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La notte era l ,come da sempre, a fare da bastone bianco ad unaltra anima cieca nella sua disperazione ; un altro spirito

abituato a fare giochi mal riusciti di equilibrio tenendosi aggrappato a quello che restava di una bottiglia di alcol scadente. Ed a quante anime perse faceva da guida e da complice a quella stessa stazione ,la notte. Quanti clandestini,prostitute,vecchi senza fissa dimora e speranza vagavano in cerca di un posto tranquillo dove poter dare una tregua alla lotta quotidiana per la sopravvivenza. Quante figure poco raccomandabili di giorno che divenivano solo ombre come tutti di notte ma che restavano anonime al mondo a tutte le ore. Il nostro malcapitato ,nel corso degli anni,si era guadagnato un posto di privilegio ed esclusivo,fatto di cartoni e qualche straccio sotto una piccola tettoia sgretolata della vecchia ormai abbandonata stazione. Procedeva per inerzia,incespicando ed evitando le ombre ( vere o presunte) che gli venivano davanti.I pantaloni cadenti ,per giunta,gli impedivano di camminare facilmente,dato che ,in mancanza di una cintura,erano tenuti fermi da uno spago ,evidentemente non progettato a tal funzione. Indossava una camicia a quadri,che di certo non era sufficiente a tenerlo caldo in una notte autunnale. Per fortuna che una bottiglia dalcool costava meno di un maglione e che la bevanda aveva il potere soprannaturale di scaldare il suo corpo e congelare il pensiero di una vita ormai alla deriva! Svoltando langolo sarebbe arrivato alla sua dimora,riparata e tranquilla,una suite per la gente del posto. Si gett come un sasso a terra. Ma qualcosa non quadrava. Il suo posto era stato occupato abusivamente da qualcun altro. Chi osava un simile oltraggio?Il vagabondo gett una bestemmia nello suo dialetto meridionale e sbott: Stronzo,svegliati!!Vai a rompere da unaltra parte. Nessuna risposta,n motoria,n verbale .Il vagabondo pens ad uno che voleva fare troppo il furbo per loccasione,ed inizi a scuoterlo violentamente.La gamba dellospite era la parte anatomica a s pi vicina. La mosse e scavando nella memoria,di qualche anno fa,di quando era un uomo felice che amava sua moglie, riconobbe la gamba liscia calzante il collant di una donna. Per un tratto pens che forse la notte non era stata cos crudele con lui. Ma qualcosa ancora non tornava. Era fredda,fredda come la mano di sua madre nella bara,tatuata per tutto il corpo dalla mano esperta ed inconfondibile della morte. Un urlo muto fu la risposta alla crudele scoperta. Anche uno che morto per la societ da un pezzo,davanti allopera originale della morte,non conosce che questa come risposta.

Il locale era gremito di persone,luci acceccanti,barman impazzito,cameriere in presa ad una crisi di nervi. Ragazze che ballavano sui pezzi dance lanciati dallesaltato dee-jay. Un locale in visibilio dove era lecito aspettarsi messo in scena il pi vecchio spettacolo del mondo,quello del corteggiamento. Certo oggi qualcosa era cambiato rispetto al passato,ma il finale era sempre e comunque ben noto a tutti. Era impensabile,penso,che un ragazzo allinizio del secolo,conosciuto da circa due ore,sfiorasse( per dire) alla sua conversatrice la schiena soffermandosi pi in basso ,sussurandole qualcosa allorecchio e che questa biondina e slanciata ragazza in gonna succinta rispondesse ridendo fragorosamente. Risata interrotta dallo squillare del cellulare di lui. Il lavoro,maledetto lavoro; proprio oggi che si cuccava e che era la mia giornata libera,che palle pens il ragazzo premendo con violenza il tasto per rispondere,quasi volesse interrompere quel elemento di disturbo. Vice-Commissario hanno trovato un cadavere alla stazione dismessa,deve venire lei a fare il sopralluogo,dallaltro capo. Cosa ma sei impazzito?Io sono in ferie,chiama il commissario .Lho chiamato ma ha detto che al pronto-soccorso per suo figlio che ha le colichette che non gli passano. Le coliche gliele faccio venire io domani mattina,pens in cuor suo luomo che rispose:Arrivo-fu la risposta secca e rassegnata del vice-commissario. Quando prov a dire a malincuore alla ragazza che se ne doveva andare questa allinizio non cap( dato che era da poco in Itaia) e

continu a fissarlo sorridendo. Il vice-commissario pensava soltanto quale occasione stasse perdendo: bellissima donna,straniera,quindi niente domande e stupida. Si allontan tra la calca pensando solo a quanto fosse sfortunato e gett un ultimo sguardo alle sue gambe chilometriche,per poterci pensare nei momenti sconforto.

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