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L’installazione
dei pannelli
fotovoltaici
alla luce dei più
recenti interventi
legislativi
2
L’autore
Roberto Rizzo
Sommario
Introduzione............................................................................................................................. 4
1.1 Le energie rinnovabili: origini della crisi energetica e normativa
sovranazionale di riferimento.............................................................................................. 5
1.2. Gli interventi normativi nazionali: il Decreto Semplificazioni bis.......................13
1.3 Il Decreto Energia: gli impianti fotovoltaici sugli edifici in edilizia libera......... 16
1.4 Il Decreto Taglia prezzi liberalizza gli impianti fotovoltaici a terra......................21
1.5 Il Decreto Aiuti e l’ampliamento delle aree considerate ex lege idonee al
fotovoltaico............................................................................................................................. 23
1.6 Dal Decreto Aiuti bis importanti conferme e l’integrazione delle
semplificazioni disposte dal Decreto Aiuti...................................................................... 26
1.7 Il Decreto Aiuti ter dimezza le tempistiche antincendio........................................ 28
1.8. Le modifiche introdotte dal Decreto PNRR 3........................................................... 30
1.9 Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici.................................................................. 32
4 Introduzione
Introduzione
I gravi eventi degli ultimi anni, dall’emergenza sanitaria causata dalla pandemia
da Covid-19 al conflitto in Ucraina, hanno determinato una crisi economica plane-
taria senza precedenti, che, indubbiamente, vede nell’incontrollato aumento del
costo della materia prima energia uno degli aspetti maggiormente preoccupanti,
perché destinato ad incidere in maniera sensibile sul patrimonio delle famiglie,
depauperandolo fortemente.
In un contesto caratterizzato da una crescente insicurezza e da forti tensioni socia-
li, accresciute ulteriormente dal bisogno dei cittadini meno abbienti, moralmente
e materialmente afflitti dalle difficoltà cagionate da un’inflazione fuori controllo,
dal limitato potere d’acquisto dei salari e dalla mancanza di adeguati strumenti
di sostegno al reddito, il Legislatore comunitario, e di riflesso quello nazionale,
hanno decisamente rivolto lo sguardo alle fonti energetiche rinnovabili che rap-
presentano, senza dubbio, una concreta speranza di ripartenza, per il futuro.
Al vantaggio di costi per i consumi energetici notevolmente contenuti e sostenibi-
li, si aggiunge, infatti, l’ulteriore possibilità rappresentata, per conseguire un con-
creto miglioramento della qualità della vita, dall’impiego delle fonti alternative a
quelle tradizionali.
Nell’ambito di queste, certamente, un posto di rilievo assoluto dev’essere ricono-
sciuto al fotovoltaico ed agli impianti che, più in generale, sfruttano l’energia solare.
Da tali considerazioni di fondo, nasce, dunque, la volontà di realizzare una guida
che, in maniera agevole ed immediatamente comprensibile per il fruitore, facesse
ordine nell’intensa, ma frazionata, attività normativa susseguitasi nel corso degli
ultimi anni in maniera quasi compulsiva.
Lo scritto rappresenta un’opera di razionalizzazione, sviluppata volutamente solo
nell’ottica del riordino legislativo ed esclusivamente in ambito edilizio.
5 1.1 Le energie rinnovabili: origini della crisi energetica e normativa sovranazionale di riferimento
L’analisi, per quanto necessariamente sintetica, non può che prendere le mosse
da quella che, senza dubbio, rappresenta la pietra miliare nell’ambito del più com-
plesso processo che ha come finalità primaria la completa decarbonizzazione, in
un arco temporale ben delimitato, ossia la Direttiva del Parlamento europeo e del
Consiglio sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili 2018/2001/
UE, vale a dire la c.d. RED II, recepita in Italia dal Decreto Legislativo n. 199/20211.
La RED II, con il dichiarato obiettivo di accompagnare il Paese verso una effettiva
transizione ecologica, sostenibile e coerente, in linea con gli obiettivi europei ten-
denti a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, individua gli strumenti, i
meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, cui uniformarsi per il consegui-
mento dell’incremento della quota di energia utilizzata derivante da fonti rinno-
vabili.
Nello specifico, le CER sono dei soggetti giuridici autonomi (come ad esempio
persone fisiche, enti locali, aziende, condomini) dotati di distinti impianti di pro-
duzione di energia da fonti rinnovabili che, su base volontaria, si riuniscono per
produrre e consumare energia elettrica pulita, secondo i principi di autoconsumo
e autosufficienza energetica.
Gli autoconsumatori di energia rinnovabile, invece, sono dei clienti finali che,
operando in propri siti ubicati entro confini definiti, ciascuno utilizzando il pro-
prio impianto fotovoltaico (o ad energia rinnovabile), producono energia elettrica
1 Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 199, in Gazzetta Ufficiale 30 novembre 2021, n. 285 Serie Generale
2 D. L. 162 del 30 dicembre 2019, convertito in Legge 8 del 28 febbraio 2020, pubblicata in G.U. 51 del 29 febbraio 2020
7 1.1 Le energie rinnovabili: origini della crisi energetica e normativa sovranazionale di riferimento
Dal canto suo, il Decreto attuativo della RED II, ossia il D. Lgs. 199/2021, entrato
in vigore il 15 dicembre 2021, composto da ben 50 articoli, presenta tra le novità
più rilevanti l’incremento al 60% della copertura dei fabbisogni energetici degli
edifici privati, nuovi o soggetti a ristrutturazioni rilevanti, mediante l’utilizzo di
fonti rinnovabili, mentre per gli edifici pubblici, l’obbligo in questione sale ulte-
riormente al 65%.
Accanto alla Direttiva RED II ed al suo decreto attuativo, un ulteriore impulso ver-
so il raggiungimento dell’autonomia energetica e, dunque, verso una transizione
ecologica basata principalmente sul diffuso ricorso alle fonti alternative, ed in
particolare, ai pannelli fotovoltaici, è arrivato dallo strumento denominato Pro-
gramma Next Generation EU, con una dotazione di ben € 750 miliardi, elaborato
dalla Commissione Europea per favorire la ripartenza degli Stati membri dopo la
gravissima emergenza sanitaria che ha afflitto il mondo negli ultimi due anni.
A questi devono essere aggiunti ulteriori € 30,6 miliardi, facenti parte di un Fondo
complementare, realizzati attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approva-
to dal Consiglio dei Ministri lo scorso 15 aprile, ed € 13 miliardi derivanti dal REACT EU.
Il totale delle risorse previste nel PNRR italiano è dunque pari a € 235,1 miliardi.
Delle sei Missioni in cui si articola il PNRR, suddivise in ben sedici componenti, ai
fini della presente analisi, riveste particolare rilevo la Missione 2 (Rivoluzione verde
e transizione ecologica), Componente 2 (Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mo-
bilità sostenibile), Misura 1, che ha come specifica finalità l’incremento della quota
di energia prodotta da fonti rinnovabili, tra le quali, appunto, i pannelli fotovoltaici.
Per Fit for 55 si intende il pacchetto di misure con le quali la Commissione si pro-
pone di raggiungere entro il 2030 gli obiettivi del Green Deal, vale a dire, più in
particolare, la riduzione del 55% delle immissioni nell’atmosfera di gas a effetto
serra, rispetto ai livelli del 1990, con l’obiettivo di arrivare alla “carbon neutrality”
alla fine del 20503.
3 www.ispionline.it
4 www.ec.europa.eu
9 1.1 Le energie rinnovabili: origini della crisi energetica e normativa sovranazionale di riferimento
Per concludere l’analisi sin qui condotta in relazione agli interventi normativi di
matrice europea nell’ambito delle rinnovabili, ricordiamo il recentissimo Regola-
mento UE 2022/2577 adottato dal Consiglio dell’Unione Europea, su proposta del-
la Commissione, nella seduta del 22 dicembre 2022, che è stato pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 29 dicembre ultimo scorso ed è entrato
in vigore il giorno seguente.
5 www.ec.europa.eu
6 www.ec.europa.eu
11 1.1 Le energie rinnovabili: origini della crisi energetica e normativa sovranazionale di riferimento
Per questo, sebbene ai singoli Stati membri, sia sempre riconosciuta la facoltà di
limitare l’applicazione di tali disposizioni a determinate parti del loro territorio e
a determinati tipi di tecnologie o progetti o, per converso, di abbreviare ulterior-
mente i termini già ridotti contenuti nel Regolamento 2022/2577, il fotovoltaico, il
solare e gli impianti di ultima generazione finalizzati alla produzione di energia
rinnovabile sono oggetto (ove, addirittura, non esentati) di valutazione ambien-
tale semplificata.
PIANO NAZIONALE DI RIPRESA Dare concreta esecuzione, all’interno dello Stato, alle
E RESILIENZA disposizioni vincolanti contenute nel Programma Next
(PNRR) Generation EU ed accelerare la transizione ecologica e
l’impiego delle rinnovabili (fotovoltaico tra tutte)
FIT FOR 55 Ridurre del 55% le immissioni nell’atmosfera di gas a
effetto serra e “carbon neutrality” entro il 2050
PIANO REPowerEU Strategia d’intervento elaborata dalla Commissione
Europea per favorire la produzione di energia pulita
REGOLAMENTO UE 2022/2577 Ha qualificato l’installazione dei pannelli fotovoltaici,
solari e termici come di prevalente interesse pubbli-
co ed semplificato, se non eliminato, la valutazione
d’impatto ambientale.
13 1.2. Gli interventi normativi nazionali: il Decreto Semplificazioni bis
Il Decreto Legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, nella Legge
29 luglio 2021, n. 108, è il primo provvedimento del nostro Legislatore che ha in-
ciso in maniera determinante sulla semplificazione delle procedure volte all’in-
stallazione degli impianti fotovoltaici.
Quanto alla definizione di edifici, il comma 2-bis del Decreto Semplificazioni bis,
integrando il comma 5 dell’art. 7-bis del D. Lgs. vo 28/2011, specifica che per essi
vale la definizione contenuta nel Regolamento edilizio tipo, adottato dalla Con-
ferenza unificata Stato/Regioni/Comuni.8
7 DECRETO Ministero dello Sviluppo Economico 10 settembre 2010, rubricato “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti
alimentati da fonti rinnovabili” in G.U. Serie Generale n.219 del 18 settembre 2010
8 Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e i Comuni concernente
l’adozione del regolamento edilizio-tipo di cui all’articolo 4, comma 1-sexies del decreto del Presidente della Repubblica 6
giugno 2001, n. 380, in G.U. Serie Generale n. 268 del 16-11-2016
15 1.2. Gli interventi normativi nazionali: il Decreto Semplificazioni bis
Ovviamente, secondo il dato testuale del Decreto Semplificazioni bis, rimane fer-
mo che l’installazione secondo le procedure semplificate, non deve riguardare im-
mobili ed aree di notevole interesse pubblico di cui all’art. 136, D. Lgs. vo 42/2004,
comma 1, lett. b) e c) (ville, i giardini e parchi che si distinguono per la loro non
comune bellezza e complessi di cose immobili che compongono un caratteristico
aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici di-
chiarati d’interesse culturale).
16 1.3 Il Decreto Energia: gli impianti fotovoltaici sugli edifici in edilizia libera
9 Decreto Legge 1° marzo 2022, n. 17 (in Gazzetta Ufficiale - Serie Generale - n. 50 del 1° marzo 2022), convertito con modifi-
cazioni nelle Legge 27 aprile 2022, n. 34, recante: “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas
naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.” In G.U. Serie Generale n. 98 del
28.04.2022
10 D.P.R. 380/01: “Art. 6 (Attività edilizia libera) 1. Fatte salve le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali, e comunque
nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, delle norme
antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idro-
geologico, nonché delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22
gennaio 2004, n. 42, i seguenti interventi sono eseguiti senza alcun titolo abilitativo: a) gli interventi di manutenzione ordinaria
di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a) (…)”
17 1.3 Il Decreto Energia: gli impianti fotovoltaici sugli edifici in edilizia libera
Questo vuol dire che non è richiesta nessuna autorizzazione per l’installazione
del fotovoltaico e termico, salvo che non si tratti di impianti su immobili tutelati
dal Codice dei beni culturali e del paesaggio o ubicati in centri storici, e che l’in-
stallazione sulla copertura dei fabbricati di pannelli solari, termici o fotovoltaici,
sarà, dunque, liberalizzata.
Per effetto di tale delibera, l’utente finale che intenda procedere ad una della at-
tività descritte (ora ricondotte nell’alveo dell’edilizia libera, sia pure nel rispetto
delle prescrizioni imposte dal TU dell’edilizia, dal Codice dei Beni culturali e del
paesaggio e dalla disposizioni regolamentari locali), potrà inoltrare la richiesta
direttamente online, superando le complesse procedure burocratiche di scambio
di informazioni tra il Comune in cui l’immobile è ubicato ed il Gestore della rete e
del servizio energetico (GSE).
▸ quindi, ove sia stata riscontrata la conformità alla previsione normativa, l’ac-
coglimento della domanda sarà automatico.
Art.9, comma 1 Il comma 1-bis dispone che la procedura abilitativa semplificata si applichi
bis ai progetti di nuovi impianti fotovoltaici da realizzare nelle aree idonee,
ai sensi dell’articolo 20 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, di
potenza sino a 10 MW, nonché agli impianti agro-voltaici che adottino so-
luzioni integrative innovative con montaggio dei moduli sollevati da terra
con possibilità di rotazione, che distino non più di 3 chilometri da aree a
destinazione industriale, artigianale e commerciale.
Art. 9, comma 1 Il comma in oggetto, prevede che siano realizzati mediante dichiarazione
quinquies di inizio lavori asseverata (DILA) gli impianti fotovoltaici con moduli a terra
la cui potenza elettrica risulti inferiore a 1 MW, nonché le opere connesse
e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi
impianti ricadenti in aree idonee non sottoposte alle norme di tutela cul-
turale e paesaggistica e al di fuori dei centri urbani soggetti a tutela, per la
cui realizzazione non sono previste procedure di esproprio.
Articolo 10 L’articolo 10 estende il campo di applicazione del modello unico semplifi-
cato per la comunicazione dell’installazione di piccoli impianti fotovoltaici
sui tetti degli edifici agli impianti di potenza superiore a 50 kW e fino a
200 kW, realizzati (in edilizia libera) ai sensi dell’articolo 7-bis, comma 5,
del decreto legislativo 3 marzo 2011 n. 28, come modificato dall’articolo 9,
comma 1 del provvedimento in esame.
Articolo 10 bis Nelle aree industriali, in deroga agli strumenti urbanistici comunali e oltre
agli indici di copertura già esistenti, è possibile installare impianti solari
fotovoltaici e termici coprendo fino al 60% dell’area industriale di perti-
nenza.
Articolo 10 ter Tale disposizione modifica la disciplina relativa ai criteri in base a cui un
cliente finale diviene autoconsumatore di energia rinnovabile. In partico-
lare, viene introdotta un’ulteriore ipotesi relativa alla produzione e accu-
mulo di energia elettrica rinnovabile per il proprio consumo da realizzare
con impianti FER ubicati presso edifici o in siti diversi da quelli presso il
quale l’autoconsumatore opera, escludendo l’allacciamento di utenze di-
verse da quella dell’unità di produzione e dell’unità di consumo.
Articolo 11 Introduce deroghe alla norma (contenuta nell’articolo 65, comma 1 del de-
creto-legge n. 1 del 2012 – legge n. 27 del 2012) che dispone il divieto per
i proprietari di impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in
aree agricole, di accedere agli incentivi statali per le fonti energetiche rin-
novabili (FER).
20 1.3 Il Decreto Energia: gli impianti fotovoltaici sugli edifici in edilizia libera
Alla luce delle considerazioni esposte, per esigenze di sintesi espositiva, pare op-
portuno ricordare alcuni punti fondamentali:
In primo luogo, all’art. 7 bis, si prevede che l’installazione degli impianti foto-
voltaici a terra sia esente dalle valutazioni ambientali e paesaggistiche e possa
avvenire a seguito della sola dichiarazione di inizio lavori asseverata (DILA)12, di-
sciplinata dall’art. 6 bis d.lgs. n. 28/2011.
11 Decreto Legge 21 marzo 2022, n. 21 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 67 del 21 marzo 2022), convertito nella Legge
20 maggio 2022, n. 51, recante: “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.” in G.U. Serie
Generale n. 117 del 20-05-2022)
12 La DILA deve essere corredata dalla relazione di un progettista abilitato, e dai necessari elaborati progettuali, che certifichi
il rispetto delle norme di sicurezza, antisismiche e igienico-sanitarie.
22 1.4 Il Decreto Taglia prezzi liberalizza gli impianti fotovoltaici a terra
Ancora, all’art. 7 quater si prevede che resti di competenza regionale la VIA ne-
cessaria per i progetti di impianti fotovoltaici con potenza impegnata superiore
a 10 MW, le cui istanze siano state presentate entro il 31 luglio 2021 (e ciò anche
ove, nel corso del procedimento di valutazione regionale, il progetto abbia subito
modifiche sostanziali).
L’art. 7 sexies, infine, aumenta la distanza per l’individuazione delle aree idonee
per l’installazione di impianti fotovoltaici, anche con moduli a terra.
Nello specifico, sempre che non sussistano vincoli paesaggistici e culturali, per
le aree classificate come agricole viene aumentata da 300 metri a 500 metri la
distanza dalle zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale, com-
presi i siti di interesse nazionale, cave e miniere; per le aree interne agli impianti
industriali e agli stabilimenti, anche qualora classificate come agricola, viene au-
mentata da 300 metri a 500 metri la distanza dal perimetro; per le aree adiacenti
alla rete autostradale la distanza viene aumentata da 150 metri a 300 metri.
23 1.5 Il Decreto Aiuti e l’ampliamento delle aree considerate ex lege idonee al fotovoltaico
Si tratta del c.d. Decreto Aiuti (cui, come vedremo, hanno, poi, fatto seguito l’Aiuti
bis e l’Aiuti ter), ossia del Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50, recante “Misure
urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese
e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi
ucraina” convertito nella Legge 15 luglio 2022, n.91, in Gazzetta Ufficiale n. 164 del
15.07.2022.
Gli articoli del Decreto Aiuti, strettamente afferenti all’installazione dei pannelli
fotovoltaici, maggiormente rilevanti ai fini della nostra disamina, sono l’articolo
6 e l’articolo 7.
Inoltre, vengono annoverate tra le aree idonee anche quelle non espressamente
ricomprese nel perimetro dei beni sottoposti a tutela ai sensi del Decreto Legi-
slativo n. 42 del 22 gennaio 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), né
ricadenti nella fascia di rispetto dei beni tutelati o di notevole interesse pubblico,
di cui alla parte seconda e all’art. 136 del D. Lgs 42/2004.
Infine, sono poi introdotte, per le strutture turistiche e termali, ulteriori semplifi-
cazioni.
Occorre, naturalmente, che le aree siano collocate fuori dei centri storici e non
siano soggette a tutela ai sensi del D. Lgs 42/2004.
Il Decreto Aiuti prosegue, dunque, nel solco già tracciato dal Decreto Semplifica-
zioni bis, prima e dal Decreto Energia, successivamente, evidenziando un intento
unitario, sebbene frammentato, del Legislatore nazionale, mirante ad incoraggia-
re, in maniera decisa, la promozione del consumo di energia da fonti rinnovabili
ed il ricorso diffuso al fotovoltaico.
26 1.6 Dal Decreto Aiuti bis importanti conferme e l’integrazione delle semplificazioni disposte dal Decreto Aiuti
1) L’articolo 11, comma 4-bis prevede che, fino al 16 luglio 2024, possano essere
realizzati impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra, di potenza im-
pegnata non superiore ad 1 MW, previa la sola dichiarazione di inizio lavori
asseverata, anche in aree ed edifici inerenti a strutture turistiche e termali
situate nei centri storici e nelle aree soggette a tutela ai sensi dell’art. 136
del D. Lgs. 42/2004 (Immobili ed aree di notevole interesse pubblico).
In tali casi, dovrà essere, però, allegata alla DILA una dichiarazione sostituti-
va di atto di notorietà del progettista abilitato, il quale attesti che gli impian-
ti non siano visibili dagli spazi pubblici esterni limitrofi.
▸ i pannelli solari siano posti ad almeno due metri dal suolo sopra le pianta-
gioni, senza fondazioni in cemento o difficilmente amovibili;
▸ vi sia una compatibilità e integrazione con le attività agricole (ad esempio,
supporti per le piante, sistemi di irrigazione, protezione o ombreggiatura
parziale o mobile delle coltivazioni sottostanti)
32 1.9 Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici
Nel caso in cui, invece, la potenza impegnata sia superiore ai 10 kW, si parla di
impianto professionale, anche se intestato a una persona fisica.
13 www.cdcraee.it
33 1.9 Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici
La normativa sui RAEE del 2014, che integra la Direttiva Europea del 2012, di-
stingue due differenti modalità di smaltimento, in base alla data di installazione
dell’impianto fotovoltaico di tipo professionale.
Nello specifico, se l’impianto è stato installato prima del 12 aprile 2014, il costo
dello smaltimento ricade sul proprietario.
Esiste però, come per tutti i RAEE di altra natura, la possibilità di avvalersi del ri-
tiro “Uno Contro Uno”: ciò vuol dire che, ove si sia deciso di acquistare un nuovo
impianto, sarà il produttore di quello nuovo a doversi occupare dello smaltimen-
to del vecchio.
I reati urbanistico-edilizi
di Paolo Tanda
Il libro tratta la complessa panoramica dei reati urbanistico-edi-
lizi offrendo una documentazione completa e aggiornata dei vari
orientamenti di dottrina e giurisprudenza con particolare atten-
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mo, della Corte costituzionale e della Corte di Cassazione.
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