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Origine e diffusione
Il ciliegio una coltura antichissima che dallAsia Minore pass in Egitto, poi in Grecia ed infine nellantica Roma; a Pompei ci sono degli affreschi raffiguranti frutti di ciliegio acido. Oggi diffuso in tutti paesi compresi tra il 35 e 55 parallelo di latitudine nord e sud.
600.000 t (2009)
Produzione
LItalia destina alla coltura del ciliegio circa 28-29000 ha di superficie e produce annualmente mediamente 120.000 t di prodotto, di cui 10.00015.000 t di ciliegie acide.
Anno
2005 2006 2007 2008
Superficie (ha)
29.302 28.876 29.679 29.733
Produzioni (t)
101.295 110.910 106.189 109.054
Produzione
Alla coltura sono interessate circa 50.000 aziende di cui solo il 10% con una superficie superiore ai 2 ha. Oltre il 60% della produzione nazionale proviene da impianti non specializzati. Le regioni maggiormente interessate alla coltura sono la Puglia (35% della superficie totale provincia di Bari), la Campania (26% - interessate tutte le province), il Veneto (12% - province di Verona e Vicenza), lEmilia Romagna (10% - province di Modena e Forl), il Lazio (5%) ed il Piemonte (3%).
Produzione
Negli ultimi 30-40 anni la produzione nazionale di ciliegie si ridotta di circa 1/3 essendo passata dalle 212.000 t del triennio 1965-1967 alla produzione attuale. A determinare questa situazione ha concorso la contrazione considerevole delle superfici e, di conseguenza, delle produzioni delle regioni Campania, Emilia Romagna e Veneto, mentre la Puglia ha mostrato un comportamento in controtendenza che ha portato, nellarco del periodo considerato, ad un forte aumento delle produzioni (dal 7% al 35% della produzione nazionale). Tuttavia, negli ultimi anni si evidenziato un blocco della diminuzione della produzione in Emilia
Produzione
La diminuzione della produzione e lattuale situazione non particolarmente favorevole allespansione della coltura sono conseguenza della presenza di problemi colturali di difficile soluzione che si traducono in elevati costi di produzione:
sensibilit alle avversit climatiche lenta messa a frutto autoincompatibilit della maggior parte delle cv che causa scarsa allegagione ed alternanza di produzione ampia mole delle piante, che dilata i costi di raccolta Di positivo c che la domanda di ciliegie elevata a livello sia Italiano sia europeo.
Inquadramento botanico
Famiglia: ROSACEE
Sottofamiglia: PRUNOIDEAE Genere: PRUNUS Prunus avium - ciliegio dolce - diploide (n = 8); si distinguono due variet botaniche juliana (frutto cuoriforme e polpa tenera) e duracina (duroni - polpa consistente).
Prunus cerasus o vulgaris - ciliegio acido - tetraploide; si distinguono 3 variet botaniche caproniana (amarene, abbastanza dolci e succo incolore), austera (visciole, asprigne e succo sanguigno), marasca (marasche, frutto piccolo, buccia scura e succo molto scuro, particolarmente aspre). Prunus mahaleb - magaleppo o ciliegio di S. Lucia - diploide - utilizzato come portinnesto (frutti non eduli).
Delle numerose altre specie i ciliegi da fiore sono piante ornamentali selezionate in funzione della bellezza dei fiori, frequenti nei parchi e nei giardini di tutto il mondo.
Caratteristiche botaniche
Il ciliegio dolce una pianta che pu raggiungere grandi dimensioni (fino a 20 m di altezza). Il ciliegio acido un albero di mole ridotta, con chioma a portamento pendulo nelle amarene ed assurgente nelle visciole. La corteccia liscia, scura e lucente e si sfalda orizzontalmente. Lapparato espanso. radicale
Caratteristiche botaniche
Le foglie sono ovate e seghettate con una o due coppie di ghiandole nettarifere alla base del lembo.
Le gemme sono singole: quelle a legno sono appuntite, quelle a fiore sono grosse e slargate e danno luogo ad una infiorescenza ad ombrella composta da 2-6 fiori (+ spesso 3). I fiori, peduncolati, sono pentameri; i petali sono bianchi; hanno un nettare molto zuccherino. Le formazioni fruttifere sono i rami misti, i dardi fioriferi ed i brindilli. Il ciliegio dolce produce prevalentemente sui dardi fiorifieri (mazzetti di maggio), mentre il ciliegio acido produce prevalentemente nei rami misti e nei brindilli.
Caratteristiche botaniche
Il frutto una drupa: quella del ciliegio dolce di colore rosso scuro o chiaro, con polpa tenera o croccante che aderisce al nocciolo e viene utilizzata per il consumo fresco e per la trasformazione industriale; quella del ciliegio acido pi o meno colorata a polpa tenera ed aderente al nocciolo, presenta un minor valore merceologico e viene utilizzata prevalentemente dallindustria.
Caratteristiche botaniche
La fioritura dura 7-10 giorni in condizioni di clima caldo e asciutto; pu avere durata pi che doppia in condizioni cliamatiche avverse.
Sullepoca di fioritura, oltre alla cultivar, influisce anche il portinnesto (es. il Magaleppo anticipa di 4-5 giorni). Nel ciliegio la precocit di maturazione non legata allepoca di fioritura: da ricordare che una fioritura precoce espone maggiormente la pianta al pericolo di brinate tardive e di moniliosi.
La ciliegia gemellata deriva da un fiore che anzich un solo e unico ovario ne contiene uno doppio o addirittura multiplo. Quando i 2 stimmi vengono regolarmente impollinati si hanno 2 frutti gemellati. Quando i due stimmi vengono impollinati in momenti successivi, o quando uno di essi riceva un polline peggiore, si osserva come uno dei 2 si sviluppi di meno rimanendo sotto misura o immaturo. Se fecondato uno solo dei 2 ovari si pu osservare un frutto normale con una piccola cavit o una cicatrice lungo la linea di sutura. Si pu verificare che entrambi i frutti per impollinazione risultino immaturi, sotto misura e non colorati. Anche se non molto frequentemente si possono avere frutti multipli. VEDI FOTO DIAPOSITIVE SEGUENTI
La formazione di frutti gemellati o multipli indotta dal verificarsi di alte temperature (pi alte della norma, in particolare da temperature diurne superiori a 30C) durante la fase di differenziazione delle gemme a fiore. Quindi da imputare a temperature eccessive verificatesi nella primavera e estate dellanno prima. Negli ultimi anni tale inconveniente avvenuto con maggiore frequenza che in passato, soprattutto per qualche cultivar. In effetti, numerose indagini hanno evidenziato che ci sono cultivar particolarmente suscettibili (es. Bing, B.Moreau, Napoleon, Burlat C1, Early BiGi, Blaze Star ed altre).
Caratteristiche che vengono prese in considerazione per valutare lidoneit di una cultivar alla trasformazione industriale.
GIORGIA
un notevole sviluppo dell'albero che rende difficoltosi, costosi e talvolta pericolosi gli interventi sull'albero stesso, in primo luogo la raccolta dei frutti; sensibilit a fitopatie;
l'autoincompatibilit, che crea non poche difficolt alla realizzazione di una consociazione che non pregiudichi il rendimento economico del ceraseto. Cultivar di ciliegio
In tutti i casi viene data particolare attenzione alla resistenza alle fitopatie di ogni genere con particolare riferimento alle moniliosi, al cancro batterico e alla fitoftora.
Alcuni degli obiettivi sopra menzionati sono stati in parte gi raggiunti; si dispone infatti gi: di nuove cultivar autocompatibili: 'Stella', 'Sunburst', 'Lapins', 'New Star', 'Starkrimson' (quest'ultima geneticamente compatta);
di varie cultivar di tipo compatto, fra cui le canadesi 'Van compact', 'Stella compact', 'Lambert compact' e le italiane 'Burlat Cl', 'Nero II Cl e 'Durone compatto di Vignola';
di varie cultivar da raccolta meccanica, quali 'Benedetta', 'Bianca di Verona', 'Carlotta', 'Corinna', 'Flamengo SRIM', 'Francesca', 'Vittoria'.
Raccolta
L'epoca di raccolta rappresenta un momento fondamentale della filiera produttiva, perch caratterizza e condiziona la qualit globale e la serbevolezza del prodotto. La definizione del momento ottimale della raccolta delle ciliege legato all'assunzione da parte della buccia del colore tipico varietale; come indice anche utilizzato il contenuto in solidi solubili (residuo secco rifrattometrico).
Modalit
Di norma le ciliege sono raccolte in un'unica volta, anche se ci pu comportare l'aumento dello scarto. Nella fase di distacco dei frutti necessario procedere con cura per evitare il distacco del peduncolo e lesioni traumatiche sui frutti (particolarmente frequenti nelle cultivar a polpa tenera). Analoga cura occorre mettere in atto nella disposizione dei frutti nei contenitori di raccolta e nel successivo loro svuotamento. L'esposizione al sole dei frutti raccolti da evitare. Vanno inoltre scartati i frutti affetti da spaccature iperidriche.
Raccolta
L'elevata deperibilit dei frutti, abbinata alle temperature ambientali tendenzialmente
elevate nel periodo di raccolta e commercializzazione, rendono necessario ridurre al minimo (6-8 ore) il tempo tra raccolta e consegna alla centrale di lavorazione. Entro tale lasso di tempo, tutti i mezzi di trasporto sono utilizzabili, compresi i rimorchi aziendali, purch su gomme e purch siano evitate soste prolungate al sole per le operazioni di carico e scarico. Qualora le distanze da percorrere tra l'azienda di produzione e la centrale di lavorazione richiedano tempi superiori alle 4-6 ore, necessario ricorrere a mezzi di trasporto dotati di impianto di refrigerazione.
Raccolta
La raccolta manuale delle ciliegie pi onerosa rispetto a quella degli altri fruttiferi; le rese
orarie sono molto basse, con 8-15 kg/ora di ciliegie raccolte sul dolce, e rese un po' superiori sull'acido, per la mole ridotta delle piante. La raccolta meccanica consente di raccogliere fino al 90% del prodotto, utilizzando scuotitori da tronco o da branche e reti a terra o, meglio, scuotitori e telai interecettatori. I danni causati al tronco e alle branche dagli scuotitori sono limitati e non dovrebbero nella maggior parte dei casi causare emissione di gomma. Rispetto alla raccolta manuale, con lo scuotitore le quantit raccolte per operatore sono notevolmente maggiori (5, 10 fino anche a 20 volte pi). Dopo raccolto il frutto deve essere rapidamente sottoposto a prerefrigerazione, fino ad una
temperatura di 4-5 C. Il frutto si conserva per poco tempo, per cui l'intervallo
raccolta/consumo non dovrebbe superare 8-10 giorni, per non incorrere in fenomeni di senescenza e di avvizzimento del picciolo. Per le ciliegie da industria, considerando che il prezzo che viene pagato inferiore a quello delle ciliegie per il consumo diretto necessario realizzare impianti che permettano la meccanizzazione della raccolta. Le possibilit di conservazione delle ciliegie dolci sono limitate, quelle delle ciliegie acide destinate al consumo fresco ancor pi limitate. In atmosfera normale, con T di 0,5-1 C e 95% di umidit relativa, si possono conservare le ciliegie fino ad una ventina di giorni. In atmosfera
Raccolta meccanica
Raccolta meccanica
Calcio mg
Fosforo mg
15
17
Vitamina A mcg
Vitamina C mg Vitamina E mg
24
7 -
Calcio mg
Fosforo mg
30
18
Vitamina A mcg
Vitamina C mg Vitamina E mg
19
11 -
Calcio mg
Fosforo mg
56
9
Vitamina A mcg
Vitamina C mg Vitamina E mg
1
tr -