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Anno Accademico 2021/22

Corso di Sperimentazione e progettazione di tecnologie energetiche

Contabilizzazione del calore


Relazione sul funzionamento del sistema Pitot-statico

Federica Salvà Gagliolo


Il tubo di Pitot è uno strumento ideato nel XVIII secolo dallo scienziato Henri Pitot che
viene impiegato per il calcolo della velocità di un fluido, relativa ad un corpo di
riferimento. La misura della velocità è, in realtà, ottenuta tramite l’equazione di
Bernoulli utilizzando come la pressione dinamica, pari alla differenza tra pressione
totale e pressione statica.
Il tubo di Pitot è costituito da un tubo cavo, per permettere all’aria esterna di scorrervi
all’interno generando pressione in una membrana interna che induce uno
spostamento della lancetta al variare del gradiente di pressione generato tra interno
ed esterno. Viene così misurata una pressione dinamica dell'aria (pressione creata dal
movimento relativo rispetto al fluido) a cui è sommata la pressione statica (ovvero la
pressione atmosferica alla quota considerata). In condizioni ideali questa somma è
pari alla pressione totale.
Al fine di valutare la sola pressione dovuta al vento relativo, pressione dinamica, viene
collegata al tubo di Pitot una presa statica.
La presa statica, strumento di misura della pressione statica, è frequentemente
realizzata tramite un foro, situato sullo strumento che contiene il sistema, realizzato
in modo tale da rendere indisturbata la zona in cui accede il flusso d’aria.

La differenza tra la pressione totale misurata dal tubo di Pitot e la pressione statica
misurata dalla presa statica è la pressione dinamica del vento relativo che investe lo
strumento.
𝑝 =𝑝 −𝑝
Una volta calcolate le pressioni, si applica l’equazione di Bernoulli per ottenere la
velocità del flusso d’aria.

Nell’applicare Bernoulli, devo considerare il comportamento del fluido in prossimità


dell’ostacolo, tubo di Pitot. Il fluido una volta raggiunto il punto 2, punto di ristagno,
che coincide con l’ingresso del condotto, subisce un arresto (v2=0) e l’energia cinetica
che possedeva nel punto 1 si trasforma in energia di pressione, provocando un
innalzamento della colonnina d’acqua nella porzione verticale del tubo.
Applico l’equazione lungo la linea di corrente, considerando quindi la quota z
costante:
𝑝 𝑣 𝑝 𝑣
𝑧 + + = 𝑧 + +
𝜌𝑔 2𝑔 𝜌𝑔 2𝑔

2(𝑝 − 𝑝 )
𝑣 =
𝜌

Posso riscrivere la formula sapendo che la pressione 𝑝 corrisponde alla pressione


misurata dal tubo di pitot, pressione totale, e la pressione 𝑝 corrisponde alla
pressione misurata dalla presa statica, ovvero quella atmosferica.

2(𝑝 −𝑝 ) 2𝑝
𝑣 = =
𝜌 𝜌
La precisione delle misurazioni ottenute tramite il sistema pitot-statico può essere
influenzata da avarie del sistema stesso, “anomalie di sistema” o da fattori ambientali
o prodotti difettosi, “errori intrinseci”.
Tra le anomalie di sistema possiamo riscontrare:
- L’ostruzione del tubo di pitot, che mantiene costante la pressione interna
misurata nel tubo mentre la pressione statica varia al variare della quota in cui
consideriamo il sistema. Questo comporta l’indicazione da parte dello
strumento di una variazione di velocità nonostante la velocità effettiva sia
costante.
- L’ostruzione della presa statica provoca invece un blocco dell’altimetro ad un
valore costante, la quota nello strumento rimane costante e quindi la pressione
statica misurata.
Gli errori intrinseci invece sono a loro volta divisi nelle seguenti categorie:
- Errori di densità, dovuti a variazione di pressione e temperatura atmosferica;
- Errori di compressibilità, significativi a quote superiori a 3.000m e a velocità
maggiori a 370km/h;
- Isteresi, dovuto alle proprietà meccaniche delle capsule aneroidi, situate
all’interno degli strumenti, che non subiscono notevoli deformazioni al variare
delle forze esterne applicate;
- Errori di inversione, dovuti ad una falsa lettura della pressione statica;
- Errori di posizione, consiste nel calcolo di una pressione statica diversa da
quella atmosferica reale dovuto alla velocità con cui fluisce l’aria nella presa
statica, non corrispondente alla velocità vera dello strumento.

Il sistema pitot-statico trova applicazione principalmente in campo aeronautico per


determinare la velocità dell’aereo, il numero di Mach e l’altitudine attraverso
strumenti di bordo che usufruiscono del calcolo delle pressioni svolto dal sistema
quali:
- L’anemometro, misura la velocità del velivolo
relativa al flusso d’aria che lo investe
attraverso;
- L’altimetro, invece, determina attraverso la
variazione di pressione dell’aria l’altitudine
del velivolo rispetto al livello del mare.
- Il Machmetro, misuratore del regime di volo del velivolo (transonico o
supersonico) dato dal rapporto tra la velocità reale del mezzo e quella del suono
- Il variometro misura invece la velocità verticale del velivolo

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