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L'”oro verde” della Puglia minacciato dalla Xylella fastidiosa

e le implicazioni economiche
Sputacchina


• La Xylella o Xylella fastidiosa, per chiamarla con il suo nome scientifico, è
un batterio che si propaga all’interno della pianta causando il

Introduzione
disseccamento delle foglie.
• Il principale insetto che trasmette questo batterio ha il curioso nome di
sputacchina, a causa della schiuma che produce e all’interno della quale
vive.
Conseguenze

Sembra ormai scientificamente provato che questo batterio sia il responsabile della CoDiRo (complesso
del disseccamento rapido dell’ulivo), un male che sta colpendo da diversi anni gli ulivi secolari del sud
Italia, in particolare della Puglia in cui migliaia di ettari di oliveti hanno subito disseccamenti delle foglie.
Le conseguenze per gli ulivi sono disastrose.

Secondo Coldiretti (principale Organizzazione degli imprenditori agricoli in Italia e in Europa), nel 2018 la
produzione di olive è crollata del 73%. Considerando che la Puglia da sola produce più di un terzo dell’olio
“made in Italy” e che il territorio si compone di circa 300 mila aziende agricole, con 250 milioni di piante e
380 mila ettari, si capisce che il problema sta devastando le culture di uliveti.

Inoltre c’è il problema spinoso dei lavoratori stagionali e dei frantoi (luogo dove vengono portate le olive
destinate alla produzione di olio di oliva e nel quale si svolgeranno tutti i processi di lavorazione), che si
trovano di colpo nelle condizioni di non avere più materia prima da lavorare e non possono nemmeno più
avviare gli impianti.

Alcuni frantoi salentini sono stati smontati e portati all’estero, in direzione Marocco e Tunisia. Paesi dai
quali è aumentata, con una crescita esponenziale, l’importazione di olio sui nostri scaffali, andando a
sostituire fino al 60% delle varietà locali presenti.
Possibili Soluzioni
L’unica arma finora individuata è difendere gli alberi dal contagio tramite insetticidi oppure con reti che
impediscano agli insetti di posarvisi. Una parte degli agricoltori ha contestato la scelta dell’uso degli insetticidi
perchè sono insetticidi di nuova generazione della famiglia dei neo-nicotinoidi, cioè formulati simili alla nicotina,che
è un potente veleno.
I neo-nicotinoidi fra l’altro uccidono in modo indistinto qualsiasi insetto, comprese le api e gli altri impollinatori.
Una soluzione definitiva a questo problema sembra difficile da trovare.
Già nel 2018, il governatore della Puglia Michele Emiliano ha sollecitato il presidente del Consiglio e l’Unione
Europea, per trovare una soluzione ma finora non ci sono state azioni significative e la malattia degli olivi si è
allargata.
I rimedi si riducono dunque a proporre:
l’uso massiccio di erbicidi e insetticidi. In questo modo non solo si danneggia la popolazione degli insetti
impollinatori, ma si rischia anche di alterare la qualità dell’olio. Inoltre, considerando che la superficie agricola
coinvolta sarebbe di alcune centinaia di migliaia di ettari, i prodotti chimici utilizzati inquinerebbero pesantemente
terreno e falde acquifere (nappes phreatiques).
Inoltre la comunità scientifica non solo non è ascoltata, ma addirittura è osteggiata dalla legge perchè c’è un
articolo che divieta “a chiunque di detenere o movimentare materiale vivo di Xylella fastidiosa o ogni materiale
infetto da essa derivato”.
Foglie di ulivto una volta
infestato dalla xyllela
fastidiosa
I Link
• https://nanomnia.eu/xylella-cose-e-quali-sono-i-rimedi/

• https://www.ilsole24ore.com/art/xylella-batterio-minaccia-terra-bari-puglia-ricorr
e-insetticidi-AED7ARkE

• https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/xylella-fastidiosa-la-soluzione-a-portata-
di-mano/

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