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COLLEGIO GEOMETRI DI TORINO E PROVINCIA.

PROVA SIMULATA DI ESAME DI STATO –ANNO 2017 -.

E’ dato un terreno pianeggiante, all’interno di un centro urbano, avente forma


rettangolare e superficie fondiaria di 6000 mq, con base maggiore lunga 100 metri
sul lato SUD, prospiciente una strada comunale di medio traffico. Il piano regolatore
prevede un indice di fabbricabilità fondiario di 0,20 mq/mq ed un rapporto di
copertura pari a 0,25 mq/mq.
Si riportano per maggior chiarezza le definizioni date dal PRG:
- della superficie coperta: “l’area della proiezione sul piano orizzontale del massimo
ingombro delle parti edificate fuori terra, delimitate dalle superfici esterne delle
pareti perimetrali con l’esclusione delle proiezioni di parti esterne - sporti cornicioni
pensiline ecc.- aggettanti non più di 1,50 metri. In caso di maggior sporgenza la
superficie coperta sarà conteggiata sull’intera proiezione;
- della SLP: “la somma di tutte le superfici coperte ad esclusione dei porticati e dei
pilotis, delle tettoie e pensiline, delle logge e dei balconi, dei cornicioni, delle
superfici adibite al parcheggio sia in sottosuolo che in soprassuolo.
La destinazione d’uso del lotto è ad attività espositive e congressuali e la
committenza richiede espressamente al progettista di sfruttare tutta la possibilità
edificatoria posseduta dall’area.
Sono in particolare richiesti i seguenti ambienti:
- una sala congressi di circa 300 mq (per circa 150 posti);
- una piccola sala stampa;
- due uffici per la direzione e la gestione ed un piccolo locale archivio;
- tre uffici per i relatori e/o per usi attinenti l’attività congressuale;
- un atrio con bancone bar.
- il rimanente spazio destinato ad attività espositiva, idoneo per sia quadri di grandi
dimensioni che di statuaria o oggettistica ( altezza utile interna minima 4,5 metri).
- lo spazio esterno deve essere solo in parte dedicato a zona parcheggio (per circa 30
auto) e per il resto disegnato affinché parte di esso possa essere utilizzato in
occasioni particolari che richiedano anche aree esterne per l’esposizione ad esempio
di statuaria.
- Il progettista integri comunque le richieste con gli spazi da lui ritenuti necessari
per il corretto funzionamento del complesso.
Si sottolinea dunque l’importanza, per la committenza, di un corretto ed intenso
rapporto fra l’interno dell’edificio e l’esterno.
Per questo motivo si descrive il contesto nel quale è inserito il lotto da edificare. Si
tratta di un quartiere di recente edificazione, caratterizzato dalla presenza di piccoli
condomini aventi altezza massima di tre piani, ognuno dei quali circondato da aree di
pertinenza destinate prevalentemente e verde. Le strade sono ampie e attraversate
normalmente dal solo traffico locale. La vegetazione dominante è di tipo
mediterraneo con alberature di medio ed alto fusto con prevalenza di alberi da frutto,
aceri campestri e carpini, oltre a varie specie arbustive e da fiore. L’edificato è stato
realizzato con caratteristiche di “semplicità tradizionale”, dunque con murature
intonacate o con mattoni facciavista e pietra, coperture in laterizio con pendenze
massime del 50%, serramenti e particolari esterni (porticati, pergole, pompeiane ecc.)
con evidenza del legno.
Il progettista integri comunque le richieste con gli spazi da lui ritenuti necessari per il
corretto funzionamento del complesso.
Si richiedono, ad un livello di definizione compatibile con il tempo a disposizione:
- una planimetria generale con la chiara individuazione degli spazi funzionali
esterni;
- uno schema esplicito dei conteggi urbanistici;
- piante;
- almeno una sezione ed un prospetto.

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