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CKD-MBD Perna 18-01-2023 PDF
CKD-MBD Perna 18-01-2023 PDF
Come tutti sapete il PTH è una tra le tossine uremiche, è una cosiddetta "medio molecola"
perchè pesa circa 9000 Dalton. E’ una proteina a catena singola di 84 aa.
Il suo studio è alla base dell’iperparatiroidismo secondario, o come si diceva prima
“osteodistrofia uremica”.
Nelle linee KDIGO 2006 la definizione è stata aggiornata in CKD-MBD e con questo termine
si accentua il fatto che c’è un'alterazione del metabolismo minerale e c’è l’aspetto che
riguarda l’osso.
Abbiamo una
combinazione di anomalie
del Calcio, Fosforo, PTH,
Vit D; alterazioni del
turnover osseo;
calcificazioni vascolari e
dei tessuti molli.
L'Osteodistrofia uremica
invece è una alterazione
della morfologia ossea
quantizzabile solo con
biopsia in pz con CKD.
In questo studio si è creato un gruppo di topi Knock Out per Klotho e vedete come la vita
media era ridotta rispetto ai topi con iperespressione di Klotho.
Da qui si è andato avanti negli studii e si è visto sull’uomo che nella malattia renale cronica
solo in fasi avanzate il fosforo sale, il PTH sale prima così come scende la VitD, ma a
precedere tutto questo c’è l’aumento di FGF23 ma prima ancora di tutto questo c’è la
riduzione di Klotho.
Quindi una riduzione di klotho sin dallo stadio CKD 1 potrebbe essere il driver di tutte le
conseguenze successive.
In questo studio si è andato ad analizzare ADAM17, una molecola che va a tagliare Klotho
per farla andare in circolo. Andando ad analizzare pz con iperparatiroidismo 2° si è visto
quindi che Klotho era si ridotto mentre ADAM17 era aumentato, appunto per far si che ci
fosse più Klotho in circolo ma senza riuscirci.
Qui invece ci sono degli studi che riguardano il fosforo e la sua correlazione con la mortalità.
Infatti si è visto che livelli aumentati di fosforo aumentano la mortalità mentre livelli ridotti la
riducono.
Quindi rispetto alla teoria iniziale del Trade off ora sappiamo che oltre a Calcio Fosforo c’è
anche FGF23, Klotho, ADAM17 ecc. Abbiamo anche riduzione del VDR e CaSR. Alla base
c’è sempre la malattia renale che comporta la secrezione di FGF23 dagli osteociti che riesce
a inibire l'1 alfa idrossilasi nel tubulo prossimale e quindi meno calcitriolo (1-25
diidrossicolecalciferolo) con conseguente ipocalcemia. Dall’altra parte poi il fosforo che non
viene escreto in maniera adeguata e comporta ipocalcemia. Alla fine abbiamo una riduzione
di espressione di CaSR e VDR su cui possiamo agire farmacologicamente a differenza di
Klotho e FGFR che ancora non hanno farmaci.
OSTEODISTROFIA UREMICA
Si può distinguere in forme ad alto turnover (Osteite fibroso cistica) e basso turnover
(Osteomalacia / Adynamic Bone Disease).
L'Osteite fibroso-cistica è
caratterizzata da aumento degli
osteoclasti, aumentato
riassorbimento osseo, fibrosi
midollare con conseguente
clinica caratterizzata da dolore,
fratture, deformità e indici di
fosfatasi alcalina ossea alterati.
Viene definita cistica per la
forma che assumono gli
osteoclasti con degli
osteoclastomi anche definiti
tumori bruni.
Invece nelle forme a basso turnover se prevale l’aspetto di riduzione della VitD abbiamo
l’Osteomalacia e poi anche l’osso adinamico aplastico, cioè una soppressione eccessiva del
metabolismo osseo che comporta livelli di PTH nella norma o bassi e alterazioni ossee che
incidono anche sulla qualità della vita con dolori articolari e fratture.
Altra cosa poi sono le Calcificazioni che possono essere renali, articolari, vascolari.
Ma anche i frammenti hanno degli effetti anche competitivi. Oggi giorno i dosaggi che si
fanno sono un mix di entrambi.
Altra cosa da sottolineare è la
progressione dei livelli di PTH, Calcio e
Fosforo nei vari stadi della ckd che
comincia dallo stadio e predice fratture,
eventi cardiovascolari e morte. Quindi è
importante arrivare alla dialisi con valori
di PTH che non siano elevatissimi.
TERAPIA
DIETA: Ridurre il consumo di alimenti contenenti fosforo limitando l’uso di latte e suoi
derivati e considerare altre fonti di fosforo come carne, cereali, bevande.
TERAPIA MEDICA: Chelanti del fosforo, Vitamina D, Calciomimetici.
Da notare che i chelanti del fosforo sono necessari anche in dialisi poichè la dialisi da sola
non basta.
Qui abbiamo una meta-analisi riguardante l’utilizzo di dietisti esperti in dialisi e la loro
incidenza sul controllo del fosforo e vediamo come un corretto controllo dietetico incide
favorevolmente.
Qui invece
vediamo uno
studio sul miglior
controllo del
fosforo da parte
dell’ossidrossido
sucroferrico
rispetto ad altri
chelanti in pz in
emodialisi.
Questo invece è
uno studio
sull’effetto del
Tenepanor, nuovo
chelante che
agisce inibendo la
Na/H Exchanger 3
a livello GI
bloccando così il
fosfato nel lume
intestinale.
Qui di seguito vediamo i meccanismi con cui agiscono questi nuovi leganti del fosforo
In questo studio viene confrontato il Tenepanor con i comuni leganti del fosforo con notevole
superiorità del primo.
Per quanto riguarda la gestione degli analoghi della vitamina D ci si basa sulla misura del
Calcio. Se il Calcio è alto si deve sospendere la VitD e rivalutare. Se il Calcio è al limite
(9,5-10,2) bisogna prendere accorgimenti come riduzione dei leganti del fosforo a base di
calcio e cambiarli con leganti non calcio base e rimisurare. Se i livelli sono ancora al limite
valuto il PTH che se alto mi spinge a cambiare la vitamina d con una meno
ipercalcemizzante.
Se invece il calcio è sotto 9,5 continuo o modifico la terapia seguendo l’algoritmo legato al
fosforo e pth.
Se il fosforo risulta alto devo sospendere la Vit D e andare con leganti del fosforo perchè la
Vit D migliora l’assorbimento di fosforo gastrointestinale. Quando poi il fosforo è sceso
posso rimettere la Vit D in terapia ma a un dosaggio più basso.
Per la vitamina D abbiamo la forma attiva 1-25 Idrossicolecalciferolo che si può prendere per
os o ev. Poi abbiamo gli analoghi come Paracalcitolo, 22-Oxacalcitriolo, Doxercalciferolo.
Ricorda che gli analoghi sono meno ipercalcemizzanti.
La vitamina D è importante, il suo recettore (VDR) è espresso ubiquitariamente e il 3% del
genoma umano è regolato dalla VitD.
La VitD protegge da patologie CV, Autoimmuni e dal Cancro. La sua carenza predispone
verso multiple patologie croniche.
Molte evidenze dimostrano come la vitamina D sia nefroprotettivo attraverso l’inibizione del
SRAA riducendo così la proteinuria o attraverso proprietà anti infiammatorie.