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Abstract p.9
1.4. Il declino del Beti Jai come frontone e gli anni bui p.35
Bibliografia p.101
Sitografia p.103
Indice delle Figure
F. Goya y Lucientes, Il gioco della Pelota a pala, Esibizioni ippiche, numero 527, Madrid, giugno
1779 Museo del Prado, Madrid, olio su tela. p. 1 1901, pag. 18-19. p. 18
Mosaico delle dieci ragazze, III secolo d.C., Villa Catalogo delle esposizioni, “Prime Fotografíe.
Sport e società all’inizio del secolo”, La Caixa, apri-
del Casale, Piazza Armerina, particolare. p. 2
le 1990. Fotografía di Duque p. 20
Il gioco della pelota, da Las Cantigas de Santa Ma- Mappa topografica della città di Madrid, 1900. p. 26
ria di Alfonso X, IV secolo d.C., Escorial, San Lo-
renzo. p. 2
Mappatura degli edifici con categoria di Monumen-
to. p.28
G. Colin, Partie de pelote sous les remparts de
Fontarabie., 1863, Museo basco e della storia di
Bayonne, olio su tela. p. 4 Particolare degli Ataurique in gesso e altro elemento
decorativo circorale della facciata. p.31
Stadio della pelota nel sito archeologico di Chichén
Itza in Messico. p. 5 Igor G.M., Prospetto del Frontone Beti Jai sulla
strada Marques de Riscal, 11 maggio 2009. p.32
J. Comba, Interno ed esterno del nuovo Frontone
Beti-Jai di San Sebastian., 1910, p. 7 Arq. J. de Rucoba, Fachada principal del Fronton
Beti Jai de Madrid, Biblioteca Nacional de Espana,
Ritratto del mecenate Josè Arana Elorza. p. 9 1890. p.33
F. de Goya, Plaza de Toros de San Sebastian, 1851,
disegno a matita nera p. 10 C. Nuttier, Le nouvel Opera , Parigi, 1875. p.33
I. Ramos Altamira, Chiquito de Eibar, 1880, Archi- Arq. J. de Rucoba, Plano original de la planta
vio Generale di Gipuzkoa. p. 12 baja y del tendido del Fronton,1890. p.34
Fronton Jai-Alai. Interno e nella versione coperta. Vista interna della pista del Frontone Beti-Jai, dove
p.41 si possono notare le diverse configurazioni, diurne,
dei pannelli. p.64
Fronton Madrid. Facciata e interno. p.42
Sezione longitudinale con particolare attenzione alla
Fronton Recoletos. Interno. p.44 struttura e configurazione degli orti sospesi. p.65
E. Torroja e S. Zuazo, Front;n Recoletos, Ma- O-office Architects, Palazzo Zen alla Biennale
drid p.45 di Venezia, Venezia, 2014 p.67
Plaza de toros di Malaga. Facciata e arena. p.46 Assonometrie delle diverse configurazioni dei pan-
nelli presenti nella pista del Frontone. p.67
Plaza de toros di Malaga. Arena e dettaglio delle
gradonate. p.47 Giuseppe Mengoni, Mercato di San Lorenzo, Fi-
renze ,1874. p.68
Incisione anonima del Fronton Beti-Jai di San Se-
bastian. p.48 Alfonso Dubé y Díez, Mercato di San Miguel,
Madrid ,1809. p.68
Foto del degrado dello stato di fatto. p.51
Vista del mercato rionale del Beti-Jai. p.69
Esempi di riqualificazione del Beti-Jai: Santan-
der-Bidegain, 1991. p.52 Dimostrazione di show cooking all’interno del ri-
storante. p.70
Vista dell’ingresso del Beti-Jai su calle Marques de
Jean-Pierre Dalbéra, Interno della mostra del
Riscal, Madrid. p.59
Museo del cinema di Torino, Torino. p.71
Vista della passerella di distribuzione sul retro del Zecc Architecten, Vecchia torre dell’acqua di
Frontone. p.60 Sint Jansklooster, Olanda. p.72
Prospetto su strada, Optical House, Hiroshi Naka- Assonometrie dei pannelli presenti all’interno
mura, Hiroshima (Giappone). p.61 dell’edificio nelle loro diverse configurazioni. p.75
architettura alla città. Non si tratta sem- di un luogo; lo stretto legame tra am-
quello che una volta era considerato un alla luce quei veri valori che col tempo
con questo progetto: valorizzare l’esi- C’è un motivo per cui facciamo questa
stente nel rispetto della cultura e della specifica proposta all’interno delle infi-
principi sono senza dubbio l’attenzione gio, per nulla scontato, che questo pro-
verso l’edificio, la versatilità degli spa- getto vuole gridare all’Europa. Risco-
The Madrid fronton Beti-Jai redevelop- that doesn’t look to have something
ment project comes from the necessity in common, but in reality it conceals
to restore and return this precious ar- the importance of the roots of a place;
chitecture to the City. It is not merely the tight bond between environment,
a functional project, but it is the real landscape and urbanism. Digging into
was consider an unavoidable place the real values, forgotten for too long,
that meets the fervid urban pattern and and taste their modernity again. In me-
the relationships that hold up the com- taphor, This is the the message we want
munity. Food and Architecture, a duo to declare clearly for our project: to va-
lue the existing respecting history and this message, which will be developed
culture. To do that, we are going to fol- in the project: it gives Europe an exam-
low fundamental steps; the attention ple to follow. Rediscover dusty and for-
to the building, the space versality and gotten values, hidden in the basements
identity.
pelota” di Goya.
1_ F. Goya y Lu-
cientes, Il gioco
della Pelota a pala,
1779 Museo del
Prado, Madrid, olio 1
no distinte pratiche del gioco della pe- rità.
lota presso diverse civiltà antiche come Durante il Medioevo il gioco della pe-
i Maya, i Persiani, gli Egizi, i Greci e i lota era comunemente praticato nel Re-
quali furono i primi a stabilirne le re- Francia, Belgio, Olanda, Italia e Spa-
gole. anche se non si conoscono le ca- gna furono i paesi in cui il gioco della
2_ Mosaico delle
dieci ragazze, III se-
colo d.C., Villa del
Casale, Piazza Ar-
merina, particolare.
cialmente quando inizia a diffondersi in di gioco era posto nella zona più cen-
una modalità di gioco conosciuta anche trale della città, a poche decine di metri
la quale viene praticata a mano libera o La cerimonia racconta la lotta tra le di-
provvista di un semplice guanto legge- vinità terrestri,solari e i demoni dell’In-
ro. In Spagna il gioco della pelota subì framondo. Il gioco era associato al cul-
un’ibridazione in seguito alla coloniz- to del Sole che doveva rinascere ogni
zazione delle americhe. Noto tra le po- giorno abbandonando il mondo delle
questo gioco venne portato in Spagna tava la Terra, mentre la palla simboleg-
, su navi appesantite dai forzieri pieni giava il Sole, per cui il giocatore che
d’oro, da Fernandez Cortes. Lui rimase lasciava cadere la palla doveva essere
ambito rurale, in terreni ampi e all’a- co della palla attraversa una grande
Verso la fine del XIX secolo il gioco minciarono a comparire nei centri delle
della palla attraversa una grande maggiori città spagnole stadi della pe-
dove si comincò a giocare in luoghi più lota che, in principio, si ispiravano agli
agli spettatori.*
G. Colin, Partie de
pelote sous les rem-
parts de Fontarabie.,
1863, Museo basco e
della storia di Bayon-
*
O. Gonzalez Abristeka, Pelota vasca: un
ne, olio su tela.
ritual, una estetica, 2005, Muelle de Uribitarte.
Ben presto divenne lo sport nazionale praticati e seguiti: non a caso gli orga-
A partire da questa data si ebbe una di- ‘92 l’hanno scelta come disciplina di-
politica, difficoltà nel realizzare partite gior parte ( se ancora esistenti) in di-
per strada a causa del traffico e del suso o, peggio ancora in forte degrado
consistente numero di elementi deco- come per esempio il Fronton Beti Jai di
le competizioni a squadre.*
*
M. Gonzalez, “La leyenda del
Beti-Jai. El ultimo fronton de Madrid”, in Madrid
Historico, n 48, novembre-dicembre 2013, Madrid.
I Frontones sono edifici di grandissimo Il Frontone a Madrid ebbe un successo
metà tra un teatro e un’arena per alcuni tra i più spettacolari e maestosi
Questi edifici vennero disegnati da nel 1893 davanti al Parco del Retiro,
altrettanto veloce il suo declino. Questo grandi frontoni, molti dei quali furono
per altri fini e spettacoli fino a che la Chamberì a pochi isolati dal Paseo
maggior parte di questi chiusero nella della Castellana, una delle arterie
con uno stile molto più moderno e costruito con tecniche e materiali
dell’anno, non più sono nei mesi estivi di questa disciplina. Ancora oggi è
il Beti-Jai.
F. de Goya, Plaza de
Toros de San Seba-
stian, 1851, disegno
a matita nera
Oltre al suo lavoro come impresa- sua attività, è stato premiato nel 1917
rio taurino e promotore della Semana con la dedica di una piccola strada nel
Grande, Arana fu protagonista di altri quartiere di Gros, vicino al luogo in
affari a San Sebastian, come la costru- cui aveva costruito l’arena di Chofre,
zione del primo Fronton Beti-Jai nel che aveva sostituito nel 1903 l’arena
1893, trasformato anni più tardi nel di Arana. Quando la plaza de toros di
Circo Teatro Zurriola o il Circo Eque- Chofre fu demolita nel 1974, la zona
stre. A Madrid costruì il secondo Fron- venne riqualificata, e fu riassegnata
ton beti-Jai. Egli fu anche il promotore una delle nuove strade in memoria di
del primo concorso musicale tenutosi José Arana.”*
Malaga e Bilbao.
A. Garramiola -
Jesùs Marìa, La
Pala: dificultad ha-
cha juego, Madrid,
1900.
nella Calle Marqués Riscal, che durante la pista fosse perfettamente visibile da
La costruzione cominciò nel 1893 e ter- uno stile eclettico ispirato all’Opera
Rucoba applica al Beti-Jai tutte le co- Atarazanas a Malaga o il salone arabo del
sua tappa come architetto municipale di archi di ferro polilobati, che decorò
distinta inclinazione, in modo tale che del progetto originale per una mancan-
altezza rispetto atutti gli altri fronto-
za di denaro, lasciando quindi irrealiz-
nes presenti sul territorio spagnolo.
zata la terza altezza prevista nella fac- Nella parte superiore del muro
ciata principale. è posizionato il tabellone, bian-
co, con due sfere una rossa e l’al-
Per ricordare l’inaugurazione dei Be-
tra blu ad ognuno dei due lati.
ti-Jai riportiamo le parole che ha dedi- La platea è composta da quattro fila, ognu-
cato la rivista “El Pelotari”: na delle quali ha un corridoio di servizio.
Sopra i palchi, che sono 50, c’è una
gradinata con tre piccole file, le
“La parte esterna dell’edificio è di
quali creano un congiunto artisti-
aspetto semplice e presenta sette bal-
co ed elegante. Il numero di spetta-
coni con una ringhiera di marmo oscu-
tori che il Beti-Jai può accogliere
ro. Quattro grandi porte di cristallo
si aggira attorno ai 4000 spettatori
danno sull’ingresso del vestibolo prin-
Nella parte posteriore è situato il
cipale, il quale è ampio e dipinto con
caffè e gli spogliatoi dei pelotari.”
colori chiari. Per una migliore como-
dità del pubblico, la biglietteria da su
questo grande spazio, in modo da non
creare troppa calca e si può aspetta-
re il proprio turno non sotto il sole.
Le altre facciate sono in stile neomu-
dejar, con numerose finestre, e tutto
l’edificio è arioso, artistico ed elegante.
La pista è la contro-pista sono di
area maggiore rispetto a quella de-
gli altri frontones, il che garantisce
la sicurezza degli spettatori. La pista
Rivista El Pelota- misura 17 cuadros e mezzo e il muro
ri, Madrid, anno II,
laterale misura più di 11 metri di al-
numero 56 (01-11-
1894). tezza, caratterizzato da una maggior
Il 29 maggio si inaugurò il Fronton Be- teresse architettonico e artistico e viene
ti-Jai con tre grandi partite e le celebra- descritto come un faro che porta luce di
totale di tre giorni consecutivi. La cro- dia all’interno del quartiere di Cham-
naca dell’inaugurazione fu stata scritta berì che allora era poco popolato e oc-
del 1894.
Antonio Álvar-
ez-Barrios, La fo-
tografia como fuente
de certeza, “Primeras
Fotografías. Deporte
y sociedad a princi-
pios de siglo” Ed. La
Caixa, aprile 1990.
Nel corso della sua storuia il Beti-Jai, anche il maestro italiano Eugenio Pini.
non solo ha ospitato partite di pelota, Nel 1901 il Beti-JAi ospitò gare ippiche
ma a dimostrato la sua capacità di poter durante tutto l’anno. Per questa ricor-
Frontone fu la festa sportiva organizza- Come tutti i progetti che tendono a im-
ta l’11 aprile del 1897 in favore dell’As- piantare in Spagna nuovi costumi e a
sociazione della Stampa di Madrid, che risvegliare nuovi hobby, quello di orga-
Esibizioni ippiche,
numero 527, Madrid,
giugno 1901, pag.
18-19.
l’equitazione propositi che alcune illu-
realizzato.
Fu proprio il primo spettacolo organiz-
della pelota vasca all’interno dello sta- guerra civile spagnola, svoltasi tra il
dio fu totalmente abbandonata dovuta 1936 e l’aprile 1939 tra i nazionalisti
anche alla cessione dell’immobile. autori del colpo di Stato ai danni della
de Araluce chiede la licenza per aprire pubblicani guidati dal fronte popolare
interno una fabbrica di 21 garages per La guerra portò al crollo della repub-
automobili di marca Studerbaker nella blica e segnò l’inizio della dittatura del
pista del Fronton del Marques de Ri- generale Francisco Franco che manife-
concede la licenza di aprire una porta e Durante gli anni della guerra il fron-
di adattare così la pista alle sue esigen- tone Beti -Jai fu utilizzato dai nazio-
ze. Nel giro di qualche anno, tuttavia, nalisti come commissariato e carcere
* Aa. Vv, El COAM ante la destruc- banda musicale vincolada alla Falange
ción de la ciudad (catalogo de laexposicion
celebrada en enero 1978, Madrid, Colegio spagnola, ma anche questo durò per
Oficial de Arquitectos de Madrid, Servicio de
Informacion y Publicaciones, 1978. poco tempo.
In questi anni, l’edificio si deteriora e Durante questi anni, nonostante tutto,
nessuno si occupa della sua manuten- l’edificio non ricevette l’adeguata ma-
Nel documento che viene preparato da vestiment Service Limited, società che
essi viene allegata una scheda tecnica si occupa dei finanziamenti per conto
storia, gli espedienti che portarono alla acquistò per il triplo del suo valore ini-
co dell’Accademia Reale delle Belle Eduardo Gras Lope, uno dei soci
Arti di San Ferdinando, propone che il del’impresa, lotto cinque anni affinchè
Frontone venga dichiarato Bene d’In- si riabiliti l’edificio, considerato unico
teresse Culturale sotto la categoria di in tutta Europa. Egli popone che venga-
rale del Patrimonio Storico della Comi- dinaria efficiente per l’edificio e assicu-
nità di Madrid inserisce il Beti-Jai nella randone una fruizione da parte della po-
lista dei Beni Culturali e viene insierito, polazione di Madrid. Questo però non
chitettura della Fundaciòn Caja.* Nel 2008, dopo aver studiato il dossier
tone Beti-Jai S.L dalla quale viene SCO della Comunità di Madrid inseri-
escluso il promotore dell’Impresa an- sce il Frontone Beti-Jai nel catalogo del
basso rispetto a quella precedente pur che questo è un edificio civile unico al
*
Julio Ceron, “Beti Jai, Cinco **
Rehabilitar el frontón Beti-Jai
anos después”, nel Diario ABC, 28 febbraio costará más de 2.800 millones, nel Diario El
1991 Mundo, 28 luglio 1999
mondo come rappresentante dell’eclet-
drid.*
Ancora oggi persevera in uno stato di
manutenzione. **
*
“IU exige la ejecución de la
“expropiación prevista” en el frontón Beti
Jai ante el estado de “abandono” en el que se
encuentra”., in Europa Press, 14 luglio 2008
Mappa topografica
della città di Madrid,
1900.
Il Distretto municipale di Chamberì Spagna, si stanziò lì un accampamento
sorge a metà del XIX secolo, all’ester- militare in quella che oggi corrispon-
no delle mura di cinta. Fino al 1902 è de alla piazza di Chamberì, nome dal-
una zona residenziale popolare alter- narra poi che i capitani Daoiz e Velarde
nativa rispetto all’affollata condizione insieme ad una piccola milizia formata
agli inizi del XIV secolo. La zona, per to all’alienazione dei beni ecclesiasti-
lo più ricoperta da boschi e per questo ci, la maggior parte dei terreni diventa
di caccia, rimase tale fino al regno di i suoi tracciati rientrano a far parte dei
Carlo I, nel XVII, quando l’80% delle diversi piani per l’espansione di Ma-
terre vennero ripartite tra Chiesa, nobil- drid nel XIX e XX secolo. Siccome si
francese delle truppe di Napoleone in pata, il tracciato dei suoi assi non risol-
*
B. C. Jiménez Blasco, La di industrie e cimiteri inoltre rendeva
ocupàcion del suelo por parte de los òrdenes reli-
giosos en el sector oriental de Chamberì, Anales la popolazione residente molto varia e
de geografia de la Universidad Complutense
vol II, 2002 articolata. L’interesse architettonico di
questa zona risiede nella straordinaria radossalmente uno dei suoi più gros-
abbondanza di edifici modernisti, neo- si deficit era, fino a poco tempo fa, la
quella istituzionale, da quella religiosa depositi del Canal de Isabel II, azien-
a quella infrastrutturale, molti dei quali da dedicata alla gestione delle risorse
Chamberì oggi è uno dei distretti con messo a disposizione parte di queste
maggior terreno non edificabile. Pa- aree aprendo i Giardini di Enrique Her-
di alberi; come anche l’ampliamento assi viari più importanti della città, con
ospedale pubblico nella zona, il più vi- Castellana si convertì nel principale
cino è el Hospital Clinica de San Car- asse che attraversava la città con questo
costruzione del Beti Jai che sorse poi anni il Beti Jai. Per fortuna al giorno
servita dalla stazione ferroviaria del di Interesse Culturale (Il Beti Jai
Niño Jesus, da cui passava la linea rientra in questa categoria dal 1991),
ferrata del Tajuña, il cui primo tratto possiede un basso valore economico.
venne inaugurato nel 1886 tra la Più precisamente, non viene incluso
stazione del Niño Jesus e Arganda del il valore del terreno nella valutazione
*
B. Carballo Barral, El desper- ** L. Luchini Solano - B. Torres
tar de una gran ciudad: Madrid, Cuaderno de Arruzas, Madrid siglo XIX y XX, Universidad
Historia contemporànea 32, pag. 131-152, 2010 Complutense de Madrid, 2007
*
I. Viana, “Beti Jai, la “capilla Six-
tina” de los frontones madrilenos. Construido
en 1893 en pleno centro de Madrid, esta joya
desconocida de la arquitectura de Madrid,
lucha por sobrevivir a su desapariciòn”.,ABC, 3
aprile 2012
Ataurique in gesso e
altro elemento deco-
rativo circorale della
facciata.
proprie dell’ eclettismo nella facciata scuro (ad eccezione del balcone
principale (ad un rigore classico delle centrale il cui parapetto riprende quelli
pelle della manica curva, e della nuova e uno spazio riservato al custode.*
C. Nuttier, Le nou-
vel Opera , Parigi,
1875.
La manica curva ospitava invece, oltre poi dalla disposizione delle gradonate
all’aperto: uno spazio di 67x20m una delle racchette con cui si gioca alla
Arq. J. de Rucoba,
Plano original de
la planta baja y del
tendido del Fron-
ton,1890.
nella Plaza de toros della Malagueta. processo per la dichiarazione del Beti
raffinatezza della pelle in mattoni della Il Beti Jai di Madrid doveva essere,
*
Guia de Arquitectura y Urbanismo
Vista interna della de Madrid. Editada por Servicio de publica-
Plaza de las Ventas, ciones del Colegio Oficial de Arquitectos de
Madrid. Madrid, 1983.
2. 3 Come già accennato, quando cominciò
J. R. de Basterra,
Fronte de Rebote
- Schema esempli-
ficativo sulle parti
componenti di un
frontone, Dos siglos
de pelota vasca.
gioco richiedeva, apriva un campo di eretto un altro muro frontale ai piedi
Il gioco della pelota richiede alcune che va dall’erezione del primo frontone
venne coperta nel 1895 da una doppia Saint James. Interessante vedere come
che, come una sorella minore, guardava di quelle, sebbene più complesse nella
la splendida architettura in ferro decorazione, di quelle del Beti-Jai.
del mattone non risente affatto Il Frontone mantenne la sua attività per
vetrate colorate di tutti i serramenti. alla Guerra Civile. Venne chiuso agli
L’intero edificio prendeva luce da un inizi degli anni ‘80. Successivamente
patio laterale e da una volta in vetro e venne utilizzato come ring di box o
ferro che copriva la pista. Gli accessi come improvvisata sala da concerto.
erano cinque: quelli laterali davano alle Qualche anno fa la pagina Web RTVE
gradonate alla sala da tè (piano primo) dava la seguente e tragica notizia: “Il
semplicità; i pavimenti erano in marmo, dalla normativa finì per avere solo la
cilindri, la cui sezione era formata da registrò diversi danni alla copertura.
due archi circolari asimmetrici tagliati Per ovvi motivi, non fi possibile porvi
perpendicolarmente; il grande copriva immediato rimedio, il che provocò
Incisione anonima
del Fronton Beti-Jai
di San Sebastian.
2. 4 Il Beti Jai è il Frontone più antico che
*
Rivista “El Pelotari”. Anno II,
numero 56. (01-11-1894)
riscoperto a distanza di 100 anni, in cui contatto con i proprietari, senza ottenere
originali.
del recupero e del riuso dell’edificio. per conservarlo, così come vorrebbe
struttura in mancanza di fondi per una Jai SL) ha ignorato la legge sin dal
sono più volte riuniti con le pubbliche la Comunidad de Madrid ha la sua parte
interesse culturale.
Esempi di riqualifi-
cazione del Beti-Jai:
Santander-Bidegain,
1991.
interventi fossero compatibili con la Anche la candidatura olimpica Madrid
interesse culturale. Per questo motivo “Vaticano della pelota” nonostante gli
per rispondere alle restrizioni del caso. Jai che in quell’occasione non nascose
<<L’impresa dichiara che è in corso il suo gran malessere per questa nuova
portare a termine l’iniziativa al fine del fatto che la passione spagnola per
la fine dell’estate. Nuevo Beti Jai SL dai giochi olimpici avrebbe potuto
la sua volontà nel mantenere intatta sullo sport della pelota che impone
appoggiò inizialmente il progetto dei nella variante della cesta punta e del
*
M. Arrizabalaga, Madrid 2020
se olvida del Fronton Beti-Jai, in ABC, 23 Mar-
zo 2013.
**
M. Arrizabalaga, Madrid 2020
se olvida del Fronton Beti-Jai, in ABC, 23 Mar-
zo 2013.
3
Progetto di riqualificazione
del Beti-Jai
3. 1 Il Frontone Beti-Jai è ubicato nel quar-
vita.
fruizione.
disponibile, le cui ricadute sono inevi- totale della comunità, di tutte le fasce
tabilmente connesse con economia e d’età, dai più piccoli agli adulti, crean-
ambiente. Di conseguenza il rapporto do quindi un luogo per le persone, che
tra cibo, architettura, paesaggio e urba- appartiene non solo alla città ma alla
di grande pregio.
ti-Jai.
sinistro, e più in là un’intrigante passe- Si sgrava così la esile manica curva dalla
rella su più livelli ne viene immediata- percorrenza orizzontale, lasciando l’af-
mente incuriosito e invitato ad entrare faccio diretto sulla pista, e si rende vi-
per scoprire quali segreti celi l’edificio. tale uno spazio che altrimenti sarebbe
La pedana che annuncia l’ingresso è ri- rimasto schiacciato dalla pesante parete
vestita di pietra di ardesia, ed esce timi- che negli anni successivi alla costruzio-
struttura di travi IPE. L’ingresso a cia- Questo crocevia si apre sulla destra in
scun livello è sottolineato da una scatola uno spazio trapezoidale al cui fondo,
semitrasparente in U-glass che contra-
del prodotto.
Hiroshima (Giappone).
Operazione di mon-
taggio dei blocchi di
vetro sui cavi metal-
lici ancorati al ter-
reno, Optical House,
Hiroshi Nakamura,
Hiroshima (Giappo-
ne).
Il luogo in cui ci troviamo si articola at- tà ed elementi naturali: l’acqua, simbolo
e quella di nuova costruzione è molto teria prima e allo stesso tempo apprez-
forte e mette in risalto la facciata poste- zare l’architettura antica e contempora-
riore, i cui arconi neomudejar vengono nea. Risalendo la scala marmorea si sale
Ad ogni livello sono presenti delle va- entra in un ambiente a doppia altezza
le già citate aule didattiche dove vengo- che permette l’entrata di lameluminose
su una pedana marmorea da cui riu- accolgono oggi degli orti urbani pensili.
del Frontone: ci troviamo di fronte uno però umida, malsana per vivere. An-
spettacolo strabiliane. Un edificio fine- notò che il vero giardino di una casa
mente decorato in ferro battuto, con- non si trova a livello del suolo ma a 1,50
ghisa leggere, che scandiscono un ritmo lo rende più secco e salubre. Un luogo
ben preciso sulla facciata ricurva. Il co- da dove si può ammirare il paesaggio
La pista, laddove si giocava alla pelota, busier è stato il riferimento per l’idea-
lunghe lingue verdi che corrono lon- orti vuole discostarsi da ogni rigidezza
gitudinalmente rispetto alla parete est e sfrutta molto i salti di quota, assecon-
del frontone. Sono due i punti di acces- dando il gioco della natura. In realtà
so dalla pista. Tutti i sistemi di risalita il tutto è retto da una rigida scansione
degli orti pensili sono dichiaratamente planimetrica di profili in acciaio che
bacchette metalliche che fungono an- fili che invece risultano agganciati alla
che da supporto per molte delle piante parete. Questo espediente, in aggiunta
rampicanti. Ogni livello presenta del- allo sfalsamento dei piani vetrati che in
locali, con corrimano attrezzati atti ad crea un complesso gioco di ombre che
Sezione longitudi-
nale con particolare
attenzione alla strut-
tura e configurazione
degli orti sospesi.
Parte fondamentale del progetto è stato Se si volesse organizzare un pranzo
seconda delle esigenze della cittadinan- bili diventano facilmente sedute e tavo-
pedana di ardesia, dei pannelli a for- Infine lo spazio può essere utilizzato
una mostra temporanea; esposizione in ti alla facciata interna del rebote (dove
cui gli artisti possono sfruttare questi rimbalzava la palla durante il gioco del-
li. Questi stessi pannelli possono, nella pra alla pista sono tesi dei cavi metalli-
stagione primaverile o estiva, essere uti- ci con piccoli punti luce che oscillando
lizzati come stand per il mercato, cre- nello spazio, simboleggiano il movi-
Assonometrie delle
diverse configurazio-
ni dei pannelli pre-
senti nella pista del
Frontone.
Analizzando il quartiere di Chamberì
Giuseppe Mengoni,
Mercato di San Lo-
renzo, Firenze ,1874.
Alfonso Dubé y
Díez, Mercato di
San Miguel, Madrid
,1809.
L’idea è quella di poter vendere e servire disporre di un banco vendita e alcuni
i prodotti tipici del luogo, con una par- disporranno anche di un piccolo labo-
ticolare attenzione alla qualità. Lo sco- ratorio, per poter servire piatti sotto
fornendo loro una vetrina sulla città. I tranno usufruirne all’esterno, nella zona
comuni limitrofi a Madrid sono caratte- pic-nic, oppure al piano superiore dove
rizzati da culture intensive, tuttavia nel- sono presenti dei tavoli e delle postazio-
coltivatori per vendere i propri prodotti In questo piano, non solo si può con-
redato, scandito dalle colonne di ghisa Gli stessi professori della scuola pren-
e dotato di grandi pareti trasparenti che dono parte a questi spettacoli coinvol-
affacciano sull’esterno che permettono, gendo gli allievi che così si mettono alla
così come per gli spettatori di un tem- prova apprendendo e mostrando i loro
po, di godere la vista sulla pista. progressi, misurandosi così con il mon-
nera.
chitettura araba.
“architettonico” interno che si sviluppa scuro, con pietra di luserna chiara come
mirare, fuori dalle finestre poste sui due te dal desiderio di aggiungere un ele-
lati, una panoramica interna ed esterna mento, lavorato, che contrasti le pareti
dell’edificio. in mattoni grezzi e un po’ rovinati del
Zecc Architecten,
Vecchia torre dell’ac-
qua di Sint Janskloo-
ster, Olanda.
Terminato il viaggio attraverso la storia la cattedra delle aule.
godere di una vista d’insieme di questo dei solai, in modo tale da permettere la
complicato sistema di risalita ed ap- sua rimozione.
prezzare il profilo ricurvo della facciata Anche qui sono presenti dei pannelli ad
Percorriamo un tratto breve della pas- dificare lo spazio interno creando am-
serella fino a che non troviamo una bus- bienti differenti che si possono adattare
gli alunni possono seguire le lezioni dei libri e materiale didattico, ma anche ar-
professori che vertono su diverse mate- madiature per gli effetti personali e per
rie che contribuiscono alla formazione la zona delle cucine dove vengono ripo-
spazio si è deciso di installare una peda- pareti e porte componibili, le quali ruo-
3,7
Assonometrie dei
pannelli presenti
all’interno dell’edifi-
cio nelle loro diverse
configurazioni.
Uscendo dalle aule ci ritroviamo nella l’intimità della famiglia. Si è sempre as-
Si tratta di un ambiente a doppia altez- questo luogo un camino, dove gli stu-
za, da cui si riesce a percepire l’anda- denti potessero passare del tempo insie-
mento curvo del corpo centrale. me, sia durante le pause di studio che
durante la sera.
Gli antichi erano convinti che fossero Da questo piano si può accedere a tre
quattro gli elementi componenti l’uni- delle dieci residenze (tra cui una adat-
verso; acqua, terra, fuoco e aria. tata per studenti disabili), tramite una
Da Prometeo in poi il fuoco rappresen- scalinata che porta d una balconata cur-
Christine Remen-
sperger, House B,
Rotenberg, Germa-
nia, 2012.
Gli ultimi due livelli del complesso ospi- dall’ultimo livello della passerella ester-
tano infine le residenze per gli studen- na. Questa, in due punti, consente il
di 23 posti letto (22 + 1 posto letto per diventa il nuovo coronamento della fac-
dotati di tutti i comfort: sono stati in- livelli inferiori. E’ proprio da questo
nelle zone che lo richiedono, e spazi che alla falda inclinata della copertura, che
calibrato equilibrio per una piacevole e mento attraverso una seconda pelle di
nerottolo e una rampa di scale obbli- sono le parole chiave di questi spazi le
gano la discesa verso un piccolo mez- cui superfici vengono così ottimizzate:
al meglio l’identità della struttura: ri- ra; il piano della scrivania scorre invece
cordiamo come quello dell’ultimo livel- avanti e indietro per ridurre al minimo
lo sia un solaio curvo. Dal mezzanino l’ingombro che altrimenti avrebbe sul
zona comune. Qui si concentrano tutti che consentono la fruizione dello spa-
ne verticale. Per accedere alle zone in- mobili disegna diverse configurazioni
dividuali, ognuno dei due inquilini sa- dello spazio tese al godimento della
lirà per la sua propria scaletta che porta visuale esterna: un sistema di pannelli
alle zone separate della residenza, ossia componibili che permettono, alzandoli,
quella deputata alla studio e quella not- di creare sia una seduta che una scriva-
te. La zona studio consta di una scriva- nia per lo studio affinchè si possa gode-
nia sospesa che si affaccia sul mezzani- re una panoramica generale del prezio-
tamente sulla corte interna rappresen- della residenza sono in X-lam, pannelli
dal mezzanino porta alla quota dell’al- ciati ed incollati, dalle ottime proprietà
tro solaio preesistente. La zona giorno sia dal punto di vista strutturale, che dal
spondenti alle residenze sono occupati Presidenza del Consiglio dei Ministri a
delle postazioni di studio individuale, mente. Ancora una volta qui un richia-
Studio MK27 -
Marcio Kogan,
Livraria cultura,
San Paolo (Brasile).
Bibliografia
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ble, in ABC, 20 Marzo 2012.
http://frontonbetijaimadrid.org
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www.europapress.es/.../noticia-recien-constituida-plataforma-salvemos-be-
ti-jai-quierefronton-sea-olimpico-evitar-ruina-2009
http://www.madripedia.es/wiki/Front%C3%B3n_Beti-Jai
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http://urbancidades.wordpress.com/2007/09/18/arquitecturas-perdidas-iii-fronto-
nes.