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Lud ovica Ca sella ti
Direttore R esp onsa b ile
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INDICE
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pag 29
pag 54
pag 74
pag 89
pag 107
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INDICE
Milano di Cristallo
5 km
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GPS TRACK
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Milano di Cristallo
Un Cenno di Storia
Milano, posta al centro della l’ascensore elettrico e l’introduzione
Pianura Padana e circondata in di strutture con travi e pilastri
lontananza dalle montagne che d’acciaio, stavano sorgendo i primi
si percepiscono vicine nelle terse “skyscrapers ” ovvero i palazzi
giornate ventose, è stata per che grattano il cielo, a Milano,
secoli una città orizzontale, con, escludendo qualche struttura
quale unico riferimento in altezza, non abitativa, come i campanili,
l’imponente mole biancheggiante si previlegiavano lo sviluppo in
del Duomo. larghezza e comunque le linee
orizzontali, come nei progetti di
E’ del 1774 la collocazione della
Luigi Broggi, l’ex Palazzo della
“Madonnina ” sulla guglia più alta.
Borsa, oggi Poste e Telegrafi in
L’altezza di 108,50 m. sarebbe
Piazza Cordusio e il Palazzo del
stata un limite che nessuno
Credito Italiano nella vicina via
avrebbe neppur pensato di
Tommaso Grossi.
valicare, per molto tempo.
Poco più di un secolo dopo,
mentre all’interno del “Loop” della
città di Chicago, distrutto da uno
spaventoso incendio, all’insegna
delle conquiste tecnologiche come
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Milano di Cristallo
P a la z z o d el Comune
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Milano di Cristallo
S kyline d i Mila no
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Milano di Cristallo
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Milano di Cristallo
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Milano di Cristallo
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Milano di Cristallo
Verso il Diamantone
Da Piazza della Repubblica, se- Torre S ola ria
guendo, infatti, la ciclabile che
piega a destra, s’imbocca prima
viale Ferdinando di Savoia e poi
viale della Liberazione.
Qui, dove solo pochi anni fa
c’erano vaste aree vuote e
disgregate, parzialmente occupate
dal “Lunapark delle Varesine”, ora
svettano due grattacieli, edificati
alle rispettive estremità del lotto
tra via Gioia e via Galilei, la Torre
Solaria di Arquitectonica e
la Torre Varesine B di Lee
Polisano e Kohn Pedersen &
Fox, affettuosamente sopran-
nominata “Diamantone” , per
la forma sfaccettata e la sua
geometria irregolare con colonne
D i a ma nt i n i e T o r r e V ar e s ine B
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Milano di Cristallo
i Dia ma ntini
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Milano di Cristallo
Samsung District
è protagonista di conferenze e
momenti di incontro e promotore
di eventi rivolti a cittadini, aziende
e istituzioni.
Aperto al pubblico e con un
accesso autonomo rispetto
agli uffici, è disponibile uno
showroom in cui tutti i visitatori
godono dell’opportunità di vivere
In un luogo dove l’esperienza della Smart Home
ad ogni pedalata, si attraverso le migliori tecnologie e
respira il futuro, non poteva di toccare con mano l’ecosistema
mancare Il Samsung District che, Samsung. Certificato LEED Gold
nei suoi 12.500 metri quadrati, per il livello di qualità sostenibile, in
oltre a dare ospitalità agli uffici linea con gli standard internazionali,
dell’azienda all’insegna di efficacia, è l’edificio dove la tecnologia sta al
comfort e interazione, secondo i passo con i tempi.
nuovi modelli dello Smart Working,
mette un vero e proprio distretto
tecnologico e digitale al servizio
della collettività.
All’interno del nuovo polo
milanese dell’innovazione e del
business, nato dal progetto di
riqualificazione di Porta Nuova,
e precisamente al piano terra
dell’edificio “Diamantino”, si apre,
infatti, la Samsung Smart Arena,
un auditorium dotato delle migliori
tecnologie che, grazie a uno
spazio completamente modulabile
in base alle iniziative ospitate,
S AMS UNG
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Milano di Cristallo
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Milano di Cristallo
Al 28 di via De Castillia
interessante è l’edificio di
architettura industriale dove ha
sede la Fondazione Riccardo
Catella.
Nato come magazzino ferroviario,
nel ‘900 è stato utilizzato come
set cinematografico e laboratorio
d’arte. Ora, fucina d’iniziative
culturali, è luogo di aggregazione
con campi da bocce e perfino
un ristorante (www.ratana.it).
Lasciandosi guidare dalla pista
ciclabile, lasciata via De Castillia ,
al di là del rondò, si giunge alla
tappa finale dell’itinerario.
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Geheimnis und Deheimnisvoll Mailand
7 km
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Geheimnis und Deheimnisvoll Mailand
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Geheimnis und Deheimnisvoll Mailand
Duomo
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Geheimnis und Deheimnisvoll Mailand
L a L e g g e Nu o v a
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Geheimnis und Deheimnisvoll Mailand
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Geheimnis und Deheimnisvoll Mailand
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Geheimnis und Deheimnisvoll Mailand
Walk of Fame
Dirigendosi verso il Verziere , o
orto dell’Arcivescovo, zona in cui
esisteva un ricco mercato di frutta
e verdura, si passa per Largo Una breve digressione ci porta in
Corsia dei Servi , un androne via Felice Cavallotti dove troviamo
scarsamente illuminato e con poco Bianchi Cafè uno spazio fresco e
passaggio, nonostante si trovi a dinamico per chi ama le due ruote.
due passi dal Duomo. Oltre alle specialità enogastrono-
miche ospita nelle segrete uno
Guardando a terra ai lati, in showroom e un’officina.
corrispondenza del civico 21 si
Qui ciclisti, appassionati o sempli-
notano impronte di mani, piedi
cemente curiosi potranno scoprire i
e firme, realizzate nel corso di modelli firmati Bianchi.
una ventina d’anni, dal 1984
al 2004 , una sorta di “Walk Per info e contatti
of Fame ” hollywoodiana in tono www.bianchicafecycles.it
minore, poco valorizzata e quindi
dimenticata anche se vi figurano
personaggi legati al mondo dello
spettacolo quali Sharon Stone ,
Sylve ster Stallone , piuttosto
che Francis Ford Coppola.
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S c ro fa s em ilanuta
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Geheimnis und Deheimnisvoll Mailand
Ca sa Ma nz oni
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Ca sa d egli O menoni
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Geheimnis und Deheimnisvoll Mailand
P ia z z a O b erd a n
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La z z a retto
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E per finire...
R enz o
Lucia
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INDICE
Milano in Liberty
8 km
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GPS TRACK
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Milano in Liberty
Cenni di Storia
Sono passati cento anni o giù di
lì. Era un momento speciale per
Milano, come sempre quando
cambiamento non si tramuta in crisi,
ma in potenzialità. Opportunità che
la città allora aveva saputo cogliere,
alla grande, aprendosi verso
l’Europa e ottimizzandone i nuovi
input all’insegna della creatività e del
senso artistico insiti nel proprio DNA.
Da coltivare e condividere. I nostri
avi l’avevano ben capito. Seppellire
sotto paure, rancori o sfiducia, i
talenti è un’inutile perdita di energia.
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Milano in Liberty
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Milano in Liberty
Architetti e artisti-
artigiani coinvolti dal mondo
dell’”arte nuova” hanno largo
campo d’azione nel costruire
interi quartieri, con alle spalle
una committenza non più solo
aristocratica, ma costituita, per
lo più, da una colta borghesia
emergente, ammaliata dai nuovi
ideali, non solo estetici .
Cambiamenti economici e sociali
che si possono toccare con mano,
trasfusi in affascinanti edifici che
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Pi a z z a L i be r t y
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Milano in Liberty
Sorto in Corso Venezia 47/49, nel spalle con potenti bassi schiena
bel mezzo di una via appannaggio in grande evidenza, tant’è che
fin dal ‘700 della nobiltà e popolata Palazzo Castiglioni , dal nome
da sobri palazzi Neoclassici, il del ricco committente che aveva
primo palazzo Liberty milanese voluto lanciare la sfida, fu da subito
(1901/1904 ), ha avuto un effetto denominato la Cà di Ciapp .
a dir poco dirompente, non tanto
Lo stesso architetto Giuseppe
per l’asimmetria della facciata,
Sommaruga, indispettito dalle cri-
con un unico balcone sulla destra,
tiche e dall’ironia di benpensanti e
per l’uso del bugnato grezzo che
non, finì per confinare le due figure
riprende le forme naturali della
che avrebbero dovuto simboleg-
roccia, per la facciata severa
giare la Pace e l’Industria, nel retro
dalle dimensioni monumentali, per
di una villa da lui progettata, ora
le corpose finestre ad oblò chiuse
Clinica Columbus in Via Buonarroti,
da intrecci in ferro battuto o per
dove sono tuttora, in posizione
la profusione di grossi putti, ma
defilata.
soprattutto per le due statue,
opera di Ernesto Bazzaro ,
che ritraevano donne quasi di
P a la z z o Ca stiglioni
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Milano in Liberty
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Milano in Liberty
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Milano in Liberty
ex cinema Dumont
A completare la scenografica
prospettiva di via Malpighi , in
fondo alla strada, sullo slargo,
in corrispondenza di Via Frisi 2,
campeggia la facciata dell’ex
La zona di Via Malpighi e dintorni
cinema Dumont , ingentilita da
costituisce un villaggio nella città,
fiori e nastri in cemento e da una
improntato all’ecologia ed alla
testa di donna che domina alla
raffinatezza. Da scoprire. Mangiare
sommità del timpano. L’edificio
da Mimmo, Via Sirtori 34, apprezzato
creato nel 1905 dagli architetti
anche per l’atmosfera.
Tettamanzi e Mainetti per
Dormire alla Locanda del Pino, ospitare ben 500 spettatori, ora
accogliente B&B in Via Melzo 28. contiene la Biblioteca Venezia,
Curiosare tra i gioielli di “Anthozoa”, fulcro culturale del quartiere.
in via Malpighi 7, tra i tè di “La
Un quartiere che all’interno di
Teiera Ecclettica” di Via Melzo 30,
scenografie da Belle Epoque ,
tra i profumi da tutto il mondo di
ha gradualmente sviluppato
“British Book” nella stessa via al
una connotazione eco-friendly
34. Riservati agli ecologisti doc, “La
animata dal fil-rouge del rispetto
Città del Sole” per chi ama giocare
per l’ambiente.
e Naturasì, il famoso super.
Nelle sue vie a dimensione umana,
Non manca un Brompton Junction
non a caso quasi prive di traffico,
shop, gettonatissimo, dove si
si respira un’allegra atmosfera
trovano bici tascabili, o quasi.
che dal passato sembra volersi
proiettare in un futuro felice.
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Casa Campanini
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INDICE
Naviglio della Martesana
39 km
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GPS TRACK
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Naviglio della Martesana
Un Cenno di Storia
Nel 1457 Francesco Sforza Fu per superare il dislivello delle
volle fosse costruito un canale, che acque tra Ticino e Adda, che
dal castello di Trezzo giungesse Leonardo fece costruire la conca
fino nel cuore della città di Milano, di San Marco.
per dare un impulso alla naviga- Ad un lato, due chiuse con portelli,
zione nella pianura Padana già regolavano l’afflusso e il deflusso
solcata, nei secoli, dalle barche dell’acqua per permettere la na-
degli Etruschi e poi dei Romani, vigazione, dall’altro l’acqua scor-
esperti nel creare canali artificiali reva senza ostacoli per fornire
a complemento dei numerosi corsi forza motrice alle attività artigianali.
d’acqua naturali.
A valle della chiusa le acque si
Nel 1496 Ludovico il Moro , per ricongiungevano per gettarsi, poi,
completare i collegamenti, chiese nell’ampio specchio d’acqua che
a Leonardo da Vinci di con- copriva lo slargo di S.Marco esat-
giungere le acque del Martesana tamente dove oggi sono situati i
con quelle della fossa interna dei parcheggi.
Navigli milanesi.
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Naviglio della Martesana
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Naviglio della Martesana
Partiamo!
Il tragitto della ciclabile inizia in Via il recentis simo giardino di
San Marco con il Tombone, Greco, sorpassando succes-
dipinto a tinte fosche dalla sioni di ville che si affacciano
Scapigliatura Milanese , sull’acqua, come quelle
prosegue verso nord, con la della “Riviera Milanese di
famosa Conca e il dazio e passa Crescenzago” o campanili di
sotto al Ponte delle Gabelle, per chiese e “case a corte” .
uscire in Via Melchiorre Gioia, e da
qui proseguire sempre in direzione
nord per tutta la via Melchiorre Gioia
fino a che l’acqua del Martesana
riappare a Casina de Pomm o de El Tombon de San Marc
locale storico di milano, all’angolo tra via
Pomi e la pista ciclabile incomincia
San Marco e Via Montebello, ideale per
a seguire il percorso del naviglio aperitivi o cene tra amici.
con docile curve, tra quartieri
Pasticceria Martesana
dalla forte connotazione via Cagliero, 14.
operaia, tra resti di vecchie Aperta tutti i giorni dalle 7.30 alle 20.30
filande e oasi di verde, come www.pasticceriamartesana.com
Nel 2013 con il suo capo pasticcere Dvide
Comaschi ha vinto il campionato mondi-
ale dei maestri cioccolatieri.
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Naviglio della Martesana
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Naviglio della Martesana
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Naviglio della Martesana
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Naviglio della Martesana
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Naviglio della Martesana
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Naviglio della Martesana
Al Lavatoio
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Tra i due Navigli del Parco Sud
40 km
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GPS TRACK
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Tra i due Navigli del Parco Sud
Si Parte!
La partenza da piazza
è
XXIV maggio , l’ampio spazio
recentemente ristrutturato che si
affaccia sulla Darsena.
Questa fino al 31 marzo del 1979
era stata lo storico porto di
Milano , uno dei più importanti
scali merce d’Italia, dove oltre alle
derrate alimentari che giungevano
in città dalla campagna,
approdavano barconi carichi di
sabbia che ammucchiata lungo
le rive, aveva suggerito ai vecchi
Milanesi il soprannome della zona
ancora in uso: I SABBIONI .
Pi a z z a X X I V Mag g i o
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Tra i due Navigli del Parco Sud
Per un pò su strada...
Il nostro percorso, costeggiando
il Naviglio che scorre sulla destra,
si snoda lungo l’Alzaia Pavese ,
dove, fino a Milanofiori , sussiste Ristorante Erba Brusca
traffico automobilistico cui occorre Alzaia Naviglio Pavese
prestare particolare attenzione. 286, Milano MI
Conca Fa lla ta
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Tra i due Navigli del Parco Sud
...Inizia la ciclabile
Pedalando per altri 3 km, circa
7 dalla partenza , si giunge alle Trattoria Burlagiò
spalle di Milanofiori e dei suoi centri La Trattoria Burlagiò è un’osteria
commerciali. milanese che sorge sulla riva
del Naviglio Pavese, dove è
Qui inizia il percorso dedicato
possibile gustare i piatti regionali
alle biciclette, in esclusiva. Prima della tradizione.Il primo piatto piu
di passare sotto al ponte della richiesto è il mitico risotto giallo.
tangenziale, in una piccola area Tra i secondi tipici al Burlagiò
attrezzata, è possibile scorgere spiccano la cotoletta alla milanese
nutrie o conigli selvatici intenti a impanata, l’ossobuco (spesso servito
come piatto unico insieme al risotto
consumare il loro pasto quotidiano.
giallo) e la Cassoeula.
Il ponte sembra costituirve il Trattoria Burlagiò - Via Pavese, 12
confine virtuale tra Milano e la sua 20089 Rozzano Vecchia (MI) - Tel.
campagna, superatolo, avremo la 02.8250046 - Fax. 02.8258357
sensazione che il mondo cittadino Chiuso la domenica ed il sabato a
si sia chiuso alle nostre spalle. mezzogiorno.
www.trattoriaburlagio.it
Di lì a poco arriviamo a Rozzano ,
dove possiamo ammirare un ricco
sistema di chiuse e una cascata
cristallina.
Se c’è un alito di vento, il vapore
sollevato dalle acque ci darà una
piacevole sensazione di fresco.
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Tra i due Navigli del Parco Sud
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Tra i due Navigli del Parco Sud
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Tra i due Navigli del Parco Sud
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Tra i due Navigli del Parco Sud
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Tra i due Navigli del Parco Sud
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Tra i due Navigli del Parco Sud
Le Marcite
Oltre al Resegone si scorgono le proveniente dalle risorgive, anche
Grigne, palestra da sempre dei nella stagione invernale. Mentre
rocciatori milanesi e più lontano nella stagione estiva i prati
il Monte Rosa, con la sua mole vengono irrigati periodicamente, in
imponente. Abbassando lo quella invernale lo sono in modo
sguardo, molto più vicino a noi, continuativo.
ora vediamo le marcite .
E’ così che l’acqua di
Tecnica di cultura dei campi risorgiva, che generalmente
caratteristica della pianura sgorga per tutto l’anno con
Padana , era stata utilizzata per una temperatura costante
la prima volta nelle grange, grandi compresa fra i 9 °C (in inverno)
aziende agricole di proprietà e i 14 °C (in estate), mantenuta
delle abbazie sparse nella zona, in continuo movimento dalla
da Viboldone a Mirasole o conformazione leggermente de-
Chiaravalle , giusto per citarne gradante del terreno, impedisce al
alcune che meritano una visita. suolo di ghiacciare.
L’antica tecnica consisteva e
consiste nell’utilizzo di acqua
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Tra i due Navigli del Parco Sud
Tel. 02.90.00.24.83
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Tra i due Navigli del Parco Sud
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Tra i due Navigli del Parco Sud
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Tra i due Navigli del Parco Sud
M a d o n n i n a d e l Do s s o
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Tra i due Navigli del Parco Sud
Il Naviglio Grande
A pochi minuti sono Gaggiano e Ca sa d ell’Acq ua
la ciclabile del Naviglio Grande
che ci riporterà verso Milano.
Superato il ponte, ci spostiamo sul
lato opposto del Naviglio Grande:
da qui la ciclabile corre per circa
13 chilometri fino a raggiungere
la darsena. Lungo il percorso
incontreremo ancora cascine,
molte delle quali disabitate.
A Corsico è possibile fare
rifornimento di acqua alla Casa
dell’acqua , dove dai vari rubinetti
delle fontanelle pubbliche sgorga
acqua gassata, refrigerata e
semplice.
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Tra i due Navigli del Parco Sud
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Tra i due Navigli del Parco Sud
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La via per EXPO 2015
12 km
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D uo m o
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Cord usio
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La via per EXPO 2015
Il Castello
Si prosegue pedalando verso
il Castello Sforzesco : fa
impressione la differenza di spazi Teatro Dal Verme
rispetto alla strada percorsa finora
e lo spiazzo davanti al Castello. Il Teatro Dal Verme appartiene al
Comune e alla Provincia di Milano ed
La nuova pavimentazione poi, è gestito dell’aprile 2001 - anno della
senza vincoli di alcun genere, esa- sua riapertura - dalla Fondazione I
spera questa differenza -che è una Pomeriggi Musicali.
bellezza- e prepara agli ambienti Il Dal Verme è la sede dell’attività
successivi, il giardino all’interno del sinfonica della storica Orchestra
Castello e il parco Sempione I Pomeriggi Musicali, ed è il luogo
di una programmazione molto
subito dopo. Possiamo prendere la
articolata ed eterogenea che apre
ciclabile che gira intorno al Castello Milano su un vastissimo panorama
da destra e che ci porta fino musicale che va dal repertorio
all’Arco della Pace; oppure entrare classico e sinfonico alla scena del
al Castello. E pensare che durante rock indipendente, dal jazz alla
il progetto urbanistico di fine ‘800 musica elettronica, dal pop alle
maggiori espressioni della musica
il Castello era un problema da folk contemporanea internazionale.
spianare, eventualmente.
www.dalverme.org
Oggi è uno dei simboli della città;
edificato come rocca difensiva tra
il 1360 e il 1370 da Galeazzo
II Visconti , i lavori sono poi
proseguiti con i successori Gian
Galeazzo e Filippo Maria, che lo
trasforma nella propria residenza.
C as tello Sforzes co
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La via per EXPO 2015
www.milanocastello.it
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La via per EXPO 2015
T orre Branca
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Pa r c o de l P o r t e l l o
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La via per EXPO 2015
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La via per EXPO 2015
Il Monte Stella
Accumulo di macerie della
Seconda Guerra Mondiale,
la “Montagnetta ” -come la
chiamano i milanesi- e stato poi
uno strategico tracciato per le
gare di ciclocross e le imprese
del mitico Renato Longo ,12
volte campione italiano e cinque
volte campione del mondo della
specialità.
Oggi il Monte Stella è il posto
preferito per organizzare partite di
calcio -per gli via dei prati - e per
correre con dislivelli, unica possibi-
lità a Milano.
Il “Giardino dei Giusti” del Monte Stella
Dall’alto dei suoi cinquanta metri si è un’area di oltre 7mila metri quadrati
ammira la metropoli e si sognano inaugurata il 24 gennaio 2003.
E’ nato dalla proposta di Gabriele
le montagne, che viste da lì sono
Nissim, presidente del “Comitato
ancora più vicine. Foresta dei Giusti”.
Dal 2008 la gestione del Giardino
è affidata all’Associazione per il
Giardino dei Giusti di Milano, fondata
dal Comune di Milano, dall’Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane e
dal Comitato Foresta dei Giusti-
Gariwo.
Per tutte le informazioni: http://
it.gariwo.net/giardini/giardino-
di-milano/il-giardino-dei-giusti-a-
milano-3504.html
Ci c l a b i l e M o n t e s t e l l a
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La via per EXPO 2015
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La via per EXPO 2015
L’Arrivo a EXPO
Si attraversa poi via S.Elia Non ci sono più i bei palazzi
cominciando qui una lunga pista del centro ma c’è più verde,
ciclabile che ci porta verso il sito più aria e più cielo . Si prosegue
Expo. Si prende per via Padre ancora per via Appennini fino alla
Salerio prima e Via Benedetto rotonda che prendiamo a destra
Croce poi, girando a destra. per via Suzzara , poi a sinistra
per poche decine di metri di via
Svolta a sinistra e subito dopo
a destra per via Quadrenghi ,
Gallarate .
saltando dal lato sinistro a quello Alla rotonda Cascina Merlata
destro di un’area verde; dopo andiamo a destra e siamo Arrivati:
circa un chilometro e mezzo si E’ qui il sito Expo Milano 2015 .
arriva alla fermata del metrò di Nel futuro che è tradizione,
Bonola che si lascia sulla destra ricordando dell’Expo del 1906.
proseguendo per via Appennini . E infatti la tradizione e il futuro, il
dialetto e l’inglese, per noi hanno
lo stesso nome: Milan .
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