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«Ma qual è la vera

orientamenti
bellezza?». Estratti di
testi di Chiara Lubich
a cura di Bernadette Verhegge

Una breve raccolta di pensieri, della fondatrice del movimento dei Focolari,
sul tema della bellezza e sul valore che essa ha.

Q
uesta è sempre stata la passione, una delle passioni del nostro Movimen-
to sin dall’inizio: gridare con la vita, con le parole, con le arti che Dio è
Bellezza e non solo Verità e non solo Bontà�.

Il nostro carisma ha sempre avuto molto a che fare con la bellezza, perché l’unità
è armonia.
Lo dicevo già in una lettera del 1947, quando si sperimentava per le prime volte
la presenza di Gesù in mezzo a noi: «Oh! L’unità, l’unità! Che divina bellezza!
Non abbiamo parole umane per dire che cosa sia! È Gesù!». È innanzitutto con
la nostra unità, con il nostro amore reciproco, che è un piccolo riflesso della vita
trinitaria vissuta tra gli uomini, che testimoniamo la bellezza di Dio che è Amore2.

La bellezza ha preso sede nel nostro Movimento anche perché la parola che il no-
stro carisma iniziava a dire al mondo era una sola: unità. E unità significa altissima
armonia. Ed è stata questa vocazione all’armonia che ha caratterizzato, fin nei
dettagli concreti, la nuova cultura che stava per fiorire, effetto del carisma. […] Il
Figlio dell’Uomo, l’Incarnato per eccellenza, sembrava ripeterci: «Guardate i gigli
del campo...» (Mt 6, 28)3.

Stai, Madonna bella di Michelangelo, in quella cappella di San Pietro, e ogni volta
che ti guardo sembri più bella. Passano giorni, anni, secoli e uomini di tutto il
mondo sono corsi a vederti e tu hai lasciato nell’animo loro qualcosa di sublime,
di dolcissimo.[…]
Oggi, mentre ti guardavo, Madonna bella, pensavo: quanto è sublime e divino
l’effetto di un’opera d’arte. […] E mi parve che l’arte assurgesse a un’altezza mai
pensata e il bello fosse, come il vero e come il buono, materia prima del regno cele-

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30 ste che ci attende, e che gli artisti veri avessero, senza E mi parve che
saperlo, una missione apostolica. […] E ho capito che
solo il Bello è bello e l’Arte è arte, nel senso che o il l’arte assurgesse
bello è un bello universale ed eterno, o non è. […] a un’altezza mai
Se contenuto della filosofia è il vero, dell’arte è il bel- pensata e il bello
orientamenti

lo. E il bello è armonia: e armonia vuol dire “altissima


unità”. Ora, chi saprà comporre in armonia i colori e fosse, come il vero
le parti di una pittura, se non l’anima dell’artista che e come il buono,
è una a immagine dell’unità di Dio che l’ha creata? materia prima del
È l’anima umana, riflesso del Cielo, che l’artista tra-
sfonde nell’opera4.
regno celeste che ci
attende, e che gli
Gesù in croce abbandonato non era certamente bello. artisti veri avessero,
Egli, infatti, Verbo di Dio, Artista Sommo, incar-
nandosi, ha assunto tutto della nostra natura umana,
senza saperlo, una
sino a farsi peccato, mai però peccatore. Per cui «non missione apostolica.
ha apparenza né bellezza – dice Isaia – per attirare
i nostri sguardi, né splendore per provare in lui di-
letto» (Is 53, 2). Eppure in lui – ce lo dice la fede – era già presente la gloria della
risurrezione.
È Gesù crocifisso e abbandonato il modello degli artisti e soprattutto dei nostri
artisti, che, come lui, sapranno sempre offrire, anche nelle situazioni più tristi, un
raggio di speranza5.

1
C. Lubich, Dio Bellezza e il Movimento dei Focolari in La Dottrina Spirituale, a cura di M.
Vandeleene, Città Nuova, Roma 2006, p. 426.
2
Id., Vocazione artistica: talento per l’unità, in ibid., p. 436.
3
Id., Dio Bellezza e il Movimento dei Focolari, in ibid., p. 425.
4
Id., La Madonna di Michelangelo, in Scritti Spirituali/I, Città Nuova, Roma 19974, pp.
203-205.
5
Id., Dio Bellezza e il Movimento dei Focolari, in La Dottrina Spirituale, cit., p. 430.

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