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IL VETRO:

Il vetro è un materiale ottenuto tramite la fusione ad alta temperatura di una miscela di silice (sabbia) come vetrificante, soda o potassa
come fondente per abbassare la temperatura di fusione e calce come stabilizzante per aumentare la resistenza all'acqua.
Nell'edilizia, il vetro è utilizzato per la sua trasparenza e durezza, contribuendo a determinare le caratteristiche meccaniche, acustiche
e termiche degli edifici. L'uso del vetro in architettura è diventato prominente all'inizio del XX secolo con architetti come Mies van der
Rohe, Walter Gropius, Alvar Aalto e Frank Lloyd Wright.

VETRI IN LASTRE: sono i più comunemente usati in edilizia. Le lastre vengono riprodotte nella massima dimensione possibile (da 4 a
20 mq e oltre).
La produzione del vetro è iniziata con la scoperta fenicia di una miscela di sabbia silicea e ceneri di piante come fonte di soda. Nel
corso della storia, i metodi di produzione si sono evoluti, passando dai sistemi a "cilindro" alle tecniche industriali di produzione su
larga scala, come il float glass.
Le lastre di vetro possono avere spessori variabili da 1,5 mm a 19 mm, con tolleranze commerciali.
- Il vetro ha proprietà meccaniche e termiche specifiche, con limitata resistenza alla trazione e resistenza alla flessione che
varia con il tipo di lavorazione.
- Le proprietà ottiche del vetro includono la trasmissione luminosa, che varia con lo spessore e l'angolo di incidenza.
- Le proprietà termoisolanti e fonoassorbenti sono importanti nella scelta dei vetri per applicazioni edilizie, specialmente per
finestre.
Il vetro in lastre è ampiamente usato nell'edilizia per finestre, pareti e elementi interni come parapetti, pareti divisorie e altro. Può anche
essere utilizzato nelle facciate strutturali esterne.

VETRI RIFLETTENTI: sono lastre di vetro progettate per l'edilizia che hanno una faccia trattata per riflettere selettivamente
l'irraggiamento solare, riducendo la quantità di luce e calore che entra negli ambienti interni. Questo tipo di vetro è stato introdotto negli
anni '50 come rivestimento esterno a "specchio" per edifici di prestigio, creando un effetto di riflessione dall'esterno e agendo come
una barriera ottica a visione unidirezionale durante il giorno.

I vetri riflettenti sono prodotti utilizzando diverse tecnologie e possono essere suddivisi in base al loro comportamento nei confronti
dell'irraggiamento solare.
- I vetri riflettenti a protezione solare: sono realizzati tramite pirolisi e offrono protezione efficace dal calore esterno durante
l'estate e presentano un effetto specchiante con visione unidirezionale.
- I vetri riflettenti "high performance" o selettivi: devono essere posizionati con lo strato riflettente verso l'interno dell'edificio e
non possono essere curvati o sottoposti a trattamenti termici.
- I vetri riflettenti a bassa emissività: hanno un effetto di riflessione meno evidente e consentono la trasmissione della luce
visibile e dell'energia solare. Sono progettati per migliorare il controllo termico degli ambienti, in particolare durante l'inverno,
riducendo le dispersioni termiche e rimandando verso l'interno il calore irraggiato dai corpi riscaldanti.
- Vetri stratificati: sono lamine di vetro accoppiate tra loro allo scopo di aumentare la resistenza meccanica e agli urti. Sono
utilizzati soprattutto in vetrate antisfondamento e di sicurezza o nella realizzazione di facciate continue.
- V. retinati: sono superfici lucide, non completamente trasparenti, caratterizzate dalla presenza di una rete di fili metallici che
permette alla lastra di restare coesa anche in presenza di rottura
- Vetrocemento o mattoni di vetro: sono costituiti da due formelle di vetro pressate tra loro in modo da formare una camera
d’aria interna. I mattoni di vetro permettono la costruzione di parti di vetro vere e proprie in cui i singoli elementi sono uniti tra
loro da fughe di cemento armato con barre metalliche.
Utilizzato per portare luce ma non trasparenza totale all’interno dell’ambiente.
- Vetri a bassa trasmittanza termica: garantiscono l’equilibrio tra i guadagni di calore diurni e le perdite notturne. Lo
svantaggio è però legato al fatto che questi vetri impediscono in parte l’ingresso della radiazione solare estiva limitando
l’apporto della luce naturale.

VETRI RESISTENTI AL FUOCO: sono destinati all'uso nelle vetrate delle facciate degli edifici e nelle partizioni interne quando è
necessario separare due aree ma mantenere il controllo visivo in caso di incendio. Sono in grado di resistere al fuoco per fino a 120
minuti senza rompersi o subire gravi alterazioni che potrebbero favorire la diffusione delle fiamme, consentendo alle persone di
evacuare in sicurezza.
VETRI ARGENTATI: sono ottenuti mediante un trattamento superficiale che rende una delle due superfici del vetro riflettente. Questo
processo coinvolge la deposizione di argento metallico a partire dai sali di nitrato d'argento e viene utilizzato in vari contesti.
VETRI TEMPRATI: sono sottoposti a un trattamento termico di "tempra" che aumenta la loro resistenza meccanica e allo shock
termico. Questo processo li pre-comprime superficialmente, consentendo loro di resistere meglio agli urti e di frantumarsi in pezzetti
meno pericolosi in caso di rottura.
VETRI PROFILATI: sono realizzati tramite trafilatura tra cilindri sagomati, con forme ad U che li rendono autoportanti, senza bisogno di
intelaiature di supporto. Questi vetri sono utilizzati per pareti vetrate luminose e resistenti, come divisori interni, materiale da copertura
e altre applicazioni.
- I vetri pressati sono ottenuti per pressatura e stampaggio a caldo della pasta vetrosa e sono spesso utilizzati per pareti,
pavimenti e divisori interni in combinazione con il cemento (vetrocemento). I diffusori a camera d'aria migliorano l'isolamento
termico e acustico e prevengono la formazione di condensa.
- I prodotti vetrari filati sono ottenuti tramite l'infusione di pasta vetrosa e successiva filatura.
La seta di vetro è molto fine e flessibile, spesso utilizzata in tessuti ignifughi. Quando mescolata con resine poliestere, diventa
indeformabile ed estremamente resistente (vetroresina).
La lana di vetro è una filatura più grossolana ed è comunemente utilizzata per l'isolamento termico e acustico in forma di
ovatta o pannelli irrigiditi.
- I prodotti vetrari espansi sono ottenuti per l'espansione cellulare del vetro fuso, riducendo il peso specifico. Questo
materiale è adatto per coibentazioni speciali, miscelazioni con plastiche e applicazioni in tecnologie particolari.
I POLIMERI TRASPARENTI:
Questi materiali, emersi nella "prima età della plastica", sono stati inizialmente sviluppati per scopi bellici ma hanno successivamente
trovato impieghi diffusi nell'edilizia.

Il Policarbonato: è elogiato per la sua resistenza agli urti, trasparenza, leggerezza e stabilità termica. Le lastre compatte o alveolari
possono essere utilizzate per finestrature, lucernari e coperture trasparenti.
Tuttavia, presenta una scarsa resistenza agli agenti atmosferici, raggi UV e graffi. Sono stati sviluppati trattamenti protettivi per
affrontare questi difetti, inclusi policarbonati anti-graffio e lastre con protezione UV.
La conducibilità termica è inferiore al vetro, migliorando l'isolamento termico, e le proprietà fonoisolanti dipendono dallo spessore e
dalla struttura alveolare.
Il Polimetilmetacrilato (PMMA): è un materiale trasparente termoplastico cristallino di bassa fragilità con ottime proprietà meccaniche
e resistenza all'invecchiamento. Originariamente brevettato nel 1928, il PMMA viene prodotto industrialmente attraverso la sintesi di
acido cianidrico, acetone e metanolo.
Il PMMA viene utilizzato in edilizia per la realizzazione di lastre trasparenti, lucernari e coperture.
- resistenza agli urti
- resistenza all'invecchiamento dopo lunghe esposizioni alla luce solare e agli agenti atmosferici.
- Le lastre compatte hanno una buona conducibilità termica, mentre le lastre nervate migliorano le prestazioni termiche e
fonoisolanti.
Il Cloruro di polivinile (PVC): è una delle resine viniliche più diffuse e versatili, diventando flessibile e adatto a molteplici applicazioni
attraverso la miscelazione con plastificanti.
Il PVC rigido è preferito per la realizzazione di elementi trasparenti e traslucidi destinati a lucernari, coperture e tamponamenti verticali,
grazie alla sua elevata resistenza meccanica e resilienza agli urti.
Il PVC mostra
- resistenza al gelo e comportamento autoestinguente a contatto con la fiamma.

Le plastiche rinforzate con fibra di vetro, note come vetroresine, sono ottenute laminando resine poliestere con fibre di vetro.
Questi materiali presentano notevoli proprietà tecniche, tra cui resistenza alla flessione, modulo elastico e resistenza alla
compressione. Le lastre in vetroresina sono utilizzate in edilizia per lucernari, coperture e rivestimenti, e possono essere applicate con
sistemi di fissaggio simili a quelli delle lastre in PVC.
La conducibilità termica rimane bassa, consentendo un certo risparmio energetico.

Caratteristiche del vetro:


- Il coefficiente di trasparenza del vetro è definito dal rapporto tra il flusso luminoso che attraversa la lastra e quello incidente
su di essa
- La resistenza agli sbalzi termici diventa significativa in condizioni di irraggiamento solare non uniforme
- La dilatazione lineare del vetro è minore rispetto a materiali come l'acciaio e l'alluminio, ma può causare rotture nelle lastre
durante escursioni termiche elevate.
- La conduttività termica del vetro varia a seconda del tipo e della lavorazione;
- il vetro in lastre ha una conduttività maggiore
- la vetroresina trasforma il vetro in un materiale isolante.
- Alcuni vetri sono resistenti al fuoco, mantenendo le loro caratteristiche di stabilità meccanica e isolamento per un periodo
sufficientemente lungo durante un incendio.
- La resistenza a flessione è importante, soprattutto per i vetri esterni soggetti alle azioni del vento.

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