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l’ingegneria
Università elettrica di
di Pisa Dipartimento
Sistemi Elettrici e Automazione
Luca Sani
Sommario
• Power System Blockset
• StateFlow
Università
• macchine elettriche
di
• azionamenti elettrici
Pisa Dipartimento di
Sistemi Elettrici e Automazione
Università di
Il vantaggio del Power Pisa
System BlocksetDipartimento
è che è possibile definire,di
uno schema Simulink, la descrizione topologica del circuito o
in
Sistemi(come
dell’azionamento Elettrici
nel caso di e Automazione
simulatori specifici come PSpice).
In questo modo Simulink diventa anche per il settore elettrico un
utile strumento di supporto alla progettazione o alla didattica.
Libreria Powerlib
Circ2ss
Calcola le equazioni diff. Trova il modello
Che descrivono la rete Simulink corrispondente
Start simulazione
Simulink
Università
Sullo stesso schemadi Pisa
possono Dipartimento
coesistere di
sia elementi della Powerlib
che di Simulink permettendo quindi la realizzazione di schemi misti
in Sistemi Elettrici
parte con elementi e
di cui è data laAutomazione
descrizione topologica e in
parte con equazioni differenziali.
Università
• Generatori di Pisa Dipartimento di
Sistemi Elettrici
• Elementi circuitali
• Interruttori elettronici
e Automazione
• Macchine
• Apparecchi di misura
• Azionamenti e linee
PSB Elements
La libreria Elements contiene gli elementi circuitali, i modelli delle linee,
degli interruttori e i trasformatori con diverse connessioni interne
PSB Machines
La libreria Machines contiene i modelli delle principali macchine
elettriche rotanti.
PSB Measurements
PSB Esempio 1
Si vuole analizzare il comportamento del seguente circuito
C = 5 μF
Ia
Università di Pisa Dipartimento di
Serie R = 20 Ω, L = 5 mH
PSB Esempio 1
Dalla finestra Powerlib si selezione l’opzione menù
File->New->Model. Si apre una finestra Simulink in cui è possibile
costruire il circuito.
PSB Esempio 1
Dalle librerie Electrical Sources e Elements si prelevano i vari elementi.
Si aggiungono anche due elementi per la misura delle tensioni e delle
correnti.
PSB Esempio 1
Si particolarizzano le varie impedenze. Se una componente è posto a
zero, nell’icona sparisce il simbolo. Si realizzano le connessioni e si
inseriscono gli elementi di misura.
L’amperometro è messo
in serie. La corrente
Università di Pisa Dipartimento di
viene convertita in un
segnale di tipo Simulink
Il voltmetro è
messo in
18 Luca Sani Laboratorio informatico
Luca Sani perDSEA
l’ingegneria elettrica
Università di Pisa 3 ° Et n A.A. 2005-2006
27 aprile 2006
parallelo. 18
Laboratorio informatico per l’ingegneria elettrica Ingegneria Elettrica III° Anno
PSB Esempio 1
Per definire il tipo di analisi si aggiunge il blocco powergui (nella libreria
Powerlib). Per default è viene eseguita l’analisi nel dominio continuo e
l’icona del powergui è Continuous
PSB Esempio 1
Avviando la simulazione si può osservare l’andamento della corrente e
tensione selezionata
PSB Esempio 1
Con il powergui si può selezionare l’analisi di tipo fasoriale.
PSB Esempio 1
Per gli strumenti occorre specificare quale grandezza del fasore si vuol
misurare.
PSB Esempio 1
Sempre con il powergui è possibile visualizzare i valori di regime delle varie
grandezza
PSB Esempio 1
Sempre con il powergui è possibile visualizzare (impostare) i valori iniziali delle
tensioni e correnti con cui è avviata la simulazione
PSB Esempio 1
Per ridurre il numero di fili si può utilizzare lo strumento Multimeter (libreria
Measurements). Per i vari elementi occorre selezionare le grandezze che si
vogliono visualizzare con tale strumento
PSB Esempio 1
Si apre il multimeter e si selezionano le grandezze che si vogliono esaminare e in
quale ordine saranno visualizzate.
PSB Esempio 1
Si può collegare uno scope (A) all’uscita del multimeter, oppure selezionare Plot
selected measurements in modo che al termine della simulazione si apra lo
scope con i segnali selezionati (B)
(B)
PSB Esempio 2
Si considera il caso di un carico da 10 ohm alimentato con un raddrizzatore trifase.
La corrente è filtrata con un’induttanza da 200 mH (file raddrizzatore_trifase.mdl)
PSB Esempio 2
Si può osservare il fenomeno della
commutazione quando due diodi sono in
conduzione contemporaneamente
PSB Esempio 3
Si considera il caso un raddrizzatore a ponte a diodi realizzato in due modi
diversi (file raddrizzatore_a_ponte.mdl)
PSB Esempio 3
PSB Esempio 4
Si considera un convertitore switching DC-DC di tipo Buck realizzato con
un GTO. Per la tensione di uscita vale la relazione (file buckconv.mdl).
PSB Esempio 4
Con un D = 0.6 si ha V media carico = 200*0.6 = 120 V
PSB Esempio 5
Si considera un azionamento in corrente continua con controllo in cascata di
velocità. Motore a eccitazione costante. Chopper di tipo Buck (file
motoreDC.mdl)
Parte di controllo
Università di Pisa Dipartimento di
Sistemi Elettrici e Automazione
Parte di potenza
PSB Esempio 5
Lo StateFlow
E’ uno strumento di progetto e sviluppo di sistemi di supervisione
all’interno di Simulink.
Usando StateFlow si può:
• creare in modo grafico sistemi basati sulla teoria delle macchine a
Università di Pisa Dipartimento di
stati;
Sistemi
• sviluppare Elettrici
sistemi di supervisione; e Automazione
• simulare il comportamento di un PLC.
Lo StateFlow
La macchina a stati
E’ la rappresentazione di un sistema reattivo (guidato da eventi).
In una situazione di questo tipo, il sistema passa da uno stato all’altro
se la transizione (condizione di passaggio) è vera.
Università di Pisa Dipartimento di
Sistemi Elettrici
Stato A
e Automazione
condizione
Stato B
Università
Stato Adi Pisa Dipartimento di Stato C Superstato
Sistemi ElettriciStato
e Automazione
Semplice
B
Substato
Stato D
Substato
Si possono avere diversi livelli gerarchici e quindi uno stato può essere
contemporaneamente un substato e un superstato. Se uno stato è attivo
significa che il sistema si trova in quella condizione di funzionamento.
40 Luca Sani Laboratorio informatico
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Laboratorio informatico per l’ingegneria elettrica Ingegneria Elettrica III° Anno
Stato B Stato B
Substato Substato
Stato D Stato D
Substato Substato
StateFlow – Transizione
La transizione si rappresenta con una freccia che parte da uno stato
(sorgente) ad un altro (destinatario) e specifica la condizione che si
deve verificare per disattivare lo stato sorgente e attivare quello
destinatario.
Transizione
Stato A Stato B
Transizione
Stato A Stato B
Memoria
Università di Pisa
Cond_1
Dipartimento di
Sistemi Elettrici e Automazione
Stato B
Stato A Giunzione
Stato C
Cond_2
StateFlow – Esempi I
StateFlow – Esempi II
StateFlow – Esempi IV
StateFlow – Esempi V
La libreria StateFlow
Nella libreria di Simulink è presente il blocco StateFlow
nome stato/
Università di Pisa
entry: azione eseguita quando Dipartimento di
lo stato si attiva
Sistemi
during: Elettrici
azione eseguita mentre lo stato e Automazione
è attivo
StateFlow - Superstato
Per creare un superstato è sufficiente inserire uno stato nel diagramma
e poi con il mouse ingrandirlo in modo da permettere di inserire al suo
interno altri stati.
StateFlow - Transizione
Per creare una transizione è sufficiente selezionare lo stato di partenza
e poi tenere premuto il tasto sinistro del mouse fino ad arrivare allo
stato di arrivo. Successivamente si può editare la condizione di
transizione.
event[condition]{condition_action}/transition_action
StateFlow – Evento
E’ possibile definire un Evento. Si tratta sostanzialmente di una variabile
di tipo booleano (vero o falso). Si definisce a partire dal menu Add-
>Event e può essere locale (definito all’interno di un superstato) oppure
può essere di input o output da Simulink.
StateFlow – Esplore
E’ possibile visualizzare la struttura del flowchar e delle variabili e degli
eventi definiti con l’explorer dello StateFlow che si attiva con il menu
Tool
StateFlow – Esempio
Dati due pistoni pneumatici, si vuol realizzare la seguente sequenza
ciclica di movimenti:
Stato_1 Stato_2 Stato_3 Stato_4
A+
Pistone A
B-
- +
A (B) - : pistone A (B) in posizione iniziale
A (B) + : pistone A (B) in posizione finale
camera anteriore
Sono evidenti 4 diversi stati di funzionamento.
camera posteriore
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Laboratorio informatico per l’ingegneria elettrica Ingegneria Elettrica III° Anno
StateFlow – Esempio
• Stato 1
Pistone A in movimento in avanti e Pistone B a riposo con stelo
dentro
• Stato 2
Pistone A a riposo con stelo fuori e Pistone B in movimento in avanti
Università di Pisa Dipartimento di
• Stato 3
• Impianto spento
• Impianto acceso
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StateFlow – Esempio
Ogni pistone si modellizza con un sistema del primo ordine con f.d.t:
y( s ) 1
P (s) = =
u( s ) 1+ s
Università di Pisa
L’uscita y(s) è la posizione del pistone:
Dipartimento di
y(s) =Sistemi
0 pistone conElettrici e Automazione
stelo completamente dentro
y(1) = 1 pistone con stelo completamente fuori
StateFlow – Esempio
StateFlow – Esempio
Lo StateFlow si compone dei seguenti stati:
• impianto_off (è quello di default)
• impianto_on (è un superstato con decomposizione OR)
StateFlow – Esempio
In base alle considerazioni viste in precedenza lo StateFlow si presenta
come in figura
StateFlow – Esempio
Lo schema Simulink completo è