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Laboratorio informatico per

l’ingegneria
Università elettrica di
di Pisa Dipartimento
Sistemi Elettrici e Automazione
Luca Sani

Dipartimento di Sistemi Elettrici e Automazione


Università di Pisa
tel. 050 2217364
email luca.sani@dsea.unipi.it
Laboratorio informatico per l’ingegneria elettrica Ingegneria Elettrica III° Anno

Sommario

• Introduzione a Simulink
• Costruzione del modello

Università
• Simulazione
• Le librerie
di Pisa Dipartimento di
Sistemi Elettrici e Automazione
• Esempi

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l’ingegneria elettrica
Università di Pisa 3 ° Et n A.A. 2005- 2006
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Laboratorio informatico per l’ingegneria elettrica Ingegneria Elettrica III° Anno

Introduzione

Simulink è l’acronimo di Simulation e Link.

Simulink è un toolbox di Matlab per la simulazione dei sistemi


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dinamici (da qui la parola simulation).

Sistemi Elettrici e Automazione


Volendo studiare con Simulink un sistema è sufficiente disegnare il
relativo schema collegando (da qui la parola link) opportunamente i
vari blocchi che realizzano le diverse funzioni elementari e quindi
lanciare la simulazione.

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Introduzione

Il risultato della simulazione di uno schema che Simulink può fornire è


quasi sempre esatto.
Il risultato è esatto nel senso che è la conseguenza del modello
adottato per la schematizzazione del fenomeno in esame.
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Un simulatore, comunque sofisticato, non potrà mai verificare se il
Sistemi Elettrici e Automazione
modello è congruente con la realtà. Spetta all’utente valutare la bontà
dei risultati.
Il termine quasi è legato al fatto che il simulatore risolve le equazioni
differenziali in cui viene descritto il modello con tecniche di integrazione
numerica. Quindi il risultato è affetto da errori.
Simulink mette a disposizione una serie di metodi numerici. Spetta
all’utente indicare a Simulink quale utilizzare e specificare in modo
opportuno i parametri.

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Introduzione
La simulazione di un sistema dinamico con Simulink avviene in due
passi:
• Si costruisce lo schema a blocchi del modello del sistema
utilizzando il model editor di Simulink. Il modello descrive in forma
grafica le relazioni tra gli ingressi, gli stati e le uscite del sistema.
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• Si definiscono i parametri della simulazione e si avvia la routine di
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integrazione numerica.

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Diagrammi a blocchi

Un diagramma a blocchi di Simulink è una rappresentazione grafica del


modello del sistema da analizzare. Consiste in un insieme di simboli
detti blocchi, interconnessi da linee.
Ogni blocco rappresenta un sistema dinamico elementare.
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Sistemiy +Elettrici ey Automazione
1 2
F1 F2 F3 y3
+

y3=F3*y2
y2=F2*(y1+y3)
y3=F3*F2*(y1+y3) -> y3=[(F3*F2)/(1-F3*F2)]*y1
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Blocco elementare
Ogni blocco rappresenta un sistema dinamico elementare.
Un blocco comprende le seguenti grandezze (non sempre sono tutte
presenti):
• un insieme di ingressi
u(t) y(t)
Università di Pisa Dipartimento
• un insieme di stati
f(u(t),x(t),y(t)) di
• un insieme di uscite
Sistemi Elettrici e Automazione
Le grandezze di uscita sono una funzione del tempo e delle grandezze di
ingresso e degli stati del sistema.

y(t) = f(u(t),x(t),t)

Si parla di blocco continuo se l’uscita è una funzione continua del tempo.


Si parla di blocco discreto se il segnale di uscita è valutato solo in
specifici istanti.
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Che cosa è uno stato


Uno stato x(t) di un sistema è una variabile che determina l’uscita del
blocco è il cui valore corrente dipende dai valori precedenti di tutti gli
altri stati e di tutti gli ingressi del sistema.
x(t)=f(x(t0, t -),u(t0,t -))
Un esempio di blocco con stato è quello integratore
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y ( t ) = ∫e
Sistemi Elettrici u (Automazione
t )dt
t 0

Il valore corrente dell’uscita dipende dai valori dell’ingresso u(t)


nell’intervallo [t0, t ]. In questo caso x(t) è
t
x ( t ) = ∫ u ( t )dt
t0

e l’uscita y(t)=u(t).
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Che cosa è uno stato

Un blocco con stati è detto con memoria perchè appunto deve


memorizzare i valori precedenti degli stati stessi per poter calcolare il
valore corrente degli stati stessi.
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Ci sono sistemi dinamici senza stati.
Un esempio è il blocco Gain (guadagno)

y ( t ) = Au ( t )

In ogni istante l’uscita dipende solo dal valore corrente dell’ingresso.

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Rappresentazione del modello


Per la simulazione di sistemi dinamici continui, il blocco elementare
fondamentale è l’integratore.
Data una generica equazione differenziale:
dny ⎛ d n −1 y dy ⎞
= f ⎜ n −1 , … , , y , u , t ⎟
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dt n ⎝ dt dt ⎠
Lo schema a blocchi che la rappresenta mediante solo integratori
Sistemi
(modello di Kelvin) è:Elettrici e Automazione

y(n) y(n-1) y(n-2) y’ y


∫ ∫ ∫ ∫

(
f y, y, y, , y ( n −1 ) , u , t )
u
t
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Rappresentazione del modello

La rappresentazione con integratori offre i seguenti vantaggi:


• non è necessario eseguire operazioni di derivazione. Tale operazione
non è fattibile nel caso di segnali affetti da rumore.

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• l’integrazione numerica è più stabile.

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Metodi di integrazione numerica


I metodi numerici per la soluzione di una generica equazione
differenziale
x = f ( x, t ) t ∈ ⎡⎣ T0 , T f ⎤⎦ x ( T0 ) = x 0

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individuano all’interno dell’intervallo di integrazione un certo numero di
‘istanti di integrazione’ T0=t1 < t2 … < tn=Tf e calcolano la soluzione x(ti)
Sistemi Elettrici e Automazione
in corrispondenza di questi punti.
La soluzione all’istante ti+1è determinata sulla base delle soluzioni
calcolate negli istanti precedenti, con una formula del tipo:

x ( t i +1 ) = x ( t i ) + hi Δ ( t i , x , h , f )
con hi = ti+1- ti è il passo di integrazione
Δ è un’opportuna funzione
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Metodi di integrazione numerica

x ( t i +1 ) = x ( t i ) + hi Δ ( t i , x , h , f )

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I vari metodi di integrazione si distinguono per una diversa funzione Δ
e un’opportuna scelta di h.
Sistemi Elettrici
• Metodi a passo fisso: h è costante
e Automazione
• Metodi a passo variabile: h è scelto in modo opportuno ad ogni
passo. Trovata la soluzione xi+1, viene valutato l’errore nei confronti
della soluzione esatta. Se questo supera il limite prefissato si riduce h e
si ricalcola la soluzione. Se l’errore è inferiore al passo successivo H
viene incrementato. In questo modo i tempi di calcolo si riducono.

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Metodi di integrazione numerica

Simulink possiede diversi metodi di integrazione, sia a passo fisso che


a passo variabile.
Metodi a passo variabile

Università
ode45
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(default) non appropriato per sistemi stiff (Runge Kutta 4,5)
ode23 più veloce, ma meno preciso di ode45, anche per stiff
Sistemi
ode113 Elettrici
per soluzioni accurate, ma e
più Automazione
lento
ode15s efficiente per sistemi stiff
ode23s meno preciso, ma più efficente del precedente
ode23t per sistemi moderatamente stiff
ode23tb meno preciso di ode15s
discrete (default) per sistemi discreti
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Metodi di integrazione numerica

Metodi a passo fisso


ode5 (default) versione a passo fisso della ode45
ode4 Metodo di Runge Kutta del 4 ordine

Università di fisso
ode3 versione a passo Pisa Dipartimento di
della ode23

Sistemi
ode2
Elettrici
ode1 metodo di Eulero
e Automazione

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Schema di lavoro

Una sessione di lavoro con Simulink consiste nei seguenti passi:


• si crea graficamente il modello del sistema da analizzare nel Simulink
editor

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• si sceglie l’algoritmo di integrazione e si fissano i corrispondenti
parametri
Sistemi
• si avvia Elettrici e Automazione
la simulazione
• si analizzano i risultati

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Avvio
Si può avviare il toolbox Simulink in due modi:

• dal prompt di Matlab nella command window digitando simulink

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• dalla toolbar di Matlab, selezionando l’icona corrispondente.

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Il Browser Library di Simulink

Si avvia il Browser Library di


Simulink

Si tratta della libreria dei blocchi


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elementari. E’ organizzata per
categorie.
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Creazione di un nuovo modello


Si può creare un nuovo modello in tre modi:
dal menu File->New->Model
con i tasti Ctrl+N
dall’icona New nella toolbar
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Simulink apre una finestra bianca, che rappresenta il foglio di lavoro su
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cui disegnare il modello.

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Creazione di un nuovo modello

Simulink mette a disposizione un elevato numero di sistemi (blocchi)


elementari.
Il modello di un qualunque sistema complesso si può sempre vedere
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come composizione di modelli più semplici. Quindi creare un modello
in Simulink significa:
Sistemi
• individuare Elettrici
nella libreria e Automazione
i blocchi elementari necessari
• inserirli nel foglio di lavoro
• creare gli opportuni collegamenti
• scegliere i parametri di ogni blocco

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Inserimento dei blocchi dalla libreria


Una volta individuato il blocco, si può inserire nel foglio di lavoro in
due modi:
• si seleziona con il mouse e tenendo premuto il tasto sinistro del
mouse e si trascina sul foglio

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• si seleziona con il mouse e si preme il tasto destro del mouse. Dal
menu a discesa si seleziona la voce add to
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Creazione dei collegamenti logici


Per creare un collegamento tra un’uscita
di un blocco e l’ingresso di un altro si
può fare in due modi:
• Con il mouse si seleziona il
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primo blocco
• Si tiene premuto il tasto
Ctrl Sistemi Elettrici e Automazione
• Si seleziona il secondo
blocco
Simulink crea un
collegamento tra la prima
porta di uscita del primo
blocco con la prima porta di
ingresso del secondo blocco.
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Creazione dei collegamenti logici


Metodo alternativo

• Si porta il mouse in
corrispondenza della porta di
uscita del primo blocco. Il
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puntatore diventa una croce.

destroSistemi Elettrici e Automazione


• Si tiene premuto il tasto
e si trascina il
collegamento fino alla porta
di ingresso desiderata del
secondo blocco

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Modificare l’aspetto di un blocco

Per modificare l’aspetto di un blocco


(colore, orientazione, …) si seleziona
con il mouse e poi si preme il tasto
desto.
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Dal menù a discesa è possibile:

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• copiare, il blocco
• accedere alla finestra dei parametri
• accedere al sottomenù Format
• cambiare i colori del blocco

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Modificare l’aspetto di un blocco

Dal sottomenù Format è possibile:


• cambiare i font
• spostare il nome
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• nascondere il nome
Sistemi
• ruotare o invertireElettrici
il blocco e Automazione
• aggiungere l’ombra al blocco

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Modificare l’aspetto di un blocco

Per modificare l’etichetta di un blocco


è sufficiente fare un click con il
mouse sull’etichetta stessa.
L’etichetta diventa editabile e si può
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modificare.

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Modificare i parametri di un blocco

Si accede alla finestra dei parametri di un


blocco con un doppio click del mouse
quando il puntatore è sul blocco. Ogni
blocco ha una propria finestra specifica.
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I parametri di un blocco possono essere:
• valoriSistemi
numerici Elettrici e Automazione
• selezione da menu
• opzione di attivazione di parametri.
I parametri numerici possono essere
variabili definite nel workspace di Matlab.

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Modificare l’aspetto di un blocco


Per aggiungere un’etichetta ad un segnale è sufficiente cliccare con il
mouse sul segnale e poi editare il testo.

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Per aggiungere un commento
nel modello è sufficiente un
doppio click con il mouse in
uno spazio bianco e poi
inserire il testo.

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Parametri della simulazione


Una volta che è stato costruito il modello e scelto il metodo di
integrazione occorre definire i parametri della simulazione.
Si accede alla finestra relativa dal menu Simulation -> Configuration
Parameters...

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Parametri della simulazione

Start time istante di inizio


Stop time istante di fine
Type metodo a passo fisso o a passo mobile
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In presenza di un metodo a passo variabile
Max Sistemi Elettrici
step size: è la massima e delAutomazione
ampiezza passo di integrazione. Se è
auto allora è 1/50 dell’intervallo di integrazione. Occorre fissarlo
minore di 0.1 τmax (costante di tempo più grande).
Min step size: è la minima ampiezza del passo di integrazione.
Occorre fissarlo minore di 0.01 τmin (costante di tempo più piccola).
Relative tolerance e Absolute tolerance: definiscono il massimo errore
relativo e assoluto.

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Parametri della simulazione

In presenza di un metodo a passo fisso


Fixed step size: è l’ampiezza del passo di integrazione. Il valore di
default auto è pari ad un cinquantesimo dell’intervallo di integrazione.

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Simulink Salvataggio di un modello


Si salva il modello costruito da l menu File->Save (o Save as...).
Il file viene salvato con il nome indicato e con l’estensione .mdl

Università
Simulink diModificare
Pisa Dipartimentoun modello di
Sistemi Elettrici e Automazione
Per modificare un modello esistente è necessario caricarlo nell’editor
grafico. Si realizza ciò:
• dal menu File->Open del browser library
• dall’icona open del browser library
• digitando il nome del file (senza estensione) nella command window

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Avvio della simulazione

Per avviare la simulazione:


• dal menu Simulation->Start
• dall’icona Start della toolbar
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Avvio della simulazione


Una volta lanciata la simulazione Simulink esegue due fasi:
Inizializzazione
• Controlla l’integrità dello schema a blocchi

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• Verifica che esista una corrispondenza numerica ad ogni variabile
presente nei parametri dei blocchi
• Per Sistemi
ogni blocco si Elettrici e Automazione
costruisce la relazione che esprime gli stati e le
uscite in funzione degli ingressi
• Stabilisce l’ordine con il quale dovrà aggiornare ad ogni passo gli stati
e le uscite dei vari blocchi
Simulazione
Ad ogni passo di integrazione Simulink aggiorna gli stati e le uscite di
ogni blocco e acquisisce gli ingressi per il passo successivo

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Simulazione
Durante la simulazione è possibile:
• modificare i parametri di ogni blocco. La simulazione prosegue con i
nuovi valori
• lo stato di avanzamento della simulazione è indicata nella barra di
stato della finestra (è specificato anche il metodo di integrazione)
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• l’icona di Start ha cambiato aspetto e adesso permette di sospendere
Sistemi
l’esecuzione
l’esecuzione.
Elettrici
della simulazione. e Automazione
Con l’icona Stop è possibile arrestare

Stop

Sospensione

Barra di stato
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La libreria
Simulink mette a disposizione un’ampia libreria di blocchi elementari
organizzati per tipologia
• sistemi continui
• discontinuità

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• sistemi discreti
• look up table
Sistemi Elettrici
• operazioni matematiche
e Automazione
• porte e sottosistemi
• manipolazione segnali
• uscite
• ingressi
• blocchi definiti dall’utente
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Sistemi dinamici continui

E’ l’insieme dei blocchi


elementari con cui si
possono rappresentare i
sistemi continui.
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Il sistema associato al
blocco viene rappresentato
Sistemi Elettrici e Automazione
con la L trasformata

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Blocco Integrator
Il blocco Integrator realizza l’integrale del segnale di ingresso. E’ il blocco
fondamentale per la simulazione dei sistemi tempo continui.

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Sistemi Elettrici e Automazione
Parametri:
Segnale di reset
Condizione iniziale (esterna o interna)
Variabile stato

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Blocchi non lineari

E’ l’insieme dei blocchi


elementari per modellare
discontinuità di tipo statico
tra il segnale di ingresso e
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quello di uscita.

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Sistemi dinamici discreti

E’ l’insieme dei blocchi


elementari con cui si
possono rappresentare i
sistemi discreti.
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Il sistema associato al
blocco viene rappresentato
Sistemi Elettrici e Automazione
con la Z trasformata

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Look up Table

E’ l’insieme dei blocchi


elementari con cui si
possono rappresentare
sistemi statici di cui si
Università di Pisa Dipartimento di
conosce solo un insieme
dei valori degli ingressi e i
Sistemi Elettrici e Automazione
corrispondenti valori delle
uscite.

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Laboratorio informatico per l’ingegneria elettrica Ingegneria Elettrica III° Anno

Look up Table
Il blocco Look Up Table permette di realizzare una relazione matematica
statica y=F(x) a partire da un set di valori dell’uscita valutati in
corrispondenza di un insieme di valori dell’ingresso.

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Sistemi Elettrici e Automazione

La funzione y=F(x) è realizzata per interpolazione lineare.


La funzione interpolante è tracciata in modo automatico sul blocco.

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Operazioni matematiche

E’ l’insieme dei blocchi


elementari con cui si possono
rappresentare operazioni
matematiche.
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Sistemi Elettrici e Automazione

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Blocco Gain
Il blocco Gain amplifica l’ingresso per un fattore specificato.

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Blocco Sum
Esegue la somma algebrica dei segnali di ingresso.

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Sistemi Elettrici e Automazione

Il parametro è una stringa di simboli + (o -), uno per ogni ingresso.

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Vincoli sulla simulazione

E’ l’insieme dei blocchi


elementari con cui si
possono rappresentare
vincoli sui range delle
Università di Pisa Dipartimento di
variabili del sistema.

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Porte e sottositemi

E’ l’insieme dei blocchi


elementari con cui si
possono rappresentare
sistemi condizionati, cicli,
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sottosistemi.

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Trasmissione dei segnali

E’ l’insieme dei blocchi


elementari con cui si
possono trattare i segnali
del modello.
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Sistemi Elettrici e Automazione

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Esportazione dei segnali (Sinks)

E’ l’insieme dei blocchi


elementari che consentono
l’esportazione dei risultati di
una simulazione. Questi
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blocchi non hanno ingressi.

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Blocco To Workspace
Permette di salvare l’andamento di un segnale in una variabile che
diventa disponibile nel workspace alla fine della simulazione.

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Sistemi
Parametri
• nome variabile
Elettrici e Automazione
• dimensione vettore
• decimazione
• campionamento
• formato della variabile

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Blocco Scope
E’ un oscilloscopio: permette di visualizzare durante la simulazione
l’andamento di uno o più segnali

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Sorgenti di segnali (Sources)

E’ l’insieme dei blocchi


elementari che
permettono di generare i
segnali di ingresso.
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Sistemi Elettrici e Automazione

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Blocco Step

Genera un segnale a gradino

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Blocco Sine Wave

Genera un segnale di tipo sinusoidale

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Blocco Clock
Rende disponibile il valore corrente del tempo di simulazione. Si usa per
realizzare sistemi tempo varianti.

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Blocco Signal Builder


Permette all’utente di costruire uno specifico segnale utilizzando una GUI.

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Funzioni utenti

E’ l’insieme dei blocchi


elementari che permettono
creare blocchi che
descrivono una generica
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espressione matematica.

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Blocco Fcn
Il blocco Fcn permette di implementare un legame ingresso-uscita
descrivibile da una generica espressione matematica.

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Sistemi Elettrici e Automazione

Nell’espressione l’ingresso del blocco va sempre indicato con la u. Se


l’ingresso è un vettore di segnali, il j-esimo segnale si indica con u[j].

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Esempio: impianto di riscaldamento


Si vuole simulare il comportamento di un impianto di riscaldamento di
un’abitazione, regolato da un termostato di tipo ON/OFF.
Uno schema a blocchi possibile è il seguente:

Espesa
Università di Pisa Dipartimento di Contatore
energia

Sistemi
Temperatura
+Elettrici e Automazione
P Modello θ c casa
Termostato termico
di riferimento della casa
-

Temperatura
esterna
θ esterno

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Esempio: impianto di riscaldamento


Analizziamo i singoli elementi
• Temperatura di riferimento. E’ la temperatura che l’impiando di
riscaldamento deve mantenere all’interno della casa con una certa
banda Δ, ossia:
θ – Δ/2 < θ <θ + Δ/2
Università
rif
di Pisa
casa
Dipartimento
rif
di
• Termostato. Regola la potenza termica Pc fornita alla casa. E’ di tipo
on/offSistemi
e quindi: Elettrici e Automazione
se θ casa <θ rif – Δ/2 l’impianto è acceso
se θ casa >θ rif + Δ/2 l’impianto è spento
Si può realizare tale dispositivo con un relay con uscite 0 e 1.
• Temperatura ambiente. Per tenere conto dell’alternanza del giorno e
della notte si adotta il seguente modello:
θ ambiente =θ medio + Δθ sin(2*π*f*t)
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Esempio: impianto di riscaldamento


Modello termico della casa. Si considera un modello semplificato del
primo ordine (corpo omogeneo e isotropo):

dθ casa 1
C + (θcasa − θ ambiente ) = Pc
Università di Pisa Dipartimento di
dt Req
dove:
C = laSistemi Elettrici e Automazione
capacità termica
Req = la resistenza termica
Pc = potenza termica fornita
Il modello corrispondente da integrare è:

1⎛ 1 ⎞
θ casa = ⎜ Pc +
⎜ ( −θcasa + θ ambiente ) ⎟⎟
C⎝ Req ⎠
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Esempio: impianto di riscaldamento


Contatore energia. E’ l’integrale della potenza termica fornita all’impianto

Espesa = ∫ Pc dt
Università di Pisa Dipartimento di
Sistemi Elettrici e Automazione

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Esempio: impianto di riscaldamento

Si definisce un
nuovo modello
in Simulink e si
prelevano dalla
Università di Pisa Discontinuites
libreria i blocchi Dipartimento di
elementari
Sistemi Elettrici e Automazione
necessari.

Sources Continuous

Math operations

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Esempio: impianto di riscaldamento

Si realizzano
i vari
collegamenti

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Esempio: impianto di riscaldamento


Si definiscono i parametri dei vari elementi
Temperatura di riferimento = 25 °C

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Esempio: impianto di riscaldamento


Si modifica il nodo sommatore in modo da realizzare la differenza tra la
temperatura di riferimento e quella effettiva.

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Esempio: impianto di riscaldamento


Temperatura ambiente. Si fissa un valor medio pari a 8°C.

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Esempio: impianto di riscaldamento

Temperatura
ambiente. Si fissa
un’escursione
giornaliera di 5°C
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Esempio: impianto di riscaldamento


Termostato.
Si ha una
banda di
regolazione di
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4°C

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Esempio: impianto di riscaldamento


Termostato. Si imposta la potenza termica dell’impianto Pc=30000 W

Università di Pisa Dipartimento di


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Esempio: impianto di riscaldamento


Modello termico della casa. Si costruisce graficamente l’equazione che
governa la temperatura della casa. Si assume C=1.78 MJ/K e
Req=0.0015 W/K

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Esempio: impianto di riscaldamento


Modello termico della casa. Si aggiusta il nodo sommatore.

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Esempio: impianto di riscaldamento


Si completa il modello inserendo uno Scope a tre canali per monitorare la
temperatura esterna, quella della casa e l’energia spesa. Si aggiungono
le etichette ai segnali.

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Sistemi Elettrici e Automazione

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Esempio: impianto di riscaldamento


Si fissano i parametri della simulazione: si fissa il tempo finale pari a 2
giorni (è espresso in secondi).

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Sistemi Elettrici e Automazione

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Esempio: impianto di riscaldamento


Si avvia la simulazione

Energia spesa

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Sistemi Elettrici e Automazione
Temperatura casa

Temperatura
ambiente

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Esempio: Massa-molla-smorzatore
Si vuole analizzare il comportamento di un sistema meccanico costituito
da una massa M, una molla con costante di rigidezza K e uno smorzatore
viscoso con costante C, sottoposto ad una forza F(t).

F(t)

Università di Pisa Dipartimento di


Sistemi Elettrici e Automazione
MASSA (m)
Mg
x

C K

Applicando il secondo principio della dinamica si ha:

Mx = − Mg − F ( t ) − Kx − Cx
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Esempio: Massa-molla-smorzatore

1
Il modello corrispondente
da integrare è:
x=
M
( − Mg − F ( t ) − Kx − Cx )

Si ipotizza una sollecitazione F(t) di tipo sinusoidale.


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Per costruire il modello Simulink, occorre un blocco Constant, un nodo

Sistemi Elettrici e Automazione


sommatore, tre Gain e due Integrator.

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Esempio: Massa-molla-smorzatore
Si rinominano le
etichette dei vari
elementi e si
realizzano i
collegamenti
Università di Pisa Dipartimento di
modificando in modo
opportuno il nodo
Sistemi Elettrici e Automazione
sommatore.

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Esempio: Massa-molla-smorzatore
Si assegnano ai parametri dei vari
blocchi i nomi delle variabili
corrispondenti che saranno
presenti nel workspace.

Università
Blocco Mg
di Pisa Dipartimento di
Sistemi Elettrici e Automazione

Blocco 1/M

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Esempio: Massa-molla-smorzatore

Si assegnano ai parametri dei vari


blocchi i nomi delle variabili
corrispondenti che saranno
presenti nel workspace.

Università
Blocco K di Pisa Dipartimento di
Sistemi Elettrici e Automazione

Blocco C

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Esempio: Massa-molla-smorzatore
Si assegnano ai parametri dei
vari blocchi i nomi delle
variabili corrispondenti che
saranno presenti nel
workspace.
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Sistemi
Blocco F(t)
Elettrici e Automazione

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Esempio: Massa-molla-smorzatore
Si creano nel workspace le variabili,
assegnando i seguenti valori:
M=10 kg
K=5 N/m

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C=0.5 N*s/m

Sistemi
F = 20 N
f = 40 Hz
Elettrici e Automazione
g=9.8

Si completa lo schema
inserendo uno Scope per
visualizzare l’andamento della
posizione della massa M.

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30 marzo 2006 82
Laboratorio informatico per l’ingegneria elettrica Ingegneria Elettrica III° Anno

Esempio: Massa-molla-smorzatore

Si fissano i parametri della simulazione: tempo finale = 20 s


Max step size = 0.2 s

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Esempio: Massa-molla-smorzatore

Spostamento x
con f = 20 Hz

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Sistemi Elettrici e Automazione
Spostamento x
con f = 2 Hz

Il sistema si comporta come


un filtro passa basso

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Esempio: Urto anelastico


Si vuole analizzare il comportamento di una biglia che venga fatta
cadere da un’altezza di 10m in presenza della sola forza di gravità e
nell’ipotesi che impatto con il suolo sia schematizzabile con un urto non
perfettamente elastico (con fattore di attenuazione pari a 0.2).

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x

Mg

Ogni volta che x=0 la velocità si inverte e si riduce del 20%.

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Esempio: Urto anelastico


In base alla seconda legge della dinamica si ha: Mx = − Mg

L’equazione differenziale da integrare è: x = −g


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Sistemi Elettrici e Automazione
Si crea un nuovo schema Simulink e si prelevano dalla libreria i blocchi
elementari:

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Esempio: Urto anelastico


Si rinominano in modo opportuno i vari blocchi. Per poter modellare
l’urto anelastico, nell’istante in cui la quota della biglia va a zero si deve
resettare l’uscita dell’integratore di velocità e impostare come valore
iniziale di tale blocco la velocità raggiunta in quel punto, decurtata del
20% e cambiata di segno.
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Si utilizza allora un blocco Integrator con due opzioni:
• resetSistemi Elettrici
da segnale esterno, sul fronte e Automazione
di discesa di questo ultimo;
• condizione iniziale da segnale esterno. Tale segnale è l’uscita stessa
dell’integratore. Per evitare loop-algebrici si utilizza la porta state.
Il blocco Hit Crossing va messo sul segnale posizione e ha la funzione di
ridurre il passo di integrazione quando la quota x diventa nulla. Questo
per poter valutare con miglior precisione l’istante di inversione della
velocità.

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Esempio: Urto anelastico

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Esempio: Urto anelastico


Si fissano i parametri della simulazione:
Tempo finale = 12 s
Max step size = 0.1 s

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Esempio: Urto anelastico


Si lancia la simulazione.
In figura è riportato l’andamento della posizione della biglia in funzione
del tempo.

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Esempio: carica di un condensatore


Si vuole analizzare la carica di un condensatore, inserito in un circuito
in corrente continua di tipo RC.
R
i

Università
E di Pisa Dipartimento
0 V
di c
C
Sistemi Elettrici e Automazione
x

Nella versione base di Simulink, non è presente la libreria dei


componenti dei circuiti elettrici e quindi non è possibile disegnare
nell’editor direttamente il circuito elettrico. Quello che può fare
Simulink è risolvere per via numerica le equazioni differenziali di
equilibrio del circuito.

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Luca Sani perDSEA
l’ingegneria elettrica
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Esempio: carica di un condensatore


R
i

E0 Vc
C

Università di Pisa Dipartimento di


x

Sistemi
Applicando il secondoElettrici e Automazione
principio di Kirchhoff si ha:

E0 = Ri + Vc

Il legame costitutivo del condensatore (relazione tensione-corrente):

dVc
i=C
dt
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Esempio: carica di un condensatore


Sostituendo la seconda nella prima equazione si ottiene un’equazione
differenziale di primo grado:

dVc
E0 = RC + Vc
Università di Pisa Dipartimento di
dt

Sistemi Elettrici e Automazione


L’equazione da integrare è:

dVc 1
= ( E0 − Vc ) e i=C
dVc
dt RC dt

⎛ −
t

Di tale equazione è nota la soluzione esatta: Vc ( t ) = E0 ⎜1 − e ⎟RC

⎝ ⎠
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Esempio: carica di un condensatore

Si crea un nuovo schema Simulink e si prelevano dalla libreria i blocchi


elementari:

Università di Pisa Dipartimento di


Sistemi Elettrici e Automazione

Si è introdotto anche un blocco To Workspace per memorizzare i valori


della tensione e della corrente.

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Esempio: carica di un condensatore


Si rinominano i vari blocchi, assegnando come parametri i nomi di
variabili. Si modifica il nodo sommatore.

Università di Pisa Dipartimento di


Sistemi Elettrici e Automazione

Le grandezze sono memorizzate


come variabili struttura
comprensive del campo time.

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Esempio: carica di un condensatore

Si assegnano le variabili nel workspace:


Università di Pisa Dipartimento
E0=10 V; R=25 Ohm; C=1 mF di
Sistemi Elettrici e Automazione

Si fissa un intervallo di
simulazione di 0.25 s.

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Esempio: carica di un condensatore

Si lancia la simulazione:

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Tensione al condensatore

Sistemi Elettrici e Automazione

Corrente di carica

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Esempio: carica di un condensatore


Nel workspace sono state create due variabili di tipo struttura di nome i e Vc.

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Sistemi Elettrici e Automazione

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