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TORINO
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Se hai una attività commerciale in questa città e ritieni che i tuoi servizi possono essere utili al
turista ed in linea alla qualità offerta dalla guida, scrivi a: inguide@weagoo.com.

Pernottamento: hotel, Servizi: farmacie, officine,


bed and breakfast, camp- negozi in genere, assi-
ing ecc. curazioni ecc.

Ristorazione: ristoranti,
trattorie, pizzerie, bar,
gelaterie ecc. Eventi: sponsorizza un
evento nella guida della
tua città.

Con l’intento di fornire all’utilizzatore della guida un servizio migliore, WeAGoo si riserva di se-
lezionare la presenza nelle proprie Guide.
TORINO

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vista livello nazione
vista livello regione
vista livello paese
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LALACITTà
CITTà

TORINO
Sorta nella pianura delimitata dai fiumi Stura di mente da Chambéry la Sindone: il lenzuolo che
Lanzo, Sangone e Po, Torino è una città ricca secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù
di fascino, con oltre duemila anni di storia. I Cristo.
documenti più antichi ci parlano di un piccolo
villaggio ai piedi delle Alpi, chiamato Taurasia, Città industriale, centro di produzione e di
distrutto da Annibale e diventato in età roma- scambi, terzo polo economico del paese, To-
na cittadella militare. Dominata da Ostrogoti, rino sta assumendo un’immagine nuova, inno-
Franchi e Longobardi, Torino rimase per secoli vativa, grazie al ruolo di capitale dell’arte con-
una città marginale, fino alla sua proclamazione temporanea. Ne sono alcuni esempi il recupero
a capitale del ducato di Savoia, diventando per dell’area industriale del Lingotto, principale sta-
la prima volta un centro di grande importanza e bilimento della Fiat, oggi riconvertito in polo
una delle maggiori capitali del Barocco. Inoltre fieristico dall’architetto Renzo Piano; lo Stadio
quando, nel 1713, i duchi di Savoia ottennero Olimpico; il Palaolimpico e l’Oval. Torino è una
il titolo di re, prima di Sicilia e poi di Sardegna, città moderna, in continuo movimento, che
il capoluogo piemontese divenne de facto la guarda avanti, verso un futuro già iniziato: la
capitale del regno, con poco più di sedicimila città è attrezzata per fiere, congressi, convegni,
abitanti. La città, prima capitale d’Italia dal 1861 ed è in grado di garantire, oltre che infrastrut-
al 1865, assunse anche un ruolo di primo piano ture e servizi per il business, anche un’offerta a
nella lotta antifascista: nota la strage di Torino 360 gradi che le ha consentito di entrare nella
del 18 dicembre 1922, che causò la morte di 11 classifica delle “città a 3 stelle” della prestigiosa
antifascisti e l’incendio della Camera del lavoro Guida Michelin, insieme a Firenze, Venezia e
della città, ad opera dei fascisti guidati da Pie- Roma. La città offre, inoltre, una qualità della
ro Brandimarte. Dopo il secondo dopoguerra vita unica al mondo, fatta di arte, cultura, gas-
Torino fu il simbolo della crescita economica tronomia e natura. La sua posizione ai piedi
dell’Italia, tanto che riuscì ad attirare migliaia di dell’arco alpino occidentale, i quattro fiumi,
emigranti dal Sud Italia per via delle richieste i parchi e i giardini, fanno di Torino una delle
di manodopera negli stabilimenti automobil- città europee più verdi.
istici. Da non dimenticare anche l’importanza
della città dal punto di vista religioso da quando Per quanto riguarda il tempo libero, la città è in
il duca Emanuele Filiberto trasferì definitiva- grado di soddisfare tutti i gusti. Di giorno è pos-

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TORINO
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LA CITTà
sibile passeggiare nelle storiche vie o sotto i 18
chilometri di portici, ammirando le vetrine delle
grandi firme della moda o visitando le botteghe
degli artigiani e degli artisti locali. Senza dimen-
ticare il piacere di girovagare per i tantissimi
mercati: da Porta Palazzo, il più grande merca-
to europeo all’aperto, al Balon, famoso mercato
delle pulci e dell’antiquariato, da quelli rionali a
quelli dei prodotti tipici gastronomici. E anche
quando arriva il momento di una pausa, la scel-
ta è ampia. Torino è ricca di caffè storici, trat-
torie (in piemontese piole) e rinomati ristoranti,
nei quali si possono assaggiare gli straordinari
prodotti tipici: grissini, formaggi, tartufi, ciocco-
latini (il famoso gianduiotto, morbidissima pas-
ta di cioccolato e nocciole del Piemonte) e vini
prestigiosi. La movida torinese è all’insegna del
divertimento e dello svago. Le zone maggior-
mente frequentate dai torinesi, ma anche dai
turisti, sono il quadrilatero romano e i quartieri
di Borgo Dora e San Salvario, ricchi di bar, dis-
coteche e vinerie. Anche per gli amanti dello
sport, Torino offre incredibili possibilità: impi-
anti sportivi all’avanguardia in cui cimentarsi o
assistere a gare che vanno dal calcio al nuoto,
dal basket all’atletica senza dimenticare le spe-
cialità del ghiaccio. Il capoluogo piemontese
ospita, inoltre, ogni anno grandi appuntamenti
sportivi internazionali, come i XX Giochi Olimp-
ici Invernali, evento che ha portato la città alla
ribalta dell’attenzione mondiale. Oggi è possi-
bile rivivere l’emozione di quei giorni visitando il
primo Museo Olimpico d’Italia, allestito presso
il Museo Regionale di Scienze Naturali.

Capitale italiana dell’industria dell’automobile,


nonché importante centro dell’editoria, delle
telecomunicazioni, del cinema, della pubblicità,
dell’enogastronomia, del design e dello sport,
Torino è una città tutta da scoprire!

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TRASPORTI

COME MUOVERSI A TORINO


METROPOLITANA BUS
La città di Torino è dotata di un’unica linea di La città di Torino è coperta da una fitta rete di
metropolitana M1 che collega Fermi(Collegno) Autobus. Grazie ai servizi pubblici è possibile
con Lingotto. Biglietto ordinario urbano € 1.50, raggiungere qualsiasi parte della città senza
valido per 90 minuti dal momento della con- utilizzare l’auto.
valida anche sulle linee urbane e sulla tratta Night Buster: è un servizio sicuro ed ecologico
urbana delle linee suburbane GTT. per spostarsi di notte, con veicoli videosorveg-
liati a metano ed elettrici. Ogni venerdì, sabato
BIGLIETTI: e nei prefestivi i bus ti portano dai capilinea
Shopping: € 3, valido per 4 ore dalla convali- periferici al capolinea centrale in piazza Vittorio
da, nella fascia oraria fra le 9 e le 20, sulle linee Veneto con fermate nelle vicinanze dei princi-
urbane e sulla tratta urbana delle linee subur- pali locali notturni.
bane GTT di superficie e in Metropolitana.
Giornaliero: € 5, valido per 24 ore. DALL’AEROPORTO
2 giorni: € 7.50, valido per 48 ore. L’Aeroporto Internazionale torinese è facil-
3 giorni: € 10, valido per 72 ore. mente raggiungibile dal centro di Torino. Una
linea ferroviaria collega l’Aeroporto di Caselle
TAXI con la stazione Dora GTT di Torino in 19
Pronto Taxi minuti. Da Dora GTT è possibile raggiungere
Telefono: +39 011/5737 la stazione di Porta Susa, la Metropolitana e
Radio Taxi il centro di Torino con il servizio DoraFly. Il
Telefono: +39 011/5730, +39 011/3399 biglietto è acquistabile al prezzo di € 3.70 e
comprende la tratta ferroviaria Torino - Aero-
TRAM TURISTICO porto di Caselle (o viceversa) e l’utilizzo dei
La storica linea 7 offre ai turisti, ma anche ai mezzi pubblici urbani GTT per 70 minuti. Il
torinesi, un’opportunità per muoversi nel centro servizio bus “stradale” di SADEM collega il
Città. È stata pensata per essere un “museo in centro di Torino con l’aeroporto in 45/50 minuti,
movimento”, ma anche una linea perfettamente con fermate presso le stazioni ferroviarie di
integrata nella rete urbana con capolinea in pi- Porta Nuova e Porta Susa. Prezzo biglietto
azza Castello, nel centro storico di Torino. € 6.50 (+ € 0.50 a bordo).

BUS TURISTICI
City Sightseeing Torino è un modo per sco-
prire il centro cittadino e ammirare i maggiori
monumenti e musei della città. Due itinerari:
il primo è quello classico, ”Torino Centro”,
che permette di lasciarsi affascinare dal Museo
Nazionale del Cinema, dal Museo Egizio, dalle
Residenze Reali e dalla collina che si affac-
cia sul Po con il Parco del Valentino, il Borgo
e la Rocca Medievale. Il tour “Torino Inedita”
è un itinerario per scoprire le Officine Grandi
Riparazioni riqualificate a spazio espositivo, il
Museo dell’Automobile, il Lingotto con la Pina-
coteca Giovanni e Marella Agnelli, Eataly, le in-
frastrutture realizzate per le Olimpiadi Invernali
2006 e le fondazioni d’arte contemporanea.

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TRASPORTI
TORINO

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INFO UTILI

INFORMAZIONI UTILI
Siti Internet Ufficiali Della Città
Per informazioni generali visitate il sito:
www.comune.torino.it
oppure il sito ufficiale del turismo:
www.turismotorino.org

Ufficio Informazioni Turistiche


Azienda di promozione turistica (APT)
Piazza Castello / Via Garibaldi
Telefono: +39 011/535181
info.torino@turismotorino.org
Aperto da lunedì a domenica dalle 9 alle 18.

Numeri Utili
Carabinieri 112
Polizia di Stato 113
Vigili del Fuoco 115
Emergenza sanitaria 118
Viaggiare informati (CCISS) 1518

City Pass
La Torino+Piemonte Card offre diversi servizi
come l’entrata gratuita in oltre 180 siti culturali
(musei, mostre, monumenti, castelli, fortezze e
Residenze Reali di Torino e Piemonte), l’utilizzo
gratuito di tutti i trasporti turistici di Torino (as-
censore panoramico della Mole Antonelliana,
cremagliera Sassi–Superga, navigazione sul
fiume Po) e del treno da/per Torino-Aeroporto
Internazionale di Torino, e la riduzione del 10%
sul biglietto City Sightseeing Torino con validità
48 ore anziché 24. La tessera è acquistabile
presso gli Uffici del Turismo di Torino e Provin-
cia, le Agenzie Turistiche Locali del Piemonte
e il circuito vendita convenzionato, ai seguenti
prezzi: € 25 (2 giorni), € 29 (3 giorni), € 34 (5
giorni), € 37 (7 giorni), € 12 (2 giorni Junior).

Clima
La città di Torino, per la sua posizione geogra-
fica, è caratterizzata da inverni freddi, ma non
rigidi ed estati calde, ma non torride. D’estate la
temperatura si aggira intorno ai 24 gradi, men-
tre durante l’inverno difficilmente scende sotto
lo zero, sebbene l’aria sia fredda. La primavera
è accompagnata da un clima mite, mentre in
autunno il clima è più umido.

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TORINO
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DA VISITARE

TiP (tourist informations in pills)


chiese.............................................pag 10
palazzi............................................pag 14
musei..............................................pag 18
monumenti e strutture....................pag 22
piazze/vie.......................................pag 24
teatri - castelli.................................pag 28
varie................................................pag 30

chiese...................................................pag 1
palazzi..................................................pag 5
musei....................................................pag 9
monumenti e strutture..........................pag 13
teatri.....................................................pag 21
varie......................................................pag 23

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CHIESE

1
Chiesa di Maria Santissima Ausiliatrice
Via Maria Ausiliatrice, 32 - Torino
La chiesa, opera di Antonio Spezia, custodisce le spoglie di San
Giovanni Bosco. Sulla cupola si può notare la statua della Ma-
donna, opera di Camillo Boggio, mentre all’interno, caratteriz-
zato da una sola navata, è degno di nota il quadro dell’altare
maggiore raffigurante Maria Ausiliatrice, opera di Tommaso Lor-
enzone.

2
Santuario della Consolata
Piazza della Consolata, 2 - Torino
Eretto nel 1678, è una chiesa cattolica dedicata a Maria Con-
solatrice, in stile barocco piemontese. Alla sua costruzione si
dedicarono grandi nomi dell’architettura, quali Guarino Guarini,
Filippo Juvarra e Carlo Ceppi. L’interno è decorato con marmi
e stucchi dorati. Il campanile è l’unica testimonianza delle prec-
edente chiesa romanica (XI secolo) sulla quale è stato edificato
l’attuale santuario e appare dunque discostato dal corpo barocco
della chiesa.

3
Chiesa dei Santi Martiri
Via Giuseppe Garibaldi,16 - Torino
Dedicata ai più antichi patroni di Torino: i martiri Avventore, Ot-
tavio e Solutore, ne custodisce le reliquie dal 1584. Fu eretta dai
gesuiti nel 1577 alla presenza di Emanuele Filiberto, che l’aveva
fortemente voluta, e fu progettata da Pellegrino Tibaldi. Le dec-
orazioni interne sono opera di Andrea Pozzo (1680) e di Luigi
Vacca, che ha restaurato gli affreschi nel XIX secolo. L’opera
principale è la pala dell’altare maggiore raffigurante la Madonna
con i tre santi martiri.

4
Chiesa di San Domenico
Via San Domenico, 2 - Torino
La chiesa è l’unico edificio gotico della città. Edificata nel XIV
secolo, venne completamente ricostruita nel 1776, mentre la fac-
ciata, in cotto, risente dei rimaneggiamenti fatti agli inizi del 1900.
L’interno è strutturato a tre navate con volte a crociera ogivali,
sulla destra si può notare la Cappella del Rosario, opera di Luigi
Michele Barberis. Sulla sinistra dell’altare maggiore vi è invece
la Cappella della Madonna delle Grazie, risalente alla metà del
XIV secolo.

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TORINO
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CHIESE
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Duomo di San Giovanni
Piazza San Giovanni, 4 - Torino
La reggente di Savoia posò la prima pietra nel 1491, la costruzi-
one fu affidata ad Amedeo de Francisco di Settignano. Il Duomo
è in stile rinascimentale, costruito in marmo bianco. Nel 1649 si
decise di ingrandirlo per conservarvi la Sindone; in seguito Carlo
Alberto volle impreziosire ulteriormente il Duomo con una copia
dell’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. Il monumento della Sin-
done fu danneggiato da un incendio nel 1997, ma la Sacra Reli-
quia fu portata in salvo.

6
Corpus Domini
Via Palazzo di Città, 20 - Torino
Progettata nel 1603 da Ascanio Vittozzi in stile barocco, fu eretta
per ricordare il miracolo eucaristico che avvenne nel 1453: sec-
ondo la tradizione, un’ostia consacrata cadde da un ostensorio
rubato, si alzò in cielo e sprigionò una grande luce. La chiesa
presenta nella facciata marmorea 4 statue di Bernardo Falconi.
L’interno è abbellito da decorazioni in marmi policromi di Bene-
detto Alfieri (1752) e da affreschi di Luigi Vacca (XIX secolo).

7
Chiesa della Santissima Trinità
Via Giuseppe Garibaldi, 6-8 - Torino
Progettata nel 1598, fu modificata nel 1831; la facciata infatti fu
sostituita con l’attuale prospetto neoclassico, tripartito da semi-
colonne e sormontato da un timpano triangolare sul quale vi è il
bassorilievo dell’incoronazione della Vergine. L’interno, a pianta
centrale triangolare, è stato decorato da Juvarra ed è sormontato
da una cupola affrescata da F.Gonin e L.Vacca. La ripetizione
del “3” nello schema della chiesa richiama la SS.Trinità, cui la
chiesa è dedicata.

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Chiesa di San Lorenzo
Via Palazzo di Città, 2 - Torino
La facciata si presenta semplice, uniformata agli edifici vicini. I
lavori di costruzione iniziarono nel 1634, in adempimento al voto
fatto da Emanuele Filiberto alla vigilia della battaglia di San Quin-
tino sui francesi il 10 agosto 1557. All’interno presenta una pi-
anta ottagonale con lati convessi. Caratteristico è il disegno della
cupola, formata da uno scheletro costituito da sedici fascioni
che, incrociandosi, richiamano a figure antropomorfe.

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CHIESE

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Chiesa di San Filippo Neri
Via Maria Vittoria, 5 - Torino
È la chiesa più vasta di Torino con i suoi 69 metri di lunghezza
e 37 metri di larghezza. Progettata e costruita dall’architetto An-
tonio Bettino a partire dal 1675, rimase danneggiata in seguito
all’assedio di Torino del 1706. Il progetto fu ripreso da Filippo
Juvarra tra il 1715 e il 1730. La facciata, in stile neoclassico,
venne eseguita posteriormente dall’architetto Giuseppe Maria
Talucchi. Al suo interno sono conservati i resti del beato Sebas-
tiano Valfrè.

10
Chiesa di San Massimo
Via Giuseppe Mazzini, 29 - Torino
La chiesa, anche se presenta chiari elementi che riportano ad
una struttura a croce greca, si sviluppa longitudinalmente e pre-
senza il campanile in posizione centrale. Il frontale richiama in
maniera marcata le forme corinzie, con semicolonne pure poste
sui lati dell’edificio. L’interno è caratterizzato da un’unica navata,
coperta da una volta a botte.

11
Chiesa di Santa Maria al Monte
Piazzale Monte dei Cappuccini, 3 - Torino
Carlo Emanuele I nel 1581 acquistò il terreno per farne dono ai
padri cappuccini. I lavori per la chiesa iniziarono nel 1583. Du-
rante il doppio assedio di Torino, nel 1640, il Monte venne subito
identificato come luogo di fondamentale importanza strategica.
Il principe Tommaso Francesco di Savoia ordinò di espugnare
il colle e il monastero; e così avvenne ma, entrati nella chiesa,
una lingua di fuoco si levò dal tabernacolo per proteggere le ostie
consacrate.

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Chiesa della Gran Madre di Dio
Piazza Gran Madre di Dio - Torino
La chiesa venne costruita per celebrare il ritorno del re Vittorio
Emanuele I, il 20 maggio 1814, dopo la sconfitta di Napoleone.
Si può notare una grande scalinata, affiancata dalla statua della
Religione, sulla destra, e da quella della Fede, sulla sinistra.
All’interno vi sono le statue di San Maurizio, della beata Margh-
erita di Savoia, del beato Amedeo di Savoia, di San Giovanni
Battista, la Vergine col Bambino di Andrea Galassi ed il Croce-
fisso di Edoardo Rubino.

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CHIESE
TORINO

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PALAZZI

1
Stazione di Torino Porta Nuova
Corso Vittorio Emanuele II, 54 - Torino
I lavori per la costruzione della stazione iniziarono nel 1861,
sotto la direzione di Alessandro Mazzucchetti e con la collabo-
razione di Carlo Ceppi per la Sala Reale ed il caffè-ristorante.
Dopo le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale, il complesso
fu interamente riorganizzato fra il 1948 e il 1953, su progetto
dell’ing. Paolo Perilli.

2
Palazzo Lascaris
Via Vittorio Alfieri, 15 - Torino
Il palazzo, costruito tra il 1663 ed il 1665 per il conte Giovanni
Battista Beggiamo dall’impresario Domenico Bernardi, è proba-
bilmente opera di Amedeo di Castellamonte. Nel 1803 venne
acquistato dalla famiglia Lascaris e nel corso dell’800 divenne
sede di diverse istituzioni. Nel 1975 fu acquistato dalla Regione
Piemonte; oggi è sede del Consiglio regionale.

3
Palazzo Barolo
Via delle Orfane, 7 - Torino
Nel seicentesco Palazzo Barolo è possibile visitare l’appartamento
di Silvio Pellico, ospitato dalla marchesa Giulia Colbert Faletti di
Barolo nel 1834, che conserva tutti gli arredi originali. Visitare il
Palazzo è come percorrere, in un solo ambiente, la vita torinese
dal 1600 a oggi, passando attraverso le varie epoche storiche, i
diversi stili architettonici e il gusto dell’abitare.

4
Palazzo del Senato Sabaudo
Via della Corte d’Appello, 16 - Torino
Sorto nel 1720 su progetto di Filippo Juvarra, il palazzo era desti-
nato ad ospitare le Magistrature del Senato e la Camera dei Con-
ti. La costruzione fu molto lunga e piena di interruzioni, questo
ebbe effetti sullo stile architettonico in quanto si possono notare,
oltre alle classiche forme settecentesche, anche chiari riferimenti
neoclassici tipici della metà del XVIII secolo.

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TORINO
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PALAZZI
5
Palazzo di Città
Piazza Palazzo di Città, 5 - Torino
La facciata è caratterizzata da un corpo centrale porticato. Vi
è una grande balconata sorretta da un sistema di colonne che
testimonia l’apertura del palazzo alla città. Nel 1756 l’architetto
Benedetto Alfieri aggiunse ai due lati della campata un portico.

6
Palazzo Reale
Piazzetta Reale, 1 - Torino
Prima e più importante tra le residenze sabaude del Piemonte,
teatro della politica piemontese per almeno tre secoli, il Palaz-
zo Reale di Torino è collocato nel cuore della città. Destinato a
residenza reale, venne progettato tra la fine del Cinquecento e
l’inizio del Seicento da Ascanio Vittozzi. Alla morte di quest’ultimo
i lavori vennero affidati, durante la reggenza di Cristina di Fran-
cia, a Carlo di Castellamonte. Emanuele Filiberto I di Savoia lo
scelse come sua dimora.

7
Palazzo Madama
Piazza Castello - Torino
Eretto su quella che era la Porta Decumana al tempo dei romani,
l’edificio divenne prima sistema difensivo, poi residenza tempo-
ranea del duca e quindi simbolo del potere fino al XVI secolo,
quando venne preferito l’attuale Palazzo Reale come sede del
Duca di Savoia. Il secolo seguente vi alloggiarono due “Madame
Reali”, da cui il nome. La forma attuale si deve a Filippo Juvarra:
è sua la grande facciata in marmo bianco.

8
Palazzo dell’Accademia delle Scienze
Via Accademia delle Scienze, 6 - Torino
La costruzione, basata sul progetto di Guarino Guarini, venne
iniziata nel 1679 sotto la direzione di Michelangelo Garove, che
terminò i lavori nel 1687. Destinato ad ospitare il Collegio dei
Nobili (un collegio per i giovani rampolli della nobiltà piemon-
tese), nel 1787, per Rescritto sovrano di Vittorio Amedeo III di
Savoia, Re di Sardegna, divenne la sede dell’Accademia Reale
delle Scienze. Oggi ospita, inoltre, il Museo Egizio (dal 1824) e
la Galleria Sabauda.

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PALAZZI

9
Palazzo Carignano
Via Accademia delle Scienze, 5 - Torino
Edificio storico, è uno dei migliori esempi di architettura barocca.
Ospita attualmente il Museo nazionale del Risorgimento italiano.
Fu voluto da Emanuele Filiberto (1679) come residenza della
famiglia Savoia: progettato dal Guarini, è uno splendido edificio
con una pianta ad U e una singolare struttura architettonica. Il
palazzo è legato alla storia Risorgimentale italiana: qui nacque il
sovrano Carlo Alberto di Savoia Carignano.

10
Biblioteca Nazionale
Via Carlo Alberto, 3 - Torino
È una delle più importanti biblioteche italiane, le cui origini risal-
gono al 1720. Tra i secoli XVIII e XIX, alla biblioteca confluirono
molti lasciti e acquisizioni. Nel 1958 il progetto e la direzione dei
lavori furono affidati a Massimo Amodei, Pasquale Carbonara,
Italo Insolera, Aldo Livadiotti e Antonio Quistelli i quali conser-
varono la superstite facciata delle scuderie e costruirono invece
interamente ex novo il restante fabbricato.

11
Palazzo Birago di Borgaro
Via Carlo Alberto, 16 - Torino
Rappresenta una delle prime costruzioni torinesi di Filippo Ju-
varra, intento a sperimentare il tema della residenza nobiliare di
alto livello. Edificato a partire dal 1716, il palazzo è caratterizzato
dalla presenza di un caratteristico cortile d’onore con fondali cur-
vilinei. La facciata è ornata da lesene che pongono in risalto i set-
tori corrispondenti ai tre accessi mentre al livello del cornicione si
possono vedere due balaustre ornate da statue.

12
Fetta di Polenta
Via Giulia Di Barolo, 9 - Torino
Casa Scaccabarozzi fu progettata nel 1840 da Antonelli, più per
scommessa che per vera esigenza. Per capire la scommessa
che si era prefisso di vincere, basta guardare le dimensioni dei
lati del palazzo, circa 16 metri su Via Giulia di Barolo, 4.35 metri
su Corso San Maurizio e appena 54 cm l’ultimo lato. Il nome
“Fetta di Polenta” discende dal colore giallo e dalla forma del
palazzo che assomiglia molto ad una vera e propria “fetta”.

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PALAZZI
TORINO

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MUSEI

1
Museo della Sindone
Via San Domenico, 28 - Torino
Fondato nel 1936 dalla Confraternita del Santo Sudario custo-
disce reperti, documenti, immagini relative alla storia del Sacro
Lino, nonché una buona documentazione relativa alle ricerche
scientifiche effettuate su di esso. Il museo ospita, fra le opere
di maggior pregio, la preziosa cassetta in cui il telo sindonico fu
conservato dal ‘500 fino al 1998.
Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Ingresso € 6, ridotto € 5.

2
Museo Civico d’Arte Antica
Piazza Castello - Torino
Aperto nel 1860, è l’evoluzione della Pinacoteca Regia e della
Galleria Reale voluti nel 1832 da Carlo Alberto di Savoia. Le
opere sono state acquisite grazie a iniziative del governo citta-
dino, lasciti di privati, acquisizioni dalle residenze sabaude dis-
messe e donazioni di Casa Savoia. Sono esposte 2.500 opere
di epoche che vanno dal medioevo al barocco; vi sono inoltre
sculture, codici miniati, ceramiche, maioliche, ori e argenti, arredi
e tessuti. Ha sede nello storico complesso di Palazzo Madama.
Aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 18; domenica fino alle 19. Intero € 10.

3
Armeria Reale
Piazza Castello, 191 - Torino
È una delle più ricche collezioni di armi del mondo. Inaugurata
nel 1837 da Carlo Alberto, conserva molti tipi di armi bianche,
armi da fuoco e armature. Pregevoli i pezzi dell’epoca mediev-
ale, sono presenti esemplari del ‘500 e del ‘600, molte le armi da
fuoco, le armi e i cimeli napoleonici e le armature appartenute ai
monarchi sabaudi. Fanno parte del Museo lo Scalone di Bene-
detto Alfieri (1740), la Rotonda (1842), la Galleria Beaumont
(1733) e il Medagliere (1839).
Aperto da martedì a domenica dalle 8:30 alle 19:30. Ingresso € 10, ridotto € 5.

4
Museo del Cinema
Via Montebello, 20 - Torino
Il nucleo delle collezioni è dovuto alla collezionista Maria Adriana
Prolo. Inaugurato nel 1958, illustra lo sviluppo della cinemato-
grafia e della fotografia tramite apparecchi e documentazioni.
Ospita attrezzature cinematografiche antiche e moderne, pezzi
provenienti dai set dei primi film italiani ed altri cimeli nazionali e
internazionali. Vi sono inoltre collezioni di manifesti cinematogra-
fici, di pellicole ed una biblioteca.
Aperto da martedì a domenica dalle 9 alle 20; il sabato fino alle 23. Ingresso € 9,
ridotto € 7.

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TORINO
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musei
5
Pinacoteca Albertina
Via dell’Accademia Albertina, 6-8 - Torino
Fondata negli anni 1824-29 con fini didattici, raccoglie in 12 sale
dipinti di artisti italiani e stranieri dal XV al XIX secolo. Tra le
opere esposte vi sono dipinti di Spalla, F.Lippi, Spanzotti, Bon-
zanigo, Lanino e del Moncalvo. Sono inoltre presenti un arazzo,
acquarelli, ritratti di Grosso, Ferro e Minella, sculture di Filippo e
Ignazio Collino, opere di manieristi fiamminghi e olandesi e dip-
inti di pittori caravaggeschi, donate da Carlo Alberto.
Da Lunedì a Venerdì dalle 10 alle 18. BIGLIETTI: INTERO € 5, RIDOTTO € 2.50

6
Museo Egizio
Via Accademia delle Scienze, 6 - Torino
È considerato, per il valore dei reperti, il più importante del
mondo dopo quello del Cairo. Ha sede nello storico palaz-
zo dell’Accademia delle Scienze, eretto nel XVII secolo
dall’architetto Guarino Guarini. Fu fondato nel 1824 da Carlo
Felice che acquistò la Collezione Drovetti. Ospita 30.000 pezzi
che coprono il periodo dal paleolitico all’epoca copta, tra cui: la
tomba di Kha e Merit, il Papiro di Torino, la statua di Ramesse II
e i rilievi di Djoser.
Aperto da martedì a domenica dalle 8:30 alle 19:30. Ingresso € 7.50, ridotto € 3.50.

7
Galleria Sabauda
Via XX Settembre, 86 - Torino
Dall’aprile 2012 ha sede nella “Manica Nuova” del Palazzo Re-
ale. È una delle più importanti pinacoteche italiane. Fu istituita,
per concessione di re Carlo Alberto, nel 1833: si aprì così al
pubblico un’importante collezione frutto della secolare passione
di Casa Savoia. Primo direttore fu Roberto d’Azeglio. I quadri
furono ordinati secondo un criterio cronologico e per scuole pit-
toriche di appartenenza. Lo sviluppo fu segnato da una costante
crescita del patrimonio, sino alle attuali 700 opere esposte.
Aperto da martedì a domenica dalle 8:30 alle 19:30. Biglietto: 10 euro.

8
Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
Via Accademia delle Scienze, 5 - Torino
È uno dei più importanti musei storici italiani. Con i suoi 3.000 m²,
è dedicato al periodo storico del Risorgimento, all’unificazione
politica dell’Italia compiuta durante il XIX secolo anche se in re-
altà copre un periodo più esteso che va dal XVIII secolo alla
II guerra mondiale. La decisione di fondare il museo risale al
1878. Gli oggetti presenti sono molto vari: armi, vessilli, uniformi,
documenti a stampa e manoscritti. Ha sede nello storico Palazzo
Carignano.
Aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Ingresso € 10, ridotto € 8.
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musei

9
Museo Storico Nazionale di Artiglieria
Giardino Andrea Guglielminetti - Torino
La collezione, inaugurata da Carlo Emanuele III, venne inizial-
mente collocata nel vecchio arsenale per poi essere trasferita
all’interno del Mastio della Cittadella. All’interno ospita oltre un-
dicimila pezzi che ricoprono la storia delle armi, dal neolitico fino
al XX secolo, tra cui un’antica bombarda in ferro che proviene
dal castello del Morro ad Ancona, un cannone a retrocarica in
ghisa ed una bombarda turca utilizzata durante l’assedio di Cos-
tantinopoli. È situato all’angolo tra corso Galileo Ferraris e via
Cernaia.

10
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta, 31 - Torino
Fu fondata nel 1891, ma solo nel 1959 la collezione fu trasferita
nell’attuale edificio progettato da Carlo Bassi e Goffredo Bos-
chetti. Nel 2009 la collezione è stata riorganizzata non seguendo
più la successione cronologica bensì una trama logica di Veduta,
Genere, Infanzia e Specularità. Ad oggi il patrimonio della gal-
leria si compone di oltre 45.000 opere, tra cui dipinti e sculture
dell’800 e del ‘900 di Canova, Paul Klee, Modigliani, Picasso,
Andy Warhol e De Chirico.
Aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Ingresso € 10, ridotto € 8.

11
Museo “Borgo e Rocca Medievale”
Viale Virgilio, 107 - Torino
Il Borgo e la Rocca medievali costituiscono l’insieme di un museo,
sui generis, sulla particolare architettura del medioevo. Il borgo,
realizzato fra il 1882 e 1884 da artisti coordinati dall’architetto Al-
fredo d’Andrade, è simile ad un sito archeologico-monumentale.
È una riproduzione fedele di un tipico borgo tardo medievale, in
cui sono ricostruite vie, case, chiese, piazze, fontane e decorazi-
oni dell’epoca, circondato da mura e fortificazioni e sovrastato
da una rocca.
BORGO: da lunedì a domenica: 9 - 19 invernale; 9 - 20 estivo. Ingresso libero.
ROCCA: da martedì a domenica 10 - 18. Intero: 6 €. Ridotto: 5 €

12
Museo dell’Automobile
Corso Unità D’Italia, 40 - Torino
Nacque nel 1932 da un’idea di Cesare Goria Gatti e Roberto Bis-
caretti di Ruffia. L’edificio, opera di Amedeo Albertini, è costruito
appositamente per ospitare la collezione di un museo ed è anche
un esempio particolare di architettura moderna. Tra i pezzi più
pregiati ci sono: la vettura a vapore Bordino del 1854, il primo
modello Benz del 1893, la prima Fiat del 1899, la Rolls-Royce
Silver Ghost del 1914 e la Ferrari 126 C2 con cui Villeneuve
corse nel 1982.
Lun 10-14; mar 14-19; mer, gio, dom 10-19; ven, sab 10-21. Ingresso € 8, ridotto € 6.

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MUSEI
TORINO

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MONUMENTI / strutture

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1
Mole Antonelliana
Via Gaudenzio Ferrari, 10 - Torino
È il monumento simbolo della città di Torino, nonché uno degli
edifici più alti d’Italia con i suoi 167,5 metri di altezza. Fu eretto
nel 1863 e progettato da Alessandro Antonelli, da cui prende il
nome. La Mole sorge dove un tempo c’erano i bastioni costituenti
le mura della città, poi demolite da Napoleone. Originariamente
doveva essere una sinagoga; oggi ospita al suo interno il Museo
Nazionale del Cinema.

2
Monumento a Carlo Alberto
Piazza Carlo Alberto - Torino
Con la morte del sovrano nel 1849, lo Stato, a ricordo di Carlo
Alberto, incaricò Carlo Marocchetti di realizzare l’opera, oggi
comunemente chiamata Caval ëd Brons. Inaugurata il 21 lug-
lio 1861, la grande statua equestre raffigura il sovrano mentre
guarda verso l’ingresso ottocentesco di palazzo Carignano, vol-
gendo le spalle alla biblioteca e brandendo in aria una spada. Ai
lati della base sono posizionati quattro soldati: un bersagliere, un
artigliere, un lanciere e un granatiere.

3
Porta Palatina
Piazza Cesare Augusto - Torino
Costruzione romana, consentiva l’accesso da settentrione a
Julia Augusta Taurinorum, oggi Torino. Rappresenta una delle
porte romane del I secolo a.C. meglio conservate del mondo.
Sulla superficie del basolato sottostante, di epoca romana, si
possono ancora notare i solchi sulle pietre provocate dal pas-
saggio dei carri. Il nome proviene da Porta Palatii, termine che
indicava la contiguità del Palatium Imperiale, edificio divenuto
poi sede dell’amministrazione comunale.

4
Portici di Porta Palazzo
Piazza della Repubblica, 30 - Torino
I portici sono opera di Filippo Juvarra, famoso architetto e sce-
nografo italiano considerato uno dei massimi esponenti del ba-
rocco. Operò per molto tempo a Torino come architetto di casa
Savoia.

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MONUMENTI / strutture
TORINO

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piazze / vie

1
Piazza Palazzo di Città
Piazza Palazzo di Città - Torino
Si ritiene che anticamente il luogo ospitasse il foro della città ro-
mana. In effetti la piazza ha avuto per molti secoli una vocazione
commerciale. In più, recenti indagini archeologiche effettuate in
occasione di lavori stradali, hanno evidenziato una pavimentazi-
one romana non basolata, compatibile con una struttura destina-
ta a piazza aperta. Nel 1756 vennero costruiti eleganti porticati,
ad opera di Benedetto Alfieri.

2
Piazza Statuto
Piazza Statuto - Torino
La struttura è quella tipica di altre piazze cittadine, con ampi por-
tici lungo una parte consistente del suo perimetro. Al centro della
piazza c’è un imponente monumento dedicato alla realizzazione
del Traforo ferroviario del Frejus. In epoca romana questa parte
della città era considerata zona infausta, mentre durante il perio-
do di occupazione francese qui venne posta la ghigliottina. Oggi
si pensa che la piazza costituisca un vertice del triangolo della
magia nera.

3
Quartiere Cit Turin
Piazza Lorenzo Bernini, 5 - Torino
Quartiere storico di Torino sviluppatosi alla fine del XVIII secolo.
La presenza di lussuosi palazzi d’epoca, di uno dei più rinomati
mercati della città, di vie commerciali di pregio ed infine, più re-
centemente, la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia e della
neonata linea metropolitana, hanno reso questo quartiere uno
dei più ricercati e costosi della città.

4
Via Garibaldi
Via Giuseppe Garibaldi - Torino
Situata nel pieno centro di Torino, collega piazza Castello a piaz-
za Statuto. Da sempre è la via principale della città; per lunghez-
za ed ampiezza infatti in epoca romana era uno dei due principali
assi della città. Circondata da palazzi settecenteschi è con i suoi
963 metri la via pedonale più lunga d’Europa. La via si deteriorò
dopo la caduta dell’Impero Romano, riducendosi ad appena 4
metri di larghezza e facendosi angusta e sterrata, ma mantenne
la funzione commerciale.

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TORINO
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piazze / vie
5
Corso Vittorio Emanuele II
Corso Vittorio Emanuele II - Torino
Intitolato a Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, attraversa la
città da sud-est a nord-ovest. Lungo il corso vi sono la Stazi-
one di Porta Nuova, Piazza Carlo Felice, il Monumento a Vittorio
Emanuele II e le stazioni della metropolitana Porta Nuova, Re
Umberto e Vinzaglio.

6
Piazza Carlo Felice
Piazza Carlo Felice - Torino
Intitolata a Carlo Felice di Savoia, re del Regno di Sardegna,
fu realizzata nel 1861 dall’architetto francese Jean Pierre Bar-
rilet Deschamps nel contesto dello sviluppo della città verso sud.
È contornata da palazzi ottocenteschi con portici firmati da Gi-
useppe Frizzi e Carlo Promis. Al centro c’è il Giardino Sambuy,
recintato e organizzato su pianta regolare è movimentato con
ondulazioni del terreno e con un percorso di vialetti in porfido che
lo attraversa diagonalmente.

7
Piazza San Carlo
Piazza San Carlo - Torino
Nel corso del tempo ha cambiato diversi nomi finchè nel 1618
venne dedicata definitivamente a San Carlo Borromeo. L’aspetto
attuale è risalente al XVII secolo su progetto di Carlo di Castel-
lamonte. Fu ulteriormente arricchita dall’intervento di Benedetto
Alfieri un secolo dopo. Al centro si erge il monumento equestre
ad Emanuele Filiberto.

8
Piazza Carlo Alberto
Piazza Carlo Alberto - Torino
Prende il nome dal Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia,
figlio di Carlo Emanuele di Savoia-Carignano, la cui famiglia era
proprietaria dell’omonimo palazzo, la cui facciata ottocentesca
ancora si può ammirare su un lato della piazza. Nel 1861 Carlo
Marochetti pose al centro della piazza la grande statua equestre
di Carlo Alberto: il sovrano guarda verso l’ingresso ottocentesco
di palazzo Carignano, volgendo le spalle alla biblioteca e bran-
dendo in aria una spada.

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piazze / vie

9
Piazza Carignano
Piazza Carignano - Torino
È una delle piazze storiche della città ed è circondata da architet-
ture in stile Barocco. Al centro vi è una statua dedicata a Giober-
ti. La piazza fu aperta durante l’espansione di Torino prevista da
Vittorio Amedeo I di Savoia. Quando poi i Savoia ereditarono il
trono subalpino, palazzo Carignano e la piazza divennero sce-
nari di quegli eventi che avrebbero fatto la storia dell’Italia unita:
dalla sontuosa balconata venne annunciata la firma dello Statuto
Albertino.

10
Piazza Castello
Piazza Castello - Torino
Qui si è sempre sviluppata la vita della città, fin dall’epoca ro-
mana. La piazza, progettata nel 1584 da Asconio Vitozzi, è at-
torniata da portici, costruiti in periodi diversi, su tre lati, mentre
al centro sorge Palazzo Madama. Sulla piazza si affacciano im-
portanti palazzi civili di Torino: il Teatro Regio; il Palazzo della
Giunta Regionale; il Palazzo del Governo; l’ Armeria e la Bibli-
oteca Reale.

11
Via Po
Via Po - Torino
Via Po, fiancheggiata da negozi e palazzi antichi con portici tipici
della città, collega Piazza Vittorio Veneto a Piazza Castello. La
via ospita la maggior parte delle librerie della città, nonché la
sede storica dell’Università di Torino fondata nel 1404. Degno
di nota è anche lo storico Caffè Fiorio, meta di intellettuali e po-
litici per tutto l’Ottocento ed ancora oggi apprezzato ritrovo dei
torinesi.

12
Piazza Vittorio Veneto
Piazza Vittorio Veneto - Torino
Venne utilizzata per lungo tempo come piazza d’armi, grazie
anche al lieve dislivello del suolo che contribuì ad aumentarne
l’effetto scenico in occasione delle adunate militari. Con i suoi
quasi 40.000 m² di superficie è una tra le più grandi piazze
d’Europa, la più grande tra quelle interamente porticate. È inoltre
la più grande piazza d’Europa priva di monumenti.

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piazze / vie
TORINO

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teatri / castelli

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1
Teatro Regio
Piazza Castello, 215 - Torino
Le origini risalgono all’inizio del XVIII secolo con il progetto di
Juvarra, anche se il teatro fu completato sotto la direzione di
Alfieri. Da subito scrissero per il Regio celebri compositori italiani
e stranieri come Cimarosa, Bach e Hasse, seguiti da Puccini,
Strauss e Zandonai. Il teatro subì un’impronta neoclassica e una
neobarocca, prima di essere distrutto da un incendio nel 1936.
L’attuale teatro Regio fu inaugurato nel 1973 con “I vespri sicili-
ani” di Verdi.

2
Teatro Carignano
Piazza Carignano, 6 - Torino
Di proprietà della città, è il teatro in cui il re andava a vedere
la commedia. Fu costruito dai principi di Carignano alla fine del
XVII secolo in legno per ospitare piccoli spettacoli soprattutto ad
uso della nobile famiglia. Nel 1752 fu ricostruito in muratura su
progetto di Benedetto Alfieri. È strutturato in due parti: la platea
ed i palchi. A seguito di lavori di ristrutturazione, il teatro ha riap-
erto nel 2009 con “Zio Vanja” di Anton Cechov.

3
Castello del Valentino
Viale Pier Andrea Mattioli - Torino
Costruito nel XVI secolo, fu ampliato per volere di Cristina di
Francia. L’originario carattere di villa fluviale fu alterato dallo svi-
luppo del fronte verso la città con il grande cortile d’onore chiuso
su tre lati. Le stanze al piano nobile conservano importanti dec-
orazioni del ‘600 ad affresco e a stucco dorato o bianco. Nel sa-
lone centrale troviamo le storie dinastiche filofrancesi dei duchi di
Savoia che sono un omaggio alla madama reale.

4
Castello degli Acaia
Piazza Castello, 19 - Torino
Nel 1276 il marchese di Monferrato Guglielmo VII, a partire
dall’antica Porta Praetoria di epoca romana, creò una costruzi-
one fortificata costituita da due torri con base a sedici lati. Suc-
cessivamente, persa la funzione difensiva, venne impiegato
come residenza dalle Madame Reali. Più tardi divenne sede di
corte e dell’apparato burocratico sabaudo diventando così uno
dei poli funzionali e strutturali della città.

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teatri / castelli
TORINO

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varie

1
Giardino Sambuy
Piazza Carlo Felice - Torino
Giardino posto al centro della piazza, è impreziosito da piante
rare, da statue dedicate ad Edmondo De Amicis, a Massimo
D’Azeglio e ad Ernesto di Sambuy. Sempre all’interno del giardi-
no è presente un orologio floreale, dono della città di Ginevra.

2
Orto Botanico
Viale Pier Andrea Mattioli 25 - Torino
Esteso su 27.000 mq, fu fondato nel 1729 da Vittorio Amedeo
II. In seguito, nel 1830-40 fu allestito il “Boschetto”, arboreto con
numerose specie esotiche in cui è ricostruito un lembo del bosco
tipico delle zone occidentali della Pianura Padana. Ospita piante
rare ed è fornito di: ampie serre, un erbario e di una Biblioteca
dove sono conservate preziose tavole botaniche del XVIII seco-
lo. Un piccolo settore riunisce specie citate nelle Sacre Scritture.

3
Parco del Valentino
Viale Virgilio - Torino
Parco cittadino più conosciuto del capoluogo, probabilmente
chiamato così per il fatto che nel luogo sorgesse una cappella
intitolata a San Valentino. All’interno troviamo il Castello del Val-
entino, la fontana del Ceppi ed ampie aiuole floreali.

4
Giardini Reali
Viale Primo Maggio - Torino
Ispirati alle maggiori regge europee, sono stati progettati
dall’architetto André Le Nôtre, già attivo alla corte di Versailles.
Sotto Carlo Emanuele I ci furono notevoli ampliamenti, ma è a
fine ‘600 che si avranno, con De Marne, i risultati più importanti.
Dopo i saccheggi napoleonici, fu Giuseppe Battista Piacenza a
restaurare le settecentesche statue raffiguranti le Stagioni e i
grandi vasi celebrativi provenienti dalla Reggia di Venaria Reale.

30
varie
TORINO

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colta ed elaborazione di informazioni turistiche scritte in modalità “short information” concepite
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culturale, naturalistico ed architettonico. Wea- al turista prima e durante la visita della città.
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dei siti, con gli attuali 24.000 punti d’interesse, sono informazioni oggettive, storiche, prese da
110 province, 1.400 comuni e tutte le città fonti ufficiali, che seguono uno standard di real-
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TORINO
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CONSIGLI DI VIAGGIO

chiese...................................................pag 1
palazzi..................................................pag 5
musei....................................................pag 9
monumenti e strutture..........................pag 13
teatri.....................................................pag 21
varie......................................................pag 23

33
fuori porta

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GITA A SUPERGA, STUPINIGI E VENARIA REALE
BASILICA DI SUPERGA una scala a chiocciola interna. Questa collina
Realizzata a partire dal 20 Luglio 1717, su è famosa anche per un evento tragico. Qui,
progetto dell’architetto Filippo Juvarra, la Ba- infatti, il 4 Maggio 1949, l’aereo che riportava
silica di Superga fu voluta dal principe Vittorio a casa la squadra del “Grande Torino Calcio”,
Amedeo II di Savoia e dal viennese Eugenio probabilmente a causa delle avverse con-
di Savoia in seguito al voto fatto alla Madonna dizioni atmosferiche, si schiantò contro la base
delle Grazie per la liberazione di Torino dai del muraglione posteriore del complesso della
continui assedi dell’esercito franco-spagnolo. Basilica. Morirono nello schianto 31 persone:
Inaugurato il 5 Novembre 1731 da Carlo Ema- tutta la squadra granata, i sei accompagnatori
nuele III, questo grandioso tempio presenta e l’equipaggio. Una grande lapide, meta di pel-
una pianta circolare, preceduta da un impo- legrinaggi di tifosi e turisti, ricorda la terribile
nente pronao, sorretto da 8 colonne corinzie, sciagura.
a cui si accede attraverso una regale scalinata.
All’interno sono invece custodite pregiate cap- STUPINIGI
pelle, arricchite da stucchi, marmi, sculture e Stupinigi, frazione di circa 200 abitanti del co-
quadri. Notevole è il bassorilievo di Bernardino mune di Nichelino, è famosa per la celebre
Cametti, raffigurante il beato Amedeo di Savoia Palazzina di caccia di Filippo Juvarra e per
e la battaglia di Torino del 1706. Non dimenti- l’attiguo parco naturale. La palazzina, dichi-
cate di visitare i sotterranei, dov’è custodito uno arata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, fu
storico mausoleo nel quale sono conservate le costruita nel 1729, su progetto di Filippo Juvar-
tombe dei Sovrani Sabaudi, da Vittorio Ame- ra, per volere di Vittorio Amedeo II. L’edificio,
deo II a Carlo Alberto, e di altri 50 principi e pensato come parte integrante del territorio
principesse. Per godere invece di una magnifi- circostante e simbolo della bravura, della geni-
ca vista salite sulla balconata esterna del tam- alità e delle capacità dell’architetto, è un signo-
buro dell’alta cupola, raggiungibile attraverso rile palazzo per la caccia. Lo splendido salone

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TORINO

fuori porta
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centrale, fulcro dell’articolato sistema di stanze baude: la sei-settecentesca Reggia di Venaria


e corridoi, è arricchito da magnifici finestroni, Reale e gli ottocenteschi Appartamenti Reali
abilmente decorati con rievocazioni della dea di Borgo Castello, situati all’interno del Parco
Diana e raffigurazioni che riprendono il tema regionale La Mandria. La Reggia di Venaria
della caccia. L’interno, in Rococò italiano, è Reale, con una superficie di 80.000 metri quad-
decorato con materiali preziosi come lacche, rati, è una delle più grandi residenze sabaude
porcellane, stucchi dorati, specchi e radiche. piemontesi. Costruito tra il 1658 ed il 1679, su
Nonostante il complesso sia frutto dell’idea progetto degli architetti Amedeo di Castella-
juvarriana, alla morte dell’architetto i lavori monte e Michelangelo Garove, per volere del
furono affidati a Benedetto Alfieri, cui si deve duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la
l’innalzamento del tetto nel salone e la proget- propria base per le battute di caccia; il comp-
tazione delle due nuove ali laterali. L’edificio è lesso subì diversi restauri, soprattutto a partire
raggiungibile attraverso il grande viale realiz- dal 1978 quando, dopo essere stato utilizzato
zato nel 1754 in modo tale da ricreare ideal- a fini militari, fu ceduto alla Soprintendenza
mente il forte legame scenografico che unisce per i lavori di restauro. La Reggia è inoltre de-
la città alla Palazzina e al territorio circostante. gna di nota per ospitare alcune delle più alte
La palazzina è famosa anche per aver ospitato, espressioni del barocco europeo: l’incantevole
dal 5 Maggio al 16 Maggio 1805 Napoleone Salone di Diana, progettato da Amedeo di Cas-
Bonaparte durante il suo viaggio verso Milano tellamonte; la Galleria Grande e la Cappella di
per cingere la Corona Ferrea e per essere il Sant’Uberto con l’immenso complesso delle
luogo in cui fu celebrato, il 12 Aprile 1842, il Scuderie Juvarriane, opere settecentesche di
matrimonio tra Vittorio Emanuele II, futuro Filippo Juvarra; il Teatro di Storia e Magnifi-
primo re d’Italia, e l’austriaca Maria Adelaide cenza, arricchito da raffinate decorazioni e da
d’Asburgo-Lorena. L’edificio, attualmente di un suggestivo allestimento sulla vita di corte,
proprietà dell’Ordine Mauriziano, è oggi sede realizzato da Peter Greenaway; il percorso es-
del Museo d’Arte e Ammobiliamento. positivo dedicato ai Savoia, che accompagna
per quasi 2 chilometri il visitatore. Da non per-
VENARIA REALE dere i magnifici giardini, andati completamente
Venaria Reale è l’unico comune piemontese, distrutti quando i francesi di Napoleone li tras-
oltre a Torino, a poter vantare sul proprio ter- formarono in piazza d’armi, oggi risultato di uno
ritorio la presenza di due distinte residenze sa- stretto connubio tra antico e moderno.

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FUORI PORTA

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GITA AD IVREA
Situata nella zona del Canavese, al confine col ricca di storia, tradizione e spettacolo, preve-
Parco del Gran Paradiso, Ivrea è caratteriz- de la sfilata di un complesso cerimoniale fol-
zata dalla presenza di cinque laghi (Lago San cloristico; la colorata “Battaglia delle arance”
Michele, Lago di Cascinette, Lago di Montalto, e l’obbligo imposto a tutti i partecipanti di in-
Lago Nero, Lago Sirio) e del fiume Dora Baltea, dossare il Berretto Frigio, un cappello rosso
che, attraversando la città, regala romantici e a forma di calza, simbolo dell’adesione ideale
sorprendenti scorci. Il centro storico, famoso alla rivolta. Lo Storico Carnevale nasce dalla
per far da sfondo alla battaglia delle arance rievocazione di un episodio di ribellione dalla
nei giorni dell’omonimo carnevale, ospita mer- tirannide, risalente al Medioevo: un barone,
avigliosi punti d’interesse storico ed artistico. che mise in povertà la città, venne cacciato in
Tra questi: il Duomo di Santa Maria Assunta, seguito ad una rivolta popolare accesa dalla
edificato nel IV secolo d.C.; piazza Castello, ribellione della figlia di un mugnaio che non
un tempo sede del Monastero di Santa Chiara; volle sottostare allo “ius primae noctis” (diritto
il teatro Giacosa del 1834 e il Palazzo Civico, della prima notte). La protagonista della festa
sede del Comune di Ivrea dal 1758, con la cu- è appunto la Mugnaia, affiancata dal Generale,
riosa rappresentazione della pianta di Canapa che fin dai primi anni dell’800 ha il compito di
sulla torre centrale, a conferma dell’ipotesi che garantire il corretto svolgimento della manifes-
dalle coltivazioni di questa pianta sia derivato tazione insieme al suo Stato Maggiore Napole-
il termine “Canavese”. Oltrepassato il centro onico, composto da valenti Ufficiali a cavallo.
storico, lo stile neoclassico degli edifici lascia Non mancano il Sostituto Gran Cancelliere, il
spazio alle fabbriche, tra queste ricordiamo la Magnifico Podestà, garante della libertà cittadi-
storica fabbrica a mattoni rossi, sede fino agli na, e il Corteo con le Bandiere dei Rioni. Il mo-
anni ’90 della prima fabbrica nazionale di mac- mento più atteso è sicuramente la famosa Batt-
chine da scrivere: la Olivetti. aglia delle Arance. In questo scontro il popolo,
rappresentato dagli “aranceri” a piedi e sprov-
STORICO CARNEVALE DI IVREA visti di qualsiasi protezione, attacca a colpi di
Lo Storico Carnevale di Ivrea è un evento arance le armate del feudatario, dotate di carri
unico al mondo che ogni anno, dal 1808, at- trainati da cavalli e protette da vistosi costumi
tira migliaia di turisti. Visitare la città durante imbottiti e da terrificanti maschere di cuoio. Al
questa spettacolare festa sarà un po’ come termine della battaglia, una giuria assegna un
tornare indietro nel tempo, rivivere un’epoca premio agli “aranceri” e alle armate feudatarie
passata, fatta di battaglie. La manifestazione, che si sono distinte per tenacia, abilità e lealtà.

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TORINO
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nightlife
NIGHTLIFE
La notte torinese non è certo fatta per dormire,
la sera infatti la città si trasforma da centro cul-
turale e artistico, in capitale del divertimento.
Per vivere appieno la nightlife cittadina bisogna
cominciare con l’aperitivo, verso quell’ora le
strade cominciano ad illuminarsi e i caffè, le
vinerie e i pub si riempiono di gente che si ri-
trova per ascoltare un po’ di musica dal vivo
e gustare qualche stuzzichino. Il Quadrilatero
Romano, in pieno centro storico, è la zona
preferita dai torinesi. L’area, ricchissima di
proposte, è in grado di soddisfare i gusti e le
esigenze di chiunque. Qui, tra vie e piazzette
dal fascino antico e negozietti aperti per lo
shopping notturno, troverete vinerie, caffè, ta-
pas bar, ristoranti, pub e club. Non dimenticate
di fare un salto anche nei vicini quartieri di Bor- d’assalto dai torinesi, ma anche dai molti turisti,
go Dora e Porta Palazzo, di giorno grande mer- soprattutto nelle sere estive. Anche il quartiere
cato e di notte sempre più centro di creatività e di San Salvario, senza abbandonare la propria
divertimento, oltre che simbolo della multicul- anima di zona commerciale, sta rapidamente
turalità e della multietnicità cittadina. Ma il vero diventando protagonista delle notti cittadine,
cuore della movida torinese sono i Murazzi, un grazie all’apertura di locali che si sono affiancati
tempo utilizzati come ricovero delle barche ed alla già ricca offerta di ristoranti e ad un vivace
oggi luogo di ritrovo di più o meno giovani. Qui programma di eventi. La città più tradizionale si
si potrà cenare a lume di candela in uno dei è abituata a vivere a qualsiasi ora del giorno e
tanti ristoranti che si affacciano sul fiume Po, della notte: piazza Castello, piazza San Carlo,
oppure scatenarsi nei club e nelle discoteche, piazza Vittorio Veneto e piazza Bodoni sono
animate da dj e vj set, e assistere ad uno dei oggi splendidi salotti pedonali a disposizione di
tanti concerti live. Proseguendo si raggiunge tutti. Locali, discoteche, vinerie e boutique ap-
poi il parco del Valentino, zona ricca di pic- erte fino a tardi hanno ridisegnato la mappa del
coli locali ottenuti negli imbarchini sul Po, presa divertimento torinese.

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shopping

SHOPPING
Per gli amanti dello shopping, Torino offre di- orate, non va dimenticato che Torino ospita
verse possibilità: dai negozi tradizionali, alle moltissimi mercatini, ben 49: su tutti spicca
grandi catene commerciali fino ai tipici mercati- Porta Palazzo, che con quasi 50.000 m² di es-
ni. Per chi è alla ricerca delle grandi firme della tensione, 1.000 bancarelle mobili e un’affluenza
moda italiana e internazionale, il luogo giusto è stimata di circa 100.000 persone, è l’area mer-
Via Roma e le parallele vie Lagrange e Carlo catale più grande d’Europa. In questo mer-
Alberto, dove troverete il meglio dell’eleganza cato, vero cuore multietnico della città sia per
secondo le ultime tendenze fashion, ma anche le persone che lo animano che per le merci
Piazza San Carlo, famosa per ospitare i nego- esposte, si può trovare veramente di tutto:
zi più raffinati e lussuosi della città. Percorren- dalle scarpe all’abbigliamento, dai casalinghi
do i principali itinerari dello shopping torinese, ai giocattoli, dai prodotti alimentari italiani alle
attraverserete anche la bellissima Galleria specialità provenienti da ogni parte del mondo.
Subalpina, in stile liberty, e percorrerete Via Nei pressi, si svolge anche lo storico mercato
Po, ricca di banchi di libri e dischi usati, anti- delle pulci del Balôn di Borgo Dora, grande
quari e librerie d’epoca, oltre a Via Garibaldi, mercato delle pulci e dell’antiquariato che tutti
uno dei percorsi pedonali più lunghi d’Europa, i sabati e la seconda domenica di ogni mese è
che offre un itinerario alternativo a quello delle meta irrinunciabile per tutti coloro che sono alla
griffe. Imboccherete anche le tante stradine ricerca di oggetti vintage o, semplicemente, cu-
che si trovano ai lati di quest’ultima, come via riosi. Questo affascinante mercato, che prende
San Domenico, via Barbaroux, via Bellezza e il nome dall’omonima zona alle spalle di Porta
via Sant’Agostino, ricche di antiche botteghe Palazzo, a metà dell’Ottocento era frequentato
artigiane o negozietti più all’avanguardia. Via dai rigattieri torinesi mentre oggi è il posto ide-
Monferrato invece è la strada degli atelier dei ale per scoprire le numerose botteghe che pro-
giovani stilisti e dei negozietti enogastronomici, pongono prodotti e manufatti di ogni specie. Da
famosi per i rinomati vini piemontesi. non perdere: i mercati rionali della Crocetta, di
piazza Madama Cristina, di piazza Benefica, di
MERCATINI corso Racconigi e di corso Palestro.
Per chi ama le atmosfere multietniche e col-

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TORINO
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sport
SPORT
Torino è la città dello sport. È conosciuta per
il calcio, ma anche per gli sport cosiddetti
“minori”, qui infatti si svolgono grandi appun-
tamenti sportivi internazionali di scherma,
basket, atletica e golf. Torino vanta una lunga
storia sportiva: nel 1844 la città diede i natali
alla prima società italiana di ginnastica, la Re-
ale Ginnastica; nel 1863 fu l’anno del Club Al-
pino italiano; nel 1879 il Club Scherma Torino;
nel 1889 la Cerea; nel 1901 il primo Ski Club;
nel 1959 nacquero invece le Universiadi estive,
seguite nel 1966 da quelle invernali. Come si è
detto però è il calcio ad assumere un ruolo di
primo piano in città. Nel 1897 fu fondato, per
volere di un gruppo di allievi del Liceo Classico
Massimo d’Azeglio, lo Sport Club Juventus, e
qualche anno dopo, nel 1906, da una costola
della squadra bianconera, il Football Club To- 2006, evento mondiale di importanza unica,
rino. Sono queste due squadre che da anni tanto che la cerimonia d’apertura, con i suoi
accendono i cuori dei molti tifosi e regalano 1,8 miliardi di contatti, è risultata il programma
alla città vittorie indimenticabili. Come si pos- televisivo più visto al mondo nel 2006, vincitore
sono dimenticare i successi del Grande Torino di ben 2 Emmy Award. La città è stata anche
al tempo di Valentino Mazzola e Bacigalupo; sede dei Campionati Europei di Short Track,
oppure i numerosi trionfi bianconeri affidati dei Campionati Europei Indoor di Atletica Leg-
alle capacità di calciatori del calibro di Sivori, gera, delle Finali ULEB CUP di Basket, dei
Platini, Vialli o Del Piero. Torino fu inoltre scelta World Air Games nel 2009 e dei Campionati
come sede dei XX Giochi Olimpici Invernali del Mondiali di Figura su Ghiaccio del 2010.

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EVENTI

EVENTI
SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO
Nato nel 1988 da un idea di due torinesi, il li-
braio Angelo Pezzana e l’imprenditore Guido
Accornero, il Salone Internazionale del Libro è
caratterizzato, fin dalla nascita, dalla tradizione
di assumere un tema annuale: un’idea, un filo
conduttore che unisca i convegni più importan-
ti. “Brevi istruzioni per una bussola” fu il tema
della prima edizione, tenuta a battesimo dal
poeta russo premio nobel Josif Brodskij e alla
quale parteciparono nomi del calibro di Claudio
Magris, Jorge Amado, Umberto Eco e Renzo
Piano. L’appuntamento con questo evento uni-
co si rinnova ogni anno a Maggio al Lingotto
di Torino, il celebre stabilimento Fiat disegnato
fra il 1915 e il 1922 da Giacomo Mattè Trucco.
Quasi cinquantamila metri quadri di superficie,
oltre 300.000 visitatori, 1.500 editori, più di
1.300 convegni e dibattiti, 2.000 ospiti, 2.500 TORINO FILM FESTIVAL
giornalisti e operatori media accreditati fanno La storia del cinema italiano comincia a Torino.
del Salone una fra le massime manifestazioni Nel Settembre 1982 nasce infatti il Torino Film
in Italia e in Europa dedicate all’editoria, alla Festival. La manifestazione, voluta dall’allora
lettura e alla cultura in generale. L’evento, che assessore alla Gioventù del comune di Torino,
ha accompagnato Torino in questa metamorfo- Fiorenzo Alfieri, venne istituita con lo scopo di
si culturale profonda, è paragonabile ad un im- analizzare l’universo giovanile attraverso il lin-
menso scaffale nel quale si possono fare sco- guaggio audiovisivo e nel contempo di rispon-
perte sorprendenti e curiose, scovare i titoli più dere alla sempre più diffusa richiesta culturale
belli, i volumi introvabili e le ultime novità. Una di una grande città come Torino. L’aspetto
vetrina dove gli editori piccoli e medi hanno la innovativo che ha portato questa rassegna
stessa visibilità dei big player e dove anche cinematografica è quello di far convivere una
l’editoria locale può aprirsi al resto del mondo. proposta culturale di qualità con la vita fre-
Il Salone è un vivace festival internazionale del- netica di una grande metropoli e di accostare
la cultura, un appuntamento irrinunciabile che al cinema d’autore e alle retrospettive storiche
richiama appassionati da tutta Italia. Durante un nuovo modo di far cinema, basato sulla
questi giorni il grande pubblico potrà assistere sperimentazione e sull’utilizzo dell’immagine
a numerosi convegni, presentazioni, dibattiti, elettronica nelle elaborazioni audiovisive. Il
spettacoli e interagire con più di 2.000 scrittori, calendario del festival si basa su una miscela
giornalisti, artisti e premi Nobel. All’interno è di cinema d’autore, cinema di genere, cinema
dedicato anche un intero padiglione ai bambini straniero e produzioni video. Col passare degli
e ai ragazzi, il Bookstock Village, con giochi, anni il festival procede però ad una lenta ma
incontri, laboratori, letture e animazioni. Oggi il importante modifica della sua impostazione
Salone Internazionale del Libro, consacrato ul- originaria: pur mantenendo inalterati i carat-
teriormente dall’Unesco con la proclamazione teri dell’identità della manifestazione, ha avuto
di Torino a “Capitale Mondiale del Libro” per inizio una fase di ripensamento complessivo
il 2006-2007, si conferma come l’osservatorio della formula, soprattutto in virtù del nuovo
privilegiato sullo stato di salute del libro e della ruolo che il festival ha assunto nel panorama
lettura in Italia e più in generale come il pas- internazionale. A partire dalla quarta edizione
saggio obbligato per comprendere il ruolo della (1986) la rassegna introduce infatti la formula
cultura e della creatività italiana. competitiva in alcune sezioni. La manifestazi-
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TORINO
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EVENTI
one, secondo festival cinematografico italiano dividono le due aree metropolitane. Per tutto il
più importante dopo quello di Venezia, si con- mese di Settembre le città di Torino e Milano si
ferma ancora oggi un punto di riferimento per trasformano in un’immensa platea, diventando
i cinefili, proponendo le ultime tendenze della un esempio di vitalità culturale senza pari in
produzione mondiale. Europa. Nelle consuete tre settimane di pro-
grammazione l’offerta musicale a prezzi popo-
MITO SETTEMBRE MUSICA lari attira numerosi appassionati e non solo
Nato nel 1978 per iniziativa di Giorgio Balmas, negli oltre settanta luoghi, tra teatri, auditorium,
il Festival Settembre Musica ha avuto il primato chiese, cortili e piazze, adibiti ad ospitare le
di portare la musica colta fuori dalle sale da numerose iniziative che negli ultimi anni hanno
concerto e di attrarre con programmi ricchi ed ormai superato il centinaio per ciascuna città.
originali un nuovo pubblico nei luoghi deputati
alla musica. Caratteristica principale del festi- LUCI D’ARTISTA
val è l’affiancare ai tradizionali concerti sinfonici Istituita nel 1998, Luci d’Artista è una magnifica
e da camera, la musica antica e sempre di più il iniziativa torinese dal grande impatto scenogra-
jazz, il rock, la canzone d’autore e ultimamente fico che va in scena nel periodo fra Novembre
anche la musica etnica, con importanti progetti e Gennaio. In questi mesi ogni zona cittadina,
dedicati soprattutto alla musica centrafricana trasformata in un suggestivo museo all’aperto,
e cinese. Dal 2007, in seguito al gemellaggio ospita numerose opere d’arte luminose, realiz-
culturale tra Milano e Torino, il festival Settem- zate dai più importanti esponenti dell’arte con-
bre Musica ha assunto l’attuale denominazione temporanea nazionale e internazionale. Le pi-
“MITO Settembre Musica”. La manifestazione, azze e gli edifici assumono colori nuovi, mentre
con un programma di quattro, cinque appunta- il cielo della notte torinese diventa una grande
menti al giorno e numerosi eventi allestiti nelle tela, sulla quale prendono vita le sfumature e i
due città, allarga e incrocia di fatto i confini che mille colori delle installazioni luminose.

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cucina

CUCINA
La cucina torinese è una cucina ricca ed elabo- persino una marinatura di circa 8 giorni prima
rata, profondamente radicata nel territorio. della lunga cottura, e i bolliti misti di carne di
Essa nasce infatti dalla fusione di una cucina manzo, vitello e maiale, serviti con bagnet
tipicamente contadina e dalla raffinata cucina rosso e verde e mostarda d’uva. Torino è un
della Corte sabauda. Tra le ricette più rinomate importante centro europeo per la produzione di
ci sono i Grissini. Si narra che vennero inventati cioccolato. Fu a Torino, infatti, che alla fine del
dal fornaio torinese Antonio Brunero. Il medico XVIII secolo fu inventato il sistema per rendere
di corte dei Savoia gli chiese di inventare un il cioccolato solido. Il cioccolatino simbolo della
pane leggero e sottile per il piccolo duca Vitto- città è il Gianduiotto, inventato nel 1852. Tra i
rio Amedeo, malato ed inappetente. Ecco che dolci torinesi ricordiamo anche i dolcetti al ca-
Brunero inventò i grissini, chiamati in dialetto cao, i baci di dama, gli amaretti, i cioccolatini
torinese “rubatà”, che vuol dire rotolato, per la al liquore, i savoiardi e il bicerin del Cavour,
particolare tecnica con la quale si realizzano. una bevanda calda a base di caffè, cioccolata
Altro elemento fondamentale della gastrono- calda, latte, panna e cacao, molto amata dal
mia torinese è la carne. Famosi sono: il Brasa- conte Camillo Benso.
to al barolo, la cui ricetta tradizionale prevede

Bagna cauda
Ingredienti: 100 gr. di acciughe salate; 4 spic-
chi d’aglio; 250 gr. d’olio; 50 gr. di burro; 1
tazza di latte; panna; cardi; carote; peperoni;
carciofi; cuori bianchi di scarola; rape.

Preparazione: schiacciate gli spicchi d’aglio e


teneteli a bagno due ore nel latte. In un tegame
di coccio scaldate l’olio, aggiungete gli spicchi
sgocciolati e, con un cucchiaio di legno, ri-
duceteli a crema. Unite le acciughe dissalate
e diliscate, due cucchiai di panna, una noce di
burro e cuocete (senza far bollire) mescolando
fino allo scioglimento delle acciughe. Ponete il
recipiente sull’apposito fornello al centro della
tavola dove ogni ospite intingerà le sue ver-
dure crude.

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TORINO
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cucina
Brasato al Barolo
Ingredienti: 1 chilo di carne; 1 bottiglia di
Barolo; ½ bicchiere di Cognac; 2 cipolle; 2
carote; ½ sedano; 2 spicchi di aglio; ¾ chiodi
di garofano; 1 pezzetto di cannella; bacche di
ginepro; pepe; un mazzetto di erbe aromat-
iche; olio extra vergine di oliva; burro; sale
grosso; sale fino.

Preparazione: in una padella di coccio met-


tere la carne. Tagliare a grossi tocchi le ci-
polle, le carote e il sedano e spargerle sulla
carne. Aggiungere le erbe aromatiche, i chio-
di di garofano, la cannella, le bacche di gine-
pro, i grani di pepe, un pizzico di sale grosso.
In ultimo innaffiare il tutto con il vino Barolo.
Marinare la carne nel vino per almeno mezza
giornata, ponendo il recipiente in ambiente
fresco. Quindi sgocciolare le verdure, tagli-
arle più piccole e farle imbiondire in un largo
tegame con olio extra vergine d’oliva, burro e
profumi. Scolare la carne, asciugarla e farla
rosolare a fuoco vivo nel trito di verdure, fi-
ammeggiandola con il Cognac riscaldato. Ag-
giungere infine il sugo della marinata, coprire
la padella con un coperchio e far cuocere a fi-
amma bassissima per un paio d’ore. Togliere
le verdure, frullarle e mettere il sugo ottenuto
nuovamente nella casseruola continuando la
cottura del brasato ancora per mezz’ora circa.
Servire il brasato molto caldo, accompagnan-
dolo con verdure o polenta.

DOVE MANGIARE A TORINO?


Il quartiere del Quadrilatero è stato recuperato un ambiente interamente dedicato al cibo. Qui
principalmente creando al suo interno locali es- è possibile scegliere tra diversi tipi di ristoranti
clusivi e di tendenza che attraggono turisti e, e fare la spesa nel più grande mercato di cibi
soprattutto, torinesi. Sempre il recupero, ques- di qualità del mondo. Persino l’energia ha un
ta volta di un’area industriale come la Fabbrica origine golosa, essendo prodotta con i gusci di
Carpano, ha portato alla creazione di Eataly: nocciola scartati dalla Ferrero.

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wi-fi / hotspot

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WI-FI E HOT SPOT
La Città di Torino ha realizzato, in collaborazi- Le aree al momento coperte sono le seguenti:
one con AemNet, la copertura di alcune aree
pubbliche con connettività Wi-Fi. Adesso chi- Piazzale Valdo Fusi
unque, cittadini e turisti, potrà accedere gratui- Piazzale del Maglio
tamente alla rete Internet, con modalità diverse Giardini Reali
a seconda delle necessità e delle esigenze. Via Vigone (angolo Corso Racconigi)
Piazza Vittorio Veneto
Per accedere al servizio WiFi (identificativo del- Porte Palatine
la rete: COMUNE_WIFI) è necessario disporre Piazza Cavour (e giardini Balbo)
di un identificativo Torinofacile: i residenti in To- Piazza Repubblica
rino possono chiedere gratuitamente la tessera Corso Giulio Cesare (altezza civico 403)
Torinofacile attraverso la procedura online dis- Corso Racconigi
ponibile sul sito www.torinofacile.it. Per le altre Piazza Carignano
modalità di rilascio della tessera consultare il Piazza Carlo Felice (di prossima attivazione)
sito www.torinofacile.it/registrazione.

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TORINO

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SCRIVI QUI I TUOI APPUNTI DI VIAGGIO
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CHIESE 27 Galleria Sabauda - p. 19
3 Santuario della Consolata - p.10 29 Museo Egizio - p. 19
6 Duomo di San Giovanni - p. 11 37 Pinacoteca Albertina - p. 19
7 Chiesa di San Domenico - p. 10
11 Chiesa dei Santi Martiri - p. 10 MONUMENTI
14 Corpus Domini - p. 11 36 Monumento a Carlo Alberto - p. 22
15 Chiesa della Santissima Trinita’ - p. 11
16 Chiesa di San Lorenzo - p. 11 STRUTTURE
30 Chiesa di San Filippo Neri - p. 12 4 Portici di Porta Palazzo - p. 22
5 Porta Palatina - p. 22
PALAZZI
8 Palazzo del Senato Sabaudo - p. 14 PIAZZE / VIE
9 Palazzo Barolo- p. 14 1 Piazza Statuto - p. 24
13 Palazzo di Città - p. 15 10 Via Garibaldi - p. 24
17 Palazzo Reale - p. 15 12 Piazza Palazzo di Città - p. 24
18 Palazzo Madama - p. 15 24 Piazza Castello - p. 26
28 Palazzo dell’Accademia delle Scienze - p. 15 31 Piazza San Carlo - p. 25
32 Palazzo Lascaris - p. 14
33 Palazzo Birago di Borgaro - p. 16 GIARDINI
34 Biblioteca Nazionale - p. 16 20 Giardini Reali - p. 30
35 Palazzo Carignano - p. 16
TEATRI
MUSEI 21 Teatro Regio - p. 28
2 Museo della Sindone - p. 18 25 Teatro Carignano - p. 28
19 Museo Civico d’Arte Antica - p. 18
22 Armeria Reale- p. 18 CASTELLI
26 Museo del Risorgimento Italiano - p. 19 23 Castello degli Acaia - p. 28

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