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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II - CORSO DI MANUTENZIONE PROGRAMMATA – Prof.

Maurizio Nicolella

TEORIA DELL’AFFIDABILITÀ
IN EDILIZIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II - CORSO DI MANUTENZIONE PROGRAMMATA – Prof. Maurizio Nicolella

“L’affidabilità di un oggetto è la probabilità che esso adempia alla sua


specifica funzione per un tempo determinato e sotto determinate
condizioni”.
S. Diego, California (USA), 1952

affidabilità = fattore quantitativo

• avvento di nuovi materiali e tecnologie;


• più pressante spinta economica verso il conseguimento della
sicurezza, alla quale non si poteva - peraltro - rinunciare in nessuna
misura quando i guasti erano connessi a parti di manufatti il cui
deperimento avrebbe avuto rilevanti conseguenze anche in termini
sociali;
• constatazione che il costo di manutenzione poteva superare ben
presto, nella vita del componente, il costo di produzione.
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COSTO DEL
COSTO
CICLODI
DIUN
VITA
EDIFICIO
DI UN EDIFICIO

CGL = Caa + Cst + Cou+ Cco + S Cge n f + Cd

CGL = costo globale


Caa = costo di acquisto dell’area
Cst = costi tecnici
Cou = costo oneri di urbanizzazione
Cco = costo di costruzione
Cge n = costo differito di gestione per l’anno n
n = numero degli anni presi in considerazione per la stima
f = 1+T / 1+t = fattore di attualizzazione dei costi differiti
T = tasso medio di aumento dei costi differiti
t = tasso di remunerazione del denaro
Cd = costi di dismissione
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VALUTAZIONE VALUTAZIONE
QUALITATIVA QUANTITATIVA

conformità affidabilità

aderenza delle prestazioni attitudine a mantenere


ad uno standard indicato nel tempo le proprie
da capitolati, disciplinari, caratteristiche, a non
contratti o regole dell’arte guastarsi
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L’ affidabilità può essere definita in diversi modi:


•L'idea che un oggetto o un dispositivo sia idoneo per l'impiego nel
tempo;
•La capacità di un dispositivo o di un sistema di svolgere in modo
appropriato la funzione per la quale è stato progettato;
•La caratteristica di un dispositivo o sistema di funzionare senza
guastarsi;
•La capacità di un dispositivo o di un sistema di eseguire la funzione
prevista in condizioni specificate per un determinato periodo di tempo;
•La probabilità che un dispositivo o di un sistema svolga la funzione
prevista nelle condizioni specificate per un determinato periodo di
tempo.
UNI 11156
Con affidabilità di un elemento tecnico (o di un sistema di elementi) si intende la probabilità che il
sistema o l’elemento funzioni senza guastarsi ad un livello predisposto, per un certo tempo t e in
predeterminate condizioni ambientali.
La probabilità dell’oggetto edilizio (elemento tecnico, subsistema tecnologico) di mantenere sensibilmente
invariata nel tempo la propria qualità secondo definite condizioni d’uso.
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CARATTERISTICHE DELLA TEORIA DELL’AFFIDABILITA’ IN EDILIZIA


❑ innanzi tutto ci si trova quasi sempre di fronte a processi di perdita di prestazione alquanto lenti
ed a tassi di guasto non elevati nel periodo cosiddetto di vita utile del prodotto

❑ la maggior parte degli elementi costruttivi è non bi-stabile, nel senso che fra gli stadi di
“funzionamento” e “non-funzionamento” esiste una vasta gamma di valori di prestazione intermedi,
il che - come accennato - costituisce uno dei problemi principali nelle metodologia di valutazione

❑ nei confronti di altri sistemi tecnologici, in edilizia l’affidabilità richiesta può assumere, in genere,
valori meno elevati, in quanto meno gravi risultano i danni prodotti dai guasti, che molto spesso
non comportano un fuori servizio del sistema; esistono, peraltro, alcuni elementi o sub-sistemi che
richiedono elevati valori di affidabilità

o dal punto di vista funzionale: gli impianti tecnici (e tutti quei sub-sistemi e componenti che
influiscono sulle condizioni di abitabilità e sul comfort), i sub-sistemi strutturali e quei
componenti di finitura, come rivestimenti esterni, elementi decorativi, ecc., che comportano, col
loro guasto, una compromissione dei requisiti di sicurezza;

o dal punto di vista economico: quei sub-sistemi o componenti con basso grado di accessibilità
(e dunque elevato costo di riparazione o sostituzione) e le cui caratteristiche sono tali che un loro
guasto ne innesca altri in tempi e/o in termini irreversibili.
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Determinazione quantitativa dell’affidabilità

1. rilievo diretto, derivato da una serie di osservazioni in base alle


quali, attraverso appropriati metodi statistici saranno desunte le
informazioni desiderate, da considerare più attendibili per quei
componenti per i quali sono soddisfatti i requisiti di identicità e di
ripetibilità (componenti non complessi);
2. prove su campioni, eseguite in laboratorio o genericamente in
condizioni che simulano quelle effettive di esercizio: i metodi
analitici che in tal caso si impiegano sono sempre quelli
dell’inferenza statistica;
3. valutazioni teoriche, da applicare ai componenti elementari in cui
uno più complesso è componibile, secondo le conoscenze di
affidabilità acquisite tramite una delle due metodologie di cui ai
punti precedenti.
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L’affidabilità R è una probabilità


La probabilità P(A) di un evento A è il rapporto fra il numero di casi
favorevoli al manifestarsi di A ed il numero di casi possibili,
giudicati tutti egualmente possibili
Definiti R(t) l’affidabilità di un dato componente al generico istante
t, Nf(t) il numero di componenti funzionanti al tempo t e Ntot il
numero totale di componenti:
L’affidabilità è la probabilità per il singolo componente di essere
ancora funzionante al tempo t:
Nf (t)
R(t) =
Ntot
L’inaffidabilità è la probabilità per il singolo componente di essere
guasto al tempo t:
Ng (t)
F(t) =
Ntot
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La rappresentazione della distribuzione “normale” o “gaussiana” delle probabilità


dei tempi relativi agli eventi di guasto al termine della vita utile dell’elemento
considerato è

µ = media (nella distribuzione “normale” = moda = mediana) rappresenta il valore


atteso più probabile
σ = deviazione standard rappresenta la dispersione o scostamento dalla media
(in genere si definiscono aleatori valori maggiori o minori di 2 o 3 volte σ)
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Si definisce f(t)dt la probabilità che il guasto si verifichi fra il generico istante t ed


il successivo dt

Poiché ogni elemento è destinato a guastarsi nel tempo, l’area sottesa dalla curva
sarà = 1
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Inaffidabilità (distribuzione cumulativa di probabilità di guasto) F(t)


rappresenta la probabilità che l’elemento si guasti in qualunque istante < t
Tale funzione per valori discreti di t è data da:

mentre per valori continui di t è data da:


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Affidabilità (distribuzione cumulativa di probabilità di funzionamento) R(t)


La probabilità che l’elemento continui a funzionare dopo il tempo t è data dal
complemento a 1 della funzione F(t)
Tale funzione per valori discreti di t è data da:

mentre per valori continui di t è data da:


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Nf (t) Ng (t) Nf (t) + Ng (t) Ntot


R(t) + F(t) = + = = =1
Ntot Ntot Ntot Ntot
R(t) = 1 - F(t)
F
R

1
1

t t

t  probabilità
di guasto
R(t) = 1 -  f(t)dt =  f(t)dt
0 t
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Tasso di guasto λ

Il tasso di guasto esprime, per un dato repertorio di elementi


tecnologicamente omogenei, il numero di guasti nell’unità di tempo

1 t2
λ (t1, t2) =  λ (t) dt
t2 - t1 t1

Tasso medio di guasto λ nell’intervallo di tempo t1, t2

-  λ(x)dx
R(t) = e
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λ P

mortalità usura
vita utile
infantile
t

R = e -λt
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AFFIDABILITÀ DEI SISTEMI

1 2 n

SISTEMA IN SERIE

n n
RS(t) = P Ri(t) = P e -lit = e -tSli
i=1 i=1
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1 3 n+1

SISTEMA IN PARALLELO

n
RP(t) = 1 - P (1- Ri(t))
i=1
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CHE TIPO DI SISTEMI SONO PRESENTI IN UN EDIFICIO?


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t
a = affidabilità di un componente
b = affidabilità di due componenti in parallelo
c = affidabilità di due componenti in serie
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CRITERI DI PROGETTAZIONE IN FUNZIONE DELL’AFFIDABILITA’


Principi-guida per un progettista per ottenere prodotti “intrinsecamente” affidabili:

1. adottare il sovradimensionamento dei componenti, ovvero scegliere e/o progettare


componenti di capacità (o resistenza alle sollecitazioni) superiori a quelle necessarie per farli
lavorare a tassi di utilizzo inferiori (concetto di de-rating)

2. migliorare le condizioni ambientali di lavoro dei componenti, ad esempio incrementando il


raffreddamento di componenti sensibili agli effetti della temperatura; adottare migliori protezioni
dalla polvere; ridurre le vibrazioni, ecc.

3. ricorrere a ridondanze (questo provvedimento va usato con cautela in quanto migliora


“l’affidabilità di sistema”, ma tende a far aumentare il numero di interventi di manutenzione
correttiva)

4. minimizzare il numero di componenti (concetto banale ma efficace: “quello che non c’è non si
guasta”)

5.utilizzare il più possibile componenti e/o materiali di fornitura esterna ad “affidabilità


conosciuta” e “controllata” (ovvero componenti per cui esiste già una “storia” o componenti
nuovi di cui il fornitore è in grado di garantire il livello di affidabilità”
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R,D,M

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