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GIACOMO PUCCINI
Personaggi
ATTO PRIMO GORO (batte le mani: entrano Suzuki e due servi che
si genuflettono innanzi a Pinkerton)
Questa è la cameriera
La casa a sinistra. A destra il giardino. In fondo, la che della vostra sposa
baia di Nagasaki. Un sentiero serpeggiante accede fu già serva amorosa.
al giardino da un ponticello. Il cuoco – il servitor… Sono confusi
del grande onore.
SCENA I
PINKERTON
PINKERTON, GORO, poi SUZUKI e due servi I nomi?
PINKERTON PINKERTON
Anch’esso a doppio fondo! A chiacchiere costei
La sala? mi par cosmopolita.
(A Goro)
GORO Che guardi?
Ecco!
GORO
PINKERTON Se non giunge ancor la sposa.
All’aperto?… PINKERTON
Tutto è pronto?
GORO (facendo scorrere le pareti)
Un fianco scorre… GORO
Ogni cosa.
PINKERTON
Capisco! Un altro… PINKERTON
Gran perla di sensale!
GORO
Scivola! GORO
Qui verran: l’ufficiale
PINKERTON del registro, i parenti, il vostro console,
E la dimora frivola… la fidanzata. Qui si firma l’atto
e il matrimonio è fatto.
GORO
salda come una torre PINKERTON
da terra, infino al tetto… E son molti i parenti?
PINKERTON GORO
è una casa a soffietto. La suocera, la nonna, lo zio bonzo
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Madama Butterfly
GORO SHARPLESS
Bene arrivato. È un facile vangelo…
che fa la vita vaga
SHARPLESS ma che intristisce il cor…
Ouff!
PINKERTON
PINKERTON Vinto si tuffa
Presto Goro e la sorte riacciuffa.
qualche ristoro. Il suo talento
fa in ogni dove.
SHARPLESS Così mi sposo all’uso giapponese
Alto. per novecento
novantanove
PINKERTON anni. Salvo a prosciogliermi ogni mese.
Ma bello! «America for ever!»
SHARPLESS SHARPLESS
Nagasaki, il mare! Ed è bella
il porto… la sposa?
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Madama Butterfly
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Madama Butterfly
BUTTERFLY LE AMICHE
Gran ventura. Vero!
LE AMICHE BUTTERFLY
Riverenza. Non lo nascondo,
né mi adonto.
PINKERTON (A Sharpless)
È un po’ dura Ridete? Perché?… Cose del mondo.
la scalata?
PINKERTON
BUTTERFLY (Con quel fare di bambola quando parla
A una sposa m’infiamma).
costumata
più penosa SHARPLESS
l’impazienza. E ci avete sorelle?
PINKERTON BUTTERFLY
Molto raro No, signore. Ho la mamma.
complimento.
GORO
BUTTERFLY Una nobile dama.
Dei più belli BUTTERFLY
ancor ne so. Ma senza farle torto
povera molto anch’essa.
PINKERTON
Dei gioielli! SHARPLESS
E vostro padre?
BUTTERFLY
Se vi è caro BUTTERFLY
sul momento… Morto!
PINKERTON SHARPLESS
Grazie, no. Quanti anni avete?
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Madama Butterfly
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Madama Butterfly
BUTTERFLY (a sua madre) GORO (che ha già predisposto tutto per le nozze,
Mamma, vien qua. s’avvicina e dice all’orecchio di Pinkerton)
(Agli altri) È un presente
Badate a me: del Mikado a suo padre… coll’invito…
attenti, orsù, (Fa il gesto dell’hara-kiri)
uno – due – tre
e tutti giù. PINKERTON
E… suo padre?
(Tutti si inchinano innanzi a Pinkerton, che fa alzare
Butterfly e la conduce verso la casa) GORO (piano)
Ha obbedito.
PINKERTON
Vieni, amor mio! Ti piace la casetta? BUTTERFLY (disponendo alcune statuette)
Gli Ottoké.
BUTTERFLY
Signor F. B. Pinkerton, perdono…. PINKERTON
Io vorrei… pochi oggetti Quei pupazzi?… Avete detto?
da donna…
BUTTERFLY
PINKERTON Son l’anime degli avi.
Dove sono?
PINKERTON
BUTTERFLY (indicando le maniche) Ah!… il mio rispetto.
Sono qui – vi dispiace?
BUTTERFLY
PINKERTON Ieri sono salita
O perché mai, tutta sola in secreto alla Missione.
mia bella Butterfly? Colla nuova mia vita
posso adottare nuova religione.
BUTTERFLY (cavando dalle maniche gli oggetti) Lo zio bonzo nol sa,
Fazzoletti. La pipa. Una cintura. né i miei lo sanno. Io seguo il mio destino
Un piccolo fermaglio. e piena d’umiltà
Uno specchio. Un ventaglio. al Dio del signor Pinkerton m’inchino.
Nella stessa chiesetta
PINKERTON in ginocchio con voi
Quel barattolo? pregherò lo stesso Dio
E per farvi contento
BUTTERFLY potrò quasi obliar la gente mia…
Un vaso di tintura. Amore mio!
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Madama Butterfly
TUTTI
SCENA QUINTA Hou! Cio-Cio-San!
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Madama Butterfly
TUTTI BUTTERFLY
Ti rinneghiamo! È Suzuki che fa la sua preghiera
seral.
PINKERTON (cacciandoli)
Sbarazzate all’istante. In casa mia PINKERTON
niente baccano e niente bonzeria. Viene la sera…
TUTTI BUTTERFLY
Hou! Cio-Cio-San! Kami Sarundasico! … e l’ombra e la quïete.
Ci hai rinnegato e noi ti rinneghiamo!
(Grida da fuori) PINKERTON
Hou! Cio-Cio-San! E sei qui sola.
BUTTERFLY
SCENA SESTA Sola e rinnegata!
Rinnegata e felice!
PINKERTON, BUTTERFLY, poi SUZUKI a tratti
(La notte, cominciata all’arrivo del BONZO, discende PINKERTON (batte le mani: i servi e Suzuki ccorrono)
gradualmente) A voi – chiudete.
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Madama Butterfly
BUTTERFLY BUTTERFLY
Le sa. Forse dirle non vuole Dolce notte! Quante stelle!
per tema d’averne a morir! Non le vidi mai sì belle!
Trema, brilla ogni favilla
PINKERTON col baglior d’una pupilla.
Stolta paura, l’amor non uccide Oh! quanti occhi fisi, attenti
ma dà vita, e sorride d’ogni parte a riguardare!
per gioie celestiali Lungi via, pei firmamenti,
come ora fa nei tuoi lunghi occhi ovali. via pei lidi, via pel mare
quanti fiammei sguardi pieni
BUTTERFLY d’ineffabile languor!
Adesso voi Tutto estatico d’amor
siete per me l’occhio del firmamento. ride il cielo!
E mi piaceste dal primo momento
che vi ho veduto. – Siete PINKERTON
alto, forte. – Ridete Vieni, vieni!…
con modi sì palesi!
E dite cose che mai non intesi. (Cala il sipario.)
Or son contenta. – Vogliatemi bene,
un bene piccolino,
un bene da bambino
quale a me si conviene.
Noi siamo gente avvezza
alle piccole cose
umili e silenziose,
ad una tenerezza
sfiorante e pur profonda
come il ciel, come l’onda
lieve e forte del mare.
PINKERTON
Dammi ch’io baci le tue mani care.
Mia Butterfly!… come t’han ben nomata
tenue farfalla…
BUTTERFLY
Dicon che oltre mare
se cade in man dell’uom, ogni farfalla
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Madama Butterfly
BUTTERFLY SUZUKI
Questo? Oh! troppe spese! Tornerà…
(Scoppia in pianto)
SUZUKI
S’egli non torna e presto, BUTTERFLY
siamo male in arnese. Piangi? Perché?
Ah, la fede ti manca!
BUTTERFLY Senti. – Un bel dì, vedremo
Ma torna. levarsi un fil di fumo sull’estremo
confin del mare.
SUZUKI E poi la nave appare.
Tornerà! E poi la nave è bianca,
entra nel porto, romba il suo saluto.
BUTTERFLY Vedi? È venuto!
Perché dispone Io non gli scendo incontro. Io no. Mi metto
che il console provveda alla pigione, là sul ciglio del colle e aspetto, aspetto
rispondi, su! perché con tante cure gran tempo e non mi pesa
la casa rifornì di serrature, la lunga attesa.
s’ei non volesse ritornar mai più? E… uscito dalla folla cittadina
un uomo, un picciol punto
SUZUKI s’avvia per la collina.
Non lo so. Chi sarà? Chi sarà?
E come sarà giunto
che dirà? Che dirà?
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Madama Butterfly
SHARPLESS SHARPLESS
Ma spero. Ma… perché?…
BUTTERFLY BUTTERFLY
Fumate? Mio marito m’ha promesso
di ritornar nella stagion beata
SHARPLESS (cava una lettera di tasca) che il pettirosso rifà la nidiata.
Grazie. Ho qui… Qui l’ha rifatta ben tre volte, ma
può darsi che di là
BUTTERFLY usi nidiar men spesso.
Signore – io vedo (Goro scoppia in ridere)
il cielo azzurro. Chi ride? Oh, c’è il nakodo.
Un uom cattivo.
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Madama Butterfly
SHARPLESS YAMADORI
Mi rincresce, ma… ignoro… A voi però
Non ho studiato l’ornitologia. giurerei fede costante.
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Madama Butterfly
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Madama Butterfly
BUTTERFLY SHARPLESS
Oh, mi fate tanto male, (Quanta pietà!) Vien sera. Io scendo al piano.
tanto, tanto! Mi perdonate?
(Vacilla; Sharpless fa per sorreggerla)
Niente, niente! BUTTERFLY (gli stringe la mano, poi volgendosi al
Ho creduto morir. – Ma passa presto bimbo)
come passan le nuvole sul mare… A te, dagli la mano.
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Madama Butterfly
BUTTERFLY BUTTERFLY
Ah! menti! menti! No: rido, rido! Quanto
Dillo ancora e t’uccido! lo dovremo aspettare?
Che pensi? Un’ora?
SUZUKI (intromettendosi, e portando con sé il
bimbo) SUZUKI
No! Di più.
BUTTERFLY BUTTERFLY
Va’ via! Due ore forse.
(Goro fugge) Tutto, tutto sia pien
di fior, come la notte è di faville.
Va’ pei fior!
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Madama Butterfly
BUTTERFLY BUTTERFLY
Qua il tuo carco. L’obi che vestii da sposa.
Vien, m’aiuta. Qua ch’io lo vesta.
Vo’ che mi veda indosso
SUZUKI il vel del primo dì.
Rose al varco E un papavero rosso
della soglia. nei capelli… Così.
Nello shosi or farem tre forellini
BUTTERFLY per riguardar,
Il suo sedil e starem zitti come topolini
di convolvi s’inghirlandi. ad aspettar.
SUZUKI
Gigli?… viole?…
BUTTERFLY
Intorno spandi.
BUTTERFLY e SUZUKI
Seminiamo intorno april.
Gettiamo a mani piene
mammole e tuberose,
corolle di verbene
petali d’ogni fior!
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Madama Butterfly
SUZUKI SUZUKI
Già il sole! La chiamo…
(Si alza)
Cio-Cio-San! PINKERTON
Non ancora…
BUTTERFLY
Verrà, vedrai. SUZUKI
Ier sera,
SUZUKI lo vedete, la stanza volle sparger di fiori.
Salite a riposar, affranta siete.
Al suo venire SHARPLESS
vi chiamerò. Ve lo dissi?…
SUZUKI SUZUKI
Povera Butterfly! Chi è? chi è?
(Apre lo shosi. Si batte all’uscio d’ingresso)
Chi sia?… SHARPLESS
(Apre) Meglio dirle ogni cosa.
PINKERTON
SCENA SECONDA È venuta con me.
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Madama Butterfly
SHARPLESS SHARPLESS
Io so che alle sue pene Andate, il triste vero
non ci sono conforti! da sola apprenderà.
Ma del bimbo conviene Ma ormai quel cor sincero
assicurar le sorti! forse presago è già.
La pïetosa
che entrar non osa PINKERTON
materna cura Addio fiorito asil
del bimbo avrà. di letizia e d’amor.
Sempre il mite il tuo sembiante
SUZUKI con strazio atroce, vedrò.
E volete ch’io chieda Addio fiorito asil,
a una madre… non reggo al tuo squallor!
Fuggo, fuggo, son vil!
SHARPLESS
Suvvia,
parla con quella pia SCENA TERZA
e conducila qui; s’anche la veda
Butterfly, non importa. SHARPLESS, poi KATE, SUZUKI, poi BUTTERFLY
Anzi, meglio se accorta
del vero si facesse alla sua vista. KATE (a Suzuki)
Vieni, vieni! Glielo dirai?
SUZUKI SUZUKI
Oh me trista! Prometto.
PINKERTON KATE
Oh! l’amara fragranza E le darai consiglio
di questi fiori di affidarmi?…
velenosa al cor mi va.
Immutata è la stanza SUZUKI
dei nostri amori… Prometto.
ma un gel di morte vi sta.
(Vede il proprio ritratto) KATE
Il mio ritratto… Lo terrò come un figlio.
Tre anni son passati – e noverati
ella n’ha i giorni e l’ore. SUZUKI
Non posso rimaner, Sharpless, vi aspetto Vi credo. Ma bisogna ch’io le sia sola accanto…
per via. Datele voi… qualche soccorso… nella grande ora – sola! Piangerà tanto tanto!
Mi struggo dal rimorso.
BUTTERFLY (dalla camera)
SHARPLESS Suzuki! Dove sei?… parla… Suzuki!…
Non ve l’avevo detto?
Vel dissi… vi ricorda? SUZUKI
quando la man vi diede: Son qui… pregavo e rimettevo a posto…
«badate! ella ci crede» No… non scendete…
e fui profeta allor.
Sorda ai consigli, sorda BUTTERFLY (discendendo precipitosa)
ai dubbi, vilipesa, È qui… dove è nascosto…?
nell’ostinata attesa Ecco il console… e… dove? dove?… Non c’è!…
tutto raccolse il cor. (Vede Kate nel giardino)
Quella donna?…
PINKERTON Che vuol da me? Nïuno parla?… Perché piangete?
Sì. Tutto in un istante No: non ditemi nulla… nulla – forse potrei
vedo il mio fallo e sento cader morta sull’attimo. – Tu, Suzuki, che sei
che di questo tormento tanto buona – non piangere! – e mi vuoi tanto
tregua mai non avrò! bene, un sì od un no – di’ piano… vive?
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Madama Butterfly
SHARPLESS BUTTERFLY
Coraggio. Lascialo giuocar.
Fagli compagnia.
BUTTERFLY
Voglion prendermi tutto! Il figlio mio! SUZUKI
Resto con voi.
SHARPLESS
Fatelo pel suo bene il sacrifizio… BUTTERFLY (cacciandola)
Va’ – va’. Te lo comando.
BUTTERFLY
Ah! triste madre! Abbandonar mio figlio!
E sia. A lui devo obbedir! SCENA QUINTA
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Madama Butterfly
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