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scheletrico
Le proprietà dei muscoli, tipi di muscoli, traumi
Tipi di ossa, varie ossa del corpo, effetti del movimento sulle
articolazioni
Le proprietà del tessuto muscolare
Il tessuto muscolare è formato da cellule raccolte in fasci (fibre) muscolari, e presentano varie
proprietà fondamentali:
• Eccitabilità:
Capacità di reagire agli stimoli del sistema nervoso.
• Contrattilità:
Capacità di contrarsi in risposta al sistema nervoso, di conseguenza in base alle situazioni il
muscolo si accorcerà, ed il rilassamento che segue comporterà nell’estensione del muscolo.
• Elasticità:
Capacità delle fibrocellule di riprendere la forma iniziale.
• Estensibilità:
Capacità delle fibre di allungarsi quando vengono sottoposte ad una forza di trazione esterna.
• Tonicità:
Capacità di un muscolo di rimanere sempre in una certa tensione, anche se a riposo e di
conseguenza permette al muscolo di tornare in azione più velocemente.
Le fasi di contrazione di un muscolo
Un muscolo presenta 3 fasi di contrazione, ossia:
• La fase di latenza:
È il tempo di risposta dell’impulso nervoso al muscolo.
• La fase di contrazione
È la fase in cui un muscolo si contrae.
• La fase di rilassamento:
È la fase in cui un muscolo torna alla forma iniziale.
I tipi di muscolo
I muscoli in base ai loro tessuti si dividono in due grandi
categorie, i muscoli lisci ed i muscoli striati:
I muscoli lisci:
Sono costituiti da fibre muscolari lisce, e la loro particolarità è
che sono muscoli a contrazione lenta ed il loro funzionamento è
indipendente dalla volontà dell’individuo, perciò sono chiamati
muscoli involontari.
I movimenti dei muscoli sono governati dal sistema nervoso
autonomo (simpatico e parasimpatico).
In alcuni rari casi il loro funzionamento è volontario come nel
caso dello svuotamento della vescica urinaria.
I muscoli striati: Sono muscoli caratterizzati da fibre striate, che viste al
microscopio appaiono come bande bianche e scure.
Es: muscoli scheletrici o muscolo cardiaco.
• Il crampo:
Contrazione involontaria della muscolatura, accompagnata da dolore e
incapacità del movimento. È dovuta da alterazioni del flusso sanguigno del
muscolo, ad esempio, da freddo e umidità.
In questo caso, bisogna esercitare uno stretching leggero del muscolo, un
massaggio e applicazione calde.
Traumi e alterazioni del sistema muscolare
Esistono vari traumi riguardanti il sistema muscolare,
come:
• Lo strappo:
Lesione che interessa gli arti inferiori ed è dovuta ad un’eccessiva
tensione muscolare con conseguente rottura delle fibre.
In questo caso, bisogna sollevare l’arto colpito, fasciarlo con bende
elastiche e applicare una borsa d’acqua fredda.
• La contusione:
Lesione di parti muscolari o organi interni in seguito ad un trauma, c’è la
formazione di un livido.
I rimedi sono ghiaccio o acqua fredda, o adeguate fasciature tenendo
sempre a riposo la parte interessata.
Traumi e alterazioni del sistema muscolare
Esistono vari traumi riguardanti il sistema muscolare, come:
• Le tendinopatie:
Infortunio a carico dei tendini.
In questo caso i rimedi sono la fisioterapia, il riposo e l’uso di farmaci antinfiammatori.
Il portamento rilassato
Il portamento rilassato è dovuto all'incapacità del corpo di opporsi alla forza
di gravità, la quale ne altera la forma.
Il soggetto si presenta con il capo inclinato in avanti, addome prominente,
spalle cadenti, piedi piatti ecc.
Si pensa sia dovuto a un poco sviluppato tono della muscolatura e si
evidenzia in modo particolare nel periodo della crescita.
Il portamento rilassato in genere si risolve spontaneamente dopo la crisi
puberale, ma i vari atteggiamenti (dorso curvo, scapole alate ecc.) possono
divenire anche permanenti.
Alterazioni della postura
Il piede piatto
Normalmente il piede poggia su tre arcate: la mediale, la laterale e l'anteriore. Se schiacciate da un elevato
peso corporeo o se i legamenti sono rilassati, queste arcate possono appiattirsi e generare il piede piatto.
Il piede piatto è presente fin dalla nascita, ma è altrettanto normale che si sviluppi in modo spontaneo e che
giunga a essere un piede normale intorno ai 7/10 anni, con la maturazione ossea.
Spesso il piede piatto si presenta da fermo ma diventa normale durante la fase di deambulazione e di corsa,
grazie all'intervento dei potenti tendini che lo controllano recuperando le corrette curvature.
Se invece il piattismo persiste, per ottenere una correzione definitiva, si interviene chirurgicamente
inserendo una vite che impedisce la rotazione della caviglia oltre il limite fisiologico.
Alterazioni della postura
Ipercifosi e iperlordosi
Sono curve eccessive della colonna vertebrale sul piano sagittale.
L'atteggiamento delle ipercifosi (accentuata rotazione del bacino indietro)
si trasforma in dorso curvo se non si agisce nella fase di accrescimento e si
evidenzia quando la curva fisiologica dorsale della cifosi è più appariscente
del normale.
Determinano problemi alla respirazione per una scarsa capacità e una
diminuita elasticità della gabbia toracica.
Nelle iperlordosi si ha un'accentuata rotazione del bacino in avanti con
evidente curvatura del rachide a livello delle vertebre lombari, una
insufficiente tonificazione dei muscoli addominali e glutei prominenti.
Le ipercifosi e le iperlordosi richiedono un buon trattamento della postura
e del movimento per rafforzare i muscoli indeboliti e distendere quelli più
contratti.
Alterazioni della postura
Scapole alate
Si hanno nel caso in cui i margini vertebrali delle scapole risultino particolarmente sporgenti sul dorso.
L'origine di questo atteggiamento è dovuto essenzialmente a un marcato sviluppo dei muscoli pettorali a
scapito di quelli dorsali, che provoca un aumento della distanza fra le scapole.
Le scapole alate generalmente si evidenziano nell'età puberale per debolezza dei muscoli fissatori delle scapole
(come il trapezio, il romboide, il gran dentato) e tendono a scomparire col tempo.
Realizzato da:
Alfredo Pragliola
Jacopo Bianchi
Daniele Galluccio
Alessandro Ferti