Sei sulla pagina 1di 13

Trionfo del Cuore

Il bambino gesù di
salisburgo

PDF - Famiglia di Maria


Novembre - Dicembre 2010
Amato in tutti i tempi
Poco dopo la sua nascita i semplici pastori di parte durano anche ai nostri giorni. Il più famoso
Betlemme, i tre magi dall’Oriente, il vecchio dei “Bambini Gesù” è ancora oggi il “Bambino
Simeone e la profetessa Anna hanno onorato Gesù di Praga” (cfr. Pro Deo et Fratribus n°.
e venerato il Bambino Gesù; allo stesso modo 132-133) davanti al quale si recano ogni anno
anche i dotti Padri della Chiesa del primo secolo più di un milione di pellegrini. Il 26 settembre
del cristianesimo hanno avuto un rapporto 2009 anche il Santo Padre ha iniziato il suo
personale e devoto con il Divino Bambino. viaggio apostolico nella Repubblica Ceca come
Nel corso dei secoli, innumerevoli santi e sante pellegrino nella Chiesa di “Santa Maria della
hanno fatto parte della schiera dei suoi grandi Vittoria”. Si è inginocchiato davanti all’altare
devoti. del Bambino Gesù, riccamente decorato, e, alla
Fin dal Medioevo, ma soprattutto in epoca presenza di numerose famiglie, ha pregato in
barocca, in tanti monasteri femminili fiorì una silenzio prima di rendere omaggio al “Piccolo
profonda devozione verso il Bambino Gesù. Per Re di Praga” con il dono di una corona portata da
suscitare anche nei fedeli l’amore per il Bambino Roma (foto a sinistra). Nel suo discorso il Papa
Divino, in particolare nel periodo natalizio, gli ha particolarmente affidato al Bambino Gesù di
ordini femminili ponevano sugli altari delle Praga “le famiglie in difficoltà, messe alla prova
Chiese dei loro conventi quello che chiamavano dal dolore e dalla sofferenza … quelle che sono
il loro “Piccolo Consolatore”, ovvero una in crisi e che sono divise o distrutte a causa delle
piccola statua di Gesù Bambino avvolto in fasce liti e dell’infedeltà”.
o incoronato. Copie di queste piccole statue In questo numero della nostra rivista, cari
sono diventate poi gioielli di famiglia trasmessi amici e lettori, vogliamo compiere con voi un
in eredità di generazione in generazione. pellegrinaggio spirituale a Salisburgo, al lontano
Straordinarie grazie e guarigioni hanno fatto sì e popolare “Bambino Gesù di Loreto”, che da
che le statue originali del Bambino Gesù, sparse secoli si trova in questa città presso le Cappuccine
per l’Europa centrale e meridionale, fossero la dell’Adorazione Perpetua nel convento di Santa
meta favorita di numerosi pellegrinaggi, che in Maria di Loreto.

Dal “Frate del Bambino Gesù”


L’artista che ha realizzato il Bambino Gesù di giovinezza nutriva un’ardente e profonda
Loreto è sconosciuto, tuttavia si sa che la storia di devozione verso il Bambino Divino, vide da
questa graziosa statuetta di avorio risale all’anno Madre Euphrasia questa bella raffigurazione,
1620. In quell’epoca la contessa Oettingen la supplicò così a lungo che alla fine la monaca
fece dono della statuina di 11 cm. di altezza a cappuccina gli lasciò in prestito la statua fino
Madre Euphrasia Silberrath, che si accingeva a alla morte.
fondare un convento di Cappuccine a Ensisheim
in Alsazia. In quel luogo si trovava allora come Con gioia P. Chrysostomus prese la statuetta con
Padre Guardiano e Maestro dei Novizi dei frati sé e trattò il Bambino Gesù con un tale amore
cappuccini Padre Johannes Chrysostomus che sembrava avesse a che fare con una persona
Schenk. Quando il santo frate, che fin dalla in carne e ossa. Con la sua semplicità pregava e

2
parlava per ore con il “suo Bambino”; gli fece miracolo: non c’era più neanche una scalfittura.
persino cucire un vestito di colore viola. In poco Lo stesso accadde durante uno dei suoi viaggi
tempo il frate cappuccino, amato da tutti, nella pastorali, durante i quali il frate cappuccino
zona fu soprannominato: il “Frate del Bambino portava sempre con sé il Bambino Gesù in una
Gesù”. piccola cassetta di legno, la cosiddetta “sede
Il Divino Bambino, da parte sua, volle premiare principale”. Durante questo viaggio la statuetta
questa devozione così sincera con grandi grazie, andò a sbattere contro una pietra e si ruppe.
che potrebbero sembrare addirittura incredibili, Poiché a Überlingen, lo scultore Georg Hain,
se non fosse possibile controllarne, nell’archivio interpellato, rispose di non essere in grado di
della Provincia cappuccina svizzera, le relazioni riparare il danno, il “frate del Bambino Gesù” si
autentiche e certificate da notai. Tra l’altro, vi rivolse direttamente al Divino Bambino. Quando
si può leggere che P. Chrysostomus una volta il giorno dopo lo scultore con grande sorpresa
pose la statuetta sulla cornice della propria cella osservò che la statuetta era perfettamente
con queste parole: “Guarda, io devo affrettarmi raccomodata, ne fu talmente impressionato che
in Chiesa dove l’obbedienza mi chiama alla poco tempo dopo entrò nei cappuccini e più tardi,
preghiera nel coro. Pertanto ti affido alla tua divenuto P. Probus, confermò sotto giuramento
stessa vigilanza finché non ritorno”. questo miracolo.
Rientrato in cella, il frate trovò il Bambino Gesù In modo inspiegabile molte volte accadde
sul pavimento in quattro pezzi. Sentendolo che la statuetta facesse ritorno nella cella di P.
piangere a voce alta, i confratelli accorsero nella Chrysostomus, se egli per bontà l’aveva prestata
cella e P. Chrysostomus, con grande dolore, o se gli era stata presa. Il Bambino Gesù concesse
mostrò loro la statuetta distrutta. Quando se ne al frate il dono di leggere nei cuori, dono che
andarono, egli si impegnò a mettere insieme gli fu molto utile nel suo compito di maestro dei
alla meglio i frantumi ed esclamò addolorato: novizi. Spesso conosceva nei dettagli le prove
“Piccolo Gesù, avresti dovuto fare più attenzione interiori dei suoi novizi ancor prima che questi
a te stesso. Adesso non ho nessuno che possa glieli confidassero.
ricomporre la Tua graziosa statuetta. Se a Te Dopo che nel 1643 P. Chrysostomus morì in
piace, ripara Tu stesso i danni”. concetto di santità nel convento dei Cappuccini
Ed effettivamente, dopo pranzo, P. Chrysostomus a Delsberg (oggi Delémont), il Provinciale
trovò nella sua cella la preziosa statuetta consegnò la statuetta a sua sorella, Suor Maria
perfettamente ricomposta. Anche gli altri von Herbstheim del convento di Diefferndorf in
padri, chiamati a raccolta, furono testimoni del Svezia.

Una lunga strada fino a Salisburgo


In quello stesso anno, nel bel mezzo della Guerra venne a sapere della morte di P. Chrysostomus e
dei trent’anni, Madre Euphrasia bussò alla porta della presenza della sua statuetta. Naturalmente
del convento di Diefferndorf senza sapere che vi Madre Euphrasia l’avrebbe volentieri presa con
avrebbe trovato la sua statuetta miracolosa. Si sé, ma vedendo la grande devozione di Suor
era messa in viaggio, nonostante i pericoli, per Maria per il Bambino miracoloso, non ne ebbe
raggiungere il Convento di Loreto a Salisburgo cuore e, anche in questo caso, glielo lasciò in
dove era stata trasferita. Accogliendola nella prestito fino alla sua morte. Passarono così
casa, Suor Maria di Herbstheim esclamò affranta: ancora sette anni, prima che nel 1650 il Bambino
“Oh, ma vuole davvero portarmi via il mio Gesù raggiungesse finalmente la sua proprietaria
Bambin Gesù?”. Fu in questo modo che l’ospite a Salisburgo. Da subito si verificarono fatti

3
miracolosi, grazie e guarigioni. Poco tempo prima era situato l’altare del Ss.mo Sacramento,
dopo numerosi pellegrini cominciarono a venire con sopra “l’altare del Bambinello”, si trovò una
dal Bambinello di Loreto, come ormai era bomba inesplosa di 500 chili e sotto, indenne,
stato soprannominato con affetto. Ancora oggi il trono per l’esposizione del Bambinello. Se la
continua il flusso di pellegrini e bisognosi. bomba fosse esplosa, le suore sarebbero rimaste
Da settantadue anni le Cappuccine nella loro sepolte nel rifugio con il Ss.mo Sacramento e il
Chiesa praticano l’adorazione perpetua giorno Bambino di Loreto.
e notte. Anche quando nell’estate del 1944 Nel Natale successivo, nella sacrestia
il Convento di Santa Maria di Loreto venne ristrutturata alla meglio, era già ricominciata
occupato e le uniche quattro suore rimaste, con l’adorazione eucaristica e la venerazione del
la Superiora, furono costrette ad abitare nella Bambino di Loreto. Nel 1948, poi, tutte le suore
sacrestia, si proseguì con l’adorazione all’Altare ritornarono dal loro esilio e contribuirono con
del SS.mo Sacramento nella vicina Chiesa. indicibile fatica ai lavori di ricostruzione. La
L’11 novembre 1944 però Salisburgo fu Vigilia di Natale del 1949, con grande gioia di
pesantemente bombardata; quando le suore tutti, l’Arcivescovo di Salisburgo celebrò per la
risalirono dal rifugio antiaereo, trovarono la prima volta il Santo Sacrificio della Messa sul
Chiesa in gran parte crollata. Solo il grande nuovo altare miracoloso del Bambinello e del
Crocifisso era rimasto appeso al suo posto, Ss.mo Sacramento per l’esposizione eucaristica
sovrastando l’immenso cumulo di macerie. solenne.
Durante i lavori di sgombero, proprio dove

Miracoli del Bambino Gesù diLoreto


Dal 1651, cioè da quasi 360 anni, innumerevoli pellegrini di ogni età e condizione
da molti paesi si sono recati spiritualmente o fisicamente dal Bambino Gesù del Con-
vento di Santa Maria di Loreto a Salisburgo. Qui si trovano le annotazioni
scritte e confermate da notai di numerose grazie in cui è evidente l’intervento del
Bambino Gesù di Loreto in risposta alle più varie preghiere, bisogni e necessità.
Solo negli ultimi anni gli ex voto di ringraziamento sono centinaia.

La svolta poco prima di Natale


Rosa Unklinger racconta come una famiglia di Teisendorf, in Baviera,
sia ricorsa al Bambino Gesù di Loreto per una grave necessità.

Fin dalla nostra infanzia in casa avevamo una per un cancro al seno. In seguito all’intervento,
grande devozione verso il Bambino Gesù di dovette sottoporsi ad una terapia con i raggi X
Loreto, perché nostra madre era stata guarita da e per questo regolarmente si recava in treno a
Lui. Era accaduto nel 1942, dopo che la mamma Salisburgo. Era un momento difficile: eravamo
a 32 anni aveva subito una grave operazione nel bel mezzo della guerra, a casa c’erano quattro

4
piccoli bambini da accudire e la cura ai raggi X non sappiamo più cosa fare!”. Disperata, telefonai
le procurava violenti mal di testa! a mia madre che quello stesso pomeriggio con
Una volta la mamma era tornata come al solito mio fratello Franz decise: “Andiamo subito a
dall’ospedale e si lamentava: “Non ce la faccio Salisburgo dal Bambino Gesù di Loreto”.
più a sopportare questo dolore! Mi sembra che Quel 22 dicembre, anch’io, per la prima volta
mi scoppi la testa!”. C’era un vicino a farci dopo molto tempo, ricorsi spiritualmente al
visita. Aveva portato una delle cosiddette “fasce Bambino Gesù. Nel pomeriggio accompagnai il
di Loreto”, un piccolo pezzo di stoffa bianca che nostro parroco nella clinica dove Hans ricevette
era stato appoggiato sul Bambino miracoloso l’unzione degli infermi e la sera stessa il Professor
di Loreto. Senza grandi spiegazioni, egli pose Dimat mi dette questa sorprendente notizia: “E’
la fascia di Loreto sul capo della mamma e finalmente sopraggiunto un miglioramento,
dopo una mezzora il dolore era completamente del tutto inatteso! Adesso possiamo curare
sparito; non solo, da quel momento, la mamma suo marito, la sua pressione sanguigna si sta
non soffrì mai più di quei terribili mal di testa. La stabilizzando”. Ma a me venne subito in mente il
guarigione da parte del Bambino Gesù di Loreto pellegrinaggio al convento di Loreto, l’unzione
fu così completa, che per tutta la vita la mamma degli infermi ed ora l’improvviso miglioramento:
fu sempre sana. Morì due settimane prima del tutto questo nello stesso giorno non poteva certo
suo novantesimo compleanno. Grata per la essere un caso!
guarigione, fin da piccoli la mamma cominciò Il sabato, 24 dicembre, ebbi per la prima
a portarci nel Convento di Loreto a Salisburgo. volta la possibilità di visitare Hans in terapia
Purtroppo una volta cresciuti e incamminati intensiva. “Oggi è la Vigilia di Natale”, gli
ciascuno per la propria strada, perdemmo del dissi, salutandolo, e, della sua permanenza in
tutto la devozione per il Bambino Gesù. ospedale, questa è l’unica frase che ancora oggi
Ricordo come se fosse ieri il 18 dicembre del Hans ricorda. Ricorda solo questo momento
1983. Era una domenica sera e mio marito, che la sera della Vigilia di Natale – niente prima e
aveva allora 43 anni, con un conoscente era andato niente dopo.
nel bosco per una caccia alla volpe. A sorpresa, Il giorno dopo, cioè il giorno di Natale, prima
però, lo vidi rientrare appena un’oretta dopo e di andare in ospedale, sentii la necessità di fare
lamentarsi: “Ho un terribile mal di testa. Sto così una visita al Bambino Gesù di Loreto. La suora
male!”. Chiamai subito la guardia medica, che portinaia mi promise di pregare per mio marito e
si limitò a raccomandare degli antidolorifici. Lo gli dette la benedizione a distanza con la statuetta
stato di mio marito però continuò a peggiorare miracolosa. Da quel giorno in poi tutto cominciò
fino a che dopo la mezzanotte egli non mostrava ad andare sempre meglio tanto che a San
più alcuna reazione. Angosciata, andai di nuovo Silvestro Hans non dovette neanche più essere
a chiamare il medico. operato, come invece era previsto. Durante
l’ultima visita, i medici avevano verificato con
Mi disse: “La situazione è grave. L’emorragia sorpresa: “Non c’è più niente da operare”.
va verso l’interno”. Durante i successivi quattro
giorni Hans rimase senza conoscenza e ogni In seguito Hans fu trasferito dalla clinica
volta che, preoccupata, chiedevo aiuto, mi neurologica all’ospedale di Traunstein, dove
sentivo rispondere: “La situazione di suo marito fu sottoposto a tre diverse tomografie perché
è grave”. i medici trovavano così strani i risultati degli
La mattina del giovedì, due giorni prima della esami della clinica di Salisburgo. Alla fine però
Vigilia di Natale, il professor Dimat mi comunicò anche a Traunstein il risultato fu: “Non c’è più
per telefono: “Il caso di suo marito è talmente niente da operare. Non c’è più niente”. Dopo
disperato che sarebbe meglio morisse. Molte una permanenza in ospedale di quattro settimane
cellule cerebrali sono già morte. Lei ormai può Hans fece ritorno a casa e a Pasqua ricominciò
solo pregare e sperare in un miracolo, perché noi a lavorare normalmente. Da quel momento

5
abbiamo sempre avuto una grande venerazione fede sono cambiate molte cose!
per il Bambino Gesù di Loreto e nella nostra

Giorno dopo giorno una “fascia di Loreto”


Subito dopo la sua ordinazione sacerdotale nel 2007, Padre Fancisco M. Abfalter
ha raccontato la storia della sua vocazione e della straordinaria protezione di cui
ha goduto in un incidente verificatosi nella sua infanzia.
Anch’egli deve la sua guarigione al Bambino Gesù di Loreto.

Josef Abfalter, papà di Padre Francisco, descrive Fu così che questo santuario divenne una sorta
come la sua famiglia abbia iniziato ad essere di patria spirituale per tutta la famiglia.
devota di questo Bambino miracoloso: “Hans
Hunklinger era uno dei miei migliori amici Il 27 aprile 1992, era il lunedì dopo la Domenica
nell’associazione di tiro a segno. Quando della Misericordia, improvviso giunse un
nel 1983 la sua vita fu in pericolo a causa grande dolore nella vita della giovane e felice
di un’emorragia cerebrale, tutti noi tiratori famiglia. Hubert, che allora aveva 13 anni,
abbiamo pregato per la sua guarigione. Da sua era un appassionato calciatore. Quel giorno la
moglie abbiamo poi saputo che aveva ritrovato sua squadra aveva vinto la partita e i piccoli
la salute in modo miracoloso, grazie all’aiuto del giocatori, fuori di sé per la gioia della vittoria,
Bambino Gesù di Loreto. Così ho cominciato erano incontenibili.
anch’io ad interessarmi di questo santuario a Tornando a casa in macchina attraversarono un
Salisburgo e la nostra famiglia ha imparato a passaggio a livello senza sbarre e accadde la
conoscere ed amare questo luogo di grazia. disgrazia: i ragazzi per la gioia urlavano così forte
Andavamo volentieri al Convento di Loreto per che la conduttrice dell’auto non si accorse del
la Messa domenicale celebrata da monsignor treno che stava arrivando. Il treno andò a finire
Ferdinand Holböck, autore di libri sui santi a grande velocità contro la macchina. “Eravamo
molto diffusi e molto letti. Per me e mia moglie in quattro sul sedile posteriore”, racconta Padre
sono state indimenticabili ore di grazia, non Francisco, “Sebastian, il mio migliore amico,
ultimo anche per le prediche molto istruttive fu colpito così violentemente dall’urto, che otto
e appassionate”. giorni dopo l’incidente morì in ospedale. Io
Padre Francisco, che allora era il piccolo Hubert, avevo una frattura cranica e Bernhard, fratello
ricorda ancora molto bene questi pellegrinaggi: di Sebastian, rimase gravemente handicappato.
“Dopo la Santa Messa andavamo sempre alla Robert nell’impatto perse i denti”. La fine tragica
porta del Convento e suonavamo il campanello di una partita di calcio! Hubert fu trasportato
per ricevere una benedizione speciale. Una suora d’urgenza nella clinica neurologica di Salisburgo.
arrivava alla grata della clausura, apriva una Non si sapeva se sarebbe sopravvissuto. Passò
piccola finestra e benediceva ciascuno di noi con la prima notte sul tavolo operatorio, perché, se
la statua originale del Bambino Gesù di Loreto fosse salita la pressione al cervello, si sarebbe
bisbigliando lunghe preghiere. Alla fine ciascuno subito dovuta aprire la volta cranica. Grazie a
di noi riceveva in dono un’immaginetta con la Dio non fu necessario.
preghiera e una cosiddetta ‘fascia di Loreto’,
un pezzo di stoffa che era stata appoggiata alla Hildegard, la mamma di Padre Francisco,
statuetta del Bambino di Loreto. Per mia sorella racconta: “Hubert era stato posto in coma
e per me erano sempre momenti molto toccanti”. farmacologico e potevamo visitarlo ogni giorno.

6
Ogni volta, dopo averlo visto, andavamo dal coloro che se ne presero cura, sia da parte della
Bambino Gesù di Loreto e là rimanevamo famiglia che dei medici, fu un miracolo che di
delle ore a pregare per nostro figlio. Le suore ci questo incidente non rimanesse traccia tranne
dettero le famose fasce di Loreto e io ne misi una piccola cicatrice.
una sotto il cuscino. Quando dopo alcuni giorni Padre Francisco ne è profondamente convinto:
andai a controllare, il pezzo di stoffa non c’era “La fiducia dei miei genitori nel Bambino di
più perché le infermiere lo avevano tolto. Io, Loreto mi ha ridonato piena salute. Io posso
però, non mi arresi e tutti i giorni misi una nuova solo ringraziare Dio per tutto ciò che ha operato
fascia del Bambino Gesù di Loreto sotto la testa attraverso questo Bambino prodigioso”.
malata di mio figlio perché sapevo che solo il
cielo poteva aiutarci”. Dall’ottobre del 2008 Padre Francisco è
Hubert rimase in terapia intensiva otto giorni missionario in Uruguay. È parroco del Santuario
prima di poter essere trasferito nell’ospedale di Santa Teresa del Bambino Gesù a Chamizo,
regionale. Lì dovette imparare tutto di nuovo Santuario che è stato consacrato il 3 ottobre
come un bambino piccolo: camminare, parlare, dello scorso anno.
soprattutto i movimenti. Tuttavia, per tutti

Tanti ringraziamenti ancora oggi


Il 7 ottobre 2009, Festa del Santo Rosario, tre delle nostre sorelle si sono recate dal
Bambino Gesù di Loreto. In quel Santuario eucaristico mariano,
in cui vivono 15 suore dell’adorazione perpetua, Suor M. Josefa, addetta
alla portineria, ci ha raccontato a lungo dei miracoli del Bambino Gesù.

Proprio ieri, 6 ottobre, è venuta da noi una atei. Da tutta l’Austria, ma anche dall’estero, i
signora da Maria Schmolln (A), che era già pellegrini vengono a presentare le loro richieste
stata qui a fine luglio a pregare per suo nipote al Bambino Gesù, chiedono la Sua benedizione
Simone. La signora, raggiante, mi ha detto: o ritornano per ringraziarlo. Inoltre, riceviamo
“Siano rese grazie al Bambinello di Loreto! anche molte richieste e ringraziamenti per posta,
Simone, che ha cinque anni, parlava solo con i che talvolta è indirizzata proprio al “caro Bambino
genitori, ma dieci giorni dopo che ho ricevuto di Loreto”. Nelle lettere di ringraziamento, che
per lui la benedizione con il Bambino Gesù, ha riempiono gli armadi, si possono passare ore ed
cominciato a parlare con tutti!”. ore a leggere i vari racconti di grazie e miracoli
Poco prima della chiusura della portineria, alle del Bambino Gesù. B. Rössig di Buchenberg (D)
16.30, è entrata una signora di nome A. Sperl nel maggio del 2007, ha scritto a consolazione
che mi ha raccontato: “Anni fa quando ero di coloro che vivono problemi simili: “Per più
una giovane insegnante a Bad Ischl sono stata di trent’anni i problemi di alcol di mio marito
testimone di un miracolo di un mio studente che hanno oppresso il nostro matrimonio. Un giorno
era caduto da un melo e si era ferito in modo ho sentito parlare del Bambino Gesù di Loreto
così grave che gli si voleva amputare il braccio e da quel momento l’ho pregato per anni,
destro. Affranti, i genitori lo portarono qui dal affidandogli mio marito. Solo l’autunno scorso
Bambino Gesù. Contro ogni aspettativa in poco ha trovato la convinzione e la forza di rinunciare
tempo il braccio fu di nuovo sano”. completamente all’alcol. Sono convinta che lo
Alla Chiesa di Santa Maria di Loreto si recano dobbiamo al Bambino Gesù di Loreto. Bisogna
persone di ogni età, perfino di altre religioni e talvolta attendere a lungo prima di essere

7
ascoltati, bisogna avere fede e non perdere la Una famiglia di Ottweiler, in Germania, scrive del
pazienza, perché l’aiuto arriva senz’altro!”. Una nipotino di sette anni ricoverato all’ospedale per
religiosa di Zweibrücken (D), nel 1981, dopo un’appendicite strozzata: “Il medico non aveva
un’improvvisa sordità nella quale era ricaduta più alcuna speranza e il bambino fu trasferito
ben quattro volte, in ospedale ricevette da una in un’altra stanza ad attendere la morte. Noi da
consorella una immagine del Bambino Gesù casa ci mettemmo in preghiera e supplicammo il
di Loreto. Anche lei iniziò a mettere una fascia Gesù Bambino di Loreto. Nostro nipote superò
benedetta sotto il cuscino o sull’orecchio. Dopo la nottata e quattordici giorni dopo, facendo il
pochi giorni tornò a casa completamente guarita giro dei malati, il medico disse ai dieci studenti
e scrisse: “Con questa testimonianza vorrei fare di medicina presenti: ‘È un miracolo che questo
coraggio ad altri perché la preghiera fiduciosa bambino sia ancora in vita!’”. Allo stesso modo,
viene esaudita da Dio”. nel 1980, i medici parlarono di miracolo nel caso
Una signora di Strass (A), testimonia: “Io sono di un paziente di Forchtenstein, in Germania, la
molto devota del Bambino miracoloso di Santa cui ferita, in seguito ad una complessa operazione
Maria di Loreto. Ma l’ho pregato con particolare ai reni, non riusciva a guarire, nonostante gli
intensità la notte che mio figlio ebbe un incidente sforzi dei medici: “Mia sorella mi portò una
di macchina e si ferì gravemente alla testa. I fascia di Loreto che era stata appoggiata sulla
medici gli davano solo pochi giorni di vita. È statuetta di Gesù Bambino. Misi la fascia sulla
stato un miracolo che lui si sia risvegliato dal ferita e durante la notte la ferita cominciò a
coma e io lo so che lo dobbiamo al prodigioso guarire!”.
Bambino!”. Da Röthis nel Vorarlberg, in Austria, scrive
Ne ha sperimentato l’aiuto anche una signora di invece una mamma, il cui bambino soffriva
Buchenberg nell’Allgäu (D). Da tre anni soffriva più volte al giorno di gravi attacchi di asfissia.
di gravi disturbi del sonno fino a quando, pur Ma proprio dal giorno in cui aveva promesso
facendo uso indiscriminato di tranquillanti, di pregare per un anno intero il Gesù Bambino
non riuscì più a dormire affatto. “Allora smisi di Loreto, non vi fu più alcun attacco. Nel
all’improvviso tutte le medicine e insieme a giugno del 1983, un’altra mamma felice scrisse
mia madre decisi, nonostante i terribili sintomi da Tirschenreuth in Oberpfalz, Germania, per
da astinenza, di porre tutta la nostra fiducia solo ringraziare il Bambino Gesù: “Un anno fa ho
nella preghiera al Bambino Gesù di Loreto, verso chiesto al Convento di pregare per avere un
il Quale provo una profonda gratitudine, poiché bambino sano, che adesso, appunto dopo nove
lentamente cominciai a stare sempre meglio”. mesi, è venuto alla luce”.

Su nostra richiesta, la giovane suora portinaia ci racconta anche di come


il Gesù Bambino di Loreto abbia “pescato” da solo alcune vocazioni.

Per esempio, Suor M. Immaculata (W2004), Notburga rispose: “Non ci ho mai pensato!”, ma
che per sette anni è stata la Superiora del nostro poi raccontò che dopo quella benedizione non
Convento, da bambina, con i suoi genitori e i nove riusciva a trovare pace. Nel viaggio di ritorno
fratelli e sorelle, da Abtenau, in Austria, veniva verso casa in treno non riusciva a pensare ad
ogni anno in pellegrinaggio dal Bambino Gesù. altro che: “Sì, devi entrare in convento!”. Otto
Una volta, quando Notburga Promok, questo era giorni dopo si presentò con una piccola valigia
il suo nome di battesimo, si fece “appoggiare” fuori della porta del nostro convento e disse:
sulla testa il Bambino Gesù benedicente, questi “Ora sono qui!”.
rimase impigliato nei capelli della ragazza. Madre Nel 1994, quando, trentenne, lasciai il mio lavoro
M. Magdalena disse allora scherzando: “Sembra di ostetrica ed entrai qui in convento, fu proprio
che il Bambin Gesù ti voglia tirare a sé. Forse la stessa Notburga, divenuta ormai Madre M.
un giorno entrerai in convento!”. Terrorizzata, Immaculata, a darmi il benvenuto. Diede anche

8
il permesso affinché Petra, la più piccola dei aveva compreso: “Il mio posto è accanto al
miei sette fratelli e sorelle, potesse rimanere con Bambino di Loreto”.
me qui in convento per 14 giorni. “La ragazza Durante il colloquio con Suor M. Josefa è
potrebbe anche restare!”, disse con soddisfazione arrivata una signora di Salisburgo, Marianne
la Superiora, al che io risposi: “Ah, non rimane di Polder, che desiderava venerare il Bambino
certo!”. Ed invece Petra, che all’epoca lavorava Gesù dalla grata della clausura e ricevere la Sua
come infermiera nella cura degli anziani e che benedizione. Umilmente ci ha detto: “Sa, io oggi
non aveva mai pensato alla vita religiosa, in quei voglio semplicemente ringraziare il Bambino
giorni di silenzio riconobbe la sua vocazione. Gesù di Loreto. È passato precisamente un anno
Quel che successe dopo può essere solo opera da quando, nell’ottobre del 2008, in ospedale mi
di Dio: un anno dopo di me, nel settembre del fu detto: ‘Il suo tumore allo stomaco deve essere
1995, fece il suo ingresso da noi e ricevette il rimosso subito’. Allora ho risposto: ‘Bene, ma
nome religioso di Suor M. Philomena. Nello per oggi rimane ancora al suo posto, perché prima
stesso periodo, nostro fratello Ferdinand, che vado al Convento di Loreto per confessarmi,
alla mia vestizione aveva sentito chiaramente ricevere la Santa Comunione e la benedizione
la vocazione al sacerdozio, entrò in seminario con il Bambino Gesù’. E così ho fatto! Dopo
per poi, dopo la sua ordinazione, celebrare con che mi è stato tolto dallo stomaco un tumore
gratitudine la sua Prima Messa davanti al Gesù grande quanto il pugno di una mano, nonostante
Bambino di Loreto. Terza in ordine di tempo, i miei 81 anni, tutto si è svolto per il meglio.
anche Rosa, un’infermiera, nostra amica, nel Ho superato bene anche la chemioterapia, che
1996 sentì la chiamata verso Santa Maria di ne è seguita e che durava per ore. Sì, dovevo
Loreto e divenne in seguito Suor M. Veronika. proprio tornare qui oggi per testimoniare la mia
Anche lei era rimasta molto impressionata dalla gratitudine per tutto l’aiuto che ho ricevuto”.
cerimonia della mia vestizione. Ritornata a casa,

Vieni Signore! Sì, vieni presto!


Un uomo anziano della Siberia, protagonista in prima persona,
racconta di come un Natale Cristo si sia veramente fatto presente.
Questa storia è stata scritta dal famoso scrittore russo Nicolai Leskow (W1859).

La nostra regione è una zona di confine. Mio dal Tribunale. Si diceva che un suo zio, che
padre vi arrivò al tempo in cui in Russia vigeva era anche il suo tutore, avesse scialacquato o
ancora la servitù della gleba. Nella nostra si fosse impossessato di quasi tutte le proprietà
famiglia vivevamo secondo la tradizionale e dell’orfano. Timofej allora, seguendo gli impulsi
semplice fede russa. Mio padre era una persona del suo carattere vivace e della sua giovane età,
colta e mi trasmise una grande passione per lo aveva perso il controllo e, durante una lite con lo
studio, ragione per cui Timofej Ossipowitsch zio, lo aveva aggredito con un coltello. Sembra
divenne uno dei miei più cari amici. che, grazie alla misericordia di Dio, avesse
Quando Timofej arrivò nella nostra colonia, io ferito lo zio solo alla mano. A motivo della sua
avevo diciotto anni e lui forse venti. La condotta giovane età non gli era stata comminata una pena
di Timoscha era esemplare. Nessuno sapeva grave: come appartenente al ceto elevato dei
bene il perché fosse stato condannato al confino commercianti lo avevano condannato al confino.

9
Anche se Timoscha aveva perso circa i nove “Non è importante che sia passato tanto tempo
decimi del suo patrimonio, gli era però rimasto … È passato eppure si continua a pensarci”.
abbastanza per potersi costruire una casa qui
da noi. Tuttavia l’ingiustizia che aveva patito Mi dispiaceva così tanto che il cuore di Timofej
“bruciava” nel suo animo e per lungo tempo fosse ancora avvolto nelle nubi. Certo, lui
si tenne lontano da tutti. Stava sempre in casa conosceva la Sacra Scrittura e sapeva parlare
a leggere libri. Io gli facevo spesso visita e molto bene delle cose di fede, ma se il ricordo di
così tra di noi nacque un’amicizia. All’inizio i questa ingiustizia gli restava fisso nella memoria,
miei genitori non erano contenti che lo andassi ciò indicava che la Parola di Dio non gli serviva
a trovare: “Non sappiamo chi sia e perché stia a niente.
lontano da tutti. Non vorremmo che ti facesse Divenni pensieroso, anche perché l’avevo
qualcosa di male”. Io però li tranquillizzavo sempre ritenuto più intelligente di me in tutto.
assicurandoli che non avevo sentito da lui niente Allora lui mi chiese: “A che cosa pensi?”. “A
di male, ma che al contrario parlavo con lui della niente di particolare”, risposi io. “Stai pensando
fede e leggevo libri che ci insegnavano come a me?”. “Sì, sto pensando anche a te”. “E che
vivere secondo la santa volontà di Dio. Presto cosa pensi di me?”. “Ti prego di non arrabbiarti,
anche mio padre andò a trovarlo e lo invitò a casa ma io pensavo: tu conosci la Scrittura eppure il
da noi. I miei genitori si resero conto di persona tuo cuore è pieno di collera e non ti sottometti
che brava persona fosse e si affezionarono a Dio. Ma allora se le cose stanno così a cosa ti
a lui. Ci dispiaceva soltanto vederlo spesso serve la Scrittura?”.
malinconico, abbattuto e scoraggiato quando Timofej non si arrabbiò, ma si fece scuro in
ripensava all’ingiustizia che gli era stata fatta. volto e mi rimproverò: “Conosci poco la Sacra
Bastava menzionare suo zio perché diventasse Scrittura per appellarti ad essa e non hai idea
subito pallido e allora, al posto della consueta dell’ingiustizia che c’è nel mondo”. “Su questo
gentilezza, i suoi occhi si accendevano di rabbia. hai ragione”, ammisi. Allora mi raccontò che il
suo risentimento verso lo zio non era motivato
Però il Signore pose presto rimedio alla sua dal denaro, ma da altro: “Avrei voluto tacere
malinconia: si innamorò di mia sorella e la per tutta l’eternità, ma ora invece desidero
sposò, smise di affliggersi, ricominciò a vivere, confidarmi con te come amico”.
a fiorire e dopo dieci anni dimostrò di essere un Mi parlò del fatto che suo zio aveva offeso a
uomo estremamente capace negli affari. Costruì morte suo padre, aveva portato alla tomba sua
alla sua famiglia una bella casa, la arredò con madre con i dispiaceri che le aveva causato e
grande gusto e si guadagnò il rispetto di tutti. che aveva calunniato anche lui. La cosa peggiore
Sua moglie e i suoi bambini erano sani e si era, però, che questo zio, anche se già anziano
poteva ritenere ormai superato e dimenticato di età, con lusinghe e minacce, aveva sposato la
tutto il dolore passato. Ma lui pensava ancora ragazza di cui lui, Timoscha, era innamorato fin
all’ingiustizia che gli era capitata. dall’infanzia e che voleva sposare: “Si può forse
Una volta che, insieme, stavamo viaggiando dimenticare tutto questo? Questo io non glielo
su un carretto e facevamo quattro chiacchiere perdono finché avrò vita!”. Risposi: “Certo,
in tutta amicizia, gli domandai: “Fratello l’ingiustizia che ti è stata fatta è grande. Ma
mio, Timoscha, adesso sarai completamente rimane vero che la Sacra Scrittura non ti serve
soddisfatto!”. Egli mi rispose: “Che vuoi dire?”. a niente”.
“Hai ritrovato tutto quello che avevi perduto Lui allora cominciò a spiegarmi come
nella tua patria?”. Timofej divenne subito nell’Antico Testamento perfino i santi non
pallido, ma non disse una parola limitandosi a avessero risparmiato i delinquenti, ma anzi
guidare il cavallo, taciturno. Allora gli chiesi li avessero uccisi con le loro mani. L’infelice
scusa: “Perdonami. Pensavo che quel dolore voleva in questo modo giustificare con me i
fosse già passato da tanto tempo”. Lui rispose: suoi sentimenti. Gli risposi candidamente con

10
la mia semplicità: “Timoscha, tu sei un uomo bambini, amava i suoi fiori, soprattutto le rose
intelligente, sei colto e sai tutto. Nelle questioni alla staccionata e, per quanto ne so, vi si recava
della Sacra Scrittura non posso contraddirti. Io spesso a pregare.
sono un peccatore di intelligenza limitata, perciò
non arrivo a capire tutto. Tuttavia vorrei dirti che Una volta aveva preso con sé il Vangelo. Si
nell’Antico Testamento è tutto così vecchio e mise a guardare il roseto e poi si sedette, aprì il
poco chiaro per la nostra comprensione. Mentre libro e cominciò a leggere di quando Cristo era
nel Nuovo Testamento è tutto più chiaro. Lì ospite del fariseo che non gli aveva dato neppure
risplendono soprattutto le parole ‘ama e perdona’ l’acqua per lavarsi i piedi. Questa offesa fatta al
e questo è bellissimo, più di tutto il resto, è Signore era per Timofej così insopportabile che
come una chiave d’oro che apre ogni porta. cominciò a piangere. In quel momento avvenne
Si dovrebbero forse perdonare solo le piccole il miracolo che mi raccontò in seguito: “Mi
mancanze e non anche la colpa più grave?”. Lui guardavo intorno e pensavo: ‘Che bella proprietà
rimase in silenzio ed io pensai: ‘Signore, se a Te e che abbondanza che ho! Il mio Signore invece
piace, donami di saper dire una parola all’animo viveva in una tale povertà e umiltà!’. I miei occhi
del mio fratello!’”. si riempirono di lacrime e, nonostante gli sforzi,
non riuscii a controllarmi. In questa condizione,
Gli ricordai che anche Cristo non aveva una allo stesso tempo inconsapevole ed impotente,
casa dove andare, che lo avevano dileggiato, gridai: ‘Signore, se tu venissi a visitarmi, ti
picchiato e gli avevano sputato addosso. Ma Lui donerei tutto me stesso’. Da non so dove nel
aveva perdonato tutti. “Segui piuttosto questo vento sentii anche la risposta: ‘Verrò’”.
esempio”, gli suggerii, “e non il bisogno di
vendetta e di ritorsione”. Lui, però, si giustificò Timofej corse da me tutto tremante e mi chiese:
raccontandomi di qualcuno che aveva scritto che “Cosa pensi? Il Signore potrebbe davvero venire
perdonare certe cose sarebbe come aumentare il a visitarmi?”. Io risposi: “Fratello, questo non
male. A questo non ero in grado di rispondere; lo so. Cosa dice la Sacra Scrittura di questo?”
mi limitai a dire che ero preoccupato che tutti i “Cristo è sempre lo stesso: ieri, oggi e sempre.
suoi libri alla fine non gli avessero fatto perdere Non oso dubitarne”. “E allora credilo!”.“Darò
il senno e gli confidai quello che agitava il mio disposizioni che sia sempre pronto per Lui un
cuore: “Fino a quando continuerai a pensare al piatto sulla tavola”, decise Timofej. Da quel
male che ti è stato fatto, questo male continuerà giorno in poi lasciò libero il posto di onore a
ad esistere. Lascialo morire e allora la tua anima capotavola con una grande poltrona e un piatto.
comincerà a vivere in pace”. Ma Timofej mi Alle comprensibili domande di sua moglie,
strinse forte la mano e disse: “Non ci riesco. Ti rispondeva soltanto che doveva fare così a
prego smettila perché così mi rendi solo il cuore motivo di un voto “per l’ospite più importante
pesante”. E perciò rimasi in silenzio. che si possa ricevere”.
Passarono altri sei anni. Io lo osservavo e Timofej attese il Redentore non solo quel giorno,
vedevo che soffriva ancora. Se avesse incontrato dopo che aveva percepito quella parola nel roseto,
di nuovo suo zio da qualche parte, avrebbe ma continuò ad attendere per tre giorni e poi
dimenticato tutta la Sacra Scrittura e sarebbe ancora la domenica seguente e in ogni giorno di
caduto preda del demone della vendetta. Nel festa. Presto fu sfinito dall’agitazione per il fatto
mio cuore, però, rimase la speranza, perché che il Signore tardava ad arrivare. Tuttavia non
ero sicuro che il Signore avrebbe salvato il mio perdeva la fiducia che Egli avrebbe mantenuto la
amico dal peccato di ira. Sua promessa. Mi confessò: “Tutti i giorni prego:
‘Sì, vieni Signore!’ e aspetto, però non ho ancora
Erano passati sedici anni da quando Timofej era udito la risposta che desidero ardentemente: ‘Sì,
arrivato da noi come esiliato e già da quindici vengo presto!’”. Io non sapevo esattamente cosa
anni era sposato con mia sorella. Aveva tre dire. Talvolta mi capitava di pensare che il mio

11
amico fosse diventato superbo e che fosse preda pietanze. Le domestiche correvano su e giù e
della confusione di una tentazione ingannatrice. portavano in tavola formaggi, piatti e pasticci di
Tuttavia ciò che avvenne in seguito mi fece carne.
ricredere. Giunse la festa di Natale, eravamo nel
pieno dell’inverno. La sera della vigilia, Timofej Già cominciava a farsi buio fuori e non c’era più
venne da me: “Caro fratello mio; domani aspetto nessuno da aspettare, poiché era cominciata una
il Signore”. Io ormai avevo smesso da diverso bufera di neve, con un vento furioso tanto che
tempo di rispondere a quel tipo di affermazioni, sembrava giunto il giorno del giudizio. Mancava
ma gli chiesi: “Cosa ti dà questa certezza?” solo un ospite, il più importante di tutti. Avremmo
“Questa volta”, mi raccontò, “non appena ho dovuto già accendere le candele e sederci a
pronunciato le parole ‘Vieni, Signore!’, il mio tavola, perché era ormai completamente buio,
animo è entrato in una grande agitazione e vi ma eravamo tutti in attesa alla fioca luce delle
è risuonato come il suono di una tromba: ‘Sì, piccole lampade davanti alle sante immagini.
vengo presto’. Domani è la Sua Santa Festa e Timofej girava per la casa, poi si sedeva ed era
non dovrebbe forse volermi visitare in questo evidente che si trovava in uno stato di grande
giorno? Vieni anche tu da me con tutta la agitazione. Tutta la sua sicurezza cominciava
famiglia, perché la mia anima trema di paura”. a vacillare ed era sempre più convinto che il
“grande ospite” non sarebbe venuto. Sospirò, mi
“Timoscha”, dissi, “tu sai che non sono in guardò con un volto triste e mi disse: “Adesso
grado di esprimere un giudizio su tutto questo e capisco, mio caro fratello: forse è volontà di Dio
neanche mi aspetto di vedere il Signore, perché di mettermi in ridicolo oppure tu avevi ragione.
sono un peccatore. Tuttavia, siccome sei parte Io non sono stato capace di riunire tutti coloro che
della famiglia, verremo da te … tu, però, se sei Lui voleva incontrare. Avvenga tutto secondo la
sicuro di aspettare un ospite così importante, non volontà di Dio; preghiamo e sediamoci a tavola”.
convocare i tuoi amici, ma cerca una compagnia Si mise davanti alla santa immagine e cominciò
che possa davvero piacerGli”. “Capisco”, a pregare a voce alta: “Padre nostro, che sei nei
rispose, “manderò subito i miei servi e mio figlio cieli” e poi “Cristo è nato, cantate un cantico
in tutto il villaggio per invitare tutti gli esiliati, di lode! Cristo scende dal cielo, annunciatelo,
i bisognosi e coloro che cercano aiuto. Se Dio Cristo è venuto sulla terra…”.
dovesse concedermi la straordinaria Grazia della
Sua visita, deve trovare tutto secondo i Suoi Non appena ebbe pronunciato queste parole,
comandamenti”. “Timofej”, replicai, “nessuno all’improvviso qualcosa colpì il muro da fuori
può realizzare tutto come Lui ha comandato! in modo così violento che tutta la casa cominciò
Una cosa magari non la comprendi, l’altra a vacillare. Poi un gran frastuono si diffuse
forse la dimentichi e l’altra ancora non riesci nell’ampio corridoio e all’improvviso si spalancò
ad attuarla. Comunque, agisci secondo quello la porta del soggiorno. Tutti erano terrorizzati e
che senti nel tuo animo. Se il Signore dovesse molti caddero a terra. Solo i più audaci osarono
venire, penserà Lui a completare tutto e se tu guardare verso la porta dove si trovava un uomo
dimenticassi qualcuno che Lui vuole avere con molto anziano vestito di poveri stracci. Tremante
sé, lo andrà a prendere di persona”. si appoggiava con entrambe le mani all’asse del
Quando, il giorno di Natale, arrivammo a casa muro per non cadere. Dietro di lui, dal corridoio,
di Timofej con tutta la famiglia, il suo ampio che non era illuminato, proveniva una luce chiara
soggiorno era pieno di persone condannate al e misteriosa; sulla spalla del vecchio era stesa
confino in Siberia: uomini, donne e bambini dei una mano bianca come la neve che reggeva una
vari dintorni, russi e polacchi ed appartenenti lampada di terra cotta dalla forma oblunga con
alla fede estone. Timofej aveva radunato tutti i una fiammella. Fuori infuriava la bufera di neve,
poveri esiliati. I grandi tavoli erano coperti da ma questa non faceva tremolare la fiamma che
fini tovaglie di lino ed erano pieni di gustose illuminava il volto e la mano del vecchio sulla

12
quale si poteva vedere una vecchia cicatrice che quasi ormai del tutto congelato, credeva di stare
era diventata tutta bianca per il freddo. per morire. “All’improvviso, però”, raccontò il
Quando Timofej guardò il vecchio, avvenne il vecchio, “uno sconosciuto mi ha fatto luce e mi
miracolo. Gridò: “Signore, lo vedo e lo accolgo ha detto: ‘Vai e riscaldati al posto mio e mangia
nel Tuo nome. Tu, però, non ti avvicinare a me, nel mio piatto’, poi mi ha preso con tutte e due
poiché sono un uomo cattivo e peccatore”. Detto le mani e così sono arrivato fin qui”. Timofej
questo si inchinò con la faccia a terra. Con lui mi rispose davanti a tutti: “Zio, io conosco l’uomo
prostrai anche io dalla gioia di vederlo ricolmo che ti ha accompagnato qui. Era il Signore, che
di vera e cristiana umiltà ed esclamai: “Cristo è ha detto: ‘Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane
in mezzo a noi!”. E tutti risposero: “Amen!” Che da mangiare; se ha sete, dagli acqua da bere’.
significa: “È davvero così!”. Siediti accanto a me al posto più importante,
Allora si accesero le luci, mentre Timofej ed mangia e bevi in Suo onore e rimani nella mia
io ci alzammo da terra. La mano bianca non si casa, se vuoi, per il resto dei tuoi giorni”.
vedeva più, era rimasto solo il vecchio. Era il Da quel giorno il vecchio rimase con Timofej
nemico di Timofej, suo zio, colui che lo aveva e, morendo, lo benedisse. Timofej trovò per
completamente mandato in rovina. Timofej lo sempre la pace. Così gli fu insegnato a preparare
prese con tutte e due le mani e lo pose al posto nel suo cuore un presepio per il Redentore che
d’onore. Poi il vecchio cominciò a raccontare in nasce sulla terra. E possa ogni uomo diventare
poche parole che aveva perduto tutto: famiglia un presepio adempiendo al comandamento:
e ricchezza. Aveva vagato a lungo per ritrovare “Amate i vostri nemici e fate del bene a coloro
il nipote e chiedergli perdono. Aveva tanta che vi offendono”. Allora Cristo entrerà in quel
nostalgia di Timofej, ma anche paura della sua cuore e vi stabilirà la sua dimora.
collera. Nella bufera di neve si era smarrito e,

Quando ci troviamo in grave difficoltà,


allora ci aiuta il Bambino di Loreto

13

Potrebbero piacerti anche