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Corso Gestione e Manutenzione delle Strutture

(II Semestere, 2019/2020, Sede San Giovanni, Lunedi


8:30-10:30, Venerdi 14:30-16:30)
Prof. Ing. Fatemeh Jalayer
Cultore: Ing. Andrea Miano

Ufficio: Dipartimento delle Strutture per


L’Ingegneria e L’Architettura (DIST), Edificio 7,
Secondo Piano
University of Naples Federico II (UNINA)

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Lezione 4: Azioni del vento

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NTC 2018 – Azioni del vento

• Il vento generalmente viene considerato come un carico orizzontale.


Questo carico è variabile nel tempo e nello spazio provocando effetti
dinamici.
• Per le costruzioni tali azioni sono convenzionalmente tradotte nelle
azioni equivalenti statiche.

• Per le costruzioni di forma or tipologia inusuale, oppure di grande


altezza o lunghezza o di rilevante leggerezza o snellezza o di notevole
flessibilità o ridotte capacità dissipative, la valutazione delle azioni
causate dal vento richiede l’uso di attività sperimentali e delle
metodologie specifiche.

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Velocità base di riferimento:


• La velocità base di riferimento è il valore medio su 10 minuti a 10 m
di altezza sul suolo su un terreno pianeggiante e omogeneo di
categoria di esposizione II riferito ad un periodo di ritorno TR=50 anni
vb  vb ,0  ca
• vb,0 è la velocità di base di riferimento al livello di mare, assegnata
nella tabella in funzione della zona in cui sorge la costruzione.
• ca è il coefficiente di altitudine fornito dalla relazione:
ca  1 per as  a0
 as 
ca  1  ks   1 per a0 < as  1500m
 a0 
a0, ks sono forniti nella tabella in funzione della zona dove sorge la costruzione.
as è l’altitudine sul livello di mare del sito ove sorge la costruzione.

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Velocità base di riferimento:

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Velocità base di riferimento:

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Velocità di riferimento:
• La velocità di riferimento vr è il valore medio su 10 minuti a 10 m
di altezza sul suolo su un terreno pianeggiante e omogeneo di
categoria di esposizione II riferito ad un periodo di ritorno TR:
vr  vb  ct
• vb è la velocità di base di riferimento
• ct è il coefficiente di ritorno, funzione del periodo di ritorno di
progetto TR.
  1 
ca  0.75 1  0.2  ln   ln 1  
  TR 
• Se non è specificato, TR=50, ct=1
• Per fasi di costruzione non superiore a tre mesi T R>=5 anni
• Per fasi di progetto compresi tra tre mesi e un anno, si assumerà T R>=10 anni

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Azione statistiche equivalenti:


• Le azioni del vento sono costituite da pressioni e depressioni agenti
normalmente alle superfici sia esterne che interne degli elementi che
compongono la costruzione

• L’azione del vento sugli singoli elementi va determinata considerando


la combinazione più gravosa delle pressioni agenti sulle due fasce di
ogni elemento (facce sopravento e sottovento).
• Nel caso di strutture a grande estensione si deve considerare anche le
azioni tangenti effettuati dal vento.

• La direzione del vento è quella corrispondente ad uno delle assi


principali della pianta della struttura (eccezione: torri)

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Pressione del vento:


• La pressione del vento è data dall’espressione:
p  qr ce c p cd
• qr è la pressione cinetica di riferimento.
• ce è il coefficiente di esposizione.
• cp è il coefficiente di pressione.
• cd è il coefficiente dinamico

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Azione tangente del vento:


• La pressione del vento è data dall’espressione:
p f  qr ce c f
• qr è la pressione cinetica di riferimento.
• ce è il coefficiente di esposizione.
• cf è il coefficiente di attrito.
Pressione cinetica di riferimento:
• La pressione cinetica di riferimento è data dall’espressione:
1 2
qr   vr
2
• vr è la velocità di riferimento del vento.
• r è la densità dell’aria pari a 1,25 kg/m3.
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Coefficiente di esposizione:
• Il coefficiente di esposizione ce dipende dall’altezza z sul suolo del punto
considerato, dalla topografia del terreno e dalla categoria del terreno e dalla
categoria di esposizione di dove sorge la costruzione. Per altezze non maggiori di
z=200m:
 z   z 
ce ( z )  kr2ct ln   7  ct ln    per z  z min
 z0    z0  
ce ( z )  ce ( zmin ) per z < z min

• ct coefficiente di topografia

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La categoria di esposizione:
• Nelle fasce entro 40km dalla costa, la categoria di esposizione è
indipendente dall’altitudine del sito.
• Il coefficiente di topografia è normalmente pari a uno. Nel caso di
costruzioni presso la sommità delle colline o pendii isolati il
coefficiente di topografia può essere ricavato dai dati,

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Coefficienti aerodinamici:
• Il coefficiente di pressione cp dipende dalla tipologia e dalla geometria
della costruzione e dal suo orientamento verso la direzione del vento.
• In riferimento alle costruzioni in forma regolare si definiscono tre
distinte seri di coefficienti della pressione esterna.
1. Coefficienti globali cpe che possono essere utilizzati in tutti casi in cui
rappresentazione delle azioni aerodinamiche del vento possa essere
effettuata in maniera semplificata.
2. Coefficienti locali cpe,10 consentono una rappresentazione più realistica
dell’effettivo campo di pressione che si instaura sulle superfici delle costruzioni
e che possono essere impiegati sia in alternativa ai coefficienti di pressione
globali cpe, sia per quantificare la pressione locale sui elementi con area incidenza
maggiore o uguale a 10 m2.

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Coefficienti aerodinamici:
3. Coefficienti locali cpe,1 che consentono la quantificazione della pressione locale su
elementi di piccole dimensioni con un area di incidenza minore di 1m2
(elementi di rivestimento ed i loro fissaggi).

4. Per i coefficienti di pressione locali relativi ad un area di incidenza compresa tra


1m2 e 10m2 , il valore è pari a:
c pe, A  c pe ,1   c pe ,1  c pe,10  log10 A

A è area di incidenza della pressione del vento.

5. Bisogna anche considerare i coefficienti interni.

6. Per edifici non-regolari e per i ponti si dovrà fare riferimento alle indicazioni
aggiuntive (tratte dai documenti di comprovata validità).

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Coefficienti aerodinamici:
Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde inclinate e curveelinee
Per le forme non contemplate nel presente documento possono essere utili
l’Eurocodice 1991-1-4 e CNR DT207 e risultati delle prove (eg, galleria del vento,
simulazioni fluidodinamica, dati di letteratura)
Pareti verticali:
h
I coefficienti globali cpe h/d
da assumere sulle
b d
pareti di un edificio a
pianta regolare:

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Coefficienti aerodinamici:
Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde inclinate e curveelinee

e/5
d e

4e / 5 e  min(b, 2h)

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Coefficienti aerodinamici:
Altezza di riferimento per la faccia sopravento:
La distribuzione altimetrica della pressione sulle pareti della costruzione è in
generale diversa dal profilo della pressione cinetica del vento indisturbato, come si
ricava attraverso Il coefficiente di esposizione.

In conseguenza, è opportuno calcolare la pressione cinetica di picco in


corrispondenza di un posto ad una quota di riferimento .

In conseguenza, è opportuno calcolare la pressione cinetica di picco in


corrispondenza di un posto ad una quota di riferimento z e tale da consentire la
stima (a favore di sicurezza generalmente) della risultante della pressioni agenti sulle
pareti verticali dell’edificio.

Per edifici basi con altezza minore o uguale della dimensione in pianta ortogonale al
flusso del vento (h<=b), l’altezza di riferimento è costante e pari alla quota di
sommità del edificio z e  h (la pressione del vento è uniforme).
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Coefficienti aerodinamici:
Altezza di riferimento per la faccia sopravento:
Per gli edifici alti, ossia con altezza compresa fra la dimensione in pianta ortogonale
al flusso del vento e 5 volte la profondità dell’edificio b<h<=5d di definiscono due
zone distinte. Nella prima parte dell’edificio sino a quota z=b, l’altezza di riferimento
è costante e pari a z e  b e la pressione del vento è uniforme. Nella parte superiore
dell’edificio, per b<z<h la quota si riferimento può essere scelta secondo uno di due
criteri:
1. La altezza di riferimento è costante ed è pari alla sommità dell’edificio z e  h
La pressione del vento è uniforme fra le quote z=b e z=h. In questo modo il
calcolo delle forze aerodinamiche è semplificato, ma la forza totale che ne risulta
è generalmente maggiore di quella reale.
2. L’edificio è suddiviso in tronchi di altezza arbitraria a ciascuno di quelli
corrisponde un altezza di riferimento costante pari alla sommità del tronco; se
l’altezza di ciascun tronco corrisponde coincide con l’interpiano dell’edificio ed ogni
singolo tronco risulta centrato sulla posizione degli elementi orizzontali (solai) è
lecito ammettere che l’altezza di riferimento è pari all’altezza del solaio.

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Coefficienti aerodinamici:
Altezza di riferimento per la faccia sopravento:
2. In ogni caso, la pressione del vento è uniforme su ogni tronco. In questo modo il
calcolo delle forze è più oneroso ma i valori che si ottengono sono più aderenti alla
realtà e non maggiori di quelli che si ottengono applicando la procedura di cui al
punto precedente.

Attenzione agli edifici


particolarmente snelli, il cui
rapporto h/d sia maggiore di
5, per i quelli potrà farsi
riferimento ai studi specifici.

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Coefficienti aerodinamici:
Altezza di riferimento per le facce sottovento e laterali:
La pressione sulle facce sottovento e sulle facce laterali degli edifici può essere
considerata con buona approssimazione costante con la quota. Di ciò si tiene conto
Assumendo che l’altezza di riferimento sia costante e pari alla quota di sommità di
edificio. z e  h
Coperture piane:
Si considerano piane le coperture la cui inclinazione sull’orizzontale sia compresa tra
-5 e 5. L’altezza di riferimento per le coperture piane è pari alla quota massima
della copertura stessa , inclusa la presenza dei parapetti e di altri elementi simili. I
coefficienti cpe da assumere sulle coperture di un edificio a pianta rettangolare:

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture piane:

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture piane:
Nella zona sottovento la pressione può assumere sia valori negativi sia valori positivi
per cui si devono considerare entrambi i casi.

I coefficienti locali cpe,10 e di dettaglio cpe,1 da assumere sulle coperture di un edificio a


pianta rettangolare e=min(b,2h):

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture piane:

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture a falda singola:
L’altezza di riferimento z e per le coperture inclinate a semplice falda è pari alla quota
massima della coperture stessa. Per le inclinazioni 5 <= a <= 5 occorre fare
Riferimento al caso di copertura piana.

I coefficienti globali da assumere sulle coperture a singola falda di un edificio a


pianta rettangolare nel caso di vento ortogonale alla direzione del colmo sono
riportati qui.

Nella zona 5 <= a <= 45 la pressione può variare rapidamente da valori negativi a
valori positivi, per cui vengono forniti valori dei coefficienti di pressione con
entrambi i segni; in generale, si considerano ambedue le condizione di carico,
valutando quale può condurre a situazioni più gravose per la struttura o l’elemento
strutturale considerato.

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture a falda singola:

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Coefficienti aerodinamici: Coperture a falda singola


I coefficienti globali di assumere sulle coperture a singola falda di un edificio a pianta
rettangolare nel caso di vento parallelo alla direzione del colmo:

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture a falda singola
I coefficienti locali di
dettaglio da assumere
sulle coperture a singola
falda di un edificio a
pianta rettangolare:

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Coefficienti aerodinamici: Coperture a falda singola

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture a falda doppia:
L’altezza di riferimento z e per le coperture inclinate a doppia falda è pari alla quota
massima della coperture stessa. Per le inclinazioni 5 <= a <= 5 occorre fare
Riferimento al caso di copertura piana.

I coefficienti globali da assumere sulla falda sopravento di coperture a falda doppia


di un edificio a pianta rettangolare, nel caso di vento perpendicolare alla direzione
del colmo, sono quelli per le coperture a falda singola. Nella zona 0 <= a <= 45 vale
quanto previsto per le coperture a falda singolare circa la variazione del segno delle
pressione.

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture a falda doppia:
Nella falda sopravento si fa riferimento ai valori riportati in tabella.

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture a falda doppia:
Nella falda sopravento si fa riferimento ai valori riportati in tabella.

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture a falda doppia:
Nel caso del vento
parallelo alla direzione del
colmo, i coefficienti di
pressione sono riportati:

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Coefficienti aerodinamici:
Coperture a falda doppia:
I coefficienti locali cpe,10 e
di dettaglio cpe,1 da
assumere sulle coperture
a doppia falda di un
edificio a pianta
rettangolare sono
riportati:

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Coefficienti aerodinamici: Coperture a falda doppia

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Coefficienti aerodinamici: Coperture a falda doppia

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