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LIFE18 NAT/IT/000920

LIFE DIOMEDEE
Conservazione degli uccelli marini e degli habitat nelle Isole Tremiti (Diomedee) e in altri
SIC della Puglia mediante azioni di contrasto alle specie aliene invasive (IAS)
Il Promontorio del Gargano è conosciuto in tutto il mondo per la sua grande ricchezza floristica e
vegetazionale nel contesto di tutto il Mediterraneo. Molte sono le cause alle quali si deve l’originalità della
sua flora e vegetazione, in particolare la storia geologica, la posizione geografica ed il clima. Il Gargano
nella zona costiera è caratterizzato da una fascia di vegetazione mediterranea formata da specie sempreverdi
(leccio, pino d’Aleppo, olivastro, carrubo), a cui seguono sui rilievi montuosi e sugli altipiani dell’interno
boschi di caducifoglie con querce e faggi, che ricordano la vegetazione dell’Europa media.
Il Gargano costituisce il punto di incontro fra la flora e la vegetazione di due regioni fitogeografiche
nettamente distinte, quella mediterranea e quella medioeuropea.
L’importanza, di un Parco Nazionale sul Gargano:.“Parco”, significa tutela degli ambienti naturali che sono
legati tra loro da fragili equilibri, così fragili, da poter correre il rischio di estinguersi, da un momento
all’altro. La scomparsa di una specie, vegetale o animale, può essere causata da un comportamento scorretto
da parte dell’uomo. Alla parola “Parco” sono legate tutte quelle azioni destinate non solo alla tutela
dell’ambiente, ma soprattutto allo sviluppo ed alla valorizzazione delle attività legate all’uomo, come
l’agricoltura di qualità, il turismo in natura, l’educazione ambientale, l’artigianato, capaci di migliorare la
qualità della vita.
Tutelare la Natura, non interessa solo a chi si occupa dei problemi di tipo scientifico, ma riguarda tutti noi
che la apprezziamo e che desideriamo conoscere sempre più l’ambiente naturale che ci circonda.
Dobbiamo prendere coscienza dell’importanza che il nostro ambiente ha sulla sopravvivenza della specie
umana e solo se riusciremo a capire un bosco, a leggere la storia di un masso, a restare in silenzio per
ascoltare le voci della Natura, cominceremo ad apprezzare ed a rispettare il territorio che ci ospita e di cui
siamo parte integrante. La tutela e la salvaguardia della Natura rappresentano un valore sociale e tutti noi
siamo chiamati a collaborare per un interesse comune, tutelando nel migliore dei modi, il nostro territorio,
per le generazioni future. Vivere in armonia con la Natura che ci circonda, significa saper apprezzare la sua
bellezza nascosta e solo una buona conoscenza naturalistica ci può fornire il rispetto e l’amore per il nostro
territorio.
Clima

Per la sua posizione geografica il Promontorio del Gargano subisce l’influenza del Mare Adriatico da
cui è bagnato a Nord, ad Est ed a Sud-Est, subisce l’influenza del Tavoliere delle Puglie e l’influenza
dei venti freddi provenienti dal Nord Italia, come la Bora, che s’incanalano tra le valli del Monte
Calvo, nel territorio di San Giovanni Rotondo e del Monte Nero, nel territorio di San Marco in Lamis
riducendo notevolmente le temperature. L’autunno e la primavera sono caratterizzate da una elevata
piovosità e da temperature miti. L’inverno è lungo e freddo con frequenti precipitazioni anche a carattere
nevoso. L’estate è calda e secca e in questa stagione la temperatura tocca i 40° nel mese di Agosto. Il clima
del Gargano è a regime Mediterraneo con precipitazioni concentrate in autunno ed in inverno, meno in
primavera ed assenti in estate.

Termoudogrammi delle precipitazioni e della temperatura di Bagnouls-Gaussen.

Fonte grafica: Lauriola P-Palmieri N, 1994; -Parco Nazionale del Gargano. La Foresta Umbra, le riserve naturali, le zone umide, le Isole Tremiti.
SCHIENA EDITORE.
Superficie: 121.118 ettari
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L’elevata biodiversità sul Gargano è una conseguenza della notevole varietà di


ambienti naturali presenti
La FLORA nel Parco Nazionale del Gargano

11000

6200

2100

20% 33%

Europa Italia Gargano


Ricchezza faunistica nel Parco Nazionale del Gargano
278

47%

130
111

56%
62

41 46%
30%
31 19
9
Boschi mesofili
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 Sulle Tremiti sono state rilevate 757 specie di piante!


12000
11000

10000

8000 6,8%
6200
6000

12,2%
4000

34,4% 2300
2000
757
0
Tremiti Gargano Italia Europa
3 kmq 1211 kmq 301.340 kmq 10.832.312 kmq
0,00003%
0,001%
0,2%
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Endemismi: Fiordaliso delle Isole Tremiti Centaurea diomedea.


ASTERACEAE che cresce su rupi e garighe calcaree marittime. Fiorisce nel
periodo giugno-luglio
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Endemismi: Limonio delle Isole Tremiti Limonium diomedeum. Questo


limonio alofilo si rinviene sui litorali rocciosi in ambienti investiti dalla
salsedine. Fiorisce nel periodo giugno-luglio.
Uccelli marini
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 Berta maggiore Calonectris diomedea

Berta minore Puffinus yelkouan


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 Ratto nero Rattus rattus


 La presenza di questa specie costituisce un fattore limitante per la
nidificazione delle berte, in quanto il ratto preda regolarmente uova e
nidiacei, costituendo una delle cause di estinzione locale come dimostrato
da specifiche ricerche.
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 Senecio africano Senecio inaequidens
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 Senecio africano Senecio inaequidens
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 Senecio africano Senecio inaequidens
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 Senecio africano Senecio inaequidens
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 Senecio africano Senecio inaequidens
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Ailanthus altissima
introdotta in Italia nel ‘700 per l’allevamento della sfingide dell’ailanto (Samia cynthia) come alternativa
al baco da seta. Nell' arcipelago questa specie aliena si va rapidamente diffondendo e risulta
attualmente presente nelle due isole abitate con numerosi nuclei che occupano però una superficie
ancora limitata.

Azioni di progetto: L’azione di eradicazione


dell'ailanto è molto importante per la tutela della
biodiversità delle Isole Tremiti. Risulta essenziale
intervenire nei confronti di questa specie aliena
nelle prime fasi di diffusione quando ancora la
popolazione è ridotta e le possibilità di successo
sono massime.
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Callinectes sapidus
Specie nativa delle coste Atlantiche settentrionali americane, viene segnalato per la prima volta in Europa
nel 1900, con penetrazione nel bacino del Mediterraneo nel 1955. In Puglia, la presenza di C. sapidus è
nota dal 2006 e interessa attualmente alcuni dei principali sistemi lagunari

Impatto: Data l’estrema plasticità


fisiologica e l’ampio spettro trofico,
non è facile prevedere gli impatti
della specie sugli ecosistemi di neo-
colonizzazione. La specie potrebbe
inoltre rappresentare una causa di
mortalità diretta per specie di
interesse comunitario (es. Aphanius
fasciatus) mediante predazione
diretta. Da un punto di vista
socioeconomico C. sapidus
rappresenta sia una risorsa
commerciale che un detrattore
economico, per l’impatto sulle
popolazioni di specie target di pesca
e per gli effetti sull’attività di pesca.
Azioni di progetto:: Lungo il litorale
brindisino è prevista un'azione di
eradicazione locale.

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