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LIMBA SARDA COMUNA Norme linguistiche di riferimento a carattere sperimentale per la lingua scritta dellAmministrazione regionale

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INDICE 1. 1.1 1.2 2. 3. 4. 4.1 4.2 4.2.1 4.2.2 4.2.3 4.2.4 4.2.5 4.2.6 4.2.7 4.2.8 4.2.9 4.2.10 4.2.11 4.2.12 4.2.13 4.2.14 4.2.15 4.2.16 4.3 5. 5.1 5.2 5.3 5.3.1 5.3.2 5.3.3 5.3.4 5.3.5 6. 7. 8. 8.1 8.2 8.3 9. 9.1 Premessa Una lingua per gli usi ufciali dellAmministrazione regionale La Limba Sarda Comuna, una variet linguistica di mediazione La proposta di un modello di norma scritta Criteri di rappresentazione graca Criteri ortografici orienativi Generali Ortograa Una sola forma graca delle parole Consonanti iniziali mobili b-, d-, f-, gPreposizione de Le consonanti singole e doppie z e tz Accentazione Clitici d eufonica Vocale paragogica no, non; nono ne, nen t nale nella 3 pers. sing. e pl. dei verbi Semiconsonante prepalatale -jUso della h Uso della q Uso dellapostrofo Alfabeto Fonetica Vocali: a, e, i, o, u Consonanti e gruppi consonantici di origine latina Adattamento parole da altre lingue ce, ci, cia, cio, ciu ge, gi, gia, gio, giu gli + vocale gn + vocale sce, sci Articolo Formazione del plurale Aggettivo Comparativo Superlativo Comparativi e superlativi sintetici Pronome Pronomi personali

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9.1.1 9.1.2 9.1.3 9.2 10. 11. 12. 13. 14. 15. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 22.1 22.1.1 22.1.2 22.1.3 22.1.4 22.1.5 22.1.6 22.1.7 22.1.8 22.1.9 Serie tonica Serie atona Particelle pronominali Combinazioni di pronomi e particelle pronominali Pronomi e aggettivi possessivi Pronomi e aggettivi dimostrativi Pronomi relativi Pronomi interrogativi Avverbi e locuzioni verbali Congiunzioni Pronomi indefinti Numerali Verbi ausiliari Verbi regolari Verbi irregolari Formazione delle parole Sufssi bile -tzione -ntzia, -ntzia - eri, -era -ore, -ora -nte -mentu -ite -ngiu

22.1.10 -ngiu 22.1.11 -dade, -tade 22.1.12 -udu, -uda 22.1.13 -ete 22.1.14 -sone 23. Lessico 23.1 Lessico ereditario,terminologia, neologismi

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1.1 Una lingua per gli usi ufficiali dellAmministrazione regionale

Negli anni importanti riferimenti normativi, quali la Carta europea delle lingue del Consiglio dEuropa del 1992, la Legge n. 26/1997 della Regione Sarda, la Legge 482/1999 dello Stato italiano, hanno creato le condizioni per il riconoscimento pieno della lingua come fortissimo elemento identitario ed hanno, al tempo stesso, coronato decenni di battaglie linguistiche volte a tutelare le minoranze linguistiche, compreso il sardo. Nel tempo, infatti, i processi storici hanno prodotto un panorama linguistico in cui il sardo si trovato a convivere prima con il catalano, poi con lo spagnolo e litaliano ed hanno provocato la diminuzione del numero dei parlanti insieme a interferenze fonetiche e lessicali sempre maggiori da parte dell'italiano che rischiano di cambiare gli equilibri linguistici dentro l'Isola a danno del sardo. Il sardo, come del resto tutte le altre lingue naturali, al contempo unico e molteplice, costituito dal complesso delle variet che lo compongono, in pratica una per paese (con, in alcuni casi, ulteriori differenze interne), accomunate da caratteristiche che lo identicano e lo differenziano da altre lingue sorelle neolatine. Le attuali differenze interne, fondamentalmente di tipo fonetico e molto limitamente di tipo grammaticale e lessicale , sono riconducibili sia a un diverso approccio e contaminazione degli idiomi parlati dai Sardi con il latino giunto a noi con la dominazione romana, sia alle successive evoluzioni locali, ancora in atto, cui si aggiungono le differenze derivanti dagli apporti delle lingue catalana, spagnola, italiana, effetto delle diverse dominazioni. Tuttavia, le tante variet locali, che costituiscono la ricchezza della lingua sarda, hanno una maggioranza di elementi comuni che dimostrano lunicit della nostra lingua e che devono consentire uno sviluppo pi universale, moderno e pieno al sardo nel suo complesso in ogni ambito. Oggi pi che mai utile e irrimandabile perseguire luso scritto e pubblico del sardo anche se, dopo secoli di assenza della nostra lingua dalluso pubblico ufciale, non risulta facile superare le difcolt di trovare una soluzione totalmente coerente e perfettamente bilanciata tra tutte le variet e capace di mediare perfettamente differenze linguistiche con lesigenza di unit e universalit. Con la consapevolezza della delicate problematiche in gioco, ma anche della improcrastininabilit di ogni azione di consolidamento e promozione del sardo, la Regione, anche in riferimento ai significativi provvedimenti normativi citati, intende adottare, accanto allitaliano, il sardo come lingua della propria Amministrazione e intraprendere questo cammino avviandone luso con laiuto di alcune norme di riferimento sperimentali per la lingua sarda scritta in uscita. Fermo restando che intende valorizzare, valorizza e sostiene tutte le variet linguistiche parlate e scritte in uso nel territorio regionale, la Regione ha ravvisato la necessit, dopo discussioni e confronti sulla lingua sarda durati molti anni, di sperimentare luso del sardo per la pubblicazione di atti e documenti dellAmministrazione regionale. Loralit nel contatto con gli uffici fatta salva in ogni variet della lingua. Altri Enti o Amministrazioni pubbliche della Sardegna saranno liberi di utilizzare le presenti norme di riferimento oppure di fare in piena autonomia le scelte che riterranno opportune. Il carattere sperimentale delle norme proposte e lopportunit di approfondire con ulteriori studi il lessico, la morfologia e unortografia comune a pi variet, lascia, inoltre, i pi ampi margini a modifiche, integrazioni che potranno essere con il tempo elaborate e adottate. La finalit che la Regione intende perseguire con la predisposizione delle norme linguististiche di riferimento a carattere sperimentale per la lingua scritta dellAmministrazione regionale quella di avviare un processo

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graduale mirante allelaborazione di una Limba Sarda Comuna, con le caratteristiche di una variet linguistica naturale che costituisca un punto di mediazione tra le parlate pi comuni e diffuse e aperta ad alcune integrazioni volte a valorizzare la distintivit del sardo e ad assicurare un carattere di sovramunicipalit semplicit del codice linguistico. La Limba Sarda Comuna intende rappresentare una lingua bandiera, e la uno

strumento per potenziare la nostra identit collettiva, nel rispetto della multiforme ricchezza delle variet locali. La Regione, preso atto del confronto di idee e di proposte dei membri della Commissione istituita con deliberazione della Giunta regionale n. 20/15 del 9 maggio 2005, compie ora il primo passo sperimentale di questo percorso verso la Limba Sarda Comuna, iniziando a contemperare in una proposta unitaria i modelli di standard scritto che hanno animato il dibattito negli ultimi tempi. La Regione intende intraprendere questa strada verso la Limba Sarda Comuna con il pi ampio concorso democratico di contributi, opinioni, riscontri e verifiche adottando una soluzione iniziale, come la Limba Sarda Comuna, in cui, insieme a una larga maggioranza di opzioni comuni a tutte le variet, convivono, in alcuni casi, opzioni aperte e essibili e che, proprio per la graduali e la sperimentalit del processo, a distanza di tempo e sulla base delle risultanze e delle necessarie esperienze, potr essere integrata, modificata ed arricchita con gli opportuni aggiustamenti. Perci nellindividuazione di una Limba Sarda Comuna, ci si riferisce solo a questa lingua sarda unica anche se composta da tante variet. Essa, pertanto, non vuole n sostituirsi n imporsi sugli altri idiomi della Sardegna, come giustamente e correttamente fa, dal punto di vista linguistico e giuridico, la Legge regionale n. 26 del 1997, senza nulla togliere a questi idiomi, anzi riconoscendo loro lo stesso livello di tutela e promozione. La Legge regionale n. 26 del 1997 ha posto infatti le basi giuridiche per la valorizzazione e promozione della lingua sarda e pari valorizzazione e promozione riconosce, nei territori rispettivi, anche ad algherese, sassarese, gallurese, tabarchino, per cui ciascuno di questi idiomi potr dotarsi o gi si dotato di norme linguistiche di riferimento che garantiscono una loro pi efcace presenza ufciale nei media, nellamministrazione, nella scuola. 1.2 La Limba Sarda Comuna, una variet linguistica di mediazione Ogni variet locale, da sola, riette e contiene tutte le caratteristiche fondamentali della lingua sarda e pu candidarsi a rappresentarla a pieno titolo, ciascuna, dunque, pu essere selezionata per rappresentare tutto il sardo. Nella pratica, anche alla luce dei pareri emersi allinterno della Commissione, la Regione ha ritenuto opportuno proporre delle norme scritte di riferimento che costituiscano una sorta di mediazione tra le diverse parlate. Cos come accaduto per altre lingue, che di recente hanno una norma scritta di riferimento come il galiziano, il ladino, il friulano, il romancio o lo stesso basco, il modello in generale frutto di mediazione, compensazioni, ricerca di regolarit e analogie, con lo scopo di stabilire un sistema operativo lingua il pi omogeneo e coerente possibile, elementare e semplice da imparare e usare. E stato cos individuato un punto di mediazione fra le variet pi comuni, ottenuto con il confronto delle differenze allinterno della nostra lingua. Lesame dei fenomeni soprattutto fonetici, studiati e censiti, che danno ai parlanti la sensazione di una grande differenziazione e frammentazione, ha privilegiato piuttosto gli elementi di convergenza e sistematicit tra le variet, gli elementi comuni a tutto l'insieme del sardo.

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Nel caso di alcune differenze, come nella -t nale della terza persona plurale dei verbi si preferita la soluzione pi etimologica, regolare e sovramunicipale presente nelle parlate meridionali; in altri casi, per salvaguardare la distintivit del sardo, si preferita la soluzione centro-settentrionale, come nel caso di limba, chena, iscola, ecc.. Nel caso del pronome personale di prima persona singolare, si preferita la forma deo, se non la pi diffusa, la pi simile al meridionale deu. Le forme adottate non sono nuove creazioni, frutto di invenzione, ma forme reali, riscontrabili nelluso orale. Ne risulta una variet linguistica con elementi di naturalit, punto di mediazione, ma non frutto di una media articiale, matematica. Tra un esito limba e un altro lingua, non si trattato di inventare un ipotetico ibrido (come sarebbe *lingba), ma di scegliere un risultato linguisticamente pi identitario: limba. La Limba Sarda Comuna, da utilizzarsi in via sperimentale per la redazione dei documenti della Regione sarda, rivolti a tutti i Sardi, non una nuova lingua che si sostituisce alle variet parlate, ma semplicemente una norma scritta di riferimento ad esse complementare, che propone una mediazione tra le differenze che costituiscono la irrinunciabile ricchezza e multiformit della lingua sarda, la sua base viva e naturale. Attraverso un sistema scritto che deve tendere alla uniformit, univocit e coerenza, la Limba Sarda Comuna pu costituire un punto dincontro, utile a rappresentare i sardi nelluso ufciale da parte della Regione, cos come consentono le leggi che i Sardi hanno fortemente voluto, la legge regionale n. 26 del 1997 e la legge statale n. 482 del 1999. La Regione, nel proporre le presenti norme linguistiche scritte di riferimento, ha fatto tesoro della tradizione dei nostri migliori scrittori e dei suggerimenti venuti dalla sperimentazione delle diverse proposte elaborate nel corso della nostra storia recente e passata. Tutte le lingue sono caratterizzate da variabilit dialettale, sia prima della elaborazione e definizione di un modello scritto comune, sia dopo. L'esistenza di una norma di riferimento, di un modello, pu, anzi deve, convivere con le specit orali presenti nel nostro territorio, con funzioni diverse. L'operazione compiuta non intende costituire una proposta di unicazione della lingua, perch la lingua gi una, ma semplicente una proposta di un modello scritto comune cui ci si possa riferire e che possa essere utilizzato per la traduzione di alcuni atti e documenti dellAmministrazione regionale. La scelta operata infatti si mossa nella direzione di considerare alcune soluzioni pi compatibili con linsieme del sardo, quelle ritenute pi capaci di mediazione. 2. La proposta di un modello di lungua scritta, la Limba Sarda Comuna La sperimentazione della Limba Sarda Comuna si basa sulladozione di alcuni criteri e soluzioni possibili: a) un modello linguistico che si colloca in una posizione intermedia tra le variet. b) alcune regole di rappresentazione graca, ossia la scelta di quali grafemi conviene usare per rappresentare i fonemi che compongono le parole. Per es., dovendo scegliere quale graa (zz, ts o tz) pi opportuna per scrivere il fonema [ts] del corrispondente sardo dellitaliano pozzo, si optato in favore di tz, presente in numerosi nomi di luogo e cognomi (Tramatza, Atzara, Atzeni, ecc.). Pertanto, nella Limba Sarda Comuna, si scriver putzu, lasciando la possibilit di scrivere, nelle variet locali, anche putu , puthu , pussu, puciu, conformemente alla relativa pronunzia.

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c) alcune regole per rappresentare una ortograa in coerenza con le norme ortografiche proposte anche per le varianti locali capace di assicurare la sovramunicipalit e la semplicit del codice linguistico. Nella pronunzia reale delle parole allinterno della frase, sono normali i mutamenti o le assimilazioni di consonanti in combinazione con altre consonanti che le precedono o seguono. Per es., nella pronunzia reale, la s nale degli articoli plurali sos, sas, is, (cos come tutte le parole che terminano in -s) pu mutarsi in r di fronte alla consonante dentale sonora d (sar domos, ir domos), ma restare immutata di fronte alla relativa consonante dentale sorda t (sas tulas, is teulas ). E, con le stesse modalit ma con diversi risultati, nellincontro con altre consonanti (sal lughes, san nues, il nues). Cos pure, se la consonante iniziale b, d, f e g velare seguita da vocale ed preceduta da parola che termina in vocale, per es; gli articoli su, sa, possiamo avere, nella pronunzia, la caduta della b, d o f (su entu, sa omo, sa mina, sa unnedda) Anche in armonia con la generalit dei nostri scrittori, si propone di scrivere le parole in modo costante, indipendentemente dai mutamenti e dalle assimilazioni possibili nella pronunzia. Per cui si opta per sas domos, sas tulas, sas lughes, is dentes, su bentu, sa domo, sa fmina, lasciando la possibilit di pronunziare sar domos, sas tulas, sal lughes, i dentes , su entu , sa omo, sa mina o in altro modo, conformemente ai propri riferimenti e abitudini. Cos, in tutti gli altri casi, come avviene anche in lingue internazionali come il francese o lo spagnolo. d) una norma scritta comune, di riferimento, aperta ad integrazioni volte a valorizzare la distintivit del sardo, ad esempio: limba, smbene, ecc., scrivendo lingua , snguni, ecc. nella scrittura delle variet locali; chelu, chentu, pische, lughe, ecc., scrivendo celu, centu, pisci, luge, luxi, luche, ecc., nelle variet locali; iscola, iscala, ischire, ecc., scrivendo scola, scala, sciri, ecc., nelle variet locali. Tutte le soluzioni sono di uguale valore linguistico, ma necessario per ragioni di chiarezza di chi scrive o

traduce operare una scelta. La Limba Sarda Comuna, come norma scritta di riferimento e di rappresentanza dovrebbe tendere con il tempo appunto a rappresentare il sardo nel suo complesso e non a rendere per iscritto tutte le variet locali, che sarebbe difcilmente proponibile per dare al sardo un uso ufciale sovralocale e sovramunicipale. 3. Criteri di rappresentazione graca Nel denire quali segni graci utilizzare per la rappresentazione dei suoni della Limba Sarda Comuna, si preferito superare alcune delle proposte ortograche pregresse, in particolare quelle che si rifanno ad altre lingue (latino, catalano, spagnolo) che hanno di volta in volta fatto da modello ai nostri scrittori e accettare, tutte le volte che conviene, soluzioni pi vicine alle nostre abitudini, come sono, oggi, quelle dellitaliano. Si , perci, ritenuto pi opportuno adottare soluzioni tipiche delle lingue neolatine che si rifanno alla tradizione ortograca italiana, come sono, in romeno e in altre lingue, le soluzioni che, chi; ghe, ghi (es. chentu, chima; gherra, ghisa), piuttosto che quelle adottate dalle lingue neolatine occidentali, es. i corrispondenti que , qui; gue, gui, comuni a spagnolo, catalano, portoghese, galiziano, francese, occitano. Nessuna di queste lingue si sente sminuita perch adotta soluzioni ortograche simili ad altre lingue. Cos pure, si ritienuto necessario sfuggire a tentazioni antistoriche e differenzialiste, prive di praticit, come luso di grafemi difcilmente popolari, quali sarebbero ka, ke, ki, ko, ku al posto di ca, che, chi, co, cu.

Si , peraltro, proposto di distanziarsi solo quando pi conveniente una soluzione alternativa, come si ha con luniversale accettazione di z, tz per mostrare lopposizione tra zeta sonora e sorda, o con la semplicazione di certune delle doppie consonanti dellitaliano. 4. Criteri ortografici orientativi

4.1 Generali Per la norma scritta di riferimento della Limba Sarda Comuna, si propone una ortografia ispirata ai seguenti criteri: a) sfruttare positivamente, quando possibile e utile, la pratica di scrittura acquisita e regolarizzare la scrittura tradizionale del sardo coerentemente con le necessit distintive della lingua sarda rispetto alle altre lingue della famiglia neolatina; b) optare per una variet linguistica comune, una graa ed ortograa semplicata, che sia di facile e

reciproca articolazione per coloro che parlano altre variet, e che nello scritto, a fronte delle singole realizzazioni locali, presentato nella colonna 3 della tabella Fonetica; chi vorr scrivere i fonemi particolari delle singole variet presenti nella colonna 2, lo potr fare secondo le modalit che saranno proposte a parte; c) assicurare la coesistenza degli articoli determinativi plurali sos, sas , is a fronte dei singolari su, sa , e della analoga e speculare differenziazione nelle desinenze dei sostantivi e aggettivi, -u, -a, -os, -as. Sar facolt di chi scrive optare per su , sa, sos , sas o per su, sa e is . d) privilegiare la costanza morfologica delle parole (nella loro parte iniziale, mediana e nale), indipendentemente dalle modicazioni fonosintattiche, numerosissime in sardo come del resto in altre lingue; e) tener conto dei fattori etimologici, rifacendosi, fondamentalmente alla comune matrice latina (es. la -t nale della 3 persona singolare e plurale dei verbi), escludendo i fenomeni che non siano comuni a tutte le varianti (es. raddoppiamento di r- iniziale con prostesi vocalica), per cui rosa e non arrosa; f) adottare una soluzione piena, pi completa rispetto alletimologia comune, per es.: ogru, teru, lavra, ecc., semmai scrivendo ogu, atru, lara, larva nelle variet locali; g) evitare le metatesi,optando per es. in favore di pedra, bidru, pradu, ecc. lasciando preda , perda ; bridu, birdu; padru, pardu, ecc., alle variet locali, eccetto il caso in cui la metatesi sia comune a tutte le variet, es. intreu, frergiu; h) ridurre articoli, verbi e avverbi alle parti minime costitutive, separando la preposizione dallarticolo, a su, de su, ecc.; le particelle enclitiche dal verbo, narabilu, giughidebinchelu; la preposizione dallavverbio, a pustis, a foras, in antis; i) privilegiare quanto pi possibile la regolarit paradigmatica nei verbi, per favorire un migliore apprendimento, per es. ladozione generalizzata del gerundio in -ende in tutte le coniugazioni, -are, -ere, -ire, che potr essere letto -endi nelle variet meridionali (vedi sotto, Fonetica/Vocali); inoltre, ladozione della desinenza in -ia di tutti gli imperfetti dellindicativo, per tutte le coniugazioni.

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4.2 Ortograa

4.2.1 Una sola forma graca delle parole Va rispettata la costanza morfologica delle parole (nella loro parte iniziale, mediana e nale), indipendentemente dalle modicazioni fonosintattiche, cio che avvengono per inuenza dellaspetto fonetico della parola/consonante precedente o successiva. Per esempio, si scrive isboidare, iscuru, isdentadu, isfogiare, disganadu, islumbare, ismentigare, isnudare, ispeare , isrobare, istupare, isvitare, isginghere, istzoare, indipendentemente dal fatto che la -s- del presso is- possa essere pronunciata, a seconda dei casi, come r, l, n, ecc., anche per assimilazione con le consonanti successive. Ugualmente, si scrive sempre, per es., est benende, est lngiu, est nschidu, ecc., anche se, nella pronuncia, la -t, in alcuni casi, pu cadere e la s trasformarsi come negli esempi precedenti. Vale lo stesso criterio per gli articoli plurali sos , sas e is , che non mutano mai forma grafica. Cos tutte le altre parole che terminano con s o r, per esempio, semper tuo. 4.2.2 Consonanti iniziali mobili b-, d-, f-, gLe consonanti iniziali mobili b-, d-, f-, g- si scrivono sempre, anche se nella pronuncia possono cadere, es.: bida, sa bida; domo, sa domo; fgiu, su fgiu; gama, sa gama, ecc. 4.2.3 Preposizione de tempus bonu,

Conformemente al criterio di non tener conto dei mutamenti fonosintattici, la preposizione de, analogamente a tutte le parole inizianti con d, si scrive per intero: de, senza alcuna elisione. Forme errate: e, d. 4.2.4 Le consonanti singole e doppie

Si scrivono singole, oltrech doppie, solo le consonanti b/bb, d/dd, l/ll, m /mm , n/nn, r/rr, s/ss. Le altre si scrivono solo singole. 4.2.5 tz e z

Si usa tz per la zeta sorda, es. lantza, tziu, petza, putzu, e z per la sonora. es. organizare. N tz n z possono essere raddoppiate gracamente. 4.2.6 Accentazione

Laccento graco segnato sulle vocali toniche delle parole ossitone o tronche e proparossitone o sdrucciole. Si segna nelle parole tronche, in cui tonica lultima sillaba o vocale, es. trib ecc. e in quelle sdrucciole, in cui tonica la terzultima sillaba o vocale, es. ccuru, fmina, mine, pbera, provntzia, istdiu, ecc. Non si usa nelle parole piane, in cui tonica la penultima vocale, es. iscola, matessi, ecc. 4.2.7 Clitici

Nel caso delle particelle pronominali atone posposte al verbo, per ragioni didattiche (per facilitare lindividuazione delle parti costitutive della frase e quindi lanalisi della stessa), si preferisce la separazione allagglutinazione, per cui: giughidebinchelu, leadebosnchelu, ecc. Tale soluzione concilia il criterio del mantenimento di una unica forma delle parole, indipendentemente dalle leggi di fonosintassi, con il legame stretto che esse hanno con il verbo. Si preferito il punto mediano (che riduce le distanze e d lidea di maggior legame) al trattino, usato preferibilmente per le parole composte. La

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scrittura separata consente anche un migliore trattamento informatizzato dei testi, perch un correttore ortograco, anzich dover tenere in memoria le migliaia di combinazioni possibili che si avrebbero tra i clitici e il verbo, le analizzer singolarmente, sia che si trovino separate (quando sono anteposte), che quando sono legate al verbo, unite dal punto. La pronuncia, poi, segue le norme generali, con tutte le assimilazioni possibili che valgono per le consonanti che si trovano allinizio e in ne di parola. Nel caso in cui le medesime particelle siano anteposte, devono essere staccate: bi nche lu giughides, bos nche lu leades, bos lu leo, mi lu dant. 4.2.8 d eufonica Non si segna la d eufonica ma la si lascia alla eventuale pronuncia, come nei casi seguenti: in unu, cun unu, in onni, a onni, a ogni, eris [in unu] , ecc. Poich tale d non frutto di alcuna elisione, non ha senso usare apostro n, tantomeno, ha senso legarla con un trattino alla parola precedente o a quella successiva. 4.2.9 Vocale paragogica

Non si scrivono le vocali paragogiche dopo consonante. Dunque si scrive fminas, nimas, bolet, bolent, ecc. ma non fminasa, nimasa, bolete o bolede, bolente, ecc. 4.2.10 no, non; nono

Lavverbio no si usa di fronte a parola che inizia con vocale, non di fronte a parola che inizia con consonante, es.: no ando, non bngio. Davanti ai pronomi lu, la , l, per, si scrive no. Quando tonica in posizione nale assoluta no o nono. 4.2.11 ne, nen

La congiunzione ne si usa di fronte a parola che inizia con vocale, nen di fronte a parola che inizia con consonante, es.: ne ando, nen bngio. Davanti ai pronomi lu, la , l, per, si scrive ne. accentare ne perch, comunque, non si confonde con nessuna altra parola. 4.2.12 t nale nella 3 pers. sing. e pl. dei verbi Non necessario

La terza persona singolare e plurale dei verbi termina sempre in -t, indipendentemente dai cambiamenti di pronuncia dovuti alla fonosintassi, o a usi locali, per cui, p.es. andat, andant, ecc. 4.2.13 Semiconsonante prepalatale -j-

La semiconsonante prepalatale -j-va usata in posizione interna, es.: maju, massaju, raju, ruju, ecc. Eccezionalmente, p.es. nel caso di nomi geograci, pu essere usata in posizione iniziale di parola, es.: Jugoslvia. 4.2.14 Uso della h

La lettera h usata solo in combinazione con la c e la g, per rendere il suono velare di fronte alle vocali e e i: che, chi, ghe, ghi. Inoltre, usata, da sola, come simbolo di quantit o di tempo: h (ettari) 30; h 16.30. Non viene usata in nessun altro caso. Perci, da ritenersi inutile usarla in alcune forme del verbo ere (it. avere), non essendovi alcuna esigenza di carattere distintivo.

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4.2.15 Uso della q

Non si usa in nessun caso ed sostituita dalla c, es. su cuadru. 4.2.16 Uso dellapostrofo

Nella pronuncia, frequentissima lelisione di vocale. Per rispettare il criterio di conservare sempre una sola forma delle parole, si eviter di segnare tale elisione, salvo nel caso dei monosillabi su, sa, mi, ti, si, nde, nche, bi, ddi, ddu, dda, li, lu , la , e in unu , una , es. snchinu , snima , maberit , tindito , siscstiat , ndat , si nchessit, ddascurtat , unmine , uneritzu . non bandat , laberit ,

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a b bb

ALFABETO
trascr. IPA
[a] [B],[b] [B] [b]

grafema

annotazioni e esempi
Come in italiano e spagnolo In posizione iniziale: es. bentu, boe, binu In posizione intervocalica: es. saba, nabu, abe, cabu

In posizione intervocalica: es. abba, abbarolu, bbila, abbosu, e b b a , babbu Si usa una sola b negli altri casi, nelle parole di origine colta e in quelle di uso recente: abilidade, ambile, delbera, libertade, lberu, libru,

b ca, co, cu che, chi d d dd e f ga, go, gu, ghi, ghe [d] [] [] [E], [e] [f] [], [g] [k]

probabilidade, solbile, terrbile, variabile.


es. cane , coa , cuddu , chessa , chida

In posizione iniziale: es. dente, domo, die In posizione intervocalica: seda, meda, ladu es. sedda, ddi, ddis, ddu, dda, ddos, ddas
Non si segna la differenza vocale aperta/chiusa es. fmina , unfrare In posizione iniziale, in posizione intervocalica, fra r, n e una vocale o davanti

alla laterale l : g davanti alle vocali a , o, u (es. gana , gosu , agu , largu , argumentu , longu , ngulu , glria , inglesu ) gh davanti alle vocali i, e (es. ghina , lughe , aghedu , arghentu , arghentare , pranghende , inghiriare )

gia, ge, gi, g i o ,[dZ] giu i j [i] [j] [l] [m] [n] [] [], [o] [p] [R], [r] [z], [s] [t] [u] [v] [dz] [ts]

In posizione iniziale e interna: es. giu, fgiu, giganu, giogu, cgiu, tgiu In posizione postconsonantica: bngia, angione, crgiu, brgia Come in italiano e spagnolo Solo in posizione interna: es. maju, operaju In posizione iniziale solo in nomi propri, es. Jugoslvia

l, ll m, mm n, nn nd o p r, rr s, ss t u v z tz

es. cala / calla es. domo, ammentu es. cana /canna es. ando , cando Non si segna la differenza vocale aperta/chiusa es. apo , tropu es. caru /carru es. pesare / essire es. gatu , fatu Come in italiano e spagnolo In posizione iniziale o intervocalica, soprattutto in cultismi: es. violntzia , violinu ,

avisu
In posizione iniziale o interna, soprattutto in cultismi e termini: es. zeru, organizare, ecc. In posizione iniziale e interna: es. tziu, petza, putzu

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5. Fonetica

Allinterno di questo paragrafo si presenta il vocalismo e il consonantismo del sardo, classicato per casi, la base latina dalla quale deriva, le diverse realizzazioni locali e la norma linguistica scritta proposta. Appare utile, ancorch non esaustiva, la presenza della colonna 2, che mostra i differenti e a volte numerosi risultati locali ma, al contempo, la loro sistematicit e coerenza. Ci aiuter ancor pi a comprendere lo sforzo di mediazione linguistica, superiore a difese o interessi localistici, volto a proporre una norma il pi possibile onnicomprensiva, rappresentativa, semplice, coerente e di facile uso e approdato alle soluzioni della norma Limba Sarda Comuna, esemplicate nella colonna 4 e nel corso delle altre pagine. 5.1 Vocali: a, e, i, o, u

Nel trattamento delle vocali latine, che potevano essere brevi e lunghe, il sardo si comporta in modo variato al suo interno: nelle variet centro-settentrionali abbiamo un sistema a cinque vocali (a, e, i, o, u), in cui le vocali e e o possono essere aperte o chiuse, secondo le regole della metafonesi, per cui abbiamo Micheli [mikeli] , in cui la e chiusa perch la i che segue vocale chiusa, e Michela [mikEla], in cui la la e aperta perch la a che segue vocale aperta; nelle variet meridionali abbiamo un sistema a sette vocali (a [a], e aperta [E], e chiusa [e], i [i] , o aperta [], o chiusa [o], u [u]), es. il sostantivo beni [bEni] che si distingue da beni [beni], imperativo del verbo benni(ri). In queste norme si preferito semplicare il sistema, non segnando con diacritici lapertura o chiusura delle vocali.

2 LATINO

3 pronunce variet sarde [minE] [mini]

4 norma scritta Limba Sarda Comuna mine

-E

HOMINE(M)

Cos pure: CANE(M) > cane -O QUANDO [kano] [kandu] cando

Cos pure: SERO > sero

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5.2 Consonanti e gruppi consonantici di origine latina Qui di seguito, si propongono i principali casi (colonna 1), classicati per fenomeno, in cui le diverse variet locali presentano risultati propri (colonna 3), a partite dalla comune base latina (colonna 2). La norma scritta proposta (colonna 4) rappresentativa delle diverse variet, come punto di mediazione tra le parlate pi comuni e diffuse, e non esclude che possa essere pronunziata conformemente alle singole variet che, peraltro, possono avere una graa propria, per usi locali. La norma scritta della colonna 4 propone nientaltro che una variet linguistica eretta a modello supplementare e complementare delle singole variet naturali che sono la base viva e forte della lingua sarda. In generale, le stesse trasformazioni non si applicano a prestiti da altre lingue: catalano, spagnolo, italiano. 1 2 LATINO 3 pronunce variet sarde 4 norma scritta Limba Sarda Comuna

b-, v-

BOVE (M)

[bE] [bi]

boe

Cos pure: belu, bentu, binu... k- + vocale palatale [kelu] [tSelu] [helu]

COELU(M)

chelu

Cos pure: chera, chgiu... [dm] [dmu] [domu] [m] [mu] [funE] [funi] [fu)/i)] [fu)i] ) [unE] [gatu] [atu] [batu] [atu]

d-

DOMO

domo

Cos pure: dente, dolu...

f-

FUNE(M)

fune

Cos pure: lu, ne, fgia...

g-

GATTU(M)

gatu

Cos pure: gama, gturu...

15
[flRE] [fRRE] [fRRi] [BRRE] [vRRE] [fjRE] [fiRE] [viRE] [BiRE] [jRE] [panE] [pani] [pai] [pa/i] [anE] [tempuz(u] ) [tempus] [tempusu]

FLORE(M)

frore

Cos pure: fragare (vb.), frocu, froedda, frmene...

p-

PANE(M)

pane

Cos pure: pannu, pee, pilu... tTEMPUS tempus

Cos pure: tantu, terra, tula, tmere.(vb.) [loku] [lou] -cLOCU(M) [lohu] [lo/u] Cos pure: aboghinare (vb.), ghina, bighinu, boghe, fogu, nughe, paghe, soga... [sapa] [saBa] -pSAPA(M) [saa] Cos pure: abe, nabu... [aketu] [akeu] [aeu] [a/eu] [aheu] [adZeu] [adZeRu] [aZeu] [E] [dE] [E] [dE] [dEu] [jE] [SE] [dzE] [dZE] [ZE]

logu

saba

-t-

ACETU(M)

aghedu

Cos pure: andadu, chida, meda, mudu, roda, seda...

-g-

EGO

deo

16
Cos pure: fuire, sartine, sere, tula... [nuBE] [nuE] [nuE] [nui]

-b-

NUBE(M)

nue

Cos pure: ere (vb.), laore, leru, seu, tula, triulare (vb.), trulas.... [nivE] [niBE] [niE] -vNIVE(M) [nii] [ni] Cos pure: boe, cau, nae, noe, nou/noa, ou, riu, trae... -mRAMU(M) [ramu] [rampu] [rambu] [arramu] [slE] [sli] [slli] [sBi] [sgwi] [swi] [s?i] [s/i] [manu] [mannu] [ma)u] ) [ma)/u)] [nazu] [nasu] [klaRu] [kRaRu] [l/aRu] [tSaRu] [dZaRu] [jaRu]

nie

ramu

Cos pure: cama, nmene, rmene, smene...

-l-

SOLE(M)

sole

Cos pure: belu, lu, malu, mela, mulu, pilu, solu...

-n-

MANU(M)

manu

Cos pure: canu, fenu, binu, sonu, luna... -sNASU(M) nasu

Cos pure: fusu, pasare (vb.), pasu, rasu...

cl-

CLARU(M)

craru

Cos pure: crae, crsia, cresura...

17
[oglu] [ogRu] [okRu] [oRku] [oRu] [ou] [ol/u] [ohRu] [oju] [odZu] [otSu] [oZu]

-cl-

OC(U)LU(M)

ogru

Cos pure: annigru, fenugru, magra, meriagru, mudegru, ograda, origra, peugru... [akRu] [al/u] [ahRu] [aRu] [dRau] -crACRU(M) [aRu] [aRgu] [aRku] [algu] Cos pure: lgrima, sogru...

agru

-cs-, (x)

MATAXA(M)

[maasa]

madassa

Cos pure: lissia, lassare (vb.)... LECTU(M) -ctCos pure: cotu, fatu...

[letu] [aTaRju] [ataRju] [atsaRju] [ataRdzu] [atsaRdzu] [atsaRdZu] [atSaRdZu] [asaRdZu] [atsau] [aTau] [ataldzu] [atadZu] [aba] [akwa]

letu

-cj-

ACIARIU(M)

atzrgiu

Cos pure: latzu, sedatzu... -quAQUA(M) abba

Cos pure: bbila, ebba...

18
[plenu] [pRenu] [pienu] [pjenu] [tSenu] [laBRa] [lavRa] [lafRa] [laRva] [laRa] [iskla] [iSkla] [is/la] [isla] [iXla] [skla] [sk?a] [sk/a]

pl-

PLENU(M)

prenu

Cos pure: pranu, prnghere (vb.), prantu, prere (vb.), prus...

-br-

LABRA (PLUR.)

lavra

Cos pure: chilivru, colovra...

sc-

SCHOLA(M)

iscola

Cos pure: iscala, ischire (vb.), iscudu, ischina, iscannu, iscurtzu [ispika] [ispia] [iSpia] [ispi/a] spSPICA(M) [iSpiha] [ipia] [spia] Cos pure: isprghere, ispada, ispatzare, ispigru, ispina, isposu... [istaRE] [istaRi] [iStaRE] stSTARE [i LtaRE] [staRi] [stai] Cos pure: istula, istmene, isteddu [albu] [aRbu] [aRBu] -lbALBU(M) [aBRu] [aRvu] Cos pure: arbschida, arbada...

ispiga

istare

arbu

19
[falkE] [faRkE] [fRakE] [aRkE] [aR/E] [failkE] [hal_E] [al/E] [al_E] [faSkE] [faRtSE] [faRtSi] [fRatSi]

-lc-

FALCE(M)

farche

Cos pure: carcngiu, carchina, carche, corcare (vb.), durche, surcu... [pEE] -llPELLE(M) [pEi] Cos pure: caddu, coddu, modde, podda... [alga] [aRa] [aRga] [ailga] [ai;ga] [aliha] -lgALGA [alia] [aBia] [a/ia] [aia] [aa] Cos pure: mrghere (vb.)... [laRgu] [laRu] [lalgu] [lai;gu] [laiu] [lau] [lRau] [kuRpa] [kulpa] [kRupa] [kuipa] [kuilpa] [kupa] [altu] [aRtu] [atu]

pedde

arga

-rg-

LARGU(M)

largu

Cos pure: isprghere (vb.), mrghine, purga...

-lp-

CULPA(M)

curpa

Cos pure: grpinu, parpare (vb.), purpa... -ltALTU(M) artu

Cos pure: sartu, sortu...

20
[ka] [kand] [kau] [kandu] [ka] [kann]

-nd-

QUANDO

cando

Cos pure: andare (vb.), mandare, prndere (vb.), prndere (vb.), tndere (vb.)... [inferru] -nfINFERNU(M) [iferru] Cos pure: infndere (vb.)... [aRbRE] [aRbuRi] [albuRE] [aRBRE] [aRBulE] [aRvRE] [alvRE] [aivuRE] [avuRE]

inferru

-rb-, -rv-

ARBORE(M)

rbore

Cos pure: barba, erba, cherbeddu, cherbu, corbe, corbu... [poRku] [pRoku] [polku] [poR/u] [pRo/u] -rcPORCU(M) [poi;ku] [pol/u] [poSku] [poXu] Cos pure: arcu, chercu, chircare (vb.), chircu, mrcuris... [kopeRku] [/opel/u] [/opReku] [kopeRtSu] [koBeRku] [kRoBeRku] -rclCOOPERCULU(M) [koBetSu] [koeRku] [kRopeku] [kRope/u] [koBeiu] [koveku] [suRdu] [suRu] [suldu] -rdSURDU(M) [suRu] [sRuu] Cos pure: cardu, corda, cordiolu, lardu, prdere (vb.), prdighe...

porcu

cobercu

surdu

21
[oRtu] [oltu] [otu] [piskaRE] [piskaRi] [piskai] [pis/aRE] [piSkaRE] [piXaRE] [pisaRE] [piSaRi]

-rt-

HORTU(M)

ortu

Cos pure: corte, forte, mortu, sorte...

-sc-

PISCARE

piscare

Cos pure: cascare (vb.), iscala, musca, pasca, pische... [maskulu] [maskuRu] [maskRu] [mas/Ru] [maSkRu] [maskju] [masku] [maltSu] [maiSu] [maSju] [maSu] [bEspE] [bEspi] [EspE] [dZEspE] [dZEspi] [Espa] [EspE] [Espi] [Espu] [ESpa] [ESpE] [EipE] [EpE] [EspRu] [fsa] [sa] [Sa] [fEsta] [Esta] [hEsta] [fESta] [fE;ta]

-scl-/-stl-

MASC(U)LU(M)

mascru

Cos pure: iscra, iscraria, uscrare (vb.)...

-sp-

VESPA(M)

bespe

-ss-

FOSSA(M)

fossa

Cos pure: ssere (vb.), grassu...

-st-

FESTA(M)

festa

Cos pure: stula, canistedda, custu, fuste...

22
[pREta] [pERa] [pREa] [pERa] [pERda] [pElda]

-tr-

PETRA(M)

pedra

Cos pure: bidru, mdrighe, pedrosu, pudrigare (vb.)... [pRaNgERE] [piaNgERE] [pjaNgERE] [tSaNgERE] [plaNdZERE] [plandZiRi] [pRandZiRi] [pRaNdZi]

-ng- + vocale palatale

PLANGERE

prnghere

Cos pure: chnghere (vb.), fnghere (vb.), pnghere (vb.), tnghere (vb.)... [uNgla] [uNgRa] [uNga] [undZa] [ua] [limba] [liNgwa] [gEnaRju] [gEnaRdzu] [bEnaldzu] [bEnaRdzu] [dZEnaRdZu] [dzEnaldzu] [bEnadzu]

-ngl- secondario

UNG(U)LA(M)

ungra

Cos pure: angrone, singru... -nguLINGUA(M) limba

Cos pure: ambidda, mbena, smbene...

I + vocale palatale iniziale

IENARIU(M)

ghennrgiu

Cos pure: ghenna, ghetare (vb.)... Per: geunu, geunare (vb.)... I + vocale interna MAIU(M) [maju] [madZu] [maZu] [mau] [juNku] [dzuNku] [ZuNku] [dZuNku] maju

yod + vocale iniziale Cos pure: giunta...

IUNCU(M)

giuncu

23
[RuBiu] [aruBju] [oruBju] [Ruviu] [Ruju] [RuZu] [RudZu] [Rudzu] [Ruidzu] [jE] [dzE] [ZE] [E] [i] [moju] [modZu] [modzu] [moiZu] [moZu] [mou] [moi] [fiu] [fillu] [fildZu] [fidZu] [idZu] [fidzu] [hidzu] [idzu] [itsu] [fiZu]

-b + yod

RUBEU(M)

ruju

Cos pure: marruju...

-d + yod

HODIE

oe

Cos pure: merie, teu...

-d + yod

MODIU(M)

moju

Cos pure: raju...

l + yod

FILIU(M)

fgiu

Cos pure: chgiu, fgia, lgiu, mgius, giu, pgiu... [bindZa] [vindZa] [indZa] [bindza] [Bindza] n + yod VINEA(M) [vindza] [indza] [intsa] [bia] Cos pure: angione, carcngiu, castngia, cungiare (vb.), lngiu, mandighngiu...

bngia

24

[koRju] [/oRju] [koRdzu] [/oRdzu] [koRdZu] [/oRdZu] r + yod CORIU(M) [koldzu] [kRoZu] [kodZu] [koiZu] [kou] [/ou] Cos pure: acanargiare (vb.), canrgiu, corgiolu, iscorgiare (vb.), iscorgiolare (vb.)... [pEta] [pEtsa] [pEtSa] ti + vocale *PETTIA(M) [pETa] [pEsa] Cos pure: pitzu, pratza, putzu...

crgiu

petza

5.3

Adattamento parole da altre lingue ce > tze, ci > tzi, cia > tzia, cio > tzo, -cio > tzu es. it. cinta > tzinta, cittadino > tzitadinu, provincia > provntzia, arancio > arantzu, ciuffo > tzufu

5.3.1 ce, ci, cia, cio, ciu

5.3.2 ge, gi, gia, gio, giu ge > ge, gi > gi, gia > gia es. it. gente > gente, Genova > Gnova, Parigi > Parigi, giacchetta > giacheta, giornata > giorronada, giustizia > giusttzia es. it. geograa > geograa, cardiologia > cardiologia 5.3.3 gli + vocale gli + vocale > lli + vocale es. it. maglia > mllia, 5.3.4 gn + vocale gn > gn o nni es. it. campagna > campagna o campnnia Per lit. Sardegna, si stabilisce la sola denominazione Sardigna 5.3.5 sce, sci sce > isce es. scena > iscena es. sciroppo > isciropu

25 6. Articolo

ARTICOLO DETERMINATIVO SINGOLARE PLURALE su, sa sos, sas, is [1]

ARTICOLO INDETERMINATIVO unu, una unos, unas [2]

[1]. Chi scrive pu usare sos, sas , oppure is per entrambi i generi. [2]. usato nel senso di it. circa, es.: in crsia baiat unos chimbe mines e unas chentu fminas

26 7. FORMAZIONE DEL PLURALE

Il plurale di sostantivi e aggettivi si forma aggiungendo una -s alla forma singolare nelle parole terminanti in -a, -e, -i, -o, anche quando accentata. Le parole che terminano in -u, fanno il plurale sostituendo la u con os: mesa, mesas pane, panes paneteri, paneteris sero, seros caf, cafs. Cos pure le altre parole, in generale di origine straniera, che terminano in -, -, -, -, es.: trib, tribs, bonu/-a,
bonos/-as

27

9.
9.0.1

AGGETTIVO
Comparativo di uguaglianza

9.0.1.1

cantu (a), che (a), comente (e) , (a) + sostantivo/pronome

9.0.1.2

di superiorit di superiorit

prus + agg. prus pagu + agg.

9.0.2 9.0.2.1

Superlativo relativo

articolo determ. + prus + agg.

9.0.2.2

assoluto

con iterazione aggettivo: mannu mannu , artu artu, ecc. aggettivo + a beru meda + aggettivo

9.0.3

Comparativi e superlativi sintetici

mgius peus

28 9. Pronome
9.1 Pronomi personali 9.1.1 Serie tonica soggetto SING 1 2 3 PLUR 1 2 3 deo tue issu/issa [1], vost [2] nois bois issos/issas forme oblique de, pro, me(ne) de, pro, te(ne) a mie a tie cun megus cun tegus a, cun, de, pro, isse/issu/issa/vost in/dae sese [3] a, cun, de, pro, nois a, cun, de, pro, bois a, cun, de, pro, issos/issas in/dae sese [4]

[1]. [2]. [3]. [4].

Riferendosi a persona si pu usare anche isse Forma di cortesia Forma riflessiva Forma riflessiva

9.1.2 Serie atona NUMERO PERSONA GENERE NON RIFLESSIVO dativo singolare 1 2 3 plurale 1 2 3 masch. femm. lis, ddis [1] los, ddos [1] las, ddas [1] masch. femm. li, ddi [1] mi ti lu, ddu [1] la, dda [1] nos bos si si accus. RIFLESSIVO

[1]. Chi scrive pu scegliere una delle due forme 9.1.3 Particelle pronominali nde nche riferito a cosa, es.: a nde boles petza? riferito a luogo, es.: a nche lu leas a domo?

29
9.2 Combinazioni di pronomi e particelle pronominali proclitici
1 sing.

enclitici milu [1] /-a/-os/-as, minchelu/-a/-os/-as oppure middu/-a/-os/-as, mincheddu/-a/-os/as minde tilu/-a/-os/-as, tinchelu/-a/-os/-as, tinde oppure tiddu/-a/-os/-as, tincheddu/-a/-os/-as, tinde bilu/-a/-os/-as, binchelu/-a/-os/-as oppure siddu/-a/-os/-as, sincheddu/-a/-os/-as binde sinde, sinche, sinchende silu/-a/-os/-as o siddu/-a/-os/-as sinchelu/-a/-os/-as o sincheddu/-a/-os/-as noslu/-a/-os/-as, nosnchelu/-a/-os/-as oppure nosddu/-a/-os/-as, nosncheddu/-a/os/-as boslu/-a, bosnchelu/-a oppure bosddu/-a, bosncheddu/-a bilu/-a/-os/-as oppure siddu/-a/-os/-as sinde, sinche, sinchende silu/-a/-os/-as o siddu/-a/-os/-as sinchelu/-a/-os/-as o sincheddu/-a/-os/-as

mi lu [1] /-a/-os/-as, mi nche lu/-a/-os/-as, oppure mi ddu/-a/-os/-as, mi nche ddu/-a/-os/as, mi nde ti lu/-a/-os/-as, ti nche lu/-a/-os/-as, ti nde oppure ti ddu/-a/-os/-as, ti nche ddu/-a/-os/-as ti nde bi lu/-a/-os/-as, bi nche lu/-a/-os/-as oppure si ddu/-a/-os/-as, si nche ddu/-a/-os/-as bi nde si nde, si nche, si nche nde si lu/-a/-os/-as o si ddu/-a/-os/-as si nche lu/-a/-os/-as o si nche ddu/-a/-os/-as nos lu/-a/-os/-as, nos nche lu/-a/-os/-as oppure nos ddu/-a/-os/-as, nos nche ddu/-a/os/-as bos lu/-a, bos nche lu/-a oppure bos ddu/-a, bos nche ddu/-a bi lu/-a/-os/-as oppure si ddu/-a/-os/-as si nde, si nche, si nche nde si lu/-a/-os/-as o si ddu/-a/-os/-as si nche lu/-a/-os/-as o si nche ddu/-a/-os/-as

2 sing.

3 sing.

Ri.

1 pl. 2 pl. 3 pl. ri.

[1]. Chi scrive pu scegliere tra le due forme, quella con lu, la, los o quella con ddu, dda, ddos. 11. Pronomi e aggettivi possessivi SINGOLARE maschile SING 1 2 3 PLUR 1 2 3 meu/miu tuo suo nostru bostru femminile mea/mia tua sua nostra bostra issoro PLURALE maschile meos/mios tuos suos nostros bostros femminile meas/mias tuas suas nostras bostras

30
12. Pronomi e aggettivi dimostrativi di persona e cose sing. custu [1] cussu cuddu plur. custos cussos cuddos di persona e cose custa cussa cudda custas cussas cuddas

[1]. Volendo, si possono usare anche le forme singolari riferite a persone custe (I), cusse (II), cudde (III).

13.

Pronomi relativi

chi es. : su libru chi apo lghidu eris est bellu

14.

Pronomi interrogativi

ite (riferito a cose), es.: ite boles a mandigare chie (riferito a persone), es.: chie est su professore tuo? cale, cales , es.: cale est su logu chi tagradat de prus?, ecc. cantu, canta, cantos, cantas, es.: cantu costat custu libru?, ecc.

31 15. Avverbi e locuzioni avverbiali


Affermazione Negazione Dubbio
- ei, eja, emo - de seguru - prpiu - a beru - sena duda - in totu - no, nono - in nudda - forsis - baddu - chissai - sin casu

Modo
-bene -male -mgius -peus -gosi; aici -comente -a gherra -a mala gana -a mala bgia -a discansu -in presse -a lestru -a sa revessa -a simbesse -a bellu -a forte -petzi/isceti/feti -ebbia -craru -a sa ritza -a caddu -a sa grussera -de rugradis -de badas -de repente -totu in unu -a sispessada -a fortza -oruoru -currecurre -larislaris -ruerue -faghefaghe -cuacua -fuifui -in curtzu -in cara -cunforma a -a malu

Luogo
- inoghe - a/dae inoghe - a/in/dae cue - a/in/dae ue - a/in/dae cuddae - a/in/dae foras - addae - in/a dae in antis - a/in dae segus - a/in segus - a/in/dae subra - a/in/dae suta - a/in/dae susu - a/in/dae giosso - a/in/dae pitzu - a inghriu - a/in/dae palas - a/in/dae totue - a/in/dae nuddue - a/dae probe - a/dae curtzu - a/dae largu - a/dae tesu - a gosi - a gasi - a/in aterue - a/in/dae intro - in logu - cara a cara

Tempo
- como; immoe - deretu - a pustis - in antis - in fatu - cando - semper - chitzo - tardu - eris - oe - oe in die - cras - ocannu - annoas - pusticrs - gianteris - a de die - a de note - a mangianu - a merie - a sero - cando non cando - a bias - mai - una bia - tando - luego - a mesu die - a mesu note - a sispissu - a sora - giai - in nes

Quantit
- meda - paritzu, a, os, as - bastante, es - pagu - nudda - in pessu - agigu - belle - agiomai - in/de mancu - gosi - gasi - mescamente - pagu prus o mancu - de prus - in prus - galu - nas - prus pagu - a su nessi - a su mancu

Interrogativi
- ello/ellus - comente - cando - ite - ue - a ue - in ue

32
16. CONGIUNZIONI Copulative Disgiuntive Avversative Dichiarative Aggiuntive Conclusive Correlative Causali Comparative Concessive Condizionali Consecutive Eccettuative Interrogative Modali Temporali e, nas, fintzas, ne/nen o ma, per, prus a prestu, sende gasi, de su restu, antis, imbetzes, cando chi, in cmbiu custu non custu, difatis, pro nrrere, unu paragone, pro esempru nas, peri, in prus duncas, pro custu, pro cussu, tando siatsiat, gasicomente, tantuchi ca, sigomente pruschi non, prus paguchi non, mgiuschi non, sende chi, mancari, bastis chi, bastat chi, si no est chi, a su puntu chi francu comente, pro ite, che, comente onni/ogni bia chi, nas a cando, in snteri, in pessu chi

33
17. PREPOSIZIONI Proprie Improprie a, de, dae, in, cun, pro, intre, tra suta, subra, a pustis, in antis, foras, intro, a inghriu, contra, sena, a curtzu, a tesu, a largu, indedda, in prus, in soru, paris, in fatu, ecc. in mesu de, in parte de, in cmbiu de, in cara de, paris cun, conca a, chirru a, cara a, pro mdiu de francu, trmite mediante, durante, rasente,

Locuzioni Prepositive Aggettivi/nomi Participi

34
18. Pronomi indefiniti

calicunu/-a, unos cantos, unas cantas carchi nemos nudda perunu/-a teru/-a/-os/-as unu/-a/-os/-as ambos/-as onniunu/-a, ognunu/-a meda/-as totu/-us pagu/-os/-as cale si siat cosa matessi prpiu/-a/-os/-as bastante tropu prus pagu

35
19. Numerali NUMERALI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30, 31, 32 40 50 60 70 80 90 CARDINALI unu, una duos, duas tres bator chimbe ses sete oto noe deghe ndighi dighi trighi batrdighi bndighi sighi deghessete degheoto deghennoe binti bintunu bintiduos bintitrs bintibator bintighimbe bintiss bintisete bintoto bintinoe trinta, trintunu, trintaduos/-as baranta chimbanta sessanta setanta otanta noranta ORDINALI primu/-a/-os/-as, su/-a/-os/as de unu segundu/-a/-os/-as, su/-a/-os/as de duos su/-a/-os/as de tres su/-a/-os/as de bator su/-a/-os/as de chimbe su/-a/-os/as de ses su/-a/-os/as de sete

36
100 101 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000 10.000 100.000 101.000 102.000 200.000 300.000 1.000.000 2.000.000 1.000.000.000 2.000.000.000 chentu chentu e unu dughentos/-as treghentos/-as batorghentos/-as chimbighentos/-as seschentos/-as setighentos/-as otighentos/-as noighentos/-as milli duamgia tres mgia bator mgia chimbe mgia ses mgia sete mgia oto mgia noe mgia deghe mgia chentu mgia chentu e una mgia chentu e duas mgia dughentamgia treghentamgia unu millione, duos milliones unu milliardu, duos milliardos

Per indicare quantit approssimative: deghina, bintina , trintina , barantina , chimbantina , sessantina , setantina , otantina , norantina , chentina

37
20. Verbi ausiliari

ssere INDICATIVO presente deo so tue ses isse est nois semus bois seis issos sunt futuro deo tue isse nois bois issos apo a ssere as a ssere at a ssere amus a ssere ais a ssere ant a ssere imperfetto a as at famus ais ant futuro anteriore apo a ssere istadu as a ssere istadu at a ssere istadu amus a ssere istados, -as ais a ssere istados, -as ant a ssere istados, -as imperfetto essere esseres esseret esseremus essereis esserent passato sia istadu sias istadu siat istadu siamus istados, -as siais istados, -as siant istados, -as passato dia ssere istadu dias ssere istadu diat ssere istadu diamus ssere istados, -as diais ssere istados, -as diant ssere istados, -as INFINITO forma negativa non non non non non sias siat siamus siais siant presente ssere passato ssere istadu trapassato essere istadu esseres istadu esseret istadu esseremus istados, -as essereis istados, -as esserent istados, -as passato prossimo so istadu ses istadu est istadu semus istados, -as seis istados, -as sunt istados, -as passato imperfetto a istadu as istadu at istadu famus istados, -as ais istados, -as ant istados, -as

CONGIUNTIVO presente deo sia tue sias isse siat nois siamus bois siais issos siant CONDIZIONALE presente deo dia ssere tue dias ssere isse diat ssere nois diamus ssere bois diais ssere issos diant ssere IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos sias siat siamus siais siant

PARTIC. passato istadu

GERUNDIO presente essende passato essende istadu

38
ere INDICATIVO presente deo apo tue as isse at nois amus bois ais issos ant futuro deo apo a ere tue as a ere isse at a ere nois amus a ere bois ais a ere issos ant a ere CONGIUNTIVO presente deo apa tue apas isse apat nois apamus bois apais issos apant CONDIZIONALE presente deo dia ere tue dias ere isse diat ere nois diamus ere bois diais ere issos diant ere IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos apas apat apamus apais apant forma negativa no no no no no apas apat apamus apais apant imperfetto aia aias aiat aamus aiais aiant futuro anteriore apo a ere pidu as a ere pidu at a ere pidu amus a ere pidu ais a ere pidu ant a ere pidu imperfetto aere aeres aeret aeremus aereis aerent passato apa pidu apas pidu apat pidu apamus pidu apais pidu apant pidu passato dia ere pidu dias ere pidu diat ere pidu diamus ere pidu diais ere pidu diant ere pidu INFINITO presente ere passato ere pidu trapassato aere pidu aeres pidu aeret pidu aeremus pidu aereis pidu aerent pidu passato prossimo apo pidu as pidu at pidu amus pidu ais pidu ant pidu passato imperfetto aia pidu aias pidu aiat pidu aamus pidu aiais pidu aiant pidu

PARTIC. passato pidu

GERUNDIO presente aende passato aende pidu

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21. Verbi regolari cantare INDICATIVO presente deo tue isse nois bois issos futuro canto cantas cantat cantamus cantades cantant imperfetto cantaia cantaias cantaiat cantaamus cantaiais cantaiant futuro anteriore passato prossimo apo cantadu as cantadu at cantadu amus cantadu ais cantadu ant cantadu passato imperfetto aia cantadu aias cantadu aiat cantadu aamus cantadu aiais cantadu aiant cantadu

deo apo a cantare tue as a cantare isse at a cantare nois amus a cantare bois ais a cantare issos ant a cantare CONGIUNTIVO presente deo cante tue cantes isse cantet nois cantemus bois canteis issos cantent CONDIZIONALE presente deo dia cantare tue dias cantare isse diat cantare nois diamus cantare bois diais cantare issos diant cantare IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos canta cantet cantemus cantade cantent

apo a ere cantadu as a ere cantadu at a ere cantadu amus a ere cantadu ais a ere cantadu ant a ere cantadu imperfetto cantare cantares cantaret cantaremus cantareis cantarent passato apa cantadu apas cantadu apat cantadu apamus cantadu apais cantadu apant cantadu passato dia ere cantadu dias ere cantadu diat ere cantadu diamus ere cantadu diais ere cantadu diant ere cantadu INFINITO forma negativa non non non non non cantes cantet cantemus canteis cantent presente cantare passato ere cantadu trapassato aere cantadu aeres cantadu aeret cantadu aeremus cantadu aereis cantadu aerent cantadu

PART. passato cantadu

GERUNDIO presente cantende passato aende cantadu

Cos pure: andare, caminare, istimare, faeddare, colare, leare, pesare, ascurtare, cumandare, dassare, costumare, campare, ecc.

40
tmere INDICATIVO presente deo timo tue times isse timet nois timimus bois timides issos timent futuro deo tue isse nois bois issos presente deo tima tue timas isse timat nois timamus bois timais issos timant CONDIZIONALE presente deo dia tmere tue dias tmere isse diat tmere nois diamus tmere bois diais tmere issos diant tmere IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos time timat timamus timide timant forma negativa non non non non non timas timat timamus timais timant apo a tmere as a tmere at a tmere amus a tmere ais a tmere ant a tmere imperfetto timia timias timiat timamus timiais timiant futuro anteriore apo a ere tmidu as a ere tmidu at a ere tmidu amus a ere tmidu ais a ere tmidu ant a ere tmidu imperfetto timere timeres timeret timeremus timereis timerent passato apa tmidu apas tmidu apat tmidu apamus tmidu apais tmidu apant tmidu passato dia ere tmidu dias ere tmidu diat ere tmidu diamus ere tmidu diais ere tmidu diant ere tmidu INFINITO presente tmere passato ere tmidu PART. passato tmidu trapassato aere tmidu aeres tmidu aeret tmidu aeremus tmidu aereis tmidu aerent tmidu passato prossimo apo tmidu as tmidu at tmidu amus tmidu ais tmidu ant tmidu passato imperfetto aia tmidu aias tmidu aiat tmidu aamus tmidu aiais tmidu aiant tmidu

CONGIUNTIVO

GERUNDIO presente timende Cos pure: prdere, tddere, mere, ecc. passato aende tmidu

41
nire INDICATIVO presente deo no tue nis isse nit nois nimus bois nides issos nint futuro deo tue isse nois bois issos presente deo na tue nas isse nat nois namus bois nais issos nant CONDIZIONALE presente deo dia nire tue dias nire isse diat nire nois diamus nire bois diais nire issos diant nire IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos ni nat namus nide nant forma negativa non non non non non nas nat namus nais nant apo a nire as a nire at a nire amus a nire ais a nire ant a nire imperfetto nia nias niat namus niais niant futuro anteriore apo a ere nidu as a ere nidu at a ere nidu amus a ere nidu ais a ere nidu ant a ere nidu imperfetto nire nires niret niremus nireis nirent passato apa nidu apas nidu apat nidu apamus nidu apais nidu apant nidu passato dia ere nidu dias ere nidu diat ere nidu diamus ere nidu diais ere nidu diant ere nidu INFINITO presente nire passato ere nidu PART. passato nidu trapassato aere nidu aeres nidu aeret nidu aeremus nidu aereis nidu aerent nidu passato prossimo apo nidu as nidu at nidu amus nidu ais nidu ant nidu passato imperfetto aia nidu aias nidu aiat nidu aamus nidu aiais nidu aiant nidu

CONGIUNTIVO

GERUNDIO presente nende Cos pure: fuire, cunduire, collire, faddire, mutire, cosire, trasire, ecc. passato aende nidu

42
22. Verbi irregolari tnnere INDICATIVO presente deo tue isse nois bois issos futuro deo tue isse nois bois issos presente deo tue isse nois bois issos presente deo tue isse nois bois issos dia tnnere dias tnnere diat tnnere diamus tnnere diais tnnere diant tnnere forma negativa non non non non non tngias tngiat tengiamus tengiais tngiant tngia tngias tengiat tengiamus tengiais tengiant apo a tnnere as a tnnere at a tnnere amus a tnnere ais a tnnere ant a tnnere tngio tenes tenet tenimus tenides tenent imperfetto tenia tenias teniat tenamus teniais teniant futuro anteriore apo a ere tentu as a ere tentu at a ere tentu amus a ere tentu ais a ere tentu ant a ere tentu imperfetto tennere tenneres tenneret tenneremus tennereis tennerent passato apa tentu apas tentu apat tentu apamus tentu apais tentu apant tentu passato dia ere tentu dias ere tentu diat ere tentu diamus ere tentu diais ere tentu diant ere tentu INFINITO presente tnnere passato ere tentu PART. passato tentu trapassato aere tentu aeres tentu aeret tentu aeremus tentu aereis tentu aerent tentu passato prossimo apo tentu as tentu at tentu amus tentu ais tentu ant tentu passato imperfetto aia tentu aias tentu aiat tentu aamus tentu aiais tentu aiant tentu

CONGIUNTIVO

CONDIZIONALE

IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos tene tengiat tengiamus tenide tngiant

GERUNDIO presente tenende Cos pure: cuntnnere, otnnere, pnnere (pp. postu), propnnere (pp. propostu) passato aende tentu

43
dare INDICATIVO presente deo dao tue das isse dat nois damus bois dais issos dant futuro deo tue isse nois bois issos presente deo dia tue dias isse diat nois diamus bois diais issos diant CONDIZIONALE presente deo dia dare tue dias dare isse diat dare nois diamus dare bois diais dare issos diant dare IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos dae diat diamus dage diant forma negativa non non non non non dias diat diamus diais diant apo a dare as a dare at a dare amus a dare ais a dare ant a dare imperfetto daia daias daiat daamus daiais daiant futuro anteriore apo a ere dadu as a ere dadu at a ere dadu amus a ere dadu aiais a ere dadu ant a ere dadu imperfetto dare dares daret daremus dareis darent passato apa dadu apas dadu apat dadu apamus dadu apais dadu apant dadu passato dia ere dadu dias ere dadu diat ere dadu diamus ere dadu diais ere dadu diant ere dadu INFINITO presente dare passato ere dadu PART. passato dadu trapassato aere dadu aeres dadu aeret dadu aeremus dadu aereis dadu aerent dadu passato prossimo apo dadu as dadu at dadu amus dadu ais dadu ant dadu passato imperfetto aia dadu aias dadu aiat dadu aamus dadu aiais dadu aiant dadu

CONGIUNTIVO

GERUNDIO presente dende passato aende dadu

44
segare INDICATIVO presente deo sego tue segas isse segat nois segamus bois segades issos segant futuro deo apo a segare tue as a segare isse at a segare nois amus a segare bois ais a segare issos ant a segare CONGIUNTIVO presente deo seghe tue seghes isse seghet nois seghemus bois segheis issos seghent CONDIZIONALE presente deo dia segare tue dias segare isse diat segare nois diamus segare bois diais segare issos diant segare IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos sega seghet seghemus segade seghent forma negativa non non non non non seghes seghet seghemus segheis seghent passato dia ere segadu dias ere segadu diat ere segadu diamus ere segadu diais ere segadu diant ere segadu INFINITO presente segare passato ere segadu imperfetto segaia segaias segaiat segaamus segaiais segaiant futuro anteriore passato prossimo apo segadu as segadu at segadu amus segadu ais segadu ant segadu passato imperfetto aia segadu aias segadu aiat segadu aamus segadu aiais segadu aiant segadu

apo a ere segadu as a ere segadu at a ere segadu amus a ere segadu ais a ere segadu ant a ere segadu imperfetto segare segares segaret segaremus segareis segarent passato apa segadu apas segadu apat segadu apamus segadu apais segadu apant segadu trapassato aere segadu aeres segadu aeret segadu aeremus segadu aereis segadu aerent segadu

PART. passato segadu

GERUNDIO presente seghende Cos pure: apeigare, fraigare, mandigare passato aende segadu

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cghere INDICATIVO presente deo cogo tue coghes isse coghet nois coghimus bois coghides issos coghent futuro deo apo a cghere tue as a cghere isse at a cghere nois amus a cghere bois ais a cghere issos ant a cghere CONGIUNTIVO presente deo coga tue cogas isse cogat nois cogamus bois cogais issos cogant CONDIZIONALE presente deo dia cghere tue dias cghere isse diat cghere nois diamus cghere bois diais cghere issos diant cghere IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos coghe cogat cogamus coghide cogant forma negativa non non non non non cogas cogat cogamus cogais cogant imperfetto coghia coghias coghiat coghamus coghiais coghiant futuro anteriore apo a ere cotu as a ere cotu at a ere cotu amus a ere cotu ais a ere cotu ant a ere cotu imperfetto coghere cogheres cogheret cogheremus coghereis cogherent passato apa cotu apas cotu apat cotu apamus cotu apais cotu apant cotu passato dia ere cotu dias ere cotu diat ere cotu diamus ere cotu diais ere cotu diant ere cotu INFINITO presente cghere passato ere cotu trapassato aere cotu aeres cotu aeret cotu aeremus cotu aereis cotu aerent cotu passato prossimo apo cotu as cotu at cotu amus cotu ais cotu ant cotu passato imperfetto aia cotu aias cotu aiat cotu aamus cotu aiais cotu aiant cotu

PART. passato cotu

GERUNDIO presente coghende passato aende cotu

Cos pure: traghere, beneghere, astrnghere, tnghere. Il participio passato di questi verbi : traitu, beneitu, astrintu, tintu.

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fghere INDICATIVO presente deo fatzo tue faghes isse faghet nois faghimus bois faghides issos faghent futuro deo apo a fghere tue as a fghere isse at a fghere nois amus a fghere bois ais a fghere issos ant a fghere CONGIUNTIVO presente deo fatza tue fatzas isse fatzat nois fatzamus bois fatzais issos fatzant CONDIZIONALE presente deo dia fghere tue dias fghere isse diat fghere nois diamus fghere bois diais fghere issos diant fghere IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos faghe fatzat fatzamus faghide fatzant forma negativa non non non non non fatzas fatzat fatzamus fatzais fatzant imperfetto faghia faghias faghiat faghamus faghiais faghiant futuro anteriore apo a ere fatu as a ere fatu at a ere fatu amus a ere fatu ais a ere fatu ant a ere fatu imperfetto faghere fagheres fagheret fagheremus faghereis fagherent passato apa fatu apas fatu apat fatu apamus fatu apais fatu apant fatu passato dia ere fatu dias ere fatu diat ere fatu diamus ere fatu diais ere fatu diant ere fatu INFINITO presente fghere passato ere fatu trapassato aere fatu aeres fatu aeret fatu aeremus fatu aereis fatu aerent fatu passato prossimo apo fatu as fatu at fatu amus fatu ais fatu ant fatu passato imperfetto aia fatu aias fatu aiat fatu aamus fatu aiais fatu aiant fatu

PART. passato fatu

GERUNDIO presente faghende passato aende fatu

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pdere INDICATIVO presente deo potzo tue podes isse podet nois podimus bois podides issos podent futuro deo apo a pdere tue as a pdere isse at a pdere nois amus a pdere ais bois a pdere issos ant a pdere CONGIUNTIVO presente deo potza tue potzas isse potzat nois potzamus bois potzais issos potzant CONDIZIONALE presente deo dia pdere tue dias pdere isse diat pdere nois diamus pdere bois diais pdere issos diant pdere IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos pode potzat potzamus podide potzant forma negativa non non non non non potzas potzat potzamus potzais potzant imperfetto podia podias podiat podamus podiais podiant futuro anteriore apo a ere pdidu as a ere pdidu at a ere pdidu amus a ere pdidu ais a ere pdidu ant a ere pdidu imperfetto podere poderes poderet poderemus podereis poderent passato apa pdidu apas pdidu apat pdidu apamus pdidu apais pdidu apant pdidu passato dia ere pdidu dias ere pdidu diat ere pdidu diamus ere pdidu diais ere pdidu diant ere pdidu INFINITO presente pdere passato ere pdidu trapassato aere pdidu aeres pdidu aeret pdidu aeremus pdidu aereis pdidu aerent pdidu passato prossimo apo pdidu as pdidu at pdidu amus pdidu ais pdidu ant pdidu passato imperfetto aia pdidu aias pdidu aiat pdidu aamus pdidu aiais pdidu aiant pdidu

PART. passato pdidu

GERUNDIO presente podende passato aende pdidu

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sighire INDICATIVO presente deo sigo tue sighis isse sighit nois sighimus bois sighides issos sighint futuro deo apo a sighire tue as a sighire isse at a sighire nois amus a sighire bois ais a sighire issos ant a sighire CONGIUNTIVO presente deo siga tue sigas isse sigat nois sigamus bois sigais issos sigant CONDIZIONALE presente deo dia sighire tue dias sighire isse diat sighire nois diamus sighire bois diais sighire issos diant sighire IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos sighi sigat sigamus sighide sigant forma negativa non non non non non sigas sigat sigamus sigais sigant imperfetto sighia sighias sighiat sighamus sighiais sighiant futuro anteriore apo a ere sighidu as a ere sighidu at a ere sighidu amus a ere sighidu ais a ere sighidu ant a ere sighidu imperfetto sighire sighires sighiret sighiremus sighireis sighirent passato apa sighidu apas sighidu apat sighidu apamus sighidu apais sighidu apant sighidu passato dia ere sighidu dias ere sighidu diat ere sighidu diamus ere sighidu diais ere sighidu diant ere sighidu INFINITO presente sighire passato ere sighidu trapassato aere sighidu aeres sighidu aeret sighidu aeremus sighidu aereis sighidu aerent sighidu passato prossimo apo sighidu as sighidu at sighidu amus sighidu ais sighidu ant sighidu passato imperfetto aia sighidu aias sighidu aiat sighidu aamus sighidu aiais sighidu aiant sighidu

PART. passato sighidu

GERUNDIO presente sighende Cos pure: cunsighire, pessighire passato aende sighidu

49
bnnere INDICATIVO presente deo bngio tue benis isse benit nois benimus bois benides issos benint futuro deo apo a bnnere tue as a bnnere isse at a bnnere nois amus a bnnere bois ais a bnnere issos ant a bnnere CONGIUNTIVO presente deo bngia tue bngias isse bngiat nois bengiamus bois bengiais issos bngiant CONDIZIONALE presente deo dia bnnere tue dias bnnere isse diat bnnere nois diamus bnnere bois diais bnnere issos diant bnnere IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos beni bngiat bengiamus benide bngiant forma negativa non non non non non bngias bngiat bengiamus bengiais bngiant imperfetto benia benias beniat benamus beniais beniant futuro anteriore passato prossimo so bnnidu ses bnnidu est bnnidu semus bnnidos, -as seis bnnidos, -as sunt bnnidos, -as passato imperfetto a bnnidu as bnnidu at bnnidu famus bnnidos, -as ais bnnidos, -as ant bnnidos, -as

apo a ssere bnnidu as a ssere bnnidu at a ssere bnnidu amus a ssere bnnidos, -as ais a ssere bnnidos, -as ant a ssere bnnidos, -as imperfetto bennere benneres benneret benneremus bennereis bennerent passato sia bnnidu sias bnnidu siat bnnidu siamus bnnidos, -as siais bnnidos, -as siant bnnidos, -as passato dia ssere bnnidu dias ssere bnnidu diat ssere bnnidu diamus ssere bnnidos, -as diais ssere bnnidos, -as diant ssere bnnidos, -as INFINITO presente bnnere passato ssere bnnidu trapassato essere bnnidu esseres bnnidu esseret bnnidu esseremus bnnidos, -as essereis bnnidos, -as esserent bnnidos, -as

PART. passato bnnidu

GERUNDIO presente benende Cos pure: cumbnnere, imbnnere (ausil. ere), prevnnere passato essende bnnidu

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blere INDICATIVO presente deo bgio tue bales isse balet nois balimus bois balides issos balent futuro deo tue isse nois bois issos presente deo bgia tue bgias isse bgiat nois bagiamus bois bagiais issos bgiant CONDIZIONALE presente deo dia blere tue dias blere isse diat blere nois diamus blere bois diais blere issos diant blere IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos bale bgiat bagiamus balide bgiant forma negativa non non non non non bgias bgiat bagiamus bagiais bgiant apo a blere as a blere at a blere amus a blere ais a blere ant a blere imperfetto balia balias baliat balamus baliais baliant futuro anteriore apo a ssere blidu as a ssere blidu at a ssere blidu amus a ssere blidu ais a ssere blidu ant a ssere blidu imperfetto balere baleres baleret baleremus balereis balerent passato sia blidu sias blidu siat blidu siamus blidu siais blidu siant blidu passato dia ssere blidu dias ssere blidu diat ssere blidu diamus ssere blidu diais ssere blidu diant ssere blidu INFINITO presente blere passato ssere blidu PART. passato blidu trapassato aere blidu aeres blidu aeret blidu aeremus blidu aereis blidu aerent blidu passato prossimo so blidu ses blidu est blidu semus blidu seis blidu sunt blidu passato imperfetto a blidu as blidu at blidu famus blidu ais blidu ant blidu

CONGIUNTIVO

GERUNDIO presente balende passato essende blidu

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abrrere INDICATIVO presente deo abrgio tue aberis isse aberit nois aberimus bois aberides issos aberint futuro deo tue isse nois bois issos presente deo abrgia tue abrgias isse abrgiat nois abergiamus bois abergiais issos abrgiant CONDIZIONALE presente deo dia abrrere tue dias abrrere isse diat abrrere nois diamus abrrere bois diais abrrere issos diant abrrere IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos aberi abrgiat abergiamus aberide abrgiant forma negativa no no no no no abrgias abrgiat abergiamus abergiais abrgiant apo a abrrere as a abrrere at a abrrere amus a abrrere ais a abrrere ant a abrrere imperfetto aberia aberias aberiat aberamus aberiais aberiant futuro anteriore apo a ere abertu as a ere abertu at a ere abertu amus a ere abertu ais a ere abertu ant a ere abertu imperfetto aberrere aberreres aberreret aberreremus aberrereis aberrerent passato apa abertu apas abertu apat abertu apamus abertu apais abertu apant abertu passato dia ere abertu dias ere abertu diat ere abertu diamus ere abertu diais ere abertu diant ere abertu INFINITO presente abrrere passato ere abertu PART. passato abertu trapassato aere abertu aeres abertu aeret abertu aeremus abertu aereis abertu aerent abertu passato prossimo apo abertu as abertu at abertu amus abertu ais abertu ant abertu passato imperfetto aia abertu aias abertu aiat abertu aamus abertu aiais abertu aiant abertu

CONGIUNTIVO

GERUNDIO presente aberende Cos pure: cobrrere, chrrere passato aende abertu

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nrrere INDICATIVO presente deo naro tue naras isse narat nois naramus bois narades issos narant futuro deo tue isse nois bois issos presente deo nrgia tue nrgias isse nrgiat nois nargiamus bois nargiais issos nrgiant CONDIZIONALE presente deo dia nrrere tue dias nrrere isse diat nrrere nois diamus nrrere bois diais nrrere issos diant nrrere IMPERATIVO forma positiva tue isse nois bois issos nara nrgiat nargiamus narade nrgiant forma negativa non non non non non nrgias nrgiat nargiamus nargiais nrgiant apo a nrrere as a nrrere at a nrrere amus a nrrere ais a nrrere ant a nrrere imperfetto naraia naraias naraiat naraamus naraiais naraiant futuro anteriore apo a ere naradu as a ere naradu at a ere naradu amus a ere naradu ais a ere naradu ant a ere naradu imperfetto narrere narreres narreret narreremus narrereis narrerent passato apa naradu apas naradu apat naradu apamus naradu apais naradu apant naradu passato dia ere naradu dias ere naradu diat ere naradu diamus ere naradu diais ere naradu diant ere naradu INFINITO presente nrrere passato ere naradu PART. passato naradu trapassato aere naradu aeres naradu aeret naradu aeremus naradu aereis naradu aerent naradu passato prossimo apo naradu as naradu at naradu amus naradu ais naradu ant naradu passato imperfetto aia naradu aias naradu aiat naradu aamus naradu aiais naradu aiant naradu

CONGIUNTIVO

GERUNDIO presente narende passato aende naradu

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23. Formazione delle parole

Qui di seguito si indicano solo alcuni sufssi, a titolo indicativo, di uso comune o colto. Si rimanda a un esame successivo la trattazione esaustiva e quindi una proposta denita in materia di pressi e sufssi. 23.1 Sufssi

23.1.1 -bile In parole colte che hanno il sufsso latino -BILIS: ambile, varibile, terrbile, solbile 23.1.2 -tzione I cultismi che in latino hanno la nale in -TIONE, possono avere in sardo un risultato in -ssione, -ssone, thone, -tzione. Per la sua diffusione preferiamo la desinenza in -tzione, per cui: atzione, beneditzione, editzione, emigratzione, letzione, natzione, etc. Restano salvi i risultati patrimoniali come CANTIONE(M) > [kantnE], [kanTnE], [kantsni], per cui: cantzone [kantsnE] 23.1.3 -ntzia, -ntzia I cultismi che in latino hanno la nale in -ANTIA, -ENTIA, possono avere in sardo un risultato in -nsia, -assa, ntzia, -nsia, -essa, -ntzia . Per la sua diffusione si preferisce la desinenza in -ntzia, ntzia, per cui: costntzia, cussntzia, delincuntzia, frecuntzia, passntzia, prepotntzia, referntzia, residntzia, sutzintzia, suplntzia Sono da rigettare, perch italianismi, le desinenze in -antza (it. -anza) e in -entza (it. -enza). 23.1.4 - eri, -era carabineri, ferreri, paneteri/panetera 23.1.5 -ore, -ora marradore, marradora 23.1.6 -nte balente, cantante, connoschente , importante 23.1.7 -mentu atrivimentu, sarvamentu 23.1.8 -ite colite, enterite, epatite, gastrite, pleurite 23.1.9 -ngiu narngiu, mandighngiu 23.1.10 -ngiu arngiu , andngiu 23.1.11 -dade, -tade beridade, bonidade, inrmidade, mortalidade, novidade, probabilidade, soledade, universidade; dicultade, facultade, libertade 23.1.12 -udu, -uda canudu, piludu, 23.1.13 ete mannete, librete, 23.1.14 sone Alle parole italiane del tipo prigione, ragione, in sardo corrispondono forme con diverse pronunce [pREjnE] ,

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[pREZnE], [pREsnE], ecc. Si scelta la forma con finale in sone, comune alle variet centrali e meridionali: presone, resone

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24. Lessico

Lessico ereditario, terminologia, neologismi a Limitare le interferenze da altre lingue, privilegiando lesito sardo, anche con prestiti interni, da altre varianti, es. duendu (da sp. duende), presente in alcune varianti . b Riproporre, se utile o necessario, parole ereditarie anche se di uso limitato ad alcune varianti c Coesistenza di sinonimi, lgiu/feu, faeddare/allegare, pddighe/didu, ghina/ua, cherrer/boler, isseberare/ischertare, petzi/ebbia, matessi/prpiu/etotu, puru/nas/ntzas. Negli ultimi due casi, c un uso differenziato a seconda della posizione nella frase: etotu e puru vanno sempre dopo il sostantivo o il pronome. d Riduzione a una sola forma di varianti di parole con lo stesso etimo: faeddare non faveddare /fueddari/fueddai. e Privilegiare letimologia nella scelta del modello (vedi punto prec.): fa- e non fu-eddare f Scelta di forme neutre per usi scientici/didattici, es. inu, accanto a forme di uso pi familiare o letterario, es. molente, poleddu, ecc.; g Scelta preferenziale di esiti diretti dal latino, es. guighe accanto a giuge (da cat.), cadrea accanto a cadira (da cat.), lasciate a usi pi colloquiali o letterari. A meno che non si tratti di termini pi diffusi anche se non di derivazione diretta: mariposa, preferibile a leporeddu, ecc.; bentana, preferibile a fenestra/fronesta/nestra h distinzione in parole a) essenziali (almeno 1 per concetto) e parole b) disponibili (altri possibili sinonimi) i per usi formali e amministrativi: preferibile adottare una sola parola (essenziale) di riferimento per concetto (vedi punto precedente) per assicurare una minima corrispondenza interlinguistica: sd. faeddare = fr. parler = sp. hablar, ecc. Per usi colloquiali, informali o letterari, possibile luso di sinonimi e gdeosinonimi. l tener conto della differenza tra parole di origine diretta popolare e termini colti, che prescindono dai fenomeni di trasformazione tipici delle parole di origine popolare, es.: fedu/fetu (vedi anche punto succ.). m non retroattivit delle regole di trasformazione tipica delle derivazioni dirette ma adattamento parziale n (istria non *istrgia, artculu non *artigru, democrticu non *demogrtigu, istitutu non *istidudu, ecc. In particolare, tener conto, dunque, che i derivati colti di una stessa parola originaria non seguono le regole di trasformazione delle parole ereditarie ma si rifanno direttamente alletimo, con qualche adattamento, es.: AQUA > abba, abbosu, abbatzu, abbarolu, ma acuticu, aceu (isport acuticu), non *abticu, *abeu; SANGUINE > smbene, sambenosu, insambentare, ma sanguneu (sistema sunguneu ) non sambenosu; INGUINE > mbena ma inguinale non *imbenale; OCULUM > ogru, ograre, ograda, ogrire ma oculista non *ogrista, binculu non *binogru; LINGUA > limba, limbudu, limbeddu, limbatza, ma lingusta, lingustica, bilngue non *limbista, *limbstica, *bilimbe; DERECTU > deretu ma diretore non *deretore; CABALLU > caddu, caddinu (musca caddina) ma ecuinu (ratza ecuina); FILIU > fgiu, giolu, ma liale non *giale, etc. o No al differenzialismo a tutti i costi, quando disponibile un termine internazionale (telfonu non *faeddatesu, diretore non *ghiadore, divisione (aministrativa) non *partidura p S ai prestiti internazionali adattati foneticamente e morfologicamente (archeolgicu, frigorferu, chirrgicu, cardiolgicu, su barista, sos baristas, is baristas, ecc.) q Composti: sotziologia non *sotziulogia, ferrovia non *ferruvia S ai calchi: ne de chida, ecc. e agli altri sistemi internazionalmente pi usati nel trattamento o coniazione r S ai calchi: ne de chida, ecc. e agli altri sistemi internazionalmente pi usati nel trattamento o coniazione di neologismi

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s No alle interferenze da ital., inglese, dunque: elaboradore o carculadore non computer, infograa non computer graphics t Risemantizzazione di termini desueti o scomparsi dalluso orale u Formazioni di nuovi termini quanto impossibili altre soluzioni, comunque daccordo (o con criteri analoghi) con istituzioni di terminologia e industrie della lingua (Unione Latina, TermCat, TermRom, progetto Unione Europea TermLad e TermSar) Tutti i termini adottati dovranno conformarsi, fonologicamente e morfologicamente, alle Norme raticate dalla Regione.

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