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Matteo Maria Boiardo

Il Proemio e la presentazione dell’opera


Il Proemio e la
presentazione dell’opera
Inamoramento de Orlando

L’Inamoramento de Orlando, poema cavalleresco in tre libri scritto da Boiardo


tra il 1476 e il 1494, racconta le imprese di Orlando, paladino di Carlo Magno, e
dei suoi amici, che combattono contro gli arabi. Le vicende belliche sono inter-
vallate dagli amori dei protagonisti. Nel Proemio dell’opera Boiardo annuncia
la materia narrata, ma soprattutto spiega la vera novità del poema, che si basa
non tanto sull’abilità militare del protagonista, quanto sul suo innamoramento
per Angelica.

Metrica: ottave a schema ABABABCC.

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1
Signori e cavallier che ve adunati
Per odir cose dilettose e nove,
Stati attenti e quïeti, ed ascoltati
La bella istoria che ’l mio canto muove;
5 E vedereti i gesti smisurati1,
L’alta fatica e le mirabil prove
Che fece il franco Orlando per amore
Nel tempo del re Carlo imperatore.

2
Non vi par già, signor, meraviglioso
10 Odir cantar de Orlando inamorato,
Ché qualunche nel mondo è più orgoglioso,
È da Amor vinto, al tutto subiugato;
Né forte braccio, né ardire animoso,
Né scudo o maglia2, né brando3 affilato,
15 Né altra possanza può mai far diffesa,
Che al fin non sia da Amor battuta e presa.

3
Questa novella è nota a poca gente,

1
Smisurati: eccezionali
2
Maglia: armatura
3
Brando: spada
Perché Turpino4 istesso la nascose,

Il Proemio e la presentazione dell’opera


Credendo forse a quel conte valente
Esser le sue scritture dispettose,
20 Poi che contra ad Amor pur fu perdente
Colui che vinse tutte l’altre cose:
Dico di Orlando, il cavalliero adatto.
Non più parole ormai, veniamo al fatto.

4
La vera istoria di Turpin ragiona
25 Che regnava in la terra de orïente,
Di là da l’India, un gran re di corona,
Di stato e de ricchezze sì potente
E sì gagliardo de la sua persona,
Che tutto il mondo stimava nïente:
30 Gradasso nome avea quello amirante,
Che ha cor di drago e membra di gigante.

5
E sì come egli avviene a’ gran signori,
Che pur quel voglion che non ponno5 avere,
E quanto son difficultà maggiori

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35 La desïata cosa ad ottenere,
Pongono il regno spesso in grandi errori,
Né posson quel che voglion possedere;
Così bramava quel pagan gagliardo
Sol Durindana e ’l bon destrier Baiardo6.

6
40 Unde per tutto il suo gran tenitoro
Fece la gente ne l’arme asembrare,
Ché ben sapeva lui che per tesoro
Né il brando, né il corsier puote acquistare;
Duo mercadanti erano coloro
45 Che vendean le sue merce troppo care:
Però destina di passare in Franza
Ed acquistarle con sua gran possanza.

7
Cento cinquanta millia cavallieri
Elesse di sua gente tutta quanta;
50 Né questi adoperar facea pensieri,
Perché lui solo a combatter se avanta
Contra al re Carlo ed a tutti guerreri

4
Personaggio fittizio a cui si attribuisce nella tradizione cavalleresca il racconto delle storie dei paladini di Carlo
Magno
5
Ponno: possono
6
Rispettivamente la spada e il destriero di Orlando
Che son credenti in nostra fede santa;

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E lui soletto vincere e disfare
55 Quanto il sol vede e quanto cinge il mare.

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