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IL LINGUAGGIO Linguistica, lingue e proprietà

delle lingue, linguaggio e


VERBALE comunicazione.
LINGUISTICA GENERALE VS. LINGUISTICA
STORICA
Cosa sono le lingue? Come sono Come si è evoluta una lingua nel
fatte? Come funzionano? tempo? Che rapporto c’è tra una
lingua e un’altra?

Oggetto di studio della linguistica sono le


lingue storico-naturali, che sono nate
spontaneamente nel corso della civiltà umana.

Le lingue storico-naturali sono frutto di una


capacità innata dell’homo sapiens: il
linguaggio verbale umano.
LINGUAGGIO VERBALE
UMANO E SEGNO
Il segno è un «qualcosa» che
rimanda a «qualcos’altro», che
comunica questo «qualcos’altro».
Diversi tipi di segni, che si distinguono per
intenzionalità – volontà di passare un’informazione – e ↬ cosa vuol dire comunicazione in
motivazione – attinenza del segno con la realtà a cui fa senso stretto?
riferimento: Vuol dire trasmettere delle
informazioni in modo intenzionale.
• Indice (motivato naturalmente, non intenzionale):
nuvole scure per la pioggia.
• Segnale (motivato naturalmente, intenzionale): ↬ Il segno è l’unità fondamentale di
sbadiglio volontario per il sonno/la noia. questa comunicazione, è ciò che la
• Icona: (motivato analogicamente, intenzionale): sostiene.
onomatopea, mappa, disegno.
• Simbolo (motivato culturalmente, intenzionale):
bandiera per nazione, colore nero per il lutto in Italia.
• Segno (non motivato, intenzionale): messaggi
linguistici, comunicazione gestuale.
LINGUA, SEGNO, CODICE

I segni linguistici sono segni in senso stretto, prodotti


intenzionalmente per comunicare. Sono immotivati – hanno un
arbitrario legame con ciò che indicano – quindi sono come sono per
convenzione.
↬ cosa rende il ricevente in grado di comprendere il segno?
Il ricevente comprende il segno che è parte di un codice condiviso con
l’emittente.
Il codice è un insieme di corrispondenze fra «qualcosa» e
«qualcos’altro», cioè un insieme di segni.
La lingua è un codice costituito da segni linguistici.
PROPRIETÀ
DELLA LINGUA
Quali sono le caratteristiche proprie del codice
lingua? Quali sono le caratteristiche che il codice
lingua condivide con altri codici?

Codice lingua Tutti i codici

o Doppia articolazione o Biplanarità


o Trasponibilità di mezzo o Arbitrarietà
o Plurifunzionalità e riflessività o Linearità e discretezza
o Produttività e ricorsività o Trasmissibilità culturale
o Distanziamento o Equivocità
o Complessità sintattica
BIPLAN ARBITRARIET
ARITÀ À
Non c’è alcun legame naturalmente motivato,
A ogni singolo segno, di qualsiasi tipo, empiricamente dimostrabile, tra un segno e la realtà
corrispondono due «piani»: a cui si riferisce.
o Significante, cioè «piano» ↬ il legame esistente tra segno e realtà è stabilito per
materialmente percepibile, espressione convenzione, di comune accordo tra locutori.
di un qualcosa;
o Significato, cioè «piano» del concetto, All’arbitrarietà fanno in parte eccezione alcuni segni
particolarmente iconici:
dell’idea di qualcosa.
o Onomatopee (tintinnio, sussurrare) – il significante
richiama il suono che esso designa, anche se poi si
conforma alle convenzioni morfologiche della lingua;
o Ideofoni (bam/boom, zac, gluglu) – espressioni
imitative o interiezioni che designano fenomeni o
azioni.
(non è chiaro quanto gli ideofoni siano davvero parole,
segni linguistici).
DOPPIA
ARTICOLAZION
E 1. Ogni segno è sempre scomponibile il «unità minime
di prima articolazione», cioè in morfemi.
Anche questi sono segni, in quanto dotati di significato
e riutilizzabili per la costruzione di altre parole.
↬ Gatt - o; Gatt - ino; Gatt - ara;

Questa è una proprietà essenziale della


2. I morfemi sono ulteriormente scomponibili in «unità
lingua – la doppia articolazione
minime di seconda articolazione», cioè i fonemi, che
permette: non hanno più un significato proprio.
- Struttura generale del sistema ↬G-a-t-t-o
linguistico
- Economicità, perché con un
numero ristretto di fonemi è
possibile costruire un gran numero
di morfemi
TRASPONIBILITÀ
DI MEZZO
Il segno linguistico può essere prodotto / realizzato attraverso due canali:
quello fonico-acustico, legato all’aria e all’articolazione boccale delle parole,
e quello visivo-grafico, legato alla luce e alla riproduzione di segni su
supporti fisici.
Il canale fonico-acustico ha priorità su quello visivo-grafico:
• antropologicamente, tutte le lingue esistite hanno forma e uso orali, ma non
tutte hanno forma e uso scritti;
• statisticamente, si parla più di quanto non si scriva;
• ontogeneticamente, l’essere umano impara prima a parlare, poi a scrivere;
• filogeneticamente, l’essere umano come specie ha prima parlato, poi
inventato sistemi di scrittura.
LINEARITÀ E
DISCRETEZZA
Il significante viene prodotto, Le unità della lingua non
si realizza e si sviluppa in costituiscono una materia unica
successione nel tempo e e continua, ma sono
nello spazio. visibilmente distinte e hanno
una fine.
PLURIFUNZI
ONALITÀ
La lingua è uno strumento attraverso il quale si può
parlare di tutto, dunque si può adempiere a molte
funzioni diverse:

• espressione di un pensiero
• trasmissione di informazioni
• mantenimento di attività e rapporti sociali
• manifestazione di sentimenti e stati d’animo
• risoluzione di problemi
RIFLESSIVI

Con la lingua si può parlare della lingua
stessa: la lingua diventa allora metalingua.
PRODUTTIVITÀ E Proprietà della lingua che

RICORSIVITÀ
Produttività ➱ la lingua consente di parlare di nuove cose, di nuove
dipendono strettamente dalla
doppia articolazione

esperienze e anche di cose inesistenti.


La produttività della lingua è infinita, perché si basa su un numero finito
di unità minime di seconda articolazione che, però, si combinano
all’infinito tra loro secondo un numero limitato di regole e principi.

Ricorsività ➱proprietà formale secondo cui uno stesso principio è


applicabile all’infinito:
Le regole di suffissazione, per esempio, sono ricorsive:

o Atto ➱ attuare
o Attuare ➱ attualizzare
o Attualizzare ➱ attualizzabile
DISTANZIA
MENTO
Proprietà che consente all’emittente di formulare messaggi
relativi a cose distanti (nello spazio, nel tempo o in
entrambi).

Libertà da stimoli
➱ i segni linguistici rimandano a un’elaborazione
concettuale della realtà esistente, quindi sono indipendenti
dalla realtà immediata.
TRASMISSIBILITÀ
CULTURALE
Il fatto di apprendere una lingua si fonda su due aspetti:
1. Trasmissibilità culturale ➱ le convenzioni
linguistiche, il lessico, le regole di una lingua
vengono trasmesse e imparate attraverso un
apprendimento, non per via genetica / innata;

2. Facoltà di linguaggio ➱ capacità innata, tipica del


genere umano, di apprendere e impiegare un codice
linguistico per la comunicazione.
COMPLESSITÀ
SINTATTICA
I messaggi linguistici possono essere
strutturalmente molto complessi ed elaborati.
➱ la disposizione di un segno rispetto agli altri
non è mai casuale
➱ i rapporti tra elementi sono fitti e plurimi –
questa complessità si vede nella sintassi.
EQUIVO
CITÀ
La lingua (come altri codici) impone corrispondenze plurivoche tra elementi:
o A un significante può essere associato più di un solo significato (polisemia,
omonimia):
Capo (n.m.)
a. Parte più alta del corpo umano;
b. Persona che dirige

o A un significato può essere associato più di un solo significante (sinonimia):


Disordinato, inorganico, scomposto, scombinato…
DEFINIZIONE
DI LINGUA
La lingua è un codice che attualizza un sistema di segni (dal
significante primariamente fonico-acustico) fondamentalmente arbitrari
a ogni loro livello e doppiamente articolati, capaci di esprimere ogni
esperienza esprimibile, posseduti come conoscenza interiorizzata che
permette di produrre infinite frasi a partire da un numero finito di
elementi.
QUATTRO
LIVELLI DI
ANALISI
1. fonetica e fonologia
2. morfologia
3. sintassi
4. semantica

Fonetica e fonologia + semantica rappresentano i livelli «più esterni»


della lingua, perché sono le interfacce di questa con il mondo esterno.
Morfologia e sintassi, invece, sono livelli «più profondi», che indicano
i principi strutturali e organizzativi della lingua.

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