito fai un disegno che per te rappresenti la sostanza 'aria(. 6desso fai un disegno della sostanza 'ci$o(. 6desso un disegno della sostanza 'impressioni(. Infine disegna la sostanza 'un momento(. 3oich tutte 0ueste cose possono essere raffigurate come sostanze, 0uesto dovre$$e suggerirti che sono veramente sostanze materiali1 che perfino i momenti del tempo sono una forma di materia. "e riusciamo ad estrarre le sostanze pi= sottili da 0uelle materiali pi= grossolane, che tutti in generale conoscono, allora prima o poi do$$iamo pagare 0ualcosa per esse. ,uesta - chiamata la Legge dell.E&'ilibrio. 6lla fine do$$iamo pagare per 0uello che estraiamo dalla vita. +a pagare nel momento, per l/uso che facciamo del momento, - ci! che si dice 'vero fare(. 6ll/inizio possiamo solo immaginare che cosa sia 'fare( con l/apparato intellettuale, emozionale o motorio, ma in seguito, mediante ci! che chiamiamo 'esperienza di lavoro(, scopriamo che il vero fare - pagare nel momento, senza lasciare niente per il futuro. 6nche ora non - troppo tardi, se$$ene gran parte della tua vita sia andata sprecata nel sonno. <in da oggi puoi cominciare a prepararti per la morte, ed allo stesso tempo aumentare la 0ualit) della tua vita nella macchina. +a ascolta 0uesto avvertimentoD non aspettare troppo1 forse &'es!.'l!i a ora ( da""ero !'!!o #i2 #+e !i res!a8 3otresti essere in grado di ripetere con disinvoltura tutto 0uesto, parola per parola1 ma a meno che tu non lo a$$ia praticato attivamente, 0uesto pu! non significare niente. &a macchina risvegliata, con gli apparati mentale ed emozionale superiori funzionanti e l/irradiazione della propria presenza, sono gli unici veri strumenti di comunicazione. 6lla fine di ogni ora, terminata la tua valutazione del $eneficio tratto dal lavoro dell/ora appena trascorsa, immagina di svegliarti all/improvviso in un mondo completamente nuovo, nel 0uale riconosci di essere un perfetto estraneo, se$$ene tutto ti appaia vagamente familiare. &o sta$ilire una relazione di lavoro del tutto nuova con 0uesto nuovo mondo dimostra chiaramente che la tua continuit) apparente ed automatica nel flusso della vita in realt) non - assolutamente la stessa di ora in ora. 3otresti vederti come un fantasma destinato a vagare di mondo in mondo come un ospite non invitato... Da 0uesto punto di osservazione privilegiato, che valore ha 0ualsiasi cosa compiuta nel corso della vita ordinariaO Considera i risultati di tutte le tue $attaglie del passato. Che valore hanno adessoO Noi nel &avoro, sotto molti punti di vista, siamo morti per il mondo, e allo stesso tempo siamo pi= vivi di 0ualsiasi cosa al mondo. Il &avoro... una piccola, strana differenza nelle nostre vite1 eppure, per alcuni di noi, la vita non ha significato senza 0uesta piccola differenza. Dovre$$e essere facile vedere che la vita, intesa nel senso ordinario, - futile. ?gni successo, non importa 0uanto grande sulla scala della vita planetaria, presto o tardi, su scala pi= grande, andr) perduto. 52

Il tempo macina e riduce in polvere ogni granello. 3rima o poi, perfino i pi= grandi nomi della storia verranno dimenticati. 3er comprendere le vere possi$ilit) della vita sulla @erra, do$$iamo scoprire cosa pu! essere fatto in 0uesto mondo, che sare$$e utile al di l) di 0uesto mondo. "tudia le vite di coloro che riuscirono ad ammassare grandi ricchezze, eserciti, influenza e potere sugli altri. Che utilit) hanno per loro, adesso che sono morti, 0uesti grandi successiO 3erfino 0uando erano in vita si trattava solo di sogni vuoti. Impara ad usare ogni ora allo scopo di trarne il massimo vantaggio possi&ile$ Scrivi un piano dettagliato per la tua ultima ora di vita$

Con 0uesto piccolo esercizio, solo per capire come morire, sarai costretto ad affondare le radici della tua funzione mentale nel pro$lema del vero valore della vita come prigioniero nella macchina $iologica umana. Non proprio tutti sono in grado di morire davvero. &a macchina $iologica umana pu! essere convertita in una forma o un/altra di fertilizzante per la vita organica sul pianeta1 ma, poich la Creazione - eterna, in realt) non possiamo morire solo perch la macchina $iologica muore. +orire per sempre a 0uesto mondo - un onore che dev/essere pagato per mezzo del lavoro cosciente e della sofferenza intenzionale, attraverso il processo dell/Eterno Ritorno Cosciente. Immaginati gli eventi, le sensazioni, i pensieri ed i sentimenti di ogni ora di vita sulla @erra1 e chieditiD ( > davvero 0uesto, che desidero fare nell/ultima ora della mia vitaO( "e non lo -, devi trovare un modo di soddisfare 0uesta domanda. Considera la vita come un $usiness in cui il tempo - denaro. Il tempo rappresenta letteralmente il denaro della vita. Ce ne viene data una certa 0uantit) da spendere, e non di pi=, 0uando veniamo al mondo. <orse adesso puoi vedere come stupidamente ne hai gi) speso una gran parte. 3erfino il tuo scopo di vita, semplicemente 0uello di rilassarti, - stato sconfitto. Come consumatore della vita hai ingannato te stesso. 3er tutta la vita hai creduto che tutto fosse gratis. &/aria - gratis, il tempo - gratis. 6desso all/improvviso scopri che non sono gratis, che paghi a caro prezzo l/uso della macchina1 paghi con del tempo prezioso. ?gni momento in cui sei 0ui, costa 0ualcosa. 8n momento - il prezzo di ogni respiro.
Come puoi recuperare 0ueste perditeO "e hai speso tutto il tuo denaro in vacanza, adesso non ti rimane altro che vuota nostalgia. 3er anni hai speso il tuo tempo come se i tuoi genitori ti avessero concesso un perenne assegno vitalizio. "olo ora, dopo che la fortuna di famiglia - stata dilapidata fino all/ultimo centesimo e sei in $ancarotta, scopri che sei costretto a guadagnarti ogni ora di vita. 3er tutta la vita sei stato come un $am$ino1 hai speso il tempo, il denaro per la trasformazione, come uno sposino novello. @roverai molte scuse per non praticare l/ultima ora di vita. &a volont) e le a$itudini della macchina sono molto forti1 ma, una volta che hai cominciato, puoi imparare a fare sempre di pi=. 54

3ensa alla tua ultima ora di vita come ad un gran $alletto, per il 0uale - necessaria tutta una vita di costante pratica.

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