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NUOVA
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Anno 28 -n. 186
ISSN 1124-5174
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RIVISTA MENSILE
4/96 Sped. Abb. Poslalo 50%

SETTEMBRE 1996

CONTATORE GEIGER
professionale

RILEVARE la capacitš
dei diodi VARICAP

CONTAGIRI per
CICLOMOTOR1
e GOKART

TRASFORMARE un PC
in un OSCILLOSCOPIO

L.6.500
prova MOSPOWER
MOSFET e IGBT

CONTASCATT1
TELEFONICO

GENERATORE RF
da 100 KHz a 1 GHz

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Direzione Editoriale
NUOVA ELETTRONICA
Via Cracovia, 19 -40139 BOLOGNA
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Direttore Generale
Montuschi Giuseppe

Direttore Responsabile
Carrozzo Michelangelo

Autorižzazione
Trib. Civile di Bologna
n. 5056 del 21/2/83

RIVISTA MENSILE
N.186/1996
ANNO XXVIII
SETTEMBRE

COLLABORAZIONE
SOMMA RIO
Alla rivista Nuova Elettronica posso-
no collaborare tutti iletton.
Gli articoli tecnici riguardanti progetti
reálizzati dovranno essere accompa-
COMMUTATORE per ottenere 2 uscite PARALLELE LX.1265 2
gnati possibilmente con foto in bian-
co enero (formato cartolina) eda un CONTATORE GEIGER professionale SUPERSENSIBILE LX.1271 8
dišegno (anche amatita) dello sche-
ma elettrico. DISPONIBILE la nuova release HAIVICOMM 3.1 22
L'articolo verrä pubblicato sotto la re-
sponsabilitä dell'autore, pertanto egli PROVA CARICA per PILE da 1,5 -3 -4,5 -6 -9 VOLT LX.1266 24
si dovrä impegnare a rispondere ai
quesiti di quel letton iche realizzato
il progetto, non saranno riusciti ad ot-
Imparare l'ELETTRONICA partendo da ZERO 6° lezione 33
tenere irisultati descritti.
Gil articoli verranno ricompensati a Imparare l'ELETTRONICA partendo da ZERO 7° lezione 49
pubblicazione avvenuta. Fotografie,
disegni ed articoli, anche se non pub- MIGLIORARE il SINCROFLASH LX.1247 65
blicati non verranno restituiti.
CONTAGIRI per CICLOMOTORI e GO-KART LX.1273 66
Per RILEVARE la capacitš dei diodi VARICAP LX.1274 74
DIRITTI D'AUTORE

Tutti idiritti di riproduzione totale o MONITOR B/N da 8 pollici idoneo per tutte le TELECAMERE 81
parziale degli articoli -disegni -foto
riportati sulla Rivista sono riservati. QUANTI SCATTI mi taj mio amato TELEFONO LX.1270 82
La protezione del diritto d'Autore äe-
stesa anche a varianti apportate sui Semplice prova MOSPOWER MOSFET e IGBT LX.1272 92
disegni dei circuiti stampati confor-
memente alla legge sui Brevetti.
TRASFORMARE un PC in un OSCILLOSCOPIO KM01.30 97
Tutti gli schemi pubblicati possono GENERATORE RF professionale da 100 KHz a 1 GHz LX.1300 108
essere utilizzati da tutti inostri letto-
ri solo per uso personale e non per
scopi commerciali o industriali.
La Direzione della rivista Nuova E-
lettronica pub concedere delle Auto- Associato all'USPI
rizzazioni scritte dietro pagamento (Unione stampa
dei diritti d'Autore. periodica italiana)
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Fig.1 Nel connettore maschio
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entriamo con il segnale che


preleviamo sull'uscita paralle-
la del computer.

Fig.2 Dai due connettori fern -


mina presenti sul pannello po-
steriore preleviamo isegnali
da inviare ai due diversi ap-
parati utilizzati.

Anche se non tutti possiedono due stampanti, so- sando di sfruttarlo per altre applicazioni é giusto
no sicuramente in molti ad avere una stampante precisare che questo circuito:
ed un plotter o un programmatore per Eprom e
per micro ST6, e tutte le volte che vogliono usare — può essere connesso solo alla presa parallela e
Puno o l'altro di questi accesson devono spostare non alle prese sedan,
il computer per sostituire sulla presa parallela un
connettore con l'altro. — commuta l'uscita parallela su una sola delle u-
In passato qualcuno ha tentato di risolvere questo scite A -B presentí nel circuito,
problema cercando un commutatore meccanico
da 14 vie 2 posizioni, ma non trovandolo ha ab- —non put) esse re utilizzato per collegare due com-
bandonato l'idea esi érassegnato astaccare ead puter ad un sola stampante.
inserire manualmente iconnettori.
Sono proprio iletton iche possiedono dei program -
.ti
maton iper Eprom o per micro ST6 che ci hanno
chiesto se era possibile realizzare un circuito elet-
tronico di commutazione per evitare questa sco- Per realizzare questo circuito occorrono quattro in-
moda operazione. tegrati tipo 74HC244 più un integrato stabilizzato-
re tipo 78L05.
Con il circuito che vi proponiamo basta spostare un Prima di passare alla descrizione dello schema
semplice deviatore a levetta per collegare l'uscita elettrico vogliamo spiegare la funzione dell'inte-
parallela del computer ad una stampante oppure grato 74HC244, che viene da tutti presentato co-
ad un programmatore o ad un plotter. me un semplice buffer 8 bit three -state senza
Per evitare che il lettore acquisti questo kit pen- precisare cosa significa la parola three -state.

2
Tutti noi sappiamo che un integrato digitale forni- Per questa loro caratteristica gli integrati three-sta-
sce sulla sua uscita due soli livelli logici che pos- te sono isoli che ci permettono di collegare in pa-
sono essere 1o O. rallelo più uscite senza che queste interferiscano
L'uscita di un integrato digitale può essere para- tra loro.
gonata ad un deviatore a 2 posizioni (ved' fig.4). Infatti l'uscita posta nella terza posizione X, cioè
Quando la leva centrale del deviatore (terminale quella isolata, non potrebbe mai influenzare una
d'uscita) é rivolta verso il positivo di alimentazio- seconda uscita che gil venisse posta in parallelo.
ne sull'uscita ritroviamo un livello logico 1, quan-
do invece risulta rivolta verso massa sull'uscita ri- L'integrato 74HC244, come risulta visibile nella
troviamo un livello logico O. fig.3, dispone di 4+4 porte molto veloci ed immu-
L'integrato 74HC244 oltre a questi due livelli logici ni ai disturbi. Pertanto nel nostro progetto le porte
ne ha un terza (per questo viene chiamato three - che non forzeremo sul 3° stato riceveranno etra-
state) che corrisponde in pratica ad un terminale smetteranno idati dal suo ingresso verso la sua u-
d'uscita isolat° sia dal positivo sia dalla massa. scita, mentre le porte che forzeremo sul 3° stato
Nel three-state dobbiamo sostituire il deviatore di non lasceranno passare verso l'uscita nessun da-
fig.4 con uno a 3 posizioni, come visibile in fig.5. to applicato sull'ingresso.

Chi ha un computer e due stampanti, ad esempio una ad aghi ed una a


getto d'inchiostro, oppure un programmatore per microprocessori per
collegarli sull'unica "uscita parallela" deve tutte le volte staccare dal re-
tro del computer un connettore ed inserirne un secondo. Ouest° cir-
cuito elimina questa noiosa operazione manuale.

ottenere 2uscite PA ALLELE


7L-717137-din-14 31731 Fig.3 Per commutare isegnali paralleli su due di-
verse uscite occorrono 4 integrati "buffer three
state a 8 bit" tipo 74HC244. Nel disegno riportia-
mo le sue connessioni viste da sopra.

74 HC 244
Fig.4 Per capire la differenza che esiste tra un normale integrato digitale
ed un "three state" possiamo paragonarli ad un deviatore. Dall'uscita di
un normale integrato digitale possiamo prelevare un livello logico "1"
quando la leva é rivolta verso il positivo ed un livello logico "0" quando
la leva è rivolta verso massa.

Fig.5 Negli integrati "three state" la leva centrale del deviatore puč com-
mutarsi su 3diverse posizioni. Dal suo piedino d'uscita possiamo prele-
vare un livello logico "1" quando la leva é rivolta verso il positivo, un li-
vello logico "0" quando la leva é rivolta verso massa e nessun segnale
quando la leva è nella terza posizione X.
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Fig.6 Schema elettrico del commutatore elettronico a 2 uscite parallele.

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re in fig.6, risulta ora molto più comprensibile, per-


ché sapete giä che due integrati 74HC244 (vedi piedini che piedini che
0
IC1 -IC2) sono stati utilizzati per il connettore d'u- inviano isegnali ricevono isegnali
scita A egil altri due identici 74HC244 (vedi IC3 - verso l'uscita A -B dalle uscite A -B
IC4) per il coňnettore d'uscita B. 10 = ACK
= STR
Per forzare le porte di questo integrato sul 3° sta- D fe4 ,ii.i/e.1‘,L7,.OE /* //OE/ /7/ / / / •
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ciente applicare una tensione di 5volt sui suoi pie-
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dini 1-19, mentre per tarie funzionare ësufficien- 5- D3
te togliere da questi piedini i5 volt positivi. P.: 4
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II deviatore Si presente in questo circuito ci serve
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per applicare i5volt positivi sui piedini 1-19 dei 9 = D7


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gnale del computer giunga sul connettore d'uscita


B oppure sui piedini 1 -19 dei due integrati 1C3 - Ipiedini 14 -15 non risultano collegati, mentre i
IC4 quando vogliamo che il segnale giunga sul con- piedini 17 -18 -19 -20 -21 -22 -23 -24 -25 so-
nettore d'uscita A. no tutti collegati a massa.
Su questi piedini abbiamo inserito un diodo led (ve-
di DL1 -DL2) che ci indica quale uscita ëattiva.
Se qualche lettore volesse disporre di un'uscita in
Se vi interessa sapere quali segnali vanno dal con- più, cioè 3 anziché 2, la soluzione più semplice
nettore del computer verso iconnettori d'uscita A quella di realizzare due di questi circuiti, poi colle-
-B e quail dai connettori d'uscita A -B rientrano gare un ingresso del secando circuito su una del-
nel computer potete avvalervi della Tabella N.1. la due uscite A -B come visibile in fig.9.

•••

ELENCO COMPONENT! LX.1265


9H5111
......

R1 = 330 ohm 1/4 watt


R2 = 10.000 ohm 1/4 watt
R3 =330 ohm 1/4 watt
R4 = 10.000 ohm 104 watt
Cl = 100.000 pF poliestere
C2 = 100.000 pF poliestere
C3 = 100.000 pF poliestere
C4 = 100.000 pF poliestere
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C5 = 470 mF elettrolitico
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C7 = 100.000 pF poliestere
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C8 = 100 mF elettrolitico
•Ilf 111V•er:^4 -• ....:-.......4....enr...••••••••••..wymi it

DL1 = diodo led


DL2 = diodo led
RS1 = ponte raddriz. 100 V 1A
1C1 =UL tipo 74HC244
1C2 =TTL tipo 74HC244
IC3 := UL tipo 74HC244
IC4 =TTL tipo 74HC244
IC5 = MC.78L05
Ti =trasform. 3watt (T003.02)
sec. 0-8-12 V 200 mA
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S2 = interruttore •:.•OE:
CONN.1 = connettore 25 p. (maschio)
CONN.2 = connettore 25 p. (femmina)
CONN.3 = connettore 25 p. (femmina)
Fig.,7 Foto della scheda giš inserita nel mobile.

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2'.
lniziate il montaggio inserendo sul circuito stam-
pato siglato LX.1265 iquattro zoccoli per gli
ed itre connettori per l'ingresso e le uscite.
Sul lato inferiore (vedi fig.8) montate il connettore
maschio esul lato superiore idue connettori fern-
mina.
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Quando stagnate tutti ipiedini degli zoccoli e dei
connettori sulle piste in rame del circuito stampato
dovete cercare di eseguire delle perfette stagnatu-
Fig.8 Schema pratico di montaggio del
re, inoltre controllate non una volta, ma due di non
commutatore elettronico. Il circuito stam- 4, •

pato utilizzato in questo progetto éun dop- esservi dimenticati di stagnare un piedino e verifi- ;OE

pia faccia con fori metallizzati. cate anche di non averne stagnati due assieme con
qualche grossa goccia di stagno.
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Sia che vi siate dimenticati di stagnare un piedino
sia che ne abbiate•cortocircuitati due assieme il cir-
cuito non potrš in alcun modo funzionare.

Dopo aver terminato tutte queste stagnature, po-


tete inserire le 4 resistenze, poi i6 condensatori
pciliestere ed idue elettrolitici rispettando la pola-
ritš dei due terminalt
Proseguendo nel montaggio inserite il ponte ragl-
drizzatore RS1 rivolgendo il terminale + verso il
condensatore elettrolitico C8, poi l'integrato stabi-
lfzzatore IC5 rivolgendo la parte piatta del suo cor-
po verso il condensatore C7.
Per terminare il montaggip inserite il trasformatore
di alimentazione Ti e di fianco la morsettiéra a 4
poli per entrare con la tensione di rete dei 220 volt
ecollegare idue fili dell'interruttäre S2
Ora potete inserire nei loro zoccoli iquattro inte-
grati IC1 -IC2 -IC3 -IC4 rivolgendo la loro tacca
di riferimento. aforma di U verso sinistra come ri -
suita visibile nello schema pratico di fig.8.
A questo punto potete fissare lo stampato all'inter-
no del suo mobile plastico .utilizzando quattro viti
autofilettanti.
Prima di fissare lo stampato all'interno del mobile
verificate che tutti ipiedini degli integrati siano en -
trati nelle sedl del loro zoccolo.
Vi suggeriamo questo controllo perché diversi kit
che pi speOite in riparazione hanno un piedino
dell'integrato che, divaricatoši durante l'inserimen-
to, non èentrato nella sua sede.

Sulla mascherina frontale del mobile dovete fissa-


re l'interruttore S2, il deviatore S1 ele due gemme
cromate con idue diodi led.
Sui terminali dei due diodi stagnate due sottili fili
solati in plastica, non dimenticando di collegare il
terminale più lungò, indicatb con la lettera A, ver-
so le resistenze R1 -R3 ed il terminale più corto,
indicato con la lettera K, sulla pista di massa del
circuito stampato.
Terminati tutti questi collegamenti potete chiudere
il mobile, accendere il computer e provare a com -
mutare sull'uscita 'parallela l'una el'altra delle stam-
panti.

COSTO DI REALIZiAZIONE Fig.9 Se vi serve un'uscita supplementare,


cioè se vi servono tre uscite parallele anzi-
Tutti icomponenti per realizzare il kit LX.1265 vi- ché due, dovrete necessariamente monta-
sibili nella fig.8, ESCLUSO il solo mobile plastico re due circuiti LX.1265. Come visibile in
completo di mascherine L.70.000 questo disegno, dovrete collegare una del-
le due uscite sull'ingresso del second°, cir-
cuit° utilizzando un cavetto parallelo prov-
Costo del mobile 100.1265 compreso di mascheri-
visto di un connettore maschio edi un con-
ne forate eserigrafate L.10.000
nettore femmina.

Costo del solo stampato LX.1265 L.19.000

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CONTATORE GEIGER • •-•••

Tutti ricorderanno la catastrofe del 26 Aprile del Se nella prima settimana di Luglio di questianno,
1986, quando, in seguito agli incidenti avvenuti nel- cioš solo pochi mesi fa, aveste avuto questo con-
la centrale nucleare di Chernobyl, una consistente tatore Geiger in funzione avreste notato un au-
nube radioattiva sospinta dai venti raggiunse in po- mento della radioattivitä, perché il 1Lugilio si éve-
chi giorni tutti ipaesi occidentali, Italia compresa. rificata una perdita radioattiva proprio nella cen-
Giä il giorno dopo, il 27 Aprile, gli osservatori sve- trale di Chernobyl.
desi e norvegesi rilevando un aumento della ra- II rischio che si verifichi una nuova pericolosa fuga
dioattività sui loro paesi allertarono la popolazio- reale perché la struttura di cemento con cuí
ne e chiesero alle autoritä Russe se si era verifi- stato ricoperto il reattore, essendo totalmente pri-
cato qualche incidente nelle loro centrali nucleari o va di fondamenta, si muove provocando vistose
se era stato compiuto qualche esperimento con le crepe, tanto che a distanza di soli 10 anni riesce
bombe atomiche. IRussi si affrettarono a rispon- ad assicurare solo un 30% della sua iniziale pro-
dere negativamente e solo il 28 Aprile, non po- tezione.
tendo più nascondere la veritä, ammisero che si e-
ra verificato un piccolo incidente nella loro centrale Non bisogna dimenticare che all'ipterno di questa
di Chernobyl situata in Ucraina. massa di cemento c'è una quantitä spaventosa di
In Italia la popolazione fu avvertita solo adistanza materiale radioattivo fuso (si presume 135 ion-
di ben 10 giorni dall'incidente evenne consigliato nellate) che potrebbe improvvisamente liberarsi se
di non consumare verdura, frutta, funghi, formaggi il sarcofago di cemento cedesse.
e carne di animali erbivori e di non bere latte fre-
sco, perché tutti cibi altamente radioattivi. Tutti noi pénsiamo alla centrale di Chernobyl, ma
non é l'unica a destare preoccupazione.
Dall'Aprile 1986 il rischio nucleare non si è ridot- Nell'ex blocco orientale sono ancora in funzione
to, anzi é aumentato tanto é vero che a tutt'oggi vecchi e pericolosi reattori nucleari classificati ad
si sono registrate oltre un centinaio di perdite ra- elevato rischio, identici nella struttura a quelli di
dioattive per incidenti quasi sempre tenuti nascosti Chernobyl e situati nelle localitä che abbiamo ri-
per non allarmare la popolazione. portato nella cartina visibile in fig.2.

8
Augurandoci che in queste centrali non si verifichi le discariche abusive come immondizia qualunque
mai nessun incidente, dobbiamo comunque tene- eavolte anche in mare.
re presente che la radioattivitä del Cesio 137 edel - Si «mormona" che nell'Adriatico siano state fatte co-
lo Stronzio 90 si dimezza solo dopo 30 anni, quin - lare a picco navi caniche di scorie radioattive, e
di la polvere radioattiva che é caduta sul terreno non ci sarebbe da meravigliarsi se su sulla nostra
con la catastrofe di Chernobyl continuerä a provo- tavola giungessero dei pesci radioattivi.
care ancora sen idanni.

In Italia poi c'è anche un attivo traffico illegale di


Non dimenticate inoltre che 'Italia importa dai pae- materiali radioattivo per uso militare proveniente
si dell'Est cereali che potrebbero essere stati rac- dai paesi dell'Est che sfugge ai controlli.
colti in temeni radioattivi ed ovini e bovini che po-
trebbero essersi cibati di foraggio radioattivo.
Non é da escludere che in treno ci sediamo sotto
una valigia che ci bombarda con Uranio radioat-
Oltre a questo rischio ne esiste un altro che pochi tivo oppure che qualche corriere abbia racchiuso
conoscono eche ci riguarda ancor più da vicino: il materiale radioattivo nella cassetta di sicurezza di
problema dello smaltimento dei rifiuti radioattivi una Banca (si é giä verificato) ritenendolo un luo-
usati negli Ospedali e nelle Industrie: go sicuro. A nessuno infatti salterebbe mai in men-
Queste scorie, anziché essere inviate ai centri di te di controllare con il contatore di Geiger isuoi
raccolta specializzati, vengono spesso buttate nel- sotterranei.

professionale •
SUPERSENSIBILE
Quest° contatore Geiger, in grado di leggere imilliRoentgen/h, sarš u-
tile al WWF eatutte le USL per controllare che iprodotti alimentan inon
risultino radioattivi, che in qualche discarica non vi siano rifiuti ra-
dioattivi ed anche a noi per tenere personalmente sotto controllo la ra-
dioattivitš atmosferica, perché quando si verifica una fuga di materiale
radioattivo da una centrale lo veniamo a sapere sempre in ritardo.

Fig.1 Pochi sanno che nei


paesi dell'Est vi sono ben
Ae.

28 reattori ad alto rischio


(vedi fig.2) identici aquel -
li della centrale di Cher-
nobyl.
Oltre al rischio di fughe ra-
dioattive da queste Cen-
trali, dobbiamo tenere pre-
sente che in mare e nelle
discariche abusive vengo-
no spesso buttati irifiuti
radioattivi di Industrie ed
Ospedali.

9
Fig.2 In questa cartina in-
dichiamo le localitš dei
paesi dell'Est in cui sono
installate le centrali nu -
clean iad alto rischid:

2aChernobyl in Ucraina
2aBohunice in Slovacchia
4aKozloduy in Bulgaria
1aMedzamur in Armenia
2algnalina in Lituana
4aSoisnovy Bor in Russia
2aKola in Russia
3aSmolensk in Russia
4aKursk in Russia
2aNovouoronezh in Russia
2aChelyabinsk in Russia

Tornando al problema che più ci tocca da vicino, pade per campeggio funzionanti agas butano pos -
sono purtroppo poche le USL che dispongono di sono essere realizzati con del torio radioattivo.
un contatore Geiger esenza questo rivelatore non
possibile controllare se nelle discariche sono Anche le piastrelle per pavimenti e le ceramiche
presentí scorie radioattive o se pesci, carni, fun- casalinghe, come piatti -tazze caraffe, possono
ghi e prodotti surgelati esposti nei banchi di ven - contenere torio oossido di uranio o cobalto ra-
dita sono anchiessi radioattivi. dioattivo per rendere più brillánti iloro colori.

L'Italia importa carne ecereali da molti paesi dell'E- Lo stesso dicasi per moite ceramiche usate dai
st e procedere in rigorosi controlli che dovevano dentisti per le protesi che possono contenere del
essere fatti molto tempo prima, come quando cesio radioattivo per rendere identi più brillanti.
scoppiato lo scandalo della mucca pazza, écosa
cui siamo purtroppo abituati. Oggi questi prodotti non dovrebbero più essere u-
tilizzati, edove ancora si usano emettono una mi-
Quando avrete costruito questo contatore Geiger cro radioattivitš che non risulta pericolosa, perché
potrete controllare ogni alimento prima. di servirlo rimane entro valor natürali, cioè quasi identici ai
in tavola. valor di radioattivith che riceviamo dal cosmo.
Potrete anche divertirvi acercare le varie sorgenti
radioattive, che sono moite di più di quelle che po- Considerate infine che alcuni isotopi radioattivi ven-
treste supporre. gono usatt dalla medicina per formulare diagnosi
Se avete in casa degli strumenti fosforescenti, co- precise, come lo iodio radioattivo 131 che serve
me orologi, milliamperometri, voltmetri degli anni per controllare l'efficienza della ghiandola della ti -
1940 -1945, vi accorgerete che alcuni di loro so- roide, il fosforo radioattivo P.32 per localizzare i
no molto radioattivi. tumori, il Cromo radidattivo Cr.51 per controllare
Pensate solo che tempo fa erano entrate in Italia la circolazione sangusigna ecc.
delle sigarette di contrabbando radioattive senz'al-
tro confezionate con foglie di tabacco coltivate in /, '."
79 OEfif .9:31" OE'l '71-7/X i 7 '',
!; OE:11.19'7,9;• 9 1OE '0" P.
7 .. 1
7 •st OE "OE 'OE* 1 ‘-'

terreni saturi di polvere radioattiva. e a4.R OE Piu,A4T


, OE
•OE b•OE{P •
I OE .1.1OES

714 • L..111
4 11/1, 4.0; A/OE...in/4.# 41
/

Molti dei beccucci di ceramica installati nelle lam- Poiché gli effetti del veleno radioattivo, che risulta

10
invisibile, non sono istantanei, non é ancora pos- if,iiisel
alt:tr
._«71(6„.Š.OE.riplehr24—Valore di
a radioattivitä che
sibile oggi valutarli correttamente. potrebbe risultare presente negli ortaggi enella frut-
ta su cui si sia depositata della polvere o della
A distanza di 10 anni le organizzazioni sanitarie pioggia radioattiva. Questo valore si può rilevare
hanno valutato che la nube di Chernobyl abbia pro- anche nelle carne e nel latte degli animali erbivo-
vocato solo in Italia circa 3.000 tumori di cul un mi- ri che abbiano mangiato erba contaminata. Se in
gliaio letali. un alimento si riscontra questo valore é sconsi-
gliabile cibarsene.
Dobbiamo comunque ricordare che, da rnilioni di
anni, ogni essere umano é bombardato continua-
Questo valore di radioat-
mente dalla radioattivitä naturale proveniente dal
tivitä, che “potrebbe essere facilmente rilevato
cosmo, che tollera senza correre alcun rischio per-
nell'aria se si éverificata una fuga radioattiva da
ché risulta compresa tra 0,009 -0,020 milliRoent-
una centrale, non è ancora da considerarsi peri-
gen/ora. coloso per un essere umano.
invece pericoloso se si rileva in un alimento per-
Come potrete facilmente notare, il nostro contato-
ché ingerendolo écome se mettessimo all'interno del
re di Geiger ésensibilissimo eriesce a"leggere"
nostro corpo una minuscola sorgente radioattiva.
anche imicroRoentgen/ora.
:::OEtne, • 2:terfro- fret ec- re••«. „
Quando nell'aria si supe-
Infatti quando sul display appare il numero 0,022,
questo valore di 0,022 milliRoentgen/ora corri- ran ()
t i0,079 milliR/h si é giä nella soglia di at-

tenzione. Se non supera i0,099 milliR/h possia-


sponde in pratica a 22 microRoentgen/ora.
mo rimanere in zona per circa 30 giorni senza pro-
blemi sperando che il suo valore diminuisca. Ri-
manere in una zona contaminata con questa dose
di radioattivitä per più di 90 giorni potrebbe risul-
Valoiiedt-tatlioattlÝitäed ,
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di 0,030 si rileva normalmente in alta montagna. per più di 30 giorni.

Fig.3 Spinta dal vento ad u-


na altitudine di 1.500 metri,
la nube radioattiva di Cher-
nobyl si spostò veloce-
mente su tutta l'Europa.
In Italia la popolazione
venne avvertita di questa
nube con 10 giorni di ritar-
do e solo ipossessori di
Contatori Geiger si accor-
sero in anticipo che la ra-
dioattivitä era salita oltre i
valor normali.

11
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.113,9112t s
Quindi in presenza di elevate dosi di radioattivitä
tenersi molt() pericolosi. Con queste dosi la mas - nell'aria la prima regola da adottare équella di con-
sima esposizione ammessa per un essere umano trollare tutti gli alimenti prima di cibarsene, carni -
non dovrebbe mai superare i6 -7 giorni. pesce -verdure -frutta, e di lavarli abbondante-
mente in modo da eliminare ogni residuo di pulvi-
O' 9O0;O99'9"sÝíiHiR/h- Valon idi radioattivitä alta- scolo radioattivo.
mente d p
meric-
ojosi che potrebbero risultare presentí Se rilevate questi valor nel latte, nei formaggi, nel-
in prossimitä di una Centrale nucleare in perdita. lo yogurt, nelle marmellate, nel miele, buttateli.
Se si rimane esposti a questi valori di radioattivitä
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delle difese immunitarie, la caduta dei capelli, a-


nemie acute, emorragie interne edopo breve tem- L'elemento essenziale per rilevare la radioattivitä
po la comparsa di tumori maligni. un tubo che il fisico tedesco Hans Geiger (1882-
1945) costrul assieme a H. J. Muller dopo aver
Come avrete capito la dose di radioattivitä che un scoperto che cede miscele di gas venivano facil-
essere umano puď accettare ésubordinata al tem- mente ionizzate da particelle radioattive.
po di esposizione. Anche se questo tubo si chiama comunemente con
il solo nome di Geiger sarebbe più corretto chia-
Ad esempio una radioattivitä nell'aria di 0,090 mil- marlo Geiger -Muller.
liR/h, che come abbiamo accennato rientra giä nel- All'interno di questo tubo é presente una miscela
la soglia di attenzione e alla quale un essere u- di gas che, se risulta eccitata da un isotopo ra-
mano puď esporsi per circa 30 giorni, puď diven - dioattivo, diventa conduttrice.
tare pericolosa se rimanendo in zona ci alimentia- La forma del tubo, le sue dimensioni, il materiale
mo con cibi contaminati. usato per costruirlo ed il tipo di miscela utilizzata
Ammesso che si mangino carne, verdure o che si determinano la sua sensibilitä.
beva del latte che abbia accumulato una radioatti- Realizzare un tubo di Geiger non é facile perché il
vitä di soli 0,060 milliR/h, é come se soggiornas- metallo usato per costruire il suo corpo deve lasciar
simo in una zona con una radioattivitä pari a: passare ogni più piccola particella radioattiva ed il
gas una volta innescato deve velocemente disinne-
0,065 + 0,090 = 0,155 milliRoentgen/ora scarsi per riuscire acontare il successivo isotopo.

Superando i0,100 milliRoentgen/ora, che corri- Ogni tubo va alimentato con l'esatto valore di ten-
spondono a 100 microRoentgen/ora, si entra giä sione indicato dalla Casa Costruttrice, diversa-
nei valori di massima allerta. mente il gas potrebbe non innescarsi oppure una

Ff.

Fig.4 Disponendo di un sensibilissimo Contatore Geiger potrete controllare se icibi ri-


sultano "radioattivi" e se in casa vi sono degli oggetti che emettono "radioattivitä". Se
controllando qualche discarica abusiva di rifiuti rileverete alti valori di radioattivitä, do-
vrete subito comunicarlo alla locale stazione dei Carabinieri o alla USL.

12
Fig.5 Se in casa avete voltmetri, amperometri o altri strumenti "fosforescenti" prelevati
dai residuati bellici deli ultima guerra mondiale constaterete che quasi tutti risultano ra-
dioattivi. Purtroppo su moite delle bancarelle delle Fiere locali sono ancora in vendita stru-
menti radioattivi di vecchie apparecchiature militari che potrebbero causare tumori.

volta innescato potrebbe rimanere sempre inne- Con itre transistor TR1 -TR2 -TR3 abbiamo rea-
scato. lizzato un oscillatore BF controreazionato che la-
li suo stadio di alimentazione deve quindi essere vora sui 12 KHz circa. In questo modo dal secon-
progettato in funzione delle caratteristiche tecniche dario del trasformatore Ti preleviamo una tensio-
del tubo. ne alternata di circa 150 volt.
li tubo che abbiamo scelto viene usato principal-
mente nei laboratori scientifici, ha una elevata sen-
sibilità e riesce a valutare valor di radioattivitä Nota: non meravigliatevi se misurando questa ten-
sull'ordine di 1 microRoentgen, mentre inormali sione con un tester rilevate solo 80 -85 volt, per-
tub riescono a valutare un minimo di 0,01 milli- ché questo strumento legge la tensione efficace e
Roentgen corrispondenti a 10 microR/h. non il valore picco-picco.

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Questa tensione alternata, raddrizzata dallo stadio
Per la descrizione del funzionamento di questo cir- triplicatore composto dai diodi DS3 -DS4 -DS5,
cuito (vedi fig.7) cominciamo dallo stadio di ali- fornisce ai capi del diodo DS5 una tensione mag -
mentazione che provvede ad elevare la tensione glare di 500 volt, ma poiché dobbiamo alimentare
della pila da 6 volt ad un valore di 400 volt stabi- il tubo con una tensione di 400 volt, per stabiliz-
lizzati indispensabili per alimentare il tubo di Gei- zarla su questo valore abbiamo inserito un circuito
ger. automatico di controllo composto dai due transistor

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00000
000000

Fig.6 II tubo Geiger utilizzato in questo Contatore é ultrasensibile perché costruito per
realizzare gli strumenti per ilaboratori scientifici. In questo disegno potete vedere la dif-
ferenza tra questo tubo (lungo ben 26 cm) equelli che vengono normalmente inseriti nei
normali Geiger reperibili in commercio (vedl sotto).

13
Fig.7 Schema elettrico del Contatore Geiger. II microprocessore IC5 memorizza ogni 10
secondi gli impulsi generati dagli isotopi radioattivi, poi converte questo numero in mil-
liRoentgen/ora etrasferisce il risultato sul Display perché venga visualizzato.
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TUBO GEIGER
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DS1

R7
DZ1 DZ2 0Z3 DZ4
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+ + + +

TR1 -TR2 e dai quattro diodo zener da 100 volt composto dai due Nand sigläti IC1/B IC1/C che
siglati DZ1 -DZ2 -DZ3 -DZ4. provvede aripulirli ed anche ad allargarli per ren-
La tensione che preleviamo dal diodo zener DZ1 derli idonei a pilotare il micro ST6, siglato IC5.
viene utilizzata per polarizzare la Base del transi- La ragione per cui abbiamo utilizzato questo micro
stor TR1 che, assieme aTR2, controlla la polariz- ben motivata.
zazione di Base del transistor oscillatore TR3.
Se la tensione che alimenta il tubo Geiger tende a 1° Con il micro ST6 abbiamo potuto eliminare un
superare i400 volt il transistor oscillatore TR3 vie- certo numero di transistor ed integrati che avreb-
ne interdetto per un tempo più che sufficiente afar bero fatto aumentare l'assorbimento totale senza
scendere la tensione sul valore di 400 volt. ridurre icosti.

La tensione stabilizzata di 400 volt viene applica- 2° — Usando questo micro abbiamo eliminato tutte
ta sul terminale Anodo del tubo tramite la resi- le possibili tarature che sarebbero state alquanto
stenza R8 da 10 Megaohm. difficoltose da effettuare perché icampioni di ma-
L'opposto terminale Catodo ě collegato a massa teriale radioattivo tarato in milliRoentgen/h non si
tramite la resistenza R10 da 220.000 ohm. trovansi certo nei supermercati o dal tabaccaio.
Ogni volta che il tubo di Geiger nieva una particel-
la radioattiva, il gas al suo interno si porta in con- 3° — II micro ST6 conteggia tutti gli impulsi che col-
duzione e ai capi della resistenza R10 ritroviamo piscono il tubo Geiger ogni 10 secondi.
un sottilissimo impulso positivo. II numero conteggiato viene poi convertito in milli-
Questo impulso viene applicato, tramite la resi- Roentgen/ora e visualizzato sul display LCD. U-
stenza R9, sull'ingresso del Nand IC1/A utilizzato sando questa tecnica si ottengono delle misure
come inverter, quindi sulla sua uscita ritroviamo u- molto precise.
na tensione positiva con sottilissimi impulsi nega-
tivi. 4° — Nella memoria del micro viene collocato il va-
Questi impulsi vengono applicati al monostabile lore massimo di radioattività che il tubo é riuscito

14
1
LCD
12

16

28

37

40
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30 29 11 10 9 31 32 5 .6 36 25 24 15 14 13 26 27 1 8 34 35 21 20 19 18 17 22 23 38

1111111
abcdefg
1111111 --1-1-1 1111111
abcdefg abcdefg

11 1111 1111111 1111111

C12
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19
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Fig.8 Sul pannello frontale del mobile ver-


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arilevare eche potremo sempre richiamare sul di- Quando la pila scaricandosi eroga soltanto una ten-
splay pigiando il pulsante P2 = "massimo". sione di 5,5 volt su questo piedino giunge una ten-
Normalmente infatti tutti icontatori Geiger leggono sione di soli 5,5 -2,5 = 3 volt.
il solo valore di radioattiv4 istantaneo e quindi Se la pila scende sui 4,8 volt, il microprocessore
non é possibile sapere se .ci sono stati degli im- IC5 se ne accorge istantaneamente perché sul pie-
prowisi aumenti di radioattivitä. dino 10 ritrova una tensione minore di 2,5 volt, in-
fatti 4,8 -2,5 = 2,3 volt.
Se ad esempio accendiamo il contatore Geiger al Per avvisarci che la pila é da sostituire il micro-
mattino e leggiamo subito 0,015 - 0,016 milli- processore spegne inumen iche appaiono sul di-
Roentgen/ora, poi controllandolo verso sera noi ri- splay ed in sostituzione fa apparire la scritta Lo-b.
leviamo nuovamente 0,015 -0,016 milliR/h, po-
tremmo supporre che la radioattivitä é normale. Come potete vedere dallo schema elettrico sui pie-
Con il pulsante "massimo" invece potremo visua- dini 7-17 del micro sono presenti due pulsanti, Re-
lizzare il valore più alto memorizzato nel micro ese set (vedi Pl) e Massimo (vedi P2).
leggeremo un valore di 0,048 -0,050 milliR/h sa-
Oremo che durante lä giornata c'é stato un im- Pigiando il pulsante Massimo preleviamo dalla me-
provviso aumento della radioattivitä, ad esempio moria del .microprocessore il massimo valore di
causato da una pioggia radioattiva. milliR/h che il tubo Geiger ha rilevato nella gior-
nata, ovviamente se lo abbiamo tenuto in funzio-
ne, e mettiamo in pausa il contatore, quindi non
5° Lo stesso micro ci serve per svolgere un'ulte-
sentiremo più ibip nella cicalina.
riore funzione, quélla di tenere costantemente sot-
Solo quando si rilascia il pulsante il contatore Gei-
to controllo lo stato di carica della pili. Quando la
pila non riuscirš più afornire all'alimentatore la sua ger ritorna afunzionare regolarmente.
minima tensione, cioè quando la tensione da 6volt
Pigiando il pulsante Reset noi cancelliamo dalla
scendprä su un valore di circa 4,5 volt, il micro
memoria del micro il massimo valore che vi era me-
prowederä afar apparire sul display la scritta Lo-
morizzato, quindi il contatore poträ inseriri in me-
b (low battery).
moria il nuovo valore che rileverä nella giornata.

Possiamo dunque considerare questo micro il cer-


Per completare la descrizione dello schema elet-
vello del contatore, perché oltre a conteggiarp gli
trico vi diciamo che la massima corrente assorbi-
impulsi eaconvertirli in un valore corrispondente
ta da tutto il circuito si aggira sui 5milliamper quin -
ai milliRoentgen/ora ci fara sentire tramite la ci -
di usando le quattro pile a stilo da 1,5 volt otter-
calina CP1 tutti gli impulpi che conteggia.
remo un'autonomia di circa 400 ore.
Come potrete constatare, gli isotopi radioattivi che
Ammesso che lo si tenga in funzione 8 -9 ore al
provengono dal cosmo giungono sulla Terra in mo-
giorno, dovremo sostituire le pile dopo circa un me-
do molto disordinato, quindi é normale che in po-
se e mezzo.
chi secondi ne arrivino 4 -57 poi per due secondi
non ne arrivi nessuno, e nel secondo successivo
ne arrivino 2 oppure 1solo. gr.../.
..7t ,ýrzity.OEtzze:7,-

Tramite la Cicalina potremo udire questo arrivo di- r.


.2413EALIZZAZI
v.
4.h

sordinato, mentre sul display vedrerno un nume-


ro che corrisponderä al reale valore di radioattivitä In possesso del circuito stampato LX.1271, che
in milliRoentgen/ora perché il microprocessori un doppia faccia con for metallizzati, potete ini-
calcola ogni 10 secondi il valore medio elo ripor- ziare il montaggio dei componenti disponendoli co-
ta sul disp ay
l tramite i tre integrati IC2 -IC3 -IC4. me visibile in fig.12.
II Nand 1C1/D, collegato al piedino 15 del micro- Iprimi componenti che vi consigliamo di montare
processore IC5, é un oscillatore in grado di gene- sono gli zoccoli dei cinque integrati da IC1 a IC5.
rare una frequenza acustica di 3.000 Hz per ogni Completata questa operazione é controllato di a-
impulso conteggiato. ver stagnafo tutti ipiedini potete iniziare a monta-
II piccolo integratä a forma di diodo zener siglato re tutte le resistenzey poi scondensatori ceramici
IC6 viene utilizzato dal microprocessore per tenere equelli poliesteri, per passare poi agli elettroliti-
sotto controllo lo stato della pila di alimentazione. ci che come sapete vanno inseriti nel circuito stam-
Questo IC6 ë uno zener di precisione da 2,5 volt pato rispettando la polaritä dei loro terminali.
che provvede ad inviare sul piedino 10 di IC5 la Come noterete itre condensatori ceramici siglati
tensione della pila meno 2,5 volt. C4 -C5 -C6 hanno un corpo di dimensioni mag-
Quando la pila écalla sul piedino 10 di IC5 giun- giori rispetto ai normali ceramici, perché sono per
ge una tensione di 6-2,5 = 3,5 volt. alte tensioni.

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A questo punto potete inserire il diodo al silicio si- do li inserite controllate che su TR1 -TR2 ci sia la
glato DS1 rivolgendo il lato del corpo contornato da sigla BC.547, mentre TR3 deve avere la sigla
una fascia nera verso l'integrato IC5 ed il diodo BF.393.
DS2 rivolgendo il lato del corpo contrassegnato da
una fascia nera verso il condensatore C2. Per ultimo inserite il piccolo trasformatore elevato-
Ora inserite idiodi zener siglati DZ1 -DZ2 -DZ3 - re Ti che s'innesterä nei fori presenti sul circuito
DZ4 rivolgendo la loro fascia nera verso l'alto (ve- stampato solo nel suo giusto verso.
di fig.12). e

Potete facilmente distinguere questi diodi zener dai Per completare il montaggio del circuito dovete col -
normali diodi al silicio perché sul loro corpo éstam- legare dal lato opposto del circuito stampato (ve-
pigliato il numero 100. di fig.13) idue connettori femmina a 20 poli che
Sul corpo dei tre diodi ad alta tensione siglati DS3 vi serviranno da zoccolo per il display LCD ed idue
-DS4 -DS5 troverete una fascia bianca di riferi- pulsanti P1 -P2.
mento,. che per DS4 va rivolta verso sinistra men- Infine stagnate idue fili per la cicalina CP1, quelli
tre per DS5 e DS3 verso destra. dell'interruttore Si equelli del portapile rispettan-
Montati tutti questi componenti potete inserire il do idue colori: rosso per il positivo e nero per il
quarzo (vedi XTAL) collocandolo in posizione o- negativo.
rizzontale efissando il suo corpo sul circuito stam- Sulla parte bassa dello stampato fissate con
pato con una sola goccia di stagno. due viti la squadretta ad U per sostenere il por-
A questo punto iniziate a montare itransistor TR3 tapile.
-TR2 -TR1 ed il piccolo stabilizzatore IC6 rivol-
gendo la parte piatta del loro corpo come potete A questo punto potete prendere tutti gli integrati
vedere nello schema pratico di fig.12. ed inserir-li neš loro zoccoli rivolgendo la tacca di
riferimento a forma di U presente sul loro corpo
Questi quattro semiconduttori devono esse re tenuti come risulta visibile nello schema pratico di
sollevati dal circuito stampato di circa 5mm equan- fig.12.

Fig.14 II corpo metallico del tubo Geiger va fissato alio stam-


pato tramite una piccola fascetta metallica. Anche per por-
tare la tensione dei 400 volt sul terminale +del tubo dovre-
te utilizzare una piccola fascetta metallica.

Fig.15 SuIle estremitä del tubo Geiger sono presenti due ter-
minali cilindrici. Uno di questi éelettricamente collegato al
corpo metallico del tubo, l'altro é "isolato". La tensione dei
400 volt va applicata sul terminale "isolato".

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4-:•••:4 ,- /y/, -."..4.77, -77, Lie Se non avete commesso nessun errore nel mon-
4OE!
•-OE -•2-, JOE..., ýit,•. ,
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taggio il vostro contatore Geiger funzionerä istan-
ren•••••••••••••:.:••: • / e •OE./"! ./44 ,1;OE

li tubo Geiger utilizzato per questo contatore ha un taneamente, infatti udrete subito dalla cicalina ibip
diametro di 18 mm ed una lunghezza di 260 mm. delle particelle radioattive che ci giungono dal co-
Come potete osservare in fig.6, alle estremitä di smo, eche, come noterete, difficilmente superano
questo tubo vi sono due terminali cilindrici: uno di i0,020 milliRoentgen/ora.
questi é l'Anodo e l'altro il Catodo. Solo in presenza di pulviscolo radioattivo, che ad
II primo problema che potrebbe presentarsi al let- esempio potrebbe essere portato dal vento se in
tore éproprio quello di riuscire ad individuare qua- qualche centrale nucleare vi é stata una delle fu-
le dei due terminali é l'Anodo, in quanto non sem- ghe che spesso vengono tenute nascoste, potrete
pre è stampigliato sul tubo metallico, verso il ter- constatare un aumento della radioattività rispetto
minale cilindrico che andrebbe collegato alla ten- ai normali valor naturali.
Sebbene il terminale Anodo del tubo venga ali-
sione positiva dei 400 volt, il segno +.
mentato con una tensione di 400 volt, non cerca-
In caso mancasse non preoccupatevi perché con
un tester posto sulla portata ohmmetro basterä te di collegare tra questo terminale e la massa un
controllare quale dei due terminali cilindrici é col- tester per rilevare questo valore di tensione, per-
legato al metallo esterno del tubo (vedi fig.15). ché per l'alto valore della resistenza R8 da 10 Me-
II terminale isolato va collegato ai 400 volt posi- gaohm non riuscirete mai a leggerlo.
tivi, che come abbiamo detto vengono prelevati
Se per caso il circuito non dovesse funzionare ri-
dalla resistenza F18.
II terminale collegato elettricamente all'involucro controllate tutto il montaggio e prima o poi trove-
metallico del tubo va collegato alla resistenza R10. rete il punto in cui avete commesso l'errore.
In pratica non énecessario collegare un lungo filo Gli errori in cui di solito incappa un lettore non so-
al terminale: infatti essendo questo collegato all'in- no molti: potreste aver inserito i tne diodi DS3 -DS4
volucro metallico, esufficiente applicare attorno al -DS5 in senso inverso al richiesto oppure aver cor-
tubo una fascetta metallica che fisserete con una tocircuitato con lo stagno due terminali adiacenti
vite più dado sulla pista del circuito stampato in cui degli zoccoli degli integrati oancora aver fatto del-
si trova collegata la resistenze R10. le stagnature imperfette.
Anche per portare la tensione dei 400 volt sul ter- Se non riuscite atrovate il vostro errore non preoc-
minale dovete usare una piccola fascetta metalli- cupatevi, perché siamo sempre disponibili a darvi
ca, perché questo terminale non deve essere sur- una mano per far funzionare il circuito.
riscaldato con la punta del saldatore.
Prima di fissare il tubo Geiger sul circuito stampa-
to dovrete giä aver applicato sul pannello frontale
del mobile il tubo plastico di protezione.

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1.!! ••

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Prima di fissare il circuito stampato all'interno del COSTO Dl REALIZZAZIONE


mobile é necessario inserire nei due connettori
femmina a20 poli il display LCD rivolgendo il suo Tutti icomponenti necessari alla realizzazione del
riferimento verso sinistra. Contatore Geiger professionale siglato LX.1271
Questo riferimento non ében visibile perché éco- (vedi figg.10-12-13) compresi circuito stampato,
stituito da un piccola goccia di vetro oppure da u- mobile, display LCD, tubo Geiger ed involucro
na piccola < (vedi fig.13). cilindrico per la sua protezione L.245.000
Se il display viene montato in senso opposto non
si accenderš. Costo del solo stampato LX.1271 L. 22.500
Dopo aver inserito il circuito stampato all'interno del
mobile in modo che il display fuoriesca dalla sua Desideriamo precisare che il costo del tubo Gei-
finestra, potrete fissarlo con idistanziatori autoa- ger professionale utilizzato in questo progetto in-
desivi inseriti nel kit. cide parecchio sul prezzo totale del kit in quanto
Se desiderate collaudare il circuito prima di chiu- ammonta a L.140.000.
dere il mobile, inserite le quattro pile a stilo da 1,5
volt nel loro portapile rispettando la polaritä positi- Ai prezzi riportati giã compresi di IVA andranno ag-
va a negativa. giunte le sole spese di spedizione a domicilio.

21
In questa nuova versione del programma HAM-
COMM sono state aggiunte e migliorate moite
funzioni rispetto alla precedente versione 3.0,
quindi chi desidera possedere un programma ag-
giornato poträ richiederlo ed installarlo nel proprio
computer.
Per semplificare tutte le operazioni di installazione
abbiamo inserito un file chiamato installa che au-
tomaticamente provvede a creare la directory
HC31 e a scompattare tutti ifiles memorizzati nel
dischetto.

In possesso del dischetto DF1237.4, per caricare ., V


itiOES4OEIP• OE ! mat‘;r iti , i!
e )1111 ;24{(n-L.SP -

1!
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il programma é sufficiente inserirlo nel drive A poi
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ilt ib 1St 41; errekre":1457)..*.i, OEICITTe3Therri
ZetterriaiettrOE7.7117:7

digitare:
Fig.1 Come noterete la nuova release 3.1
cri b A: di HamComm éstata molto migliorata ri-
poi premere Enter
spetto alla precedente versione 3.0.

EDISPONIBILE la nuova release


Quando appare la scritta A:1.> dovete scrivere:
A:1>installa poi premere Enter

La release 3.1 verrà automaticamente caricata


nell'Hard-Disk sotto la directory chiamata HC31.

Per richiamare il programma dovete semplicemen-


te digitare:

CA>CD HC31 poi premere Enter


C:11-1C31>HC poi premere Enter

II programma che vi forniamo égiä contigu rato, co-


mungue se avete la necessitä di modificare dei pa- Fig.2 Se digitate Changes, sullo schermo
rametri dovrete digitare: appariranno tutte le modifiche apportate.

CAHC31>EDIT HC31.CFG poi premere Enter

Per non ripetere quanto giä abbiamo riportato sul -


la rivista N.182 a pag.34, vi consigliamo di rileg-
gerla attentamente.
Se vi manca questo numero o l'avete perso po -
trete richiederlo assieme al programma.
Se volete conoscere tutte le migliorie apportate nel-
la release 3.1 potete digitare:

CAHC31>CHANGES poi premere Enter


»;ç
bel.mraoseernalesionloneriniaäi liesso.rineers-c a- S
...., er.• emr.OEC erteCu '
S R«

x-rt A
Se poi desiderate stamparle pigiate P e, come no-
..1 • eP :A Verse ...".":771:rntrirrerc:41rtirti ,••• IV

terete, verrä stampata la pagina che appare sul mo- Fig.3 In questa figura la nuova immagine
nitor. Premendo il tasto Pag-down potrete visua- del Tune inserita nella versione 3.1.
lizzare e stampare le pagine successive.

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Étt.4.4t
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HARICOMM 351

Nella nuova release HAMCOM11/1 3.1 sono state migliorate diverse fun-
zioni ed aggiunti dei comandi supplementari, come quell() che permet-
te di modificare a.nostra scelta icolori deli() sfondo, delle cornici e dei
testi. Poiché questa nuova release ë stata aggiornata per lavorare con
schede SVGA tune le lettere appariranno ora più piccole.

Se volete cambiare icolori delle finestre, dei qua- giunti nuovi codici per decodificare imessaggi.
dri edei caratteri dovete modificare le righe dei set È stata perfezionata la funzione e CW ed aggiunte
color sostituendo il solo numero e la lettera che delle funzioni che potrete richiamare anche con il
appaiono dopo Ox.. etenendo presente che la pri- mouse.
ma cifra Ox4 é il colore dello sfondo e la lettera
che segue, ad esempio F, ôil colore del carattere. Se volete vedere tutte le frequenze utilizzate dalle
Nel file changes ériportata una tabella con numen, diverse emittenti RTTY dovete digitare:
lettere ed icolori corrispondenti.
C:11-1C31>RTTY poi premere Enter
Nero
Blu Se quando avete richiamato il programma RTTY o
Verde Verde Changes pigerete Fl, apparirš una finestra che vi
Azzurro Azzurro mostrerš icolori che si possono ottenere pigiando
Rosso Rosso itasti F5 -F6 -F7 -F8.
Viola Viola
Marrone Giallo Poiché in passato ci sono stati diversi letton iche o-
Grigio Bianco gni mese ci richiedevano un dischetto nuovo dello
Grigio scuro stesso programma pensando che fosse obbligato -
Blu scuro rio sostituirlo ogni 30 giorni, vi assicuriamo che non
esiste nessuna limitazione di tempo.
Le funzioni a nostro parere più interessanti riguar- Potrete richiedere una copia del dischetto
dano l'inserimento della ricerca automatica di e- DF1237.4 con il programma HamComm 3.1 al no-
ventuali virus ed il miglioramento dell'AFC per cen- stro indirizzo inviando L.15.000.
trare in modo perfetto lo space ed il marker. Se lo richiederete in contrassegno dovrete ag-
Anche la funzione Amtor ARO ed il fine tuning so- giungere le supplementari spese postali richieste
no stati migliorati enel Ship eSynop sono stati ag- dalle PPTT per tale servizio.

23
Capita spesso che pur controllando una pila con IC1, un MC.78L05, che abbiamo utilizzato per ot-
un normale tester e leggendo su questo la sua e- tenere una tensione stabilizzata di 5volt.
satta tensione, dopo breve tempo il circuito ola ra- Questa tensione alimenta il partitore resistivo po-
dio che la pila dovrebbe alimentare non funzionino sto sul piedino non invertente 10 dell'operaziona-
Pi Ú. le siglato 1C2/A.
Per controllare correttamente la carica di una pila
necessario un circuito che assorba dalla pila u-
na corrente di 0,15 amper epertanto tutti icornu -
ni tester non vanno bene perché in pratica non as-
sorbono corrente. Sull'ingresso di questo piedino dobbiamo applica-
re una tensione proporzionale ai volt della pila che
Per controllare una pila da 1,5 volt si dovrebbe ap- vogliamo testare, come precisato nella seguente
plicare ai suoi capi una resistenza da: tabella.

1,5 :0,15 = 10 ohm Volt della pila Tensione sul


da testare piedino 10 di ICVA
Per controllare una pila da 9 volt si dovrebbe ap-
plicare ai suoi capi una resistenza da:

9: 0,15 = 60 ohm

Per testare velocemente la tensione di una pila


senza dover collegare ai suoi capi una resistenza, Queste tensioni si ottengono tramite il commutato-
che tra l'altro non ha mai un valore standard, ab- re rotativo S1/A che collega delle resistenze di va-
biamo progettato questo semplice provapile che vi lore ben definito (vedi da R1 ad R10) in serie alla
indicherà subito, con tre soli diodi led, se la pila ri- resistenza R11 da 1.000 ohm.

PROVA carica per PILE


suita carica (diodo led verde, acceso), se risulta
mezza scarica (diodo led giallo acceso) oppure ,
44zusimit.suat,
J
,I
1,11
>OE]
I,JiJi1 !il 4
IIII
44.141

se étotalmente scarica (diodo led rosso acceso). Ii 1 lit

IVIEDIUIVI
. 11 1
1
. 1npipm9H
,.ARGE
Questo provapile . sarš molto utile persino agli oro-
logiai per controllare le minuscole pile inserite ne-
gli orologi e nelle sveglie.
In questo caso bisogna tenere presente che le pi-
"J114 11'
le degli orologi erogano una tensione di soli 1,2 volt
anziché di 1,5 volt, perciò risulteranno cariche ¡Aibi 1 jt.
14 44444

quando si accende il diodo led giallo, purché non TH IL

si voglia sostituire nel circuito il valore della resi-


stenza R1 da 3.900 ohm con una da 4.700 ohm,
come capirete leggendo la descrizione del funzio-
namento di questo circuito.
e•••OE -OE,r*.--r- -9,7753. 17:4e/irš4777in'727
6 7*4‘9972? rit •
ii .-7/479.7Artiti9r;47(
yOE.: .
OE ,OE. 7ni
2 A-1

OE, '" / MA
4 7/t. 2
i
OE• OE
;;-k-OET7',.:.4,
:. . ,:: •

Sebbene questo circuito sia molto semplice risulta ..


szumisi OE
.

ketbr ItiONICA,

molto istruttivo perché una volta capito il principio


del suo funzionamento, potrete sfruttarlo per pro-
gettare altri strumenti.

Per la descrizione dello schema elettrico visibile in


fig.2 iniziamo dalla funzione svolta dall'integrato

24
liL4j1 ;rM;¡¡,ti r 'Ik.t• ,
IL•
ect.ept mtJEJ -

:„ '¡
H'illiF,11
;11H io I
179ft:try ?roster
pi,
, iL •
3""RassmFm""9";a:L'A___2cii4
1

1534,569 VO

d
Per sapere se una pila é scarica si misura la tensione presente ai suoi
capi con un normale tester e se leggiamo ivolt che la pila deve eroga-
re la consideriamo carica. Quest° sistema é errato perché la carica di
una pila non si pia) misurare con un normale tester.

Conoscendo ivalor delle resistenze da R1 a R10 valore ohmico totale di:


possiamo calcolare il valore di tensione che risul-
terä presente sul piedino 10 di IC2/A con la for- 3.900 + 2.200 + 1.000 = 7.100 ohm
mula:
Utilizzando la formula che abbiamo riportato otte-
Volt su 1C2./A = Vcc :(RX + R11) x R11 niamo un valore di tensione di.

Vcc é la tensione fornita da IC1, cioè 5 volt. (5 :7.100) x 1.000 = 0,7 volt
RX é il valore delle .resistenze che selezioneremo
ruotando il commutatore S1/A. Se ruotiamo il commutatore Sul/A sulla posizione
"pile 4,5 volt", otteniamo il valore di RX somman-
Se ruotiamo il commutatore S1/A sulla posizione do al valore di R5 da 1.000 ohm il valore di R6 da
"pile 1,5 volt", otteniamo il valore di RX somman- 390 ohm.
do al valore di R1 da 3.900 ohm il valore di R2 da Al valore di RX cosi ottenuto dobbiamo sommare
2.200 ohm. il valore di R11 da 1.000 ohm ottenendo cosi un
valore ohmico totale di:
Al valore di RX cosi calcolato dobbiamo poi som -
mare il valore di R11 da 1.000 ohm ottenendo un 1.000 + 390 + 1.000 = 2.390 ohm

25
Utilizzando sempre la formula che abbiamo ripor- sull'ingresso di IC2/B ritroveremo una tensione di
tato, la tensione che applicheremo sull'ingresso di 2,1 volt esull'ingresso di IC2/C una tensione di 1,6
IC2/A sarà di: volt come potete rilevare dalla formula:

(5 :2.390) x 1.000 = 2,09 volt Volt su R17 = [Vin :(R16 + R17)] x R17

Se ruotiamo il commutatore SVA sulla posizione [2,1 :(1.000 + 3.300)] x 3.300 = 1,6 volt
"pile 9 volt", ottpniamo il valore di RX sommando
al valore. di R9 pia 120 ohm il valore di R10 da 68 Per spiegarvi meglio come funziona questo circui-
ohm, poi, sommando al valore cosi ottenuto il va- to prendete in considerazione il solo operazionale
lore di R11 da 1.000 ohm, otteniamo un valoré to- IC2/B e sulla sua uscita collocate due diodi led:
tale di: DL1 collegato al positivo di alimentazione (vedi
fig.3) e DL2 collegato a massa.
120 + 68 + 1.000 = 1.188 ohm Se sul piedino non invertente 5 applichiamo una
tensione di 2,1 volt e sul piedino invertente 6 u-
Con questo valore ohmico sul piedino 10 di IC2/A na tensione maggiore, ad esempio di 2,2 volt, sul
ritroviamo una tensione di: piedino d'uscita 7 ritroveremo un livello logico
che equivale a uscita cortocircuitata verso mas-
(5: 1.188) x 1.000 = 4,2 volt sa (vedi fig.3).
In queste condizioni si accenderä il diodo led DL1
Poiché le resistenze hanno una loro tolleranza, non e rimarrà spento il diodo led DL2.
dovrete preoccuparvi se otterrete qualche millivolt Se sul piedino invertente 6 applichiamo una ten-
in più o in meno. sione minore rispetto aquella applicata sull'oppo-
sto ingresso, ad esempio di 2,0 volt, sul piedino
d'uscita 7 ritroveremo un livello logico 1 che e-
L'operazionale IC2/A viene utilizzato in questo cir- quivale a uscita cortocircuitata verso il positivo
cuito come stadio separatore, quindi la tensione di alimentazione (vedi fig.4).
che entra sul piedino 10 si ritrova con lo stesso va- In queste condizioni si spegnerä il diodo led DL1
lore sul piedino d'uscita 8. esi accenderä il diodo led DL2.

Come potete vedere dallo schema elettrico, su que- A questo punto guardate in fig.5 l'altro schema che
sta uscita risultano collegate verso massa le due abbiamo preparato, in cui sono presenti idue o-
resistenze siglate R16 -R17. perazionali IC2/B -IC2JC ed itre diodi led siglati
Poiché la f16 ha un valore di 1.000 ohm ela R17 DL1 -DL2 DL3.
di 3.300 ohm sul punto di giunzione in cui écolle-
gato il piedino non invertente 3 di IC2/C ritrovia-
mo una tensione pari acirca i2/3 di quella fornita
dall'operazionale 1C2/A. Ammesso di voler controllare una pila da 4,5 volt,
sul piedino non invertente di IC2/B ritroveremo u-
Ammesso che il commutatore Sul/A risulti commu- na tensione di 2,1 volt e sul piedino non inver-
tato sulla portata "pila 4,5 volt", sull'uscita di IC2/A tente di IC2/C una tensione di 1,6 volt.
sarà presente una tensione di 2,1 volt, quindi Ipiedini invertenti di entrambi gli operazionali de-

M
zLei))7(
ESU
- 41111•

71 -117
DIODO NOE \OE
K
LED A
1=. MC 78105 ECB

BD 139 LM 324

Fig.1 Connessioni dell'integrato MC.78L05 viste da sotto, del transistor BD.139 viste
frontalmente edell'integrato LM.324 viste da sopra con la tacca di riferinnento posta
sulla sinistra. Vi ricordiamo che il terminale più lungo dei diodi led é l'Anodo.

26
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ELENCO COMPONENTI LX.1266


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10.000 ohm poste ai capi della pila da 4,5 volt. 2 volt risulterä maggiore rispetto a 1,6 volt pre-
senti sul piedino non invertente ed in queste con-
Se la pila risulta carica, sui piedini invertenti dei dizioni la sua uscita rimarrä alivello logico Oquin-
due operazionali giungerä metá tensione, vale a di si accenderä il solo diodo led DL2 collegato tra
dire 2,25 volt, e poiché questo valore émaggiore l'uscita di IC2/B e di IC2/C.
dei 2,1 volt presenti sul piedino non invertente di
IC2/B, la sua uscita si porterä alivello logico 0fa- Se la pila risulta -molto scarica, tanto da non riu-
cendo accendere il diodo led DL1. scire afornire sulla sua uscita una tensione mag-
Poiché anche la tensione sul piedino non inver- giore di 3 volt, sui piedini invertenti dei due ope-
tente di IC2/C é maggiore rišpetto a 1,6 volt pre- razionali giungerä una tensione di soli 1,5 volt.
senti sul piedino non invertente anche la sua u- In queste condizioni le uscite dei due operazionali
scita si porterä a livello logico 0, quindi il diodo IC2/B -IC2/C si porteranno alivello logico 1quin -
led DL2 non poträ accendersi e nemmeno si ac- di essendo entrambi iterminali A -K dei due dio-
cenderä il diodo led DL3 che risulta collegato tra di led DL1 -DL2 alimentati da una tensione posi-
questo piedino e la massa. tiva non potranno accendersi, mentre poträ ac-
cendersi il diodo led DL3 che ha il suo terminale
Se la pila risulta leggerřnente scarica, tanto da e- A collegato sull'uscita di IC2/C ed il terminale K col-
rogare un massimo di 4 volt, sui piedini invertenti legato a massa.
dei due operazionali IC2/B -IC2JC giungerä una
tensione di soli 2 volt. Nello schema elettrico visibili in fig.2 il terminale K
del diodo led DL3 anziché essere collegato amas-
sa é stato collegato sull'uscita del quarto opera-
Sul primo operazionale IC2/B questo valore di 2 zionale siglato IC2/D che provvede a farlo lam-
volt risulterä minore rispetto a 2,1 volt presenti peggiare quando la pila risulta scarica.
sul piedino non invertente ed in queste condizio-
ni la sua uscita si porterá a livello logico 1 fa- Poiché per controllare una pila éassolutamente ne-
cendo spegnere il diodo led DL1, perché su en- cessario farle assorbire una corrente di 0,15 am-
trambi isuoi terminali A -K é presente una ten- per, abbiamo aggiunto in questo circuito il transi-
sione positiva. stor TR1 che fará assorbire a qualsiasi pila, indi-

2,1 V. 2,1 V.

2,2 V. 2,0 V.

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(4) 012

Teeme_l

Fig.3 Applicando sul piedino 5di IC2/B una Fig.4 Se la pila non étotalmente scarica, sul
tensione di riferimento di 2,1 volt esul pie- piedino 6 giungerä una tensione di soli 2
dino 6 una tensione di 2,2 volt, il piedino volt. In queste condizioni il piedino d'usci-
d'uscita 7 si porta a livello logico "0". In ta 7si porterä alivello logico "1" ed in que-
queste condizioni si poträ accendere il so- sto modo si spegnerä il diodo led DL1 esi
lo diodo led DL1. accenderä il diodo led DL2.

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Fig.7 Schema pratico di montag- (


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so destra e la parte piatta dell'in-
tegrato stabilizzatore IC1 verso
sinistra.
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Fig.8 Iterminali del commutatore S1


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OEY"•02/ 1 •••' 4: 4,241 OE:z /z.,9/r/z.,OEit .../...*;:z OE •OE.
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OE . E11.
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1; i
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1
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9:
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E. .
1.
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1;
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LO1*E .

:
;
.;i:11:.:.../,
#1.44.44/7
YOE"7..i' 414„*>5
-/•• •yzOE,OE .zzi 2. e•
,
clinato sul mobile, fisserete le boccole d'in-
%OE le2
• OE
iOE 9 4.7 /•:•OE*•/•OE. • OE447 47 OE OE /7 2;9-vOE
:./ •
d, 127;49
z 7/ 9,/-% / ztz OE 9OE'r .OEOE/:•./ 4/9
/ •-•//- • /7.74
OE '4:- •
7%re?'"
4 OE,.
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Air I r ,
pendentemente dai volt che eroga, una corrente di segno di fig.8, perché OEe stagne rete questi due ter-
0,15 amper. minali su una pista diversa il circuito non poträ fun-
Quindi se inseriamo sui terminali d'ingresso una pi- zionare.
la da 1,5 -3-4,5 -6-9volt, il transistor preleverä Per completare il montaggio stagnate due fill di di-
sémpre e solo 0,15 amper e cosi potremo cono- verso colore sulle piste in cui dovrete collegare i
scere se effettivamente la pila é carica -mezza diodi led, due fili per le boccole d'ingresso e due
carica -"scarica. per il portapila facendoli passare nella fessura del
Un altro vantaggio che presenta il provapila équel - vano pila presente all'interno del mobile.
lo di poter direttamente testare se la pila da 9volt Sul pannello inclinato del mobile dovete fissare le
utilizzata per la sua alimentazione é da sostituire tre gemme cromate dei diodi led collocando il led
perché in via di esaurimento. verde per indicare quando la pila é carica, il led
Per questa verifica é sufficiente collegare tramite giallo per l apila mezza scarica ed il led rosso per
'

un filo il suo terminale positivo sull'ingresso del cir- la pila scarica.


cuito. Ricordatevi che il terminale più lungo di ogni dio-
Se in questo modo si accende il diodo led rosso do led va collegato sulla pista contrassegnata dal-
occorrerä sostituire la pila interna. la lettera A.
Quando fissate le due boccole d'ingresso per col-
eá'ÝREĂL1ZZAZ1QNE A4 4.z 'it OE 7(7, ".." legare le pile da testare dovete togliere dal lato po-
/ •2
49 77.714 ,- 7 • 7-% 7/77, '4* dš'd
di:dOE9M1/4:1
41.4(46ind.di:/iii,d;;UzZeidife.7.d.windiwitve
tzlii...ditis:•.9.;:e/tti

steriore la rondella di pIastica ed applicarla sul re-


Tutti icomponenti per realizzare questo tester per tro del pannello come visibile in fig.11.
pile devono essre montati sul circuito stampato si - Completato tüttosil montaggio potete chiudere il mo-
Oat° LX.1266 disponendoli come visibile in fig.7. bile plastico dopo aver fissato con le viti autofilet-
II montaggio non presenta nessuná difficoltä, quin - tanti ipannellini in allumiriio giä forati e serigrafati
di ci limiteremo ad indicarvi iSoli componenti ai qua- sulle due finestre del mobile.
li prestare un po' più di attenzione.
Quando inserite il diodo zener DZ1 dovete rivolde-
re il lato contornato da una fascia nera verso il tran- COSTO DI REALIZZAZIONE
sistor TR1.
II transistor TR1 va inserito nel circuito stampato ri- Tutti icomponenti per realizzare il kit LX.1266 vi-
volgendo il suo lato metallic° verso destra, cioè sibili in' fig.7, cioè circuito stampato, gemme cro-
verso la resistenza R13 e lo zener DZ1. mate per idiodi led, manopola per il commutatore
Quando inserite l'integrato stabilizzatore IC1 dove- rotativo, due banane edue puntali, ESCLUSO il so-
te rivolgere il lato piatto del suo corpo verso sini- lo mobile ele mascherine L.30.000
stra, come potete vedere anche in fig.7.
II mobile W10.1266 completo delle due mascherine
Per montare il commutatore rotativo S1 inserite il forate eserigrafate L.19.000
suo corpo dentro il foro circolare dello stampato,
poi ripiegate isuoi terminali ad L per pos terli sta- Costo del solo stampato LX.1 266 L. 8.300
gnare sulle piste in rame del circuito stampato.
Prima di stagnarli dovete individuare il piesdino 1 Ai prezzi riportati giä compresi di IVA andranno ag-
dei due settori estagnarlo nel punto indicato nel di- giunte le sole spese di spedizione adomicilio.

ervi ipersonatmen

32
ettereafte efELETTRONICA
Aetteetdo- da, ZERO
Per trasformare in vibrazioni sonore tutti isegnali di bassa frequenza che vanno da un minimo
di 20 Hz fino ad un massimo di 20.000 Hz, affinché il nostro sistema uditivo possa rilevarli, oc-
corre usare dei componenti chiamati altoparlanti ocuffie.
L'avvolgimento eccitatore, chiamato bobina mobile, presente in questi altoparlanti ha un valore
d'impedenza che può risultare di 8o di 4 ohm, entre quello presente nelle cuffie ha un valore
d'impedenza che può risultare di 32 -300 -600 ohm.

In commercio esistono degli altoparlanti universali in grado di riprodurre con una discreta fedeltš
tutta la gamma delle frequenze audio da 20 Hz fino a20.000 Hz ed altoparlanti costruiti esclusi-
vamente per l'hi-fi in grado di riprodurre ciascuno solo una ristretta gamma di frequenze, doe le
sole frequenze delle note dei Bassi o dei Medi o degli Acuti.

Per far giungere a questi altoparlanti hi-fi la sola gamma di frequenze che sono in grado di ri-
produrre occorre collegarli all'amplificatore tramite dei filtri, chiamati Cross-Over, composti da in-
duttanze e capacitä il cui valore va calcolato in base al valore d'impedenza della bobina mobi-
le, che, come abbiamo detto, può risultare di 8 o di 4 ohm. In questa Lezione troverete tutte le
formule per calcolare ifiltri Cross-Over con alcuni esempi di calcolo per filtri adue e atre vie.

Per ottenere la funzione inversa dell'altoparlante, cioš per trasformare tutte le vibrazioni sono-
re in una tensione elettrica, si utilizza un componente chiamato microfono.

33
ALTOPARLANTI

L'altoparlante é un componente elettromeccanico gnale la membrana inizia ad oscillare alla stessa


che viene utilizzato per trasformare le tensioni al- frequenza della tensione che l'ha eccitata produ-
ternate comprese tra i20 Hz ed i20.000 Hz, che cendo un onda sonora che si diffonde nell'am-
possiamo prelevare sull'uscita di un amplificatore biente.
odi un radioricevitore, in vibrazioni acustiche che, Contrariamente a quanto si potrebbe supporre,
diffondendosi nell'aria, verranno poi captate dalle la membrana muovendosi avanti -indietro non
nostre orecchie. provoca nessuno spostamento d'aria, come fan -
Come potete notare osservando lo spaccato della no le pale di un ventilatore, ma una compres-
fig .
.174 un altoparlante écomposto da una mem- sione e decompressione delle molecole d'aria
brana aforma di imbuto sulla cui estremitä éap- che, vibrando, generano un suono (vedi
plicata una bobina composta da un certo numero fig.175).
di spire.
Infatti tutti sanno che quando appoggiamo la cor-
Poiché questa bobina é libera di muoversi dentro netta del telefono all'orecchio da questa non esce
un nucleo megnetizzato, se é polarizzata con u- nessuno spostamento d'aria, ma solo delle vibra-
na tensione di identica polaritä a quella del ma- zioni che eccitano le molecole d'aria e che il no-
gnete, ad esempio Nord -Nord, la membrana vie- stro orecchio rileva come un suono.
ne respinta verso l'esterno, se émagnetizzata con
una polarita opposta, ad esempio Nord -Sud, la Per constatare di persona se effettivamente la
membrana viene attirata verso l'interno. membrana di un altoparlante si sposta in avanti e
all'indietro quando ai capi della sua bobina viene
Sapendo che un segnale di bassa frequenza applicata una tensione, procuratevi una pila da 4,5
composto da semionde positive esemionde ne- volt ecollegatela sui due terminali presenti sul ce-
gative, quando sulla bobina giunge questo se- stello dell'altoparlante.

100 Hz ONDE SONORE 100 Az ebr

4
1.

OEOE

e
et

300 Hz ONDE SMOKE 300 Fit


t e.
1OE 1"

Fig.174 Sull'estremitä del cono di un alto- Fig.175 Se alla bobina applichiamo una ten-
parlante é applicata una bobina che scorre sione alternata di 100 Hz odi 300 Hz la mem-
dentro un magnete. Applicando una ten- brana dell'altoparlante vibrerä alla stessa
sione alternata a questa bobina il cono o- frequenza producendo un'onda sonora che
scillerä alla stessa frequenza. si diffonderä nell'aria.

34
Se collegherete questa pila sui terminali dell'alto-
parlante rispettando la sua polarita (vedi fig.176)
la membrana si sposterä verso l'esterno.
Se invertirete la polarita della pila (vedi fig.177) po-
trete notare la membrana spostarsi verso l'interno.

Maggiore é il diametro dell'altoparlante più amplo


sara lo spostamento avanti/indietro della sua
membrana.

In commercio esistono molti tipi di altoparlanti con


cono rotondo o ellittico econ diametri diversi. Fig.176 Se volete vedere come si muove la
membrana di un altoparlante procuratevi u-
na pila da 4,5 volt e collegatela ai suoi ter-
Gli altoparlanti di piccolo diametro, che riescono minali. Se rispetterete la polarité, il cono si
ad erogare potenze comprese tra 1 -2 watt, ven- sposterà verso l'esterno.
gono normalmente utilizzati nelle radio portatili,
perché la loro bobina mobile non accetta segnali
che risultino maggiori di circa 3 volt.

Gli altoparlanti di dimensioni leggermente mag-


giori, utilizzati nei televisori, nelle normali radio o
nei registratori, riescono ad erogare potenze com-
prese tra 5 -10 watt e la loro bobina mobile ac-
cetta segnali la cul ampiezza non risulti maggiore
di circa 8 volt.

Gli altoparlanti utilizzati negli amplificatori hi-fi rie-


scono ad erogare potenze anche di 50 -80 watt e
la loro bobina mobile accetta segnali la cui am- Fig.177 Se invertirete la polaritä della pila
piezza non risulti maggiore di 25 volt. noterete la membrana spostarsi verso l'in -
terno. Se sulla bobina applichiamo un se-
Gli altoparlanti utilizzati negli amplificatori per di- gnale di BF il cono inizierà avibrare crean-
scoteche ed orchestre sono in grado di erogare do delle onde sonore.
potenze comprese tra i500 e i1.000 watt e la lo-

35
ro bobina mobile accetta segnali la cui ampiezza e degli acuti, questi altoparlanti vengono inseriti
può raggiungere anche i90 volt. nelle Casse Acustiche hi-fi assieme ad altri due
tipi di altoparlanti chiamati Midrange eTweeter.
Oltre alle loro dimensioni ealla loro potenza gil al-
toparlanti risultano suddivisi in queste quattro ca- MIDRANGE (pronuncia Midreng) — Sono altopar-
tegorie: lanti che hanno un cono di dimensioni molto infe-
riori aquelle di un Woofer quindi riescono avibrare
UNIVERSAL! — Sono così chiamati tutti quegli al- con più facilità sulle frequenze acustiche delle no-
toparlanti in grado di riprodurre un'ampia gamma te medie partendo da un minimo di 300 -500 hertz
di frequenze acustiche che da un minimo di 70 - fino araggiungere un massimo di 10.000 -12.000
80 hertz possono raggiungere un massimo di hertz.
10.000 -12.000 hertz.
Riuscendo a riprodurre con una buona fedeltà tut- TWEETER (pronuncia Tuiter) — Sono altoparlanti
te le frequenze dei bassi, dei medi e degli acuti, che hanno un cono molto rigido e di dimensioni
questi altoparlanti vengono normalmente utilizzati molto ridotte eper questo motivo riescono avibra-
nei ricevitori, nei televisori, nei registratori ecc. re con più facilità sulle frequenze delle note acu-
te partendo da un minimo di 1.500 -2.000 hertz
WOOFER (pronuncia Vufer) — Sono altoparlanti fino araggiungere un massimo di 20.000 -25.000
provvisti di un cono di elevate dimensioni che rie- hertz.
sce a vibrare con più facilità sulle frequenze delle
note più basse. Tutte le bobine mobili di questi altoparlanti hanno
lnfatti iWoofer riescono a riprodurre fedelmente una impedenza caratteristica di 8ohm oppure di
tutte le frequenze acustiche partendo dalle note 4 ohm e questo valore viene sempre riportato sul
più basse dei 25 -30 hertz fino a raggiungere un corpo dell'altoparlante.
massimo di 2.500 -3.000 hertz. Se un amplificatore ouna radio richiede sulla sua
Non riuscendo a riprodurre le frequenze dei medi uscita un altoparlante che abbia una impedenza di

Fig.178 All'interno delle Casse Acustiche degli amplificatori hi-fi vengono inseriti due o
tre altoparlanti di diverso diametro. Gli altoparlanti di diametro maggiore, chiamati Woo-
fer, vengono utilizzati per riprodurre le sole note Basse, quelli di diametro intermedio,
chiamati Midrange, per riprodurre le sole note Medie egil altoparlante di diametro molto
piccolo, chiamati Tweeter, per la riproduzione delle sole note Acute.

36
FILTRO
„CUTI TWEETER

Ill III _FILTRO


MEDI
MIDRANGE

FILTRO
OASSI
WOOFER

Fig.179 Se colleghiamo in parallelo tre al- Fig.180 Collegando sui tre altoparlanti un
toparlanti otterremo una impedenza mino- filtro Cross-Over oltre afar giungere su o-
re di quella richiesta. In queste condizioni gni singolo altoparlante le "sole" frequen-
si corre il rischio di danneggiare l'amplifie ze che èin grado di riprodurre, impediremo
catore e di bruciare l'altoparlante Tweeter all'amplificatore di vedere una impedenza
perché riceve delle frequenze che non èin inferiore aquella che ha ogni singolo alto-
grado di riprodurre. parlante.

8 ohm non potremo collegargli un altoparlante da questo amplificatore da 20 watt con un canco da
4 ohm, perché una impedenza minore obblighe- 4 ohm utilizzando la formula:
rebbe il transistor finale ad erogare una maggio-
re corrente con il rischio di distruggerlo. volt = Vwatt x ohm

lnfatti in un amplificatore da 20 watt progettato per L'amplificatore erogherä quindi una tensione di:
un altoparlante da 8ohm il transistor finale dovrä
erogare una corrente che potremo facilmente cal - V20 x4 - 8,94 volt
colare con la formula:
Se applichiamo questo valore di tensione ad un al-
amper = Vwatt: ohm toparlante da 8 ohm otterremo una potenza che
potremo calcolare usando la formula:
Questo transistor erogherä quindi una corrente
massima di: watt = (volt xvolt) :ohm

V20 :8 = 1,58 amper Otterremo quindi una potenza di soli:

Se sull'uscita di questo amplificatore applichiamo (8,94 x8,94) :8= 9,99 watt

k
un altoparlante con una impedenza di 4 ohm, il
transistor finale dovrä erogare una corrente di:
Il valore dimpedenza della bobina di un altopar-
V20 :4 - 2,23 amper lante non iiriesce a misurare con un tester posto
sulla portat,a ohm, perché in questo modo si mi-
Sull'uscita di un amplificatore da 20 watt progetta- surerebbe la resistenza ohmica del filo utilizzato
to per un altoparlante da 4 ohm potremo collega- per la costruzione della bobina e non la sua im-
re un altoparlante da 8ohm, ma in questo caso ot- pedenza.
terremo metá potenza.
Per verificare se quanto affermiamo corrisponde a Per misurare il valore di una impedenza occorre
veritä calcoliamo la massima tensione che eroga uno strumento chiamato impedenzimetro.

37
s -OE

FORMULE per CROSS OVER a2 VIE


Cl C2
Ll (millihenry) = (79,60 xohm ):Hz
L2 (millihenry) = (255 xohm ):Hz
L3 (millihenry) =0,625 xvalore di 12
Cl (microfarad) = 99.500: (ohm xHz )
C2 (micro farad) = 1,6 xvalore di Cl
C3 (microfarad) = 3,2 xvalore di Cl

Fig.181 Schema elettrico di un filtro Cross-Over a18 dB per


ottava 2 VIE e le formule da utilizzare per ricavare ivalor
delle lnduttanze edelle Capacitä.
Dove é indicato "ohm" dovete inserire l'impedenza dell'al-
toparlante, cioè 4o8ohm, edove èriportato "Hz" il valore
della frequenza di separazione pari a2.000 Hz.

FILTRI CROSS-OVER

Quando all'interno di una Cassa Acustica vengono II filtro Cross-Over si può paragonare ad uno spar-
racchiusi i tre altoparlanti Woofer -Midrange -Twee- titraffico che provvede a deviare verso una dire-
ter non possiamo collegarli in parallelo come visibi- zione icamion (frequenze Basse), in un'altra di-
le in fig.179, perché su ognuno di loro giungerebbe- rezione tutte le autovetture (frequenza Medie) ed
ro delle frequenze che non sarebbero in grado di ri- in una terza corsia tutti ivelocipedi (frequenze A-
produrre perfettamente, ed oltre ad ottenere dei suo- cute).
ni distorti correremmo il rischio di danneggiarli.
II filtro Cross-Over per le frequenze dei bassi éun
Infatti la membrana del Woofer non riuscendo ad passa/basso che provvede a deviare verso l'alto-
oscillare sulle frequenze dei medi/acuti ci forni- parlante Woofer tutta la banda di frequenze com-
rebbe dei suoni impastati. prese tra 25 e 500 Hz bloccando tutte le frequen-
La membrana del Midrange non correrebbe nes- ze superiori.
sun rischio, ma non riuscendo ad oscillare sulle fre-
quenze dei bassi ci fornirebbe un suono incom- II filtro Cross-Over per le frequenze medie é un
pleto. passa/banda che provvede adeviare verso l'alto-
La membrana del Tweeter, di dimensioni molto ri- parlante Midrange tutta la banda di frequenze com-
dotte, rischierebbe di essere messa fuori uso dal- prese tra 500 e 4.000 Hz bloccando tutte le f re-
le frequenze dei medi edei bassi. quenze minori esuperiori.

Per evitare di danneggiare gli altoparlanti eper ot- II filtro Cross-Over per le frequenze acute é un
tenere una fedele riproduzione hi-fi é necessario passa/alto che provvedere a deviare verso l'alto-
suddividere tutta la gamma dello spettro acustico parlante Tweeter tutta la banda di frequenze su-
con un filtro chiamato Cross-Over, composto da periori ai 4.000 hertz bloccando tutte le frequen-
induttanze ecapacitä, che provvede ad inviare ai ze inferiori. In pratica l'altoparlante Tweeter si usa
due otre altoparlanti le sole frequenze che questi per le frequenze comprese tra 4.000 e 25.000
sono in grado di riprodurre. hertz.

38
Se nella nostra Cassa Acustica sono presenti due
soli altoparlanti, cioè un Woofer ed un Midrange,
il filtro Cross-Over viene calcolato in modo da in-
viare verso l'altoparlante Woofer tutte le frequenze
comprese tra 25 e 2.000 Hz e verso l'altoparlante
Midrange tutte le frequenze superiori a2.000 Hz.

Anche se in commercio sono reperibili dei Cross-


Over giä pronti per essere installati in una Cassa
Acustica, questi filtri si possono facilmente costrui-
re procurandosi le induttanze e le capacitä ne-
cessarie.

In fig.181 riportiamo lo schema di un filtro a 2 Vie


e le formule per calcolare ivalor delle induttanze
in millihenry equelli delle capacitä in microfarad.

Esempio: Calcolare ivalor delle induttanze eca-


pacitä da utilizzare per un filtro Cross-Over a 2
Vie (vedi fig 181) disponendo di altoparlanti che ab-
biano un'impedenza di 8 ohm.
Fig.182 Le induttanze da utilizzare per ifil-
Soluzione -Utilizzando le formule che abbiamo tri Cross-Over si ottengono avvolgendo su
riportato nella lavagna otterremo: un rocchetto di plastica, non importa se
tondo o quadrato, un certo numero di spi-
Li = (79,60 x 8) :2.000 = 0,3184 millihenry re di filo di rame. Più spire avvolgerete sul
rocchetto più aumenterä il valore in mil-
lihenry della bobina.
L2 = (255 x 8) :2.000 = 1,02 millihenry

L3 = 0,625 x 1,02 = 0,6375 millihenry

Cl = 99.500 :(8 x 2.000) = 6,218 microfarad

C2 = 1,6 X 63218 = 9,948 microfarad

C3 = 3,2 x 6,218 = 19,897 microfarad

Vorremmo far presente che una differenza di un


3% in più o in meno sul valore richiesto non modi-
fica le caratteristiche del filtro, quindi:

-Per Li potremo usare una impedenza che abbia


un valore compreso tra 0,3 e 0,33 millihenry.

-Per L2 potremo usare una impedenza che abbia


un valore compreso tra 0,99 e 1 millihenry.

-Per L3 potremo usare una impedenza che abbia


un valore compreso tra 0,60 e 0,65 millihenry.

-Per Cl potremo usare una capacitä che abbia


un valore compreso tra 5,9 e 6,5 microfarad.

-Per C2 potremo usare una capacitä che abbia


un valore compreso tra 9,6 e 10,2 microfarad. Fig.183 Foto di una Cassa Acustica in cul
sono racchiusi due altoparlanti, un TWEE-
TER ed un WOOFER.
-Per C3 potremo usare una capacitä che abbia
un valore compreso tra 19,3 e 20,5 microfarad.

39
ENTRATA
FORMULE per CROSS OVER a 3 VIE
COE Cl

LI (millihenry) = (159 x ohm ):4.000 TWEETER

L2 (millihenry) = (159 x ohm): 500 liti

Ťli
L3 (millihenry) = 1,6 x valore di Li Li

L4 (millihenry) .= 1,6 x valore di L2


a

Cl (microfarad) .= 99.500: (ohm x4.000)


C2 (microfarad) = 99.500: (ohm x 500)
C2 13
C3 (microfarad) .= 1,6 x valore di Cl
MIDRANGE

C4 (microfarad) = 1,6 x valore di C2 4

10

14

Fig.184 Schema elettrico di un filtro Cross-Over a


12 dB per ottava 3VIE e le formule per calcolare o
ivalor delle Induttanze edelle Capacitš.
Dove éindicato "ohm" dovete inserire l'impeden-
za che hanno gli altoparlanti, cioš 4 o 8 ohm, da
collegare aquesto filtro.

In fig.184 riportiamo lo schema di un filtro a 3 Vie C3 = 1,6 x 3,10 = 4,96 microfarad


ä le formule per calcolare ivalor delle induttan-
ze in millihenry e quelli delle capacità in micro- C4 = 1,6 x 24,8 - 39,68 microfarad
farad.
Anche per questi componenti potremo utilizzare
Esempio: Calcolare ivalori delle induttanze eca- delle induttanze e capacitä con una differenza sul
pacitš da utilizzare per un filtro Cross-Over a 3 valore richiesto di un 3% in più o in meno.
Vie (vedl fig.184) disponendo di altoparlanti che ab-
biano un'impedenza di 8 ohm. Per le capacitä vi suggeriamo di usare sempre dei
condensatori poliesteri perché icondensatori e-
Soluzione -Utilizzando le formule che abbiamo lettrolitici oltre ad essere polarizzati hanno delle
riportato nella lavagna otterremo: tolleranze che possono raggiungere anche il 40%.
Poiché difficilmente troverete dei condensatori po-
Li = (159 x 8) :4.000 = 0,318 millihenry liesteri con capacitä così elevate, dovrete colle-
garne in parallelo più di uno in modo da ottenere
L2 = (159 x 8) :500 = 2,54 millihenry il valore richiesto.
Per le induttanze dovrete utilizzare delle bobine
L3 = 1,6 x 0,318 = 0,5 millihenry avvolte con del filo di rame che abbia un diame-
tro di almeno 1 mm per poter lasciar passare la
L4 = 1,6 x 2,54 = 4 millihenry corrente richiesta.

Cl = 99.500 :(8 x 4.000) = 3,10 microfarad Nota: Le induttanze da utilizzare per ifiltri Cross-
Over vanno sempre avvolte su rocchetti sprovvi-
C2 - 99.500 :(8 x 500) = 24,8 microfarad sti di nuclei in ferro (vedi fig.182).

40
CUFFIE o AURICOLARI

Le cuffie sono in pratica dei minuscoli altopar-


lanti che si applicano sulle orecchie per ascoltare
individualmente il suono di una radio, di un regi-
stratore odi un amplificatore senza disturbare ipre-
senti.
La potenza massima che possiamo applicare ad u-
na cuffia si aggira attörno ai 0,2 watt quindi non
potremo mai collegarla direttamente sull'uscita de-
gli amplificatori di potenza dove sono collegati gli
altoparlanti.
In ogni arriplificatore èpresente un'apposita presa
per poter collegare qualsiasi tipo di cuffia.
Esistono delle cuffie hi-fi in grado di riprodurre tut-
ti la gamma acustica partendo da un minimo di
25 -30 Hz per arrivare ad un massimo di 18.000 -
20.000 Hz ed altre molto più economiche in gra-
do di riprodurre una gamma acustica più ristretta
che parte normalmente sui 40 -50 Hz per arrivare
ad un massimo di 10.000 -12.000 Hz.
In commercio sono disponibili anche dei minusco-
li auricolari piezoelettrici e magnetici che si in-
troducono direttamente nell'orecchio.
Pa

OE
/
7

• I
,

.OE
Fig.185 Le cuffie sono dei minuscoli altoparlanti che si appoggia-
no sulle orecchie per ascoltare individualmente della musica. Le
cuffie hanno una "impedenza" di 32 oppure di 600 ohm.

41
MICROFONI

Imicrofoni (vedi fig.187) sono dei componenti in Quando la membrana entra in vibrazione comprime
grado di captare tutte le vibrazioni sonore prodat- più o meno questi granuli di carbone variando co-
te da un rumore, una voce o uno strumento mu- si la sua resistenza ohmica edi conseguenza an-
sicale edi convertirle in una tensione elettrica che che la corrente che scorre nei granuli di carbone.
dovrà poi essere adeguatamente amplificata. Questi microfoni sono ancora oggi utilizzati in te-
In pratica fanno l'inverso di quello che fa un alto- lefonia ed in qualche apparecchiatura militare.
parlante, che converte le tensioni alternate forni-
te da un amplificatore in vibrazioni sonore. — Elettromagnetici. Sono cosi chiamati perché
sulla membrana éavvolta una bobina che si mua-
Tutti imicrofoni, come gil altoparlanti, sono provvi- ve sopra un magnete alio stesso modo di un co-
sti di una membrana che, colpita da un suono, vi- mune altoparlante (vedi fig.189).
bra producendo cosi una tensione alternata di po - Quando questa membrana entra in vibrazione, ai
chi millivolt la cui frequenza risulta perfettamen- capi della bobina si crea una debole tensione che
te identica a quella della sorgente sonora. deve poi essere adeguatamente amplificata.
Se facciamo vibrare la corda di una chitarra in gra- Anche un comune altoparlante può essere utiliz-
do di emettere una nota acustica sulla frequenza zato come microfono, infatti se parliamo di fronte
di 440 Hz, questa onda sonora fará vibrare la al suo cono di carta questo vibrerà edai suoi ter-
membrana del microfono su tale frequenza edal- minali potremo prelevare una tensione alternata
la sua uscita potremo prelevare una tensione al- di pochi millivolt.
ternata con una frequenza di 440 hertz.
Se facciamo vibrare la corda di un violino in gra- — Piezoelettrici. Sono cosi chiamati perché la
do di emettere una nota acustica a 2.630 hertz, membrana é appoggiata su un cristallo piezoe-
questa onda sonora fará vibrare la membrana del lettrico (vedi fig.190).
microfono su tale frequenza edalla sua uscita po- Quando la membrana entra in vibrazione compri-
tremo prelevare una tensione alternata con una me più o meno questo cristallo e, grazie al feno-
frequenza di 2.630 hertz. meno della piezoelettricitš, sulla sua uscita otte-
niamo una tensione alternata di molti millivolt.
Imicrofoni più comunemente utilizzati sono: Un microfono piezoelettrico funziona sullo stesso
principio del pick-up presente in un giradischi.
— A carbone. Sono cosi chiamati perché la mem- In questi pick-up il cristallo piezoelettrico viene
brana appoggia su granuli di carbone che sono compresso edecompresso meccanicamente dalla
conduttori di elettricità (vedi fig.188). puntina che scorre sui solchi del disco musicale.

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Fig.186 Imicrofoni fanno l'inverso di quello che fa un altoparlante, cioè captano le vibra-
zioni acustiche e le convertono in una tensione alternata di frequenza pari alle note acu-
stiche captate. Poiché il valore della tensione alternata fornita sull'uscita di questi mi-
crofoni èsempre molto debole occorre necessariamente preamplificarla.
L'uscita di un microfono va sempre collegata sull'ingresso del preamplificatore con un
"cavetto schermato" per evitare di captare dei segnali spun io ronzii di alternata.

42
Fig.187 Tipi di mi-
crofoni utilizzati dal-
le orchestre e dai
cantanti. Imicrofoni
più usati sono quel -
li di tipo elettroma-
gnetico e piezoelet-
trico.

Fig.188 Nei microfoni chia- Fig.189 I microfoni chia- Fig.190 Nei microfoni chia-
mati acarbone la membra- mati magnetici sono dei mati piezo la membrana
na vibrando preme dei gra- piccoli altoparlanti. La loro comprime un piccolo cri-
nuli a carbone modifican- membrana nel vibrare ge- stallo di quarzo e questa
do cosi la propria resi- nera una debole tensione pressione viene convertita
stenza interna. alternata. in una tensione

Fig.191 In questa foto vi presentiamo delle minuscole capsule piezoelettriche provviste in-
ternamente di uno stadio preamplificatore che viene alimentato tramite iloro terminali.

43
FREQUENZE ACUSTICHE e NOTE MUSICALI

Tutti gil essen iumani percepiscono il suono emes- Se le vibrazioni emesse dal cono di un altoparlan-
so dalla voce di un cantante, da uno strumento mu- te sono comprese tra i16 e i100 Hz (16 -100 o-
sicale oda un altoparlante tramite l'orecchio, ma vi scillazioni in un secondo) udremo un suono con
siete mai chiesti come questi suoni si propaghino una tonalitä molto bassa, se invece sono com-
nell'aria? prese tra i5.000 e i10.000 Hz (5.000 -10.000 o-
scillazioni in un secondo) udremo un suono con
Se osservate un altoparlante durante l'emissione una tonalitä molto acuta.
di un suono vedrete che il suo cono vibra veloce-
mente senza provocare alcun movimento d'aria. Se diamo un colpo adue aste metalliche di diver-
sa lunghezza queste vibreranno producendo un
A sua volta questa vibrazione fa vibrare automati- suono diverso che risulterä proporzionale alla lo-
camente le molecole d'aria ottenendo così delle ro lunghezza.
onde sonore che, raggiungendo il nostro orecchio,
fanno vibrare la piccola membrana posta al suo in- Se prendiamo due aste metalliche di identica lun-
terno. ghezza e le poniamo una vicino all'altra, facendo
II nervo acustico collegato aquesta membrana le vibrare una delle due aste, il suono generato fara
trasforma in impulsi elettrici e le invia al cervello. vibrare anche la seconda asta, perché questa es-
Possiamo quindi paragonare il nostro orecchio ad sendo della stessa lunghezza dell'altra, entrerä in
un microfono che trasforma tutti isuoni che riesce risonanza.
a captare in una tensione elettrica.
Questo fenomeno viene utilizzato per accordare
Per cercare di spiegare come si generano queste sulla stessa frequenza le corde di due diverse chi-
onde sonore, che pur diffondendosi nell'aria non tarre, di due pianoforti o di due arpe ecc.
creano nessuna corrente, possiamo portarvi l'e- Per accordare gli strumenti musicali si usa un pez-
sempio del sasso gettato in uno stagno. zo di ferro a forma di U chiamato diapason, che
quando vibra emette una frequenza campione di
Nel punto in cui cade il sasso (vedi fig.192) noi ve- 440 Hz che corrisponde alla nota LA della terza
diamo formarsi delle onde concentriche che si ottava (vedi Tabella N.15).
propagano verso l'esterno ad una certa velocitä Se vicino al diapason che abbiamo fatto vibrare po-
senza provocare correnti. niamo un secondo diapason accordato sulla stes-
lnfatti se posiamo sull'acqua dello stagno un tap- sa frequenza, anche questo inizierä avibrare per-
po di sughero, lo vedremo solo alzarsi ed abbas- ché eccitato dalle onde sonore generate dal pri-
sarsi, ma non spostarsi dal centro verso l'esterno. mo diapason (vedi fig.193).

44
NOTE base 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8°
ITALIA USA ottava ottava ottava ottava ottava ottava ottava ottava ottava
DO 32 369 65 338 130 376 261 352 523 304 1.046,08 2.092,1 6 4.184,32 8.368,64
DOir 1r 34,62--Ir leWirr v 138-43
48
- 276,92 171
-553,84w - 07,68 2.215,36 -C430,72 r8.861 3
44
RE D 36,68 73 336 146,72 293,44 586,88 1173,76 2.347,52 4.695,04 9.390 308
REIrgr '
w hir
tsie ŠTi 3firr IOE77-
36iwr v31072 11-621 1:242;88 2:485 376 4.971 352 ré.943 3
tii
MI E 41 320 82,40 164,80 329,60 659,20 1.318,40 2.636 380 5.273,60 10.547 320
rfrilr ir4W 1?-873-
irr 774 -
3 %49;1f
OE-g -v 3 698 324 1.396 348 2.792,96 5.585 392 1171 7184
FA# F# 46,21 92 342 184,84 369,68 739,36 1.478,72 2.957 344 5.914,88 11.829,76
_WY VC. '
err _97--V
_48,967 r ,96 OEv§7
--3
-ier 391 394 ? reiT31,61r .269744. 12.538,88
1.567 336 371 34;72 6-
SOL# G# 51 387 103,74 207,48 414,96 829 392 1.659,84 3.319 368 6.639 336 13.278,72
lÁV ÁV Irig;tÓ1 w 11Ę 00 -4r 2
-20,90 9`440 3
00 s W OO 1.760,00 3.520 300 7.040-300 14.080,00
LA# A# 58,24 116,48 232,96 465,92 931 384 1.86368 3.727 336 7.454 372 14.909,44
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- 3 1
-9.7 2346 246,92 w 3-
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4 r98768 1.975,36 3:950,72 7.901;44 15.802,88

In questa Tabella riportiamo tune le frequenze "base" delle Note musicali e le loro Ottave su-
periors. Come potete notare ogni Ottava superiore ha una frequenza doppia rispetto all Otta-
va inferiore. Se prendiamo la frequenza "base" della nota LA, che é di 55 Hz, noteremo che
per ogni Ottava la sua frequenza si raddoppia: 110 -220 -440 -880 hertz ecc.

Fig.192 Per capire come si forma un'onda sonora


provate agettare un sasso in uno stagno d'acqua.
Vedrete formarsi delle onde concentriche che si
propagheranno dal centro verso l'esterno senza
creare correnti, ma solo ondulazioni. lnfatti po-
sando sullo stagno un tappo di sughero lo vedre-
mo solo alzarsi o abbassarsi, ma non spostarsi
dalla sua posizione. Le* onde sonore fanno oscil-
lare le molecole d'aria senza muovere l'aria, adif-
ferenza delle pale del ventilatore che generano
vento, ma non un suono.

Fig.193 Facendo vibrare


un Diapason con un mar-
telletto, questo emetterä
delle onde sonore che riu-
sciranno a far vibrare un
altro Diapason purché sia
vicino ed accordato sulla
stessa frequenza.

45
base le 2{1 3e 49 5° V
ottava ottava ottava ottava ottava ottava ottava

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Tastiere

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Organo ,

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Tuba bassa
Sassofono basso e i

Flauto
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Oboe
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Clarinetto
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Controfagotto :

Violino
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e. Violoncello
Contrabbasso

Soprano
Mezzosoprano
Voce tiiiiaria

Contralto
101111111111111111.1.11111111

Tenore
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Basso
Voce femminile
Voce maschile

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Fig.194 In questa Tabella abbiamo riportato tutte le frequenze minime e massime che pos-
sono generare ivan igtrumenti musicali e le voci umane. Nella frequenza "base" sono ripor-
tate le frequenze delle note Basse e nella 6° ottava le frequenze delle note degli Acuti.

46
w
Un suono basso che abbia una frequenza di 100
Hz ha nell'aria una lunghezza d'onda pari a:

340 :100 = 3,4 metri

Un suono acuto che abbia una frequenza di 6.000


Hz ha nell'aria una lunghezza d'onda pari a:
-
340 :6.000 = 0,0566 metri, cioè 5,66 centimetri

L'orecchio umano riesce a percepire un'ampia


gamma di frequenze acustiche che normalmente
partono da un minimo di 20 Hz per raggiungere
un massimo di 17.000 -20.000 Hz.

Questo limite massimo dipende molto dall'etä.


Una persona molto giovane riesce a udire tutta la
gamma di frequenze fino ed oltre i20.000 Hz.
Una persona che abbia raggiunto i30 anni non rie-
sce più apercepire le frequenza superiori a15.000
-16.000 Hz od una persona che abbia superato i
40 anni non riesce più a percepire tutte le fre-
quenze superiori a 10.000 -12.000 Hz.

Nei paesi di lingua latina, e quindi anche in Italia,


le 7 note musicali sono chiamate:

Do -Re -Mi -Fa -Sol -La -Si

Nella Tabella N.15 abbiamo riportato la frequen-


La velocitä di propagazione delle onde acustiche za base di ogni nota enelle colonne successive le
nell'aria é di 340 metri al secondo, dunque mol- ottave superiori.
to più lenta della velocitä della luce che raggiunge Come potete notare, la frequenza di ogni ottava
i300.000 chilometri al secondo. superiore corrisponde ad un raddoppio della fre-
quenza dell'ottava inferiore, quindi per ricavarla
basta moltiplicare la frequenza base per:
Questa differenza di velocitš la possiamo facil-
mente notare in presenza di temporali. 2-4-8-16 -32 -64 -128 -256
lnfatti noi vediamo subito la luce del lampo di un
fulmine, ma il suono del tuono giunge al nostro Ad esempio la frequenza base della nota LA é
orecchio dopo molti secondi. di 55 Hz, quindi la frequenza del LA della 1° ot-
tava é di 55 x 2 = 110 Hz, la frequenza del LA
della 2° ottava é di 55 x 4 = 220 Hz, la frequen-
La velocitä di propagazione del suono varia in fun- za del LA della 3° ottava, chiamata anche otta-
zione del materiale conduttore, come qui sotto ri- va centrale, é di 55 x 8 = 440 Hz evia di segui-
portato: to.

aria 340 metri al secondo La frequenza di Dolt -Re# -Fa# -Sollt -La# ha
acqua 1.480 metri al secondo un valore intermedio tra la nota inferiore e quella
terreno 3.000 metri al secondo superiore.
acciaio 5.050 metri al secondo
Nota: il segno grafico 4# si chiama diesis.
Per calcolare la lunghezza d'onda in metri di un
suono che si diffonde nell'aria ad una temperatura Nella Tabella di fig.194 trovate invece le frequen-
di 20 gradi si pua usare la formula: ze minime e massime suddivise in ottave che
possono generare ivan istrumenti musicali ele vo-
metri = 340: hertz ci umane.

47
ULTRASUONI

Tutti isuoni che hanno una frequenza superiore


aquella che normalmente un essere umano riesce
ad udire, cioè tutti quelli superiori ai 25.000 Hz cir-
ca, vengono chiamati ultrasuoni.

Molti animali riescono a sentire queste frequenze


ultrasoniche che noi non riusciamo ad udire.
Tanto per portare un esempio, igatti riescono a
percepire frequenze fino 40.000 hertz circa, icani
fino a 80.000 hertz ed ipipistrelli riescono a rile-
vare frequenze fino acirca 120.000 hertz.
e
Senza entrare in dettaglio, possiamo dirvi che in
commercio esistono particolari äapsule emittenti e
riceventi in grado di emettere ecaptare queste fre-
quenze ultrasoniche.

Poiché queste frequenze ultrasoniche hanno pro-


prietä quasi similari aquelle dei raggi luminosi, pos-
sono essere concentrate in fasci ben definiti.
Se nel loro camfnino incontrano un ostacolo ven-
gono subito riflesse, come succede ad un fascio
luminoso quando incontra uno specchio. 80.000 Hz

Per questa loro caratteristica vengono utilizzate per


realizzare antifurti ed ecoscandagli, che come
saprete servono in navigazione per misurare le
profonditä marine e per localizzare ostacoli, come
ad esempio scogli, sommergibili nemici ed anche 40.000 Hz
per individuare banchi di pesce.
L'ecoscandaglio invia verso una precisa direzio-
ne un impulso ad ultrasuoni e per conoscere la
distanza di un ostacolo si valuta in quanto tempo
questo impulso ritorna alla sorgente.

20.000 Hz
Conoscendo la velocitä di propagazione degli ul-
trasuoni nell'acqua, che risulta di circa 1.480 me-
tri al secondo, si riesce facilmente a calcolare la
distanza dell'ostacolo.

Gil ultrasuoni vengono utilizzati anche in campo


industriale per controllare imateriali metallici al fi- 10.000 Hz

ne di scoprire difetti interni, e per emulsionare li-


quidi, creme evernici.

1.000 Hz
Vengono anche impiegati in campo medico per le
ecografie o le terapie ultrasoniche. 20 Hz

Infatti gli ultrasuoni attraversando itessuti vi-


schiosi generano cabre, quindi sono molto effica- Fig.195 Tutti isuoni di frequenza superiore
ai 20.000 Hz che non risultano udibile da un
ci per curare artriti reumatiche, sciatiche, nevriti
essere umano rientrano nella gamma delle
ecc.
frequenze ".ultrasoniche".
Gli ultrasuoni vengono usati in campo me-
Per concludere possiamo affermare che gli ultra- dico per. eseguire delle ecografie e anche
suoni sono suoni un po' particolare che se ben u- per curare reumatismi, sciatiche ecc.
tilizzati possono servire anche per guarire.

48
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Anziché alimentare icircuiti elettronici con le pile che in breve tempo si ěsauriscono, vi sLigge-
riamo di realizzare un piccolo alimentatore che riduca la tensione alte'rnáta. dei 220 volt, che tog-
tete prelevare da una qiialsiasi presa di corrente, su valor di tensioni di 5*- 6-9-12 -15 volt.
Questo stesso alimeňtatore dovră trasformare la tensione alternata in una tensione continua, i-
dentica cioš aquellä fornita da una . pila. -

In questa Lezione vi spieghiamo come montare un alimentatore in grado di fornire tensioni con-
tinue stabilizzate di 5-6 -9 -12 -15 volt ed anché due ltensioni alternate di 12 -24 volt, che
vi serviranno per dmentare molti circuiti elettronici tra iquail tutti quelli che vi presenteremo.

Poiché dalla Lezione N.5 avete giä appreso come procedere per ottenere delle perferte stagna-
ture, possiamo assicurarvi che amontaggiä ultimato ved rete l'alimentatore funzionare subito cor-
rettamente e se per ipotesi non funzionerä per un errore da voi commepso non preoccupatevi
perche noi non vi lasceremo mai jn panne.

In caso d'insuccesso potete spedirci il vostro montaggio econ una modica spesa noi lo riparere-
.
mo spiegandovi dove avete sbag‘liato.
Se stagnerete in modo perfetto tutti icomponenti vi accorgerete che potete far funzionare qual-
siasi apparecchiatpra elettronica sebbene inizialmente vi pošsano sembrare Wialto complesse.

49
asEncea..AuivigNTATesgOEUNIVERSAILE
OE •••••‘• • •
ifhödöllo,LX50,0 •
• OE • • •

Poiché ormai avrete imparato a stagnare non a- Questa tensione prima di entrare sull'avvolgimen-
vrete difficoltä a montare questo alimentatore u- to primario del trasformatore Ti passa attraverso
niversale che vi servirá per alimentare tutti icir- l'interruttore siglato Si che ci serve per poter ac-
cuiti elettronici che vi proporremo. cendere e spegnere l'alimentatore.
Se seguirete attentamente tune le istruzioni che vi Sul trasformatore Ti sono presenti due avvolgi-
forniamo possiamo assicurarvi che a montaggio menti secondari, uno in grado di fornire 17 volt al-
completato questo alimentatore funzionerá subito ternati 1 amper ed uno in grado di fornirci 0 -12
ed in modo perfetto, anche se molti dei componenti -24 volt alternati 1amper.
impiegati non li conoscete ancora. La tensione alternata dei 17 volt viene applicata
Questo alimentatore vi sará molto utile perché pa- sull'ingresso del ponte raddrizzatore siglato RS1
recchi dei circuiti che vi presentiamo hanno biso- che provvede atrasformarla in una tensione con-
gno di tensioni molto stabili e di valor di tensio- tinua.
ne che una pila non pubs erogare, ad esempio 5
volt oppure 12 -15 volt. II condensatore elettrolitico siglato C1, posto
Sebbene un alimentatore universale abbia un co- sull'uscita del ponte RS1, ci permette di rendere la
sto maggiore rispetto a quello di una normale pi- tensione raddrizzata perfettamente continua.
la, dovete tenere presente che è,in grado di fornir-
vi diversi tensioni continue ealternate che una pi- Questa tensione viene poi applicata sull'ingresso
la non potrá mai fornire, inoltre vi durerä tutta una di un integrato stabilizzatore tipo LIV1,317 che nel-
vita senza mai "scaricarsi". lo schema elettrico é rappresentato da un rettan-
golo nero siglato IC1.
L'alimentatore che abbiamo progettato é in grado Come potete osservare in fig.196 questo integrato
di fornirvi tutte queste tensioni: dispone di 3piedini designati con le lettere R-U -E.

— 2tensioni alternate di 12 e24 volt con una cor- E — éil piedino di entrata sul quale va applicata la
rente •massima di 1amper. tensione continua che vogliamo stabilizzare.

5tensioni continue stabilizzate da 5-6-9-12 U — é il piedino di uscita dal quale preleviamo la


-15 volt con una corrente massima di 1amper. tensione continua stabilizzata.

— 1tensione continua non stabilizzata di 20 volt R — éil piedino di regolazione che provvede ade-
con una corrente massima di 1amper. terminare il valore della tensione da stabilizzare.
Per ottenere in uscita una tensione stabilizzata di
Costruire questo alimentatore sará anche un vali- 5-6-9-12 -15 volt dobbiamo applicare sul pie-
do esercizio per imparare a leggere uno schema dino R una tensione che determiniamo tramite il
elettrico e nello stesso tempo vedrete come sono commutatore rotativo S2.
disposti in pratica tutti icomponenti guardando il
solo schema di montaggio riportato in fig.198. La tensione stabilizzata che applichiamo sui mor-
setti d'uscita viene filtrata dai condensatori sigla-
lniziamo la descrizione dello schema elettrico (ye- ti C3 -C4 che eliminano ogni più piccolo residuo
di fig.197) partendo dalla presa di rete dei 220 volt. di alternata.

o Fig.196 In questa figura abbiamo ripor-


tato le connessioni viste da sotto dei
piedini dell'integrato LM.317 e del tran-
sistor BC.547. Se nei condensatori elet-
trolitici non trovate indicato quale dei
b
*
e:ilammr00
a 1.090.

due terminali é il "positivo", ricordatevi


RUE che questo é piü "Iungo" dell'opposto
ele
terminale negativo.
LM 317 BC 547

50
?
I

...

Consigliamo di realiz-
zare questo alimentato-
re perche da questo po-
trete prelevare tutte le
tensioni necessarie per
alimentare ivan i pro-
getti che presenteremo
in questo corso di elet-
tronica.

La tensione raddrizzata dal ponte RS1 oltre ad en- Per proteggere l'integrato IC1 quando si spegne
trare sul piedino E dell'integrato IC1 raggiunge di- l'alimentatore, abbiamo collegato tra ipiedini E -U
rettamente imorsetti indicati Uscita 20 volt dai il diodo al silicio DS1.
quail possiamo prelevare questo valore di tensio-
ne che non risulta stabilizzato. lnfatti tutte le volte che togliamo i220 volt dal pri-
mario del trasformatore Ti, la tensione sul piedino
II diodo led siglato DL2 collegato sulla tensione di d'ingresso Escende velocemente a0volt, ma non
20 volt indica quando l'alimentatore é acceso o dobbiamo dimenticare che sul piedino d'uscita u è
spento. presente il cohdensatore elettrolitico d'uscita C3
che non riesce a scaricarsi cosi velocemente co-
In questo alimentatore abbiamo inserito diverse pro- me quello posto sull'ingresso.
tezioni: una per icortocircuiti, una per isovracca- Quindi sul piedino d'uscita u ritroveremmo una ten-
richi ed una per le correnti inverse onde evitare di sione maggiore rispetto aquella presente sul pie-
danneggiare l'integrato IC1 nel caso mettessimo in- dino E e questa differenza potrebbe danneggiare
volontariamente in cortocircuito idue fill d'uscita del- l'integrato IC1.
la tensione stabilizzata onel caso tentassimo di pre-
levare delle correnti maggiori di 1amper. Quando la tensione sul condensatore elettrolitico
C3 risulta maggiore di quella presente sul conden-
Se per ipotesi mettessimo in corto idue fili d'usci- satore elettrolitico C1, il diodo DS1, portandosi in
ta o volessimo prelevare dall'alimentatore delle conduzione, trasferisce la sua tensione sul piedino
correnti maggiori di 1amper, ai capi delle due re- E ecosi non ritroveremo mai sul piedino d'ingres-
sistenze R5 -R6 ritroveremmo una tensione posi- so una tensione minore aquella presente sul pie-
tiva che farebbe scendere bruscamente la tensio- dino d'uscita.
ne di riferimento sul piedino R e di conseguenza Il diodo DS2, posto tra il piedino u ed il piedino
quella sul terminale d'uscita U. R, serve per scaricare velocemente il condensa-
La tensione presente ai capi delle due resistenze tore elettrolitico C2 collegato su tale piedino, o-
R5 -R6 raggiunge, tramite la resistenza R2, anche gni volta che passiamo da una tensione mag-
il terminale Base del transistor TR1 che, portando- giore ad una minore ruotando il commutatore
si in conduzione, fa accendere il diodo led siglato S2.
DU collegato in serie al terminale Collettore.
Quindi quando si accende il diodo DL1 significa che Ammesso che il commutatore S2 fosse ruotato sul -
c'è un cortocircuito sull'apparecchiatura che ali- la posizione 12 volt ai capi del condensatore elet-
mentiamo oppure che questa assorbe una corren- trolitico C2 risulterebbe presente una tensione di
te maggiore di 1amper. circa 10,75 volt. .

51
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ELENCO COIVIPONENTI -
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Fig.197 Schema elettrico dell'alimentatore. Nel


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riquadro giallo sono evidenziate le posizioni in R1 = 1.200 ohm 1/4 watt


cul dovete ruotare il commutatore S2 per otte- R2 = 1.000 ohm 1/4 watt
nere in uscita le varie tensioni. R3 = 1.200 ohm 1/4 watt
R4 = 1.200 ohm 1/4 watt
R5 = 1,2 ohm 1/2 watt
Se ruotassimo S2 per ottenere in uscita una ten- R6 = 1,2 ohm 1/2 watt
sione stabilizzata di 5 volt, il condensatore elet- R7 = 220 ohm 1/4 watt
trolitico C2 continuerebbe afornire sul piedino R di R8 = 1.800 ohm 1/4 watt
‚Cl una tensione di 10,75 volt e poiché ritrove- R9 = 1.800 ohm 1/4 watt
remmo questa tensione anche sui terminali d'u- R10 = 1.200 ohm 1/4 watt
scita, correremmo il rischio di alimentare un'appa- R11 = 2.200 ohm 1/4 watt
recchiatura che richiede una tensione stabilizzata R12 = 1.200 ohm 1/4 watt
di 5 volt con una di 12 volt. R13 = 8.200 ohm 1/4 watt
II diodo DS2, collegato tra iterminali R -U dell'in- R14 = 470 ohm 1/4 watt
tegrato IC1, provvede a scaricare velocemente il R15 = 1.200 ohm 1/4 watt
R16 = 10.000 ohm 1/4 watt
condensatore elettrolitico C2 in modo che sull'u-
Cl = 2.200 mF elettrolitico 50 volt
scita si abbiano ivolt richiesti.
C2 = 10 mF elettrolitico 50 volt
Le resistenze R8/139 -R10 R11/R12 -R13/R14
C3 = 220 mF elettrolitico 25 volt
collegate sul commutatore S2 servono per appli-
C4 = 100.000 pF poliestere
care sul piedino R dell'integrato IC1 il valore di ten-
DS1 = diodo 1N.4007
sione idoneo ad ottenere in uscita una tensione sta-
DS2 = diodo 1N.4007
bilizzata di 5 -6 -9 -12 -15 volt.
DL1 = diodo led
DL2 = diodo led
Dopo questa breve spiegazione dello schema e- RS1 = ponte raddriz. 200 volt 1,5 amper
lettrico passiamo alla descrizione della realizza- TR1 = NPN tipo BC.547
zione pratica del nostro alimentatore universale. S1 = interruttore
In fig.198 riportiamo il disegno dello schema prati- S2 = commutatore 1via 5 posizioni
co che servirá a dissipare ogni vostro eventuale IC1 = integrato LM.317
piccolo dubbio. Ti = trasform. 40 watt (T040.02)
Infatti in questa figura sono chiaramente visibili sec. 0-12-24 V 1A + 17 V 1 A
le posizioni in cui dovete inserire tutti icompo-

52
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Fig.198 Schema pratico di montaggio. Nelle posizioni indicate dalle sigle dovrete inserire i
valor riportati nell'elenco componenti senza confondervi (leggere articolo).


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Fig.199 Dopo aver montato tutti icomponenti sul circuito stampato e stagnati iloro ter-
minali sulle piste in rame sottostanti, otterrete un montaggio simile a quello visibile in

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questa foto. Si noti l'aletta di raffreddamento con sopra fissato l'integrato IC1.

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Fig.200 La scheda montata andrš poi fissata all'interno del suo mobile plastico. Sul pan-
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nello frontale fisserete il commutatore S2, le boccole d'uscita e le gemme cromate con-
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tenenti idiodě led. Per le connessioni al commutatore S2 potrete fare riferimento alla fig.204
e per fissare le boccole d'uscita sul pannello al disegno riportato in fig.206. ;
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nenti sul circuito stampato (notare le loro sigle). In pratica iprimi due colori ci forniscono il numero
Per sapere il valore delle resistenze e dei con- 12 mentre il terzo colore oro indica che dobbiamo
densatori da inserire nelle posizioni riportate do- dividere x 10 il numero 12, ottenendo 1,2 ohm.
vrete solo controllare la lista componenti che si Dopo le resistenze R5 -R6 potete inserire tutte le
trova afianco dello schema elettrico. altre controllando icolori riportati sui loro corpi.
Proseguehdo nel montaggio potete prendere idue
Acquistando il kit siglato LX.5004 troverete tutti i
com- diodi al silicio, ripiegare ad Liloro terminali ed in-
ponenti necessari al montaggio, più un mobile plasti- serirli sullo stampato nei punti indicati con le sigle
co completo di una mascherina forata eserigrafata. DS1 e DS2.
Per quanto riguarda idiodi dovete fare moita at-
Anche se potete iniziare il montaggio da un com- tenzione alla fascia colorata che si trova sempre
ponente qualsiasi noi vi consigliamo di cominciare da un solo lato del corpo.
dalle resistenze. La fascia del diodo DS1 deve essere rivolta verso
Prima di inserirle nel circuito stampato dovete ri - l'alto e quella del diodo DS2 verso destra, come
plegare ad L iloro terminali in modo da poterli fa- visibile nello schema pratico di fig.198.
cilménte inserire nei for predisposti sullo stampa- Stagnati iterminali di questi diodi potete montare il
to. transistor inserendolo nella posizione indicata con
A questo punto prendete la tabella del codice co- la sigla TM.
lori, che abbiamo riportato nella Lezione N.2, e i- Iterminali di questo transistor non devono essere
niziate a suddividere le varie resistenze. accorciati, quindi inseriteli nello stampato in modo
che fuoriescano dal lato opposto di 1millimetro o
La prima resistenza da inserire, siglata R1, è da poco più, doe quanto basta per poterli stagnare
1.200 ohm e deve avere sul corpo questi colori: sulle piste del circuito stampato.
Prima di stagnare iterminali controllate che la par-
marrone -rosso -rosso -oro te piatta del corpo risulti rivolta verso il condensa-
tore elettrolitico ICi (vedi fig.198).
Quando l'avete individuata, inseritela sullo stam- Dopo il transistor potete prendere l'integrato
pato nel punto corrispondente alla sigla R1 e pi- L11/1.317 efisšarlo con una vite più dado sull'aletta
giatela a fondo in modo che il suo corpo appoggi di raffreddamento, rivolgendo la parte metallica di
sul circuito stampato. questo integrato verso l'aletta.
A questo punto rovesciate lo stampato quindi sta- Inserite questo integrato pigiandolo sullo stampa-
gnate, come vi abbiamo insegnato, isuoi termina- to, in modo che l'aletta di raffreddamento appog-
li sulle piste in rame. gi sulla basetta del circuito stampato, poi dal lato
Cercate di eseguire delle perfette stagnature per- opposto stagnate isuoi tre terminali sulle piste in
ché un terminale mal stagnato potrebbe impedire rame quindi tranc. iate con un paio di tronchesine
al circuito di funzionare. l'eventuale parte eccedente.
Dopo averla stagnata tagliate con un paio di tron- A questo punto potete prendere il ponte raddriz-
chesine la parte eccedente dei terminali. zatore per inserido nei quattro for siglati RS1.
Stagnata la resistenza R1, prendete la resistenza Quando lo inserite dovete fare moita attenzione ai
R2 da 1.000 ohm che deve avere sul suo corpo due segni positivo e negativo incisi sul corpo.
questi colori: II terminale positivo va inserito nel foro contras-
segnato + e l'opposto terminale negativo nel foro
marrone -nero -rosso -oro contrassegnato .
Spingete il corpo del ponte nei for in modo da te-
Questa resistenza va inserita nello stampato in cor- nerlo sollevato dallo stampato di circa 10 mm, poi
rispondenza della sigla R2. dal lato opposto stagnate isuoi quattro terminali
Dopo avere stagnato isuoi due terminali e taglia- sulle piste in rame quindi tranciate con le tronche-
ta la parte eccedente, potete inserire le resistenze sine la parte in eccesso.
R3 -R4 che, essendo entram be da 1.200 ohm, Se nel tranciare iterminali vi accorgete che il pon-
hanno sul corpo gli stessi colori della R1. te si muove significa che l'avete stagnato male,
Riconoscerete subito le resistenze R5 -R6 da 1,2 quindi rifate la stagnatura.
ohm 1/2 watt perché di dimensioni leggermente In fig.201 potete vedere come si presenta un cir-
maggiori rispetto alle altre resistenze da 1/4 di watt. cuito stampato stagnato in modo perfetto.
Comunque sul corpo di queste resistenze risulte- Se le vostre stagnature si presentano come quel-
ranno presenti questi colori: le visibili in fig.202 significa che non avete ancora
imparato a stagnare quindi rileggetevi tutta la le-
marrone -rosso -oro -oro zione su come stagnare.

55
Fig.201 In questa foto
potete vedere come
debbono presentarsi
tinte le stagnature sul-
le piste in rame del cir-
cuito stampato.

Fig.202 Se farete delle


stagnature simili aque-
ste difficilmente il cir-
cuito poträ funzionare.
In questo caso dovrete
rifarle seguendo le i-
struzioni riportate nella
lez. N.5.

Proseguendo nel montaggio potete inserire itre e- Dopo gli elettrolitici potete inserire il condensatore
lettrolitici siglati Cl -C2 -C3 rispettando la pola- poliestere siglato C4 e poiché isuoi terminali non
rit ä dei terminali. sono polarizzati potete inserirli in qualsiasi verso.
Poiché sul loro corpo non sempre sono riportati en- A questo punto inserite estagnate iterminali delle
trambi isimboli +1—, ma spesso il solo segno ne- morsettiere che vi serviranno per entrare con la
gativo, in caso di dubbio sappiate che il terminale tensione di rete dei 220 volt eper prelevare dal cir-
più lungo che fuoriesce dal corpo (vedi fig.205) cuito stampato le tensioni alternate e continue e
sempre il positivo. quelle per alimentare idiodi led DLI -DL2.
Inserite questo terminale nel foro indicato + poi pi-
giate .il conensatore fino a farlo appoggiare sullo Term inata questa operazione potete prendere il tra-
stampato. sformatore Ti ed infilare isuoi terminali nel circui-
Dal léto opposto, sulle piste in rame, stagnate idue to stampato.
terminali poi con un paio di tronchesine tagliatene Iterminali di questo trasformatore sono disposti in
l'eccedenza. modo da entrare solo nel verso giusto, cioè con

56
l'avvolgimento primario rivolto verso la morset-
fiera dei 220 volt ed isecondari verso l'aletta di
•••

raffreddamento di IC1.

1
10 MW

Insesrito il trasformatore fissatelo sullo stampato con


o t.

quattro viti in ferro più dado, dopodiché stagnate •••••••

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tutti isuoi terminali sulle piste in rame del circuito


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stampato.
•••••

Nei for¡ dello stampato siglati 1 -2 -3 -4 -C do-


vrete stagnare degli spezzoni di filo di rame isola-
to in plastica lunghi circa 8 cm che vi serviranno Fig.203 li perno del commutatore S2 andrá
p
°er arrivare sui terminali del commutatore rotati- segato in modo da ottenere una lunghezza
vo siglato S2 dopo che l'avrete fissato sul panello totale di circa 10 millimetri.
del mobile.

Montati tutti icomponenti, il circuito stampato va


fissato all'interno del suo mobile plastico utilizzan-
d'o quattro viti autofilettanti.
Dal mobile sfilate il pannello frontale che vi forni-
remo già forato e serigrafato, perché dovete fis-
sare molto bene l'interruttore Si, le due gemme
promata contenenti idiodi led ed il commutatore
S2
Prima di fissare il commutatore S2 dovete tagliare
con una sega il suo perno, in modo che risylti lun -
go circa 10 mm (vedi fig.203).
Fig.204 Poiché il commutatore S2 é com-
Sempre su questo pannello andranno fissate le posto da due identiche sezioni una di que-
boccole d'uscita, che ci serviranno per prelevare ste rimant inutilizzata.
la tensione alternata di 0-12 -24 volt, la tensio-
ne continua non stabilizzata di 20 volt e quella
continua stabilizzata. che potrete scegliere tra 4,
questi valor: 5 -6 -9 -12 -15 volt.
Quando fissate queste boccole dovete sfilare idue Tte •••OE,

dadi posteriori etogliere dal corpo la rondella di DIODO


plastica, poi, dopo avere infilato le boccole nel foro LED A K
třh

del pannello, dovete reinserire la rondella di pla-


stica estringere isuoi dadi come visibile in fig.206.
Se non applicherete la rondella di plastica sul -
la parte posteriore della boccola, la sua vite cen-
Fig.205 Il terminale più lungo del diodo led
trale verrä a contatto con il metallo del pannello
l'Anodo, quello del condensatore elettro-
ed in questo modo tutte le uscite risulteranno in
litico é il "positivo".
cortocircuito, eVoi non otterrete in uscita nessu-
na tensione.

Prima di reinserire il pannello nel mobile dovete sta-


gnare due fili isolati in plastica sui due terminali
dell'interruttore Si.
Mettete a nudo le estremitä di questi fili togliendo :_î--- -
l'isolante plastico per circa ä mm, stagnate ifili in
rame all'interno degli occhielli presenti su questi ter- ROND ELLA
ISOLANTE
minali, quindi provate a müoverli o a tirarli per ve-
dere se li avete stagnati bene.

Se sul corpo di questo interruttore fossero presen-


ti 3 terminali, stagnate un filo sul terminale cen-
trale el'altro su uno dei due laterali (vedl fig.198).
Prendete ora idue sottili fili isolati in plastica bi- Ora potete togliere il saldatore esoffiare sulla sta-
colore che troverete nel kit estagnateli sui due ter- gnatura cosl da raffreddarla più velocemente.
minali dei diodi led (vedi DL1 -DL2).
Dovrete tenere questi due terminali leggermente di- Infilate l'opposta estremitä di questi fili, che vi con-
varicati in modo che non si tocchino. sigliamo di prestagnare per tenere tutti isottili fili
Come giä sapete questi diodi hanno un terminale uniti, nei due for delle morsettiere presenti nel cir-
più, lungo chiamato Anodo (vedi lettera A) ed u- cuito stampato, rispettando il positivo ed il nega-
no più corto chiamato Catodo (vedi lettera K) ela tivo ed ovviameiite stringete le loro viti per evitare
polaritä di questi terminali va rispettata. che possano fuoriuscire.
Se per errore invertite idue fili nella morsettiera
non accadrá nulla, ma il diodo led non poträ mai
Le estremitá dei fili che avete stagnato nei for C -
accendersi.
4-3-2-1dovranno essere stagnate sui terminali
In questi casi basta invertire idue fili sulla morset-
del commutatore S2.
tiera presente sul circuito stampato perché idiodi
Poiché questo commutatore é composto da 2 se-
si accendano.
zioni sul suo corpo troverete 6terminali da un la-
Ovviamente vedrete accendersi il solo diodo led
to e 6terminali dal lato opposto (vedi fig.204).
DL2, perché DL1 si accende soltanto quando c'è
Poiché viene utilizzata una sola sezione sceglie-
un cortocircuito sull'apparecchiatura alimentata.
tene una acaso, tenendo presente che il termina-
le C (cursore centrale) équello posto più verso l'in -
questo punto prendete idue spezzoni di filo colora-
terno.
to rossoinero che hanno un diametro maggiore ri-
Cercate di rispettare l'ordine dei fili come visibili nel-
spetto aquello utilizzato per alimentare idue diodi led,
lo schema di fig.198 diversamente potrebbe verifi-
etogliete sulle loro estremitä circa 5mm di plastica in
carsi che ruotando la manopola sulla posizione 5
modo da mettere anudo il filo di rame interno.
volt fuoriescono 12 oppure 15 volt.
Stagnate il filo con la plastica nera sui terminali del-
le boccole nere ed il filo con la plastica rossa sui
terminali delle boccole rosse delle uscita 20 volt A questo punto prendete il cordone di alimenta-
etensione stabilizzata. zione dei 220 volt ed infilatelo nel foro presente
Fate attenzione perché stagnare questi fili sui ter- sul pannello posteriore.
minali delle boccole d'ottone é in po' difficoltoso. Su questo cordone dovete fare un nodo (vedi
Infatti se il loro corpo non risulta ben riscaldato dal- fig.207) per evitare che tirando il filo questo pos-
la punta del saldatore quando depositerete lo sta- sa sfilarsi. Dopo aver tolto sulle estremitä 5 mm .di
gno si raffredderš immediatamente senza aderire plastica in modo da mettere a nudo ifili intern!, do-
al metallo della boccola. vrete attorcigliarli e prestagnarli per evitare che i
Vi consigliamo pedant° di prestagnare le estre- suoi sottili fili si sfilaccino.
mitä di questi fili, poi di appoggiare la punta del Dopo averli inseriti nei for della morsettiera strin-
saldatore sul metallo della boccola in modo da sur- gete le due viti poi controllate che slano effettiva-
riscaldarla, quindi prestagnare anche l'estremitä di mente bloccati tirandoli leggermente.
questa boccola con una o due gocce di stagno, e Su questa morsettiera dovrete inserire anche idue
solo a questo punto potrete appoggiare l'estremitä fili che provengono dall'interruttore Si.
del filo in rame, poi sopra aquesto mettere la pun- Chiuso il coperchio del mobile plastico con le sue
ta del saldatore, avvicinare il filo di stagno, fon- viti, potrete fissare sul perno del commutatore S2
derne una goccia etenere il saldatore fermo fino a la manopola, e ruotandola controllate che la sua
quando non si sarä sciolto anche lo stagno depo- tacca di riferimento si porti in corrispondenza dei
sitato in precedenza sulla boccola. numeri 5 -6 -9 -12 -15.

Fig.207 Per evitare che il cordone di ali-


mentazione di rete. dei 220 volt possa sfi-
larsi se tirato, vi conviene fare un nodo nel-
la parte di filo che rimane all'interno.

58
Fig.208 Per collaudare l'alimenta-
tore potete collegare sulla sua u-
scita una lampadina da 12 volt.
Questa _lampadina può essere
collegata anche sulle boccole 0-
12 volt alternati.

Se cosi non fosse svitate leggermente la manopo- vi accorgerete quanto risulti indispensabile in cam-
la quindi portate la sua tacca in corrispondenza dei po elettronico.
5volt e serrate la sua vite. NOTA: Non utilizzate mai l'alimentatore prima di a-
Eseguite queste operazioni il vostro alimentatore é verlo racchiuso dentro il suo mobile plastico per
già pronto per essere utilizzato. evitare di toccare involontariamente con le mani i
Inserite la spina rete in una presa luce poi spo- terminali dell'interruttore Si: lnfatti su questi èpre-
state la leva dell'interruttore S1 cosi da accende- sente la tensione di rete dei 220 volt etoccarli po-
re il diodo led DL2. trebbe risultare pericoloso.
Quando questo diodo si accende sU tulíc le boccole
d'uscita sono presenti le tensioni da noi dichiarate.
Se volete accertarvene misuratele con un tester ese
ancora non l'avete procuratevi una piccola lampadina COSTO di REALIZZAZIONE
da 12 volt 3watt circa eprovate acollegarla sulle due
uscite 0-12 volt alternati: vedrete che si accenderä. Poiché sappiamo quanto risulta difficile procurarsi
Ora provate ad inserirla sulla presa tensione sta- nei negozi tutti icomponenti necessari per questa
bilizzata poi ruotate la manopola del commutato- realizzazione, noi ci impegniamo a fornirvi su ri-
re S2 dalla posizione 5 volt verso i15 volt e ve- chiesta tutti icomponenti necessari ,cioš mobile,
drete che la luminositä della lampadina aumenterš circuito stampato, trasformatore, stagno ecc. indi-
progressivamente. candovi anche il costo totale del kit, escluse le
Non tenete per molto tempo la lampadina sulla ten- spese postali edi imballo che si aggirano attual-
sione dei 15 volt perché potrebbe bruciarsi. Infatti mente sulle 5.000 lire.
l'alimentiamo con una tensione maggiore dei 12 II costo di tutti icomponenti richiesti per questo a-
volt richiesti. limentatore siglato LX.5004 é di L.105.000.
Per lo stesso motivo non inserite la lampadina sul -
la tensione non stabilizzata dei 20 volt. Potete ordinare il kit direttamente a:
Quando spegnete l'alimentatore tramite l'interrut- Nuova Elettronica
tore Si non preoccupatevi se il diodo led DL2 non via Cracovia, 19 -40139 BOLOGNA
si spegne istantaneamente perché fino aquando
icondensatori elettrolitici siglato Cl -C2 -C3 non oppure telefonare al numero 0542 -64.14.90
si saranno totalmente scaricati il diodo led rimarrä o spedire un fax al numero 0542 -64.19.19
acceso.
II prezzo é giä compreso di IVA. Se richiederete il
L'alimentatore che avete costruito solo dopo poche kit in contrassegno pagherete il pacco diretta-
lezioni sara il vostro primo successo eben presto mente al vostro postino alla consegna.

59
ELETTROCALAMITE

Quando in un filo di rame si fa scorrere una ten-


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mo una tensione alla bobina e li respingerà quan-


do la tensione verrà a mancare.
Le elettrocalamite vengono utilizzate in elettroni-
ca per realizzare dei relé (vedl fig.210), cioè dei
commutatori in grado di chiudere oaprire icon-
tatti meccanici.
Fig.209 II relé é un componente composto
Poiché un campo magnetic° si può osservare so- da una elettrocalamita eserve achiudere o
lo tramite isuoi effetti, abbiamo pensato di fornirvi ad aprire dei contatti meccanici.

Fig.210 Irelé possono assumere forme e dimensioni diverse. Alla bobina di ogni relé do-
vete applicare la tensione per la quale é stata calcolata, cioè 4 -6 -12 -24 -48 volt.

Fig.211 Se la bobina del relé non é alimentata risulteranno chiusi icontatti A -B, nell'i-
stante in cui l'alimenterete si chiuderanno icontatti B -C e si apriranno A -B.

60
2 rocchetti già avvolti in modo da darvi la possi-
bilità di fare con queste elettrocalamite degli e-
sperimenti molto istruttivi.
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Per il primo esperimento prendete idue bulloni di


III 11*
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ferro che vi forniamo con il kit LX.5005 ed infilateli


all'interno di questi rocchetti senza fissarli con ilo-
ro dadi poi appoggiate idue rocchetti sopra un ta-
volo tenendoli distanziati di circa 1cm (vedi fig.215).
Collegate ai capi di queste due bobine una tensio-
ne continua di 12 volt, che potrete prelevare dall'a-
Fig.212 Facendo scorrere una tensione in
limentatore siglato LX.5004 che vi abbiamo fatto un filo di rame attorno a questo si creano
montare in questa lezione, e vedrete che si po- dei deboli flussi magnetici.
tranno verificare queste due sole condizioni:

— Le teste dei due bulloni si respingono.

Questa condizione si verifica quando idue lati af-


fiancati delle bobine presentano la stessa polaritä,
cioè Nord/Nord o Sud/Sud.

— Le teste dei due bulloni si attirano. 11*


Questa condizione si verifica quando idue lati af- I
fiancati delle bobine presentano una opposta po-
laritä, cioè Nord/Sud o Sud/Nord.

Se notate che le teste dei due bulloni si respin-


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bine evedrete idue bulloni attirarsi con forza. Se


volete separarli sarà sufficiente togliere la tensio-
Fig.213 Per aumentare questo flusso ma-
ne di alimentazione.
gnetico ésufficiente avvolgere un certo nu-
mero di spire su un rocchetto.
Se prendete una sola bobina esulla testa del bul-
lone appoggiate la lama di un piccolo cacciavite
lasciandola per qualche minuto, quando la toglie-
rete la sua lama si sarš calamitata.

Se alimentate la bobina con una tensione di 6volt, Im "emb



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Se notate che la bobina scotta tanto da non riusci-
re atoccarla più con le mani, sospendete ivostri e-
sperimenti ed attendete che la bobina si raffreddi.
Sul
Non preoccupatevi nemmeno se dopo un po' di
tempo notate che il bullone inserito all'interno del
rocchetto si sara calamitato perché anche questo
essendo in acciaio si comporta come la lama del
cacciavite.
Fig.214 II flusso magnetico aumenta ulte-
riormente se all'interno di questa bobina in-
Se anziché alimentare le due bobine con una ten- seriamo un nucleo in ferro.
sione continua di 9 -12 volt le alimentate con u-
na tensione alternata di 12 volt, che potete pre-

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Fig.219 Se ai due lati della bobina fisserete Fig.220 Se fissate su una sola barretta due
le due barrette in ferro vedrete che le loro bobine aumenterete la forza di attrazione.
estremitä attireranno dei piccoli corpi me- Se le loro estremità non attirano capovol-
tallici come fa una calamita. gete una sola delle due bobine.

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, DIMM172

Fig.221 Dopo aver eseguito tutti gli esperi-


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menti che vi abbřamo descritto prendete le
due barrette in ferro e fissatele alle estre-
mità delle due bobine come visibile in que-
sto disegno perché ora vi proponiamo un „z
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altro interessante esperimento. )./.z.yt•
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Fig.222. Sui fili di una bobina collegate una resistenza da 220 ohm ed un diodo led come vi -
sibile in disegno, poi collegate le estremità dellYopposta bobina sull'uscita dei 12 volt "alter-
nati" dell'alimentatore LX.5004 e con vostra meraviglia vedrete il diodo led "accendersi". :

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Fig.223 Nel kit sperimentale siglato LX.5005 troverete due bobine giá avvoitse, due bullo-
ni in ferro completi di dadi edue barrette forate per eseguire gli esperimenti descritti.

levare sempre dall'alimentatore LX.5004, sentirete conda bobina solo nel breve istante in dui inseri -
idue bulloni vibrare ad unalrequenza di 50 hertz. rete o toglierete tensione, quindi il diodo led non
si accenderä (vedi fig.222).
Un altro ešperimento che potete eseguire équello Se alimentate la prima bobina con una tenšione
di prendere della limatura di ferro e versarla so- alternata di 12 volt otterrete un campo magnetico
pra un cartoncino. alteinato esolo in queste condizioni •sulla secon-
Potrete procurarvi la limaturas limando un pezzo di dá bobina uscirš una tensione alternata che in
ferro o chiedendo ad un fabbro un poco della pol- téoria dovrebbe risultare anch'essa di 12 volt.
vere che cade sotto la mola smeriglia. In pratica otterrete una tensidne minore perché il
núcleo in ferro (viti + barrette) utilizzato per tra-
Se sotto il cartoncino con la limatura mettete la no- sferire il flusso magnetico dalla prima alla se-
stra eleitroicalamita alimentata con una tensione conda bobina ha troppe perdite.
continua ved rete la limatura di ferro dišegnare sul Comunque la tensione che ottenete sulla seconda
cartoncino il flusso magnetico generato dalla e- bobina é più che sufficiente per accendere il dio-
lettrocalamita (vedi fig.218). do led ad essa collegata (vedi fig.222).
Se provate acollocare sotto il cartoncino la stessa Senza saperlo vol avete realizzato un p*iccolo tra-
bobina ponendola in senso verticale, vedrete sla li- sformatore in grado di trasferire una tensione al-
matura disegnare sempre il flusso magnetico, ma ternatä dalla prima alla i seconda bobina tramite
disponendosi in módo totalmente diverso' dall'e- un núcleci in ferro.
sperimento precedente. Con questo esperimento avete appurato che un
trasformatore pub funzionare solo con una ten-
Un ältro interessante esperimento che potete ese- sione alternata enon Si una tensione continua
guire é quello di fissare le due bobihe sulle due e, questo vi aiuterš a čapire più facilmente la Le-
barrette in ferro con idadi ed ibulloni che trove- ziohe in rcui parlererno dei trasformatori eche ven-
rete nel kit (vedi fig.221). gono utilizzati in elettronica per ridurre la tensione
di rete dei 220 volt su valor di tensioni alternate
In teoria alimentando una sola bobina il suo cam- di 30 -25 -12 -9volt o su qualsiasi altro valore.
po magnetico dovrebbe induttivamente influenza-
re l'avvolgim'ento della seconda bobina quindi ai
suoi capi dovrebbe uscire una tensione identica a
quella applicata sulla prima bobina.
Invece questo si verifica solo se applicate sulla pri- COSTO Dl REALIZZAZIONE
ma bobina una tensione alternata.
Il kit LX.5005 composto da due bobine giä avvolte,
Per fare questo esperimento collegate ai capi del- da due bulloni in ferro eda due barrette .... L.5.000
la secondá bobina un idiodo led con in serie u-
na resistenza da 220 ohm. NOTA: Poiché é giusto che l'allievo sappia cosa
costa ogni kit che vorrä realizzare, inseriremo sem-
Se rit-ovate ad alimentare la prima bobina con u- pre il suo prezzo d'acquisto. Se vi servono più kit
na tensione continua otterrete un campo magne- fate un ordine cumulativo perché cosi ridurrete il
tico istaritaneo che riuscirà ad influenzare la se- costo delle spese postali.

64
A proposito del progetto Sincroflash, siglato Abbiamo così scoperto che il ricevitore super -
LX.1246 (stadio trasmittente) ed LX.1247 (stadio reattivo utilizzato in questi telai premontati in SMD
ricevente) e pubblicato sulla rivista N.183, abbia- ha una sua tolleranza ed éproprio questa che ge-
mo ricevuto alcune richieste in base alle quali ab- nera i"falsi scatti".
biamo apportato al circuito LX.1247 delle modifi- Poiché la Casa Costruttrice considera questa tol-
che, che pubblichiamo perché riteniamo possano leranza normale, ci saranno sempre delle differen-
interessare molti dei nostri letton. ze, quindi noi abbiamo dovuto trovare una solu-
In particolare ci è stato chiesto: zione che si é rivelata poi molto semplice: infatti
tutto si risolve in due sole semplici modifiche.
— Se é possibile eliminare ifalsi scatti che a vol-
te si presentano. La prima consiste nel tranciare la pista in rame
del circuito stampato che si collega al piedino 14
Se si riesce a modificare il circuito per renderlo del modulo IC1 e collegarla con un corto spezzo-
idoneo ai flash ad alta tensione. ne di filo al piedino 13 (vedi fig.2).
La seconda modifica consiste nel sostituire il con-
Poiché diversi letton ihanno notato che, pur aven - densatore C2 da 1 microfarad con un condensa-
do costruito anche 3-4identici ricevitori, uno so- tore da 10.000 picofarad.
lo era soggetto a"falsi scatti", ci siamo fatti inviare
il ricevitore ribelle per vedere se riuscivamo asco- Per quanto riguarda la seconda richiesta, chi pos-
prire la causa del suo comportamento in modo da siede un flash ad alta tensione può leggere quan-
poterla eliminare. to già pubblicato sulla rivista N.184 a pag.27.

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Fig.1 Se volete rendere il vostro ricevito- Fig.2 Dopo aver tranciato questa pista
re LX.1247 meno sensibile ai disturbi do- dovrete prendere un corto spezzone di fi-
vrete tranciare la pista che si collega al lo e collegarlo tra il punto visibile in di-
piedino 14 del modulo in SMD. segno ed il piedino 13 del modulo in SMD.

65
Abbiamo realizzato questo contagiri per ciclo-
motor' e go-kart per chi, avendo provato ad in-
stallare itipi reperibili in commercio, si étrovato
con un contagiri instabile perché, non potendo-
lo alimentare con una batteria da 12 volt (che
non é presente nei ciclomotori), non si é tenuto
conto della ampie variazioni della tensione di
alimentazione e nemmeno si é pensato a ripuli-
re gli impulsi spun igenerati dai rimbalzi delle
puntine.

II progetto che vi presentiamo ha il vantaggio di po-


ter essere alimentato con una tensione continua
di 12 volt, quindi lo potete installare anche sulle
auto esu tutti gli scooter che hanno una batteria,
ma potete alimentarlo anche con la tensione al-
ternata variabile da 6 a 8 volt che normalmente
fuoriesce dal generatore a volanoimagnete instal -
lato sui piccoli ciclomotori e sui go-kart.

CONTAGIR

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Per evitare instabilitä di lettura, il segnale prele-
vato dalle puntine viene adeguatamente filtrato e
gli impulsi cosi ripuliti vengono applicati prima
sull'ingresso di un monostabile che provvede ad
allargarli, poi sull'ingresso di un preciso converti -
tore che provvede a convertire la frequenza in u-
na tensione.
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Un altro vantaggio che presenta il nostro conta - Per la descrizione (vedi fig.2) partiamo dal filo che
gin ë quello di accettare sul suo ingresso qual- collegato sul terminale della bobina HT (termina-
siasi tipo e forma di segnale. Potrete quindi en- le collegato alle puntine dello spinterogeno di
trare sia con un segnale sinusoidale otriango- un'auto oppure alle puntine di un ciclomotore o di
lare sia con un'onda quadra, e non importa con una moto) preleva il segnale ad ogni scintilla che
quale duty-cycle, basta che siano, ovviamente, scocca nella candela.
segnali impulsivi che abbiano un'ampiezza Questo impulso passando attraverso il condensa -
non inferiore a 10 volt picco/picco anche se tore Cl e la resistenza R1 prima di raggiungere il
possono raggiungere ampiezze molto superiori a piedino d'ingresso invertente 6 dell'operazionäle
50 volt. IC1/A viene ripulito da tutti gli impulsi spun idal con-
densatore elettrolitico C2 e dal diodo zener DZ1
Con quanto detto tutti avranno intuito che questo da 3,9 volt.
contagiri si può utilizzare anche per altre applica- Dal piedino d'uscita 7 di questo operazionale
zioni, ad esempio prelevando il segnale da un fo- fuoriescono degli impulsi strettissimi che
todiodo, da un sensore di Hall o da un genera- vengono applicati sul piedino d'ingresso 2dell'in-
tore di BF. In questo caso basterä cortocircuitare tegrato IC2, un NE.555 collegato in configurazio-
la resistenza ne monostabile, che provvede ad allargare
ed a squadrare in modo perfetto questi impul-
I20 diodi led presenti sul pannello possono es- si prima di applicarli al successivo integrato si-
sere tarati per indicare 10.000 girl al minuto op- glato 1C3.
pure per 5.000 gin ievolendo anche per 1.000 gi- Questi integrato é un preciso convertitore fre-
rl al minuto. quenza -tensione siglato XR.4151.

66
Dal piedino di uscita 1 di questo integrato fuorie- Essendo cosl collegati sul primo integrato si ac-
sce una tensione proporzionale al valore della cenderanno iprimi 10 diodi led con una tensione
frequenza applicata sul suo ingresso. compresa tra 0 e 1,25 volt e sul secondo integra-
to si accenderanno gli ultimi 10 diodi led quando
Alla massima frequenza del motore, se questo la tensione supera gli 1,25 volt e raggiunge un
arriva a 10.000 RPM (revolution per minute), su massimo di circa 2,5 volt.
questo piedino ritroviamo una tensione continua
di circa 0,5 volt che risulterebbe insufficiente a Per alimentare questo_contagiri possiamo applica-
pilotare idue integrati IC5 -IC6 perché per ac- re sull'ingresso una tensione continua compresa
cendere tutti i20 diodi led occorre una ten- tra 8-17 volt oppure una tensione alternata com-
sione continua che riesca a raggiungere circa presa tra 6 -12 volt.
2,5 volt.
Per amplificare questa tensione continua eportarla Se la tensione di alimentazione é continua, pas-
sul valore richiesto abbiamo utilizzato l'operazio- sando attraverso il diodo al silicio DS1 raggiunge
nale siglato 1C1/B. l'integrato stabilizzatore IC4 un uA.7805 che prov-
Applicando tra il piedino 2 e la massa un trimmer vede a stabilizzarla sul valore di 5 volt, che é il
(vedi R12) potrete facilmente tarare il fondo scala valore di tensione da noi utilizzato per alimentare
del contagiri su valor anche diversi dai 10.000 tutto il circuito.

Quest° contagiri, progettato per imotori a 2 tempi monocilinclrici in -


stahati nei ciclomotori e nei go-kart, si puč installare anche nei motori
a 4 tempi per auto. Per farlo funzionare si preleva il segnale dal termi-
nale collegato alle puntine della bobina Ht

girl/minuto da noi prefissati, come ad esempio Se la tensione di alimentazione é alternata il dio-


5.000 -3.000 -1.000 girl al minuto. do al silicio DS1 la raddrizza ed il condensatore e-
lettrolitico C13 da 1.000 mF provvede a livellarla
Come noterete la tensione continua che esce dal in modo da renderla continua, dopodiché Pinte-
piedino 1 dell'operazionale IC1/B viene applicata grato stabilizzatore IC4 provvede astabilizzarla sul
su entrambi ipiedini d'ingresso 5 dei due integra- valore di 5 volt.
ti LM.3914 (vedl IC5 -IC6) che pilotano ciascuno perie„rwlee
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quando sull'uscita dell'operazionale IC1/13 fuorie- Per realizzare questo contagiri occorrono due cir-
sce una tensione di 0,625 volt, poiché idue in- cuiti stampati a doppia faccia con for metalliz-
gressi degli integrati L11/1.3914 sono collegati in pa- zati.
rallelo, se sul primo integrato si accende il 5° dio- Sul circuito stampato siglato LX.1273 dovete mon-
di led anche sul secondo integrato si accenderà il tare tutti icomponenti visibili nel disegno posto in
5° diodo led. alto in fig.6 e nel circuito stampato siglato
Ad un più attento controllo delle connessioni di LX.1273/B tutti icomponenti visibili nel disegno
questi integrati, in particolare ai piedini 8-4e6-7, po- posto in basso della stessa figura.
trete notare che ipiedini 8-4 di IC5 risultano col- Iniziando il montaggio dallo stampato LX.1273 po-
legati a massa, mentre ipiedini 8 -4 di IC6 risul- tete inserire itre zoccoli per gli integrati IC1 -IC2
tano collegati sui piedini 6 -7 di IC5. -IC3 e dopo avere stagnato tutti ipiedini potete
Inoltre se nell'elenco componenti controllate il va- montare le resistenze.
lore della resistenza R16 collegata sui piedini 6-7 Dopo questi componenti montate il diodo DS1 con
di IC6 noterete che il suo valore risulta di 2.200 corpo plastico rivolgendo il lato contrassegnato da
ohm, mentre la resistenza R15 collegata sui pie- una fascia bianca verso destra, poi il diodo zener
dini 6 -7 di IC5 risulta di 1.000 ohm. DZ1 con corpo in vetro rivolgendo il lato contras-

67
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25

1-•.0 tegrati utilizzati in questo progetto. Per idiodi led ricor-


date che terminale più lungo l'Anodo.
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Fig.2 Sulla destra lo schema elettrico del
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Contagiri per ciclomotori e go-kart che po-
tete installare anche nelle auto con motori
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a 4 tempi. Icomponenti contraddistinti da
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un asterisco vanno montati sullo stampato


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Fig.3 Nella foto di sinistra idue stampati


LX.1273 ed LX.1273/B completi dei loro


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componenti e giä fissati all'interno dei due
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R2 = 47.000 ohm 1/4 watt C8 = 10.000 pF poliestere 6 -2


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R4 = 1.500 ohm 1/4 watt C10 = 100.000 pF poliestere J. !?!,'

R5 = 10.000 ohm 1/4 watt C11 = 1 mF poliestere


R6 = 10.000 ohm 1/4 watt C12 = 1.000 pF poliestere
R7 = 10.000 ohm 1/4 watt C13 = 1.000 mF elettrolitico
R8 = 68.000 ohm 1/4 watt C14 = 100.000 pF poliestere
R9 = 2.700 ohm 1/4 watt C15 = 100.000 pF poliestere
R10 = 6.800 ohm 1/4 watt C16 = 10 mF elettrolitico
R11 = 100.000 ohm 1/4 watt *C17 = 100.000 pF poliestere I

R12 = 100.000 ohm trimmer *C18 = 100.000 pF poliestere Pr


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R13 = 100.000 ohm 1/4 watt DS1 = diodo tipo 1N.4004


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R14 = 10.000 ohm 1/4 watt DZ1 = zener 3,9 volt 1/2 watt
R15 = 1.000 ohm 1/4 watt *DL1-DL20 = diodi led
R16 = 2.200 ohm 1/4 watt IC1 = LM.358
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Cl = 1 mF poliestere IC2 = NE.555


C2 = 4,7 mF elettrolitico IC3 = XR.4151
C3 = 100.000 pF poliestere IC4 = uA.7805
OE

C4 = 100.000 pF poliestere *IC5 = LIV1.3914


C5 = 1 mF elettrolitico *IC6 = LI1/1.3914

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segnato da una fascia nera verso il basso, come A questo punto dovete fissare lo stampato all'in-
risulta visibile in fig.6. terno del semicoperchio della scatola plastica, poi
Completata questa operazione potete inserire il cercare di far fuoriuscire le teste dei diodi led nei
trimmer siglato R12, poi tutti icondensatori polie- for del pannello frontale dopodiché potete sta-
sten ied iquattro condensatori elettrolitici rivolgen- gnare iterminali di questi diodi sulle piste del cir-
do il terminale positivo come visibile nello schema cuito stampato.
pratico di fig.6 ecome troverete serigrafato anche Con un paio di tronchesine tranciate infine la lun-
sul circuito stampato. ghezza eccedente.
Per ultimo montate l'integrato stabilizzatore IC4 ri - Dopo aver controllato tutte le stagnature, potete
plegando isuoi terminali ad L in modo da poterlo inserire negli zoccoli idue integrati IC5 -IC6 ri-
collocare in posizione orizzontale. volgendo la loro tacca di riferimento ad U come vi -
A questo punto potete inserire nei loro zoccoli i sibile in fig.6.
due integrati IC2 -IC3 rivolgendo la loro tacca di Su questo stampato stagnate itre fill che andran-
riferimento aforma di U verso il basso e l'integra- no acollegarsi alio stampato siglato LX.1273 che,
to IC1 rivolgendo la sua tacca, anch'essa aforma come visibile in fig.3, va fissato sull'altro semico-
di U, verso sinistra (vedi fig.6). perchio del mobile.
Nel mobiletto plastico dovete fare 3 fori per
Passando al secondo circuito stampato siglato entrare con idue fili di alimentazione e per il
LX.1273/B potete inserire idue zoccoli per gli inte- filo del segnale, che potete indifferentemen-
grati IC5 -IC6 poi, dopo aver stagnato tutti ipiedini, te predisporre o lateralmente o sul fondo del
inserite le due resistenze siglate R15 -R16 ed idue coperchio.
condensatori poliesteri siglati C17 -C18. li pannellino di alluminio, già forato e serigrafato,
Completata questa operazione capovolgete il va fissato sul mobile con due otne gocce di attac-
circuito stampato e nei for posti a cerchio inse- catutto idoneo ad incollare metallo eplastica, che
rite, senza stagnarli, iterminali di tutti i20 dio- potrete acquistare in ogni cartoleria.
di led.
Ricordatevi che il terminale più lungo di questi dio- Chiuso il mobiletto plastico dovete vol stessi cer-
di, corrispondente all'Anodo, deve essere collo- care la posizione più idonea e che sia estetica-
cato verso l'esterno del cerchio diversamente i mente accettabile per fissarlo al vostro tipo di mo-
diodi non si accenderanno. torino.

Fig.4 Foto dello stampato LX.1273 visto dal Fig.5 Foto del secondo stampato siglato
lato dei componenti. II circuito stampato LX.1273/B visto dal lato dei diodi led. Per col-
che vi forniamo écompleto del disegno se- locare tutti idiodi alla stessa altezza legge-
rigrafico che in questa foto non appare per- te attentamente quanto scritto nella descri-
ché si tratta di un prototipo. zione della realizzazione pratica.

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Fig.7 Foto dello stampato LX.1273/B visto


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dal lato degli integrati. Quando collocate
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nei loro for idiodi led ricordate di inseri -
re il terminale più lungo "Anodo" nei fori '

della circonferenza esterna. .;•141 3:21; 7,1;)



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Se invece vi interessa avere una certa precisione,
per poterlo tarare vi occorre un segnale con una
84.:LV;i);;;I 140.4 •;;;;".";"es.

Prima di applicare il contagiri sul vostro motorino precisa frequenza con la quale potrete stabilire
o sulla vostra auto dovete tararlo se volete che quale diodo led si deve accendere per imotori a4
ad ogni led che si accende corrisponda un preci- tempi e per imotori a2 tempi.
so numero di girl. Le formule per ricavare il numero di girl/minuto
conoscendo la frequenza oppure ricavare la fre-
Se qualcuno lo utilizza solo per vedere se il mo - quenza conoscendo il numero girl/minuto sono
tore é a metá girl o al suo massimo di gin, la ta- molto semplici.
ratura risulterš molto semplice perché basta agire
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OE '
. a
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sull'acceleratore per portare il motore al suo mas- .4; OT RI -
4 TEM
simo di gin ied in queste condizioni ruotare il cur-
sore del trimmer R12 fino afar accendere l'ultimo Numero GIRI = (Hz x 120) :numero Cilindri
diodo led. Hz = (numero Cilindri x numero Giri): 120

Fig.8 Anche se ogni motorino


dotato di una diversa bobi-
na HT (alta tensione) avrá
sempre un terminale che va
alle puntine di accensione.
Se non sapete qual é questo
terminale potrete cercarlo
sperimentalmente collegando
l'ingresso del Contagiri sul
terminale che riuscirš afar ac-
cendere idiodě led.

72
Fig.9 Se non disponete di un Generatore di
BF in grado di fornirvi una frequenza com-
presa tra 100 e 200 Hz potrete prendere la
tensione alternata di circa 9-12 volt dal se-
condario di un trasformatore di alimenta-
zione esu questo collegare un "ponte rad-
drizzatore". Sull'uscita di questo ponte rad-
drizzatore avrete una frequenza di 100 Hertz.

.OEren r waeye. • rf: eect condario in grado di erogare 9 -12 volt, poi su

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šš.b. 42-4
questo dovrete applicare un ponte raddrizzatore
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(vedi fig.9) in modo da prelevare sulla sua uscita


Numero GIRI = (Hz x 60) :numero Cilindri
una tensione pulsante di 100 Hz.
Hz = (numero Cilindri x numero Giri): 60
Per la taratura si potrebbero utilizzare i50 Hz toglien-
Ammesso di avere un motore a 4tempi con 4 ci- do dal secondario di questo trasformatore il ponte rad-
drizzatore, ma in questo modo dovrete ricordarvi che
lindri edi avere una frequenza di 100 Hz, dovre-
te tarare il trimmer R12 in modo da far accendere per imotori a4tempi si deve tarare il trimmer R12 fi-
no afar accendere il diodo led posto sui 1.500 giri e
il diodo led posto in corrispondenza dei 3.000 gi-
per imotori a2tempi per far accendere il diodo led
ri, come potete ricavare utilizzando la formula so-
posto sui 3.000 gin.
pra riportata:
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e illgeešier-j,5:.4.7:e.,
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Numero GIRI = (100 x 120) :4 = 3.000 ;OEX:4-


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Se con lo stesso motore a 4 cilindri valeste cono- Se installate questo contagiri in auto o in una mo-
to provvista di una batteria, il filo positivo deve
scere quale frequenza dovete applicare sull'ingres-
essere collegato al + della batteria ed il filo nega-
so per accendere il diodo led dei 7.500 gin ial minu-
tivo alla massa, cioè su una qualsiasi vite colle -
to dovreste usare la seconda formula:
gata alla carrozzeria.
Se il vostro motociclo éprovvisto di batteria dal suo
Hertz = (4 x 7.500) :120 - 250
generatore uscirš una tensione alternata ed in
questo caso potrete indifferentemente collegare a
Ammesso di avere un motore a2 tempi con 1ci-
lindro e di disporre di una frequenza di 100 Hz, questo sia il filo positivo sia il negativo.
dovrete tarare il trimmer R12 in modo da far ac-
li filo del segnale deve essere necessariamente
cendere il diodo led posto in corrispondenza dei
prelevato sul terminale della bobina HT collegato
6.000 giri, come potete ricavare utilizzando la for-
alio spinterogeno (vedi fig.8).
mula sopra riportata:
Se per errore lo collegherete sul terminale opposto
della bobina HT il contagiri non funzionerä.
Numero GIRI = (100 x 60) :1= 6.000

Se con lo stesso motore a2tempi 1cilindro voleste COSTO Dl REALIZZAZIONE


conoscere quale frequenza dovete applicare sull'in-
gresso per accendere il diodo led dei 10.000 giri al mi- Tutti icomponenti per realizzare il kit LX.1273 (vedi
nuto dovreste usare la seconda formula: fig.6) compreso un mobile plastico ed una mascheri-
na già forata e serigrafata come visibile nella foto ri-
Hertz = (1 x 10.000) :60 = 166,67 portata ad inizio articolo L.60.000

numero che potete arrotondare a 167. Costo del solo stampato LX.1273 L 5.500
Costo del solo stampato LX.1273/B L 5.500
Poiché non tutti disporranno di un preciso Gene-
ratore di BF, per tarare il contagiri potrete pren- Ai prezzi riportati giš compresi di IVA andranno ag-
dere un piccolo trasformatore provvisto di un se- giunte le sole spese di spedizione adomicilio.

73
Chissä quante volte avrete tentato di conoscere il In questo modo otteniamo un'onda sinusoidale
valore di capacitä di un qualsiasi diodo varicap o che, applicata sulla Base del transistor TRI viene
di stabilire con quale tensione massima occorre a- prelevata del suo Emettitore tramite il condensato-
limentarlo senza mai riuscirci, perché uno stru- re C9 per essere inviata sul terminale Anodo del
mento che ci permetta di ricavare questi due pa- diodo varicap cosi da determinarne la sua esatta
rametri in pratica non esiste. capacitä.
Come giá avrete constatato, é inutile collegare il L'ampiezza del segnale sinusoidale che appli-
diodo varicap ad un capacimetro qualsiasi, perché chiamo sul diodo varicap si aggira sui 3 volt pic-
non indicherebbe alcun valore. co/picco corrispondenti ad un valore efficace di
Poiché sappiamo quanto potrebbe risultare utile un circa 1volt.
simile strumento in un laboratorio, vi insegneremo
come costruirlo. Poiché tutte le capacitä hanno una loro reattan-
za, vale a dire offrono una "resistenza" al passag-
Una volta che lo avrete realizzato, oltre a stabilire gio di una tensione alternata, dal terminale Ano-
il valore della sua capacitä massima, riuscirete a do verso il Catodo passerä una tensione il cul va-

per RILE VARE acapas adel


vedere come varia la sua capacitä al variare del- lore risulterà proporzionale al valore in picofarad
la tensione di polarizzazione, a determinare il va- del diodo varicap.
lore massimo di tensione che occorre applicare ai La tensione di alta frequenza presente sul termi-
suoi capi e a stabilire se il diodo è bruciato o se nale Catodo di questo diodo viene applicata, tra-
risulta ancora efficiente. mite il condensatore C10, sulla Base del transistor
La capacitä del diodo varicap sotto test viene ri- TR2 che provvede a raddrizzarla.
cavata applicando sull'Anodo un segnale di alta Dall'Emettitore di questo transistor risulta presente
frequenza da 1MHz e polarizzando il suo Catodo un valores di tensione continua pari aquello di al-
con una tensione continua variabile da 0a30 volt. ta frequenza applicato sulla sua Base.
Per leggere questa tensione occorre apülicare tra
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il trimmer R17 ed il trimmer R15 un tester posto
sulla portata 100 microamper fondo scala.
Per la descrizione dello schema elettrico (vedi fig.3) Se il vostro tester non ha questa portata potrete u-
iniziamo dal Nand siglato IC1/A che viene utilizza- sare anche una diversa portata, ad esempio 150 -
to come oscillatore per ricavare il segnale di alta 200 -300 microamper che come sapete corri-
frequenza da 1 MHz circa. spondono a 0,15 -0,2 -0,3 milliamper, non di-
Questa frequenza viene applicata sull'ingresso del menticando di usare per la lettura della capacitä
secondo Nand siglato IC1/B utilizzato come stadio una qualsiasi scala graduata suddivisa da 0 a 100
separatore invertente. anche se sul tester questa scala potrebbe risulta-
Poiché la frequenza che preleviamo sull'uscita del re quella dei volt (vedi fig.1).
Nand IC1/B ä ad onda quadra, per poterla tra- Come in seguito vi spiegheremo, il trimmer R15 vi ser-
sformare in un'onda sinusoidale la facciamo pas- virá per portare la lancetta dello strumento sullo O(sen-
sare attraverso un filtro Passa Basso costituito da za il diodo inserito), mentre il trimmer R17 per portar-
C3 -JAF2 -C4. la sul fondo scala con una capacitä di 100 picofarad.

Fig.1 Collegando sulle due boccole CAPACI-


TA' un tester analogico odigitale posto sul-
20 40 60 80 la portata 100 -200 o300 microamper fondo

\\\
\\\"\\\\\tlillilillifid •
\ ///7 // 100 / scala, potrete leggere direttamente il valore

š
in "picofarad" di qualsiasi diodo varicap. Poi-
• 20 50 i ché la scala non èlineare riportiamo il corri-

loo
lo 30 40
spondente valore in picofarad in funzione del
pF.
valore in microamper che il tester leggerä.

74
Fig.2 In questo disegno riportiamo le con-
nessioni viste da sotto, cioè dal lato in cui
iloro terminali A -K fuoriescono dal corpo,
dei più comuni diodi varicap.

Quante volte avete tentato di collegare ad un capacimetro un diodo va-


ricap per conoscere la sua esatta capacitä senza mai riuscire a legger-
la? Se volete conoscere l'esatta capacitä di qualsiasi diodo varicap do-
vete costruire questo strumento.

Per variare la capacitä del diodo varicap dal suo Ruotando il cursore del potenziometro R25 da un
valore massimo al suo valore minimo applichere- estremo all'altro, noi invieremo al diodo varicap, tra-
mo ai suoi capi una tensione continua che par- mite la resistenza R26, una tensione variabile da 0
tendo da un valore di 0 volt (si leggerä il valore a 30 volt circa.
della capacitä massima) arriverá ad un valore II deviatore S2, posto dopo la resistenza R26, ci
massimo di 30 volt (al massimo della tensione si serve per ottenere 2 diverse scale di lettura, indi-
leggerá il valore di capacitä minima.) cate sul pannello con la scritta x1 -x10.

Poiché il circuito viene alimentato con una pila da Useremo la portata x1 per misurare tutti idiodi va-
9 volt, per ottenere una tensione di 30 volt utiliz- ricap utilizzati per le gamme delle onde Corte -VHF
zeremo il circuito elevatore composto dai Nand -UHF la cui capacitä difficilmente supera i100 pi -
IC1/C -IC1/D e dal transistor TR3. cofa rad.

Idue Nand IC1/C -IC1/D vengono utilizzati come Useremo la portata x10 per misurare tutti idiodi va-
stadio oscillatore per generare una frequenza di 12 ricap utilizzati per le gamme delle onde Medie la
KHz ad onda quadra. cui capacitä pm) raggiungere anche i500 -600 pi-
II transistor TR3 viene utilizzato come commutato- cot arad.
re per ottenere, tramite l'impedenza JAF3, dei pic-
chi positivi di extratensione di circa 35 volt. Le due boccole contrassegnate dalla scritta volt,
Passando attraverso il diodo DS2 questi picchi ca- collegate tra il cursore del potenziometro 1325 e la
ricano il condensatore C17 epoiché anoi serve u- massa, ci saranno utili per conoscere la massima
na tensione di circa 30 volt, prima di applicarla al tensione di lavoro di un diodo varicap oppure per
potenziometro R25 verrä stabilizzata su questo va- stabilire il valore di capacitá in funzione della ten-
lore dal diodo zener DZ1. sione applicata.

75
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4:2 • OE• '•
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-•1.4
POE-99,47 99.:; 5yórý.OE-4
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OE4 :OE .2..4 OE z. '; ;ę"
Ir/ 49'2 49 .7
Fig.3 Schema elettrico del circuito idoneo a rilevare la capacitä di un qualsiasi diodo va- tild:zz (i/./,7.
.2 -42 • 9. /
.7,/,/
ricap. II trimmer R15 serve per azzerare lo strumento, mentre il trimmer R17 per leggere
0'7.7
I- '
"217
:1' OE: •OE"
77 ",••:
/• OE

•/'•
À':
100 microamper quando nelle boccole inseriamo una capacitä di 100 picofarad. t; :I/. 4ý/

/
soi: 1,4
V /.?;11,- 1
/ .„/ • • 5,

/il 1- 1 .1 •

ELENCO COMPONENTI LX.1274

R1 = 1 Megaohm 1/4 watt R21 = 47.000 ohm 1/4 watt C15 = 1.000 pF poliestere
.OEOE.OE I• -1/nOEOE: iyOE• y• ••OE
e. 4. ;•OE 4 -1 •.
././0.:OEL
7:•Z'OE 7. y
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R4 = 10,000 ohm 1/4 watt R24 = 10.000 ohm 1/4 watt C18 = 1.000 pF poliestere • OE

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R7 = 100 ohm 1/4 watt Cl = 470 pF ceramico C21 = 100.000 pF poliestere
R8 = 1.000 ohm 1/4 watt C2 = 470 pF ceramico C22 = 100.000 pF poliestere
R9 = 1.000 ohm 1/4 watt C3 = 220 pF ceramico JAF1 =impedenza 100 microhenry
R10 = 100.000 ohm 1/4 watt C4 = 220 pF ceramico JAF2 =impedenza 220 microhenry
R11 = 10.000 ohm 1/4 watt C5 = 100.000 pF poliestere JAF3 = impedenza 10 millihenry
R12 = 100 ohm 1/4 watt C6 = 10 nnF elettrolitico DS1 = diodo tipo 1N.4150
/2 /444 ,OEOE•• 1/ 9. /y ,
1
R13 = 10.000 ohm 1/4 watt C7 = 180 pF ceramico DS2 = diodo tipo 1N.4150 7 7, y/ 924
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OE •' • •.7 7OE' ir-••
R14 = 4.700 ohm 1/4 watt C8 = 100.000 pF poliestere DZ1 = zener 30 volt 1/2 watt /
OE. •
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R15 = 1.000 ohm trimmer C9 = 100.000 pF poliestere TR1 = NPN tipo BC.547 ,›..?

3
R16 = 330 ohm 1/4 watt C10 = 47.000 pF poliestere TR2 = NPN tipo BC.547
R17 = 50.000 ohm trimmer C11 = 100.000 pF poliestere TR3 = NPN tipo BC.547 9.4;•/
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•2)..242
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R18 = 220.000 ohm 1/4 watt C12 = 100.000 pF poliestere IC1 = C/Mos tipo 4011
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R19 = 39.000 ohm 1/4 watt C13 = 100.000 pF poliestere S1 = deviatore .4'•
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R20 = 1.000 ohm 1/4 watt C14 = 100.000 pF poliestere S2 = deviatore
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., Dobbiamo far presente che la scala di lettura non


strumento capacita x 1 capacita' x 10
lineare, infatti, come potete vedere in fig.1, que -
11 µA 10 pF 100 pF sta risulta molto espansa all'inizio scala e si re-
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Fig.4 Schema pratico di montaggio.


Nelle boccole di sinistra inserirete i
puntali del Tester posto sulla porta-
ta 100 -200 -300 microamper, men-
tre nelle boccole di destra lo stesso
Tester posto sulla portata 30 -50 volt
fondo scala.
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t's frwl Le boccole "tensione" vi serviranno
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Legi
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per conoscere ivolt massimi che do-
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(Web; 92t vrete applicare al diodo varicap per
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r:DS1 trz portare la sua capacitä sul valore di
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•..
Fig.8 Connessioni del C/Mos 4011 viste da
,...•„./ 'OE1:41, OE>•••"«.y, t',Ý.• •.").OEÝI"".$1,>• 2'
,
sopra e del transistor BC.547 viste dal lato
,
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, ,
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, .. . ,
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in cui iterminali fuoriescono dal corpo.
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capacitä in funzione della corrente indicata dallo Dal lato opposto dello stampato dovete inserire i
strumento. due deviatori S1 -S2 stagnando iloro terminali sul -
Chi volesse conoscere dove si andrebbe a posi- le piste in rame poste sul lato componenti.
zionare la lancetta dello strumento su valor di ca- Per ultimo montate il potenziometro R25 edopo a-
pacitä intermedia, ad esempio 25 -35 -45 pico- verlo fissato stagnate isuoi tre terminali sulle piste
farad, dovrebbe prendere dei condensatori con in rame dello stampato.
questi esatti valor' di capacitä (è necessario misu-
rarli senza accontentarsi di leggere il valore stam- A questo punto dovete -forare la parte frontale del
pigliato sul corpo) ed inserirli nelle due boccole di mobile plastico epoiché riteniamo che tutti gli hob-
misura in sostituzione del diodo varicap. bisti abbiano in casa un piccolo trapano, per fare
questi for dovrete procedere come ora vi spieghe-
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REALIZZAZIONE'PRATICkneuY: .-
Prendete le due mascherine metalliche forate e
serigrafate che vi verranno fornite assieme al kit ed
Tutti icomponenti necessari per questo progetto
appoggiatele sul mobile, poi tracciate con la punta
vanno montati sullo stampato a doppia faccia si-
di una matita o di una biro la circonferenza di ogni
glato LX.1274 disponendoli come visibile in fig.4.
foro e con una punta del diametro di 5 mm fate i
for per le boccole ed idue deviatori mentre con
Anche se potete iniziare il montaggio da qualsiasi
una punta da 8 mm il foro per far uscire il perno
componente, noi consigliamo di partire con lo zoo-
del potenziometro.
colo per l'integrato IC1 edi proseguire con le resi-
Eseguiti questi for potrete appoggiare le due ma-
stenze e Mt' icondensatori ceramici e poliesteri
scherine efissare le 6boccole dopo averle scom-
per finire con il condensatore elettrolitico C6 ri-
poste per togliere dal loro corpo la rondella in pla-
spettando la polaritä dei suoi terminali.
stica che inserirete da dietro (vedl fig.9)
Proseguendo con il montaggio inserite il diodo al
silicio DS1 rivolgendo il lato del corpo contornato
Su ogni boccola stagnate uno spezzone di filo di
da una fascia nera verso destra, poi il diodo al si-
rame la cui estremitä andrä poi stagnata sui termi-
licio DS2 rivolgendo il lato del corpo contornato da
nali presenti sul circuito stampato come visibile nel-
una fascia nera verso sinistra.
lo schema pratico di fig.4.
Quando inserite in prossimitä dell'impedenza JAF3
il diodo zener DZ1 dovete rivolgere la sua fascia
Idue fili della presa pila vanno anch'essi stagnati
nera verso sinistra (vedl fig.4).
sullo stampato rivolgendo il filo rosso sul termina-
Dopo aver montato tutti questi componenti potete
le + ed il filo nero sul terminale -.
inserire idue trimmer rispettando il loro valore oh-
Per terminare inserite nel suo zoccolo l'integrato
mico.
IC1 rivolgendo la tacca di riferimento aforma di U,
stampigliata sul suo corpo, verso sinistra.
R15 = 1.000 ohm: sul corpo di questo trimmer tro-
vate stampigliato il numero 102.
II circuito stampato verrä bloccato all'interno del
mobile con idue dadi dei deviatori S1 -S2.
R17 -50.000 ohm: sul corpo di questo trimmer tro-
Prima di chiudere il mobile plastico dovete tarare i
vate stampigliato il numero 503.
due trimmer R15 -R17 come ora vi spiegheremo.

Anche le tre impedenze siglate JAF pur avendo le


stesse dimensioni hanno un diverso valore, quindi
per non sbagliare tenete presente quanto segue:

JAF1 = 100 microhenry: sul corpo di questa im- e -


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pedenza é stampigliato il numero 100.


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JAF2 = 220 microhenry: sul corpo di questa im- Prima di tarare i due trimmer dovete collegare i pun-
pedenza é stampigliato il numero 220. tali di un tester, posto sulfa portata 30 volt CC, sul -
le due boccole tensione e verificare se ruotando
JAF3 = 10 millihenry: sul corpo di questa impe- la manopola del potenziometro R25 da sinistra ver-
denza é stampigliato il numero 10 K. so destra la tensione varia da 0 a 30 volt.
Non preoccupatevi se il valore della massima ten-
Dopo questi componenti potete inserire itransistor sione dovesse risultare di 30,5 o 29,5 volt perché
TR1 -TR2 -TR3 rivolgendo la parte piatta dei lo- questa differenza pig) essere causata dalla toile-
ro carpi come visibile nello schema pratico di fig.4. ranza del diodo zener.

79
Se non rilevate nessuna tensione potreste aver minale A (vedi in fig.2 le diverse connessioni).
commesso un errore, ad esempio potreste aver in- Nel controllare qualsiasi diodi varicap partite sem-
serito in senso inverso il diodo al silicio DS1 o il pre con la manopola del potenziometro R25 sui 0
diodo zener DZ1. volt, poi iniziate ad aumentare il valore della ten-
sione. In questo modo noterete che la massima
Appurato che i volt richiesti sono presenti sulle due capacità inizierš ascendere fino a portarsi sul va-
boccole tensione, collegate il tester commutato in lore di 0 picofarad.
misura di corrente sulle boccole capacitá rispet- Quando il valore della capacità ha raggiunto 0 pi-
tando la polaritä dei due 'punt ali. cofarad é inutile aumentare il valore della tensio-
Se avete un tester analogico dovete utilizzare la ne perché avrete giä raggiunto la sua massima
portata 100 microamper oppure 0,1 milliamper tensione di lavoro.
fondo scala. Se constatate che 0picofarad si ottiene con la ma-
Se avete un tester digitale dovrete utilizzare la por- nopola di R25 ruotata a 1/4 di corsa oa3/4 di cor-
tata 200 microamper. sa, potrete conoscere la sua massima tensione di
lavoro togliendo dalle boccole il diodo varicap e
A questo punto dovete ruotare il cursore del trim- misurando con il tester ivolt presenti sulle bocco-
mer R15 in modo da portare la lancetta dello stru- le tensione.
mento sullo O.
Prendete il condensatore campione da 100 pico- Come potrete constatare esistono dei diodi varicap
farad presente nel kit ed inseritelo in sostituzione che vanno polarizzati con una tensione massima
del diodo varicap. di 12 volt, altri con 15 volt oppure 25 o 30 volt.
Se la lancetta non devia verso il fondo scala do- Conoscere il valore di tensione massima di lavo-
vete ruotare il cursore del trimmer f17 fino a por- ro puď risultarci molto utile, inoltre con questo stru-
targliela. mento riuscirete anche a stabilire quale capacitä
Per leggere il valore della capacità dovete usare la minima potete ottenere nell'eventualitä che inse-
scala 100 volt fondo scala (vedi fig.1). riate il diodo in un circuito che non riesce afornire
Chi utilizza un tester digitale dovrä tarare questo questo massimo valore di tensione.
trimmer fino a leggere sul display 100 microam-
per. Ad esempio se avete un diodo varicap da 500 pi-
cofarad che va alimentato a 30 volt e lo inserite
Tarato il trimmer R17 per il fondo scala, togliete in un circuito che non riesce a fornire una tensio-
dalle boccole il condensatore da 100 picofarad ne maggiore di 20 volt, saprete quale valore di ca-
quindi controllate se la lancetta dello strumento si pacitä minima riuscirete ad ottenere, quindi anche
porta sullo O. a capire perché il vostro circuito non riesce a sin-
Se risultasse leggermente spostata dovrete ritoc- tonizzarsi sulla sua massima frequenza.
care il cursore del trimmer f15.
Come avrete intuito questo semplice strumento
Eseguita questa taratura ricordatevi di usare sem- in grado di risolvere molti problemi e soppesando
pre lo stesso tester perché usandone uno diverso il suo costo ed isuoi vantaggi vi renderete conto
dovrete tarare nuovamente f15 ed anche R17. che sarebbe un peccato non averlo nel vostro la-
boratorio.
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Prima di inserire un diodo varicap nelle boccole


vi conviene sempre spostare la levetta del devia-
tore S2 sulla portata x10, perché se il diodo vari-
cap dovesse avere una capacitä di 200 -500 pi- COSTO Dl REALIZZAZIONE
cofarad, sull'altra portata la lancetta dello stru-
mento andrebbe a sbattere violentemente sul fon- Tutti icomponenti visibili in fig.4 necessari per la
do scala. realizzazione di questo progetto siglato LX.1274
compresi il suo mobile e le due mascherine in al-
Se ruotando la manopola del potenziometro R25 luminio forate eserigrafate L.57.000
da un estremo all'altro non rileverete nessuna va-
riazione di capacitä, prima di affermare che il dio- Costo del solo stampato LX.1274 L. 8.300
do é bruciato provate ad invertire isuoi terminali,
perché potreste involontariamente aver collocato il Ai prezzi riportati giä compresi di IVA andranno ag-
terminale K nella boccola in cui va inserito il ter- giunte le sole spese di spedizione a domicilio.

80
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MONITOR
BIN da 8pollici

idoneo per tutte


le TELECAMERE
Iletton iche hanno utilizzato la microtelecamera sante di accensione edei due potenziometri per la
LCD come videocitofono o microspia collegan- luminositš ed il contrasto dell'immagine.
dola al proprio televisore ci hanno scritto entusia- II circuito ègiä completo del suo alimentatoriea220
sti per le prestazioni, in particolare per la chiarez- volt, quindi basta collegare la sua spina ad una
za delle immagini, che si ottengono. presa rete ed entrare con il segnale video della te-
Poiché pelt c'è sempre qualcuno in casa che vuo- lecamera nel BNC, collocato sul retro del mobile,
le vedere la nuova interminabile telenovela o l'en- per vedere sullo schermo le immagini.
nesimo telequiz a premi, succede abbastanza di
frequente che non si riesca ad usare la microtele- In basso, sulla parte frontale del mobile, ci sono u-
camera perché il televisore non é disponibile. na serie di piccole asole che possono essere utili
L'unica soluzione é acquistare un monitor da adi- nel caso in cui si voglia sistemare all'interno un pic-
bire a questa sola specifica funzione, ma trovarlo colo microfono cosi da realizzare un completo vi-
non éfacile. deocitofono.
Ci siamo dunque informati presso le Industrie per
riuscire a procurare ai nostri letton iun ottimo mo- A titolo puramente informativo possiamo dirvi che
nitor in bianco/nero da 8pollici (le dimensioni del - noi abbiamo collaudato il monitor collegandolo con
lo schermo sono 14,5 x 11 cm) ad un prezzo per un sottile cavetto coassiale tipo RG.174 ad una di-
"hobbisti". stanza di circa 250 metri dalla telecamera.

Dopo alcune ricerche ne abbiamo trovato uno ad COSTO del MONITOR


un ottimo prezzo, se non fosse per IOEIVA che lo
"gonfia", ma poiché questo tributo é obbligatorio Costo del monitor da 8 pollici siglato MTV08 giä
dobbiamo a malincuore accettarlo. montato etarato L.300.000
Come potete osservare nelle figure in alto, questo
monitor éracchiuso dentro un elegante mobile pla- Nel prezzo égiä inserita l'IVA, ma non le spese po-
stico color antracite ed é completo del suo pul - stali di spedizione pari a L.5.300.

81
Chiunque vorrebbe avere la certezza che gil scat- vincia, ma abbiamo provato in diverse cittä del
ti tassati nella bolletta telefonica sono quelli real- Nord -Centro -Sud Italia per verificare se era in
mente conteggiati dal proprio telefono. grado di funzionare su tutte le normali linee de-
Il modo più semplice per controllare direttamente cadiche e a multifrequenza, quest'ultima cono-
le telefonate é quello di costruire un contascatti sciuta con la sigla DTIVIF.
che calcoli il numero totale e parziale degli scatti Dopo due mesi di test possiamo finalmente pub-
fatti non solo in funzione della durata della telefo- blicare questo atteso progetto sulla rivista in modo
nata lma in base alle fasce orare, che, come si sa, che anche vol posšiate tenere sotto controllo il co-
sono diversificate in diurne e notturne sia durante sto di tutte le vostre telefonate.
igiorni feriali sia in quelli festivi. Ma che cosa fa esattamente il nostro contascatti e-
A questo punto rimane il problema di reperire uno lettronico eperché si differenzia totalmente da quel -
schema affidabile ed irelativi componenti. li che abbiamo visto in commercio?
Per risolvere questi problemi abbiamo progettato
questo valido contascatti che non ci siamo limita- II display mostra sempre il numero totale degli
ti a collaudare nella sola zona di Bologna e pro- scatti effettuati.

(WANT' WATT mi tai

fetIrti.
•rz/Par,tšeirti. v klue.W.1 •04.1
1'14'1'141m ,
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- M I Pi
l.

Fig.1 Con questo progetto


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potrete conoscere il nu-


mero totale degli scatti ef-
fettuati in un mese, un tri-
mestre o un anno e vede-
re mentre telefonate gli
scatti parziali che, al ter-
mine della telefonata, ver-
ranno sommati aquelli giä
memorizzati.

Prima di installare il Con-


tascatti dovrete far inseri-
re sulla vostra linea telefo-
nica dalla Telecom la fre-
quenza di 12 KHz indi-
spensabile per attivarlo.

82
11110 .
OE ***

14i.

mio amato TELEFONO


Ogni volta che arriva la bolletta del telefono rimaniamo perplessi di front-
te al costo delle telefonate e non possiamo fare a meno di sospettare
che ci vengano addebitati più "scatti" di quelli che in realtš abbiamo fat-
to. Con l'apparecchio che vi proponiamo oltre aconoscere il numero to-
tale degli scatti potrete risparmiare sulle telefonate.

Sollevando la cornetta telefonica il display mo- ogni scatto al variare della fascia oraria etenen-
stra una P,c esa per con eggio parzsa * lo conto dei giorni feriali afestivi.
segui-
ta da un numero che indica quanti scatti sono sta- Questo tempo ci permette di risparmiare 1scatto
ti conteggiati con l'ultima telefonata effettuata. su ogni telefonata.
Sapremo cosi immediatamente se qualcuno in no- Infatti il microprocessore utilizzato nel contascatti
stra assenza ha fatto qualche telefonata. fa lampeggiare la lettera P esattamente 10 se-
condi prima che arrivi lo scatto successivo.
— Dopo aver composto un numero telefonico, non Trascorsi 5 secondi la P inizia a lampeggiare più
appena si instaura il collegamento, il display al pri- velocemente per avvisare che sta per arrivare il
ma scatto visualizza P.001, al secondo scatto successivo scatto.
P.002, al terzo P.003 ecc. Se il successivo scatto viene conteggiato, potre-
te prolungare la vostra conversazione perché ab-
—Terminata la telefonata, dopo aver riposto la cor- bassando la cornetta regalerete alla Telecom il co-
netta, ammesso di aver conteggiato 7 scatti, per sto di 1scatto senza in realtä averlo utilizzato.
un tempo di 5secondi rimane sul display il numero
degli scatti fatti, poi trascorso questo corto lasso di Considerando un normale uso del telefono, cinque
tempo gil scatti vengono sommati al totale prece- -sei telefonate al giorno, riuscire a risparmiare 1
dentemente memorizzato. scatto su ogni telefonata significa risparmiare
nell'arco di 1anno alcune centinaia di mila lire.
Ammesso che il precedente totale fosse di 48 scat-
ti, dopo 5 secondi il display visualizzerä il nuovo Importante: per collegare il contascatti al vostro
totale: 48 +7 = 55 scatti. telefono dovete chiedere alla Telecom di inserire
sulla vostra linea telefonica la frequenza di 12 ki-
— Un altro vantaggio che presenta il nostro appa- lohertz che serve appunto per attivare qualsiasi ti-
recchio é quello di riuscire a calcolare il tempo di po di contascatti.

83
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mente innestare questo connettore su questa presa.
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Per avere questa frequenza chiamate il numero nee questa tensione scende avolte sotto i30 volt,
187, preferibilmente nelle ore antimeridiane, e ri- quindi in fase di progettazione abbiamo dovuto te-
ceverete tutte le informazioni necessarie. nere conto anche di queste differenze.
Solo dopo aver avuto112 KHz il vostro contascatti Alzando la cornetta telefonica la tensione deve
poträ funzionare. Non tentate quindi di collegarlo scendere da 48 volt acirca 14 volt, ma in certi ca-
su una linea sprovvista di questa frequenza per- si scende sui 7 -8 volt.
ché il circuito non funzionerebbe.
Il costo per questo servizio édi sole 550 lire men - 3° - La Telecom dovrebbe fornire un segnale di 12
sili ovviamente più IVA. KHz con un'ampiezza di circa 2volt RMS, invece
in moite localitä questo segnale raggiunge una am-
-.7177.7e:firOEn
piezza massima di soli 0,1 volt RMS.

tv.

1•7 OE k
OE,

Se avete giä osservato lo schema elettrico (vedi 4° - Quando squilla il telefono sulla linea telefoni-
fig.2) avrete avuto l'impressione di trovarvi di fron- ca viene applicata una tensione alternata di 150
te ad un circuito complesso, con numerosi integrati. volt 25 Hz, quindi abbiamo dovuto provvedere a
In realtä si tratta di uno schema molto semplice, proteggere tutto il circuito del contascatti da que -
anche se per arrivarci ci sono voluti mesi emesi di sta extratensione.
studio. In fase di progettazione abbiamo infatti do-
vuto risolvere parecchi problemi per avere un ap- 5° Ovviamente quando si échiamati il contascatti
parecchio che riuscisse afunzionare su tutte le li- non deve entrare in funzione.
nee telefoniche nazionali e che rispettasse le di-
rettive impartite in materia dalla Telecom. Dopo questa premessa possiamo descrivere lo
Dovete infatti sapere che: schema elettrico pariendo dai due fili d'ingresso in-
dicati con la scritta "alla linea telefonica".
1° - La Telecom accetta che qualsiasi accessorio Noi abbiamo contrassegnato questi due fili con i
esterno risulti applicato sulla linea telefonica as- colori rosso -bianco, ma potrete collegarli alla pre-
sorba con la cornetta telefonica abbassata una cor- sa telefonica su cui risultano presenti i48 volt sen-
rente che non superi i50 microamper. za rispettare questi colori, perché il ponte raddriz-
Il circuito da noi progettato assorbe in totale una zatore RS1 provvede a far giungere verso DZ2 -
corrente di soli 40 microamper. DZ3 -FT1 la polaritä positiva everso la massa la
polaritä negativa.
2° - Sebbene la Telecom debba garantire su tutte Quando sulla linea giungono i150 volt dello squil-
le linee telefoniche una tensione di circa 48 volt lo telefonico ôil diodo zener DZ2 aproteggere tut-
cc, abbiamo purtroppo constatato che su moite li- to il circuito da questa extratensione.

ENCO
OE COMPONENTI L
10 = ceramico
.ODWóhřh „ 1 1i=,.1.000, '4OE5: tielia„.watt "z" ,. . . . . . . . . . . 11 - 15 pF cerarilico
.:•r:OE••„•OEOE
2= 1mF elettrolitiCo
R2 1.000 olintik 1/
.
.„ 100.000 ohm 1/8 watt
R3 =2,2 MegaOhrbi Riga" .120.000 oh . ririi.1/8:«Watt 13 - 100,000 pF
• li/ .; We ,OE,
R4 = 4,7 Megaohm : R24 220000 ohm 1/8 watt 14 100.000 _ pF poliéster
OE Wattz:.
2 OEs. OE,
5 =2.200 ohm 1/8 ,
OE .. R25 'OE šr00.0
. . .1 ohm 1/8:OE'matt 15 = .000 pF poliestere
.
OE:

..
:
R6 =1.001b00 ohm 1I8watť R26 =i 561:$00;01ohm 1/8E:W4
OE;
' •
JAF1 = edenza 47 millihen
2' Megaohm 1/8 watt 4,7 .Megaohm 1/8 - ‘OEý XTAL =itjuarzo 32,768 KHz
:T
PU

RB ir - OE . t.,8, Megaiiirri i 1/8 watt ; 47 Megaohm OE 1/8 wa DS1-DS7 = diodi tipo 1N.4148
nfl N

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Št, 4,7 Megaohm 1/8 RS1 = ponté räd.drii.:600 V: 1•OEA
m.i: watt
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TiAlp =VOE Megaolim OE:1/8 watt . . . . . . . DZ1 =zener 4.7OEOEÝolf1/2 ; di watt
,OEohrrt! OE d wa
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85
Quando alziamo la cornetta, il microprocessorei1C4 L'operazionale IC3/A viene usato come amplifica -
lo nieva dalla tensione presente ai capi delle due tore con ingressi bilanciati per assicurare una e-
resistenze R3 -R4 che da 3,6 volt scende a circa levata immunitä ai disturbi. In questo modo an-
O volt. che se nella linea fossero presenti delle "scariche
lstantaneamente tramite isuoi piedini 1-17 viene spurie" non verrebbero conteggiate, anche perché
pilotato il terminale R del generatore di corrente co- il segnale dei 12 KHz prima di entrare sui piedini
stante che nello schema elettrico trovate indicato d'ingresso dell'operazionale IC3/A viene filtrato da
con la sigla IC1. C4 -JAF1 che provvedono a ripulire questa f re-
Questo integrato écollegato in serie al fet FT1 per quenza.
non sovraccaricare la linea telefonica. Abbiamo inserito questo stadio dopo aver consta-
II microprocessore IC4 controlla IC1 ed FT1 in mo- tato che in moite zone d'Italia l'ampiezza dei 12
do che il consumo totale del contascatti non supe- KHz, che dovrebbe risultare di 2 volt RMS, scen-
ri mai i40 microamper. de anche sul valore di 0,1 volt RMS.
La tensione di 3,2 volt presente sul piedino d'u- Con questo stadio preamplificatore il circuito fun-
scita M di IC1 ci serve per alimentare sia il micro- zionerä anche se il segnale risulterä di soli 0,05
processore IC4 sia il driver IC5 che pilota asua vol- volt RMS.
ta il display LCD. Dal piedino d'uscita 1di IC3/A il segnale entra sul
Questa tensione viene stabilizzata sul valore di 3,2 piedino invertente 6 dell'operazionale 1C3/B, utiliz-
volt da IC2, che nello schema elettrico abbiamo zato come filtro passa-banda accordato sul centro
raffigurato con il simbolo di un diodo zener pro- banda dei 12 KHz.
grammabile. Dal piedino d'uscita 7 di IC3/B il segnale dei 12
II microprocessore IC4 provvede ad alimentare tra- KHz cosi filtrato può raggiungere ipiedini 2 -3
mite il piedino 13 anche idue operazionali siglati del microprocessore IC4 che provvede a conteg-
IC3/A -1C3/B. giarlo.

L9.2 111
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Fig.3 Come si presenta amontaggio termi- Fig.4 Prima di stagnare idue connettori a
nato la scheda di questo contascatti. L'im- 20 poli, che vi servirá come zoccolo per il
pedenza JAF1 ed il condensatore Cl van- Display LCD, vi consigliamo di leggere la
no posti in posizione orizzontale. didascalia riportata sotto la fig.8.

86
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