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LA TECNICA DELLA SCUOLA /FORMAZIONE

PREPARIAMOCI PER ACCEDERE AI PERCORSI


DI FORMAZIONE PER CONSEGUIRE LA SPECIALIZZAZIONE
PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DIDATTICO
Indicazioni utili per superare la prova
PARTE I

Competenze organizzative in riferimento


all’organizzazione scolastica e agli aspetti giuridici
concernenti l’autonomia scolastica

PROF.SSA Anna Maria Di Falco


DIRIGENTE SCOLASTICO
COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

DECRETO MINISTERIALE 755 DEL 6 LUGLIO 2021


Autorizzazione attivazione percorsi di formazione per il conseguimento
della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con
disabilità nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria, nella scuola
secondaria di I grado e nella scuola secondaria di II grado

Art. 1
1. Nel corrente anno accademico 2020/2021 ogni Ateneo che ha validamente
presentato la propria offerta formativa potenziale è autorizzato ad attivare i
percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le
attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola dell’infanzia,
nella scuola primaria, nella scuola secondaria di I grado e nella scuola
secondaria di II grado, nei limiti dei posti fissati e per le sedi autorizzate di cui
all’allegata tabella A, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente
decreto.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

DECRETO MINISTERIALE 755 DEL 6 LUGLIO 2021


Autorizzazione attivazione percorsi di formazione per il conseguimento
della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con
disabilità nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria, nella scuola
secondaria di I grado e nella scuola secondaria di II grado

Art. 1
2. Ciascun percorso è relativo al rispettivo grado di istruzione.

3. Le modalità di espletamento delle prove di accesso predisposte dagli


atenei con propri Bandi e costituite da un test preselettivo, una o più
prove scritte ovvero pratiche e da una prova orale, nonché gli aspetti
organizzativi e didattici del corso di specializzazione per le attività di
sostegno, sono disciplinati ai sensi del D.M. 92/2019 e del D.M. 90/2020.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

DECRETO MINISTERIALE 92/2019


Disposizioni concernenti le procedure di specializzazione sul sostegno
di cui al decreto del MIUR n. 249/2010 e successive modificazioni

Art. 1 – Oggetto e definizioni

Il presente decreto detta disposizioni concernenti i percorsi di specializzazione


per il sostegno agli alunni e alle alunne con disabilità della scuola dell'infanzia e
primaria e della scuola secondaria di I e II grado

DECRETO MINISTERIALE 90/2020


Disposizioni concernenti le prove di accesso ai percorsi di specializzazione sul
sostegno agli alunni con disabilità.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

DECRETO MINISTERIALE 92/2019


Disposizioni concernenti le procedure di specializzazione sul sostegno
di cui al decreto del MIUR n. 249/2010 e successive modificazioni

Articolo 2 - Offerta formativa e relativi requisiti

Con Decreto del Ministro dell‘Istruzione, dell‘Università e della Ricerca sono


autorizzati i percorsi di specializzazione, è effettuata la ripartizione dei contingenti
e sono fissate le date uniche per ciascun indirizzo di specializzazione del test
preliminare, nonché le eventuali deroghe alla data di termine dei percorsi.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

DECRETO MINISTERIALE 92/2019


Disposizioni concernenti le procedure di specializzazione sul sostegno
di cui al decreto del MIUR n. 249/2010 e successive modificazioni

Accesso ai corsi

1. La prova di accesso, predisposta dalle università è volta a verificare,


unitamente alla capacità di argomentazione e al corretto uso della lingua, il
possesso, da parte del candidato, di:

a) competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola


b) competenze su empatia e intelligenza emotiva
c) competenze su creatività e pensiero divergente
d) competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia
delle istituzioni scolastiche.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

DECRETO MINISTERIALE 92/2019


Disposizioni concernenti le procedure di specializzazione sul sostegno
di cui al decreto del MIUR n. 249/2010 e successive modificazioni
Profilo del docente specializzato
Il docente specializzato per il sostegno è assegnato alla classe in cui è iscritto un alunno con
disabilità; egli assume la contitolarità della sezione e della classe in cui opera, partecipa alla
programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di
competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti ai sensi
dell'articolo 13, comma 6 della legge 5 febbraio 1992 n. 104.

Il docente specializzato si occupa delle attività educativo-didattiche attraverso le attività di


sostegno alla classe al fine di favorire e promuovere il processo di integrazione degli alunni
con disabilità.

Offre la sua professionalità e competenza per apportare all'interno della classe un


significativo contributo a supporto della collegiale azione educativo-didattica, secondo
principi di corresponsabilità e di collegialità.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

► L'autonomia didattica, l'autonomia organizzativa,


l'autonomia di ricerca e di sperimentazione e sviluppo

► Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa

► Le reti di scuole

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Il lungo cammino dell’autonomia scolastica:


dalla legge 59/1997 alla legge 107/2015
Il Piano Scuola 2020-2021
► Legge 15 marzo 1997, n. 59 - Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti
alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la
semplificazione amministrativa, art. 21

conferisce personalità giuridica alle istituzioni scolastiche e istituisce


 l’autonomia organizzativa finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della
diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, alla integrazione
e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie
innovative e al coordinamento con il contesto territoriale
 l'autonomia didattica finalizzata al perseguimento degli obiettivi generali del sistema
nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di
scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
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Il lungo cammino dell’autonomia scolastica:


dalla legge 59/1997 alla legge 107/2015
► D.L.vo 6 marzo 1998, n. 59 - Disciplina della qualifica dirigenziale dei capi di istituto delle
istituzioni scolastiche autonome, a norma dell'art. 21, c. 16, della legge 15 marzo 1997, n. 59

25-bis - Dirigenti delle istituzioni scolastiche


1. Nell'ambito dell'amministrazione scolastica periferica è istituita la qualifica dirigenziale per i
capi di istituto preposti alle istituzioni scolastiche ed educative alle quali è stata attribuita
personalità giuridica ed autonomia a norma dell'art. 21 della L. 15.3.97, n. 59. I dirigenti
scolastici sono inquadrati in ruoli di dimensione regionale e rispondono, agli effetti dell'art. 20,
in ordine ai risultati, che sono valutati tenuto conto della specificità delle funzioni e sulla base
delle verifiche effettuate da un nucleo di valutazione istituito presso l'amministrazione
scolastica regionale, presieduto da un dirigente e composto da esperti anche non appartenenti
all'amministrazione stessa.
2. Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale
rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei
risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al
dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle
risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri
di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali.
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E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Il lungo cammino dell’autonomia scolastica:


dalla legge 59/1997 alla legge 107/2015
► D.P.R. n. 275 del 8 marzo 1999 - Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche

• Art. 1: autonomia funzionale per la definizione e la realizzazione dell’offerta


formativa
• Art. 3: POF
• Art. 4: autonomia didattica
• Art. 5: autonomia organizzativa
• Art. 6: autonomia di ricerca sperimentazione e sviluppo
• Art. 7: reti di scuole
• Art. 8: definizione dei curricoli
• Art. 9: ampliamento dell’offerta formativa

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

LEGGE 13 luglio 2015, n. 107


Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti

Art. 1
1. Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i
livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i
tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e
territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in
coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione,
per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,
sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla
cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo
formativo e di istruzione permanente dei cittadini,
la presente legge
dà piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 21 della
legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, anche in relazione alla
dotazione finanziaria.

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LEGGE 13 luglio 2015, n. 107


Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti

La Legge 107/2015 si propone di valorizzare l’autonomia scolastica dando


gli strumenti finanziari e operativi ai dirigenti per poterla realizzare.

Le novità apportate nel Sistema di Istruzione e Formazione:


● un’offerta formativa più ricca e flessibile per gli studenti
● risorse stabili per la formazione e la valorizzazione dei docenti
● investimenti ad hoc per laboratori e digitale

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Competenze organizzative
COMPETENZE in riferimento
ORGANIZZATIVE all’organizzazione
IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
scolastica
E AGLIe ASPETTI
agli aspetti giuridici
GIURIDICI concernenti
CONCERNENTI l’autonomia
L’AUTONOMIA scolastica
SCOLASTICA FORMAZIONE

LEGGE 13 luglio 2015, n. 107


Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti

Le scuole superiori possono attivare materie opzionali per rispondere meglio alle esigenze
educative degli studenti.

L’alternanza scuola-lavoro (secondo la nuova denominazione Percorsi per le Competenze


Trasversali e per l’Orientamento - PCTO) è garantita a tutti nel secondo biennio e nell’ultimo
anno di tutti gli indirizzi delle scuole secondarie di II grado.

E’ stato attivato il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) con risorse per la didattica e
la formazione dei docenti.

I Piani dell’offerta formativa sono diventati triennali per dare più continuità al progetto
didattico. I Piani sono elaborati dal Collegio dei docenti, sulla base di indirizzi definiti dal
dirigente scolastico, per essere poi approvati dal Consiglio di circolo o d’Istituto dove sono
rappresentate anche le famiglie e, nella secondaria di II grado, gli studenti.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

LEGGE 13 luglio 2015, n. 107


Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti
E’ stato creato un Portale unico dei dati della scuola, un unico archivio web ricco di dati e
informazioni da scaricare e consultare on line. Il portale, oltre a semplificare, vuole garantire
stabilmente l'accesso e la riutilizzabilità dei dati pubblici del sistema nazionale di istruzione
e formazione e pubblica in formato aperto:
• dati dell'anagrafe degli studenti
• dati pubblici sul sistema nazionale di valutazione
• dati sul personale della scuola
• anagrafe delle scuole
• anagrafe dell'edilizia scolastica
• dati relativi ai progetti PON
• Piani Triennali dell’Offerta Formativa, compresi quelli delle scuole paritarie del sistema
nazionale di istruzione
• dati dell'osservatorio tecnologico
• documenti, dati e informazioni utili a valutare l’avanzamento didattico, tecnologico e
d’innovazione del sistema scolastico
• normativa, atti e circolari adottate dal Ministero.
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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

D.M. 39 del 26 giugno 2020


Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche,
educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di
Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021

Valorizzazione delle forme di flessibilità derivanti dall’Autonomia scolastica


L’Autonomia scolastica, introdotta nell’Ordinamento nazionale più di venti anni orsono, è
strumento privilegiato per elaborare una strategia di riavvio dell’anno scolastico che risponda
quanto più possibile alle esigenze dei territori di riferimento nel rispetto delle indicazioni
sanitarie sopra riportate.
Il Regolamento 8 marzo 1999, n. 275, recante Norme in materia di Autonomia delle
istituzioni scolastiche, conferisce alle istituzioni scolastiche la possibilità di costruire percorsi
formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di
tutti gli alunni, attraverso la definizione di precisi ambiti di intervento organizzativo.
Pertanto resta ferma l’opportunità per le istituzioni scolastiche di avvalersi delle ulteriori
forme di flessibilità derivanti dallo strumento dell’Autonomia, sulla base degli spazi a
disposizione e delle esigenze delle famiglie e del territorio, che contemplino, ad esempio:

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

D.M. 39 del 26 giugno 2020


Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche,
educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di
Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021
Valorizzazione delle forme di flessibilità derivanti dall’Autonomia scolastica
• una riconfigurazione del gruppo classe in più gruppi di apprendimento
• l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o
da diversi anni di corso
• una frequenza scolastica in turni differenziati, anche variando l’applicazione delle
soluzioni in relazione alle fasce di età degli alunni e degli studenti nei diversi gradi
scolastici
• per le scuole secondarie di II grado, una fruizione per gli studenti, opportunamente
pianificata, di attività didattica in presenza e, in via complementare, didattica digitale
integrata, ove le condizioni di contesto la rendano opzione preferibile ovvero le
opportunità tecnologiche, l’età e le competenze degli studenti lo consentano
• l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari, ove non già previsto dalle
recenti innovazioni ordinamentali
• una diversa modulazione settimanale del tempo scuola, su delibera degli Organi
collegiali competenti.
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D.M. 39 del 26 giugno 2020


Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche,
educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di
Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021

Le istituzioni scolastiche avranno cura di garantire a ciascun alunno la medesima offerta


formativa, ferma restando l’opportunità di adottare soluzioni organizzative differenti per
realizzare attività educative o formative parallele o alternative alla didattica tradizionale.

Gli strumenti di autonomia didattica e organizzativa previsti dagli artt. 4 e 5 del DPR n.
275/99 possono consentire un diverso frazionamento del tempo di insegnamento, più
funzionale alla declinazione modulare del tempo scuola anche in riferimento alle esigenze
che dovessero derivare dall’effettuazione, a partire dal 1 settembre 2020 e in corso d’anno
2020-2021, delle attività relative ai Piani di Apprendimento Individualizzati (PAI) e ai Piani di
Integrazione degli Apprendimenti (PIA) di cui all’O.M. 16 maggio 2020, n. 11.

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E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

D.M. 39 del 26 giugno 2020


Tra sussidiarietà e corresponsabilità educativa: il ruolo delle comunità
territoriali
… gli Enti locali, le istituzioni pubbliche e private variamente operanti sul territorio, le realtà
del Terzo settore e le scuole possono sottoscrivere specifici accordi, quali Patti educativi di
comunità, ferma restando la disponibilità di adeguate risorse finanziarie.
Il coinvolgimento dei vari soggetti pubblici e degli attori privati, in una logica di massima
adesione al principio di sussidiarietà e di corresponsabilità educativa, avviene attraverso lo
strumento della conferenza di servizi, chiamata a valutare le singole proposte di cooperazione
e le modalità di realizzazione, attraverso accordi che definiscano gli aspetti realizzativi.

Dando così attuazione a quei principi e valori costituzionali, per i quali tutte le componenti
della Repubblica sono impegnate nell’assicurare la realizzazione dell’istruzione e
dell’educazione, e fortificando l’alleanza educativa, civile e sociale di cui le istituzioni
scolastiche sono interpreti necessari, ma non unici, tale conferenza è convocata anche su
richiesta delle istituzioni scolastiche medesime, al fine di:

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

D.M. 39 del 26 giugno 2020


Tra sussidiarietà e corresponsabilità educativa: il ruolo delle comunità
territoriali

• favorire la messa a disposizione di altre strutture o spazi, come parchi, teatri,


biblioteche, archivi, cinema, musei, al fine di potervi svolgere attività didattiche
complementari a quelle tradizionali, comunque volte a finalità educative
• sostenere le autonomie scolastiche, tenuto conto delle diverse condizioni e criticità di
ciascuna, nella costruzione delle collaborazioni con i diversi attori territoriali che
possono concorrere all’arricchimento dell’offerta educativa, individuando finalità, ruoli
e compiti di ciascuno sulla base delle risorse disponibili.

L’obiettivo ultimo è quello di fornire unitarietà di visione a un progetto organizzativo,


pedagogico e didattico legato anche alle specificità e alle opportunità territoriali.

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D.M. 39 del 26 giugno 2020


Tra sussidiarietà e corresponsabilità educativa: il ruolo delle comunità
territoriali

È indispensabile una collaborazione attiva di studenti e famiglie per continuare a mettere in


pratica i comportamenti generali previsti per il contrasto alla diffusione dell’epidemia, nel
contesto di una responsabilità condivisa e collettiva.

A tale proposito il rafforzamento dell’alleanza scuola famiglia può ulteriormente


concretizzarsi nell’aggiornamento del

Patto Educativo di Corresponsabilità

che, ove necessario, può essere ricalibrato in una forma maggiormente rispondente alle
nuove esigenze culturali di condivisione tra scuola e famiglia, diventando il luogo in cui gli
adulti educatori si riconoscono, formalmente e sostanzialmente, nel conseguimento dello
stesso obiettivo.

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La formazione dei docenti


• Legge 107/2015
• D.M. 797/2016
• D.M. 39/2020

Con la legge 107/2015 la formazione in servizio del personale docente diventa obbligatoria,
permanente e strutturale (comma 124)

Per la prima volta, attraverso un Piano Nazionale, si definiscono ambiti tematici e priorità:
a) obiettivi di crescita personale e professionale del singolo docente
b) obiettivi di miglioramento della scuola strategia per lo sviluppo dell’intero Paese.

Il Piano Nazionale di Formazione per il triennio 2016-2019 considerava il diritto-dovere alla


formazione come sistema di opportunità di crescita e di sviluppo professionale per l’intera
comunità scolastica.

Il Piano indicava le priorità per la formazione in servizio dei docenti e specifica che esse sono
strettamente correlate con i risultati prefissi nel PTOF

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Il D.M. 797/2016: Piano Nazionale di Formazione


Il Piano considera prioritarie a livello nazionale tre ordini di competenze

► COMPETENZE DI SISTEMA
Autonomia didattica e organizzativa - Valutazione e miglioramento - Didattica per
competenze e innovazione metodologica

► COMPETENZE PER IL 21MO SECOLO Lingue straniere - Competenze digitali e nuovi


ambienti per l’apprendimento - Scuola e lavoro

► COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA


Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale - Inclusione e
disabilità - coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile

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Il D.M. 39/2020: la formazione nel Piano Scuola


Le istituzioni scolastiche organizzano, singolarmente o in rete, attività di formazione
specifica per il personale docente e ATA, in materia di utilizzo delle nuove tecnologie
relativamente alle diverse mansioni e professionalità (docenza, attività tecnica e
amministrativa, di accoglienza e sorveglianza), al fine di non disperdere e potenziare
ulteriormente le competenze acquisite, dai docenti, nel corso del periodo di
sospensione delle attività didattiche in presenza e dal personale ATA nel corso dei
periodi di smart working, secondo le diverse mansioni.

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Il D.M. 39/2020: la formazione nel Piano Scuola

A puro titolo esemplificativo

Le attività per la formazione del personale docente ed educativo potranno riguardare le


seguenti tematiche:

• metodologie innovative di insegnamento e di apprendimento


• metodologie innovative per l’inclusione scolastica
• modelli di didattica interdisciplinare
• modalità e strumenti per la valutazione, anche alla luce di metodologie innovative di
insegnamento e di apprendimento realizzate, ad esempio, attraverso le tecnologie
multimediali

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Il D.M. 39/2020: la formazione nel Piano Scuola


Per il personale ATA:

• Organizzazione del lavoro, collaborazione e realizzazione di modelli di lavoro in team


(tutto il personale ATA)

• Principi di base dell’architettura digitale della scuola (tutto il personale ATA)

• Digitalizzazione delle procedure amministrative anche in relazione alla modalità di


lavoro agile (Assistenti amministrativi e tecnici).

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
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Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa


e l’atto di indirizzo del Dirigente

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Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa


L’autonomia scolastica diventa uno strumento di progettualità produttiva se fondata sul
senso di corresponsabilità di tutta la comunità scolastica, se i processi di autovalutazione,
necessari per il miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa e del servizio,
diventano strumenti di trasparenza e di rendicontazione sociale.

L’organizzazione scolastica può essere orientata alla massima diversificazione, efficienza


ed efficacia, con forme di flessibilità, di autonomia didattica e organizzativa.

La programmazione dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi e per l’apertura


della comunità scolastica al territorio diventa triennale e viene elaborato il

Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF)

dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di
gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico, approvato dal Consiglio di
Istituto di cui vengono garantiti la trasparenza e la pubblicità.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Nel PTOF è delineata la programmazione delle attività formative per il personale


docente e ATA, in coerenza con i risultati attesi al termine del triennio nel PTOF e
annualmente nel Piano di Miglioramento (PdM), sulla base del Piano Nazionale Triennale
di Formazione.

Sono previste anche iniziative di formazione per gli studenti del 1° e 2° ciclo relative alle
tecniche di primo soccorso (comma 10) e attività di formazione in materia di tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro solo nelle scuole secondarie di 2° grado.
Nel PTOF sono previste azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel
Piano Nazionale per la scuola digitale che persegue obiettivi mirati al fine di sviluppare le
competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale un obiettivo
formativo e uno strumento didattico.

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Competenze organizzative
COMPETENZE in riferimento
ORGANIZZATIVE all’organizzazione
IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
scolastica
E AGLIe ASPETTI
agli aspetti giuridici
GIURIDICI concernenti
CONCERNENTI l’autonomia
L’AUTONOMIA scolastica
SCOLASTICA FORMAZIONE

Il comma 129 della Legge 107/2015

Il bonus per merito,istituito nel 2015 dalla Legge 107 dello stesso anno, aveva lo scopo di
valorizzare e premiare i docenti, a tempo indeterminato e determinato, che si erano
distinti per la loro professionalità nelle attività di insegnamento e funzionali
all’insegnamento a beneficio di tutta la comunità scolastica.

La Legge di Bilancio 2020 prevede, invece, che le risorse iscritte nel fondo di cui
all’articolo 1, comma 126, della legge 13 luglio 2015, n. 107, già confluite nel fondo per il
miglioramento dell’offerta formativa, sono utilizzate dalla contrattazione integrativa in
favore del personale scolastico, senza ulteriore vincolo di destinazione.

Il merito del personale docente viene valorizzato con l’assegnazione del bonus premiale da
parte del dirigente scolastico (commi 126-128) sulla base dei criteri stabiliti dal Comitato
di Valutazione (comma 129).

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale

Il Piano nazionale per la scuola digitale, previsto dalla Legge 107/2015, comma 57,
si propone di:

• lanciare una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana


• dare un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale


Il comma 58 definisce gli obiettivi strategici del PNSD

• realizzare attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti
• potenziare gli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i
processi di innovazione delle istituzioni scolastiche
• adottare strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance,
la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni formazione dei
docenti
• formare direttori dei servizi generali e amministrativi, assistenti amministrativi e
assistenti tecnici per l'innovazione digitale nell'amministrazione
• potenziare le infrastrutture di rete, con particolare riferimento alla connettività nelle
scuole
• valorizzare le migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la
promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione
• definire i criteri e le finalità per l'adozione di testi didattici in formato digitale e per la
produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti
autonomamente dagli istituti scolastici.

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E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale


L’animatore digitale

E’ un docente di ruolo con spiccate capacità organizzative che, insieme al Dirigente e al


DSGA, ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola.
L’ animatore digitale, uno per ogni istituto

► organizza attività e laboratori per formare la comunità scolastica sui temi del PNSD

► individua soluzioni metodologiche e tecnologiche quali ambienti di apprendimento


integrati, biblioteche multimediali, ammodernamento di siti internet, progetti
tecnologici, …

► lavora per la diffusione di una cultura digitale condivisa tra tutti i componenti della
comunità scolastica, stimolando soprattutto la partecipazione e la creatività degli
studenti.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Aspetti nodali dell’atto di indirizzo per le attività della


scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

Il dirigente nell’atto di indirizzo tiene come punti fermi le priorità, i traguardi e gli
obiettivi individuati dal Rapporto di Autovalutazione (RAV), che dovranno costituire le
priorità e i risultati attesi nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).

La pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale dovrà essere coerente con i traguardi


di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali o dalle
Linee Guida, con le esigenze del contesto territoriale e con le esigenze formative degli
alunni.

Per quanto riguarda il Piano di formazione dei docenti, il dirigente nell’atto di indirizzo
guida il personale allo sviluppo delle competenze digitali, all’arricchimento delle
competenze professionali, in particolare di quelle metodologiche e organizzative
indispensabili per offrire supporto all’azione didattica e accrescerne la qualità e
l’efficacia, in riferimento anche alle indicazioni del Piano Nazionale per la Scuola
Digitale.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Aspetti nodali dell’atto di indirizzo per le attività della


scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
Il dirigente, inoltre, attraverso una rendicontazione delle scelte, delle attività e dei risultati
raggiunti assicura la piena trasparenza e pubblicità del PTOF con la pubblicazione su Scuola
in chiaro.

Sono da incentivare:
• progetti in rete, per la realizzazione di un curricolo verticale
• le interazioni tra scuola, società, imprese, realtà associazionistiche e imprenditoriali del
territorio
• il consolidamento dei rapporti armonici fra tutto il personale e le diverse componenti
della comunità scolastica attraverso una leadership diffusa e condivisa in modo da
consentire una maggiore valorizzazione dell’identità specifica della comunità scolastica
• il sistema di comunicazione, di socializzazione e di condivisione delle informazioni tra il
personale, gli alunni e le famiglie relative agli obiettivi perseguiti, alle modalità di
gestione e ai risultati conseguiti, garantendo un’amministrazione trasparente, alla luce del
D.L.vo 33/2013 - Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli
obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Aspetti nodali dell’atto di indirizzo per le attività della


scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

L’atto di indirizzo puntualizza che per tutti i progetti e le attività del PTOF devono essere
indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco
del triennio, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli.

Gli indicatori devono essere

• quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili

• qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni,


qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Le reti di scuole

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E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Indicazioni per la formazione delle reti


Il D.P.R. 275/1999, Regolamento dell‘autonomia scolastica, ha introdotto già da venti
anni le Reti di scuole, che hanno rappresentato un esempio di buona pratica
collaborativa, contribuendo a promuovere una crescita e una maturazione delle
responsabilità connessa con l'autonomia, realizzando progetti di notevole impatto
sull'innovazione del sistema nazionale d'istruzione e formazione.

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Indicazioni per la formazione delle reti


Legge 107/2015

La legge 107/2015 ha prefigurato una nuova organizzazione sul territorio e una nuova
gestione delle risorse valorizzando sinergicamente l'autonomia scolastica e quella
collaborazione e condivisione propositiva, che si riconosce alla forma organizzativa della
rete (commi 70, 71, 72 e 74)

La Legge ha predisposto il nuovo assetto organizzativo favorendo la crescita di tutte le


scuole nel confronto reale e operativo e, attrezzandole per una maggiore apertura al
territorio e alla sua realtà, ne valorizza la capacità organizzativa e consolida le capacità di
cooperare nel superamento di atteggiamenti sia autoreferenziali, sia meramente
competitivi.

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E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Indicazioni per la formazione delle reti


Legge 107/2015
L'aggregazione per ambiti consente alle scuole, nei diversi contesti, grazie alla sinergia
di rete, di rafforzare le proprie competenze e svilupparne di nuove, di gestire e superare
le problematicità, di avvalersi e condividere l'esperienza delle altre scuole partecipanti
alla rete.

Le reti sono forme di aggregazioni di istituzioni scolastiche attorno a un progetto


condiviso. Con l'accordo di rete di ambito e con l'accordo di rete di scopo, le scuole
possono, come previsto dalla Legge107/2015, esercitare in comune una o più attività,
rientranti nei rispettivi Piani Triennali dell'Offerta Formativa, allo scopo di accrescere la
reciproca competenza innovativa scolastica.

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Indicazioni per la formazione delle reti


Legge 107/2015
L'innovazione costituita da una più solida e strutturata organizzazione in reti, sia di
ambito che di scopo, rappresenta una maggiore capacità nel disporre di adeguate
competenze di personale, di risorse finanziarie e strumentali, per il raggiungimento di
obiettivi strategici in linea con i target europei, in relazione al Rapporto di Valutazione e
al Piano di Miglioramento delle singole scuole, con effetti sul servizio d'istruzione e
formazione nel suo complesso.

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E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Indicazioni per la formazione delle reti


Legge 107/2015
Due sono le tipologie di rete

► rete di ambito, che riunisce stabilmente tutte le scuole statali, dell'ambito territoriale
individuato dall'USR; le scuole paritarie partecipano alla rete d'ambito, in relazione alle
azioni e alle attività che ne coinvolgono finalità e funzioni.

► rete di scopo, che si costituisce spontaneamente tra le scuole, anche oltre l'ambito di
appartenenza, per il perseguimento di precisi scopi che trovano riscontro nelle priorità
individuate per il territorio dell'ambito o in più specifiche esigenze locali e/o nazionali.

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Autoanalisi Rendicontazione e Miglioramento


della qualità dell’offerta formativa
Le modalità di autoanalisi e le proposte
di automiglioramento di Istituto

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Dal RAV al Piano di Miglioramento al PTOF

Nella valutazione delle Istituzioni scolastiche l'obiettivo prioritario è promuovere in modo


capillare e diffuso su tutto il territorio nazionale una cultura della valutazione finalizzata al
miglioramento della qualità dell'offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti
educativi e formativi degli studenti.

Il Rapporto di Autovalutazione, elaborato esclusivamente on line attraverso una


piattaforma operativa per la prima volta nell’anno scolastico 2014-2015, è pubblicato
attraverso l’inserimento nel portale Scuola in chiaro e nel sito della scuola di
appartenenza (Direttiva 11/2014, punto C).

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Dal RAV al Piano di Miglioramento al PTOF

Il RAV
► esprime la capacità della scuola di compiere un'autentica autoanalisi dei propri punti
di forza e di criticità, alla luce di dati comparabili

► consente di porre in relazione gli esiti di apprendimento con i processi organizzativi e


didattici, all'interno del contesto socioculturale

► consente di individuare le priorità e gli obiettivi di miglioramento

► consolida l'identità e l'autonomia della scuola, rafforza le relazioni collaborative tra


gli operatori (…)

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Dal RAV al Piano di Miglioramento al PTOF

DIRETTIVA n. 11 DEL 18 SETTEMBRE 2014


Priorità strategiche del Sistema nazionale di valutazione

L'idea di fondo alla base della Direttiva era quella di favorire, in ogni fase della valutazione e
fin dal suo avvio, un coinvolgimento attivo e responsabile delle scuole, fuori da logiche di
mero adempimento formale.

Un buon processo valutativo consente a ciascuna istituzione scolastica di regolare e


qualificare il proprio servizio educativo.

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Dal RAV al Piano di Miglioramento al PTOF

Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione

► riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico


► riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento
degli studenti
► rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di
partenza
► valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al lavoro

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Il valore aggiunto della documentazione


La documentazione

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Il valore aggiunto della documentazione

L’importanza della documentazione nell’ambito della comunità scolastica è riconosciuta da


decenni

Le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca,


sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico delle realtà locali e curando tra l'altro la documentazione educativa e la sua
diffusione all'interno della scuola e gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici
(D.P.R. n. 275/99, art. 6)

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Il valore aggiunto della documentazione

Nell'ambito delle reti di scuole possono essere istituiti laboratori finalizzati tra l'altro alla
documentazione, secondo procedure definite a livello nazionale per la più ampia
circolazione, anche attraverso rete telematica, di ricerche, esperienze, documenti e
informazioni
(D.P.R. n. 275/99, art. 7)

Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari,


psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca,
documentazione e valutazione tra loro correlate interagenti, che si sviluppano col maturare
dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Il valore aggiunto della documentazione

La documentazione

► nel processo educativo

► nello sviluppo della professione docente

► nel miglioramento della qualità organizzativa della scuola

► la figura professionale del documentarista

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Documentare il processo educativo

La documentazione del processo educativo, dei percorsi didattici e formativi realizzati nella
scuola anno dopo anno è un’attività fondamentale per

● rendere stabile la memoria storica della scuola

● facilitare i processi di miglioramento, di innovazione e di rendicontazione

● costruire una comunità virtuale

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Documentare per incentivare l’innovazione

La documentazione dei materiali didattici, dei progetti, delle iniziative contribuisce a

● condividere e valorizzare il patrimonio di ricerca didattica prodotto ogni anno nella scuola

● incentivare l’innovazione utilizzando l’informazione prodotta dalla stessa scuola e da altre


scuole
● consolidare il lavoro collegiale.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Documentare per favorire lo sviluppo professionale


La socializzazione dei materiali dentro la scuola e la loro pubblicazione diventano punto di

riferimento per

● progettare l’azione didattica nell’ottica del miglioramento

● valorizzare lo sviluppo professionale dei docenti

● motivare all’innovazione

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

A chi è affidato il compito di documentare

La figura del Documentarista

Tra le Funzioni strumentali quella del documentarista è la meno diffusa nelle


scuole italiane, perché poco diffusa è ancora la cultura della documentazione.

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

A chi è rivolta la documentazione

La documentazione è rivolta e serve

● ai docenti
● agli studenti
● ai genitori
● alle scuole
● al territorio
● al sistema di istruzione e formazione

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Che cosa e come documentare

► La raccolta dei documenti


È necessario che il progetto del lavoro che si intende realizzare preveda sin dalla sua
elaborazione l e modalità di documentazione

► La fruibilità della documentazione


Attraverso la chiarezza della descrizione dettagliata dei percorsi realizzati, mettendo in
evidenza, le modalità di lavoro, le risorse impiegate, eventuali costi, le difficoltà
incontrate, i tempi, eventuali aspetti critici, il valore aggiunto, i risultati

► La socializzazione della documentazione dentro e fuori della scuola


Attraverso
- il sito della scuola in una sezione dedicata alle Best practice
- il sito dell’USR nella sezione appositamente dedicata

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Che cosa e come documentare

La raccolta dei documenti

È necessario che il progetto del lavoro che si intende realizzare preveda sin dalla sua
elaborazione le modalità di documentazione

Documentazione Documentazione

del del

percorso e del processo prodotto finale

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E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Che cosa e come documentare


La fruibilità della documentazione

Attraverso la chiarezza della descrizione dettagliata dei percorsi realizzati

mettendo in evidenza

► le modalità di lavoro
► le risorse impiegate
► eventuali costi
► le difficoltà incontrate
► i tempi
► eventuali aspetti critici
► il valore aggiunto
► i risultati

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COMPETENZE ORGANIZZATIVE IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA LA TECNICA DELLA SCUOLA
E AGLI ASPETTI GIURIDICI CONCERNENTI L’AUTONOMIA SCOLASTICA FORMAZIONE

Che cosa e come documentare


La socializzazione della documentazione dentro e fuori della scuola

Attraverso
- il sito della scuola in una sezione dedicata alle Best practice
- il sito dell’USR nella sezione appositamente dedicata
- il sito del M.I.
- l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire), il più
antico Ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione.

La documentazione è utile per diffondere informazioni sulle modalità attraverso cui


ciascuna scuola realizza l'autonomia e per evidenziare le buone pratiche e per
implementare forme sempre migliori di innovazione organizzativa.

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