Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Per la soluzione a
pressione differenziale
è disponibile un
riferimento normativo
(volontario) recepito
dall’UNI.
D.M. 18/10/2019
definizione di COMPARTIMENTO A PROVA DI FUMO
D.M. 18/10/2019
definizione di COMPARTIMENTO A PROVA DI FUMO
I sistemi a
differenza di
pressione (ma
anche i SEFC)
svolgono azione di
protezione di
un’ampia classe di
LUOGHI SICURI.
Questa è una
novità nel
panorama
legislativo italiano
LE NORME VOLONTARIE IN ITALIA
CONTROLLO DEL FUMO CON
SISTEMI A DIFFERENZA DI PRESSIONE
1. La normativa italiana dal 1983 ad oggi
2. La normativa europea (UNI EN 12101-6 e successive)
3. La logica della sicurezza applicata ai sistemi a differenza di pressione
4. Soluzioni tecniche per i filtri fumo: kit o sistema?
5. Esempio pratico
6. Documentazione e certificazione finale
Lo scopo [di un sistema a differenza di pressione] è
quello di stabilire e mantenere un GRADIENTE DI
PRESSIONE positivo dall’area protetta in direzione
dell’incendio quando le porte dell’ambiente protetto
sono chiuse, e un predeterminato CONTROFLUSSO
D’ARIA quando le porte sono aperte.
Scopo di un sistema a
differenza di pressione.
UNI EN 12101-6: 2005
[ ….. ]
UNI EN 12101-6: 2005
Nuova edizione
tuttora in inchiesta
interna (CEN).
CLASSIFICAZIONE DEI PDS
prEN 12101-13
Le classi di sistemi
sono ora ridotte a 2.
CLASSIFICAZIONE DEI PDS
prEN 12101-13
prEN 12101-13 Annex A – Calculation Procedures
prEN 12101-13
Qualificante l’aspetto
delle prove di
accettabilità del PDS.
CONTROLLO DEL FUMO CON
SISTEMI A DIFFERENZA DI PRESSIONE
Dp > 0
Sfiato di aria/fumo
in ambiente libero,
indispensabile
per mantenere il
gradiente e quindi
impedire l’entrata
del fumo.
Sfiati da porte chiuse.
Possibilità di combinazione con altre tecniche o per la protezione di più locali adiacenti.
Ventola. Il fumo non può essere mantenuto fuori dal locale, a porta aperta, in
assenza di controflusso d’aria
vDO > 0
Ventola
Pressostato
differenziale
Unità di controllo
Batterie
I kit di sovrappressione
PORTATE VOLUMETRICHE
dei ventilatori comunemente usati
GRIGLIA ANTIVOLATILE nei kit italiani.
STAFFA SOSTEGNO
I kit sono adatti più a locali ridotti monopiano che a locali complessi
(vani scala, atri, edifici a più piani);
Porte solo chiuse; Porte anche aperte; Molti occupanti; Molte porte, molti
occupanti;
Dp = 30 Pa; Dp = 30 Pa; Dp = 30 Pa;
PEI complesso;
v = N.A. v = 1 m/s. v = 1-2 m/s.
Dp = 30 Pa;
v = 1-2 m/s.
CONTROLLO DEL FUMO CON
SISTEMI A DIFFERENZA DI PRESSIONE
1. La normativa italiana dal 1983 ad oggi
2. La normativa europea (UNI EN 12101-6 e successive)
3. La logica della sicurezza applicata ai sistemi a differenza di pressione
4. Soluzioni tecniche per i filtri fumo: kit o sistema?
5. Esempio Pratico
6. Documentazione e certificazione finale
EDIFICIO AD USO RICETTIVO / ALBERGHIERO
EDIFICIO AD USO RICETTIVO / ALBERGHIERO
EDIFICIO AD USO RICETTIVO / ALBERGHIERO
PIANO TIPO
EDIFICIO AD USO RICETTIVO / ALBERGHIERO
8 Dp
Dp
Dp
6
Dp
Dp
4
Dp
Dp
2
Dp
PT
EDIFICIO AD USO RICETTIVO / ALBERGHIERO
6 4
Dp
PT 8
EDIFICIO AD USO RICETTIVO / ALBERGHIERO
DIMENSIONAMENTI PRINCIPALI
Controllo iniziale
Disegni di progetto as-built
Planimetria con posizione componenti
GRAZIE PER L’ATTENZIONE