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TESINA LETTERATURA: Gabriele D'Annunzio La vita:

Gabriele D'Annunzio nacque nel 1863 a Pescara, in una famiglia borghese e agiatata. Dopo aver frequentato il liceo classico nella sua citt, si trasfer a Roma per iscriversi alla facolt di Lettere, ma non complet gli studi. Inizi invece, giovanissimo, a frequentare i salotti dell'alta societ e degli intelletuali romani, participando alla vivace vita mondana della capitale. Ebbe cinque figli nati dalle sue numerose relazioni. Particolarmante intensa fu quella con l'attrice Eleonora Duse, insieme alla quale condusse una vita sfrenata e lussuosa, contribuendo a sperperare il suo patrimonio. Negli ultimi anni del secolo decise di participare attivamente alla vita politica italiana e venne eletto deputato per la Destra. Dopo la Prima guerra mondiale, alla vigilia della quale d'Annunzio si era fervidamente schierato a favore della participazione italiana, organizz una spedizione sulla citt di Pola e in seguito su quella di Fiume per riconquistare anche questi territori all'Italia. Nel 1924 si trasfer in una villa sul lago di Garda dove si dedic alla trasformazione della casa in museo, chiamato il "Vittoriale", in cui riun opere d'arte e tutti i cimeli della sua vita da "superuomo" e che don allo Stato. Qui mor all'improvviso nel 1938.

Le opere :

La sua carriera artistica piuttosto intensa e ricca di opere che lo resero famoso in Italia e all'estero, sopratutto in Francia. D'Annunzio scrisse sia in prosa sia in versi: fra i romanzi ricordiamo, primo fra tutti, Il piacere, che ebbe un successo sraordinario, poi L'Innocente e il Fuoco. I personaggi di questi romanzi sono uomini che vivono passioni estreme e coltivano interessi intellettuali e artistici che li portano a considerare se stessi al di sopra delle persone comuni. E questo l'ideale del superuomo che d'Annunzio prov anche a realizzare personalmente, conducendo una vita sregolata e compiendo eroiche imprese. Nelle opere poetiche d'Annunzio dimostra una grande originalit oltre a un' eccezionale capacit di trarre ispirazione dall'antica tradizione lirica. La sua opera poetica pi originale sono le laudi (di argomento vario: idilliaco, epico, patriottico), tra le quali citiamo le pi note:

Alcoyne, Maia ed Elettra. Significativa anche la raccolta Canto novo, che d'Annunzio riscrisse pi volte alla ricerca di una sempre
migliore espressione poetica. Tema dominante nella sua poesia la ricerca della bellezza e la possibilit di far parlare attraverso la natura il mondo delle emozioni e dei sentimenti, proponendo una completa identificazione tra l'uomo e la natura. D'Annunzio scrisse anche diverse opere teatrali come la Figlia di

lorio o La nave e nel 1914 un soggetto cinematografico dal titolo Cabiria.


Gabriele d'Annunzio:

IL PIACERE
Il piacere un romanzo di Gabriele D'Annunzio, scritto nel 1888 a Francavilla al Mare e pubblicato l'anno seguente dai Fratelli Treves.[1] A partire dal 1895 recher il sopratitolo I romanzi della Rosa, formando un ciclo narrativo con L'innocente e Il trionfo della morte. [2] Cos come un secolo prima Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo aveva diffuso in Italia la corrente e la sensibilit romantica, Il piacere e il suo protagonista Andrea Sperelli introducono nella cultura italiana di fine Ottocento la tendenza decadente e l'estetismo. Come afferm Benedetto Croce, con d'Annunzio risuon nella letteratura italiana una nota, fino ad allora estranea, sensualistica, ferina, decadente,[senza fonte] in contrapposizione al naturalismo e al positivismo che in quegli anni sembravano aver ormai conquistato la letteratura italiana (basti pensare che nello stesso anno viene pubblicato un capolavoro del Verismo come il Mastro Don Gesualdo di Giovanni Verga). D'Annunzio inaugura un nuovo tipo di prosa psicologica e introspettiva,[3] destinata ad avere un grande successo e che gli consentir di indagare gli errori e le contrariet della vita dell'ultimo discendente d'una razza intellettuale.[4] Il piacere ambientato a Roma e dintorni, tra gli anni 1885 e 1887, nello stesso contesto storico della sua stesura. E proprio le vicende storiche e politiche dell'epoca, che fanno da sfondo al romanzo, sono importanti per poter comprendere lo stile di vita e la psicologia dei personaggi. Caduta nel 1876 la Destra storica che aveva governato l'Italia dalla formazione del Regno nel 1861, il re chiama al governo Agostino Depretis, un ex mazziniano che forma un ministero con uomini della Sinistra parlamentare, tenendo il potere fino al 1887. A Depretis succede il siciliano Francesco Crispi, che governa, a fasi alterne, fino al 1896.[18]

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