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09/06/01 - PITOT-01
Indice
1.
2.
3.
4.
5.
6.
1
2
3
5
6
9
1 - Principio di funzionamento
Il funzionamento del tubo di Pitot si basa sulla definizione di pressione totale
che, in un determinato punto del campo di moto P (x , y , z ) ed in un determinato
istante t data dalla somma della pressione statica p e della pressione dinamica:
1
2
Ptot ( x, y,z ,t ) = p( x, y,z ,t ) + V
2
( x ,y ,z ,t )
(1.1)
Ptot = p +
1
2
V
2
(1.2)
totale) ed il valore di una di esse (la pressione statica), immediato ricavare il valore
della seconda, ovvero della pressione dinamica:
1
2
V = Ptot p
2
V=
2 (Ptot p)
(1.3)
Altrettanto evidente il fatto che, dal momento che il tubo di Pitot viene
necessariamente impiegato in correnti di fluidi viscosi il cui atto di moto ,
altrettanto necessariamente,
rotazionale (non fosse che per la presenza di uno strato
limite sulla superficie del Pitot stesso) non sussiste, in generale, alcuna delle ipotesi
di validit del teorema di Bernoulli.
Il problema della misura del modulo della velocit in un punto P del campo
di moto, all'istante t , si riconduce quindi a quello della misura delle pressioni totali e
statica della corrente, nel medesimo punto ed istante temporale. La corretta misura
di tali pressioni non per del tutto banale e richiede che vengano rispettate alcune
condizioni riportate nel seguito.
Parte 15 - Pag. 1
con la pressione totale della corrente in quel punto. Qualora la sonda presenti una
marcata simmetria assiale (come nel caso riportato in figura 2.1) e il suo asse sia
allineato con la direzione locale della corrente (o della corrente media, nel caso di
correnti turbolente), il punto di ristagno coincide con il punto di prua.
Vista A-A
Ptot
circa 3 diametri
circa 6 diametri
A
Sezione B-B
al trasduttore di pressione
Figura 2.1 -
Parte 15 - Pag. 2
supporto
E' per questo motivo che si afferma talvolta che il funzionamento del Pitot si basa sul
teorema di Bernoulli: affermazione che, come si vede, non ha affatto validit generale.
Parte 15 - Pag. 3
dinamica sia almeno dell'ordine di qualche decina di Pa e che il fluido in esame sia
aria in condizioni standard, la velocit che ne risulta tale che il corrispondente
numero di Reynolds, pur basato su di un diametro della sonda, che pu essere
soltanto di qualche millimetro, raggiunge generalmente valori dell'ordine di
3
4
10 10 .
Le condizioni b) e c) possono risultare anch'esse soddisfatte se si opera in
modo corretto. Si sopra affermato che, al fine di rilevare la pressione "statica" in un
punto di una corrente di fluido indispensabile che la forma e l'allineamento della
sonda siano tali da non alterarne in misura apprezzabile le linee di flusso. Ma se la
forma della sonda deve essere tale da seguire le linee di flusso locali della corrente in
esame, ci garantisce automaticamente che lo strato limite che si sviluppa sulla sua
superficie non possa giungere a separare e si mantenga di spessore sufficientemente
limitato da garantire l'applicabilit delle conclusioni della teoria di Prandtl.
Cp =
dove:
(4.1)
px
1
2
px p
1
V 2
2
Parte 15 - Pag. 4
Cp =
px - p
1
2
0
p(x)
Figura 4.1 -
Parte 15 - Pag. 5
In certi casi, si pu anche ipotizzare che la variazione della pressione totale tra
i due punti in cui vengono rilevate le pressioni sia trascurabile, e si assume che totale
e statica, pur misurate in punti diversi, siano compatibili con la (1.1).
Questa ovviamente un'approssimazione, dal momento che la pressione totale
realmente uniforme soltanto nell'ipotesi di moto ovunque irrotazionale. Tuttavia,
nel caso in cui le prese di pressione siano molto vicine tra loro (ovvero le dimensioni
della sonda siano molto piccole) si pu talvolta verificare che la risultante delle
azioni viscose, pur certamente presente nella corrente e nello strato limite sulla
sonda, non alteri tuttavia in misura sensibile il valore della pressione totale, rispetto a
quello misurato al punto di ristagno 2.
Figura 5.1 -
Questa approssimazione risulta poi del tutto accettabile quando sussistono le gi citate
condizioni che consentono agli strati vorticosi di mantenere spessori limitati e alla
pressione totale di conservarsi inalterata nella corrente irrotazionale al loro esterno.
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3000
2500
misurato [Pa]
2000
1500
1000
500
velocit [m/s]
0
0
Figura 5.2 -
10
20
30
40
50
60
70
Ovviamente, nel caso di una corrente che sia perfettamente uniforme (almeno
in una regione esterna allo strato limite, che abbia estensione molto maggiore del
volume di misura del Pitot) il fatto di riferire il modulo della velocit misurato al
punto P1 o al punto P2 del tutto ininfluente.
Parte 15 - Pag. 7
Ptot
<< V
Parte 15 - Pag. 8
strato limite di Prandtl, anche nel caso di strati limite che abbiano spessore
convenzionale dell'ordine di pochi millimetri.
Supponiamo che lo strato limite in esame sia quello schematizzato in figura
6.1, e che il suo spessore convenzionale sia dell'ordine di 5 millimetri.
E' evidente che un tubo di Pitot del tipo riportato in figura 2.1 sarebbe del tutto
inutile allo scopo: anche ricorrendo a tecnologie raffinate, infatti difficilmente
pensabile di realizzare una sonda con prese di pressione statica e totale, e relative
canalizzazioni, che abbia un diametro inferiore a 3 4 millimetri.
E anche in tal caso (e pur ammettendo, per assurdo, che il volume di misura
della sonda risulti accettabile in termini di risoluzione spaziale), l'asse del Pitot non
potrebbe essere portato a distanze dalla parete inferiori al suo raggio, precludendo la
possibilit di compiere rilievi proprio nella regione di parete, che riveste il maggior
interesse 3.
Ma uno dei risultati della teoria dello strato limite sottile garantisce che, anche
in presenza di curvatura 4, la componente del gradiente di pressione in direzione
normale alla parete trascurabile. Il che significa che la pressione statica all'interno
di uno strato limite, fissata la sezione di misura, assume il medesimo valore
indipendentemente dalla quota.
E' quindi possibile, non solo evitarne la misura alle diverse quote, ma anche
misurarla direttamente sulla parete, il che estremamente comodo e garantisce, per
di pi, di non alterare affatto le linee di flusso della corrente.
sezione di misura
c. 1 mm
c. 0.2 mm
Presa di pressione
statica a parete
1 mm
Figura 6.2 - Misura della velocit all'interno di uno strato limite sottile,
con prese separate per la misura della pressione statica e di
quella totale.
3
Infatti, proprio la pendenza del profilo della velocit, misurata alla parete, a determinare
lo sforzo tangenziale e, quindi, la resistenza d'attrito locale, oppure la tendenza, o meno,
alla separazione.
Purch il raggio di curvatura della parete e delle linee di flusso sia molto maggiore dello
spessore .
Parte 15 - Pag. 9
Ne consegue che il tubo di Pitot che deve traslare entro lo strato limite pu
essere costituito dalla sola presa di pressione totale, ovvero da un semplice tubicino
che pu avere diametro inferiore al millimetro. La risoluzione spaziale in direzione
normale alla parete pu essere inoltre ulteriormente migliorata (e la distanza minima
dalla parete ulteriormente ridotta) utilizzando un tubicino con l'estremit appiattita e
riducendone quindi lo spessore fino a qualche decimo di millimetro 5.
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